Lago di Lucrino: differenze tra le versioni
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}}
Il '''lago di Lucrino''' è un [[lago|bacino]] naturale della [[città metropolitana di Napoli]], situato sulla costa dei [[Campi Flegrei]], a poca distanza dal [[lago d'Averno]]. Si è formato in epoca antica a seguito del moto ondoso del mare che, apportando progressivamente della sabbia, ha col tempo chiuso un'insenatura naturale con un istmo<ref>Nei Campi Flegrei abbiamo altri esempi di laghi costieri formatisi allo stesso modo: il [[lago Miseno]] (chiamato anche Mare Morto), il [[lago Fusaro]], il [[lago di Patria]], e il prosciugato [[lago di Licola]]. Sono invece laghi prettamente vulcanici il [[lago d'Averno]] e i prosciugati Lago di [[Agnano]] e la caldera della [[solfatara di Pozzuoli]].</ref>
== In epoca romana ==
=== Gli allevamenti ittici ===
[[File:Pompeii - House VIII, 2, 16 - MAN 120177.jpg|thumb|left|Mosaico con catalogo di pesci, da [[
Il nome Lucrino deriva dal latino ''lucrum'' (lucro, guadagno, profitto) per gli allevamenti di pesci e soprattutto di ostriche che
Gli allevamenti di pesci e ostriche, molto redditizi, proseguirono per tutto il periodo dell'impero romano, come attestano le famose [[fiaschette vitree puteolane]]
=== La via Herculea ===
[[File:PortusJulius3484TAW.JPG|thumb
Il sottile istmo che
Nel
Nel 37 a.C. Agrippa tagliò l'istmo
▲Nel [[I secolo a.C.]], venendo la via Herculea invasa dalle onde marine, Giulio Cesare ne curò il restauro soprelevandola.
La strada carrozzabile che
▲Nel 37 a.C. Agrippa tagliò l'istmo carrozzabile per permettere alle navi di accedere nel bacino del lago Lucrino trasformato temporaneamente in porto militare, e ricollegando i due tronconi di strada con un ponte ligneo mobile.
▲La strada carrozzabile che oggi passa sull'istmo fra il mare e il Lago Lucrino non corrisponde minimamente al tracciato dell'antica via Herculea. Infatti, per effetto del [[bradisismo]] la via Herculea è attualmente sommersa nel mare a 3,50 - 4,00 metri di profondità, situandosi parallelamente alla costa di Lucrino a 350 - 500 metri più al largo. L'antica via è perfettamente riconoscibile su fotografie aeree, in giorni di mareggiata, oppure eseguendo delle immersioni.
=== Il porto militare ===
Nel
=== Ville e terme ===
Oltre
[[Marco Tullio Cicerone]], villa da lui chiamata ''Cumanum'' o ''Academia'', famosa
Il Lucrino
Molte delle sorgenti termali esistenti in epoca romana e utilizzate
=== Miti e leggende ===
Il lago Lucrino fu chiamato in antico anche ''"Acherusio"'' perché si credette di identificarvi la ''[[Acherusia palus]]'' (nome attribuito più spesso al [[lago Fusaro]]), così come si
Connessa all'idea che la zona avesse a che fare con il regno dei morti, abbiamo la testimonianza da un lato di Plinio il Vecchio<ref>"''oppidum Cimmerium''": Plinio il Vecchio, [[Naturalis Historia]] III, 61</ref> che ci parla di una città [[Cimmeri|Cimmera]] collocata fra il lago di Lucrino e il lago d'Averno; dall'altro abbiamo [[Strabone]]<ref>Strabone, Geografia V, 4, 5, C 244-245</ref> che,
[[File:Tarentum incuse nomos 769750.jpg|thumb|left|Giovane a cavallo di un delfino (moneta di [[Taranto]] del 510 a.C.).]]▼
Il lago di Lucrino fu inoltre teatro di un notissimo racconto di [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]]<ref>Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, IX, 25</ref> circa un [[delfino]] che, all'epoca di [[Augusto]] penetrò nel lago. Un bambino che soleva passare di lì per andare a scuola, avendolo notato, prese l'abitudine ogni giorno di chiamarlo, dandogli da mangiare la merenda che portava con sé. Fra i due nacque una grande amicizia, a tal punto che il delfino lo faceva montare in groppa, per portarlo sul suo dorso fino a scuola a Baia e, più tardi tornare a prenderlo per riportarlo a casa sua a Pozzuoli. Questo durò per diversi anni, fino a quando un giorno il bambino non si ammalò e infine morì. Il delfino però continuava a venire ogni giorno nel luogo consueto ad attendere invano che il bambino arrivasse, finendo per intristirsi sempre di più, fino a quando non morì anche lui, di crepacuore.<br />▼
▲[[File:Tarentum incuse nomos 769750.jpg|thumb
▲Il lago di Lucrino
Il cui tema del fanciullo a cavallo di un delfino non era in realtà specifico del lago Lucrino, ma era diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo.
Nella letteratura antica il Lucrino si ritrova anche in [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], [[Marco Valerio Marziale|Marziale]], [[Sesto Properzio|Properzio]] e [[Virgilio]].
== In epoca medievale e moderna ==
[[File:Petrus de Ebulo - Balneum Tripergulae.jpg|thumb|[[Pietro da Eboli]]: ''Balneum Tripergulae''.
[[File:
[[File:TripergoleTruglio137.jpg|thumb|left|Il "Truglio" di Tripergole andato distrutto o sepolto nel 1538 dall'eruzione del Monte Nuovo.]]
=== Il lago scomparso ===
In epoca altomedievale, nella prima metà del
Nel [[1341]] giungevano a [[Napoli]] alla corte del re angioino [[Roberto d'Angiò]], sia il [[Petrarca]] sia il [[Boccaccio]]. Il Boccaccio, visitando la zona flegrea con allegre brigate della corte angioina, notava che il mare agitato irrompeva nel lago d'Averno; dunque nel [[XIV secolo]] il lago Lucrino era ancora del tutto annullato dalla sommersione bradisismica, seppure l'area flegrea stesse progressivamente riemergendo. Ancora nel '500 il Lucrino risultava sommerso dal mare e appariva come una profonda insenatura marina che raggiungeva l'imboccatura del lago d'Averno, baia sulla quale si affacciava il villaggio di Tripergole.▼
▲Nel [[1341]]
=== Tripergole, un villaggio per cure termali ===
A seguito dell'opera di [[Pietro da Eboli]],
=== L'eruzione del Monte Nuovo ===
Il 29 settembre
Probabilmente nei mesi (o negli anni) successivi all'eruzione il suolo
Una tavola del 1586 conservata al [[Museo di San Martino]] a Napoli
== Oggi ==
Oggi Lucrino è una [[
Seppure notevolmente ridotte rispetto all'epoca antica, tuttavia
Un antico ''laconicum'' (sauna) realizzato dai Romani nella collina [[tufo|tufacea]] di Tritoli e conosciuto nel medioevo come ''[[Sudatorium]] Trituli'' o ''Sudatorium Magnum'', situato al di sopra della galleria della [[Ferrovia Cumana]], e consistente in alcune stanze rettangolari fornite di letti in tufo dalle quali si dipartono due profondi cunicoli che si addentrano per circa 80 m all'interno della montagna, è oggi occupato
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== Note ==
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== Bibliografia ==
* Antonio Parascandola - ''Il Monte Nuovo ed il Lago Lucrino'', in: Bollettino della Società dei Naturalisti in Napoli, vol. LV, 1944-1946
* AA. VV. - ''I Campi Flegrei, un itinerario archeologico'', Venezia 1990 ISBN 88-317-5354-1
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== Voci correlate ==
* [[Campi Flegrei]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Campi Flegrei}}
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[[Categoria:Pozzuoli|Lago Lucrino]]
[[Categoria:Laghi della città metropolitana di Napoli]]
[[Categoria:Frazioni di Pozzuoli]]
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