Adriano Guerrini: differenze tra le versioni

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|Attività2 = docente
|Nazionalità = italiano
|Immagine =Adriano Guerrini.jpg
|Didascalia= Guerrini nel 1951
}}
 
== Biografia ==
Adriano Guerrini nasce nel 1923 ad [[Alfonsine]], ultimo dei tre figli del ferroviere Luigi e della casalinga Maria Bedendo. Nel 1926 la famiglia si trasferisce a [[Ferrara]] e nel 1933 a [[Genova]].<ref>{{Cita libro|autore=Daniela Donati Guerrieri|autore2=Franco Lanza|autore3=Giovanni Meneghello|titolo=Il Secondo Novecento|url=https://www.google.it/books/edition/Il_Secondo_Novecento/ljJdAAAAMAAJ|data=1993|editore=G. Miano|lingua=it|volume=3}}</ref> Nel capoluogo ligure studia presso il [[Liceo Mazzini (Genova)|Liceo classico "Giuseppe Mazzini]]" di [[Sampierdarena]], dove consegue la maturità nel 1942. Richiamato alle armi, nel 1943 è allievo ufficiale di levacomplemento nelle [[Isole Brioni]]: l'8 settembre è deportato nel [[Tirolo austriaco]], dove resta sino alla fine della [[Seconda guerra mondiale|guerra]]. Nel 1947 si laurea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'[[Università degli Studi di Genova]] con una tesi dal titolo ''Abbozzo di un relazionismo radicale'' (relatore [[Adelchi Baratono]]<ref>{{Cita libro|nome=Paolo|cognome=Zoboli|titolo=Sbarbaro e i tragici greci|url=https://www.google.it/books/edition/Sbarbaro_e_i_tragici_greci/QBNpGafz3ksC?hl=en&gbpv=1&dq=%22adriano+guerrini%22&pg=PA30&printsec=frontcover|data=2005|editore=Vita e Pensiero|p=30|ISBN=978-88-343-1198-1}}</ref>). Dal 1950 fino alla pensione nel 1979 insegna Storia e Filosofia nei licei classici di [[Pegli]] ("[[Liceo Mazzini (Genova)|Mazzini]]", succursale: 1950-1951), della [[La Spezia|Spezia]] ("Costa": 1951-1954), di [[Savona]] ("Chiabrera": 1954-1964) e di Sampierdarena ([[Liceo Mazzini (Genova)|"Mazzini"]], sede: 1964-1979).
 
Esordisce come poeta nel 1949 con ''Ila'', seguito nel 1951 da ''L'altra via'' (segnalato l'anno precedente al concorso dell'editore Gastaldi) e nel 1957 da ''L'adolescente'', recensito da [[Giorgio Caproni]] sulla ''Fiera letteraria.''<ref>{{Cita libro|autore=Giorgio Caproni|curatore=Raffaella Scarpa|titolo=Prose critiche|anno=2012|editore=Aragno|città=Torino|pp=813-817|volume=II (1954-1958)|ISBN=9788884195951}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Michela|cognome=Baldini|titolo=Giorgio Caproni. Bibliografia delle opere e della critica (1933-2020)|url=https://www.google.it/books/edition/Giorgio_Caproni_Bibliografia_delle_opere/ZHyKEAAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=%22adriano+guerrini%22&pg=PA119&printsec=frontcover|data=2022|editore=Firenze University Press|p=119|ISBN=978-88-5518-241-6}}</ref> Il primo importante libro di versi è tuttavia ''Età di ferro'', pubblicato nel 1958 da Rebellato con una notizia sull'autore di Diego Valeri (Valeri e [[Camillo Sbarbaro]], con il quale è entrato in contatto nell'autunno del 1954, resteranno sempre i maestri di Guerrini<ref>{{Cita libro|nome=Maria Pia|cognome=Arpioni|titolo=Catalogo della mostra "Adriano Guerrini (1923-1986): mostra bio-bibliografica" Genova - Biblioteca Berio 1-20 marzo 2016|url=https://www.google.it/books/edition/Adriano_Guerrini_1923_1986/YPzFDAEACAAJ?hl=en|data=2016|editore=Fondazione Giorgio e Lilli Devoto|ISBN=978-88-7494-263-3}}</ref>). Nel 1960 pubblica ''L'amore e il tempo'', con prefazione di [[Carlo Betocchi]], e vince con [[Andrea Zanzotto]] il Premio Colli Euganei con la raccolta ''Ritorno alla terra euganea''.<ref>{{Cita libro|nome=Paolo|cognome=Zoboli|titolo=Linea ligure: Sbarbaro, Montale, Caproni|url=https://www.google.it/books/edition/Linea_ligure/8SGSAAAAIAAJ?|data=2006|editore=Interlinea|p=258|ISBN=978-88-8212-562-2}}</ref>
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A partire da questo periodo Guerrini paga con un isolamento pressoché totale la sua posizione di uomo di sinistra (fra socialismo umanitario e [[socialdemocrazia]]) ferocemente [[anticomunista]]; e anche il suo giudizio sulla [[contestazione studentesca]] è fondamentalmente critico, come testimonierà nel 1971 il volume ''La rivoluzione al liceo. Autobiografia di un professore''.<ref>{{Cita libro|nome=Gianluca|cognome=Schiavo|titolo=Dal signor maestro al prof. in crisi: L'insegnante di scuola nella letteratura italiana contemporanea|url=https://www.google.it/books/edition/Dal_signor_maestro_al_prof_in_crisi/_TEIAQAAQBAJ?|data=2013|editore=Armando Editore|lingua=|p=125|ISBN=978-88-6677-373-3}}</ref>
 
Nel 1968 dedica al "maestro" Sbarbaro, scomparso l'anno prima,  il volume ''Il significato di Sbarbaro''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Vittorio|cognome=Coletti|data=1975|titolo=Review of Atti del Convegno nazionale di studi su Camillo Sbarbaro - Spotorno 6-7 Ottobre 1973; Resine - Quaderni liguri di cultura - Genova 1974|rivista=Lettere Italiane|volume=27|numero=2|pp=233–238233-238|url=https://www.jstor.org/stable/26257362}}</ref> Nel 1969, dopo una frattura fra i due fondatori, ''Diogene'' cessa le pubblicazioni; tre anni dopo, nel 1972, nasce ''[[Resine (rivista)|Resine]]'', la rivista dal titolo emblematicamente sbarbariano  che, attraverso due serie (1972-1978 e 1979-2015) vivrà per oltre quarant'anni. Negli anni settanta pubblica in autoeduizione ''Cinquanta quartine'' (1951), scritte un quindicennio prima, e ''Alti boschi'' (1973), riscrittura di ''Ila''; negli anni immediatamente successivi approda alle edizioni ''All'insegna del Pesce d'Oro'' di [[Vanni Scheiwiller]] con ''Jon il Groenlandese'' (1974, con prefazione di Caproni<ref>{{Cita libro|nome=Fabrizio|cognome=Miliucci|titolo=Nella scatola nera: Giorgio Caproni critico e giornalista|url=https://www.google.it/books/edition/Nella_scatola_nera/6ujrDwAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=%22adriano+guerrini%22&pg=PT76&printsec=frontcover|data=2019|editore=Mimesis|ISBN=978-88-575-6058-8}}</ref>) e ''Poesie politiche'' (1976). Nel 1978 pubblica ''Età di ferro'', edito da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]: nella prima sezione rielabora radicalmente l'omonimo libro del 1958, nella seconda rielabora ''Polemica'' e nella terza ripropone immutato ''Jon il Groenlandese''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gian-Paolo|cognome=Biasin|data=1979|titolo=Review of Età di ferro|rivista=World Literature Today|volume=53|numero=3|pp=492–492492-492|lingua=en|doi=10.2307/40132244|url=https://www.jstor.org/stable/40132244}}</ref>
 
=== Gli ultimi anni ===
[[File:Adriano-Guerrini-2.jpg|alt=Fotografia di Adriano Guerrini.|miniatura|Fotografia di Adriano Guerrini tratta da ''Adriano Guerrini - L'opera poetica (1941-1986).'' ]]
Dopo il pensionamento nel 1979, provvede a una definitiva sistemazione della sua opera in versi anteriore all'''Età di ferro'' con ''L'adolescente'' (1980), ''Alti boschi'' (1982) e ''L'invito'' (1984). A questi volumi si affiancano quelli che raccolgono testi più recenti: ''Ventotto poesie'' (che ricevono il premio Frascati) e ''Quindici poesie a qualcuno'' (1981), ''Tanka'' (1984).