Placodus: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Astrusus (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
 
(7 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate)
Riga 18:
|classe=[[Sauropsida]]
|sottoclasse=
|superordine=[[Sauropterygia]]
|ordine=[[Placodontia]]
|sottordine=
|infraordine=
|superfamiglia=
|famiglia='''Placodontidae'''<br />
<small>[[Edward Drinker Cope|Cope]], [[1871]]</small>
|sottofamiglia=
|tribù=
|sottotribù=
|genere='''Placodus'''
|genereautore=<small>[[Louis Agassiz|Agassiz]], [[1833]]</small>
|sottogenere=
Riga 54:
 
==Descrizione==
Questo animale poteva superare i due metri di lunghezza. Il [[corpo (anatomia)|corpo]] era tozzo, a forma di [[botte]], con collo corto e arti diretti lateralmente come quelli di un rettile di terraferma. Le zampe possedevano cinque dita, dotate probabilmente di membrane interdigitali. La [[coda (anatomia)|coda]] era allungata e compressa lateralmente.
 
Il [[cranio]] di ''Placodus'' era molto robusto, e negli esemplari adulti le ossa nasali, frontali e parietali erano fuse fra loro. Due serie di [[denti]] non appuntiti sporgevano nella parte anteriore della mascella e della mandibola. I denti posteriori erano invece larghi e appiattiti, di forma emisferica. Anche il palato era ricoperto di grandi denti bulbosi. Questa formidabile batteria di denti era messa in azione da muscoli masticatori potenti che potevano inserirsi attraverso le due fenestrature presenti nella parte posteriore del cranio per aumentare la potenza del morso.
Riga 70:
''Placodus'' non presentava eccezionali adattamenti alla vita acquatica, ma era in ogni caso un animale legato alla vita marina. Si spostava principalmente grazie agli arti anteriori e a movimenti ondulatori della coda lunga e appiattita lateralmente, mentre il corpo a forma di botte era rigido.
[[Image:Placodus gigas 4.jpg|thumb|Fossile di ''Placodus gigas'' - Senckenberg Museum, Francoforte.]]
Gran parte degli studiosi ritiene che ''Placodus'' fosse un animale [[durofagia|durofago]], ovvero che si cibava di [[molluschi]] presenti sul fondale, i cui gusci venivano frantumati dai grandi denti bulbosi (Rieppel, 1995). I denti anteriori simili a [[incisivi]], invece, potrebbero essere stati utilizzati per staccare i molluschi dal fondo. Alcuni [[squali]] attuali, come lo squalo di Port Jackson ''[[Heterodontus portusjacksoni]]'' (che si nutre di molluschi, ricci di mare, [[Crustacea|crostacei]]) hanno una dentatura dello stesso tipo.
 
Una ricerca del [[2010]] ha invece suggerito che ''Placodus'' non si cibava di molluschi, bensì di tenere [[piante]] marine e di alghe (Diedrich, 2010). Secondo l'autore dello studio, infatti, la struttura delle mascelle e dei denti e la [[morfologia (biologia)|morfologia]] dello scheletro farebbero pensare ai [[mammiferi]] [[sireni]] dell'[[Era Cenozoica]], come ''[[Halitherium]]''. L'ipotesi sarebbe comprovata dalla mancanza di ritrovamenti fossili di molluschi nella regione dello stomaco di ''Placodus''. Diedrich ha inoltre suggerito che, come i sireni attuali, questi rettili vivessero in grandi gruppi, “brucando” sul fondale marino.
Riga 86:
*V. de Buffrénil, Jean-Michel Mazin. Contribution de l'histologie osseuse al'interpretation paleobiologique du genre Placodus Agassiz, 1833 (Reptilia, Placodontia). „Revue de Paléobiologie”. 11, s. 397–407, 1992 (fr.).
*Oliver Rieppel. The genus Placodus: systematics, morphology, paleobiogeography, and paleobiology. „Fieldiana (Geology), New Series”. 31, s. 1–44, 1995.
*M. Dalla Vecchia and M. Avanzini. 2002. New findings of isolated remains of Triassic reptiles from Northeastern Italy. Bollettino della SocietaSocietà Paleontologica Italiana 42(2-3):215-235
*Jiang, D.-Y., Motani, R., Hao, W.-C., Rieppel, O., Sun, Y.-L., Schmitz, L., and Suny, Z.-Y., 2008, First record of Placodontoidea (Reptilia, Sauropterygia, Placodontia) from the Eastern Tethys: Journal of Vertebrate Paleontology, v. 28, n. 3, p.&nbsp;904-908.
*Diedrich, C. J., 2010, Palaeoecology of Placodus gigas (Reptilia) and other placodontids—Middle Triassic macroalgae feeders in the Germanic basin of central Europe—and evidence for convergent evolution with Sirenia: Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, v. 285, p.&nbsp;287-306.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Placodus}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Rettili}}
 
[[Categoria:Placodonti]]
[[Categoria:Taxa classificati da Louis Agassiz]]