Sestri Ponente: differenze tra le versioni

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{{Quartiere
|nomeQuartiere = Sestri Ponente
|stemmaQuartiere = Sestri Ponente-Stemma.svg
|immagine = Panorama Gazzo3.JPG
|didascalia = Panorama di Sestri Ponente dal monte Gazzo
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|codice =
|cap = 16153, 16154, 16155
|superficie = 14.99
|noteSuperficie =
|altitudine =
|abitanti = 4449043705
|noteAbitanti = <ref name="statistica_genova"/>
|anno = 20172022
|nomeAbitanti = sestresi
|patrono = [[sant'Alberto da Genova|sant'Alberto]]
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[[Modifiche territoriali e amministrative dei comuni della Liguria|Comune autonomo]] fino al 1926, quando insieme ad altri diciotto comuni del genovesato fu inglobato nel comune di Genova, per costituire la cosiddetta [[Grande Genova]], nella ripartizione amministrativa del comune fu dapprima una "delegazione" e poi una "circoscrizione". Nella nuova ripartizione in vigore dal 2005 fa parte del [[Municipi di Genova|Municipio VI Medio Ponente]], insieme al quartiere di [[Cornigliano]].
 
Compreso tra i quartieri di Cornigliano e [[Pegli]], comprende le "unità urbanistiche" di "Sestri" propriamente intesa, "[[San Giovanni Battista (Genova)|San Giovanni Battista]]", "Calcinara" e "[[Borzoli|Borzoli Ovest]]", che complessivamente si estendono su un'area di {{M|17|u=km²}} ed hanno una popolazione di {{formatnum:4449043705}} abitanti (al 31 dicembre 20172022).<ref name ="statistica_genova">{{cita web|url=http://statistica.comune.genova.it/pubblicazioni/download/not_stat/not_3_2018/testonotiziario%20integrale20anno%203202022/Notiziario%204-20182022.pdf|titolo=Notiziario statistico della città di Genova 34/20182022|accesso=17 febbraio 2025}}</ref>
 
La sua trasformazione da piccolo centro [[agricoltura|agricolo]], marinaro e [[turismo|turistico]] a cittadina industriale coincide con lo sviluppo della [[Cantiere navale di Sestri Ponente|cantieristica navale]] e della [[siderurgia]] tra la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e la [[prima guerra mondiale]], periodo in cui era ancora un comune autonomo.
 
== StoriaGeografia fisica ==
=== Le origini ed il toponimo ===
In epoca preromana erano probabilmente presenti in zona alcuni insediamenti, come dimostrerebbe la scoperta dei resti di un [[Castellaro (fortificazione)|castellaro]] risalente all'[[età del ferro]], avvenuta nell'estate del 1956 durante i lavori di ampliamento del cimitero di Sant'Alberto, nella zona occidentale della delegazione.<ref>Mario Carboni, ''Un secolo di solidarietà a Sestri Ponente - Storia della Croce Verde'', edito dalla [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente|P.A. Croce Verde]], 2003, pag 181</ref>
 
Il nome Sestri deriva dalla volgarizzazione del [[lingua latina|latino]] ''Sextum'' contenuto nella frase ''Sextvm lapis ab Urbe Januae'', nome di un piccolo villaggio sorto, probabilmente, nel [[II secolo]] dove era posta la VI [[pietra miliare]] sulla [[Strade romane|strada consolare romana]], [[Via Emilia Scauri|via Aemilia Scauri]] che collegava [[Roma]] con Genova e successivamente con Vada Sabatia, l'odierna [[Vado Ligure]].
 
Il villaggio, però, non aveva il suo centro nella zona attuale, bensì sulla collina retrostante, tra gli attuali rio Maltempo e torrente Chiaravagna;<ref name=stradesestri110 /> infatti la parte pianeggiante sulla quale Sestri è costruita esiste solo da poco tempo. L'arretramento del mare è dovuto ad un fenomeno di [[bradisismo]] già in atto intorno all'[[anno 1000|anno mille]].
 
È certo che anticamente il mare lambiva la collina e che poi si addentrava nella valle del torrente Chiaravagna giungendo fino alla zona del Priano formando così un piccolo [[golfo]], chiamato golfo di [[San Lorenzo]]. A testimonianza di ciò sono state ritrovate [[ancora|ancore]] e anelli in ferro per l'ormeggio delle barche e anche le antiche carte di navigazione indicano l'esistenza di un piccolo [[porto]] tra la collina di San Giovanni e quella del Priano, colline sulle quali erano nati i nuclei originari del borgo.
 
Ma è su questa nuova terra prende man mano forma il nuovo borgo che darà vita alla Sestri attuale. Esiste un dipinto del [[1238]], considerato la più antica raffigurazione di Sestri Ponente, che ritrae una fila di case (facilmente identificabile con l'odierna via Paglia) a poca distanza dalla [[battigia]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://utenti.multimania.it/ILCORRIERESESTRESE/Page/sestri1200.htm Una riproduzione del quadro] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, dal sito de ''Il Corriere Sestrese''</ref>
 
Il borgo si è poi ingrandito progressivamente verso mare seguendo l'arretramento della costa ed è certo che ancora nel [[XVII secolo]] il mare arrivasse a sfiorare il centro storico di allora, tanto che la [[basilica di Nostra Signora Assunta]] fu costruita praticamente sulla spiaggia con l'entrata rivolta verso nord proprio per evitare che il mare in tempesta potesse entrare in chiesa.
 
=== L'epoca della Repubblica di Genova ===
Non si hanno notizie sicure sulla popolazione di Sestri Ponente fino al [[XV secolo]]. [[Agostino Giustiniani]] (Genova, 1470-1536), [[vescovo]] di [[Cantone di Alto Nebbio|Nebbio]], nei suoi ''Annali della repubblica di Genova'' (testo pubblicato nel 1537, spesso ripreso da autori più tardi), afferma che a Sestri (Sesto) vi erano circa 800 fuochi, ovvero nuclei familiari, normalmente di 5 o 6 persone, dopo il centro di Genova il paese più popoloso tra quelli che poi formeranno secoli dopo i quartieri della Grande Genova. Come termine di paragone, gli adiacenti Cornigliano, [[Multedo]] (Morzio), Pegli e [[Borzoli]], secondo Giustiniani, avevano rispettivamente 66, 70, 250 e 110 fuochi, mentre quello che più si avvicina a Sestri è [[Voltri]], che insieme ai suoi immediati dintorni aveva 740 fuochi.<ref>Agostino Giustiniani (versione annotata da Giovanni Battista Spotorno), ''Annali della repubblica di Genova'', 1854, [http://books.google.it/books?lr=&output=html&id=X70O38FhZdwC&jtp=49 pag 49 e seguenti]</ref><ref>Davide Bertolotti, ''Viaggio nella Liguria marittima'', 1834, [http://books.google.it/books?id=vSGy_dNcWMgC&pg=RA2-PA217&output=html pag 217] e [http://books.google.it/books?output=html&id=vSGy_dNcWMgC&jtp=218 pag 218]</ref>
 
Risalgono fine del XV secolo le prime notizie di un moderato sfruttamento minerario dell'entroterra di Sestri, nella zona di Serra e Timone (posta lungo la [[linea Sestri-Voltaggio]]), sulla base occidentale del monte Ramazzo (noto ora come cresta Rocca dei Corvi), inizialmente con estrazione e lavorazione del [[rame]] e del [[Solfato ferroso|solfato di ferro]] e, a partire dal [[XVIII secolo]], con la produzione di [[solfato di magnesio]]. In zona sono tuttavia presenti molti altri minerali.<ref name="Ramazzo">Giuseppe Pipino, ''L'antica miniera di Monte Ramazzo presso Genova ed i suoi minerali'', Rivista Mineralogica Italiana, 1977 n.3, pp. 61/73, riportato in Giuseppe Pipino, ''Liguria mineraria. Miscellanea di giacimentologia e storia estrattiva'', tipografia Pesce, Ovada, 2005, ISBN 978-88-903296-1-6, [http://books.google.it/books?id=nt2EZ0KaiVQC&hl=it&pg=PA109#v=onepage&q&f=false pag 109 e seg]</ref>
Più diffusa, già dal medio evo, era la lavorazione della calce dolomia nella parte alta di Sestri, estratta dal monte Gazzo. Il Gazzo è composto in gran parte di pietra calcarea. La pietra veniva cotta in grandi fornaci a legna, che ancora si possono vedere lungo il torrente Chiaravagna e il rio Maltempo. Nel medioevo la calce di Sestri, considerata la migliore, era commercializzata nella vicina Genova e in altre parti della Liguria, costituendo ottima base per intonacare case e palazzi. Con l'avvento dell'industria siderurgica, la pietra calcarea del Gazzo è stata usata in grandi quantità, contribuendo alla parziale distruzione del monte.
 
Nel 1568 il marchese Francesco [[Spinola]] ordina la costruzione di un edificio da adibire a prigione, a fianco di palazzo Micone, costruzioni tuttora esistenti al centro della delegazione.<ref name=verde226>Mario Carboni, ''Un secolo di solidarietà a Sestri Ponente - Storia della Croce Verde'', edito dalla [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente|P.A. Croce Verde]], 2003, pag 226</ref>
 
Il 1º maggio 1609, su autorizzazione del senato di Genova, venne costituito il capitanato di Sestri (prima facente parte di quello di Voltri), comprendente le aree tra Pegli e Cornigliano ed il relativo entroterra e retto da un capitano del popolo con carica annuale (dal 1º maggio al 30 aprile dell'anno seguente). Il primo capitano del popolo fu [[Andrea Spinola]]. Nel 1615 al capitano venne affiancato un Consiglio, composto da 15 cittadini e da 6 rappresentanti delle campagne.<ref name=cronache34>{{cita libro|autore=Giuseppe Marcenaro|wkautore=Giuseppe Marcenaro|titolo=Le cronache di Sestri Ponente|editore=[[Tolozzi|Tolozzi editore]]|città=Genova|anno=1968|collana=La Nostra città|volume=7|pagine=34 e seg}}</ref>
 
Sappiamo, dagli scritti del frate sestrese padre [[Antero Maria Micone]], che in occasione dell'[[epidemia]] di [[peste]] che colpì la [[Repubblica di Genova]] tra l'agosto del [[1656]] e la fine del [[1658]] che nella sola Sestri morirono oltre cinquemila persone e che fu una vera strage.
 
{{Citazione|Sembrava che ci fosse stata la fine del mondo perché da Genova a Sestri non solo non vidi essere vivente, ma neppure un segno che ve ne fossero. Guardando attorno ero stupito di non scorgere neppure una nave .... Ne seguì una tale moria per cui non vi era più bisogno di lazzaretti giacché tutto Sestri era un lazzaretto. Vi si contavano da sessanta a cento morti al giorno, fino quando a Sestri rimase una spaventosa solitudine|Padre Antero Micone, "Li Lazzaretti della città e riviere di Genova"}}
 
A partire dal [[XVII secolo|Seicento]] in tutto il [[genovesato]] vennero fatte costruire dalle [[famiglie genovesi|famiglie della nobiltà genovese]] sontuose [[ville genovesi|ville]] con maestosi giardini e in questa pratica Sestri Ponente è uno dei luoghi privilegiati. Delle molte edificate qualcuna è sopravvissuta: tra esse la [[Villa Rossi Martini|Villa Rossi]], unico polmone verde del quartiere tranne qualche piccolo parco moderno.
 
Sestri seguì, ovviamente, tutte le vicende politiche che coinvolsero Genova. Nel [[1797]] entrò a far parte della [[Repubblica Ligure]] e nel [[1805]], in seguito all'annessione della stessa, nel [[Primo Impero francese]]. Con le riforme amministrative apportate dalla Repubblica Ligure viene a cessare la figura del capitano del popolo.<ref name=cronache34 />
 
Nel 1798 Sestri divenne sede di uno dei Cantoni, prima del Dipartimento del Polcevera e poi, nel 1803, della Giurisdizione del Centro<ref>Fonte:
[http://www.francobampi.it/genova/territorio/cantoni_napoleone.htm Divisioni territoriali della Liguria in periodo napoleonico sul sito di Franco Bampi]</ref>. Durante la Repubblica Ligure fece parte del [[Dipartimento di Genova]] come uno dei cantoni del Circondario di Genova.
Durante il periodo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] furono attuate diverse riforme amministrative e nei primi anni del XIX secolo le ville della zona vennero riunite in due [[comune|comuni]]: San Giovanni Battista, posto sulle alture retrostanti, ed il più popoloso Sestri Ponente, sulla base delle [[parrocchia|parrocchie]] allora esistenti, causando diverse proteste da parte della popolazione sestrese<ref name="Casalis1850" /><ref name="Casalis1849" />.
 
=== L'Ottocento e l'industrializzazione ===
[[File:Panorama di Genova (aeroporto).jpg|left|thumb|Sestri Ponente vista dal [[Monte Gazzo]]]]
 
Nel [[1810]] Sestri ha un totale di 3134 residenti ed è ancora un piccolo borgo agricolo e marinaro ma, con la costruzione del [[Cantiere navale di Sestri Ponente|primo cantiere navale]], nel 1815, inizia la sua industrializzazione. Nei primi decenni del XIX secolo l'economia era comunque ancora basata sui traffici marittimi, in ambito ligure, e sull'agricoltura, soprattutto con la produzione di [[agrumi]] e frutta in genere, oltre che [[carciofi]].<ref name="Casalis1850">{{Cita libro|autore=Goffredo Casalis|titolo=Dizionario geografico storico statistico commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, vol XX|url=http://books.google.com/books?id=aITtnpnNtmUC|anno=1850|editore=presso G. Maspero}}, Voce ''Sestri Ponente'', pag 23 e seg</ref> Il cinquecentesco edificio delle prigioni risulta, secondo quanto riportato dal catasto napoleonico, sede del comune.<ref name=verde226 /> Nell'area del comune di San Giovanni Battista erano presenti attività agricole e di allevamento, principalmente di bovini e ovini<ref name="Casalis1849">{{Cita libro|autore=Goffredo Casalis|titolo=Dizionario geografico storico statistico commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, vol XVIII|url=https://books.google.it/books?id=FQoUAAAAQAAJ|anno=1849|editore=presso G. Maspero}}, Voce ''San Gioanni Battista'', pag 289 e seg</ref>.
 
Con l'istituzione dei [[Mandamento (diritto)|mandamenti]] da parte del [[Regno di Sardegna]] diviene capoluogo [[Circondario di Genova#Suddivisione amministrativa all.27atto dell.27istituzione .281859.29.5B5.5D|di un mandamento]] comprendente i comuni di San Giovanni Battista, Multedo, Borzoli e Cornigliano.<ref name="Casalis1850" /> Nel 1832 venne autorizzata la costruzione di un cimitero nelle vicinanze della spiaggia, realizzato poi l'anno seguente,<ref name="Casalis1850" /> che tuttavia venne successivamente demolito durante il XX secolo per fare spazio all'espansione della cittadina. Nel 1856 vi è l'apertura della ferrovia [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|Genova-Voltri]], i cui binari passano a poca distanza dal mare e che nel comune di Sestri [[Stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|ha una stazione]].
 
Secondo il [[Goffredo Casalis|Casalis]] nelgli anni '40 del XIX secolo la popolazione di Sestri viene stimata in circa {{formatnum:4400}} abitanti<ref name="Casalis1850" /> e quella di San Giovanni Battista in circa {{formatnum:1200}}, mentre nell'edizione pubblicata post-mortem nel 1860 del ''Compendio di geografia'' di [[Adriano Balbi]], Sestri viene definita "''borgo di oltre 6000 abitanti con cantieri per la marina mercantile''", ma anche "''circondato da ville altrettanto magnifiche quanto amene''"<ref>[[Adriano Balbi]], ''Compendio di geografia'', volume primo, Stabilimento tipografico dei classici italiani, Napoli 1860, [https://www.google.it/books/edition/Compendio_di_geografia/e1E-GLl056cC?hl=it&gbpv=1&pg=PA476 pag 476]</ref>.
 
Secondo [[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|il censimento]] del [[1901]] Sestri ha circa {{formatnum:17000}} abitanti, mentre San Giovanni Battista circa {{formatnum:2500}}. Il mandamento di Sestri, che comprendeva anche Cornigliano e Borzoli, nel suo complesso aveva quasi {{formatnum:35000}} abitanti.<ref>[https://ebiblio.istat.it/SebinaOpac/resource/1-popolazione-dei-comuni-e-delle-rispettive-frazioni-divisa-in-agglomerata-e-sparsa-e-popolazione-de/IST0011514 Censimento del Regno d'Italia (10 febbraio 1901), Volume 1, "Popolazione dei comuni e delle rispettive frazioni divisa in agglomerata e sparsa e popolazione dei mandamenti amministrativi", Ed. 1902], dal sito web dell'ISTAT</ref>
 
Nel censimento del [[1921]] i residenti supereranno i {{formatnum:23000}} abitanti, suddivisi in circa {{formatnum:6800}} famiglie, mentre San Giovanni Battista aveva circa {{formatnum:4500}} residenti, suddivisi in {{formatnum:1100}} famiglie<ref>[https://ebiblio.istat.it/SebinaOpac/resource/5-liguria/IST0011942 Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) , Serie 6, Volume 5 "Liguria" Ed. 1926], dal sito web dell'ISTAT</ref>.
 
==== L'industrializzazione ====
{{s sezione|storia}}
Da un punto di vista industriale, ai primi cantieri, seguiranno in breve tempo numerosi stabilimenti ed officine (tra le altre qui venne fondata, da [[Rinaldo Piaggio]] nel 1884, l'[[Piaggio & C.|omonima azienda]]), oltre alla manifattura tabacchi, che la trasformeranno velocemente in una cittadella operaia.
 
Tra i cantieri e le lavorazioni navali si può ricordare quello dell'[[Ansaldo]], che comprò il già esistente cantiere Cadenaccio e si espanse nella parte a ponente della delegazione, fino al rio Molinassi (che segna il confine con Multedo), ed i [[Cantieri navali Odero|cantieri Odero]]. Nella parte centrale delle delegazione, lato mare, si trovavano le [[Ferriera|ferriere]] dell'onorevole [[Edilio Raggio]] (il quale, proprio in quegli anni, aveva fatto edificare [[Castello Raggio|un castello]] in [[stile liberty]] nella vicina Cornigliano).<ref name="tci">''Guida d'Italia'', volume 9, [[Touring Club Italiano]], 1982, ISBN 978-88-365-0009-3, [http://books.google.it/books?id=sTuwrCII3pkC&pg=PA221&hl=it&sa=X&ei=wx-mUuzYCeHMygO2jYDQBg&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false pag 221]</ref>
 
La crescita dell'industria meccanica avvenuta negli [[anni 1930|anni trenta]] spinse le principali aziende presenti a Sestri Ponente, fra cui le [[Officine Bagnara]], l'Ansaldo, la [[San Giorgio (azienda)|San Giorgio]], la [[Piaggio]] e la [[Carlo Tassara|Tassara]], a realizzare in loco abitazioni per famiglie operaie.<ref>Roberto Tolaini, ''[http://www.storiaindustria.it/repository/fonti_documenti/biblioteca/testi/Testo_Industria_e_paesaggio_Paesaggio_industriale.pdf Industria e paesaggio. paesaggio industriale]'', marzo 2007. URL consultato nel dicembre 2015.</ref>
 
==== La Sestri balneare ====
Nonostante il suo rapido sviluppo fino alla fine del [[XIX secolo]], Sestri era ancora considerata una località marinara, balneare e di villeggiatura.<ref name=tci /> Erano molti i villeggianti che, nei mesi estivi, affollavano i suoi numerosissimi stabilimenti balneari tra i quali ricordiamo gli Ausonia, i Carlotta, i Colombo, i Diana, i Gille, i Grifone, i Nettuno, i Passeggiata, gli Spinola e i Tritone i cui servizi era, per l'epoca, di altissimo livello.
Anche le spiagge libere erano molto frequentate dal popolo, mantenute pulite e sgombre dalle barche dei pescatori che le tiravano in secca nei punti loro dedicati: a est a Calcinara "in ta Fossa" e, oltre la ferrovia, al centro nei pressi del viale delle Palme (poi via Caterina Rossi) e a ovest in fondo a via de Amicis (zona occupata da via dei Costo).
Tutto questo finirà nel giro di pochi anni in seguito al tumultuoso sviluppo industriale.<ref name=tci />
 
=== Dal Novecento ai giorni nostri ===
[[File:Genova-Sestri Ponente--DSCF7801.JPG|thumb|Una moderna costruzione industriale fra Sestri Ponente e Cornigliano]]
[[File:Via Chiaravagna Genova.jpg|thumb|La trafficata via Chiaravagna, che costeggia l'omonimo torrente: in questa zona, fino alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], sorgeva il campo da calcio della [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|F. S. Sestrese Calcio]], dismesso per lasciare il posto all quartiere residenziale Rusca. I lavori di costruzione del quartiere iniziarono nel 1970.<ref name=verde226 />]]
Nel [[1902]] la [[Camera del lavoro]] di Sestri diviene autonoma rispetto a quella di Genova (fondata alla fine dell'[[XIX secolo|ottocento]]) e ne viene nominato segretario il [[Partito Socialista Italiano|socialista]] [[Dino Bruschi]]. Nella notte tra il 5 e il 6 luglio del [[1921]] l'edificio verrà assalito ed incendiato da alcune squadre fasciste. L'anno dopo verrà ristrutturato dai militi della [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente|PA Croce Verde]], che ancora vi ha sede.
 
Il 22 settembre del [[1903]] viene eletto a [[sindaco]] l'ingegnere [[Carlo Canepa]], il primo [[Partito Socialista Italiano|socialista]] a divenire sindaco di un [[Comune (Italia)|comune italiano]]. Verrà rieletto più volte e sarà sindaco fino alle sue dimissioni l'11 luglio [[1922]], dopo aver subito un'aggressione [[fascismo|fascista]]. In seguito gli verrà dedicata una delle vie più belle, ''Il Viale'', che da piazza [[Francesco Baracca]] porta verso la zona di San Giovanni Battista.
 
Il 13 ottobre del [[1923]] Sestri Ponente si ingrandisce inglobando il comune di San Giovanni Battista: la nuova realtà avrà tuttavia vita breve, poiché col Regio Decreto n. 74 del 14 gennaio 1926 (operativo dal 1º luglio 1926), il comune di Sestri Ponente viene soppresso e fatto confluire, insieme ad altri diciotto, nella costituenda [[Grande Genova]].<ref>[[s:R.D.L. 14 gennaio 1926, n. 74 - Aggregazione al comune di Genova di 19 Comuni limitrofi|Regio Decreto Legge 14 gennaio 1926, n. 74]]</ref>
 
Nel sentimento popolare, però, Sestri Ponente non entrerà mai a far parte a pieno titolo della città tanto che ancora non è raro sentir dire ai suoi abitanti "andiamo a Genova" anziché "andiamo in centro".<ref>[https://web.archive.org/web/20121106071611/http://www.sestriweb.com/ita/Storia.aspx Storia di Sestri], sul sito del Consorzio Operatori Economici di Sestri Ponente</ref> Anche perché Sestri Ponente, come altre "cittadine" che compongono la "Grande Genova", ha mantenuto sempre la sua identità, e per i sestresi (o meglio i sestrini, dal ligure "''sestrin''"), il centro del paese è rappresentato per eccellenza da piazza Francesco Baracca (già piazza Vittorio Emanuele), via Sestri (già via Garibaldi) e dalle contrade e vicoli storici intorno a queste (piazza dei Micone, via Paglia, via Alfredo D'Andrade, via Raimondo Amedeo Vigna).
[[File:Sestri Ponente-Stemma.png|thumb|upright=0.5|left|Stemma antico di Sestri Ponente]]
 
=== Lo stemma ===
Lo stemma di Sestri Ponente, adottato dal comune nell'[[XIX secolo|Ottocento]], ha alcuni simbolismi:
* il mare con il sole che tramonta, rappresentano i simboli di un luogo legato indissolubilmente al mare, da cui ha tratto le sue fortune, ed il fatto di essere a "ponente";
* il "sei" romano perché anticamente il borgo originario era chiamato ''"Sextvm lapis ab Urbe Januae"'', ovvero sei miglia dalla città di Genova;
* tre stelle che indicano i tre comuni di cui era composta la delegazione, possono anche indicare i tre santuari presenti in loco, santuario del Monte Gazzo, santuario di Virgo Potens, santuario di Sant'Alberto; oppure vi si possono ritrovare santi protettori della località: [[Giovanni Battista|san Giovanni Battista]], la [[Santuario di Nostra Signora del Gazzo|Madonna della Misericordia]] e [[Alberto da Genova|sant'Alberto]], il [[Patrono|santo patrono]] della cittadina.
 
== Geografia ==
[[File:Monte Gazzo Sestri 06.jpg|left|thumb|Il [[monte Gazzo]] e le strutture cantieristiche di Sestri Ponente, viste dal nuovo quartiere della [[Marina di Sestri Ponente|Marina di Sestri]]]]
 
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Proprio a causa del picco di piovosità compreso tra fine estate e inizio autunno a Sestri, come in molte altre zone di Genova, si sono registrate negli anni numerose alluvioni in quel periodo. Le più importanti e dannose quelle del [[Alluvione di Genova del 7 ottobre 1970|7 ottobre 1970]] provocata dai torrenti Chiaravagna e Cantarena e del [[Alluvione di Genova del 4 ottobre 2010|4 ottobre 2010]] dallo straripamento dei torrenti Cantarena, Molinassi e Chiaravagna.
 
=== I torrentiIdrografia ===
==== I torrenti ====
[[File:Torrente Chiaravagna Genova.jpg|thumb|Il letto del torrente Chiaravagna invaso da una fitta vegetazione, con il viadotto dell'[[Autostrada A10 (Italia)|A10]] e sullo sfondo a sinistra il [[monte Gazzo]]]]
[[File:Alluvione sestri ponente ottobre 2010 - 04.jpg|thumb|Auto accatastate dopo l'esondazione del rio Molinassi il 4 ottobre 2010, nella parte occidentale della delegazione]]
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La delegazione è attraversata longitudinalmente da cinque torrenti principali: il Cantarena, il Chiaravagna, il Marotto, il Molinassi e il Ruscarolo:
 
* il torrente Cantarena nasce alle pendici del monte Spassoia, nella zona sottostante il [[monte Gazzo]], ad un'altitudine di circa {{M|350|u=m slm}} Risulta tombinato nella parte di percorso che segue l'andamento del tratto dell'autostrada A10, per poi tornare a scorrere in superficie ed unirsi al suo affluente di sinistra, il rio Maltempo.<ref name=bacinocantarena>{{cita testo|autore= Provincia di Genova, ''[|url= http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambiti12e13/documenti/Relazione_Generale.pdf |titolo= Piano di bacino stralcio sul rischio idrogeologico AMBITI 12 e 13 - Relazione generale] {{webarchive|urlurlarchivio= https://web.archive.org/web/20160617043651/http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambiti12e13/documenti/Relazione_Generale.pdf |dataurlmorto=17 giugno 2016 }}'', pag|p= 108 e 109 }}</ref> Nel suo tratto finale, nei pressi di via Sestri, dopo anni di degrado e inquinamento ha ritrovato una nuova vita ripopolandosi di pesci, germani e anatre. Nell'ultimo tratto del suo percorso è nuovamente tombinato, coperto da strade e dagli edifici del [[Cantiere navale di Sestri Ponente|cantiere navale]]. Ha una lunghezza di circa {{M|3.1|u=km}}.<ref name=bacinocantarena />
* il torrente [[Chiaravagna]] nasce in località Serre di Panigaro, nella frazione di [[Panigaro]], dall'unione di due rivi minori: il rio Cassinelle, che nasce dal Bric Pria Scugente,<ref name=chiaravagnarelazione>[http://cartogis.provincia.genova.it/pdb/bilancio_idrico/bilancio_idrico/documenti/RelazioneChiaravagna.pdf Piano di Bacino Stralcio sul Bilancio Idrico - Il Bacino del Torrente Chiaravagna] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131227045259/http://cartogis.provincia.genova.it/pdb/bilancio_idrico/bilancio_idrico/documenti/RelazioneChiaravagna.pdf |data=27 dicembre 2013 }}, dal sito ufficiale della [[provincia di Genova]]</ref> affluente di sinistra,<ref>Su un pianoro nell'alta valle del Rio Cassinelle si trovano i ruderi dell'[[Abbazia di Cassinelle]], che fu "ospitale" per viaggiatori e stazione di posta sull'antica via che dal golfo del Priano conduceva in [[Piemonte]].</ref> e il rio Bianchetta che nasce dalle pendici del Bric Rondinino,<ref name=chiaravagnarelazione /> affluente di destra. Il suo nome si pensa derivi dal termine Claravania, termine che si usava un tempo per indicare torrenti con acque chiare. Il suo bacino idrografico ha una superficie di circa {{M|11|u=km2}}, mentre la sua asta principale ha una lunghezza di circa {{M|3.3|u=km}}.<ref name=pianochiaravagnavol1>[http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/ Piano di Bacino del Torrente Chiaravagna], [http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/chiaravagna/normativa/Pb2ch_fascicolo1.pdf Volume 1, Fascicolo 1, pagp. 5] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050523041336/http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/chiaravagna/normativa/Pb2ch_fascicolo1.pdf |data=23 maggio 2005 }}</ref> La sua vallata, un tempo ricca di mulini adibiti alla macinazione delle granaglie, è stata stravolta dall'attività estrattiva del [[monte Gazzo]] (sono state ritrovate nei dintorni del torrente tracce di attività estrattive risalenti al [[medioevo]])<ref name=pianochiaravagnavol1/> dalla presenza della grande [[discarica di rifiuti]] di [[monte Scarpino]] (il cui [[percolato]] in parte filtra nel rio Cassinelle), un mix che lo aveva portato, negli anni 70, ad essere uno dei corsi d'acqua più inquinati d'Italia. Il torrente fino al [[1923]] segnava il confine tra il comune di Borzoli e quelli di Sestri e di San Giovanni Battista. La parte finale del torrente, in cui si ha la confluenza del torrente Ruscarolo, è in parte coperta, mentre la foce si trova in prossimità del nuovo quartiere della Marina di Sestri.
* il torrente Marotto che segna il confine con Multedo attraversa la zona di Villa Gavotti ed è ormai quasi completamente interrato fino alla sua foce.
* il torrente Molinassi nasce nei pressi del [[monte Contessa]], nella frazione di Sant'Alberto. Lungo i suoi argini si possono ancora trovare numerosi mulini, così numerosi un tempo, tanto da esserne chiaramente l'origine del nome.
* il torrente Ruscarolo (in passato indicato anche come Riscarolo<ref name = Casalis>{{Cita libro | autore = Goffredo Casalis | wkautore = Goffredo Casalis | capitolo = voce "Borzoli" | titolo = Dizionario geografico storico statistico commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna | volume = vol. II | editore = G. Maspero Libraio | città = Torino | anno = 1834 | url = http://books.google.it/books?id=bvH-0epN72kC&dq=dizionario%20stati%20di%20Goffredo%20Casalis%20%20borzoli&hl=it&pg=PA524#v=onepage&q&f=false | p = 524}})</ref> nasce nel quartiere di Borzoli e dopo averne percorso tutta la vallata, raccogliendo nel percorso le acque del rio Borzoli, del rio Zoagli (proveniente da [[Coronata (Genova)|Coronata]])<ref name=chiaravagnarelazione /> e del rio Battestu,<ref name=pianochiaravagnavol3>[http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/ Piano di Bacino del Torrente Chiaravagna], [http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/chiaravagna/normativa/pb2ch_fascicolo3.pdf Volume 1, Fascicolo 2, pagp. 18] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050523040619/http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/chiaravagna/normativa/pb2ch_fascicolo3.pdf |data=23 maggio 2005 }}</ref> confluisce nel Chiaravagna poche decine di metri prima di arrivare al mare.
 
Oltre a questi sono presenti diversi rivi minori, quasi completamente tombinati nella zona a valle, di cui a volte non è più noto con precisione il percorso. Tra i rivi minori vi sono il rio Negrone e il suo affluente rio Senza Nome situati a levante del Ruscarolo, nella zona orientale della delegazione, che raccolgono l'acqua piovana proveniente dalla spianata (fino al 2009 adibita a deposito [[container]]) della zona degli [[Erzelli]] e che giungono direttamente in mare a poche centinaia di metri dalla foce del Chiaravagna, o il rio Maltempo, facente parte del bacino del Cantarena. Nella zona occidentale, oltre al già citato torrente Marotto, sono presenti il rio Zanina e il rio Monferrato che sono stati incanalati in cunicoli tombinati e in parte nelle [[Fognatura|fognature]] delle acque bianche durante la prima metà del [[XX secolo]] e fatti sfociare in mare oltre la [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|linea ferroviaria Genova-Ventimiglia]], a poca distanza dai moli del porto petroli: la loro precisa locazione è poi stata dimenticata fino all'[[Alluvione di Genova del 4 ottobre 2010|alluvione del 4 ottobre 2010]], quando il loro percorso sotterraneo, bloccato dai detriti, li ha portati a fuoriuscire dai condotti dove erano stati convogliati.<ref>[http://genova.repubblica.it/cronaca/2010/10/26/news/sestri_tradita_da_5_rivi_sottoterra-8438325/ Sestri tradita da 5 rivi sottoterra], articolo de [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] (edizione di Genova), del 26 ottobre 2010, con [http://www.repubblica.it/static/popup/2010/genova/emergenza_ambiente/1.html mappa a corredo]</ref> Dal vecchio comune di San Giovanni Battista scende il rio Maggiore, completamente tombinato, che, nel tratto finale, scorre in parte sotto via Bianchieri, di cui si è persa conoscenza dell'esatta posizione della foce.<ref name=riomaggiore>Provincia di Genova, ''[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambiti12e13/documenti/Relazione_Generale.pdf Piano di bacino stralcio sul rischio idrogeologico AMBITI 12 e 13 - Relazione generale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160617043651/http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambiti12e13/documenti/Relazione_Generale.pdf |data=17 giugno 2016 }}'', pagp. 109 e 210.</ref>
 
[[File:Edifico via Giotto.jpeg|thumb|L'edificio posto sul letto del torrente Chiaravagna, nell incrocio tra via Giotto e via Chiaravagna, che causò lo straripamento il 4 ottobre 2010. Edificato nel 1953, venne demolito nel 2013, nell'ambito dei lavori di messa in sicurezza del torrente.<ref>''[https://www.genovatoday.it/cronaca/palazzo-via-giotto-foto.html Via Giotto e quel palazzo che non c'è più, ecco come cambia Sestri]'', articolo di genovatoday.it, del 15 marzo 2013</ref>]]
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Dopo l'ultimo evento alluvionale nel letto del Chiaravagna sono stati fatti dei lavori di messa in sicurezza, con l'abbattimento di un edificio situato sopra il torrente, che aveva fatto da tappo durante la piena del 4 ottobre 2010, e la costruzione di barriere in cemento per limitare la velocità dell'acqua in caso di piena.
 
=== FrazioniStoria e quartieri ===
=== Le origini ed il toponimo ===
{{Vedi anche| San Giovanni Battista (Genova)|Borzoli}}
In epoca preromana erano probabilmente presenti in zona alcuni insediamenti, come dimostrerebbe la scoperta dei resti di un [[Castellaro (fortificazione)|castellaro]] risalente all'[[età del ferro]], avvenuta nell'estate del 1956 durante i lavori di ampliamento del cimitero di Sant'Alberto, nella zona occidentale della delegazione.<ref>{{cita|Carboni|p. 181}}.</ref>
[[File:Viale Canepa Sestri Genova.jpg|thumb|L'imbocco del viale intitolato al [[sindaco]] Carlo Canepa, collega il centro della delegazione con la zona di San Giovanni Battista]]
 
Il nome Sestri deriva dalla volgarizzazione del [[lingua latina|latino]] ''Sextum'' contenuto nella frase ''Sextvm lapis ab Urbe Januae'', nome di un piccolo villaggio sorto, probabilmente, nel [[II secolo]] dove era posta la VI [[pietra miliare]] sulla [[Strade romane|strada consolare romana]], [[Via Emilia Scauri|via Aemilia Scauri]] che collegava [[Roma]] con Genova e successivamente con Vada Sabatia, l'odierna [[Vado Ligure]].
Pur essendo amministrativamente parte del comune di Genova, Sestri Ponente, al pari di molti altri ex comuni inglobati nella [[Grande Genova]] è in pratica una cittadina con caratteri propri, a sua volta suddivisa in quartieri e frazioni. Tuttavia queste denominazioni storiche, benché comunemente riconosciute e utilizzate informalmente dagli abitanti non trovano riscontro nella suddivisione amministrativa ufficiale:
* Sant'Alberto: è la frazione situata ai piedi della collina sulla quale si trovano il [[cimitero]] di Sestri (chiamato dei Pini Storti) e l'omonimo [[Alberto da Genova|santuario]].
* Briscata: situata a est del torrente Molinassi che la separa dalla valle di Sant'Alberto all'estremo ponente. Parte in basso dalla chiesa di San Francesco presso via San Tommaso d'Aquino, passando da piazza Tarello sino ad arrivare ai quartieri residenziali di via Negroponte confinando coi campi da tennis della Casa Bianca (Cà Gianca)
* Casa Bianca (Cà Gianca in [[lingua ligure|lingua genovese]]), viene chiamata anche Cappella Carrega, dai campi da tennis sino alla prima parte della strada per il santuario del Gazzo che si incrocia con salita Cataldi.
* Corea: così è detto popolarmente il quartiere formato dalle case di edilizia popolare costruite appunto ai tempi della [[guerra di Corea]] in via Fratelli Meldi, nella zona alta di via San Giovanni Battista.
* Costa: situata sulle alture di Sestri, in cima a via Santa Maria della Costa è attraversata dalla [[Ferrovia Asti-Genova|linea ferroviaria Asti-Genova]] con relativa [[Stazione di Genova Costa di Sestri Ponente|fermata]].
* Panigaro: situata sulle alture, ai piedi del monte Gazzo, in questa frazione hanno sede parte delle aziende che effettuano attività estrattiva sul monte.
* Pian del Forno (in dialetto ''cian du furnu''), nella zona superiore di San Giovanni Battista, un tempo area agricola ed una delle ultime ad essere stata urbanizzata, negli anni settanta. Dalla zona, posta ai piedi del monte Gazzo, partono alcuni sentieri che permettono di raggiungerne la cima.
* Priano - Virgo Potens: è il quartiere sulla collina di Priano. Anticamente questa zona era un golfo insinuato tra due muri di colline, compreso tra le foci di due torrentelli che hanno dato origine all'odierno Chiaravagna. Questo tratto di mare veniva utilizzato dalla popolazione locale per i commerci e la riparazione delle navi da guerra. Dopo la cristianizzazione della Liguria, la zona acquistò il nome di San Lorenzo. Il Priano si popolò fra il 1030 e il 1100, a seguito della cacciata dei saraceni. Quando gli abitanti raggiunsero un numero sufficiente, fu mandato dalla diocesi di Genova un sacerdote e fu innalzata quindi l'attuale chiesa di Virgo Potens, sulla sponda di levante.
[[File:Sestri Ponente alture 01.jpg|thumb|La zona di piazza Arrivabene e via Chiaravagna, sulle alture di Sestri, poco prima di Panigaro, fotografati dal ponte ferroviario della linea [[Ferrovia Asti-Genova|Genova-Ovada-Acqui Terme]]. Si nota il percorso del torrente [[Chiaravagna]]]]
* Quartiere Boschetto: è considerato una delle aree più periferiche del quartiere; è situato attorno a via Sant'Elia formata da una lunga serie di curve che collegano via Borzoli alla spianata degli [[Erzelli]].
* San Giovanni Battista: fu comune autonomo dal 1804 al 1923, vi si trovano la chiesa di San Giovanni Battista, che diede il nome al comune, l'ospedale intitolato a [[Antero Maria Micone|Padre Antero Micone]], un cinema, una scuola e un campetto da calcio. Come unità urbanistica, che comprende gli altri quartieri collinari, ha una popolazione di {{formatnum:13927}} abitanti (al 31 dicembre 2017).<ref name=statistica_genova/>
* San Nicola: fu in passato parte del comune di Borzoli; comprende l'area a est del torrente Chiaravagna e a sud dell'[[Autostrada A10 (Italia)|autostrada A10]]. Nella zona è presente un piccolo parco comunemente detto Corderia (in ricordo, appunto, di un'antica corderia, che sorgeva nello stesso luogo e demolita negli anni ottanta, contemporaneamente al vicino "Molino Sommariva", che era posto nel punto dell'incrocio tra via Borzoli e via Giotto, e la cui demolizione ha consentito l'allargamento della sede stradale, in precedenza molto angusta) con un campo da calcio e uno da tennis. Amministrativamente è compresa nell'unità urbanistica di Calcinara.
* Borzoli: fino al 1926 comune autonomo a cavaliere tra le valli del Chiaravagne e la [[val Polcevera]], dopo l'incorporazione nel comune di Genova fu smembrato e suddiviso in Borzoli Est (accorpato al quartiere polceverasco di [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]]) e Borzoli Ovest, integrato nel quartiere di Sestri. L'unità urbanistica di Borzoli Ovest, che comprende tutta la zona collinare a levante del torrente Chiaravagna e a monte dell'autostrada A10 (esclusa la zona del Priano) ha una popolazione di {{formatnum:2250}} abitanti (al 31 dicembre 2017).<ref name=statistica_genova/>
* Calcinara: è la parte orientale di Sestri a valle dell'autostrada A10 che costituita in unità urbanistica comprende gli altri quartieri orientali (San Nicola, Priano, Quartiere Boschetto) ed ha complessivamente una popolazione di {{formatnum:9974}} abitanti (al 31 dicembre 2017).<ref name=statistica_genova/>
* Sestri Centro o Sestri Vecchia: è la zona più antica di Sestri situata attorno a Via Paglia e alla [[basilica di Nostra Signora Assunta]] di piazza Francesco Baracca.
* Villa Gavotti: quartiere residenziale edificato al confine con Multedo. Amministrativamente appartiene alla zona di Pegli, ma la sua contiguità con Sant'Alberto e l'espansione negli ultimi decenni di quest'area sorta dove anticamente non v'era alcun insediamento, ne fanno un quartiere a metà strada tra le due delegazioni, orograficamente e commercialmente più vicino a Sestri.
* Borgo alla Marina: si tratta dell'ultimo quartiere di Sestri. È attiguo all'aeroporto ed è direttamente affacciato sul nuovo porto turistico ([[Marina di Sestri Ponente]]) del quale è parte integrante.
*Fortini-Righetti: località posta nella strada che porta al santuario di N.S. del Gazzo, in Via Rollino.
 
Il villaggio, però, non aveva il suo centro nella zona attuale, bensì sulla collina retrostante, tra gli attuali rio Maltempo e torrente Chiaravagna;<ref name=stradesestri110 /> infatti la parte pianeggiante sulla quale Sestri è costruita esiste solo da poco tempo. L'arretramento del mare è dovuto ad un fenomeno di [[bradisismo]] già in atto intorno all'[[anno 1000|anno Mille]].
==== La Sestri antica ====
{{Citazione|Lardaea<br />
A Lardæa de tæra antiga,<br />figgie belle no ghe n'è miga.<br />Quelle belle che ghe son,<br />son tutte a Castigion|antica filastrocca cittadina<ref name=storiasestri>[http://www.sestriponente.net/storia/lardaea.htm Storia di Sestri] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070529014828/http://www.sestriponente.net/storia/lardaea.htm |data=29 maggio 2007 }}, dal portale Sestriponente.net</ref>}}
 
È certo che anticamente il mare lambiva la collina e che poi si addentrava nella valle del torrente Chiaravagna giungendo fino alla zona del Priano formando così un piccolo [[golfo]], chiamato golfo di San Lorenzo. A testimonianza di ciò sono state ritrovate ancore e anelli in ferro per l'ormeggio delle barche e anche le antiche carte di navigazione indicano l'esistenza di un piccolo porto tra la collina di San Giovanni e quella del Priano, colline sulle quali erano nati i nuclei originari del borgo.
Per secoli e fino alla prima metà del Novecento la parte centrale di Sestri era suddivisa in due quartieri: Castiglione e Lardara: il primo andava dall'attuale [[Francesco Baracca|piazza Baracca]] verso levante, il secondo dalla piazza verso ponente. Stando ad alcuni documenti del [[XII secolo]], oltre i due borghi centrali, la divisione amministrativa della cittadina comprendeva anche quattro "ville": Briscata, Gazzo, Piandelforno e Sorriva.
 
Ma è su questa nuova terra prende man mano forma il nuovo borgo che darà vita alla Sestri attuale. Esiste un dipinto del [[1238]], considerato la più antica raffigurazione di Sestri Ponente, che ritrae una fila di case (facilmente identificabile con l'odierna via Paglia) a poca distanza dalla [[battigia]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://utenti.multimania.it/ILCORRIERESESTRESE/Page/sestri1200.htm Una riproduzione del quadro] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, dal sito de ''[[Il Corriere Sestrese]]''.</ref>
Borgo Castiglione prendeva il nome dal [[castello]] (probabilmente Castel Leone), situato anticamente (XII secolo circa) sulla collina di San Nicola a guardia dell'antico golfo di San Lorenzo. Lardara invece sembra che derivasse da ''[[fune]]'': probabilmente in quel quartiere anticamente veniva esercitata l'arte di "tirare le funi" (forse vi era una corderia) e da quell'attività la derivazione "Lardara o Larderia" che era appunto una specie di fune. Gradualmente, con l'industrializzazione e la crescita socio-economica Sestri cambiò e l'usanza di questa suddivisione scomparve dal gergo corrente. Alcuni anni fa nella centrale piazza Baracca sono state affisse due targhe che ricordano le due borgate ormai scomparse.<ref name=storiasestri />
 
Il borgo si è poi ingrandito progressivamente verso mare seguendo l'arretramento della costa ed è certo che ancora nel [[XVII secolo]] il mare arrivasse a sfiorare il centro storico di allora, tanto che la [[basilica di Nostra Signora Assunta]] fu costruita praticamente sulla spiaggia con l'entrata rivolta verso nord proprio per evitare che il mare in tempesta potesse entrare in chiesa.
=== Urbanistica ===
{{Citazione|Giace Sestri sulla Chiaravanna presso il mare, e fin nelle sue quattro spaziose strade rettilinee discendono i superbi palagi e gli ameni giardini, dai quali son ricoperti i colli che gli fan corona. Di mezzo alle interne vie si aprono non meno di otto piazze, tutte assai spaziose: su quella della chiesa parrocchiale elevasi il grandioso e adorno tempio dell'Assunta|da ''Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia corredata di un Atlante: di Mappe geografiche e topografiche'', testo del 1836<ref>[http://books.google.it/books?id=augNAAAAYAAJ&pg=RA2-PA633&dq=Sestri+Chiaravagna&lr=&as_brr=1&output=html pag 633 Attilio Zuccagni-Orlandini, ''Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia corredata di un Atlante: di Mappe geografiche e topografiche'', 1836]</ref>}}
 
=== L'epoca della Repubblica di Genova ===
La parte pianeggiante ha un sistema urbanistico molto ordinato, organizzato lungo una serie di vie parallele alla costa intersecate da vicoli alternati da strade più ampie. Il reticolato risultante è diviso in due parti, quasi simmetriche, da due vie centrali.
Non si hanno notizie sicure sulla popolazione di Sestri Ponente fino al [[XV secolo]]. [[Agostino Giustiniani]] (Genova, 1470–1536), [[vescovo]] di [[Cantone di Alto Nebbio|Nebbio]], nei suoi ''Annali della repubblica di Genova'' (testo pubblicato nel 1537, spesso ripreso da autori più tardi), afferma che a Sestri (Sesto) vi erano circa 800 fuochi, ovvero nuclei familiari, normalmente di 5 o 6 persone, dopo il centro di Genova il paese più popoloso tra quelli che poi formeranno secoli dopo i quartieri della Grande Genova. Come termine di paragone, gli adiacenti Cornigliano, [[Multedo]] (Morzio), Pegli e [[Borzoli]], secondo Giustiniani, avevano rispettivamente 66, 70, 250 e 110 fuochi, mentre quello che più si avvicina a Sestri è [[Voltri]], che insieme ai suoi immediati dintorni aveva 740 fuochi.<ref>Agostino Giustiniani (versione annotata da Giovanni Battista Spotorno), ''Annali della repubblica di Genova'', 1854, [http://books.google.it/books?lr=&output=html&id=X70O38FhZdwC&jtp=49 p. 49 e ss].</ref><ref>Davide Bertolotti, ''Viaggio nella Liguria marittima'', 1834, [http://books.google.it/books?id=vSGy_dNcWMgC&pg=RA2-PA217&output=html p. 217] e [http://books.google.it/books?output=html&id=vSGy_dNcWMgC&jtp=218 p. 218].</ref>
Caotica è invece l'urbanistica collinare, condizione dovuta in parte alla morfologia irregolare del territorio e in parte all'edificazione massiccia e ben poco coordinata del secondo [[dopoguerra]].
 
Risalgono fine del XV secolo le prime notizie di un moderato sfruttamento minerario dell'entroterra di Sestri, nella zona di Serra e Timone (posta lungo la [[linea Sestri-Voltaggio]]), sulla base occidentale del monte Ramazzo (noto ora come cresta Rocca dei Corvi), inizialmente con estrazione e lavorazione del [[rame]] e del [[Solfato ferroso|solfato di ferro]] e, a partire dal [[XVIII secolo]], con la produzione di [[solfato di magnesio]]. In zona sono tuttavia presenti molti altri minerali.<ref name="Ramazzo">Giuseppe Pipino, ''L'antica miniera di Monte Ramazzo presso Genova ed i suoi minerali'', in ''Rivista Mineralogica Italiana'', n. 3, 1977, pp. 61–73, riportato in Giuseppe Pipino, ''Liguria mineraria. Miscellanea di giacimentologia e storia estrattiva'', tipografia Pesce, Ovada, 2005, ISBN 978-88-903296-1-6, [http://books.google.it/books?id=nt2EZ0KaiVQC&hl=it&pg=PA109#v=onepage&q&f=false p. 109 e ss].</ref>
Tra le vie e piazze sestresi degne di nota vi sono:
Più diffusa, già dal Medio Evo, era la lavorazione della calce dolomia nella parte alta di Sestri, estratta dal monte Gazzo. Il Gazzo è composto in gran parte di pietra calcarea. La pietra veniva cotta in grandi fornaci a legna, che ancora si possono vedere lungo il torrente Chiaravagna e il rio Maltempo. Nel medioevo la calce di Sestri, considerata la migliore, era commercializzata nella vicina Genova e in altre parti della Liguria, costituendo ottima base per intonacare case e palazzi. Con l'avvento dell'industria siderurgica, la pietra calcarea del Gazzo è stata usata in grandi quantità, contribuendo alla parziale distruzione del monte.
[[File:Via Sestri 01.jpg|thumb|Via Sestri]]
* Via Sestri: è la strada principale della delegazione, di cui, con i suoi {{M|700|u=m}} circa di lunghezza, attraversa tutto il centro, dal ponte sul torrente Chiaravagna fino a piazza Bernardo Poch, dove un tempo si trovava il viale alberato che collegava villa Rossi-Martini con l'antistante spiaggia.<ref name=salutisp50>Marcello Primo, Angela Maltoni, ''Saluti da Sestri Ponente'', Casamara, 1992, pag 50-53</ref> È stata indicata nel tempo con vari nomi: Grande Route, via Provinciale e tra il 1885 ed il 1926 [[Giuseppe Garibaldi|via Garibaldi]],<ref name=stradesestri110>G.B. Nicolò Besio, '', Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag 110 e seg</ref> come la chiamano ancora i vecchi sestresi o "a stradd-a de carosse" in [[Lingua ligure|genovese]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/12/02/un-salotto-tra-palazzi-dove-puoi-capire.html Un salotto tra i palazzi dove puoi capire la gente], articolo de "la Repubblica" (edizione di Genova), del 2 dicembre 2004</ref> Inizialmente la sua estensione era maggiore, arrivando al confine con Multedo per una lunghezza quasi doppia rispetto all'attuale, segnato dal torrente Marotto, ma dopo la prima guerra mondiale la parte più a ponente dell'allora via Garibaldi venne intitolata alla [[battaglia di Vittorio Veneto]], per poi cambiare nuovamente nome con l'unificazione nella grande Genova, divenendo l'attuale via Merano. L'architettura è tipicamente ottocentesca e, prima della sua soppressione negli anni '60, era percorsa della linea tramviaria<ref name=salutisp50 />. Pedonalizzata da diversi decenni, ha subito un rifacimento nei primi anni del [[XXI secolo]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/12/02/via-sestri-anti-fiumara-cerca-sponsor-per-resistere.html?ref=search Via Sestri, l'anti-Fiumara cerca sponsor per resistere], articolo de "la Repubblica" (edizione di Genova), del 2 dicembre 2004</ref> Dopo la pedonalizzazione è diventata il centro dello shopping del ponente cittadino e luogo di passeggio della popolazione (gergalmente detto "fare le vasche").
 
Nel 1568 il marchese Francesco [[Spinola]] ordina la costruzione di un edificio da adibire a prigione, a fianco di palazzo Micone, costruzioni tuttora esistenti al centro della delegazione.<ref name=verde226>{{cita|Carboni|p. 226}}.</ref>
[[File:Circolo musica Sestri Ponente 01.jpg|thumb|L'ottocentesco "circolo della musica" di piazza Francesco Baracca, poco prima della sua demolizione (foto gennaio 2015)]]
* Piazza [[Francesco Baracca]]. Intitolata all'aviatore [[eroe]] della [[prima guerra mondiale]], è la piazza principale della delegazione, sulla quale si affaccia la [[basilica di Nostra Signora Assunta]]. Un tempo chiamata semplicemente piazza della Chiesa, durante il periodo napoleonico fu rinominata Place de la Libertè, per poi riprendere il suo vecchio nome dopo la [[restaurazione]]. Nel [[1878]] venne intitolata a [[Vittorio Emanuele II]]. Dalla parte opposta della piazza, davanti al settecentesco Palazzo Nattino, detto della [[Meridiana]], vi era un palco musicale costruito nel [[1871]], gergalmente chiamato "circolo della musica", abitualmente adibito anche a palco per i numerosi comizi che nei suoi decenni di vita si svolsero nella delegazione. Il palco è stato demolito e ricostruito al centro della Piazza Tazzoli nel febbraio 2015 nell'ambito di alcuni lavori di riqualificazione e allargamento della carreggiata di Piazza Francesco Baracca.
 
Il 1º maggio 1609, su autorizzazione del senato di Genova, venne costituito il capitanato di Sestri (prima facente parte di quello di Voltri), comprendente le aree tra Pegli e Cornigliano ed il relativo entroterra e retto da un capitano del popolo con carica annuale (dal 1º maggio al 30 aprile dell'anno seguente). Il primo capitano del popolo fu [[Andrea Spinola]]. Nel 1615 al capitano venne affiancato un Consiglio, composto da 15 cittadini e da 6 rappresentanti delle campagne.<ref name=cronache34>{{cita libro|autore=Giuseppe Marcenaro|wkautore=Giuseppe Marcenaro|titolo=Le cronache di Sestri Ponente|editore=[[Tolozzi|Tolozzi editore]]|città=Genova|anno=1968|collana=La Nostra città|volume=7|pagine=34 e ss}}</ref>
[[File:Piazza dei Micone Sestri Ponente 02.jpg|thumb|left|Piazza dei Micone, parzialmente pedonalizzata nel 2013]]
* Piazza dei Micone: intitolata ad una delle più influenti famiglie locali (al sacerdote [[Antero Maria Micone]] è stato dedicato anche l'ospedale), appartenente, a partire dal 1528, all'[[Albergo dei Nobili|albergo]] dei [[Salvago]].<ref name="miconestradedigenova">''Le più belle strade di Genova'', vol 4, Nuova Editrice Genovese, Genova, 2007, ISBN 978-8888963174, pag 1080 e seg.</ref> Fino alla prima metà del XIX secolo nella piazza si svolgevano gare sportive legate a [[Pallone (gioco)|giochi effettuati con il pallone]] (giochi simili erano diffusi in tutta Europa da prima dell'invenzione dell'ora più noto [[Calcio (sport)|Calcio]]),<ref name=strademicone>G.B. Nicolò Besio, ''Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag 70 e 71</ref> suscitando le proteste dei residenti,<ref name=corrieremicone>''Esiste da oltre mezzo millennio'', articolo de il ''Corriere di Sestri'', edito dalla [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente]], giugno 2013</ref> oltre alla tradizionale manifestazione estiva del [[preboggion]]. Tra il 1840 ed il 1847, a seguito del riordino urbanistico della zona e alla demolizione di alcuni edifici in stato di abbandono, in parte della piazza venne edificato [[Teatro Sociale (Genova)|il Teatro Sociale]], su progetto dell'architetto sampierdarenese Angelo Scaniglia. Il [[sipario]] del teatro venne poi affrescato dal pittore e scenografo genovese [[Nicolò Barabino]]<ref name=strademicone />. Al teatro venne affiancato, nel 1878, un grande lavatoio. L'edificio ebbe comunque vita breve, cessando l'attività come teatro nel 1895<ref name=strademicone /> divenendo un magazzino, usato anche dalla Croce d'oro<ref name=corrieremicone /> (associazione di volontariato attiva tra il 1906 ed il 1914), fino alla sua demolizione nel 1913. La piazza ha poi ospitato fino al dopoguerra (1954<ref name=corrieremicone />) sia i lavatoi che alcune giostre, per poi divenire sede "provvisoria" di uno dei mercati ortofrutticoli rionali, rimanendo tale fino alla primavera del 2013. Sulla piazza, nell'angolo con via Paglia, è presente un'edicola votiva con crocifisso marmoreo risalente al XVII secolo.<ref name=miconestradedigenova /><ref name=strademicone /> Nel 2015 la piazza è stata oggetto di un drastico intervento di riqualificazione, lavori che sono terminati nel mese di dicembre quando la piazza è stata restituita alla cittadinanza.<ref>[http://municipiovi.prossimafermatagenova.it/notizia/una-piazza-bambini-ed-teatro-all-aperto “Una piazza dei bambini” ed “un teatro all'aperto”], Municipio VI</ref>
 
Sappiamo, dagli scritti del frate sestrese padre [[Antero Maria Micone]], che in occasione dell'[[epidemia]] di [[peste]] che colpì la [[Repubblica di Genova]] tra l'agosto del [[1656]] e la fine del [[1658]] che nella sola Sestri morirono oltre cinquemila persone e che fu una vera strage.
* Viale [[Carlo Canepa]]: chiamato dai sestresi semplicemente ''Il Viale'' e nel passato "La muntà dei fratti" (per la presenza di un convento dell'[[Ordine dei frati minori cappuccini]]). Realizzato alla fine dell'[[Ottocento]] come via di comunicazione tra il comune di Sestri e quello collinare, allora esistente, di San Giovanni Battista, ha avuto diverse denominazioni. Inizialmente era intitolato "XX Settembre" nella parte sestrese e "[[Umberto I]]" in quella collinare; venne poi dedicato alla Vittoria nel primo dopoguerra, a [[Manlio Cavagnaro]] in epoca fascista e nel secondo dopoguerra ai [[Martiri della Libertà]]. Il viale è stato infine intitolato a Carlo Canepa, lo storico sindaco sestrese, nome che mantiene tuttora. Ha una lunghezza di circa {{M|400|u=m}} e come [[altitudine]] passa dai circa {{M|5|ul=m slm}} della parte bassa ai circa {{M|40|u=m slm}} della parte alta. La [[carreggiata]] è composta da due [[Corsia di marcia|corsie]], una per senso di marcia, mentre ai lati della strada sono presenti dei percorsi pedonali separati dalla carreggiata da marciapiedi rialzati e da aiuole in cui sono presenti gli alberi. Nel 2018 sono iniziati i lavori di riqualificazione con il rifacimento dei marciapiedi e la sostituzione dell'alberatura.
 
{{Citazione|Sembrava che ci fosse stata la fine del mondo perché da Genova a Sestri non solo non vidi essere vivente, ma neppure un segno che ve ne fossero. Guardando attorno ero stupito di non scorgere neppure una nave… Ne seguì una tale moria per cui non vi era più bisogno di lazzaretti giacché tutto Sestri era un lazzaretto. Vi si contavano da sessanta a cento morti al giorno, fino quando a Sestri rimase una spaventosa solitudine|Padre Antero Micone, ''Li Lazzaretti della città e riviere di Genova''}}
* Via [[Giuseppe Biancheri]]: dal 1926 intitolata al politico [[Ventimiglia|ventimigliese]], è l'unica strada [[Portico|porticata]] della delegazione. Un primo progetto per la strada venne realizzato nel 1855 dall'ingegner Gandini e prevedeva il rifacimento di quella che allora era la ''via della Chiesa'', la quale collegava la chiesa dell'Assunta con la zona a mare dove stava sorgendo la [[Stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|stazione ferroviaria]] cittadina sulla tratta Sampierdarena-Voltri (inaugurata nel 1856). I primi progetti prevedevano una strada molto larga, con due file di palazzi suddivisi in 10 blocchi edilizi. Negli [[anni 1870|anni '70]] l'ingegner Rossi semplificò il progetto, realizzando l'attuale strada, porticata solo da un lato e composta da quattro blocchi edilizi. Dal 1901 al 1926 fu dedicata ad Anna Imperiale, poi con la nascita della Grande Genova il nome venne modificato in quello attuale.<ref>Marcello Primo, Angela Maltoni, ''Saluti da Sestri Ponente'', Casamara editore, novembre 1992, pag 91, 93 e 97</ref>
 
A partire dal [[XVII secolo|Seicento]] in tutto il [[genovesato]] vennero fatte costruire dalle [[famiglie genovesi|famiglie della nobiltà genovese]] sontuose [[ville genovesi|ville]] con maestosi giardini e in questa pratica Sestri Ponente è uno dei luoghi privilegiati. Delle molte edificate qualcuna è sopravvissuta: tra esse la [[Villa Rossi Martini|Villa Rossi]], unico polmone verde del quartiere tranne qualche piccolo parco moderno.
* Via [[Merano]]: Nata come prolungamento a ponente della storica via Garibaldi fu allargata all'attuale ampiezza con apposito decreto comunale nel [[1888]]. Essendo un'importante arteria stradale, nonostante lo scarso traffico di allora, e non essendo pavimentata era molto polverosa durante la stagione [[Estate|estiva]] e fangosa in quella [[Inverno|invernale]]. Per ovviare a questi inconveniente durante i periodi secchi era percorsa da un carro-botte comunale, chiamato "o carö bagnetta", per l'innaffiatura e durante i periodi umidi dai "rascciacoulisse", carri muniti di attrezzo per raschiare via il fango così da rendere sempre agibile la carreggiata. Alla sua estremità occidentale, in corrispondenza del torrente Molinassi, che anticamente fungeva da confine tra il comune sestrese e quello di Multedo (poi [[Pegli]]), c'era il ponte [[Dazio doganale|daziario]], chiamato per questo "ponte de cadenn-e" (ponte delle catene). Venne ridenominata, dopo la prima guerra mondiale [[Vittorio Veneto|via Vittorio Veneto]], e assunse il suo nome attuale nel [[1926]] dopo la creazione della Grande Genova. Il pomeriggio del 4 ottobre [[2010]] è stata completamente allagata, insieme alle vie adiacenti, dallo straripamento del torrente Molinassi, con ingenti danni.
 
Sestri seguì, ovviamente, tutte le vicende politiche che coinvolsero Genova. Nel [[1797]] entrò a far parte della [[Repubblica Ligure]] e nel [[1805]], in seguito all'annessione della stessa, nel [[Primo Impero francese]]. Con le riforme amministrative apportate dalla Repubblica Ligure viene a cessare la figura del capitano del popolo.<ref name=cronache34 />
[[File:Via Caterina Rossi Genova 02.jpg|thumb|Via Caterina Rossi]]
* Via Caterina Rossi: Uno dei primi esempi italiani di [[edilizia popolare]] giunto a noi intatto. Lunga circa 250 metri si compone di 20 edifici identici (10 per lato), su cinque piani, con 10 appartamenti ciascuno e che misurano 20 metri in altezza e 20 metri in larghezza. Vennero costruiti nel [[1910]], per sopperire alle crescenti esigenze abitative causate dallo sviluppo industriale, in quello che era il Viale delle Palme che collegava il Grand Hotel di Villa Pessagno alla spiaggia sestrese. Gli edifici, pur popolari, erano artisticamente decorati in facciata ma [[inquinamento]] ed agenti atmosferici li hanno negli anni ridotti ad un anonimo grigiore. Alla fine del [[anni 2000|primo decennio]] del XXI secolo è stata annunciata una prossima operazione di restyling.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/03/10/sestri-rinasce-il-primo-villaggio-operaio-le.html Sestri, rinasce il primo villaggio operaio], articolo de "La Repubblica"(edizione di Genova), del 10 marzo 2007</ref> Il nome della via è stato dato in onore della figlia del conte [[Girolamo Rossi Martini|Gerolamo Rossi Martini]], senatore del Regno e filantropo (al tempo proprietario dell'[[villa Rossi Martini|omonima villa]]), che finanziò in parte l'opera di costruzione effettuata dalle cooperative edilizie operaie.<ref>G.B. Nicolò Besio, ''', Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag 101</ref>
 
Nel 1798 Sestri divenne sede di uno dei Cantoni, prima del Dipartimento del Polcevera e poi, nel 1803, della Giurisdizione del Centro<ref>Fonte:
[[File:Via Paglia Sestri Ponente 01.jpg|thumb|Uno scorcio di Via Paglia]]
[http://www.francobampi.it/genova/territorio/cantoni_napoleone.htm Divisioni territoriali della Liguria in periodo napoleonico sul sito di Franco Bampi].</ref>. Durante la Repubblica Ligure fece parte del [[Dipartimento di Genova]] come uno dei cantoni del Circondario di Genova.
* Via Paglia: una delle strade più vecchie della delegazione, pedonalizzata nei primi anni del XXI secolo. Lungo il suo percorso, che attraversa tutto il centro della delegazione, vi sono numerose case adiacenti una all'altra di forma e dimensioni differenti, ma non molto sviluppate in altezza. Prima dell'arretramento della spiaggia era probabilmente la strada costiera della cittadina. Il nome, secondo diverse fonti, deriverebbe dalla presenza in loco di stalle.<ref>G.B. Nicolò Besio, ''', Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag 88 e 89</ref>
Durante il periodo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] furono attuate diverse riforme amministrative e nei primi anni del XIX secolo le ville della zona vennero riunite in due [[comune|comuni]]: San Giovanni Battista, posto sulle alture retrostanti, ed il più popoloso Sestri Ponente, sulla base delle [[parrocchia|parrocchie]] allora esistenti, causando diverse proteste da parte della popolazione sestrese<ref name="Casalis1850" /><ref name="Casalis1849" />.
 
=== L'Ottocento e l'industrializzazione ===
* Via Chiaravagna: strada che attraversa perpendicolarmente la delegazione, lungo l'omonimo torrente, dalla confluenza del Rio Bianchetta e del Rio Cassinelle nella frazione di Panigaro fino a poche decine di metri prima della confluenza di questo con il rio Ruscarolo. Costituiva il confine tra i vecchi comuni di Sestri e Borzoli.
[[File:Panorama di Genova (aeroporto).jpg|left|thumb|Sestri Ponente vista dal [[Monte Gazzo]]]]
 
Nel [[1810]] Sestri ha un totale di 3134 residenti ed è ancora un piccolo borgo agricolo e marinaro ma, con la costruzione del [[Cantiere navale di Sestri Ponente|primo cantiere navale]], nel 1815, inizia la sua industrializzazione. Nei primi decenni del XIX secolo l'economia era comunque ancora basata sui traffici marittimi, in ambito ligure, e sull'agricoltura, soprattutto con la produzione di [[agrumi]] e frutta in genere, oltre che [[carciofi]].<ref name="Casalis1850">{{Cita libro|autore=Goffredo Casalis|titolo=Dizionario geografico storico statistico commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, vol XX|url=http://books.google.com/books?id=aITtnpnNtmUC|anno=1850|editore=presso G. Maspero |voce= Sestri Ponente |p= 23 e ss}}</ref> Il cinquecentesco edificio delle prigioni risulta, secondo quanto riportato dal catasto napoleonico, sede del comune.<ref name=verde226 /> Nell'area del comune di San Giovanni Battista erano presenti attività agricole e di allevamento, principalmente di bovini e ovini<ref name="Casalis1849">{{Cita libro|autore=Goffredo Casalis|titolo=Dizionario geografico storico statistico commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, vol XVIII|url=https://books.google.it/books?id=FQoUAAAAQAAJ|anno=1849|editore=presso G. Maspero |voce= San Gioanni Battista |p= 289 e ss}}</ref>.
== Prodotti tipici ==
 
[[File:Farinata di zucca di Sestri Ponente 01.jpg|thumb|La farinata di zucca è una delle specialità tipiche del quartiere]]
Con l'istituzione dei [[Mandamento (diritto)|mandamenti]] da parte del [[Regno di Sardegna]] diviene capoluogo [[Circondario di Genova#Suddivisione amministrativa all.27atto dell.27istituzione .281859.29.5B5.5D|di un mandamento]] comprendente i comuni di San Giovanni Battista, Multedo, Borzoli e Cornigliano.<ref name="Casalis1850" /> Nel 1832 venne autorizzata la costruzione di un cimitero nelle vicinanze della spiaggia, realizzato poi l'anno seguente,<ref name="Casalis1850" /> che tuttavia venne successivamente demolito durante il XX secolo per fare spazio all'espansione della cittadina. Nel 1856 vi è l'apertura della ferrovia [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|Genova-Voltri]], i cui binari passano a poca distanza dal mare e che nel comune di Sestri [[Stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|ha una stazione]].
Tipica di Sestri Ponente è la [[farinata di zucca]], che in realtà non assume la caratteristica della [[farinata di ceci]] e quindi non è piatta ma è semplicemente una torta di sfoglia con ripieno a base principalmente di [[zucca]], [[parmigiano]] e [[pepe nero]], nella delegazione vi sono molti negozi (friggitorie) specializzati in questa vivanda.
 
Altra tipicità culinaria sestrese è il [[preboggion]], ossia un minestrone di verdure e pasta servito caldo.
Secondo il [[Goffredo Casalis|Casalis]] negli anni '40 del XIX secolo la popolazione di Sestri viene stimata in circa {{formatnum:4400}} abitanti<ref name="Casalis1850" /> e quella di San Giovanni Battista in circa {{formatnum:1200}}, mentre nell'edizione pubblicata post-mortem nel 1860 del ''Compendio di geografia'' di [[Adriano Balbi]], Sestri viene definita «borgo di oltre {{formatnum:6000}} abitanti con cantieri per la marina mercantile», ma anche «circondato da ville altrettanto magnifiche quanto amene»<ref>[[Adriano Balbi]], ''Compendio di geografia'', volume primo, Stabilimento tipografico dei classici italiani, Napoli 1860, [https://www.google.it/books/edition/Compendio_di_geografia/e1E-GLl056cC?hl=it&gbpv=1&pg=PA476 p. 476].</ref>.
 
Secondo [[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|il censimento]] del [[1901]] Sestri ha circa {{formatnum:17000}} abitanti, mentre San Giovanni Battista circa {{formatnum:2500}}. Il mandamento di Sestri, che comprendeva anche Cornigliano e Borzoli, nel suo complesso aveva quasi {{formatnum:35000}} abitanti.<ref>[https://ebiblio.istat.it/SebinaOpac/resource/1-popolazione-dei-comuni-e-delle-rispettive-frazioni-divisa-in-agglomerata-e-sparsa-e-popolazione-de/IST0011514 Censimento del Regno d'Italia (10 febbraio 1901), volume 1, "Popolazione dei comuni e delle rispettive frazioni divisa in agglomerata e sparsa e popolazione dei mandamenti amministrativi", Ed. 1902], dal sito web dell'ISTAT.</ref>
 
Nel censimento del [[1921]] i residenti supereranno i {{formatnum:23000}} abitanti, suddivisi in circa {{formatnum:6800}} famiglie, mentre San Giovanni Battista aveva circa {{formatnum:4500}} residenti, suddivisi in {{formatnum:1100}} famiglie<ref>[https://ebiblio.istat.it/SebinaOpac/resource/5-liguria/IST0011942 Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) , Serie 6, Volume 5 "Liguria" Ed. 1926], dal sito web dell'ISTAT.</ref>.
== Monumenti ed edifici notevoli ==
 
=== Edifici di culto ===
==== L'industrializzazione ====
{{s sezione|storia}}
Da un punto di vista industriale, ai primi cantieri, seguiranno in breve tempo numerosi stabilimenti ed officine (tra le altre qui venne fondata, da [[Rinaldo Piaggio]] nel 1884, l'[[Piaggio & C.|omonima azienda]]), oltre alla manifattura tabacchi, che la trasformeranno velocemente in una cittadella operaia.
 
Tra i cantieri e le lavorazioni navali si può ricordare quello dell'[[Ansaldo]], che comprò il già esistente cantiere Cadenaccio e si espanse nella parte a ponente della delegazione, fino al rio Molinassi (che segnava il confine con Multedo), ed i [[Cantieri navali Odero|cantieri Odero]]. Nella parte centrale delle delegazione, lato mare, si trovavano le [[Ferriera|ferriere]] dell'onorevole [[Edilio Raggio]] (il quale, proprio in quegli anni, aveva fatto edificare [[Castello Raggio|un castello]] in [[stile liberty]] nella vicina Cornigliano).<ref name="tci">''Guida d'Italia'', volume 9, [[Touring Club Italiano]], 1982, ISBN 978-88-365-0009-3, [http://books.google.it/books?id=sTuwrCII3pkC&pg=PA221&hl=it&sa=X&ei=wx-mUuzYCeHMygO2jYDQBg&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false p. 221].</ref>
 
La crescita dell'industria meccanica avvenuta negli [[anni 1930|anni trenta]] spinse le principali aziende presenti a Sestri Ponente, fra cui le [[Officine Bagnara]], l'Ansaldo, la [[San Giorgio (azienda)|San Giorgio]], la [[Piaggio]] e la [[Carlo Tassara|Tassara]], a realizzare in loco abitazioni per famiglie operaie.<ref>{{cita testo|autore= Roberto Tolaini |url= http://www.storiaindustria.it/repository/fonti_documenti/biblioteca/testi/Testo_Industria_e_paesaggio_Paesaggio_industriale.pdf |titolo= Industria e paesaggio. paesaggio industriale |data= marzo 2007 |accesso= dicembre 2015 }}</ref>
 
==== La Sestri balneare ====
Nonostante il suo rapido sviluppo fino alla fine del [[XIX secolo]], Sestri era ancora considerata una località marinara, balneare e di villeggiatura.<ref name=tci /> Erano molti i villeggianti che, nei mesi estivi, affollavano i suoi numerosissimi stabilimenti balneari tra i quali ricordiamo gli Ausonia, i Carlotta, i Colombo, i Diana, i Gille, i Grifone, i Nettuno, i Passeggiata, gli Spinola e i Tritone i cui servizi era, per l'epoca, di altissimo livello.
Anche le spiagge libere erano molto frequentate dal popolo, mantenute pulite e sgombre dalle barche dei pescatori che le tiravano in secca nei punti loro dedicati: a est a Calcinara "in ta Fossa" e, oltre la ferrovia, al centro nei pressi del viale delle Palme (poi via Caterina Rossi) e a ovest in fondo a via de Amicis (zona occupata da via dei Costo).
Tutto questo finirà nel giro di pochi anni in seguito al tumultuoso sviluppo industriale.<ref name=tci />
 
=== Dal Novecento ai giorni nostri ===
[[File:Genova-Sestri Ponente--DSCF7801.JPG|thumb|Una moderna costruzione industriale fra Sestri Ponente e Cornigliano]]
[[File:Via Chiaravagna Genova.jpg|thumb|La trafficata via Chiaravagna, che costeggia l'omonimo torrente: in questa zona, fino alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], sorgeva il campo da calcio della [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|F. S. Sestrese Calcio]], dismesso per lasciare il posto all quartiere residenziale Rusca. I lavori di costruzione del quartiere iniziarono nel 1970.<ref name=verde226 />]]
Nel [[1902]] la [[Camera del lavoro]] di Sestri diviene autonoma rispetto a quella di Genova (fondata alla fine dell'[[XIX secolo|ottocento]]) e ne viene nominato segretario il [[Partito Socialista Italiano|socialista]] [[Dino Bruschi]]. Nella notte tra il 5 e il 6 luglio del [[1921]] l'edificio verrà assalito ed incendiato da alcune squadre fasciste. L'anno dopo verrà ristrutturato dai militi della [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente|PA Croce Verde]], che ancora vi ha sede.
 
Il 22 settembre del [[1903]] viene eletto a [[sindaco]] l'ingegnere [[Carlo Canepa]], il primo [[Partito Socialista Italiano|socialista]] a divenire sindaco di un [[Comune (Italia)|comune italiano]]. Verrà rieletto più volte e sarà sindaco fino alle sue dimissioni l'11 luglio [[1922]], dopo aver subito un'aggressione [[fascismo|fascista]]. In seguito gli verrà dedicata una delle vie più belle, ''Il Viale'', che da piazza [[Francesco Baracca]] porta verso la zona di San Giovanni Battista.
 
Il 13 ottobre del [[1923]] Sestri Ponente si ingrandisce inglobando il comune di San Giovanni Battista: la nuova realtà avrà tuttavia vita breve, poiché col regio decreto n. 74 del 14 gennaio 1926 (operativo dal 1º luglio 1926), il comune di Sestri Ponente viene soppresso e fatto confluire, insieme ad altri diciotto, nella costituenda [[Grande Genova]].<ref>[[s:R.D.L. 14 gennaio 1926, n. 74 - Aggregazione al comune di Genova di 19 Comuni limitrofi|Regio Decreto Legge 14 gennaio 1926, n. 74]]</ref>
 
Nel sentimento popolare, però, Sestri Ponente non entrerà mai a far parte a pieno titolo della città tanto che ancora non è raro sentir dire ai suoi abitanti "andiamo a Genova" anziché "andiamo in centro".<ref>[https://web.archive.org/web/20121106071611/http://www.sestriweb.com/ita/Storia.aspx Storia di Sestri], sul sito del Consorzio Operatori Economici di Sestri Ponente</ref> Anche perché Sestri Ponente, come altre "cittadine" che compongono la "Grande Genova", ha mantenuto sempre la sua identità, e per i sestresi (o meglio i sestrini, dal ligure ''sestrin''), il centro del paese è rappresentato per eccellenza da piazza Francesco Baracca (già piazza Vittorio Emanuele), via Sestri (già via Garibaldi) e dalle contrade e vicoli storici intorno a queste (piazza dei Micone, via Paglia, via Alfredo D'Andrade, via Raimondo Amedeo Vigna).
 
A partire dal secondo dopoguerra Sestri Ponente è diventata una delle principali mete genovesi di immigrazione interna per i cittadini provenienti dall'Italia meridionale e dalle isole.<ref>{{Cita libro|nome=Genova : Servizio|cognome=statistica|titolo=Atlante demografico della città|url=https://ebiblio.istat.it/SebinaOpac/resource/atlante-demografico-della-citta/IST0030011|accesso=2024-11-06|lingua=italiano}}</ref>
[[File:Sestri Ponente-Stemma.svg|thumb|upright=0.5|left|Stemma antico di Sestri Ponente]]
 
=== Simboli ===
Lo stemma di Sestri Ponente, adottato dal comune nell'[[XIX secolo|Ottocento]], ha alcuni simbolismi:
* il mare con il sole che tramonta, rappresentano i simboli di un luogo legato indissolubilmente al mare, da cui ha tratto le sue fortune, ed il fatto di essere a "ponente";
* il "sei" romano perché anticamente il borgo originario era chiamato ''Sextvm lapis ab Urbe Januae'', ovvero sei miglia dalla città di Genova;
* tre stelle che indicano i tre comuni di cui era composta la delegazione, possono anche indicare i tre santuari presenti in loco, santuario del Monte Gazzo, santuario di Virgo Potens, santuario di Sant'Alberto; oppure vi si possono ritrovare santi protettori della località: [[Giovanni Battista|san Giovanni Battista]], la [[Santuario di Nostra Signora del Gazzo|Madonna della Misericordia]] e [[Alberto da Genova|sant'Alberto]], il [[santo patrono]] della cittadina.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Architetture religiose ===
==== Chiese parrocchiali ====
[[File:Piazza baracca Sestri Genova.jpg|thumb|Piazza [[Francesco Baracca]], la piazza centrale di Sestri, con la [[basilica di Nostra Signora Assunta]]]]
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: Edificata nel [[XVII secolo]] e consacrata nel [[1620]], è la chiesa principale del quartiere. Una curiosità: fu costruita praticamente sulla spiaggia e pertanto fu orientata in direzione nord-sud anziché ovest-est, come era allora la regola che voleva i fedeli rivolti in tale direzione durante la messa, per impedire che l'acqua di mare entrasse in chiesa durante le mareggiate.
 
* [[Chiesa della Santissima Annunziata della Costa]]
: Situata sulle alture del quartiere, lungo la strada pedonale che porta al monte Gazzo. In precedenza nella zona era presente una chiesa dedicata a [[San Benedetto]] costruita [[XII secolo]] circa e restaurata nel [[1350]] dai monaci eremiti dell'[[ordine di San Girolamo]] che la dedicarono a N.S. della Consolazione. L'attuale chiesa venne costruita tra il [[1450]] e il [[1516]], sempre sotto la gestione dei Girolamiti (che rimarranno fino al [[1799]]), grazie anche alle donazioni della [[De Mari (famiglia)|famiglia De Mari]], e fu consacrata dal vescovo [[Domenico Corvara]] il giorno 29 settembre [[1516]]. La chiesa, restaurata a metà del [[XIX secolo]] e nuovamente nel [[1952]], nel [[1905]] è stata dichiarata monumento nazionale. È stata costituita in chiesa parrocchiale il 25 aprile [[1955]] dal cardinale [[Giuseppe Siri]].<ref>[http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=40 SS. Annunziata della Costa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070928063252/http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203 |data=28 settembre 2007 }}, sul sito dell'[[arcidiocesi di Genova]]</ref><ref>[http://www.aclicosta.org/ Circolo Acli - Santa Maria Della Costa - Genova] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130719163026/http://aclicosta.org/ |data=19 luglio 2013 }}</ref><ref>[http://www.costasestri.it/home.htm Parrocchia S.S. Annunziata della Costa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060509213838/http://www.costasestri.it/home.htm |data=9 maggio 2006 }}</ref>
 
* Chiesa della Natività di Maria SS. e [[San Nicola da Tolentino]]
: Edificata nel [[1647]], fu consacrata nel [[1721]] da Camillo De Mari, vescovo di [[Aleria]] e fu eretta in parrocchia dal cardinale [[Pietro Boetto]] il 13 novembre [[1944]]. Dalla sua creazione fino al [[1810]], dal [[1818]] al [[1866]] e dal [[1904]] è stata abitata da una comunità di [[Ordine degli Agostiniani Scalzi|Agostiniani Scalzi]]. La facciata subì lavori di rinnovamento nel 1906, con la creazione di un [[affresco]] del Santo da parte del pittore [[Giuseppe Pennasilico]], ed ebbe ulteriori restauri nel [[1960]]. È situata in piazza San Nicolò da Tolentino, all'incrocio tra via Giotto e via Borzoli. Da questa chiesa deriva il nome usato comunemente dai sestresi per indicare la zona ("San Nicola").<ref>[http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=42 Natività di Maria SS. e S. Nicola da Tolentino] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070928063252/http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203 |data=28 settembre 2007 }}, sul sito dell'[[Arcidiocesi di Genova]]</ref>
* Chiesa di [[San Francesco d'Assisi]]
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* Chiesa dello Spirito Santo
: Ultimo edificio di culto edificato nella delegazione. Costruita nel 1972 in via Ludovico Calda, tra la selva di moderni palazzi figli del boom demografico degli anni 60. Fu eretta in parrocchia con decreto del [[Giuseppe Siri|cardinale Giuseppe Siri]] il 10 agosto 1972. La chiesa possiede pregevoli opere dello scultore [[G.B. Airaldi]]: l'altar maggiore e l'ambone in bronzo; il battistero in marmo e in bronzo; la ''Via Crucis'', le decorazioni e il crocifisso, le sedi nell'abside in bronzo. È tristemente divenuta oggetto di cronaca nel 2011 quando venne arrestato il suo parroco, don Riccardo Seppia.<ref>[http://magazine.excite.it/sestri-ponente-arrestato-don-riccardo-seppia-accusato-di-pedofilia-N74562.html], Arrestato don Riccardo Seppia.</ref>
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File:Sestri-Chiesa Costa.jpg|La chiesa della Santissima Annunziata della Costa
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* Chiesa di San Martino
[[File:Chiesa di San Martino-Sestri Ponente.JPG|thumb|Chiesa di San Martino]]
: Posta a circa metà del viale Carlo Canepa (noto in passato come ''muntà dei fratti'' proprio per la presenza del convento). Un primo edificio dedicato al culto di [[Martino di Tours|Sansan Martino di Tours]] sembra essere esistito in loco già nel secolo XIII. Nel 1588 un gruppo di [[Ordine dei frati minori cappuccini|frati capuccini]] vi si trasferisce, edificando un complesso di maggiori dimensioni e dedicandolo, oltre al Santosanto, anche alla Madonna della Misericordia. In diverse occasioni i frati saranno costretti ad abbandonare la chiesa (come nel caso della soppressione degli ordini religiosi attuata dal [[Primo Impero francese]]), che nella seconda metà del XIX secolo viene anche in parte adibita a sede comunale dell'allora comune autonomo di [[San Giovanni Battista (Genova)|San Giovanni Battista]]. La proprietà dell'edificio torna all'ordine alla fine del XIX secolo. Nel 1967 è stata rifatta la facciata della chiesa.<ref>[http://www.cappucciniliguri.it/sestri-ponente.html Scheda sul convento di Sestri Ponente] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140826203552/http://cappucciniliguri.it/sestri-ponente.html |data=26 agosto 2014 }}, dal sito della Curia Provinciale dei frati minori cappuccini</ref>
 
==== Santuari ====
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: Situato sulla sommità del [[monte Gazzo]]. Nel corso del Seicento il genovesato venne colpito dalla peste e i sancarlini (abitanti di San Carlo di Cese) eressero una croce di ferro sulla sommità del Monte Gazzo in segno di ringraziamento alla Madonna per essere sopravvissuti alla moria. In seguito la croce di ferro fu sostituita da una cappella che, ampliata nel corso dei decenni, divenne l'attuale santuario, ristrutturato negli anni '80 dallo storico rettore don Mario.
* Santuario N.S. della Misericordia (Virgo Potens)
: Situato nella zona del Priano. Sembra che esistesse già una chiesa, dedicata a [[Sansan Lorenzo]] già nel [[1150]] gestita dai [[canonici regolari di Santa Croce di Mortara]] e che nel [[1183]] venne ampliata. Caduta in decadenza insieme alla zona dopo il [[1453]] (anno in cui passò in gestione ai [[Canonici Regolari della Congregazione del Santissimo Salvatore Lateranense|Canonici Regolari Lateranensi]]; il 6 aprile [[1706]] vi venne esposta alla pubblica venerazione la prodigiosa statua della Madonna di Misericordia precedentemente collocata nel Bosco del Fringuello, diventando così santuario di N. S. di Misericordia; i canonici lateranensi lasciarono il complesso monastico e lo affidarono alla custodia di un sacerdote secolare dipendente sempre dall'abate di San Teodoro. Nel giugno [[1821]] viene consacrata dall'arcivescovo [[Luigi Lambruschini]]. Nel tempo la struttura ha subito numerosi restauri ed espansioni: venne restaurata nel periodo tra il [[1742]] e il [[1750]], nel [[1770]] e tra il [[1864]] e il [[1892]]; subì un ulteriore restauro, un'espansione e il rifacimento della facciata tra il [[1960]] e il [[1961]]. Annesso al Santuario vi era un monastero confiscato nel [[1870]] e trasformato poi in abitazioni. Diventa sede della parrocchia di N.S. della Misericordia e S. Lorenzo M. dall'8 marzo [[1953]].<ref>[http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=47 N.S. della Misericordia(Virgo Potens)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130921060343/http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=47 |data=21 settembre 2013 }}, sul sito dell'[[arcidiocesi di Genova]]</ref>
 
* Santuario di [[Sant'Alberto da Genova|Sant'Alberto]]
: Dedicato al [[Santosanto patrono]], religioso che trascorse quasi tutta la vita a pregare da eremita in una grotta ai piedi del monte Contessa. Sembra che esistesse già una chiesa dedicata al santo nel [[1216]] prima ancora della sua canonizzazione mentre l'attuale santuario è stato riedificato nel [[1435]]
 
==== Oratori, cappelle ed edicole votive ====
* Oratorio di San Giuseppe
:Situato in piazza Tazzoli, adiacente alla principale piazza Baracca, venne edificato a partire dalla primavera del 1646.<ref>{{cita|G. B. Nicolò Besio, ''Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag|p. 121}}.</ref> Nel dopoguerra la forte immigrazione dal meridione che contraddistingue il ponente genovese porta alcuni fedeli a festeggiare i santi [[Cosma e Damiano]]: l'oratorio viene scelto come luogo in cui custodire prima un dipinto e, a partire dal 1960, due statue raffiguranti i santi, impiegate durante le manifestazioni religiose in loro onore. Le statue rimasero in loco fino al 1981, quando vennero trasferite nella [[chiesa di Santa Maria della Cella]] di Sampierdarena.<ref>[http://ilsedente.altervista.org/175/speciale-centenario-il-culto-ai-ss-medici-tra-i-ruvesi-a-genova-una-storia-di-fede-ed-emigrazione/ Speciale Centenario: Il culto ai SS. Medici tra i ruvesi a Genova. Una storia di fede ed emigrazione.], articolo de ''Il Sedente'', del 23 settembre 2011.</ref>
 
* Oratorio di Morte ed Orazione
:Sito in piazza [[Rosolino Pilo]] (già piazza [[Francesc Ferrer i Guàrdia]] e [[Nazario Sauro]]) è stato edificato a metà del XVII secolo.<ref>{{cita|G.B. Nicolò Besio, ''', Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag|p. 94 e 95}}.</ref> Al suo interno sono conservate una coeva opera lignea di [[Marco Antonio Poggio]] (1611-1674?), raffigurante una scena a grandezza naturale della decapitazione di Sansan Giovanni Battista, ed una raffigurazione deldella ''[[Madonna del Rosario]]'' opera di [[Francesco Ravaschio]] (1743-1820), risalente al 1780 circa. Entrambe le opere sono state restaurate ad opera del laboratorio genovese di Antonio Silvestri nei primi [[anni 2010|anni '10 del XXI secolo]], con il contributo economico della [[Compagnia di San Paolo]].<ref>[{{cita web|url= http://www.eosarte.eu/?p=22298 |titolo= Sestri Ponente: ultimato il Restauro di due antiche sculture lignee], articolo daeosarte.eu, del|data= 26 maggio 2013 }}</ref>
 
* Cappella Carrega
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* Cappella dell'Annunziata
:Posta su di un ponte sul rio Cantarena e a poca distanza dal passo omonimo. È una piccola [[cappella]], dedicata a Nostra Signora dell'Annunzjata (''[[sic]]''), edificata tra il 1828 (data riportata anche in una lapide di marmo presente sulla facciata) ed il 1832.<ref>{{cita|G.B. Nicolò Besio, ''', Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag|p. 21 e 37}}.</ref>
 
Nella delegazione, così come in tutta Genova, sono molto diffuse le [[Edicola votiva|edicole votive]], molte delle quali dedicate alla Madonna e ai santi patroni [[Giovanni Battista]] ed [[Alberto da Genova|Alberto]]. In piazza dei Micone è presente un'edicola votiva contenente un crocifisso di marmo risalente al XVII secolo.
 
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File:Cappella Carrega.jpg|La cappella Carrega, raro esempio di edificio funebre privato
File:Cristo di marmo Sestri Ponente 01.jpg|Il Cristo di marmo di piazza dei Micone
File:Chiesa di Serra-Sestri Ponente.JPG|Vecchia chiesa di Serra, si trova sulla cresta della collina situata tra la confluenza del Riorio Bianchetta e del Riorio Cassinelle
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[[File:Chiesa Santa Caterina d'Alessandria Sestri Ponente 01.jpg|thumb|L'ex chiesa di Santa Caterina, ora sede della diocesi della chiesa Romena d'Italia]]
* [[Chiesa ortodossa rumena]]
:Situata nella chiesa di [[Caterina d'Alessandria|S. Caterina Vergine e Martire]], in piazza Aprosio, è consacrata al culto bizantino ortodosso dall'ottobre 2007. La chiesa, chiusa da alcuni anni ed in stato di semiabbandono, è stata concessa dalla parrocchia dell'Assunta in [[comodato]] d'uso gratuito alla chiesa ortodossa romena in cambio del restauro e della manutenzione dell'edificio.<ref>[{{cita news|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/10/15/sestri-capitale-ortodossa-caterina-va-ai.html |titolo= Sestri 'capitale' ortodossa S. Caterina va ai rumeni], articolo de|rivista= [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], edizione di [[Genova]], del|data= 15 ottobre 2007 }}</ref>
* [[Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni]]
:In pieno centro cittadino, nell'area ricavata dall'abbattimento dell'ex cinema Italia, è stato edificato, ed inaugurato nel [[2006]], un moderno luogo di culto dedicato alla religione dei [[mormonismo|mormoni]]
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:Ha il proprio luogo di culto in via [[Tommaso d'Aquino|S. Tommaso d'Aquino]], 12/C, nella zona occidentale del quartiere.
 
=== VilleArchitetture e palazzicivili ===
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Genova, 1963) - BEIC 6362151.jpg|thumb|[[Villa Maria De Mari]]. Foto di [[Paolo Monti]], 1963]]
 
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: Edificata nel [[XVI secolo]], passa nel settecento alla famiglia De Mari, che danno all'edificio l'aspetto attuale, poi nel [[1771]] agli [[Spinola]], ai banchieri [[Rossi Martini (famiglia)|Rossi]] nel [[1896]] ed infine alla famiglia Rollino nel [[1939]]. Il grande parco e il giardino all'italiana sono andati completamente perduti nella speculazione edilizia avvenuta a partire dal boom edilizio di fine anni sessanta, mentre la villa è in degrado. Durante il secondo conflitto mondiale fu per un certo periodo di tempo la sede logistica di soldati tedeschi che ne fecero base operativa. Attualmente versa in stato di abbandono.
* [[Villa Spinola Pallavicino]]
: Costruita ai primi del 1700 è la più piccola della ville che sorsero tra il sei-settecento lungo la costa a ponente del borgo. Dopo vari passaggi di proprietà venne acquistata, nel '900, dall'emergente famiglia sestrese dei Baganara e da questi, per eredità alla loro esponente Afra, suora laica appartenente alle [[oblate di San Benedetto]] che la abitò con un gruppo di consorelle e la adibì a orfanotrofio femminile e asilo infantile denominandola ''‘Piccola"Piccola casa del Sacro Cuore’''Cuore". È di proprietà, per lascito, dell'ordine religioso dei [[Benedettinibenedettini]] ed è in stato di semiabbandono. Nel tempo ha perso il parco a monte ma ha conservato una parte di quello che originariamente arrivava direttamente sul mare.
* [[Villa Parodi]]
: Costruita per essere un convento dei [[Gesuiti|padri della Compagnia del Gesù]] fu acquista nel [[1800]] dalla [[famiglia Durazzo]] e attualmente è di proprietà aldel [[Genova|Comune di Genova]]. Conserva parte del giardino ed è adibita ad istituto scolastico (fu per anni sede della [[Scuola secondaria di primo grado|scuola media]] "[[Dante Alighieri]]", poi divenuta una succursale della scuola media "[[Santa Virginia Centurione Bracelli|Virginia Centurione]]", e sede della [[Scuola dell'infanzia|scuola materna]]). Ospita la sede della protezione civile.
* [[Villa Rossi Martini]]
: Fatta costruire dai [[Famiglia Lomellini|Lomellini]] nel [[XVII secolo]] dopo vari passaggi di proprietà, nel 1931 è stata acquistata dal [[Genova|Comune di Genova]] che ne ha adibito l'edificio principale a scuola elementare, dismessa nel 2004, è stata sommariamente ristrutturata e ospita centri culturali. Il parco misura {{M|40425|u=m²}}.
* [[Villa Sciallero-Carbone]]
: Risalente al [[XVI secolo]] è stata acquistata nel [[1974]] dal Comune di Genova per adibirla a Scuolascuola dell'infanzia e altri usi.
* [[Grand Hotel di Villa Pessagno]]
: Originariamente una villa dei conti Pessagno nel [[1879]] venne trasformato in un elegantissimo hotel. Con un bel giardino, con palme e fontane d'[[alabastro]] affacciato sulla centrale via Sestri, da cui era diviso da una cancellata e un portale d'ingresso con due leoni di marmo sui pilastri, acquistò rapidamente fama perché aveva una spiaggia privata e i clienti vi venivano accompagnati, attraverso il viale delle Palme, (l'attuale via Caterina Rossi) con una carrozza con tanto di [[cocchiere]] in [[livrea]]. Una volta dismesso diventò un palazzo residenziale mentre il bel giardino fu distrutto per far posto ad un moderno condominio.
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=== Il ''Monumento ai Caduticaduti'' ===
Inaugurato il 1º dicembre [[1929]] è opera dello scultore sestrese [[Luigi Venzano]] ed è situato nell'allora piazza Colombo, poi piazza Monte Santo.
 
Il monumento si compone di un basamento di forma triangolare dal quale si ergono tre grandi statue in [[bronzo]], nude e isolate a simboleggiare i Caduticaduti nelle battaglie combattute in terra, sui mari e nei cieli. La disposizione è abbastanza insolita ed originale ma le tre figure dei Caduti acquistano così maggiore rilievo.
 
Il monumento sestrese rimase vittima della campagna "Metallo per la Patria in Armi" lanciata dal regime fascista durante la [[seconda guerra mondiale]] e le tre statue in bronzo vennero fuse nel [[1942]]. Alla fine del conflitto nella piazza erano rimasti solo i tre basamenti delle statue e il monumento versò per decenni in stato di abbandono. Vani furono due tentarvi di ripristino effettuate negli anni cinquanta e ottanta.
 
Nel 2002 prende il via un terzo tentativo e nel 2003, in occasione delle manifestazioni di [[Genova capitale europea della cultura|Genova 2004 Capitale Europea della Cultura]], viene costituito il Comitato promotore per la ricostruzione del monumento''Monumento ai Caduticaduti di Sestri Ponente'' con l'obiettivo di riuscire a realizzare nuovamente le statue in bronzo, partendo dai modelli originali in gesso conservati nello studio Venzano, che riesce nell'intento e finalmente il 6 novembre [[2004]] il restaurato monumento''Monumento ai Caduticaduti di Sestri'' viene inaugurato.
 
=== L'ospedale ===
Sestri Ponente dispone di un moderno ospedale intitolato a [[Antero Maria Micone|padre Antero Micone]].
 
Il primo nucleo risale al [[1898]] quando il comune di Sestri Ponente acquistò, nel territorio del limitrofo comune di [[San Giovanni Battista (Genova)|San Giovanni Battista]], la villa estiva della famiglia Sciallero-Carbone che nel [[1932]] fu ingrandita con l'aggiunta di una nuova ala. Nel giardino della villa, nel [[1963]], venne costruito un moderno padiglione che ha occultato alla vista la vecchia villa.
 
NeI primi [[anni 2000]] una ristrutturazione ha ulteriormente ampliato il nosocomio con la costruzione del nuovo [[pronto soccorso]] e una nuova ala.
 
Va ricordato anche il Centro di day surgery ortopedica ove si effettuano interventi di chirurgia artroscopica e di chirurgia della mano applicando le più moderne tecniche chirurgiche.
 
Fiore all'occhiello dell'ospedale sono i reparti di [[Oftalmologia|oculistica]] e l'[[Unità terapia intensiva coronarica|UTIC]] (l'unità di terapia intensiva coronarica) nonché il [[Donazione del sangue|Centro Trasfusionale]] che storicamente raccoglie notevoli quantità di sangue tra i sestresi.
 
Dalla fine del 2012 l'ospedale sestrese è oggetto di una pesante riorganizzazione da parte dell'[[Azienda sanitaria locale#Liguria|ASL3 genovese]] che ha visto prima la trasformazione del [[pronto soccorso]] in [[punto di primo intervento]] poi il ridimensionamento e/o il trasferimento di interi reparti.<ref>[http://genova.erasuperba.it/inchieste-genova/sestri-ponente-riorganizzazione-tagli-ospedale-padre-antero-micone Sestri, ospedale Antero Micone: quale futuro per la sanità nel Ponente?]</ref>
 
=== La biblioteca ===
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A Sestri è presente una [[biblioteca]] intitolata a Dino Bruschi (primo segretario della locale [[Camera del Lavoro]] nel [[1902]] e assessore comunale socialista alla Pubblica Istruzione del Comune di Sestri Ponente, che donò del denaro per la fondazione della Biblioteca), e dal 2007 cointitolata a Franco Sartori (dirigente sindacale, sestrese) diventando così Biblioteca Civica Bruschi-Sartori, che può contare su un patrimonio librario di quasi {{formatnum:34000}} volumi (la quinta in città per dimensione sulle 15 presenti a Genova) e circa 650 iscritti al servizio di prestito.
 
Inizialmente ospitata nella palazzina Liberty, sede della Camera del Lavoro, venne data alle fiamme durante un assalto fascista il 5 luglio 1921.<ref>Si veda: Mario {{cita|Carboni, ''Un secolo di solidarietà a Sestri Ponente - Storia della Croce Verde'', edito dalla P.A|p. Croce Verde, 2003, pag 37 e seguentiss.}}</ref> Dopo l'assalto da parte dei fascisti nell'edificio, che ospitava oltre alla biblioteca anche la Camera del Lavoro e diversi uffici di sindacalisti, si trasferiranno le Guardie Regie. Il 19 luglio il [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretore]] ordinò la restituzione dell'edificio, che venne occupato da alcuni cittadini, ma il giorno stesso i Carabinieri, su ordine del [[Questore (ordinamento italiano)|Questore]], fecero sfollare le persone che vi si erano radunate. Poco più di un anno dopo, il 31 ottobre 1922, i militanti fascisti, durante un corteo, indetto per festeggiare la [[Marciamarcia su Roma]], assalirono senza preavviso le Guardie Regie presenti nell'edificio. Al termine degli scontri la palazzina fu occupata dai volontari della [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente|Pubblica Assistenza Croce Verde]], a cui l'edificio era stato promesso come nuova sede nei mesi precedenti, e la nuova destinazione d'uso fu formalizzata dalle autorità poco tempo dopo, tramite un contratto di affitto trentennale.
 
Trasferita dopo la guerra nell'ex sede del fascio locale (nel frattempo divenuta Casa del Popolo), dopo che questa venne destinata a sede del [[Commissariato di Pubblica Sicurezza|Commissariato di P.S.]] fu nuovamente trasferita, nel gennaio [[1956]], in alcuni locali presenti all'interno del parco della [[Villa Rossi Martini]], dove rimase per i successivi 50 anni, contando sulla disponibilità di una superficie di {{M|490|u=m2}} e di circa 80 posti nelle sale di lettura.
 
Dal marzo 2007 la biblioteca ha sede nei locali ristrutturati della ex Manifattura Tabacchi e in questa sua nuova sistemazione ha a disposizione circa {{formatnum:34000}} libri, 7 quotidiani e 66 periodici.<ref>[https://{{cita web.archive.org/web/20070810143425/ |url= http://www.comune.genova.it/portal/page/categoryItem?contentId=52958 scheda|titolo= Scheda della biblioteca Bruschi-Sartori], dal |sito= del comuneComune di Genova, riportata|accesso= da27 ottobre 2017 |dataarchivio= 10 agosto 2007 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070810143425/http://www.comune.genova.it/portal/page/categoryItem?contentId=52958 |urlmorto= [[Internet Archive]]}}</ref>
 
=== La Manifattura tabacchi ===
La Fabbrica del tabacco di Sestri, esistente fin dal [[XVIII secolo]], era inizialmente ubicata ad est dell'abitato fra le attuali via Antinori e via [[Giotto]], presso ponte [[San Nicola da Tolentino|San Nicola]]. La posizione era favorevole sia per poter sfruttare le acque del torrente Chiaravagna che fornivano l'energia necessaria alle ruote dei mulini sia per la vicinanza al molo d'imbarco delle merci allora ubicato sull'asse dell'odierna via [[Monte Ermada|Ermada]].
 
Nel [[1867]] si ipotizzò di costruire un nuovo edificio nel centro cittadino "nell'area a sud della Casa comunale, in via Anna Imperiale (poi via Biancheri) con il concorso e la cooperazione del governo" ma fu solamente nel [[1885]] che si arriverà alla decisione di costruire la "Nuova Manifattura dei tabacchi" in via [[Ugo Foscolo]] (poi via Soliman), su progetto dell'ing. Giovanni Opisso.<ref>{{collegamentocita interrottoweb|1url=[http://utenti.multimania.it/ILCORRIERESESTRESE/Page2/snicola.htm |titolo= Scheda della zona di San Nicola] |datasito=aprile 2018[[Il Corriere Sestrese]] |boturlmorto=InternetArchiveBot }}, dal sito de ''Il Corriere Sestrese''.</ref>
L'edificio, di proprietà comunale, occupava un'area di {{M|9300|u=m2}} e si componeva di un edificio corpo a recintare l'area di proprietà con un corpo interno in posizione centrale (sopraelevato poi nel 1911) come si era in uso fare nell'[[XIX secolo|Ottocento]] nei complessi industriali europei ma unico esempio a [[Genova]]. Entrò ufficialmente in funzione nel [[1887]].
 
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Dopo un periodo di inutilizzazione a settembre [[2011]] sono iniziati i lavori all'interno per poter permettere l'insediamento dei banchi dello storico mercato ortofrutticolo di piazza dei Micone e quelli del vecchio mercato comunale coperto Cortellazzo di via Fabio da Persico nonché quelli per la realizzazione della nuova uscita della [[Stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|stazione FS]] tramite un sottopasso pedonale. I lavori sono terminati all'inizio del [[2013]] e nel mese di marzo dello stesso anno i primi banchi hanno preso possesso delle aree loro assegnate dando così nuova vita alla pregeveole struttura.
 
==Società==
=== Cinema e teatri ===
=== Evoluzione demografica ===
Numerose sono state, nel corso degli anni, le sale teatrali e cinematografiche sestresi ma solo quattro sono sopravvissute alla crisi.
Questa la popolazione residente di Sestri Ponente/San Giovanni Battista (esclusa la zona di Calcinara e Borzoli) nei vari censimenti:<ref>''Annuario statistico 2007'', pubblicazione dell'unità statistica del comune di Genova, p. 107.</ref>
* Il [[Teatro Sociale (Genova)|Teatro Sociale]]. Costruito nel [[1858]] e demolito nel [[1895]]
* Il [[Teatro Verdi (Genova)|Teatro Verdi]]. Costruito nel [[1899]]. Convertito in cinema-teatro e ristrutturato nel 1955 e nel 2006 tuttora operante.
* Il Cinematografo Sestrese detto ''"e sucche"''. Situato nell'allora via Garibaldi venne aperto nel 1910 e chiuso nel 1927 per la scarsa sicurezza. Il soprannome derivava dalla zucche vuote e illuminate dall'interno, come quelle di [[Halloween]], che uno zio del proprietario aveva visto negli Stati Uniti dove era stato da emigrante.
* Il Cinema Teatro Roma. Sala signorile, nella centralissima via Sestri, inaugurata nel 1926 e chiusa negli anni ottanta. Sede dell'[[INPS]]
* Il Cinema Splendor. Sala popolare. È stata la prima a chiudere i battenti, negli anni 60. Il locale è occupato dalla [[Carige]]
* Il Cinema Italia. Sala popolare chiusa negli anni 80 prima convertita in palestra poi abbattuta per far spazio alla [[chiesa di Gesù Cristo dei santi dell'ultimo giorno]].
* il Cinema Vittoria. Sala popolare chiusa negli anni 70 e abbandonata. Negli anni 90 riconvertita in parte in autosilo e in parte in supermercato.
* Il Cinema San Giovanni Battista. Sala parrocchiale tuttora esistente.
* Il [[Teatro Akropolis]], fondato nel 2010 dalla Compagnia Teatro Akropolis.
* Il Teatro Rigon. Fondato nel 1924 da [[Ermelinda Rigon]] con l'Istituto San Tommaso d'Aquino, sopravvive ancora oggi nella sua struttura originale ed è stato recente oggetto di un tentativo di recupero da parte di una associazione di cittadini del quartiere che se ne stanno occupando per evitarne la demolizione.
 
== Evoluzione demografica ==
Questa la popolazione residente di Sestri Ponente/San Giovanni Battista (esclusa la zona di Calcinara e Borzoli) nei vari censimenti:<ref>Annuario statistico 2007, pubblicazione dell'unità statistica del comune di Genova, pag 107</ref>
 
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|}
 
Questi dati di Sestri, Borzoli Ovest, San Giovanni Battista e Calcinara dal censimento del 1971 a quello del 2001:<ref>''Annuario statistico 2007'', pubblicazione dell'unità statistica del comune di Genova, pagp. 115.</ref>
 
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!Totale || {{formatnum:64325}} || {{formatnum:62200}} || {{formatnum:55876}} || {{formatnum:47749}}
|}
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
L'essere un quartiere operaio ha dato un impulso determinante alla voglia di associazionismo dei sestresi tanto da farlo diventare, storicamente, il quartiere genovese delle associazioni.
Si contano a decine e tra le più importanti e ricche di storia, tuttora in attività, si ricordano:
* [[Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo|Filarmonica Sestrese]], fondata nel [[1845]]
* [[Unione Sportiva Sestri Ponente 1897|Unione Sportiva Sestri Ponente]], fondata nel [[1897]]
* [[Società Sportiva Libertas]] fondata nel [[1905]]
* Università Popolare Sestrese, fondata nel [[1907]], sciolta durante la [[Fascismo|dittatura fascista]] e ricostituita nel dicembre [[1945]]
* [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente]], fondata nel [[1903]]
* [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio]], fondata nel [[1919]]
* [https://web.archive.org/web/20181127220347/http://www.ucamgenova.org/ U.C.A.M. GENOVA], fondata nel [[1930]]
* [[CNGEI]] - [https://web.archive.org/web/20080212044435/http://www.genovagei.it/genova5/ Gruppo "Genova 5°"]
* [[AGESCI]] - Gruppi [https://www.genova54.it/ "Genova 54°"] e [https://web.archive.org/web/20100510024223/http://www.genova27.altervista.org/ "Genova 27°"] e da non dimenticare l'ex "Genova 45°"
* Bocciofila Sestrese
* [http://www.amicidelchiaravagna.it/ Associazione Amici del Chiaravagna], nata nel [[1987]] per sensibilizzare sui problemi che attanagliano il territorio del ponente genovese
* [https://web.archive.org/web/20140207205051/http://www.comunicarte.us/ ComunicArte] Associazione culturale specializzata nella didattica e nella comunicazione visiva.
* [https://web.archive.org/web/20120122112224/http://www.absestri.it/ Associazione Basket Sestri], fondata nel 1986
* Compagnia Teatro Akropolis che nel 2010 ha fondato Teatro Akropolis, centro di ricerca teatrale riconosciuto a livello nazionale
* [http://www.pallacanestrosestri.it A.S.D. Pallacanestro Sestri], fondata nel 2015
 
==== L'ospedale ====
Sestri Ponente dispone di un moderno ospedale intitolato a [[Antero Maria Micone|padre Antero Micone]].
 
Il primo nucleo risale al [[1898]] quando il comune di Sestri Ponente acquistò, nel territorio del limitrofo comune di [[San Giovanni Battista (Genova)|San Giovanni Battista]], la villa estiva della famiglia Sciallero-Carbone che nel [[1932]] fu ingrandita con l'aggiunta di una nuova ala. Nel giardino della villa, nel [[1963]], venne costruito un moderno padiglione che ha occultato alla vista la vecchia villa.
 
NeI primi [[anni 2000]] una ristrutturazione ha ulteriormente ampliato il nosocomio con la costruzione del nuovo [[pronto soccorso]] e una nuova ala.
 
Va ricordato anche il Centro di day surgery ortopedica ove si effettuano interventi di chirurgia artroscopica e di chirurgia della mano applicando le più moderne tecniche chirurgiche.
 
Fiore all'occhiello dell'ospedale sono i reparti di [[Oftalmologia|oculistica]] e l'[[Unità terapia intensiva coronarica|UTIC]] (l'unità di terapia intensiva coronarica) nonché il [[Donazione del sangue|Centro Trasfusionale]] che storicamente raccoglie notevoli quantità di sangue tra i sestresi.
 
Dalla fine del 2012 l'ospedale sestrese è oggetto di una pesante riorganizzazione da parte dell'[[Azienda sanitaria locale#Liguria|ASL3 genovese]] che ha visto prima la trasformazione del [[pronto soccorso]] in [[punto di primo intervento]] poi il ridimensionamento e/o il trasferimento di interi reparti.<ref>[http://genova.erasuperba.it/inchieste-genova/sestri-ponente-riorganizzazione-tagli-ospedale-padre-antero-micone Sestri, ospedale Antero Micone: quale futuro per la sanità nel Ponente?]</ref>
 
== Cultura ==
=== Cinema e teatri ===
Numerose sono state, nel corso degli anni, le sale teatrali e cinematografiche sestresi ma solo quattro sono sopravvissute alla crisi.
* Il [[Teatro Sociale (Genova)|Teatro Sociale]]. Costruito nel [[1858]] e demolito nel [[1895]]
* Il [[Teatro Verdi (Genova)|Teatro Verdi]]. Costruito nel [[1899]]. Convertito in cinema-teatro e ristrutturato nel 1955 e nel 2006. Dal 2024 è di nuovo operante.
* Il Cinematografo Sestrese detto ''"e sucche"''. Situato nell'allora via Garibaldi venne aperto nel 1910 e chiuso nel 1927 per la scarsa sicurezza. Il soprannome derivava dalla zucche vuote e illuminate dall'interno, come quelle di [[Halloween]], che uno zio del proprietario aveva visto negli Stati Uniti dove era stato da emigrante.
* Il Cinema Teatro Roma. Sala signorile, nella centralissima via Sestri, inaugurata nel 1926 e chiusa negli anni ottanta. Sede dell'[[INPS]]
* Il Cinema Splendor. Sala popolare. È stata la prima a chiudere i battenti, negli anni 60. Il locale è occupato dalla [[Carige]]
* Il Cinema Italia. Sala popolare chiusa negli anni 80 prima convertita in palestra poi abbattuta per far spazio alla [[chiesa di Gesù Cristo dei santi dell'ultimo giorno]].
* il Cinema Vittoria. Sala popolare chiusa negli anni 70 e abbandonata. Negli anni 90 riconvertita in parte in autosilo e in parte in supermercato.
* Il Cinema San Giovanni Battista. Sala parrocchiale tuttora esistente.
* Il [[Teatro Akropolis]], fondato nel 2010 dalla Compagnia Teatro Akropolis.
* Il Teatro Rigon. Fondato nel 1924 da [[Ermelinda Rigon]] con l'Istituto San Tommaso d'Aquino, sopravvive ancora oggi nella sua struttura originale ed è stato recente oggetto di un tentativo di recupero da parte di una associazione di cittadini del quartiere che se ne stanno occupando per evitarne la demolizione.
 
===Cucina===
[[File:Farinata di zucca di Sestri Ponente 01.jpg|thumb|La farinata di zucca è una delle specialità tipiche del quartiere]]
Tipica di Sestri Ponente è la [[farinata di zucca]], che in realtà non assume la caratteristica della [[farinata di ceci]] e quindi non è piatta ma è semplicemente una torta di sfoglia con ripieno a base principalmente di [[zucca]], [[parmigiano]] e [[pepe nero]], nella delegazione vi sono molti negozi (friggitorie) specializzati in questa vivanda.
Altra tipicità culinaria sestrese è il [[preboggion]], ossia un minestrone di verdure e pasta servito caldo.
 
==Geografia antropica==
=== Frazioni e quartieri ===
{{Vedi anche| San Giovanni Battista (Genova)|Borzoli}}
[[File:Viale Canepa Sestri Genova.jpg|thumb|L'imbocco del viale intitolato al [[sindaco]] Carlo Canepa, collega il centro della delegazione con la zona di San Giovanni Battista]]
 
Pur essendo amministrativamente parte del comune di Genova, Sestri Ponente, al pari di molti altri ex comuni inglobati nella [[Grande Genova]] è in pratica una cittadina con caratteri propri, a sua volta suddivisa in quartieri e frazioni. Tuttavia queste denominazioni storiche, benché comunemente riconosciute e utilizzate informalmente dagli abitanti non trovano riscontro nella suddivisione amministrativa ufficiale:
* Sant'Alberto: è la frazione situata ai piedi della collina sulla quale si trovano il [[cimitero]] di Sestri (chiamato dei Pini Storti) e l'omonimo [[Alberto da Genova|santuario]].
* Briscata: situata a est del torrente Molinassi che la separa dalla valle di Sant'Alberto all'estremo ponente. Parte in basso dalla chiesa di San Francesco presso via San Tommaso d'Aquino, passando da piazza Tarello sino ad arrivare ai quartieri residenziali di via Negroponte confinando coi campi da tennis della Casa Bianca (Cà Gianca)
* Casa Bianca (Cà Gianca in [[lingua ligure|lingua genovese]]), viene chiamata anche Cappella Carrega, dai campi da tennis sino alla prima parte della strada per il santuario del Gazzo che si incrocia con salita Cataldi.
* Corea: così è detto popolarmente il quartiere formato dalle case di edilizia popolare costruite appunto ai tempi della [[guerra di Corea]] in via Fratelli Meldi, nella zona alta di via San Giovanni Battista.
* Costa: situata sulle alture di Sestri, in cima a via Santa Maria della Costa è attraversata dalla [[Ferrovia Asti-Genova|linea ferroviaria Asti-Genova]] con relativa [[Stazione di Genova Costa di Sestri Ponente|fermata]].
* Panigaro: situata sulle alture, ai piedi del monte Gazzo, in questa frazione hanno sede parte delle aziende che effettuano attività estrattiva sul monte.
* Pian del Forno (in dialetto ''cian du furnu''), nella zona superiore di San Giovanni Battista, un tempo area agricola ed una delle ultime ad essere stata urbanizzata, negli anni settanta. Dalla zona, posta ai piedi del monte Gazzo, partono alcuni sentieri che permettono di raggiungerne la cima.
* Priano - Virgo Potens: è il quartiere sulla collina di Priano. Anticamente questa zona era un golfo insinuato tra due muri di colline, compreso tra le foci di due torrentelli che hanno dato origine all'odierno Chiaravagna. Questo tratto di mare veniva utilizzato dalla popolazione locale per i commerci e la riparazione delle navi da guerra. Dopo la cristianizzazione della Liguria, la zona acquistò il nome di San Lorenzo. Il Priano si popolò fra il 1030 e il 1100, a seguito della cacciata dei saraceni. Quando gli abitanti raggiunsero un numero sufficiente, fu mandato dalla diocesi di Genova un sacerdote e fu innalzata quindi l'attuale chiesa di Virgo Potens, sulla sponda di levante.
[[File:Sestri Ponente alture 01.jpg|thumb|La zona di piazza Arrivabene e via Chiaravagna, sulle alture di Sestri, poco prima di Panigaro, fotografati dal ponte ferroviario della linea [[Ferrovia Asti-Genova|Genova-Ovada-Acqui Terme]]. Si nota il percorso del torrente [[Chiaravagna]]]]
* Quartiere Boschetto: è considerato una delle aree più periferiche del quartiere; è situato attorno a via Sant'Elia formata da una lunga serie di curve che collegano via Borzoli alla spianata degli [[Erzelli]].
* San Giovanni Battista: fu comune autonomo dal 1804 al 1923, vi si trovano la chiesa di San Giovanni Battista, che diede il nome al comune, l'ospedale intitolato a [[Antero Maria Micone|Padre Antero Micone]], un cinema, una scuola e un campetto da calcio. Come unità urbanistica, che comprende gli altri quartieri collinari, ha una popolazione di {{formatnum:13927}} abitanti (al 31 dicembre 2017).<ref name=statistica_genova/>
* San Nicola: fu in passato parte del comune di Borzoli; comprende l'area a est del torrente Chiaravagna e a sud dell'[[Autostrada A10 (Italia)|autostrada A10]]. Nella zona è presente un piccolo parco comunemente detto Corderia (in ricordo, appunto, di un'antica corderia, che sorgeva nello stesso luogo e demolita negli anni ottanta, contemporaneamente al vicino "Molino Sommariva", che era posto nel punto dell'incrocio tra via Borzoli e via Giotto, e la cui demolizione ha consentito l'allargamento della sede stradale, in precedenza molto angusta) con un campo da calcio e uno da tennis. Amministrativamente è compresa nell'unità urbanistica di Calcinara.
* Borzoli: fino al 1926 comune autonomo a cavaliere tra le valli del Chiaravagne e la [[val Polcevera]], dopo l'incorporazione nel comune di Genova fu smembrato e suddiviso in Borzoli Est (accorpato al quartiere polceverasco di [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]]) e Borzoli Ovest, integrato nel quartiere di Sestri. L'unità urbanistica di Borzoli Ovest, che comprende tutta la zona collinare a levante del torrente Chiaravagna e a monte dell'autostrada A10 (esclusa la zona del Priano) ha una popolazione di {{formatnum:2250}} abitanti (al 31 dicembre 2017).<ref name=statistica_genova/>
* Calcinara: è la parte orientale di Sestri a valle dell'autostrada A10 che costituita in unità urbanistica comprende gli altri quartieri orientali (San Nicola, Priano, Quartiere Boschetto) ed ha complessivamente una popolazione di {{formatnum:9974}} abitanti (al 31 dicembre 2017).<ref name=statistica_genova/>
* Sestri Centro o Sestri Vecchia: è la zona più antica di Sestri situata attorno a Via Paglia e alla [[basilica di Nostra Signora Assunta]] di piazza Francesco Baracca.
* Villa Gavotti: quartiere residenziale edificato al confine con Multedo. Amministrativamente appartiene alla zona di Pegli, ma la sua contiguità con Sant'Alberto e l'espansione negli ultimi decenni di quest'area sorta dove anticamente non v'era alcun insediamento, ne fanno un quartiere a metà strada tra le due delegazioni, orograficamente e commercialmente più vicino a Sestri.
* Borgo alla Marina: si tratta dell'ultimo quartiere di Sestri. È attiguo all'aeroporto ed è direttamente affacciato sul nuovo porto turistico ([[Marina di Sestri Ponente]]) del quale è parte integrante.
*Fortini-Righetti: località posta nella strada che porta al santuario di N.S. del Gazzo, in Via Rollino.
 
==== La Sestri antica ====
{{Citazione|Lardaea<br />
A Lardæa de tæra antiga,<br />figgie belle no ghe n'è miga.<br />Quelle belle che ghe son,<br />son tutte a Castigion|antica filastrocca cittadina<ref name=storiasestri>{{cita web|url= http://www.sestriponente.net/storia/lardaea.htm |titolo= Storia di Sestri |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070529014828/http://www.sestriponente.net/storia/lardaea.htm |urlmorto= sì |sito= Sestriponente.net }}</ref>}}
 
Per secoli e fino alla prima metà del Novecento la parte centrale di Sestri era suddivisa in due quartieri: Castiglione e Lardara: il primo andava dall'attuale [[Francesco Baracca|piazza Baracca]] verso levante, il secondo dalla piazza verso ponente. Stando ad alcuni documenti del [[XII secolo]], oltre i due borghi centrali, la divisione amministrativa della cittadina comprendeva anche quattro "ville": Briscata, Gazzo, Piandelforno e Sorriva.
 
Borgo Castiglione prendeva il nome dal [[castello]] (probabilmente Castel Leone), situato anticamente (XII secolo circa) sulla collina di San Nicola a guardia dell'antico golfo di San Lorenzo. Lardara invece sembra che derivasse da ''[[fune]]'': probabilmente in quel quartiere anticamente veniva esercitata l'arte di "tirare le funi" (forse vi era una corderia) e da quell'attività la derivazione "Lardara o Larderia" che era appunto una specie di fune. Gradualmente, con l'industrializzazione e la crescita socio-economica Sestri cambiò e l'usanza di questa suddivisione scomparve dal gergo corrente. Alcuni anni fa nella centrale piazza Baracca sono state affisse due targhe che ricordano le due borgate ormai scomparse.<ref name=storiasestri />
 
=== Urbanistica ===
{{Citazione|Giace Sestri sulla Chiaravanna presso il mare, e fin nelle sue quattro spaziose strade rettilinee discendono i superbi palagi e gli ameni giardini, dai quali son ricoperti i colli che gli fan corona. Di mezzo alle interne vie si aprono non meno di otto piazze, tutte assai spaziose: su quella della chiesa parrocchiale elevasi il grandioso e adorno tempio dell'Assunta|da ''Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia corredata di un Atlante: di Mappe geografiche e topografiche'', testo del 1836<ref>[http://books.google.it/books?id=augNAAAAYAAJ&pg=RA2-PA633&dq=Sestri+Chiaravagna&lr=&as_brr=1&output=html p. 633 Attilio Zuccagni-Orlandini, ''Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia corredata di un Atlante: di Mappe geografiche e topografiche'', 1836].</ref>}}
 
La parte pianeggiante ha un sistema urbanistico molto ordinato, organizzato lungo una serie di vie parallele alla costa intersecate da vicoli alternati da strade più ampie. Il reticolato risultante è diviso in due parti, quasi simmetriche, da due vie centrali.
Caotica è invece l'urbanistica collinare, condizione dovuta in parte alla morfologia irregolare del territorio e in parte all'edificazione massiccia e ben poco coordinata del secondo [[dopoguerra]].
 
Tra le vie e piazze sestresi degne di nota vi sono:
[[File:Via Sestri 01.jpg|thumb|Via Sestri]]
* Via Sestri: è la strada principale della delegazione, di cui, con i suoi {{M|700|u=m}} circa di lunghezza, attraversa tutto il centro, dal ponte sul torrente Chiaravagna fino a piazza Bernardo Poch, dove un tempo si trovava il viale alberato che collegava villa Rossi-Martini con l'antistante spiaggia.<ref name=salutisp50>{{cita|Primo e Maltoni|pp. 50-53}}.</ref> È stata indicata nel tempo con vari nomi: Grande Route, via Provinciale e tra il 1885 ed il 1926 via [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]],<ref name=stradesestri110>{{cita|G.B. Nicolò Besio|p. 110 e ss.}}</ref> come la chiamano ancora i vecchi sestresi o ''a stradd-a de carosse'' in [[Lingua ligure|genovese]].<ref>{{cita news|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/12/02/un-salotto-tra-palazzi-dove-puoi-capire.html |titolo= Un salotto tra i palazzi dove puoi capire la gente |periodico= la Repubblica (edizione di Genova) |data= 2 dicembre 2004 }}</ref> Inizialmente la sua estensione era maggiore, arrivando al confine con Multedo per una lunghezza quasi doppia rispetto all'attuale, segnato dal torrente Marotto, ma dopo la prima guerra mondiale la parte più a ponente dell'allora via Garibaldi venne intitolata alla [[battaglia di Vittorio Veneto]], per poi cambiare nuovamente nome con l'unificazione nella grande Genova, divenendo l'attuale via Merano. L'architettura è tipicamente ottocentesca e, prima della sua soppressione negli anni '60, era percorsa della linea tramviaria<ref name=salutisp50 />. Pedonalizzata da diversi decenni, ha subito un rifacimento nei primi anni del [[XXI secolo]].<ref>{{cita news|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/12/02/via-sestri-anti-fiumara-cerca-sponsor-per-resistere.html?ref=search |titolo= Via Sestri, l'anti-Fiumara cerca sponsor per resistere |rivista= la Repubblica (edizione di Genova) |data= 2 dicembre 2004 }}</ref> Dopo la pedonalizzazione è diventata il centro dello shopping del ponente cittadino e luogo di passeggio della popolazione (gergalmente detto "fare le vasche").
 
[[File:Circolo musica Sestri Ponente 01.jpg|thumb|L'ottocentesco "circolo della musica" di piazza Francesco Baracca, poco prima della sua demolizione (foto gennaio 2015)]]
* Piazza [[Francesco Baracca]]. Intitolata all'aviatore [[eroe]] della [[prima guerra mondiale]], è la piazza principale della delegazione, sulla quale si affaccia la [[basilica di Nostra Signora Assunta]]. Un tempo chiamata semplicemente piazza della Chiesa, durante il periodo napoleonico fu rinominata Place de la Libertè, per poi riprendere il suo vecchio nome dopo la [[restaurazione]]. Nel [[1878]] venne intitolata a [[Vittorio Emanuele II]]. Dalla parte opposta della piazza, davanti al settecentesco Palazzo Nattino, detto della [[Meridiana]], vi era un palco musicale costruito nel [[1871]], gergalmente chiamato "circolo della musica", abitualmente adibito anche a palco per i numerosi comizi che nei suoi decenni di vita si svolsero nella delegazione. Il palco è stato demolito e ricostruito al centro della Piazza Tazzoli nel febbraio 2015 nell'ambito di alcuni lavori di riqualificazione e allargamento della carreggiata di piazza Francesco Baracca.
 
[[File:Piazza dei Micone Sestri Ponente 02.jpg|thumb|left|Piazza dei Micone, parzialmente pedonalizzata nel 2013]]
* Piazza dei Micone: intitolata ad una delle più influenti famiglie locali (al sacerdote [[Antero Maria Micone]] è stato dedicato anche l'ospedale), appartenente, a partire dal 1528, all'[[Albergo dei Nobili|albergo]] dei [[Salvago]].<ref name="miconestradedigenova">''Le più belle strade di Genova'', vol. 4, Genova, Nuova Editrice Genovese, 2007, ISBN 978-8888963174, p. 1080 e ss.</ref> Fino alla prima metà del XIX secolo nella piazza si svolgevano gare sportive legate a [[Pallone (gioco)|giochi effettuati con il pallone]] (giochi simili erano diffusi in tutta Europa da prima dell'invenzione dell'ora più noto [[Calcio (sport)|Calcio]]),<ref name=strademicone>{{cita|G.B. Nicolò Besio|pp. 70 e 71}}.</ref> suscitando le proteste dei residenti,<ref name=corrieremicone>''Esiste da oltre mezzo millennio'', articolo de il ''Corriere di Sestri'', edito dalla Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente, giugno 2013.</ref> oltre alla tradizionale manifestazione estiva del [[preboggion]]. Tra il 1840 ed il 1847, a seguito del riordino urbanistico della zona e alla demolizione di alcuni edifici in stato di abbandono, in parte della piazza venne edificato [[Teatro Sociale (Genova)|il Teatro Sociale]], su progetto dell'architetto sampierdarenese Angelo Scaniglia. Il [[sipario]] del teatro venne poi affrescato dal pittore e scenografo genovese [[Nicolò Barabino]]<ref name=strademicone />. Al teatro venne affiancato, nel 1878, un grande lavatoio. L'edificio ebbe comunque vita breve, cessando l'attività come teatro nel 1895<ref name=strademicone /> divenendo un magazzino, usato anche dalla Croce d'oro<ref name=corrieremicone /> (associazione di volontariato attiva tra il 1906 ed il 1914), fino alla sua demolizione nel 1913. La piazza ha poi ospitato fino al dopoguerra (1954<ref name=corrieremicone />) sia i lavatoi che alcune giostre, per poi divenire sede "provvisoria" di uno dei mercati ortofrutticoli rionali, rimanendo tale fino alla primavera del 2013. Sulla piazza, nell'angolo con via Paglia, è presente un'edicola votiva con crocifisso marmoreo risalente al XVII secolo.<ref name=miconestradedigenova /><ref name=strademicone /> Nel 2015 la piazza è stata oggetto di un drastico intervento di riqualificazione, lavori che sono terminati nel mese di dicembre quando la piazza è stata restituita alla cittadinanza.<ref>[http://municipiovi.prossimafermatagenova.it/notizia/una-piazza-bambini-ed-teatro-all-aperto “Una piazza dei bambini” ed “un teatro all'aperto”], Municipio VI.</ref>
* Viale [[Carlo Canepa]]: chiamato dai sestresi semplicemente ''Il Viale'' e nel passato "La muntà dei fratti" (per la presenza di un convento dell'[[Ordine dei frati minori cappuccini]]). Realizzato alla fine dell'[[Ottocento]] come via di comunicazione tra il comune di Sestri e quello collinare, allora esistente, di San Giovanni Battista, ha avuto diverse denominazioni. Inizialmente era intitolato "XX Settembre" nella parte sestrese e "[[Umberto I]]" in quella collinare; venne poi dedicato alla Vittoria nel primo dopoguerra, a [[Manlio Cavagnaro]] in epoca fascista e nel secondo dopoguerra ai [[Martiri della Libertà]]. Il viale è stato infine intitolato a Carlo Canepa, lo storico sindaco sestrese, nome che mantiene tuttora. Ha una lunghezza di circa {{M|400|u=m}} e come [[altitudine]] passa dai circa {{M|5|ul=m slm}} della parte bassa ai circa {{M|40|u=m slm}} della parte alta. La [[carreggiata]] è composta da due [[Corsia di marcia|corsie]], una per senso di marcia, mentre ai lati della strada sono presenti dei percorsi pedonali separati dalla carreggiata da marciapiedi rialzati e da aiuole in cui sono presenti gli alberi. Nel 2018 sono iniziati i lavori di riqualificazione con il rifacimento dei marciapiedi e la sostituzione dell'alberatura.
* Via [[Giuseppe Biancheri]]: dal 1926 intitolata al politico [[Ventimiglia|ventimigliese]], è l'unica strada [[Portico|porticata]] della delegazione. Un primo progetto per la strada venne realizzato nel 1855 dall'ingegner Gandini e prevedeva il rifacimento di quella che allora era la ''via della Chiesa'', la quale collegava la chiesa dell'Assunta con la zona a mare dove stava sorgendo la [[Stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|stazione ferroviaria]] cittadina sulla tratta Sampierdarena-Voltri (inaugurata nel 1856). I primi progetti prevedevano una strada molto larga, con due file di palazzi suddivisi in 10 blocchi edilizi. Negli [[anni 1870|anni '70]] l'ingegner Rossi semplificò il progetto, realizzando l'attuale strada, porticata solo da un lato e composta da quattro blocchi edilizi. Dal 1901 al 1926 fu dedicata ad Anna Imperiale, poi con la nascita della Grande Genova il nome venne modificato in quello attuale.<ref>{{cita|Primo e Maltoni|p. 91, 93 e 97}}.</ref>
* Via [[Merano]]: Nata come prolungamento a ponente della storica via Garibaldi fu allargata all'attuale ampiezza con apposito decreto comunale nel [[1888]]. Essendo un'importante arteria stradale, nonostante lo scarso traffico di allora, e non essendo pavimentata era molto polverosa durante la [[Estate|stagione estiva]] e fangosa in quella [[Inverno|invernale]]. Per ovviare a questi inconveniente durante i periodi secchi era percorsa da un carro-botte comunale, chiamato ''o carö bagnetta'', per l'innaffiatura e durante i periodi umidi dai ''rascciacoulisse'', carri muniti di attrezzo per raschiare via il fango così da rendere sempre agibile la carreggiata. Alla sua estremità occidentale, in corrispondenza del torrente Molinassi, che anticamente fungeva da confine tra il comune sestrese e quello di Multedo (poi [[Pegli]]), c'era il ponte [[Dazio doganale|daziario]], chiamato per questo "ponte de cadenn-e" (ponte delle catene). Venne ridenominata, dopo la prima guerra mondiale via [[Vittorio Veneto]], e assunse il suo nome attuale nel [[1926]] dopo la creazione della Grande Genova. Il pomeriggio del 4 ottobre [[2010]] è stata completamente allagata, insieme alle vie adiacenti, dallo straripamento del torrente Molinassi, con ingenti danni.
 
[[File:Via Caterina Rossi Genova 02.jpg|thumb|Via Caterina Rossi]]
* Via Caterina Rossi: Uno dei primi esempi italiani di [[edilizia popolare]] giunto a noi intatto. Lunga circa 250 metri si compone di 20 edifici identici (10 per lato), su cinque piani, con 10 appartamenti ciascuno e che misurano 20 metri in altezza e 20 metri in larghezza. Vennero costruiti nel [[1910]], per sopperire alle crescenti esigenze abitative causate dallo sviluppo industriale, in quello che era il Viale delle Palme che collegava il Grand Hotel di Villa Pessagno alla spiaggia sestrese. Gli edifici, pur popolari, erano artisticamente decorati in facciata ma [[inquinamento]] ed agenti atmosferici li hanno negli anni ridotti ad un anonimo grigiore. Alla fine del [[anni 2000|primo decennio]] del XXI secolo è stata annunciata una prossima operazione di restyling.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/03/10/sestri-rinasce-il-primo-villaggio-operaio-le.html Sestri, rinasce il primo villaggio operaio], articolo de "La Repubblica"(edizione di Genova), del 10 marzo 2007</ref> Il nome della via è stato dato in onore della figlia del conte [[Girolamo Rossi Martini|Gerolamo Rossi Martini]], senatore del Regno e filantropo (al tempo proprietario dell'[[villa Rossi Martini|omonima villa]]), che finanziò in parte l'opera di costruzione effettuata dalle cooperative edilizie operaie.<ref>{{cita|G.B. Nicolò Besio|p. 101}}.</ref>
 
[[File:Via Paglia Sestri Ponente 01.jpg|thumb|Uno scorcio di Via Paglia]]
* Via Paglia: una delle strade più vecchie della delegazione, pedonalizzata nei primi anni del XXI secolo. Lungo il suo percorso, che attraversa tutto il centro della delegazione, vi sono numerose case adiacenti una all'altra di forma e dimensioni differenti, ma non molto sviluppate in altezza. Prima dell'arretramento della spiaggia era probabilmente la strada costiera della cittadina. Il nome, secondo diverse fonti, deriverebbe dalla presenza in loco di stalle.<ref>{{cita|G.B. Nicolò Besio|p. 88 e 89}}.</ref>
* Via Chiaravagna: strada che attraversa perpendicolarmente la delegazione, lungo l'omonimo torrente, dalla confluenza del rio Bianchetta e del rio Cassinelle nella frazione di Panigaro fino a poche decine di metri prima della confluenza di questo con il rio Ruscarolo. Costituiva il confine tra i vecchi comuni di Sestri e Borzoli.
 
== Economia ==
{{vedi anche|Cantiere navale di Sestri Ponente}}
[[File:Rex.jpg|thumb|Il transatlantico italiano Rex in navigazione]]
 
 
Sestri Ponente ospita numerose attività commerciali, come già detto, concentrate nell'omonima via Sestri.
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Il polo high-tech è composto da aziende leader mondiali nei loro settori quali [[Marconi plc|Marconi Communications]] (ora inglobata nel colosso svedese [[Ericsson]]), [[Leonardo (azienda)|Leonardo]], [[ABB (azienda)|ABB]], più numerose altre piccole ma moderne aziende dell'indotto riunite nel moderno polo tecnologico Dixet realizzato nel [[2001]].
 
Da non dimenticare il polo aeronautico della [[Piaggio Aerospace|Piaggio Aero Industries]] che fu fondata a proprio a Sestri nel [[1884]].
 
L’imprenditore Genovese Attilio Odero, nel 1905, fondò la “''San Giorgio, Società anonima per la costruzione di automobili terrestri e marittimi''” che dopo pochi anni interruppe la fabbricazione di automobili per dedicarsi a svariate attività. La più nota è forse la fabbricazione di ottiche sia per il mercato civile che militare. La prima sede degli uffici fu la palazzina progettata dal famoso architetto Luigi Coppedè ed è visibile ancora ora in via Luciano Manara a Sestri Ponente.
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Ci sono, inoltre, due sale cinematografiche e teatrali, due cimiteri e numerosi istituti scolastici.
 
== Infrastrutture e trasporti==
== Associazionismo ==
L'essere un quartiere operaio ha dato un impulso determinante alla voglia di associazionismo dei sestresi tanto da farlo diventare, storicamente, il quartiere genovese delle associazioni.
Si contano a decine e tra le più importanti e ricche di storia, tuttora in attività, si ricordano:
* la [[Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo|Filarmonica Sestrese]], fondata nel [[1845]]
* l'[[Unione Sportiva Sestri Ponente 1897|Unione Sportiva Sestri Ponente]], fondata nel [[1897]]
* la [[Società Sportiva Libertas]] fondata nel [[1905]]
* l'Università Popolare Sestrese, fondata nel [[1907]], sciolta durante la [[Fascismo|dittatura fascista]] e ricostituita nel dicembre [[1945]]
* la [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente]], fondata nel [[1903]]
* la [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio]], fondata nel [[1919]]
* l'https://web.archive.org/web/20181127220347/http://www.ucamgenova.org/, fondata nel [[1930]]
* [[CNGEI]] - [https://web.archive.org/web/20080212044435/http://www.genovagei.it/genova5/ Gruppo "Genova 5°"]
* [[AGESCI]] - Gruppi [https://www.genova54.it/ "Genova 54°"] e [https://web.archive.org/web/20100510024223/http://www.genova27.altervista.org/ "Genova 27°"] e da non dimenticare l'ex "Genova 45°"
* La Bocciofila Sestrese
* l'[http://www.amicidelchiaravagna.it/ Associazione Amici del Chiaravagna], nata nel [[1987]] per sensibilizzare sui problemi che attanagliano il territorio del ponente genovese
* [https://web.archive.org/web/20140207205051/http://www.comunicarte.us/ ComunicArte] Associazione culturale specializzata nella didattica e nella comunicazione visiva.
* l'[https://web.archive.org/web/20120122112224/http://www.absestri.it/ Associazione Basket Sestri], fondata nel 1986
* La Compagnia Teatro Akropolis che nel 2010 ha fondato Teatro Akropolis, centro di ricerca teatrale riconosciuto a livello nazionale
* L'[http://www.pallacanestrosestri.it A.S.D. Pallacanestro Sestri], fondata nel 2015
 
== Trasporti e vie di comunicazione ==
=== Strade ===
Sestri Ponente è attraversata dalla [[Strada statale 1 Via Aurelia]] e dall'[[Autostrada A10 (Italia)|autostrada A10]], [[Genova]] - [[Ventimiglia]], con il casello di ingresso, denominato Genova Aeroporto, ubicato a levante nel territorio di [[Cornigliano]], in una zona disabitata tra [[Erzelli]] e Cornigliano, un tempo detta ''u desertu.''
 
=== Linee ferroviarie ===
{{vedi anche|Stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|Stazione di Genova Costa di Sestri Ponente}}
[[File:Ponte ferroviario Panigaro Genova.jpg|thumb|Il ponte ferroviario della linea [[Ferrovia Asti-Genova|Genova-Ovada-Acqui]] in località Panigaro, tra le stazioni di [[Stazione di Genova Borzoli|Genova Borzoli]] e [[Stazione di Genova Costa di Sestri Ponente|Genova Costa]]]]
 
{{vedi anche|Stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|Stazione di Genova Costa di Sestri Ponente}}
 
Sestri Ponente è attraversata, sulla costa, dalla [[ferrovia Genova-Ventimiglia|linea ferroviaria Genova-Ventimiglia]], sul cui percorso ha una [[stazione di Genova Sestri Ponente Aeroporto|stazione]] molto utilizzata dai pendolari e, sulla collina, dalla linea [[Ferrovia Asti-Genova|Asti-Genova]], su cui si trova la fermata di [[Stazione di Genova Costa di Sestri Ponente|Genova Costa di Sestri Ponente]] (inaugurata il 2425 settembre [[1994]]).<ref>{{Cita pubblicazione |titolo = Nuova fermata a Genova |rivista = [[I Treni]] |volume = anno XVI |numero = 156 |editore = Editrice Trasporti su Rotaie |città = Salò |anno = 1995 |mese = gennaio |p = 8 |ISSN = 0392-4602 }}</ref>
 
=== Aeroporto ===
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La più antica società sportiva ancora in attività è l'[[Unione Sportiva Sestri Ponente 1897]], attiva nella [[ginnastica artistica]], che ha la sua sede presso la palestra situata dietro il rinnovato teatro Verdi.
 
Nel [[Calcio (sport)|calcio]] sono attive la [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|FS Sestrese 1919]], il [[GS Virtusestri]] e, la [[Polisportiva Arci Merlino & 8 marzo]]. e la San Giovanni Battista calcio
 
La [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|FS Sestrese 1919]], più blasonata, dopo un passato abbastanza glorioso ([[Serie B]]), nell'anno 1990/91 ha vinto la [[Coppa Italia Dilettanti]] disputando la finale contro il [[Unione Sportiva Castrovillari Calcio|Castrovillari Calcio]]. Nel [[2007]] ha vinto il campionato di [[Eccellenza Liguria|Eccellenza]] conquistando la promozione in [[Serie D]], mentre la seconda milita nei campionati minori dopo aver raccolto, nel [[2003]], l'eredità nella storica e disciolta [[U.S. Virtus Sestri 1917]].
 
La [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|Fratellanza Sportiva Sestrese]] nel passato ha vinto anche ben 5 Campionaticampionati Nazionalinazionali di [[tamburello (sport)|tamburello]]. Inoltre annovera nel suo albo d'oro un portiere, Giovanni Costa che ha giocato in nazionale maggiore nel match "Italia - Austria" del [[1924]], disputato allo [[Stadio Luigi Ferraris|stadio di Marassi]] e perso dagli azzurri per 4-0 contro i forti austriaci.
 
Il GS Virtusestri è attivo anche nella [[pallavolo]] sport dove, con la sezione femminile, milita nel campionato di [[Serie C]].
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Nella [[pallacanestro]] la [http://www.pallacanestrosestri.it A.S.D. Pallacanestro Sestri] disputa il campionato di Serie B.
 
Nel [[ciclismo]], invece, è presente la Ciclistica Sestri Ponente nata nel [[1992]] dalla fusione Gruppo Ciclistico Serra con il Gruppo Sportivo Giglio Bagnara. Nel 2016 nasce la asdASD Monte Gazzo Outdoor che si occupa di recupero e manutenzione del territorio (grazie ai soci volontari) ed anche del suo rilancio mediante la pratica sportiva di discipline outdoor (Mountainmountain Bikebike, Trailtrail Runnerrunner, Camminatacamminata sportiva, ecc.)
 
Nel [[karate]] è presente una sezione del Dojo Ronin, nato nel [[1986]]. La sezione sestrese è nata nel [[2013]].
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== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore= Mario Carboni |titolo= Un secolo di solidarietà a Sestri Ponente - Storia della Croce Verde |editore= [[Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente|P.A. Croce Verde]] |anno= 2003 |cid= Carboni }}
* {{cita libro|autore= Marcello Primo |autore2= Angela Maltoni |titolo= Saluti da Sestri Ponente |editore= Casamara editore |anno= 1992 |cid= Primo e Maltoni }}
* {{cita libro|autore= G.B. Nicolò Besio |titolo= Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico |editore= Valenti Editore |anno= 1986 |cid= G.B. Nicolò Besio }}
* Bruno Giontoni and Franca Balletti. ''Alle origini di una città industriale: Genova e i Comuni del Ponente dalla metà dell'Ottocento agli anni Trenta.'' Genova: Erga Edizioni, 2021.
 
== Voci correlate ==