Satellite artificiale: differenze tra le versioni

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{{F|satelliti artificiali|giugno 2010}}
[[File:Sputnik asm.jpg|miniaturathumb|upright=1.2|Il satellite [[sovietico]] [[Sputnik 1]], primo oggetto artificiale in orbita terrestre ]]
[[File:Skylab_and_Earth_Limb_-_GPN-2000-001055.jpg|thumb|upright=1.2|La stazione spaziale [[Skylab]]]]
Un '''satellite artificiale''' è un apparecchio realizzato dall'uomo e messo in [[orbita]] intorno alla [[Terra]] o a un altro [[pianeta]] per varie finalità. L'insieme di più satelliti artificiali adibiti a uno stesso scopo forma una costellazione o flotta.
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Anche i satelliti geostazionari non sono perfettamente fermi rispetto al moto della Terra, ma a causa dell'influenza gravitazionale degli altri corpi celesti come Luna, Sole e altri pianeti oscillano nella loro posizione e sono dunque necessarie manovre correttive comandate dalla Terra e perfettamente automatizzate che rendono a loro volta necessaria a bordo del satellite la presenza di più motori a reazione, uno per ciascuna direzione di moto alimentati da carburante. Al cessare del carburante a bordo cessa di fatto la vita operativa del satellite ed esso si disperde in una nuova orbita rispetto a quella originaria diventando parte della cosiddetta "[[Detrito spaziale|spazzatura spaziale]]" oppure ricade sulla superficie terrestre.
 
Lo studio e il controllo dell'orientamento dei satelliti viene invece demandato al sistema di [[Controllo di assetto|controllo d'assetto]]. Ad esempio, la stabilizzazione del satellite in seguito alla separazione dal [[Lanciatori spaziali|lanciatore]] viene definita [[detumbling]].
 
=== Struttura e dotazione ===
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A questi fattori di rischio si aggiunge anche il rischio connesso ai [[Detrito spaziale|detriti spaziali]] (di natura "artificiale", in orbite terrestri) e [[Micrometeorite|micrometeoriti]] (di origine naturale, in orbite eliocentriche, che possono intercettare le orbite terrestri), che sono causa di impatti iperveloci. Tali impatti, in base alla dimensione e alla velocità dell'oggetto impattante (per un detrito si può raggiungere una velocità anche dell'ordine dei 10÷15 km/s), possono portare al fallimento di sottosistemi di un satellite, o addirittura (in casi più estremi) al fallimento catastrofico dello stesso. Allo stato dell'arte, per satelliti di tipo "manned" (con la presenza di uomini a bordo, ad esempio la [[Stazione spaziale internazionale|ISS]]), vengono utilizzate procedure di shielding passivo, tramite gli [[Scudo di Whipple|scudi Whipple]] per detriti "piccoli". Per detriti di dimensioni notevoli, vengono adottate opportune manovre evasive all'occorrenza (essendo tali detriti catalogati e monitorati).
 
Diverse organizzazioni internazionali stanno proponendo iniziative volte a sensibilizzare la comunità scientifica e il pubblico sul rischio delle crescenti costellazioni satellitari che si inseriscono in orbite terrestri relativamente basse, allo scopo di fornire servizi di comunicazione, in particolare in aree scarsamente servite da altri mezzi. Tali costellazioni oltre ai rischi connessi a eventuali impatti dovuti a detriti potrebbero interferire con le osservazioni astronomiche. L'[[Osservatorio europeo australe|ESO]], in accordo con la [[Unione Astronomica Internazionale|International Astronomical Union]] (IAU) ha sollecitato<ref>{{Cita web|url=https://www.eso.org/public/italy/announcements/ann19029/?lang|titolo=On the increasing number of satellite constellations|sito=eso.org|data=7 giugno 2019}}</ref> la consultazione di esperti della comunità astronomica al momento di progettare costellazioni satellitari da collocare in orbite terrestri basse che potrebbero interferire con le osservazioni astronomiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.iau.org/news/announcements/detail/ann19035/|titolo=IAU Statement on Satellite Constellations|sito=iau.org|data=3 giugno 2019|lingua=en|accesso=7 giugno 2019|dataarchivio=27 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200527073625/https://www.iau.org/news/announcements/detail/ann19035/|urlmorto=sì}}</ref> La IAU ha istituito una apposita commissione per la protezione dei siti osservatori esistenti e potenziali.<ref>{{Cita web|url=https://www.iau.org/science/scientific_bodies/commissions/B7/|titolo=B7 – Inter-Division B-C Commission Protection of Existing and Potential Observatory Sites|sito=iau.org|data=|lingua=en|accesso=7 giugno 2019}}</ref>
 
=== Costi ===
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== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Astrodinamica]]