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{{Bio
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|Nome = Adriano
{{Richiesta revisione bozza|ts=20241105233603|richiedente=Nurmukhammed2997|esito=È necessario chiarire se la voce sia stata scritta in [[WP:COI|conflitto di interessi]] o su [[WP:CSC|commissione]], in caso affermativo va [[WP:COI#Dichiarazione|dichiarato]], come descritto nelle due linee guida indicate; una versione praticamente identica del testo era stata presentata un paio di mesi fa da un altro utente|revisore=Maxpoto}}
|Cognome = Guerrini
{{Bozza|arg=biografie|arg2=letteratura|ts=20241102142601|wikidata=}}<!-- IMPORTANTE: NON CANCELLARE QUESTA RIGA, SCRIVERE SOTTO -->
|Sesso = M
{{NN|Scrittori|novembre 2024}}Adr
|LuogoNascita = Alfonsine
 
|GiornoMeseNascita = 8 aprile
'''Adriano Guerrini''' ([[Alfonsine]], [[8 aprile]] [[1923]] – [[Genova]], [[22 novembre]] [[1986]]) è stato un [[poeta]] , saggista, polemista e [[docente]] [[Italia|italiano]].
|AnnoNascita = 1923
|LuogoMorte = Genova
|GiornoMeseMorte = 22 novembre
|AnnoMorte = 1986
|Epoca = 1900
|Attività = poeta
|Attività2 = docente
|Nazionalità = italiano
|Immagine =Adriano Guerrini.jpg
|Didascalia= Guerrini nel 1951
}}
 
== Biografia ==
Adriano Guerrini nasce nel 1923 ad [[Alfonsine]], ultimo dei tre figli del ferroviere Luigi e della casalinga Maria Bedendo. Nel 1926 la famiglia si trasferisce a [[Ferrara]] e nel 1933 a [[Genova]].<ref>{{Cita libro|autore=Daniela Donati Guerrieri|autore2=Franco Lanza|autore3=Giovanni Meneghello|titolo=Il Secondo Novecento|url=https://www.google.it/books/edition/Il_Secondo_Novecento/ljJdAAAAMAAJ|data=1993|editore=G. Miano|lingua=it|volume=3}}</ref> Nel capoluogo ligure studia presso il [[Liceo Mazzini (Genova)|Liceo classico "Giuseppe Mazzini]]" di [[Sampierdarena]], dove consegue la maturità nel 1942. Richiamato alle armi, nel 1943 è allievo ufficiale di complemento nelle [[Isole Brioni]]: l'8 settembre è deportato nel [[Tirolo austriaco]], dove resta sino alla fine della [[Seconda guerra mondiale|guerra]]. Nel 1947 si laurea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'[[Università degli Studi di Genova]] con una tesi dal titolo ''Abbozzo di un relazionismo radicale'' (relatore [[Adelchi Baratono]]<ref>{{Cita libro|nome=Paolo|cognome=Zoboli|titolo=Sbarbaro e i tragici greci|url=https://www.google.it/books/edition/Sbarbaro_e_i_tragici_greci/QBNpGafz3ksC?hl=en&gbpv=1&dq=%22adriano+guerrini%22&pg=PA30&printsec=frontcover|data=2005|editore=Vita e Pensiero|p=30|ISBN=978-88-343-1198-1}}</ref>). Dal 1950 fino alla pensione nel 1979 insegna Storia e Filosofia nei licei classici di [[Pegli]] ("[[Liceo Mazzini (Genova)|Mazzini]]", succursale: 1950-1951), della [[La Spezia|Spezia]] ("Costa": 1951-1954), di [[Savona]] ("Chiabrera": 1954-1964) e di Sampierdarena ([[Liceo Mazzini (Genova)|"Mazzini"]], sede: 1964-1979).
 
Esordisce come poeta nel 1949 con ''Ila'', seguito nel 1951 da ''L'altra via'' (segnalato l'anno precedente al concorso dell'editore Gastaldi) e nel 1957 da ''L'adolescente'', recensito da [[Giorgio Caproni]] sulla ''Fiera letteraria.''<ref>{{Cita libro|autore=Giorgio Caproni|curatore=Raffaella Scarpa|titolo=Prose critiche|anno=2012|editore=Aragno|città=Torino|pp=813-817|volume=II (1954-1958)|ISBN=9788884195951}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Michela|cognome=Baldini|titolo=Giorgio Caproni. Bibliografia delle opere e della critica (1933-2020)|url=https://www.google.it/books/edition/Giorgio_Caproni_Bibliografia_delle_opere/ZHyKEAAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=%22adriano+guerrini%22&pg=PA119&printsec=frontcover|data=2022|editore=Firenze University Press|p=119|ISBN=978-88-5518-241-6}}</ref> Il primo importante libro di versi è tuttavia ''Età di ferro'', pubblicato nel 1958 da Rebellato con una notizia sull'autore di Diego Valeri (Valeri e [[Camillo Sbarbaro]], con il quale è entrato in contatto nell'autunno del 1954, resteranno sempre i maestri di Guerrini<ref>{{Cita libro|nome=Maria Pia|cognome=Arpioni|titolo=Catalogo della mostra "Adriano Guerrini (1923-1986): mostra bio-bibliografica" Genova - Biblioteca Berio 1-20 marzo 2016|url=https://www.google.it/books/edition/Adriano_Guerrini_1923_1986/YPzFDAEACAAJ?hl=en|data=2016|editore=Fondazione Giorgio e Lilli Devoto|ISBN=978-88-7494-263-3}}</ref>). Nel 1960 pubblica ''L'amore e il tempo'', con prefazione di [[Carlo Betocchi]], e vince con [[Andrea Zanzotto]] il Premio Colli Euganei con la raccolta ''Ritorno alla terra euganea''.<ref>{{Cita libro|nome=Paolo|cognome=Zoboli|titolo=Linea ligure: Sbarbaro, Montale, Caproni|url=https://www.google.it/books/edition/Linea_ligure/8SGSAAAAIAAJ?|data=2006|editore=Interlinea|p=258|ISBN=978-88-8212-562-2}}</ref>
Adriano Guerrini nasce l’8 aprile 1923 ad Alfonsine (Ravenna) da Luigi, ferroviere, e da Maria Bedendo, casalinga, ultimo di tre figli. Nel 1926 la famiglia si trasferisce a Ferrara e nel 1933 a Genova.[1] Nel capoluogo ligure Adriano studia presso il Liceo classico “Giuseppe Mazzini” di Sampierdarena, conseguendo la maturità nell’anno scolastico 1941-1942; richiamato alle armi, nel 1943 è allievo ufficiale di leva nelle isole Brioni, piccolo arcipelago presso le coste occidentali dell’Istria: l’8 settembre è deportato nel Tirolo austriaco, dove resta sino alla fine della guerra. Nel 1947 si laurea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova con una tesi dal titolo ''Abbozzo di un relazionismo radicale'' (relatore Adelchi Baratono). Dal 1950 fino alla pensione nel 1979 insegna Storia e Filosofia nei licei classici di Pegli (“Mazzini”, succursale: 1950-1951), della Spezia (“Costa”: 1951-1954), di Savona (“Chiabrera”: 1954-1964) e di Sampierdarena (“Mazzini”, sede: 1964-1979).
 
=== Gli anni di ''Diogene'' e di ''Resine'' ===
Guerrini esordisce come poeta nel 1949 con un libretto in autoedizione (''Ila''), seguito nel 1951 da ''L’altra via'', segnalato l’anno precedente al concorso dell’editore Gastaldi, e nel 1957 da ''L'adolescente'', recensito da Giorgio Caproni sulla “Fiera letteraria”.[2] Il primo importante libro di versi del poeta è tuttavia ''Età di ferro'', pubblicato nel 1958 da Rebellato con una notizia sull’autore di Diego Valeri (Valeri e Sbarbaro, con il quale è entrato in contatto nell’autunno del 1954, resteranno sempre i maestri di Guerrini). Nel 1960 pubblica ''L’amore e il tempo'', con prefazione di Carlo Betocchi, e vince con Andrea Zanzotto il Premio Colli Euganei con la breve raccolta ''Ritorno alla terra euganea''.
Nel 1959, con [[Gian Luigi Falabrino]], ha intanto fondato la rivista ''Diogene''<ref>{{Cita libro|autore=Stefano Verdino|curatore=La stagione del “Diogene”, in Coerenza e dispersione. Contributi per Gian Luigi Falabrino|titolo=Franca Guelfi|anno=2000|editore=Viennepierre|città=Milano|pp=23-45}}</ref>. Nel 1961 esce l'antologia ''I Novissimi. Poesie per gli anni '60''.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giorgio Bàrberi Squarotti|data=ottobre 1961|titolo=La poesia dei ‘Novissimi'|rivista=Diogene|volume=III|numero=5|pp=2-3}}</ref> A questo fatto sono direttamente legate le ''Confessioni'' che escono sul successivo numero di dicembre, nelle quali Guerrini lamenta che dopo l'[[Ermetismo (letteratura)|ermetismo]] (forma senza contenuto) e il [[Neorealismo (letteratura)|neorealismo]] (contenuto senza forma) non si sia data l'agognata sintesi (forma e contenuto) ma si siano invece "aperte le porte del caos".<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini|data=dicembre 1961|titolo=Confessioni|rivista=Diogene|volume=III|numero=6|p=14}}</ref> È da questo momento che combatte una battaglia contro la [[neoavanguardia]],<ref>{{Cita libro|nome=Renzo|cognome=Cremante|titolo=Adriano Guerrini e L'Età di ferro: un poeta del Novecento|url=https://www.google.it/books/edition/Adriano_Guerrini_e_L_Et%C3%A0_di_ferro/8XsdAQAAIAAJ|data=1989|editore=Longo|p=38}}</ref> testimoniata dagli interventi pubblicati quasi tutti sul ''Diogene'' e infine raccolti nel volume ''La poesia neurologica'' (1969). Queste tematiche verranno affrontate anche nella raccolta ''Polemica'' (1965).
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A partire da questo periodo Guerrini paga con un isolamento pressoché totale la sua posizione di uomo di sinistra (fra socialismo umanitario e [[socialdemocrazia]]) ferocemente [[anticomunista]]; e anche il suo giudizio sulla [[contestazione studentesca]] è fondamentalmente critico, come testimonierà nel 1971 il volume ''La rivoluzione al liceo. Autobiografia di un professore''.<ref>{{Cita libro|nome=Gianluca|cognome=Schiavo|titolo=Dal signor maestro al prof. in crisi: L'insegnante di scuola nella letteratura italiana contemporanea|url=https://www.google.it/books/edition/Dal_signor_maestro_al_prof_in_crisi/_TEIAQAAQBAJ?|data=2013|editore=Armando Editore|lingua=|p=125|ISBN=978-88-6677-373-3}}</ref>
==Gli anni di ''Diogene'' e di ''Resine''==
 
Nel 1968 dedica al "maestro" Sbarbaro, scomparso l'anno prima, il volume ''Il significato di Sbarbaro''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Vittorio|cognome=Coletti|data=1975|titolo=Review of Atti del Convegno nazionale di studi su Camillo Sbarbaro - Spotorno 6-7 Ottobre 1973; Resine - Quaderni liguri di cultura - Genova 1974|rivista=Lettere Italiane|volume=27|numero=2|pp=233-238|url=https://www.jstor.org/stable/26257362}}</ref> Nel 1969, dopo una frattura fra i due fondatori, ''Diogene'' cessa le pubblicazioni; tre anni dopo, nel 1972, nasce ''[[Resine (rivista)|Resine]]'', la rivista dal titolo emblematicamente sbarbariano che, attraverso due serie (1972-1978 e 1979-2015) vivrà per oltre quarant'anni. Negli anni settanta pubblica in autoeduizione ''Cinquanta quartine'' (1951), scritte un quindicennio prima, e ''Alti boschi'' (1973), riscrittura di ''Ila''; negli anni immediatamente successivi approda alle edizioni ''All'insegna del Pesce d'Oro'' di [[Vanni Scheiwiller]] con ''Jon il Groenlandese'' (1974, con prefazione di Caproni<ref>{{Cita libro|nome=Fabrizio|cognome=Miliucci|titolo=Nella scatola nera: Giorgio Caproni critico e giornalista|url=https://www.google.it/books/edition/Nella_scatola_nera/6ujrDwAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=%22adriano+guerrini%22&pg=PT76&printsec=frontcover|data=2019|editore=Mimesis|ISBN=978-88-575-6058-8}}</ref>) e ''Poesie politiche'' (1976). Nel 1978 pubblica ''Età di ferro'', edito da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]: nella prima sezione rielabora radicalmente l'omonimo libro del 1958, nella seconda rielabora ''Polemica'' e nella terza ripropone immutato ''Jon il Groenlandese''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gian-Paolo|cognome=Biasin|data=1979|titolo=Review of Età di ferro|rivista=World Literature Today|volume=53|numero=3|pp=492-492|lingua=en|doi=10.2307/40132244|url=https://www.jstor.org/stable/40132244}}</ref>
Nel 1959, con l’amico Gian Luigi Falabrino, Guerrini ha intanto fondato la rivista “Diogene”.[3] Nel 1961 esce l’antologia ''I Novissimi. Poesie per gli anni ’60'', recensita sul numero di ottobre da Giorgio Bàrberi Squarotti.[4] A questo fatto sono direttamente legate, senza dubbio, le ''Confessioni'' che escono sul successivo numero di dicembre, nelle quali Guerrini lamenta che dopo l’ermetismo (forma senza contenuto) e il neorealismo (contenuto senza forma) non si sia data l’agognata sintesi (forma e contenuto) ma si siano invece “aperte le porte del caos”.[5] È da questo momento che il poeta combatte una asperrima e sostanzialmente solitaria battaglia contro la neoavanguardia, testimoniata dagli interventi pubblicati quasi tutti sul “Diogene” e infine raccolti nel volume dal titolo emblematico ''La poesia neurologica'', stampato da Rebellato verso la fine del 1969. Il corrispettivo in versi della ''Poesia neurologica'' è dato dalle due serie di ''Nuove poesie'' comparse sul “Diogene” nell’ottobre 1963 e nell’ottobre 1964, che nel 1965 andranno a formare, con alcune aggiunte inedite, il volume ''Polemica''.
 
=== Gli ultimi anni ===
In questi anni, e poi sempre, Guerrini paga con un isolamento pressoché totale la sua posizione di uomo di sinistra (fra socialismo umanitario e socialdemocrazia) ferocemente anticomunista; e anche il suo giudizio sulla contestazione studentesca è fondamentalmente critico, come testimonierà nel 1971 il volume ''La rivoluzione al liceo. Autobiografia di un professore''.
Dopo il pensionamento nel 1979, provvede a una definitiva sistemazione della sua opera in versi anteriore all'''Età di ferro'' con ''L'adolescente'' (1980), ''Alti boschi'' (1982) e ''L'invito'' (1984). A questi volumi si affiancano quelli che raccolgono testi più recenti: ''Ventotto poesie'' (che ricevono il premio Frascati) e ''Quindici poesie a qualcuno'' (1981), ''Tanka'' (1984).
 
Nel 1984 Allen D. Thompson, professore dell'[[Università di Hull]], lo invita a tenere alcune lezioni agli studenti per l'anno successivo, ma nella primavera del 1985 Guerrini è colpito da ictus, che gli impedisce di recarsi in Inghilterra. Muore a [[Genova]] il 22 novembre 1986. I testi da lui preparati per le lezioni compaiono postumi su ''Resine'' con il titolo ''Discorsi inglesi'' (1988).
Nel 1968 Guerrini dedica al “maestro” Sbarbaro, scomparso l’anno prima,  il volume ''Il significato di Sbarbaro''. Nel 1969, dopo una frattura fra i due fondatori, “Diogene” cessa le pubblicazioni; ma tre anni dopo, nel 1972, nasce “Resine”, la rivista dal titolo emblematicamente sbarbariano  che, attraverso due serie (1972-1978 e 1979-2015) vivrà per oltre quarant’anni. Gli anni Settanta sono particolarmente intensi anche per l’opera poetica di Guerrini, che in autoeduizione pubblica nel 1971 le ''Cinquanta quartine'' risalenti a un quindicennio prima e nel 1973 ''Alti boschi'', riscrittura di ''Ila''; mentre negli anni immediatamente successivi il poeta approda alle edizioni All’insegna del Pesce d’Oro di Vanni Scheiwiller con ''Jon il Groenlandese'' (1974, con prefazione di Giorgio Caproni) e ''Poesie politiche'' (1976). Il più grande traguardo di Guerrini è tuttavia la pubblicazione nello “Specchio” di Mondadori, nel 1978, del volume ''Età di ferro'', che nella prima sezione rielabora radicalmente l’omonimo libro del 1958, nella seconda rielabora sensibilmente ''Polemica'' e nella terza ripropone immutato ''Jon il Groenlandese''.
 
==Gli ultimiPoetica anni==
{{NN|Scrittori|novembre 2024|quasi tutte le fonti rimandano ai testi dello stesso Guerrini, ne servono di terze, autorevole e imparziali per verificare che questa sezione non sia una ricerca originale}}
 
Guerrini ha esposto la propria concezione della poesia nella ''Poetica breve'' conclusa nel 1954 ma data alle stampe solo nel 1982: concezione alla quale è rimasto poi fedele sino all'ultimo, come testimonia il testo della lezione tenuta il 20 aprile 1983 all'Università di Genova, ''Come si scrive una poesia'', stampato su “Resine” dell'aprile-giugno<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini|data=aprile-giugno 1983|titolo=Come si scrive una poesia|rivista=Resine|volume=n.s., [V]|numero=16|pp=17-28}}</ref>.
Negli anni ottanta Guerrini, in pensione dal 1979, provvede a una definitiva sistemazione della sua opera in versi anteriore all'''Età di ferro'' con ''L'adolescente'' (1980), ''Alti boschi'' (1982) e ''L'invito'' (1984). A questi volumi si affiancano quelli che raccolgono testi più recenti: ''Ventotto poesie'' (che ricevono il premio Frascati) e ''Quindici poesie a qualcuno'' (1981), ''Tanka'' (1984).
 
Nella ''Poetica breve,'' Guerrini individua l'elemento specifico della poesia nel “sentimento dell'infinito” (fisico e metafisico), nella “contemplazione infinitizzante” che investe i “contenuti umani”. Si tratta esplicitamente di una poetica romantica ("[[Friedrich Schlegel|Schlegel]] affermava che la malinconia è il tratto caratteristico della poesia moderna o ‘romantica'. Il che – per noi è ormai chiaro – va esteso a tutta la poesia, la quale in questo senso è tutta sempre romantica”) dalle connotazioni fortemente religiose (“Però l'emozione poetica, in quanto ‘infinitizzante', è da riconoscersi di natura profondamente religiosa”) anche se naturalmente non confessionali<ref>{{Cita libro|autore=Adriano Guerrini|titolo=«Resine» (Quaderni liguri di cultura)|anno=1982|editore=Sabatelli|città=Savona|pp=44, 57}}</ref>.
Nel 1984 Allen D. Thompson, professore dell'[[Università di Hull]], lo invita a tenere alcune lezioni agli studenti per l'anno successivo, ma nella primavera del 1985 Guerrini è colpito da ictus e le lezioni sono prima rimandate all'autunno e infine annullate. Guerrini muore a [[Genova]] il 22 novembre 1986. I testi da lui preparati per le lezioni compaiono postumi, su ''Resine'' dell'ottobre-dicembre 1988, con il titolo ''Discorsi inglesi''.
 
A questa poetica sono ispirati i versi del primo Guerrini, da ''L'adolescente'' a ''Alti boschi'', da ''L'amore e il tempo'' a ''L'invito''; la situazione storica (l'urto con l'“età di ferro”) porta però presto il poeta a una poesia più cupa e tormentata (appunto ''Età di ferro'' e poi, in anni successivi, ''Jon il Groenlandese'', ''Ventotto poesie'' e ''Tanka'') che assumerà, nella lotta senza quartiere con la Neoavanguardia, i toni aspri della polemica letteraria e politica (''Polemica'', ''Poesie politiche'', ''Quindici poesie a qualcuno''), ormai lontani dalla “contemplazione infinitizzante” della ''Poetica breve''<ref>{{Cita libro|curatore=Paolo Zoboli|titolo=Adriano Guerrini - L'opera poetica (1941-1986)|anno=2024|editore=Fondazione Giorgio e Lilli Devoto e Edizioni San Marco dei Giustiniani – A Genova dal 1976|città=Genova|p=IX-XVI|capitolo=Introduzione}}</ref>.
LA POETICA E IL PENSIERO
 
Tutti i numeri di “Diogene” recano un'epigrafe dal ''De sapiente'' di Charles de Bouelles: “Sapienza non è che una certa umanità”. È un binomio, quello di ''uomo'' e ''ragione'', che per Guerrini entra a costituire tuttavia un inscindibile trinomio con ''poesia'': non per nulla da una parte l'autore dedica alcune pagine della ''Poetica'' ''breve'' al rapporto fra ''poesia'' – che è classicamente, ricorda Guerrini, un “sogno” in presenza di essa – e ''ragione''; e dall'altra si sofferma su quello fra ''poesia'' e ''umanità'', perché la poesia “certo è uno dei tramiti maggiori di ciò che un tempo si battezzò ''humanitas'', cioè della coltivazione dell'uomo nell'uomo”.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini|data=aprile-giugno 1983|titolo=Come si scrive una poesia|rivista=Resine|volume=n.s., [V]|numero=16|p=27}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Emerico|cognome=Giachery|titolo=Letteratura come amicizia|url=https://www.google.it/books/edition/Letteratura_come_amicizia/kmbzAAAAMAAJ?hl=en&gbpv=1&bsq=%22adriano+guerrini%22&dq=%22adriano+guerrini%22&printsec=frontcover|data=1996|editore=Bulzoni|p=119|ISBN=978-88-7119-901-6}}</ref>
Guerrini ha esposto la propria concezione della poesia nella ''Poetica breve'' conclusa nel 1954 ma data alle stampe solo nel 1982: concezione alla quale è rimasto poi fedele sino all’ultimo, come testimonia il testo della lezione tenuta il 20 aprile 1983 all’Università di Genova, ''Come si scrive una poesia'', stampato su “Resine” dell’aprile-giugno.[6]
 
La sua poesia era anche caratterizzata dall'attenzione alle tematiche ecologiche: Roberto Mosena la definirà un{{'}}"ecopoesia", notando che Guerrini, insieme a [[Pier Paolo Pasolini]] e [[Italo Calvino]], fu uno dei pochi autori italiani del secondo Novecento ad aver "tenuto lo sguardo sulla catastrofe ambientale".<ref>{{Cita libro|nome=Roberto|cognome=Mosena|titolo=Proteso a un'avventura|url=https://www.google.it/books/edition/Proteso_a_un_avventura/p5nBCwAAQBAJ|data=2005|editore=Edizioni Nuova Cultura|p=91|ISBN=978-88-89362-03-7}}</ref>
Nella ''Poetica breve'' Guerrini individua l’elemento specifico della poesia nel “sentimento dell’infinito” (fisico e metafisico), nella “contemplazione infinitizzante” che investe i “contenuti umani”. Si tratta esplicitamente di una poetica romantica (“F. Schlegel affermava che la malinconia è il tratto caratteristico della poesia moderna o ‘romantica’. Il che – per noi è ormai chiaro – va esteso a tutta la poesia, la quale in questo senso è tutta sempre romantica”) dalle connotazioni fortemente religiose (“Però l’emozione poetica, in quanto ‘infinitizzante’, è da riconoscersi di natura profondamente religiosa”)anche se naturalmente non confessionali.[7]
 
A questa poetica sono ispirati i versi del primo Guerrini, da ''L’adolescente'' a ''Alti boschi'', da ''L’amore e il tempo'' a ''L’invito''; la situazione storica (l’urto con l’“età di ferro”) porta però presto il poeta a una poesia più cupa e tormentata (appunto ''Età di ferro'' e poi, in anni successivi, ''Jon il Groenlandese'', ''Ventotto poesie'' e ''Tanka'') che assumerà, nella lotta senza quartiere con la Neoavanguardia, i toni aspri della polemica letteraria e politica (''Polemica'',  ''Poesie politiche'', ''Quindici poesie a qualcuno''), ormai lontani dalla “contemplazione infinitizzante” della ''Poetica breve''.[8]
 
Tutti i numeri di “Diogene” recano un’epigrafe dal ''De sapiente'' di Charles de Bouelles: “Sapienza non è che una certa umanità”. È un binomio, quello di ''uomo'' e ''ragione'', che per Guerrini entra a costituire tuttavia un inscindibile trinomio con ''poesia'': non per nulla da una parte l’autore dedica alcune pagine della ''Poetica'' ''breve'' al rapporto fra ''poesia'' – che è classicamente, ricorda Guerrini, un “sogno” in presenza di essa – e ''ragione''; e dall’altra si sofferma su quello fra ''poesia'' e ''umanità'', perché la poesia “certo è uno dei tramiti maggiori di ciò che un tempo si battezzò ''humanitas'', cioè della coltivazione dell’uomo nell’uomo”.[9]
 
== Opere ==
=== Poesie ===
* ''Ila (Versi)'', s.e., Genova, 1949.
* ''L’altraL'altra via'', Gastaldi, Milano, 1951.
* ''L’adolescenteL'adolescente'', Liguria, Genova ,1957.
* ''Età di ferro'', con una notizia di Diego Valeri, Rebellato, Padova, 1958.
* ''Nel cerchio'', in ''Nuovi poeti'', II, raccolti e presentati da Ugo Fasolo, Vallecchi, Firenze, 1958.
* ''L’amoreL'amore e il tempo'', prefazione di Carlo Betocchi, Amicucci, Padova, 1960.
* ''Ritorno alla terra euganea'', in ''Premio colli euganei 1960. Andrea Zanzotto, Adriano Guerrini'', Ca’Ca' Diedo, Venezia s.d. [1960].
* ''Ritorno alla terra euganea'', Ca’Ca' Diedo, Venezia, 1961.
* ''Polemica'', Edizioni del “Diogene”, Genova, 1965.
* ''Cinquanta quartine (1956)'', a cura dell’autoredell'autore, Genova, 1971.
* ''Alti boschi (1943-1947)'', edizione a cura dell’autoredell'autore, Genova, 1973.
* ''Jon il Groenlandese'', prefazione di Giorgio Caproni, All’insegnaAll'insegna del Pesce d’Orod'Oro, Milano, 1974.
* ''Poesie politiche'', All’insegnaAll'insegna del Pesce d’Orod'Oro, Milano, 1976.
* ''Età di ferro'', Mondadori, Milano, 1978.
* ''Omaggio a Trieste'', San Marco dei Giustiniani, Genova, 1980.
* ''L’adolescenteL'adolescente'', prefazione di Giorgio Caproni, Liguria - Edizioni Sabatelli, Genova, 1980.
* ''Ventotto poesie'', prefazione di Giancarlo Vigorelli, San Marco dei Giustiniani, Genova, 1981.
* ''Quindici poesie a qualcuno'', Edizioni di «Resine» - Sabatelli, Savona, 1981.
* ''Alti boschi'', «Resine» (Quaderni liguri di cultura) - Sabatelli, Savona, 1982.
* ''Tanka (1974-1979)'', Res, Milano, 1984.
* ''L’invitoL'invito (1943-1961)'', San Marco dei Giustiniani, Genova, 1984.
* ''Poesie (1941-1986)'', a cura di Francesco De Nicola, De Ferrari, Genova, 1996.
* ''Erotia'', a cura di Luigi Fenga, prefazione di Adriano Sansa, San Marco dei Giustiniani, Genova, 1996.
* ''Jon il Groenlandese'', a cura Stefano Giovannuzzi, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova, 2016.
* ''L’operaL'opera poetica'', a cura di Paolo Zoboli, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova, 2024.
 
=== Prosa ===
* ''I mesi'', Edizioni del “Diogene”, Genova, 1960.
* ''Il significato di Sbarbaro'', Liguria - Sabatelli, Genova-Savona, 1968.
* ''La poesia neurologica'', Rebellato, Padova, 1969.
* ''La rivoluzione al liceo. Autobiografia di un professore'', La Nuova Italia, Firenze, 1971.
* ''Poetica breve'', «Resine» (Quaderni liguri di cultura) - Sabatelli, Savona, 1982.
* ''Discorsi inglesi. La poesia italiana dalla guerra a noi. Sei conversazioni ai giovani inglesi (1985)'', “Resine”, n.s., 38, ottobre-dicembre, 1988.
 
=== Lettere ===
* [[Camillo Sbarbaro]], ''Lettere ad Adriano Guerrini (1954-1967)'', a cura di Davide Puccini, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova, 2009.
 
*== '''Note''' ==
<references />
* [1] ''Scheda biografica di Adriano Guerrini'', in ''Adriano Guerrini tra l’antica cortesia e l’età di ferro'', [Atti del Convegno (Tiglieto, 7 ottobre 1989), a cura di Francesco De Nicola,] in “Resine”, n.s., [XIII], 44, aprile-giugno 1990, pp. 77-78; ma per la biografia del poeta si veda anche Francesco De Nicola, ''Lettere a (e di) Guerrini: progetti, realtà e delusioni di un poeta civile'' (''ibi'', pp. 45-63).
 
==Bibliografia==
[2] Giorgio Caproni, ''Due doni di poesia'', in “La Fiera Letteraria”, 19 maggio 1957, pp. 1-2; ora in Id., ''Prose critiche'', edizione e introduzione a cura di Raffaella Scarpa, prefazione di Gian Luigi Beccaria, Aragno, Torino 2012 (Biblioteca Aragno), vol. II (1954-1958), pp. 813-817.
 
* {{Cita pubblicazione|autore=Giorgio Bàrberi Squarotti|data=ottobre 1961|titolo=La poesia dei ‘Novissimi'|rivista=Diogene|volume=III|numero=5}}
[3] Stefano Verdino, ''La stagione del “Diogene”'', in ''Coerenza e dispersione. Contributi per Gian Luigi Falabrino'', a cura di Franca Guelfi, Viennepierre, Milano 2000, pp. 23-45.
* {{Cita libro|autore=Giovanni Cattanei|titolo=La Liguria e la poesia italiana del novecento|anno=1966|editore=Silva|città=Milano|pp=367-377}}
* {{Cita libro|autore=Francesco De Nicola|titolo=Lettere a (e di) Guerrini: progetti, realtà e delusioni di un poeta civile}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini|data=aprile-giugno 1983|titolo=Come si scrive una poesia|rivista=Resine|volume=n.s., [V]|numero=16}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini|data=dicembre 1961|titolo=Confessioni|rivista=Diogene|volume=III|numero=6}}
* {{Cita libro|autore=Adriano Guerrini|titolo=«Resine» (Quaderni liguri di cultura)|anno=1982|editore=Sabatelli|città=Savona}}
* {{Cita libro|autore=Giorgio Caproni|curatore=Raffaella Scarpa|titolo=Prose critiche|anno=2012|editore=Aragno|città=Torino|capitolo=II (1954-1958)|ISBN=9788884195951}}
* {{Cita libro|autore=Stefano Verdino|curatore=Franca Guelfi|titolo=La stagione del “Diogene”, in Coerenza e dispersione. Contributi per Gian Luigi Falabrinoche|anno=2000|editore=Viennepierre|città=Milano}}
* {{Cita libro|curatore=Paolo Zoboli|titolo=Adriano Guerrini - L'opera poetica (1941-1986)|anno=2024|editore=Fondazione Giorgio e Lilli Devoto e Edizioni San Marco dei Giustiniani – A Genova dal 1976|città=Genova|capitolo=II (1954-1958)}}
 
== Altri progetti ==
[4] Giorgio Bàrberi Squarotti, ''La poesia dei ‘Novissimi’'', in “Diogene”, III, 5, ottobre 1961, pp. 2-3.
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[5] Adriano Guerrini, ''Confessioni'', in “Diogene”, III, 6, dicembre 1961, p. 14.
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[6] Adriano Guerrini, ''Come si scrive una poesia'', in “Resine”, n.s., [V], 16, aprile-giugno 1983, pp. 17-28.
 
[7] Adriano Guerrini, ''Poetica breve'', «Resine» (Quaderni liguri di cultura) - Sabatelli, Savona 1982, pp. 44, 57.
 
[8] Paolo Zoboli, ''Introduzione'', in Adriano Guerrini, ''L’opera poetica'', a cura di Paolo Zoboli, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova 2024, pp. IX-XVI.
 
[9] Adriano Guerrini, ''Come si scrive una poesia'', p. 27.
 
==Bibliografia==
{{Organizzare|Da controllare e probabilmente sfoltire, mantenendo soprattutto i testi che servono per la redazione della voce, salvo qualche testo notevolmente autorevole di approfondimento.|letteratura|novembre 2024}}
* Giorgio Caproni, ''Due doni di poesia'', in “La Fiera Letteraria”, 19 maggio 1957, pp. 1-2; ora in Id., ''Prose critiche'', edizione e introduzione a cura di Raffaella Scarpa, prefazione di Gian Luigi Beccaria, Aragno, Torino 2012, vol. II (1954-1958), pp. 813-817.
* Diego Valeri, ''Notizia'', sul primo risvolto di copertina di Adriano Guerrini, ''Età di ferro'', 1958.
* Giorgio Caproni, ''Quintetto'', in “La Fiera letteraria”, 4 ottobre 1959, p. 4; ora in Id., ''Prose critiche'', vol. III (1959-1962), pp. 1235-1238 (p. 1236: recensione a Adriano Guerrini, ''Età di ferro'', 1958).
* Giorgio Caproni, ''Guerrini, Giudici, Vivaldi, Marmori, Sanguineti, Craviotto'', in “Corriere mercantile”, 6 ottobre 1959, p. 3; ora in Id., ''Prose critiche'', vol. III (1959-1962), pp. 1347-1354 (le pp. [1347]-1348: recensione a Adriano Guerrini, ''Età di ferro'', 1958).
* Carlo Betocchi, prefazione a Adriano Guerrini, ''L’amore e il tempo'', 1960, pp. 3-7.
* Giovanni Cattanei, ''Adriano Guerrini'', in Id., ''La Liguria e la poesia italiana del novecento'', Silva, Milano 1966, pp. 367-377.
* Giorgio Caproni, ''Prefazione'' a Adriano Guerrini, ''Jon il Groenlandese'', 1974, pp. 7-10.
* Giorgio Bertone, ''Schizzo della poesia ligure contemporanea'', in “Resine”, [VI], 22, luglio-settembre 1977, pp. 12-29 (alle pp. 16-18).
* n.f. [Carlo Betocchi], quarta di copertina di Adriano Guerrini, ''Età di ferro'', 1978.
* Davide Puccini, ''Adriano Guerrini'', in ''Poesia italiana del Novecento'', Piero Gelli e Gina Lagorio hanno diretto l’opera, Garzanti, Milano 1980, vol. II, pp. 900-906 [1988, nuova ed. con aggiornamenti bio-bibliografici].
* Giancarlo Vigorelli, ''Prefazione'' a Adriano Guerrini, ''Ventotto poesie'', 1981, pp. 7-10.
* Francesco De Nicola, ''Due raccolte di Guerrini'', in “Gazzetta di Parma”, 21 febbraio 1985; poi in Id., ''Scritti per una utopia. 15 anni di articoli giornalistici (1974-1988)'', Liguria - Sabatelli, Savona s.d. [1988], pp. 71-72 [su ''L’invito'', 1984, e ''Tanka'', 1984].
* Francesco De Nicola, ''L’ulivo e la parola. Studi sui poeti e la poesia in Liguria nel Novecento'', Liguria - Sabatelli, Savona s.d. [1985], p. 104.
* Stefano Verdino, ''Adriano Guerrini'', in ''La poesia in Liguria'', a cura di Id., Forum/Quinta Generazione, Forlì 1986, pp. 148-152.
* Elio Andriuoli, ''Adriano Guerrini (1923-1986)'', in Id., ''Venticinque poeti (Ricerche sulla poesia del Novecento in Liguria)'', Liguria - Sabatelli, Savona 1987, pp. 253-273.
* Stefano Verdino, ''Il secondo Novecento'', in ''La letteratura ligure. Il Novecento'', Costa & Nolan, Genova 1988, vol. II, pp. 303-393 (le pp. 348-350 e 434).
* ''Omaggio ad Adriano Guerrini'', “Resine”, n.s., [X], 37, luglio-settembre 1988 [numero monografico].
* ''Adriano Guerrini'', in ''Nove scrittori per un’idea di Liguria. Bono Calvino Caproni Conte Firpo Ghiglione Guerrini Morovich Sbarbaro'', a cura di Francesco De Nicola, Provincia di Genova, Genova 1989, pp. 85-98.
* ''Adriano Guerrini e l’età di ferro. Un poeta del Novecento'', Longo, Ravenna 1989.
* ''Adriano Guerrini tra l’antica cortesia e l’età di ferro'', [Atti del Convegno (Tiglieto, 7 ottobre 1989), a cura di Francesco De Nicola,] “Resine”, n.s., [XIII], 44, aprile-giugno 1990.
* Vico Faggi, ''“Resine” e la poesia'', in “Resine”, n.s., [XVII], 64, 1° trimestre 1995, pp. 3-5.
* Francesco De Nicola, ''Introduzione'' a Guerrini, ''Poesie (1941-1986)'', 1996, pp. XIII-XXII.
* Davide Puccini, ''Adriano Guerrini saggista: fra poetica, polemica e didattica'', in “Resine”, n.s, XXII, 85, 3° trimestre 2000, pp. 55-60.
* Stefano Verdino, ''La stagione del “Diogene”'', in ''Coerenza e dispersione. Contributi per Gian Luigi Falabrino'', a cura di Franca Guelfi, Viennepierre, Milano 2000, pp. 23-45.
* ''Adriano Guerrini, un poeta contro'', a cura di Luigi Fenga, “Resine”, n.s., XXVIII [ma XXVIII-XXIX], 110-111, 4° trimestre 2006 - 1° trimestre 2007 [numero monografico].
* Roberto Mosena, ''In assenza del pubblico: l’ecocritica di Adriano Guerrini'', in ''La poesia italiana degli anni Settanta'', a cura di Emiliano Sbaraglia, “Sincronie”, XI, 21-22, 2007, pp. 39-47; poi, con il titolo ''In assenza del pubblico. L’ecopoesia di Guerrini'', in Id., ''Proteso a un’avventura. Scritti montaliani e liguri'', Edizioni Nuova Cultura, Roma 2009, pp. [81]-91.
* Simona De Giorgio, ''L’«Età di ferro» come ‘summa’ della poesia guerriniana'', in “Resine”, n.s., XXIX [ma XXX], 115, 1° trimestre 2008, pp. 5-40.
* Luigi Fenga, ''“Altro era il tuo stampo”. A proposito di un rfiuto di 40 anni fa: “La rivoluzione al liceo” di Adriano Guerrini'', in “Resine”, n.s., XXIX, 117-118, 3° e 4° trimestre 2008, pp. 91-103.
* Giangiacomo Amoretti, ''La ricerca metrica nella poesia di Adriano Guerrini'', in “Satura”, II, 6, secondo trimestre 2009, pp. 11-23.
* Eugenio Parodi, ''“Diario di un italiano sbagliato” (aprile-giugno 1974), un profetico inedito di Adriano Guerrini'', in ''Percorsi liguri. Sbarbaro Descalzo Guerrini Montale'', “Resine”, n.s., XXXII [ma XXXIV], 136, 2° trimestre 2013, pp. 23-38.
* Stefano Verdino, ''“Diogene”: la premessa'', in ''Resine: i colori, le immagini, le parole'', “Resine”, n.s., XXXVI, 143-146, 1°-4° trimestre 2015, pp. 9-14.
* Eugenio Parodi, ''Preistoria, origine e nascita di «Resine»'', ''ibi'', pp. 15-33.
* Luigi Fenga, ''Storia della seconda serie di «Resine»'', ''ibi'', pp. 35-46.
* Adriano Sansa, ''Ricordo, eravamo amici'', ''ibi'', pp. 47-50.
* Stefano Giovannuzzi, ''I “penultimi” di Guerrini'', introduzione a Adriano Guerrini, ''Jon il Groenlandese'' (2016), pp. 7-19.
* ''Adriano Guerrini (1923-1986)'', Mostra bio-bibliografica (Genova - [[Biblioteca civica Berio|Biblioteca Berio]], 1-20 marzo 2016), Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova 2016.
* Paolo Zoboli, ''Poesie di Adriano Guerrini'', in “Quaderni de Il gallo”, XLII (LXXII), 8 (792), settembre 2018, pp. 10-11.
* ''Adriano Guerrini'', in ''Dodici poeti liguri (1960-2020)'', a cura di Anna Sansa, Il Canneto, Genova 2021, pp. 71-89.
* Paolo Zoboli, ''Verso il Grande Nord: “Jon il Groenlandese” e “San Brandano” di Adriano Guerrini'', in “Quaderni Borromaici”, 11, 2024, pp. 17-37.
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