Eusebio Caimo: differenze tra le versioni

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|ruoliricoperti=[[Vescovo]] di [[Diocesi di Cittanova|Cittanova]] <small>(1620-1640)</small>
|nato=14 agosto [[1566]] ad [[Udine]]
|ordinato=
|nomvescovo=21 ottobre [[1619]] da [[papa Paolo V]]
|consacrato=12 marzo [[1620]] dal [[cardinale]] [[Benedetto Giustiniani]]
|deceduto=19{{Calcola ottobre [[età3|1640]]|10|19|1566|8|14}} a [[Verteneglio]]
}}
{{Bio
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|pagina =328
|città=Udine
}}</ref><ref>{{Google books
|id=pbIcAQAAIAAJ
|titolo=I nomi degli altri: conversioni a Venezia e nel Friuli Veneto in età moderna
|anno=2008
|autore=Pietro Ioly Zorattini
|pagina =249
|isbn=9788822257826
|editore=Leo S. Olschki
}}</ref>
|GiornoMeseNascita = 14 agosto
|AnnoNascita = 1566
|LuogoMorte = Verteneglio
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Nel 1596, entrò a far parte del consiglio nobile di Udine, ricoprendo numerosi incarichi, tra cui ''giudice de’ pupilli'' e conservatore del [[Monte di Pietà]]. Divenne un importante oratore pubblico, rappresentando la città in diverse cerimonie e difendendo le sue posizioni in contesti ufficiali. Nel 1599, recitò un'orazione per la conclusione del mandato del luogotenente veneziano Stefano Viaro, dove ricordò la recente epidemia di peste che colpì la città.<ref>{{cita libro|titolo=Oratione de l'eccellentissimo sig.r Eusebio Caimo d. Vno de i molto illustri signori sette deputati de la citta di Vdine, a l'illustrissimo sig.r Stefano Viaro luogotenente de la detta citta, & di tutta la patria, ne la sua partenza
In Vdine|nome=Eusebio|cognome=Caimo|città=Udine|editore=Giovanni Battista Natolini|anno=1599|sbn=IT\ICCU\CNCE\008334CNCE008334}}</ref> La sua abilità oratoria e la solida preparazione giuridica lo resero un rappresentante adeguato della sua terra.
 
Nel 1605, venne nominato provveditore ai confini per risolvere controversie legate al confine orientale della [[Repubblica di Venezia]], ma le sue attività pubbliche rimasero principalmente legate all’amministrazione municipale. Decise successivamente di intraprendere la carriera ecclesiastica, ispirato dall'influenza del fratello [[Pompeo Caimo|Pompeo]]. Nel 1612 ottenne un canonicato e il 21 ottobre 1619 fu nominato vescovo di [[Diocesi di Cittanova|Cittanova]] da [[Papa Paolo V|Paolo V]]. La sua consacrazione avvenne a Roma 12 marzo [[1620]] dal [[cardinale]] [[Benedetto Giustiniani]], co-consacranti [[Attilio Amalteo]], [[Vescovo titolare|arcivescovo titolare]] di [[Sede titolare di Atene|Atene]], e [[Luca Stella]], [[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Zara|Zara]]; il 28 ottobre 1620 tenne il suo primo sermone nella chiesa cattedrale.
 
Guidò la diocesi con dedizione, come testimoniano i suoi Libri del Vescovado, e ricoprì anche il ruolo di vicario generale del [[Patriarcato di Aquileia|patriarca aquileiese]]. Morì a Verteneglio il 19 ottobre 1640 e fu sepolto nel [[Santuario della Beata Vergine delle Grazie (Udine)|santuario della Beata Vergine delle Grazie]] di Udine. Una lapide, commissionata da lui stesso, ne ricorda la vita.