Val d'Aveto: differenze tra le versioni

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{{Valle
|nomevalle= Val d'Aveto
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|nazione={{ITA}}
|regione={{IT-LIG}}
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|provincia={{IT-GE}}
{{IT-PC}}
|comuni=[[Rezzoaglio]], [[Santo Stefano d'Aveto]]
|comuni=[[Rezzoaglio]], [[Santo Stefano d'Aveto]] in Liguria e [[Ferriere (Italia)|Ferriere]], [[Cerignale]] e [[Corte Brugnatella]] in Emilia
|fiume=Aveto
|fiume= [[Aveto]]
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|comunitamontana=Comunità Montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla
|sito=http://www.comunitamontana.avetogravegliasturla.ge.it/valgrave.htm
}}
La '''Valval d'Aveto''' è una vallata dellasituata tra le regioni [[Provincia di GenovaLiguria]] e dellaed [[Provincia di PiacenzaEmilia-Romagna]], attraversatainserita daltra fiumela omonimo. In essa sono presenti i due[[città comunimetropolitana di [[RezzoaglioGenova]] e [[Santo Stefano d'Aveto]], appartenenti allala [[Provinciaprovincia di GenovaPiacenza]].
 
La valle è attraversata dal [[Aveto|torrente omonimo]], tributario della [[Trebbia]], a cui si unisce nel comune piacentino di [[Corte Brugnatella]], in località Confiente. In essa sono presenti i due comuni di [[Rezzoaglio]] e [[Santo Stefano d'Aveto]], appartenenti al territorio metropolitano genovese; nella provincia di Piacenza vi sono quelli di [[Ferriere (Italia)|Ferriere]], [[Cerignale]] e [[Corte Brugnatella]].
 
== Geografia fisica ==
{{Doppia immagine verticale|right|Val d'Aveto genovese-mappa comuni.png|Val d'Aveto piacentino-mappa comuni.png|250|I comuni della val d'Aveto all'interno della Città Metropolitana di Genova|I comuni della val d'Aveto in provincia di Piacenza}}
 
=== Flora ===
La [[Liguria]] è tra le regioni italiane quella che annovera il maggior numero di specie vegetali. All'interno della regione certamente l'[[Appennino ligure]] e la val d'Aveto occupano una posizione privilegiata, grazie alle loro caratteristiche climatiche, geografiche e geologiche<ref>Per approfondimenti è possibile consultare, sul sito [http://www.valdaveto.net/ Valdaveto.net], la sezione [http://www.valdaveto.net/sezione_Flora.html Flora della Val d'Aveto] curata da Giorgio Venturini</ref>.
 
L'Appennino ligure si può considerare una cerniera tra la regione fitogeografica medioeuropea e quella mediterranea, il cui confine corre proprio lungo la dorsale appenninica. Oltre a ciò questa catena montuosa rappresenta il raccordo tra le [[Alpi]] e l'Appennino Peninsulare. Questa particolare condizione rende possibile la presenza nella stessa area di specie botaniche caratteristiche dei diversi ambienti con cui l'Appennino ligure confina.
 
Si aggiungono a questa situazione favorevole il notevole gradiente altitudinale, che per la val d'Aveto va dai circa 350 metri della confluenza con il fiume [[Trebbia]] fino ai 1804&nbsp;m della vetta del [[monte Maggiorasca]], e la vicinanza con il mare propria della parte più meridionale della valle che vede alcune delle cime che la circondano, come ad esempio il [[monte Ramaceto]] o lo stesso [[monte Aiona]], affacciarsi direttamente sulle valli che giungono al mare.
 
In val d'Aveto vengono coltivate varietà di [[Solanum tuberosum|patata]] particolari: la [[patata quarantina prugnona]], la [[patata cabannese]] e la [[patata quarantina bianca genovese]].
 
=== Fauna ===
Dal punto di vista faunistico, oltre ai classici animali da allevamento e da cortile, abitano la valle molte specie, quali: [[Capreolus capreolus|caprioli]], [[Dama dama|daini]], [[Meles meles|tassi]], [[Erinaceus europaeus|ricci]], istrici, vipere, bisce, [[volpe|volpi]], [[cinghiale|cinghiali]], [[Martes foina|faine]], [[Felis silvestris|gatti selvatici]], [[cavalli inselvatichiti]] e [[Canis lupus italicus|lupi]]; ricca l'[[aves|avifauna]], che comprende [[rapace|rapaci]] (tra cui [[Asio otus|gufi]], [[Athene noctua|civette]], [[Buteo buteo|poiane]] e [[falco|falchi]]), [[codirosso|codirossi]], [[rondine|rondini montane]], [[fringuello|fringuelli]], [[ballerina bianca|ballerine bianche]], [[cardellino|cardellini]], [[ghiandaia|ghiandaie]], [[upupa|upupe]], [[cuculo|cuculi]] e [[turdidae|tordi]], per citarne solo alcuni.
 
== Clima ==
Il clima della parte ligure, sebbene la valle si trovi all'interno degli Appennini, ha caratteristiche più similari a quello [[Clima alpino|alpino]].
 
La neve può infatti iniziare a cadere già da fine settembre e terminare le sue precipitazioni anche a giugno (come avvenuto nel 2013).
 
== Storia ==
[[ImmagineFile:Monte Maggiorasca invernale.jpg|thumb|rightleft|200px|<center>Il [[Montemonte Maggiorasca]]]]
[[ImmagineFile:Monte Penna.jpg|thumb|right|200px|<center>Il [[Monte Penna (LiguriaAppennino ligure)|Montemonte Penna]]]]
In [[Impero romano|epoca romana]] gli abitanti della valle, appartenenti alle etnie dei [[Liguri]] Iluati e dei Liguri Veleiati, dettero non pochi problemi alla nascente potenza latina, in un periodo protratto dal [[II secolo a.C.]], fino alla sconfitta dei Veleiati della foresta del [[Monte Penna (Appennino ligure)|monte Penna]], ad opera del console [[Marco Claudio Marcello]] nel [[166 a.C.]].
[[Immagine:Groppo Rosso-Santo Stefano d'Aveto.JPG|thumb|right|200px|<center>Groppo Rosso]]
In [[Impero romano|epoca romana]] gli abitanti della valle, appartenenti alle etnie dei [[Liguri]] iluati e dei [[Liguri]] veleiati, dettero non pochi problemi alla nascente potenza latina, in un periodo protratto dal [[II secolo a.C.]], fino alla sconfitta dei veleiati della foresta del [[Monte Penna (Liguria)|Monte Penna]], ad opera del console [[Marco Claudio Marcello]] nel [[166 a.C.]].
 
I Liguri veneravano il monte stesso come [[dio]], e le foreste alle sue pendici erano considerate luoghi sacri. [[Tito Livio]] e il Console [[Gneo Fabrizio]] ne lodarono le doti di combattenti a [[Roma]].
 
Successivamente la valle passò sotto il dominio dei [[Malaspina]], che iniziarono la costruzione del [[castello di Santo Stefano d'Aveto]], e infine dei [[Fieschi]] che acquistarono il territorio per la somma di 28.000 lire alla fine del [[XV secolo]].
Nell'[[Alto Medioevo]], la valle accolse una comunità di frati, che costruirà a ''Villa Cella'', un monastero importante, tanto da essere nominato in alcuni documenti di [[Longobardi|epoca longobarda]].
 
Dopo la [[Congiura dei Fieschi]] nel [[1547]] a [[Genova]], che fallì miseramente, la valle venne assegnata alla famiglia [[Doria]]; contro di loro vi saranno due importanti rivolte alla fine del [[XVIII secolo]], quando la valle diventò parte integrante della [[Repubblica di Genova]], del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] e infine del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], data la sua difficile accessibilità, la valle verrà usata come rifugio da alcune formazioni [[Resistenza Italiana|partigiane]], ma venne risparmiata dagli scontri, eventi che si verificarono soprattutto nelle valli vicine come la [[val Fontanabuona]], la [[valle Sturla]] e la [[val Graveglia]].
 
Oggi parte del territorio è occupata dal [[Parco naturale regionale dell'Aveto]]. Nella [[Riserva naturale Agoraie di sopra e Moggetto]], è presente il "lago degli Abeti", uno specchio d'acqua che ospita sul fondo alcuni tronchi d'[[Abies|abete]] fossili.
 
La valle fu tana di [[briganti]] e di [[leggende]]: si narra che poco lontano dalla radura chiamata Cabruscià, vi fosse una locanda dove l'oste avvelenava i clienti più facoltosi; scoperto dai Malaspina venne bruciato vivo nella sua locanda, da cui il nome della radura ''Ca bruxià'' (dal [[Lingua ligure|genovese]] Casa bruciata). Altre fonti indicano con questo nome una dogana sulla strada che conduce al centro abitato di [[Borzonasca]], fuori dalla valle.
 
Anticamente un lago occupava le odierne piane della Moglia, vicino al paese di [[Cabanne]] ([[Rezzoaglio]]). Furono i monaci di Villa Cella, lavorando duramente, ad aprire le chiuse naturali che intrappolarono l'acqua nella piana, e a farla defluire attraverso la gola detta Masappello.
 
La valle ebbe certamente un visitatore illustre: lo scrittore e [[Premio Nobel]] [[Ernest Hemingway]]. Durante il secondo conflitto bellico, precisamente nell'anno [[1945]], transitando sia per la val d'Aveto che nella [[val Trebbia]] come corrispondente al seguito dell'esercito di [[Resistenza Italiana|liberazione]], si dice abbia scritto sul proprio diario la seguente frase<ref>[http://www.valdaveto.net/documento_7.html Quando Hemingway attraversò la 'Valle degli dei']</ref>:
{{Citazione|Oggi ho attraversato la valle più bella del mondo}}
Testimonianze dirette<ref>[http://www.valdaveto.net/documento_334.html La vera storia di Hemingway a pesca in Val d'Aveto]</ref> confermano inoltre che [[Ernest Hemingway]] visitò una seconda volta la val d'Aveto, durante gli [[Anni 1950|anni cinquanta]], per recarsi a pescare lungo il fiume [[Aveto]].
 
=== L'alluvione del 2015 ===
Nella notte del 14 settembre [[2015]] una parte della provincia di Piacenza fu devastata dalle esondazioni improvvise del [[Nure]] dell'[[Aveto]] e della [[Trebbia]], dovute al maltempo e ad ammassi di detriti, che causarono danni ingenti, il crollo del Ponte di Barberino sulla Trebbia<ref>{{cita news|url=https://www.liberta.it/news/cronaca/2015/09/14/bobbio-crollato-il-ponte-di-barberino-spezzati-i-tubi-del-gas/|titolo=Bobbio, crollato il ponte di Barberino. Spezzati i tubi del gas|data=14 settembre 2015|pubblicazione=[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]|urlmorto=sì}}</ref> e la morte di tre persone in val Nure. Le località più colpite furono [[Roncaglia]], [[Pontenure]], [[Ponte dell'Olio]], [[Bettola]], [[Farini]], [[Ferriere (Italia)|Ferriere]], [[Rivergaro]], [[Bobbio]], [[Corte Brugnatella]] e [[Ottone (Italia)|Ottone]]<ref>{{cita news|url=https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/geologia/geologia/dissesto-idrogeologico/rapporti-sulle-frane/rapporto-evento-alluvionale-14-09-2015|titolo=RAPPORTO SULL’EVENTO ALLUVIONALE DEL 14 SETTEMBRE 2015|data=febbraio 2016|pubblicazione=Arpae Emilia Romagna - Servizio Idro Meteo Clima Servizio Sismico, Geologico e dei Suoli}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.liberta.it/tag/alluvione-2015/|titolo=#alluvione_2015 - tutti gli articoli dal 14 settembre 2015 al 14 settembre 2021|data=14 settembre 2015-14 settembre 2021|pubblicazione=[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.liberta.it/wp-content/uploads/2016/09/DIOCESI_REPORT_ALLUVIONE.pdf|titolo=Ad un anno dall'alluvione: Ripartiamo insieme - Report sulle iniziative di prossimità e sostegno avviate dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio|data=settembre 2016|pubblicazione=[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]|accesso=6 novembre 2021|dataarchivio=6 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211106020925/https://www.liberta.it/wp-content/uploads/2016/09/DIOCESI_REPORT_ALLUVIONE.pdf|urlmorto=sì}}</ref>; colpita anche l'alta val d'Aveto genovese nei comuni di [[Rezzoaglio]] e [[Santo Stefano d'Aveto]]<ref>{{cita news|url=https://www.ilsecoloxix.it/levante/2015/09/28/news/alluvione-in-val-d-aveto-conto-da-6-5-milioni-1.31692230|titolo=Alluvione in val d’Aveto, conto da 6,5 milioni|data=28 settembre 2015|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]], edizione del Levante}}</ref>, l'alta Val Trebbia genovese nei comuni di [[Gorreto]], [[Propata]], [[Torriglia]] ed i limitrofi comuni di [[Montoggio]] e [[Valbrevenna]] in alta val Scrivia<ref>{{cita news|url=https://www.teleradiopace.tv/2015/09/21/un-milione-e-100mila-euro-per-i-comuni-alluvionati/|data=21 settembre 2015|pubblicazione=TeleRadioPace Chiavari}}</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Santo Stefano d'Aveto-IMG 0585.JPG|thumb|Il [[castello di Santo Stefano d'Aveto]]]]
 
=== Architetture ===
* [[Castello di Santo Stefano d'Aveto]].
* Ruderi del Castelluzzo dei Della Cella di Caselle di Allegrezze ([[Santo Stefano d'Aveto]])
* Casa-Torre di Amborzasco ([[Santo Stefano d'Aveto]])
* Ruderi della Torre di Castelà fra Pievetta e Campomenoso ([[Santo Stefano d'Aveto]])
* Resti del Castello di Esola ([[Santo Stefano d'Aveto]])
* Resti del Castello di Mileto ([[Santo Stefano d'Aveto]])
* Resti dei Castelletti della Moglia ([[Santo Stefano d'Aveto]])
* Ruderi delle mura del Castello di [[Rezzoaglio]]
* Resti della Casa-Torre di Brignole ([[Rezzoaglio]])
* Ruderi della Casa-Torre di Casoni del Piano ([[Rezzoaglio]])
* Tracce della Torre di Castagnola ([[Ferriere (Italia)|Ferriere]])
* Torri di Castelcanafurone (Ferriere)
* Rimanenza del castello di Brugneto (Ferriere)
* Torre di Salsominore (Castlà) (Ferriere)
* [[Santuario della Madonna di Guadalupe (Santo Stefano d'Aveto)|Santuario della Madonna di Guadalupe]] a [[Santo Stefano d'Aveto]].
 
=== Aree naturali ===
* [[Parco naturale regionale dell'Aveto]].
* Monti, boschi e laghi: monte Pagliaro, [[Monte Penna (Appennino ligure)|monte Penna]], [[monte Maggiorasca]], [[monte Aiona]], [[Riserva naturale Agoraie di sopra e Moggetto]], Foresta del Penna, [[Lago delle Lame]], Lago degli Abeti.
 
La zona della val d'Aveto più apprezzata dai bagnanti è quella nel comune di [[Corte Brugnatella]], ([[Piacenza]]), in cui il torrente forma delle magnifiche gole e dove è attorniato da spiagge, a volte anche di sabbia.
 
== Cultura ==
Successivamente la valle passò sotto il dominio dei [[Malaspina]], che iniziarono la costruzione del Castello di [[Santo Stefano d'Aveto]], e infine dei [[Fieschi]] che acquistarono il territorio per la somma di 28.000 lire alla fine del [[XV secolo]].<br>
[[File:Lago Lame.jpg|thumb|Il [[Lago delle Lame]] a [[Rezzoaglio]]]]
Dopo la ''Congiura dei Fieschi'' nel [[1547]] a [[Genova]], che fallisce miseramente, la Valle venne assegnata alla famiglia [[Doria]]; contro di loro vi saranno due importanti rivolte alla fine del [[XVIII secolo]], quando la valle diventa parte integrante della [[Repubblica di Genova]], del [[Regno di Sardegna]] e infine del [[Regno d'Italia]].
 
Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle [[Quattro Province]] ([[Provincia di Alessandria|Alessandria]], [[Provincia di Genova|Genova]], [[Provincia di Pavia|Pavia]], [[Provincia di Piacenza|Piacenza]]), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e [[Danze delle quattro province|balli]] molto antichi. Strumento principe di questa zona è il [[piffero]] appenninico che accompagnato dalla [[fisarmonica]], e un tempo dalla [[müsa]] ([[cornamusa]] appenninica), guida le danze e anima le feste.
Durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], data la sua difficile accessibilità, la valle è usata come rifugio da alcune formazioni [[Resistenza_Italiana|partigiane]], ma viene risparmiata dagli scontri, che avvengono soprattutto nelle valli vicine come la [[Val Fontanabuona]] e la [[Val Graveglia]].
 
=== Editoria ===
Oggi parte del territorio è occupata dal [[Parco_naturale_regionale_dell'Aveto|Parco Regionale dell'Aveto]]. Nella ''Riserva naturale Agoraie e Moggetto'', è presente il ''Lago degli Abeti'', uno specchio d'acqua che ospita sul fondo alcuni tronchi d'[[Abies|abete]] fossili.
Dal 9 luglio [[1903]] a Bobbio si pubblica un settimanale cattolico, chiamato ''La Trebbia''<ref>[https://bobbio.civitascolumbani.it/la-trebbia/come-abbonarsi/ Sito internet del settimanale ''La Trebbia'' - settimanale di Bobbio, Val Trebbia, Aveto e Oltrepenice]</ref>, distribuito nei comuni di Bobbio, [[Coli]], [[Corte Brugnatella]], [[Ottone (Italia)|Ottone]], oltre che su abbonamento in Italia, specie nell'area di Genova, Chiavari, Piacenza, Pavia e Milano, e all'estero. Oltre alle informazioni di interesse religioso, il settimanale s'interessa degli eventi culturali e della cronaca locale del Bobbiese e dei comuni dell'Alta [[Val Trebbia]], della Val d'Aveto e dell'Oltrepenice (territorio dell'Oltrepò al di là del monte Penice un tempo sotto Bobbio e dei comuni un tempo sotto l'antica contea e poi provincia di Bobbio, ancora oggi nella diocesi di Piacenza-Bobbio e nel vicariato di Bobbio), oltre che della storia e delle tradizioni locali.
 
=== Curiosità StoricheEnogastronomia ===
Caratteristici di questa zona sono i [[formaggi]] "San Stè" "u cabanin " "Sarazzu": notevole in val d'Aveto è infatti la presenza di pascoli e allevamenti di bestiame.
La Valle fu tana di [[briganti]] e di [[leggende]]: si narra che poco lontano dalla radura chiamata ''Cabruscià'', vi fosse una locanda dove l'oste avvelenava i clienti più facoltosi, e che scoperto dai Malaspina fosse stato bruciato vivo nella sua locanda, da cui il nome della radura, oggi storpiato, sarebbe stato ''Ca bruxià'' (dal [[genovese]] ''Casa bruciata'').
Altre fonti indicano con questo nome una dogana sulla strada che conduce al centro abitato di [[Borzonasca]], fuori dalla valle.
 
Particolarmente apprezzati anche i prodotti tipici della montagna, in particolare i [[frutti di bosco]], che qui trovano facile diffusione.
Anticamente un lago occupava le odierne piane de ''la moglia'' vicino al paese di ''Cabanne''. Furono i monaci di Villa Cella, lavorando duramente, ad aprire le chiuse naturali che intrappolarono l'acqua nella piana, e a farla defluire attraverso la gola detta ''Masappello''.
 
La valle è altresì famosa per i suoi funghi, che dato il microclima e l'altitudine, presentano caratteristiche particolari.
La Valle ebbe certamente un visitatore illustre: lo scrittore [[Ernest Hemingway]], corrispondente durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], che disse:
{{quote|Oggi ho attraversato la più bella valle del Mondo}}
Pare che si sia seduto su una grossa roccia chiamata ''la balena'', e che su di essa abbia osservato il fluire dell'Aveto lungo la gola del Masappello.
 
== FaunaDemografia ==
=== Comuni principali ===
Dal punto di vista faunistico, oltre ai classici animali da allevamento e da cortile, abitano la valle molte specie, quali: [[Meles_meles|tassi]], [[Erinaceus_europaeus|ricci]], [[volpe|volpi]], [[cinghiale|cinghiali]], [[faina|faine]], [[Felis_silvestris|gatti selvatici]] e persino [[lupo|lupi]]; ricca l'[[aves|avifauna]], che comprende [[rapace|rapaci]] (tra cui [[gufo|gufi]], [[civetta|civette]], [[poiana|poiane]] e [[falco|falchi]]), [[codirosso|codirossi]], [[rondine|rondini montane]], [[fringuello|fringuelli]], [[ballerina bianca|ballerine bianche]], [[cardellino|cardellini]], [[ghiandaia|ghiandaie]], [[upupa|upupe]], [[cuculo|cuculi]] e [[turdidae|tordi]], per citarne solo alcuni.
Di seguito è riportata la lista dei cinque comuni della valle ordinati per numero di [[Popolazione|abitanti]] al 31 dicembre 2010<ref>[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat al 31/12/2010]</ref>:
 
{| class="wikitable" style="text-align:center; width:100%" class="wikitable sortable"
== Luoghi degni di nota ==
!style="background:#CCCCFF"|Pos.
'''Comuni:'''
!style="background:#CCCCFF"|Stemma
*[[Rezzoaglio]]
!style="background:#CCCCFF"|Comune di
*[[Santo Stefano d'Aveto]]
!style="background:#CCCCFF"|Popolazione<br />(ab)
!style="background:#CCCCFF"|Superficie<br />([[Chilometro quadrato|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Densità<br />(ab/[[Chilometro quadrato|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Altitudine<br />([[Livello del mare|m s.l.m.]])
|-
|'''1º'''
|{{simbolo|Ferriere (Italia)-Stemma.png|30}}
|[[Ferriere (Italia)|Ferriere]]
|1.551
|179
|8,7
|626
|-
|'''2º'''
|{{simbolo|Santo Stefano d'Aveto-Stemma.svg|30}}
|[[Santo Stefano d'Aveto]]
|1.251
|55,4
|22,6
|1.012
|-
|'''3º'''
|{{simbolo|Rezzoaglio-Stemma.svg|30}}
|[[Rezzoaglio]]
|1.074
|105,3
|10,2
|735
|-
|'''4º'''
|{{simbolo|Corte Brugnatella-Stemma.png|30}}
|[[Corte Brugnatella]]
|688
|46,4
|14,8
|476
|-
|'''5º'''
|{{simbolo|Cerignale-Stemma.png|30}}
|[[Cerignale]]
|170
|31
|5,5
|708
|-
|}
 
== Note ==
'''Frazioni:'''
<references />
*[[Allegrezze]]
*[[Alpepiana]]
*[[Amborzasco]]
*[[Ascona (Val d'Aveto)|Ascona]]
*[[Brignole]]
*[[Brugnoni]]
*[[Cabanne]]
*[[Calzagatta]]
*[[Campomenoso]]
*[[Cardenosa]]
*[[Caselle (Val d'Aveto|Caselle]]
*[[Casoni (Val d'Aveto|Casoni]]
*[[Codorso]]
*[[Costafigara]]
*[[Esola]]
*[[Ertola]]
*[[Farfanosa]]
*[[Garba]]
*[[Ghierto]]
*[[Gramizza]]
*[[Gropparolo]]
*[[Magnasco]]
*[[Mileto (Val d'Aveto)|Mileto]]
*[[Parazzuolo]]
*[[Pianazze]]
*[[Pievetta]]
*[[Priosa]]
*[[Salto (Val d'Aveto)|Salto]]
*[[Scabbiamara]]
*[[Sbarbari]]
*[[Ventarola]]
*[[Vicomezzano]]
*[[Vicosoprano (Val d'Aveto)|Vicosoprano]]
*[[Villa Cella]]
*[[Villa Noce]]
*[[Villa Piano]]
 
== Bibliografia ==
'''Monti, Boschi e Laghi:'''
* Daniele Calcagno, "Castelli e Ville del Districto de Vale de Aveto", Rezzoaglio 2011
*Monte Pagliaro
* Daniele Calcagno, Marina Cavana, Sandro Sbarbaro, “Canto di un Patrimonio Silente”, Chiavari 2003
*[[Monte Penna (Liguria)|Monte Penna]]
*[[Monte Maggiorasca]]
*Foresta delle Agoraie
*Foresta del Penna
*Lago delle Lame
*Lago degli Abeti
 
== Voci correlate==
* [[Passo della Scoglina]]
[[Parco_naturale_regionale_dell'Aveto|Parco Regionale dell'Aveto.]]
* [[Monte Penna (Appennino ligure)]]
* [[Monte Maggiorasca]]
* [[Monte Oramara]]
* [[Stazione meteorologica di Santo Stefano d'Aveto]]
* [[Cabannina (razza bovina)]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamento interrotto|1=http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/valli-monti/item/val-d-aveto.html?category_id=245/ }}
*[http://www.valdaveto.net/ Val d'Aveto (sito dedicato alla storia e al territorio della Val d'Aveto)]
*[ {{cita web|http://www.mauriziowebvaldaveto.itnet/aveto |Val d'Aveto by Maurizioweb (sito personale- conComuni unadi sezioneRezzoaglio dedicatae allaSanto valStefano d'Aveto)]}}
* [https://www.unamontagnadiaccoglienza.it/index.php?id_zona=3/ Val d'Aveto ligure portale turistico]
*[http://www.cabanne.supereva.it www.cabanne.supereva.it (sito dedicato alla storia e al territorio di Cabanne in Val d'Aveto)]
* {{cita web|http://www.maurizioweb.it/aveto|Val d'Aveto, Maurizioweb (sito personale con sezione dedicata alla Val d'Aveto)}}
* {{cita web|http://www.parcoaveto.it/|Parco Naturale Regionale dell'Aveto}}
 
{{Portale|Emilia|Liguria|Montagna}}
{{navLiguria}}
 
[[Categoria:ProvinciaValli della città metropolitana di Genova|Aveto]]
[[Categoria:Valli della Liguria|Aveto,provincia Valdi d'Piacenza|Aveto]]
[[Categoria:Valli dell'Emilia-RomagnaAppennino ligure|Aveto, Val d']]