MS 473: differenze tra le versioni
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|Nome=''MS 473''
|Immagine= MS 473.jpg
||Didascalia= ▼
▲|Didascalia=
|Bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg
|Bandiera2=Naval
|Tipo=[[motosilurante]]
|Classe=[[CRDA (motosilurante)|CRDA]]
|Cantiere= [[Cantiere navale di Monfalcone|CRDA]] [[Monfalcone]]
|Identificazione=MS 473
|
|Impostazione=
|
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=
<br />
|Proprietario={{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}} ([[1942]] - [[1946]])<br />{{Insegna navale|ITA|icona}} ([[1946]] - [[1974]])
|
|Destino_finale= nave museo
|Dislocamento=
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}}
La motosilurante '''MS 473''' è una nave museo,
Questa unità, sebbene spesso confusa con un [[Motoscafo Armato Silurante|MAS]], era in realtà una [[motosilurante]]: infatti rispetto ai MAS del primo conflitto mondiale (ma anche a quelli contemporanei) era molto più grande e derivava da un progetto tedesco, ne furono costruite 36 unità nel biennio 1942/1943 e, nonostante la presenza di un inadatto motore a benzina [[Isotta Fraschini Motori|Isotta-Fraschini]] [[Isotta Fraschini Asso XI|Asso]], si dimostrarono nettamente migliori con la loro maggiore massa e la carena a spigolo.
La motosilurante ''MS 473'' fu costruita dai [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] a [[Monfalcone]] nel [[1942]], con la denominazione di ''MS 31'' e il 13 agosto [[1942]] prese parte alla grande battaglia aeronavale di [[Battaglia di mezzo agosto|Mezzo agosto]], durante la quale affondò il piroscafo britannico ''Glenorchy''. Trasferita a [[Termoli]] da [[Taranto]] dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], nel giugno [[1944]] danneggiò un convoglio tedesco.▼
=== Seconda guerra mondiale ===
▲La motosilurante ''MS 473'' fu costruita dai [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] a [[Monfalcone]] nel [[1942]], con la denominazione di ''MS 31'',
Calvani, affondò, con un siluro, il piroscafo britannico ''Glenorchy'' di 8982 [[Tonnellata di stazza|tonnellate]]. Nell'agosto del 1943 venne aggregata alla 4ª flottiglia MAS che operava nello [[Ionio]]. Il mattino del 15 agosto, al comando del [[Sottotenente di vascello]] [[Antonio Scialdone|Scialdone]],<ref>[http://www.alieuomini.it/pagine/dettaglio/bollettini_di_guerra,9/-_agosto_dal_n_al_n,82.html bollettino di guerra n° 1178 del 16 agosto 1943].</ref> durante una crociera offensiva, avvistati due [[Incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] nemici ad est di [[Capo Spartivento (Calabria)|Capo Spartivento]] si portava all'attacco, lanciando due siluri contro uno degli incrociatori affondandolo e riuscendo poi a disimpegnarsi ed a rientrare a [[Arsenale militare marittimo di Taranto|Taranto]]. Trasferita a [[Termoli]] da [[Taranto]] dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], prese parte a varie missioni di sbarco di sabotatori nell'[[Alto Adriatico]], danneggiando, nel giugno [[1944]], un convoglio tedesco.
=== Servizio nella Marina Militare Italiana ===
Al termite della [[seconda guerra mondiale]] in base alle clausole del [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di pace]] una di queste unità venne ceduta alla [[Francia]] e quattro vennero consegnate all'[[Unione Sovietica]].
Le unità sopravvissute al conflitto e che non vennero cedute ad altre [[Marina militare|marine]] prestarono servizio nella [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] e vennero destinate ad operare nelle acque dell'[[Adriatico]] e dello [[Ionio]]. In totale furono nove le unità di questo tipo che entrarono a far parte della Marina Militare.
[[File:Motoconvertibile 473.jpg|left|thumb|upright=1.4|La MC/MS 473 a Taranto nel 1967]]
Il 1º gennaio [[1949]] queste unità vennero declassate a [[Motovedetta|motovedette]] in quanto le clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] impedivano all'Italia di avere unità siluranti. Il 1º novembre [[1952]], venute meno le clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] che vietavano all'[[Italia]] il possesso di questo tipo di unità, e con l'ingresso dell'Italia nella [[NATO]], queste imbarcazioni vennero riclassificate motosiluranti. Il 1º gennaio [[1954]] ebbero il [[Pennant number|distintivo ottico]] definitivo tipico delle unità da pattugliamento. La motosilurante "MS 31" declassata a motovedetta assunse dapprima la denominazione ''MV 613'' nel [[1949]], ritornando poi a ricoprire il ruolo di motosilurante dal [[1952]] con sigla ''MS 613'' ed infine a partire dal 1954 con la denominazione di ''MS 473''.
Nel [[1956]] venne programmato l'ammodernamento di sette delle nove motosiluranti e la loro conversione in motoconvertibili, ma essendo stata riscontrata la sconvenienza economica a proseguirlo, tale programma di ammodernamento venne limitato solamente a quattro unità: MS 472, MS 473, MS 474, MS 481, che costituirono la 42ª Squadriglia, mentre le unità della classe che non vennero ammodernate, furono tutte poste in disarmo nel corso della prima metà degli [[anni 1960|anni sessanta]].
Il criterio seguito per prolungare la vita operativa delle quattro unità, destinate ad essere ammodernate, fu quello di ottenere delle versatili unità da impiegare, mediante una rapida conversione
Il 10 giugno [[1972]] la motoconvertibile 473 al comando del [[Sottotenente di vascello|STV]] Bonaccorsi, insieme alla motoconvertibile 472 del STV Spanò e all'[[hovercraft]] HC 9801 comandato del [[Tenente di vascello|TV]] Gentile ha effettuato la risalita del [[Po]] fino a [[Piacenza]] (oltre ci sono le dighe), per portare a quelle popolazione il saluto e la Bandiera della Marina Militare. Al comando della squadriglia il [[Tenente di Vascello|TV]] Barbara. Per una settimana le tre unità hanno risalito il più grande fiume italiano, suscitando ammirazione e commozione al loro passaggio, prendendo parte il 10 giugno a [[Cremona]] alla festa della Marina, con una grande manifestazione che ha visto il lancio di incursori di [[Comsubin]] e manovre delle unità nelle acque. Nell'occasione furono particolarmente apprezzate le veloci esibizione dell'hovercraft che riusciva a sfrecciare, sia in acqua che sulla sabbia, a velocità elevatissime, essendo equipaggiato di un apparato di propulsione dotato di una [[turbina]] da 1050 [[Cavallo vapore britannico|hp]] che consentiva di raggiungere di velocità fino a 60 [[Nodo (unità di misura)|nodi]].<ref>[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=24484&st=0&p=208496
Oltre alla MS 473 è conservata anche la [[MS 472]] a [[Marina di Ravenna]] davanti alla locale sede dell'[[ANMI]]..
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== Note ==
<references/>
▲== Fonti ==
== Bibliografia ==
*Riccardo Magrini. ''Navi e velieri (guide compact DeAgostini)''
{{
[[Categoria:
[[Categoria:Navi esposte in museo]]
[[Categoria:Navi museo in Italia]]
[[Categoria:Navi costruite dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico]]
[[Categoria:Museo storico navale]]
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