Patrick Depailler: differenze tra le versioni

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La vettura, per cause mai chiarite, anche se fu poi ipotizzata la rottura di una minigonna (o di una sospensione anteriore, problema già riscontrato sulla vettura),<ref name=giac/> uscì di pista alla ''Ostkurve'' a circa {{M|260|u=km/h}}, colpendo le barriere al termine della via di fuga, con un angolo di quasi 90°, carambolando e ribaltandosi.<ref name=giac/><ref name=ger80>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1980/allemagne.aspx|accesso=1º settembre 2020|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=8. Allemagne 1980}}</ref> La scuderia ipotizzò anche non perfette condizioni fisiche del pilota.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,0002_01_1980_0173_0014_15547883/|accesso=5 settembre 2020|data=10 agosto 1980|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=14|titolo=Polemiche per Depailler tra l'Alfa e i francesi}}</ref> Sull'asfalto e nella via di fuga erano evidenti le strisciate che testimoniavano la frenata.<ref name=giac/>
Il pilota fu estratto in gravissime condizioni. Con le gambe quasi amputate, il cranio e il braccio destro fratturati, Depailler presentava pure un'imponente perdita di sangue, tanto che i medici gli praticarono una trasfusione prima che il pilota fosse portato alla Clinica Universitaria di [[Heidelberg]], dove alle 13 morì ufficialmente<ref name=ger80/> per una frattura cranica e per numerose emorragie interne.<ref>{{cita news|titolo=Dramma in F.1: Depailler ucciso dall'Alfa|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 agosto 1980|p=17|autore=}}</ref> All'esterno della curva, tra la pista e il guardrail, non erano ancora state posate reti di protezione. Le reti, ancora disposte nei rotoli, erano appoggiate contro il guardrail, pronte per essere fissate per la gara.<ref>{{cita news|titolo=Depailler con le reti si sarebbe salvato?|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=2 agosto 1980|p=25|autore=}}</ref> Depailler fu il terzo a perire sul tracciato tedesco nel 1980, dopo [[Markus Höttinger]], deceduto il 13 aprile, nel corso di una gara di Formula 2, e il motociclista Orene Kamlot.<ref>{{cita news|titolo=DETALLES DEL
ACCIDENTE|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980|pagina=31|autore=}}</ref>
 
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L'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] decise di non sostituire il francese e così schierò una sola vettura (la casa milanese affermò di non avere una seconda monoposto pronta e perciò negò di aver contattato [[Arturo Merzario]] e [[Patrick Tambay]]),<ref>{{cita news|titolo=L'Alfa Romeo correrà in Germania ma soltanto con Bruno Giacomelli |pubblicazione=[[La Stampa]]|data=5 agosto 1980|p=15|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> anche se [[Bruno Giacomelli]] e [[Vittorio Brambilla]] vennero lasciati liberi di decidere se partecipare al gran premio o meno.<ref>{{cita news|titolo=Giacomelli e Brambilla lasciati liberi di partecipare o no al Gran Premio|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 agosto 1980|p=17|autore=}}</ref> Giacomelli, con l'unica Alfa Romeo presente, conquistò, proprio in Germania, i secondi punti stagionali (dopo il quinto posto all'esordio in Argentina) per la casa italiana, chiudendo quinto.
 
La casa milanese non lo sostituì fino al [[Gran Premio d'Olanda 1980|Gran Premio d'Olanda]], quando la sua vettura, nuovamente disponibile, venne affidata a [[Vittorio Brambilla]], che fino a qualequel momento non era mai stato utilizzato in stagione dall'Alfa Romeo, pur se a inizio anno ne era stato prospettato l'impiego nelle gare europee.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1980/08/20/pagina-26/1063090/pdf.html|titolo=Veintiocho inscritos en el G.P. de Holanda|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|accesso=6 febbraio 2013|data=20 agosto 1980|p=26}}</ref>
 
Patrick Depailler riposa nel cimitero di [[Crevant-Laveine]].