Ruggiero di Lauria: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
rimuovo Morbius in evasione di blocco infinito Etichetta: Annulla |
||
(32 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nd|la corazzata della Regia Marina italiana|Ruggiero di Lauria (nave da battaglia)}}
{{Militare▼
|Nato = [[Lauria]] o [[Scalea]] {{data|17|01|1250}}
|Comandanti = [[Pietro III d'Aragona]]▼
|Nemici = {{Lista
| [[Regno di Napoli]]
| [[Regno di Trinacria]]
}}▼
|Nazione_servita = {{Lista
| [[Regno d'Aragona]]
| [[Regno di Trinacria]]
}}
|Forza_armata = [[Invincibile Armata]]▼
|Grado = [[Ammiraglio|Capitano generale]]▼
|Guerre = [[Guerre del Vespro]]▼
|Battaglie = {{Lista
| [[Battaglia di Capo d'Orlando]]
| [[Battaglia dei Conti]]
| [[Battaglia del golfo di Napoli]]
| [[Battaglia di Les Formigues]]
| [[Battaglia di Le Castella]]
| [[Battaglia di Ponza (1300)|Battaglia di Ponza]]
}}
|Immagine = Ritratto dell'ammiraglio di Aragona Ruggiero di Lauria.jpg▼
|Didascalia = ''Ritratto'' di anonimo, Madrid▼
}}
{{Bio
|Nome = Ruggiero
|Cognome = di Lauria ▲|ForzaOrdinamento = Ruggiero ,Lauria
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaAlt = o [[Scalea]]
|GiornoMeseNascita = 17 gennaio
|AnnoNascita = 1250
Riga 15 ⟶ 43:
|Attività = ammiraglio
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = fu un [[ammiraglio]] di origine [[italia]]na al servizio del [[Regno di Trinacria|Regno di Sicilia]] durante la [[Aragona di Sicilia|Dinastia
▲}}
▲{{Militare
▲|Morto= [[Cocentaina]], 19 gennaio 1305
▲|Comandanti=[[Pietro III d'Aragona]]
▲|Comandante_di= Flotta Aragonese
▲|Forza_armata=[[Invincibile Armata]]
▲|Grado=[[Ammiraglio|Capitano generale]]
▲|Guerre=[[Guerre del Vespro]]
▲|Battaglie=[[Battaglia navale di Malta]]
▲|Immagine = Ritratto dell'ammiraglio di Aragona Ruggiero di Lauria.jpg
▲|Didascalia = ''Ritratto'' di anonimo, Madrid
}}
Al suo nome sono intitolate due unità navali della marina italiana e una di quella spagnola; riferimenti diretti e indiretti alla sua figura sono presenti in organizzazioni sportive sia in Italia che in Spagna.
== Biografia ==
Ruggiero era figlio di [[Riccardo di Lauria]], [[signore (titolo nobiliare)|signore]] dell'omonimo [[feudo]] e servitore di [[Manfredi di Sicilia]], e di Donna Bella, nutrice di [[Costanza II di Sicilia|Costanza di Hohenstaufen]] e sorella di [[Guglielmo Amico]].
Riccardo era [[ La Nel 1266 la [[Hohenstaufen|dinastia sveva]] viveva momenti difficili culminati, due anni più tardi, nella decapitazione del sedicenne sovrano [[Corradino di Svevia|Corradino]] per volontà di [[Carlo I d'Angiò]].
Ruggiero si rifugiò a [[Barcellona]] con altri [[esilio|esuli]] siciliani vivendo con la madre Bella alla [[cortigiano|corte]] della regina Costanza, consorte Fu armato [[cavalleria medievale|cavaliere]] dall'infante Pietro insieme a [[Corrado I Lancia]]<ref>{{Cita|Cronache catalane|pp. 87-88
Ruggero servì i re d'Aragona Pietro III e [[Giacomo II di Aragona|Giacomo II]] [[File:Batalla-golf-napols-roger-lluria-carles-salerno-anjou.jpg|thumb|upright=0.7|Battaglia del Golfo di Napoli]]
Nel 1279 rimase vedovo di Margherita
Nel 1282 fu nominato capo della flotta del [[regno di Sicilia|regno aragonese di Sicilia]], insorta contro gli Angioini durante i [[Vespri siciliani|Vespri]].
Nella prima delle battaglie navali del golfo di [[Napoli]] (5 giugno 1284) si scontrò con la flotta angioina comandata da [[Carlo II di Napoli|Carlo II]] Nel 1285 sconfisse angioini e [[Repubblica di Genova|genovesi]] e, nella notte tra il 3 e il 4 settembre, anche [[Filippo III di Francia]] Nel 1288 Ruggiero sconfisse definitivamente gli angioini benché armato solo di quaranta navi contro le ottanta degli avversari, garantendo così la supremazia della flotta siculo-catalana nel Mediterraneo occidentale.
Dopo la seconda vittoria Ruggiero, senza l'autorizzazione del re, vendette una tregua al conte [[Roberto II d'Artois]] e al cardinale [[Gerardo Bianchi]] da [[Parma]]. I siciliani disapprovavano tale tregua perché la ritenevano inutile e dannosa; secondo loro la vittoria, favorita dalla vacanza della Santa Sede, avrebbe scoraggiato definitivamente gli angioini da ulteriori rivendicazioni del loro territorio. Una volta eletto re di Sicilia nel 1296 Federico III sottrasse il fondo di [[Aci Castello|Aci]] e il relativo [[castello di Aci|castello]] ai vescovi di [[Catania]] e lo concesse all'ammiraglio come premio per le sue imprese militari.
Tuttavia i rapporti tra Ruggiero e il giovane sovrano si deteriorarono e, quando il primo passò dalla parte degli angioini, Federico fece espugnare il castello (1297) entro il quale si erano asserragliati i ribelli.
Per riuscire nell'impresa il re fece costruire una torre mobile in legno, chiamata ''cicogna'', alta quanto la rupe lavica e dotata di un ponte alla sommità per rendere agevole l'accesso al castello.
In seguito Ruggiero si trincerò a [[Castiglione di Sicilia]], suo feudo e residenza estiva, dove fu assediato e quindi sconfitto.
Arrestato, fuggì da [[Palermo]] e abbandonò la Sicilia insieme alla sua seconda moglie, la nobildonna catalana Saurina d'Entença<ref name="Napolillo" />, che diede a Ruggiero quattro figli, Roberto, Berengario, Carlo e Margherita.
I suoi numerosi possedimenti in Sicilia, Calabria e [[Africa]] furono subito confiscati da parte di Federico.
Il 4 luglio 1299, a capo di un'armata angioina composta di settanta galee — trenta delle quali inviate da Giacomo II dalla Catalogna per far fronte agli impegni presi con il [[papa Bonifacio VIII]] quattro anni prima nel [[Trattato di Anagni]] — sconfisse i siciliani nella [[battaglia di Capo d'Orlando]].
Nello scontro seimila uomini della flotta avversaria morirono o caddero prigionieri, ma Federico sfuggì alla cattura. La storiografia ritiene verosimile che la fuga del sovrano fosse stata permessa o agevolata da Giacomo e dallo stesso Ruggiero che, nonostante fossero suoi nemici in battaglia, conservavano tuttora legami affettivi, sia di parentela che di pregressa fedeltà<ref name="Villani">{{Cita|Villani|Tomo II, libro IX, capitolo XXIX}}.</ref>. Il 14 giugno 1300, nella [[Battaglia di Ponza (1300)|battaglia di Ponza]], Ruggiero sconfisse la flotta di Federico III, catturando il sovrano e [[Palmiero Abate]].
Il re riuscì nuovamente a fuggire, mentre Palmiero morì in prigionia. Il 31 agosto 1302, con la [[pace di Caltabellotta]] che chiudeva la lunga guerra del Vespro, Ruggiero fece atto di sottomissione a Federico di Sicilia il quale, a seguito di ciò, gli rese i possedimenti confiscati. Si ritirò in Catalogna e morì a [[Cocentaina]], presso [[Valencia]], nel gennaio del 1305.
I suoi beni furono ereditati da suo figlio Ruggiero e, alla morte di questi, da Berengario. == Titoli ==
A Ruggiero fu concesso di fregiarsi dei titoli di signore di [[Lauria]], di [[Lagonegro]] (dal 1297), di [[Rivello]], di [[Maratea]], di [[Castelluccio (comune soppresso)|Castelluccio]], di [[Rotonda (Italia)|Rotonda]], di [[Papasidero]] e di [[Laino Castello|Laino]] (dal 1301), di [[Gerba]] (dal 1284), di [[Isole Kerkenna|Cercara]] (per lettera di Bonifacio VIII, 11 agosto 1295), di Castellammare (da [[Carlo II di Napoli|Carlo II]], 22 febbraio 1301); ammiraglio del regno di Aragona e Sicilia, grande ammiraglio di [[Carlo II di Napoli|Carlo II d'Angiò]] e, infine, barone di [[Cocentaina]].
==
Ruggiero di Lauria è il nome in [[lingua italiana|italiano]] corrente, ma in taluni testi antichi egli è citato come ''Ruggieri di Loria'', per esempio nella ''[[Nova Cronica]]''<ref name="Villani" /> e nel ''[[Decameron]]'' di [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]]; ancora nel ''Decameron'' come ''Ruggieri dell'Oria'', mentre in [[lingua spagnola|spagnolo]] è noto come ''Roger de Loria''<ref name="Quintana 1807" />, così come in [[lingua inglese|inglese]], secondo la traduzione in tale lingua di ''Vidas de espanoles célebres'' di [[Manuel José Quintana|M.J. Quintana]]<ref name="Quintana 1833">{{Cita|Quintana 1833|pagg. 82 e segg.}}</ref><ref>
Nel 1978 il [[compositore]] spagnolo José Maria Valls Satorres scrisse una [[marcia (musica)|marcia]] intitolata ''Roger de Lauria'' e dedicata alla memoria dell'ammiraglio.
Riga 70 ⟶ 101:
Anche la [[Armada Española|marina spagnola]] gli intitolò (come Roger de Loria) uno dei tre [[cacciatorpediniere]] della classe ''Oquendo''.
A Palermo, in Italia, è attivo un circolo canottieri intitolato a “Roggero di Lauria”<ref>{{Cita web
Il blu e il bianco della squadra calcistica dell'
Il {{data|06|10|2023}} fu varato alla [[La Spezia|Spezia]] il pattugliatore d'altura della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] ''Ruggiero di Lauria'', appartenente alla [[classe Thaon di Revel]]<ref>{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20241008195947/https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/pilastro-operativo/mezzi/forze-navali/Pagine/RuggierodiLauria.aspx | url = https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/pilastro-operativo/mezzi/forze-navali/Pagine/RuggierodiLauria.aspx | editore = [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] | accesso = 2025-04-18 | titolo = Ruggiero di Lauria | urlmorto = no }}</ref>.
== Galleria d'immagini ==
<div align="center">
<gallery>
Riga 105 ⟶ 136:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Vespri siciliani}}
|