Patrick Depailler: differenze tra le versioni
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{{Bio
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Vinse il [[F3 francese|Campionato francese di Formula 3 1971]] e il [[Campionato europeo di Formula 2 1974]].
==Biografia==
Patrick era figlio di Marcel Depailler (1902-1978), architetto dell'università di Clermont-Ferrand e di Paule Marguerite Rolland (1909-1999). Rispose alle attese del padre ottenendo un diploma di
Amante delle moto, praticava anche
Era un accanito fumatore.<ref name=motorsport/>▼
Il figlio, Loïc, ebbe una carriera da pilota automobilistico, negli anni novanta del XX secolo. Ha corso in Nordamerica, nella Formula Atlantic
È accreditato come generico nel film statunitense
== Carriera ==
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===Vetture sport===
L'impegno di Depailler nelle vetture sport fu sporadico. L'esordio nel [[Campionato internazionale sportprototipi]] avvenne nel [[Campionato internazionale sportprototipi 1967|1967]] con l{{'
Nel [[Campionato internazionale sportprototipi 1968|1968]] colse il terzo posto nella 1000 km di Monza. Il suo copilota fu [[André de Cortanze]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0119_01_1968_0100_0010_7618420/|formato=pdf|accesso=25 settembre 2020|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=26 aprile 1968|titolo=Hawkins-Hobbs vincono la 1000 Km di Monza Killy (in coppia con Guichet) è decimo|
e migliorano il primato della corsa|pagina=17|autore=Michele Fenu}}</ref>
Negli anni successivi la partecipazione di Depailler a questo campionato si limitò alla sola 24 Ore di Le Mans, ove però non colse nessun risultato rilevante.
Solo nel 1976, al volante dell'Alpine 442 del team Renault, fu sesto nella 200 miglia di Mosport e secondo nella 500 km di Digione.<ref>{{cita web|url=http://wsrp.cz/wsc1976.html#16/6|accesso=25 settembre 2020|lingua=en|sito=wsrp.cz|titolo=500 km Dijon}}</ref>
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Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1970|1970]] Depailler partecipò, per la prima volta, al [[Campionato europeo di Formula 2]], al volante di una Pygmée-Cosworth. Dopo due non qualificazioni, si ritirò nel Gran Premio del Mediterraneo, corso a [[Autodromo di Pergusa|Pergusa]]. Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1971|1971]] passò alla [[Tecno (automobilismo)|Tecno]]. La scuderia italiana aveva ottenuto, in quella stagione, l'appoggio della Elf, che portò all'ingaggio di diversi piloti francesi, tra cui Depailler. Anche in questa caso però il campionato si concluse senza risultati di rilievo per Depailler. Il francese giunse però sesto nel [[Gran Premio di Pau]], prova non valida per il campionato.<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F271_6.htm|accesso=10 settembre 2020|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=XXXI Grand Prix Automobile de Pau 1971}}</ref>
[[File:Depailler, Patrick, Pygmée 1970-05-01.jpg|left|thumb|Depailler impegnato con una vettura di Formula 2, al Nürburgring, nel 1970.]]
Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1972|1972]] la Tecno passò a gareggiare in Formula 1; l'Elf si associò quindi alla scuderia ''John Coombs''. Nel Gran Premio di Pau Depailler conquistò il primo podio nella categoria,
L'anno [[Campionato europeo di Formula 2 1973|successivo]] Depailler si confermò ancora terzo nella classifica generale. Ottenne cinque podi, conquistando 9 punti nell{{'
La consacrazione per il pilota transalpino avvenne nel [[Campionato europeo di Formula 2 1974|1974]], quando passò al team ufficiale [[March Engineering|March]], sempre però sostenuto dalla sponsorizzazione della Elf.<ref name=march74/> In quell'anno il francese accompagnò la sua partecipazione alla Formula 2 all'impegno nel Campionato mondiale di Formula 1 con la [[Tyrrell]]. Depailler vinse quattro gare, ottenendo 9 punti anche nel ''Kanonloppet'', corso a Karlskoga, ove giunse secondo alle spalle di [[Ronnie Peterson]], pilota graduato che non poteva iscrivere punti nel campionato.
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La scuderia britannica approntò per lui una terza vettura, un modello [[Tyrrell 004|004]], da far gareggiare assieme a quelle assegnate ai piloti titolari, [[Jackie Stewart]] (a cui era affidata la nuova [[Tyrrell 005|005]]) e [[François Cevert]]. Partito sedicesimo non risultò classificato. Depailler ebbe una seconda opportunità nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1972|Gran Premio degli USA]], ultimo gp della stagione, in cui chiuse al margine della zona dei punti, settimo.
La Tyrrell offrì al pilota francese, anche per il {{F1|1973}}, l'opportunità di disputare le gare nordamericane di fine stagione
=====1974=====
La sua prima stagione intera in Formula 1 fu nel {{F1|1974}}, quando divenne pilota titolare della Tyrrell, che aveva perso Stewart, ritiratosi, e Cevert, deceduto nelle prove dell'ultima gara del 1973.<ref>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1973/11/03/pagina-19/1398169/pdf.html#&mode=fullScreen|formato=pdf|data=3 novembre 1973|
Depailler ottenne i primi punti iridati col quarto posto nel [[Gran Premio del Sudafrica 1974|Gran Premio del Sudafrica]], e
Nelle prove del [[Gran Premio di Francia 1974|Gran Premio di Francia]] Depailler finì fuori pista, ma senza conseguenze fisiche.<ref name=sab>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,1113_01_1974_0147_0017_16409712/|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=6 luglio 1974|accesso=8 dicembre 2019|titolo=Digione: le Ferrari tentano il "sorpasso" di Fittipaldi|formato=pdf|
Chiuse la stagione ancora con paio di arrivi nei punti, raggiungendo, in classifica piloti, il nono posto, con un totale di 14 punti.
=====1975=====
[[File:Patrick Depailler 1975 Watkins Glen 2.jpg|thumb|Depailler
Nel {{F1|1975}} la stagione si sviluppò in maniera simile al 1974, con delle buone prestazioni in prova e diversi arrivi nei punti. In [[Gran Premio del Sudafrica 1975|Sudafrica]] conquistò il suo secondo podio nel mondiale, giungendo terzo, e partì in prima fila in [[Gran Premio di Svezia 1975|Svezia]], secondo, alle spalle di [[Vittorio Brambilla]].<ref>{{cita news|url=|titolo=Brambilla protagonista- Ferrari all'inseguimento|data=7 giugno 1975
Chiuse la stagione con 12 punti, e nuovamente col nono posto nella classifica dedicata ai piloti. Tra questi arrivi a punti va segnalato il sesto posto nel [[Gran Premio di Francia 1975|Gran Premio di Francia]], in cui Depailler, partito tredicesimo, fu autore di una poderosa rimonta. Nel [[Gran Premio di Germania 1975|Gran Premio di Germania]], dopo essere partito in seconda fila, fu limitato da una sospensione rotta nei primi giri.<ref>{{cita news|titolo=Lauda sempre al comando, poi la foratura|data=4 agosto 1975
=====1976=====
Il {{F1|1976}} fu la sua migliore stagione nella massima formula. Nelle
La stagione iniziò col [[Gran Premio del Brasile 1976|Gran Premio del Brasile]] in cui Depailler chiuse secondo, alle spalle di [[Niki Lauda]], sfruttando gli errori di [[Jean-Pierre Jarier]] e [[Tom Pryce]], passati sull'olio lasciato in pista da Hunt.<ref>{{cita news |titolo=Ferrari guastafeste per i brasiliani|editore=[[Stampa Sera]]|data=26 gennaio 1976
Dal [[Gran Premio di Spagna 1976|Gran Premio di Spagna]] Depailler guidò la [[Tyrrell P34]], l'unica vettura a sei ruote che abbia mai corso nel mondiale di Formula 1. Conquistata la seconda fila in qualifica, dovette ritirarsi per un'uscita di pista.<ref>{{cita news|titolo=Hunt squalificato, Lauda e la Ferrari primi|data=3 maggio 1976
Nelle tre gare seguenti il transalpino collezionò tre ritiri. In [[Gran Premio di Gran Bretagna 1976|Gran Bretagna]] venne a contatto con [[Hans-Joachim Stuck]],<ref>{{cita news|titolo=Hunt poi Lauda a Brands Hatch|data=19 luglio 1976
A [[Gran Premio d'Italia 1976|Monza]] Depailler conquistò nuovamente la seconda fila, e in gara si trovò secondo, alle spalle di [[Ronnie Peterson]]. Il podio sfumò verso fine gara, quando un problema elettrico lo fece retrocedere al sesto posto.<ref>{{cita news|titolo=La corsa più bella e imprevedibile|data=13 settembre 1976|
Nelle prove del [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1976|Gran Premio degli USA Ovest]] Depailler si trovò a duellare con [[James Hunt]] per la ''pole position'', con Depailler che seguiva la McLaren di Hunt sulla pista, quando il contenitore dell'aria compressa della [[McLaren]] cadde e colpì la Tyrrell sulle due gomme anteriori sinistre e sulla monoscocca. Si ruppero entrambe le gomme, e dopo essersi fermato per riparare il danno e sostituirle, lo sterzo della vettura di Depailler non era più ben calibrato, tanto che il francese fu solo settimo in griglia.<ref>{{cita news|titolo=Duello Lauda-Hunt arbitra la pioggia|data=10 ottobre 1976
In [[Gran Premio del Giappone 1976|Giappone]] Depailler partì tredicesimo ma fu autore di un'ottima gara sotto la pioggia, che lo portò al secondo posto, alle spalle di Hunt. Il francese si ritrovò al comando dopo la sosta ai box del britannico, ma una foratura lo costrinse a cedere la vetta ad Andretti. Depailler chiuse secondo.<ref name=vigl2>{{Cita news|autore=Giorgio Viglino|titolo=Una folle gara sotto l'acqua|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|giorno=25|mese=10|anno=1976|
=====1977=====
Nel {{F1|1977}} cambiò il partner di Depailler. [[Jody Scheckter]] andò a correre alla [[Walter Wolf Racing|Wolf]], e venne sostituito
[[File:Patrick Depailler Gp Argentina 1977.jpg|thumb|left|Patrick Depailler sulla [[Tyrrell P34]] con la livrea che riporta lo sponsor ''First National City Travelers
Le prime gare
Tornò a punti in [[Gran Premio di Svezia 1977|Svezia]], quarto.<ref>{{cita news|titolo=La Ferrari si salva dal naufragio in Svezia|data=20 giugno 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Walter Rosboch|p=17}}</ref> Seguì poi una fase molto deludente, sia in prova che in gara: Depailler collezionò tre ritiri di fila, fu tredicesimo in Austria, altri ritiri in Olanda e Italia, e un piazzamento lontano dai punti a Watkins Glen.
Le due ultime gare della stagione regalarono al francese due podi. In [[Gran Premio del Canada 1977|Canada]] partì sesto e giunse secondo, dietro al suo ex compagno di scuderia Scheckter, in una gara dominata da [[Mario Andretti]] fino a pochi giri dal termine.<ref>{{cita news|titolo=Andretti rompe alla fine causando il caos in pista|data=10 ottobre 1977
=====1978=====
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|campionato 1978]] iniziò in maniera ottima per il pilota transalpino. In [[Gran Premio d'Argentina 1978|Argentina]], partito decimo, chiuse al terzo posto.<ref>{{cita news|titolo=Niki in difesa, Reutemann cede|data=16 gennaio 1978
In [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Sudafrica]] fu autore di una grande rimonta: ottenuta in qualifica l'undicesima posizione, riuscì ad andare al comando, e, all'inizio dell'ultimo giro, godeva ancora di buon vantaggio su [[Ronnie Peterson]]. Alla prima staccata, quella della ''Crowthorne'', Depailler doppiò Rebaque ma, dalla sua vettura, uscivano dei fumi azzurrognoli che indicavano che anche la [[Tyrrell]] del francese era rimasta senza benzina. Peterson raggiunse la vettura del francese: le due macchine viaggiarono ruota contro ruota nel tratto centrale del circuito. Depailler riuscì a mettere il suo musetto avanti all'altezza della ''Sunset'' ma, all'uscita della curva a sinistra ''Clubhouse'', Peterson affiancò la Tyrrell ormai all'asciutto e alle ''Esses'' passò in testa e condusse fino all'arrivo. Per lo svedese fu la nona vittoria nel mondiale, la prima dal [[Gran Premio d'Italia 1976]].<ref>{{cita news|url=|titolo=Patrese sogna, Peterson vince|data=5 marzo 1978
A [[Gran Premio di Monaco 1978|Monaco]] Depailler conquistò la sua prima vittoria iridata. Partito quinto, si installò subito in seconda posizione, e, sfruttando un errore di [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]], dovuto a un problema ai freni, passò a condurre al trentottesimo giro. Depailler rimase al comando fino al termine, conquistando quello che fu il ventunesimo successo per la [[Tyrrell]].<ref>{{cita news|titolo=Giornata nera per la Ferrari|data=8 maggio 1978
Al termine del gran premio Depailler affermò:
{{Citazione| Finalmente! L'ho atteso tanto questa vittoria che quasi non mi sembra vero. Adesso sono contento di aver aspettato perché il successo è venuto proprio a Montecarlo. È stata una vittoria fin troppo facile. In partenza mi sono infilato in un varco che si è aperto sulla sinistra e ho praticamente trovato strada libera. È presto per parlare del campionato. Comunque posso anche io nutrire qualche speranza perché la macchina è ottima e si adatta facilmente a ogni tracciato.<ref>{{cita news<!-- |titolo=Perché mi sono ritirato in Giappone -->|data=8 maggio 1978|titolo=Depailler: "Ho tanto atteso questa vittoria che ora non ci credo..."|accesso=5 settembre 2020|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0034_02_1978_0103_0021_24162669/|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|
Le speranze del francese di poter lottare per il titolo vennero meno quando, dal successivo [[Gran Premio del Belgio 1978|Gran Premio del Belgio]], la [[Team Lotus|Lotus]] introdusse il modello [[Lotus 79|79]], che sfruttava a pieno l'effetto suolo, e che dominò la restante parte della stagione.<ref name=ven>{{cita news|url=|titolo=Mario Andretti imbattibile in Belgio?|data=20 maggio 1978
[[File:Incidente Peterson Monza 1978 (2).JPG|thumb|right
Dal Belgio Depailler fu costretto, per 4 gare di fila, al ritiro. Nella prima gara per colpa del cambio, in Spagna per il motore, in Svezia per una sospensione e in Francia ancora a causa del propulsore. Tornò a punti, quarto, nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1978|Gran Premio di Gran Bretagna]]. Dopo un altro ritiro, per incidente, nel Gran Premio di Germania, il francese ottenne il secondo posto, nel successivo [[Gran Premio d'Austria 1978|Gran Premio d'Austria]]. Partito tredicesimo, fu autore di un ottimo avvio, che lo portò al secondo posto già al secondo giro, alle spalle di Peterson.
Al settimo giro la direzione di corsa decise di sospendere la gara, a causa della pioggia, per fare sì che le vetture potessero tornare ai box per montare gomme da bagnato. Il regolamento prevedeva questa ipotesi, qualora non fosse stato coperto più di un terzo della distanza prevista.
Dopo un'attesa di circa 50 minuti, la gara riprese con le vetture schierate secondo la classifica al momento della sospensione: primo Peterson davanti a Depailler, John Watson, Laffite, Pironi, Lauda, Hunt e Clay Regazzoni. La classifica finale sarebbe stata ottenuta dalla somma dei tempi dei due spezzoni di gara. Ciò non rese però chiara agli spettatori l'effettiva classifica, non esistendo ancora maxischermi lungo il circuito che la possano riepilogare la situazione reale.
Nella ripartenza Patrick Depailler era stato veloce ed aveva passato Peterson, che però comandava sempre per somma di tempi. La pista si stava però asciugando, tanto che molti piloti iniziarono a montare gomme slick. Quando fu il turno di Peterson a cambiare, Reutemann si trovò a condurre, anche se, in realtà, nella somma dei tempi, era staccato di ben due giri dallo svedese. Poco dopo anche Reutemann cambiò gli pneumatici, così a condurre si trovò [[Gilles Villeneuve]]. Dopo il cambio gomme di Villeneuve, dietro a Peterson, nella classifica reale, si trovava [[Niki Lauda]], che però andò a sbattere e fu costretto al ritiro.
La classifica vedeva al comando [[Ronnie Peterson]], seguito da Gilles Villeneuve e Depailler. Gli pneumatici del canadese però non erano performanti e ciò consentì il sorpasso a Depailler, che chiuse così secondo.<ref>{{cita news|url=|titolo=Dal k.o. di Mario al secondo via|data=14 agosto 1978
Dopo essere stato costretto a un altro ritiro in Olanda, nel [[Gran Premio d'Italia 1978|Gran Premio d'Italia]] fu uno dei tanti piloti coinvolti nell'incidente al via, la cui conseguenze porteranno al decesso di [[Ronnie Peterson]].<ref>{{cita news|titolo=Quattro lunghe e drammatiche ore a Monza|data=11 settembre 1978
Dopo un ennesimo ritiro nella gara di Watkins Glen, il francese ottenne un quinto posto nel [[Gran Premio del Canada 1978|Gran Premio di Montreal]], ultima gara della stagione.
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Nel passaggio alla [[Ligier]] Depailler trovò come compagno il suo connazionale [[Jacques Laffite]]. La coppia di piloti veniva considerata ben assortita, con Laffite veloce e Depailler più capace dal punto di vista tecnico.<ref name=arg79>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1979/argentine.aspx|sito=statsf1.com|titolo=1. Argentine 1979|lingua=fr|accesso=30 agosto 2020}}</ref>
L'inizio di stagione fu molto promettente. Nella prima gara, in [[Gran Premio d'Argentina 1979|Argentina]], Depailler ottenne il miglior tempo nelle qualifiche, al venerdì mattino.<ref>{{cita news|url=|titolo=Le "Lotus" copiate meglio delle vere|data=20 gennaio 1979
Ritiratosi nel [[Gran Premio del Sudafrica 1979|gran premio successivo]] (in cui la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fece esordire la competitiva [[Ferrari 312 T4|312 T4]], che fu l'arma decisiva per la conquista del titolo mondiale), nella gara di [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1979|Long Beach]] si trovò a lungo in seconda posizione, prima che un problema al cambio lo costringesse a chiudere al quinto posto.<ref>{{cita news|titolo=Doppietta Ferrari anche a Long Beach|data=9 aprile 1979
Depailler ottenne la sua seconda, e ultima, vittoria nel mondiale, in [[Gran Premio di Spagna 1979|Spagna]]. Partito in prima fila, alle spalle di Laffite, prese subito il comando della gara, che non cedette fino al termine. A questo punto del campionato Depailler si trovava in testa alla classifica mondiale, a pari punti con [[Gilles Villeneuve]].<ref>{{cita news|titolo=In Spagna ritorna a brillare la stella della Ligier|data=30 aprile 1979
La stagione si presentava ancora aperta per Depailler, quando, il 3 giugno, mentre si esercitava in [[deltaplano]] fu vittima di un incidente che compromise la sua stagione. Mentre provava a [[Clermont Ferrand]], infatti, sbagliò a calcolare la traiettoria del suo volo avvicinandosi troppo al [[Puy de Dôme (vulcano)|Puy de Dôme]] tanto da non riuscire più a virare in tempo.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Spiegato l'errore di Depailler|rivista=Autosprint|editore=Conti Editore|città=San Lazzaro di Savena|numero=24|data=12 giugno 1979|
====Alfa Romeo (1980)====
A seguito dell'incidente venne licenziato dalla Ligier; ricevette alcune offerte, come collaudatore, da [[Williams F1|Williams]] e [[Brabham]],<ref name=prem/> ma nell'autunno del 1979 venne ingaggiato dall'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], per la stagione 1980.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1078_01_1979_0237_0024_15528492/|data=18 ottobre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|
La casa italiana annunciò il 7 dicembre 1979, nel corso della presentazione della stagione, avvenuta presso il [[Museo storico Alfa Romeo|Museo storico della casa]] che il francese avrebbe corso assieme a [[Bruno Giacomelli]], mentre una terza monoposto sarebbe stata affidata a [[Vittorio Brambilla]], ma solo per le corse europee. Il francese venne scelto in quanto considerato fondamentale per la messa a punto della monoposto, soprattutto in attesa del nuovo motore turbo, che da metà stagione avrebbe dovuto equipaggiare la vettura. Depailler affermò di poter dare un giudizio sulla vettura solo dopo 6 mesi di test.<ref name=alfa1>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,1080_01_1979_0280_0025_19856313/|data=8 dicembre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|
Pochi giorni dopo il transalpino testò per la prima volta la nuova monoposto sul [[Circuito Paul Ricard]],<ref name=alfa1/> ma l'esito non fu molto incoraggiante: Depailler soffriva ancora di dolori agli arti inferiori, quale postumi dell'incidente di giugno. Venne ipotizzato che potesse essere sostituito, almeno per le prime gare della stagione {{F1|1980}} da [[Patrick Tambay]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,1080_01_1979_0284_0027_15797028/|data=14 dicembre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|
La vettura si presentava competitiva in prova, ma poco affidabile in gara. Dopo i primi due gran premi, corsi in Sudamerica, con risultati deludenti in prova, seguiti da ritiri per problemi tecnici in gara, nel [[Gran Premio del Sudafrica 1980|Gran Premio del Sudafrica]] Depailler conquistò il settimo posto in griglia, anche se in gara risultò non classificato. Depailler si lamentò di aver perso un po' l'abitudine alla guida, che lo portò a degli errori di cambiata, che provocarono anche un cedimento del motore nelle prove libere. Il francese era comunque soddisfatto del risultato delle qualifiche.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,1060_01_1980_0049_0028_15076796/|titolo=Depailler è tornato in forma Che rischio per Giacomelli|data=1
Il francese ottenne il terzo posto in griglia nel successivo [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1980|Gran Premio USA Ovest]], prima di essere nuovamente costretto al ritiro, mentre era quarto.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1980/etats-unis-ouest/tour-par-tour.aspx|lingua=fr|titolo=Etats-Unis 1980-Tour par Tour}}</ref>
[[File:Alfa Romeo Gp Argentina 1980.jpg|thumb|Depailler e [[Bruno Giacomelli]], entrambi su [[Alfa Romeo]], al [[Gran Premio d'Argentina 1980]]]]
Dopo un ennesimo ritiro nel [[Gran Premio del Belgio 1980|Gran Premio del Belgio]], nel corso di una gara comunque poco competitiva, a [[Gran Premio di Monaco 1980|Monaco]] il francese partì settimo e s'installo già al primo giro al quinto posto, che mantenne fino al venticinquesimo giro, quando scalò quarto per il ritiro di [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. Il prestigioso risultato andò in fumo al cinquantesimo giro, quando un problema al motore lo costrinse all'abbandono.<ref>{{cita news|titolo=Pironi getta via un successo certo|data=19 maggio 1980
In Francia si ritirò per problemi di tenuta di strada, mentre a [[Gran Premio di Gran Bretagna 1980|Brands Hatch]] il transalpino si trovò a lungo in zona punti, fino a quando, per un problema nuovamente al propulsore, fu costretto al ritiro.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1980/grande-bretagne.aspx|titolo=8. Grande Bretagne 1980|data=|accesso=25 gennaio 2013|editore=statsf1.com|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita news|titolo=A Brands Hatch ancora Jones sulla Williams|data=14 luglio 1980
====L'incidente mortale====
Il 1º agosto 1980 Depailler perse la vita sul [[Hockenheimring|circuito di Hockenheim]], dove era in corso una sessione di prove private, in previsione del successivo [[Gran Premio di Germania 1980|Gran Premio di Germania]], fissato per il 10 agosto, il giorno dopo
Al mattino le
La vettura, per cause mai
ACCIDENTE|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980
In seguito a questo incidente, la ''Ostkurve'' di Hockenheim venne preceduta da una variante atta a ridurne la velocità di percorrenza. Inoltre, la Federazione impose nel regolamento, per la stagione successiva, una regola sull'altezza minima delle vetture, per limitare l'effetto suolo. A inizio della settimana in cui avvenne l'incidente, [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], pilota della [[Williams F1|Williams]], e futuro campione del mondo, aveva criticato la poca sicurezza del tracciato alla ''Ostkurve'', affermando che la curva veniva ora percorsa in quinta marcia, senza che vi fossero adeguate protezioni nel caso di uscita di pista.<ref>{{cita news|titolo=ALAN JONES HABIA CRITICADO EL TRAZADO|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980|
La gara in Germania venne vinta dall'ex compagno di scuderia di Depailler, alla [[Ligier]], il suo connazionale [[Jacques Laffite]]. Egli non festeggiò sul podio, in rispetto del decesso di Depailler.<ref name=postgara>{{cita news|titolo=Il vincitore ha rifiutato lo champagne "Niente feste dove è morto Depailler"|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=11 agosto 1980|
▲Secondo il comunicato medico Depailler era deceduto per una frattura cranica e per numerose emorragie interne.<ref>{{cita news|titolo=Dramma in F.1: Depailler si uccide con l'Alfa|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 agosto 1980|accesso=26 gennaio 2013|pagina=17|autore=}}</ref> All'esterno della curva, tra la pista e il guardrail, non erano ancora state posate le reti di protezione che avrebbero potuto attutire la velocità della monoposto. Le reti, ancora disposte nei rotoli, erano appoggiate contro il guardrail, pronte per essere fissate per la gara.<ref>{{cita news|titolo=Depailler con le reti si sarebbe salvato?|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=2 agosto 1980|accesso=29 gennaio 2013|pagina=25|autore=}}</ref> Depailler fu il terzo corridore a perire sul tracciato tedesco nel 1980, dopo il pilota automobilistico [[Markus Höttinger]], deceduto il 13 aprile, nel corso di una gara di Formula 2, e il pilota motociclistico Orene Kamlot.<ref>{{cita news|titolo=DETALLES DEL
▲ACCIDENTE|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980|accesso=15 settembre 2020|pagina=31|autore=}}</ref>
L'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] decise di non sostituire il francese e così schierò una sola vettura (la casa milanese affermò di non avere una seconda monoposto pronta e perciò negò di aver contattato [[Arturo Merzario]] e [[Patrick Tambay]]),<ref>{{cita news|titolo=L'Alfa Romeo correrà in Germania ma soltanto con Bruno Giacomelli |pubblicazione=[[La Stampa]]|data=5 agosto 1980|
▲In seguito a questo incidente, la ''Ostkurve'' di Hockenheim venne preceduta da una variante atta a ridurne la velocità di percorrenza. Inoltre, la Federazione impose nel regolamento, per la stagione successiva, una regola sull'altezza minima delle vetture, per limitare l'effetto suolo. A inizio della settimana in cui avvenne l'incidente, [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], pilota della [[Williams F1|Williams]], e futuro campione del mondo, aveva criticato la poca sicurezza del tracciato alla ''Ostkurve'', affermando che la curva veniva ora percorsa in quinta marcia, senza che vi fossero adeguate protezioni nel caso di uscita di pista.<ref>{{cita news|titolo=ALAN JONES HABIA CRITICADO EL TRAZADO|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980|accesso=15 settembre 2020|pagina=31|autore=}}</ref>
La casa milanese non lo sostituì fino al [[Gran Premio d'Olanda 1980|Gran Premio d'Olanda]], quando la sua vettura, nuovamente disponibile, venne affidata a [[Vittorio Brambilla]], che fino a
▲La gara in Germania venne vinta dall'ex compagno di scuderia di Depailler, alla [[Ligier]], il suo connazionale [[Jacques Laffite]]. Egli non festeggiò sul podio, in rispetto del decesso di Depailler.<ref name=postgara>{{cita news|titolo=Il vincitore ha rifiutato lo champagne "Niente feste dove è morto Depailler"|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=11 agosto 1980|accesso=29 gennaio 2013|pagina=14|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
▲L'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] decise di non sostituire il francese e così schierò una sola vettura (la casa milanese affermò di non avere una seconda monoposto pronta e perciò negò di aver contattato [[Arturo Merzario]] e [[Patrick Tambay]]),<ref>{{cita news|titolo=L'Alfa Romeo correrà in Germania ma soltanto con Bruno Giacomelli |pubblicazione=[[La Stampa]]|data=5 agosto 1980|accesso=28 gennaio 2013|pagina=15|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> anche se [[Bruno Giacomelli]] e [[Vittorio Brambilla]] vennero lasciati di liberi di decidere se partecipare al gran premio o meno.<ref>{{cita news|titolo=Giacomelli e Brambilla lasciati liberi di partecipare o no al Gran Premio|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 agosto 1980|accesso=26 gennaio 2013|pagina=17|autore=}}</ref> Giacomelli, con l'unica Alfa Romeo presente, conquistò, proprio in Germania, i primi punti stagionali per la casa italiana, chiudendo quinto.
▲La casa milanese non lo sostituì fino al [[Gran Premio d'Olanda 1980|Gran Premio d'Olanda]], quando la sua vettura, nuovamente disponibile, venne affidata a [[Vittorio Brambilla]], che fino a quale momento non era mai stato utilizzato in stagione dall'Alfa Romeo, pur se a inizio anno ne era stato prospettato l'impiego nelle gare europee.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1980/08/20/pagina-26/1063090/pdf.html|titolo=Veintiocho inscritos en el G.P. de Holanda|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|accesso=6 febbraio 2013|data=20 agosto 1980|pagina=26}}</ref>
Patrick Depailler riposa nel cimitero di [[Crevant-Laveine]].
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* [[F3 francese|Campionato francese di Formula 3 1971]]
* [[Campionato europeo di Formula 2 1974]]
▲Patrick era figlio di Marcel Depailler (1902-1978), architetto dell'università di Clermont-Ferrand. Rispose alle attese del padre ottenendo un diploma di ortodentista.
▲Amante delle moto, praticava anche lo sci, la vela, l'immersione, oltre che il deltaplano. Appassionato di ciclismo, era tifoso di [[Jacques Anquetil]] ed [[Eddy Merckx]].<ref name=motorsport/>
▲Era un accanito fumatore.<ref name=motorsport/>
▲Il figlio, Loïc, ebbe una carriera da pilota automobilistico, negli anni novanta del XX secolo. Ha corso in Nordamerica, nella Formula Atlantic, e nella categoria degli sport prototipi.
▲È accreditato come generico nel film statunitense del 1977 [[Un attimo, una vita]] (titolo originale ''Bobby Deerfield''), ambientato nel mondo dell'automobilismo. Depailler è uno dei piloti che conduce le vetture di Formula 1, nelle scene girate sul [[Circuito di Le Mans]].
==Riconoscimenti==
Nel 1974 venne premiato con la medaglia dell{{'
Nel 2016 una ricerca svolta presso l'Università di Sheffield, che cercava di stabilire il pilota più forte nella storia del campionato mondiale di Formula 1, sterilizzando l'influenza relativa delle vetture guidate, posizionava Depailler al trentacinquesimo posto.<ref>{{cita web|titolo=The Top 50 F1 drivers of all time, regardless of what they were driving |autore=Mike Hanlon|data=12 maggio 2016|accesso=23 dicembre 2017 |url=https://newatlas.com/computer-modelled-top-50-f1-drivers-of-all-time/43147/ |sito=newatlas.com|lingua=en}}</ref>
A Depailler è dedicato un circuito per [[Modellismo automobilistico dinamico|auto radiocomandate]], costruito nella sua città natale. Il mini circuito ''Patrick Depailler'' è uno dei più antichi di Francia,
Una statua a lui dedicata è stata eretta presso il centro natatorio di [[Chamalières]].
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A Depailler è dedicata una via nel parco tecnologico ''de la Pardieu'' a [[Clermont-Ferrand]].
Nel 2013 il pilota francese è stato interpretato da [[Xavier Laurent]], nel film, dedicato alla Formula 1, ''[[Rush (film 2013)|Rush]]''. L'episodio ''La Formule 1'' della serie televisiva [[Salut champion]] è un omaggio postumo imprevisto alla sua memoria.<ref>{{cita web|url=http://www.ina.fr/video/CPA81051749/salut-champion-s2e05-formule-1-video.html|sito=ina.fr|lingua=fr|titolo=Salut Champion}}</ref> L'episodio, ambientato al [[Gran Premio di Francia 1980]], disputato sul au [[Circuito Paul Ricard]], racconta la storia di un pilota
==Risultati==
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| [[Campionato europeo di Formula 2 1974|1974]]
! [[March Engineering|March Racing Team]]
! [[March Engineering|March 742]]
! [[BMW]]
|style="background:#DFDFDF;"| [[Circuito del Montjuïc|BAR]]<br/>2
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* Giri veloci: 4 ({{Bandiera|SWE}} [[Gran Premio di Svezia 1974]], {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco 1975]], {{bandiera|CAN}} [[Gran Premio del Canada 1976]], {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco 1979]] )
* Podi: 19
* Punti totalizzati: 141
* Giri in testa: 164 (pari a 614 km)
* Giri totali percorsi in gara: {{formatnum:4635}} (pari a {{formatnum:21297}} km)
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{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1980|Scuderia=[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]|Vettura=[[Alfa Romeo 179|179]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=NC|4R=Rit|5R=Rit|6R=Rit|7R=Rit|8R=Rit|Punti=0|LEG=1}}
==== Risultati completi
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== Note ==
<references
==Voci correlate==
* [[Incidenti mortali di Formula 1]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|
* {{cita web |
{{Ligier}}
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[[Categoria:Piloti di Formula 1 francesi]]
[[Categoria:Piloti
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