Talarurus plicatospineus: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
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|statocons = fossile
|immagine = Dinosaurium, Talarurus plicatospineus 1.JPGjpg
|didascalia = Scheletro completo di ''Talarurus'' al [[MUSE (museo)|MUSE]] di [[Trento]]
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'''''Talarurus''''' (il cui nome significa "coda a cestino") è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[dinosauro]] [[Ankylosauridae|ankylosauride]] vissuto nel [[Cretaceo superiore]], circa 90 milioni di anni fa ([[Turoniano]]), in quella che oggi è la [[Mongolia]]. DelleIl genere contiene una singola specie '''''T. plicatospineus''''', delle dimensioni di un [[ippopotamo]], il ''Talarurus'' era un [[erbivoro]] [[quadrupede]] molto robusto e pesante che poteva raggiungere anche i 6 metri (19.7&nbsp;ft) di lunghezza. Come gli altri ankylosauri il dorso di questo animale era rivestito da una corazza di [[osteodermi]] e una mazza sulla coda. Insieme al ''[[Tsagantegia]]'', il ''Talarurus'' è uno dei più antichi ankylosaurini noti dell'Asia e uno dei più noti ankylosauri della Mongolia.
 
== Etimologia ==
Il nome del genere ''Talarurus'' significa letteralmente "coda a cestino", e deriva dalla parola [[Greco antico|greca]] ''talaros'' (τάλαρος) che significa "cesto di vimini", e la forma [[lingua latina|latinizzate]] "''Urus''" della parola greca οὐρά, ''Oura'', che significa "coda". Il nome del genere è un riferimento alla forma della mazza della coda che somiglia vagamente a un cesto di vimini, e alla lunghezza della coda che consiste in una serie di puntoni ossei intrecciati, che ricorda il tessuto che viene impiegato quando si confezionano le ceste. L'unica [[specie]] ascritta al genere è ''Talarurus plicatospineus''. Il nome specifico, ''plicatospineus'', deriva dalledalla parola latina ''plicatus'' che significa "piegato" e ''spineus'' che significa "spinoso". Questo è un riferimento alle spine ondulate presenti sulla superficie della corazza.<ref name="Liddell 1980">{{Cita libro|autore= [[Henry George Liddell|Liddell, Henry George]] and [[Robert Scott (philologist)|Robert Scott]] |anno= 1980 |titolo= [[A Greek-English Lexicon]] (Abridged Edition) |editore= Oxford University Press |città= United Kingdom | isbn = 0-19-910207-4}}</ref><ref>{{Cita web|cognome=Dinochecker|titolo=Talarurus|url=http://www.dinochecker.com/dinosaurs/TALARURUS|accesso=23 aprile 2014}}</ref> Il ''Talarurus'' fu descritto dal [[paleontologo]] [[Russia|russo]] Evgeny Maleev, nel [[1952]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Maleev |nome=Evgeny A. |wkautore=Evgeny Maleev |anno=1952 |titolo=Noviy ankilosavr is verchnego mela Mongolii |titolotradotto=A new ankylosaur from the Upper Cretaceous of Mongolia |rivista=[[Doklady Akademii Nauk SSSR]] |volume=87 |numero=2 |pp=273–276273-276}}</ref>
 
== Descrizione ==
[[File:Talarurus skull.IMG 7964.JPG|thumb|left|Cranio di ''Talarurus'', che mostra la zona a forma di V tra gli occhi, l'unica nota [[autapomorfia]] del cranio dell'animale]]
Per stimare la lunghezza complessiva dell'animale i paleontologi si sono basati sul cranio del ''Talarurus''. Il [[cranio]] da solo misurava circa 24 centimetri (9,4 pollici) di lunghezza per circa 22 centimetri (8,7 in) di larghezza, pertanto è stata stimata una lunghezza complessiva dell'animale compresa tra i 4 e i 6 metri (13 a 20 piedi). Nel 2010, [[Gregory S. Paul]], stimò una lunghezza di cinque metri per un peso di circa due tonnellate.<ref>Paul, G.S., 2010, ''The Princeton Field Guide to Dinosaurs'', Princeton University Press p. 231</ref>
 
I fossili di ''Talarurus'' descritti da Malejev comprendevano alcune ossa degli arti e al contrario dei suoi simili il ''Talarurus'' possedeva cinque dita nelle zampe anteriori e quattro dita nelle zampe posteriori. Difatti in genere negli ankylosauri le zampe posteriori hanno solo tre dita, pertanto è più probabile che sia stato un errore di Malejev; in origine anche il genere ''[[Pinacosaurus]]'' era stato descritto con quattro dita nelle zampe posteriori.<ref name="Arbour2014"/> Un'altra caratteristiche diagnostica del genere è la forma degli [[osteodermi]] dell'animale: gli osteodermi avevano un ornamento solcato, rendendo l'armatura appositamente formidabile, con ogni osteoderma piatto ornato con ulteriori spine a pieghe. L'animale è stato inoltre vittima di un fraintendimento nel montaggio dello scheletro: avendo un torace a botte simile a quello degli [[ippopotami]], l'animale era inizialmente stato ricostruito con la classica forma bassa a larga da alkylosauro, tuttavia tale ricostruzione si dimostrò errata, tanto che questo errore aveva anche impedito un montaggio corretto degli ampi elementi pelvici superiori.
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Da una diagnosi fornita da Malejev, nel 1956, e Tumanova, nel 1987, vi erano ben poche caratteristiche che potevano differenziare ''Talarurus'' dalla maggior parte degli altri [[Ankylosauria|ankylosauri]].<ref name="Arbour2014"/>
 
Secondo Coombs e Maryanska (1990), il ''Talarurus'' può essere distinto in base alle seguenti caratteristiche:<ref>Coombs, WP, Jr. & T Maryanska (1990), "Ankylosauria", in DB Weishampel, P Dodson, & H Osmólka (eds), ''The Dinosauria''. Univ. Calif. Press, pp. 456-483.</ref>
* Il cranio è relativamente lungo e stretto;
* Il [[condilo occipitale]] è parzialmente visibile quando osservato dall'alto, cioè la parte posteriore della testa non è fortemente inclinata verso la parte posteriore;
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* Le corazze segue l'andamento delle costole;
* La mazza caudale è relativamente piccola;
Nel [[2014]], Arbour ha osservato che il piede aveva tre dita. Pertanto stabilì un'unica [[autapomorfia]]: sui frontali, nel mezzo del tetto del cranio, si trova una zona in rilievo a forma di V. Inoltre ha stabilito che ''Talarurus'' differiva da tutti gli altri ankylosauridi noti, ad eccezione dell'americano ''[[Nodocephalosaurus]]'', per la presenza del ''caputegulae'', ossia delle insolite piastrelle dell'armatura sul cranio, su frontali e nasali, che sono a base circolare a forma di cono.<ref name="Arbour2014">Arbour, Victoria Megan, 2014. ''Systematics, evolution, and biogeography of the ankylosaurid dinosaurs''. Ph.D thesis, University of Alberta</ref>
 
== Classificazione ==
Il ''Talarurus'' è classificato come un [[ankylosauridae]] da Maleev, nella sua descrizione originale nel 1952. Nel 1978, Walter Preston Coombs sostenne che l'animale era un sinonimo di ''[[Euoplocephalus]]'', ma non vi fu alcuna prova a sostegno di tale ipotesi.<ref>Coombs WP Jr (1978). "The families of the ornithischian dinosaur order Ankylosauria". ''Palaeontology'' 21: 143–170.</ref> Maryanska, nel 1977, differenziò il ''Talaururus'' da ''Euoplocephalus'', citando la forma del cranio, la morfologia del palato e la presenza di quattro dita del piede.<ref name="Maryańska1977">Teresa Maryańska, 1977. "Ankylosauridae (Dinosauria) from Mongolia". ''Palaeontologia Polonica'' '''37''': 85-151</ref>
 
Le relazioni filogenetiche degli Ankylosauridi sono difficili da determinare poiché molti taxa sono solo parzialmente noti, l'esatta configurazione delle dell'armatura è raramente conservata e la forma del cranio è spesso ignota. Inoltre gli ankylosauridi conosciuti differiscono raramente per la forma delle [[vertebre]], dell'osso pelvico e degli arti. In precedenza si pensava che il ''Talarurus'' fosse uno dei più antichi ankylosauri noti e che condividesse ancora dei tratti in comune con i più primitivi [[nodosauridi]] e che sono poi stati persi dagli ankylosauri più recenti ed evoluti. Tuttavia, i presunti tratti "primitivi" dimostrato che essi non sono altro che errori nell'assemblaggio scheletrico iniziale. Recenti analisi filogenetiche forniscono la prova per cui il ''Talarurus'' dovrebbe essere inserito in [[Ankylosaurinae]], un gruppo ankylosauridi più evoluti.
 
Il seguente [[cladogramma]] si basa sulle analisi filogenetiche sugli [[Ankylosaurinae]], condotta da Arbour e Currie ([[2015]]):<ref name="systematics ankylosaurid">{{Cita pubblicazione|autore1=Arbour, V. M. |autore2=Currie, P. J. |anno=2015|titolo=Systematics, phylogeny and palaeobiogeography of the ankylosaurid dinosaurs|rivista=Journal of Systematic Palaeontology|pp=1–601-60|doi=10.1080/14772019.2015.1059985}}</ref>
 
{{clade| style=font-size:85%; line-height:85%
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|2=''[[Ziapelta]]'' }} }} }} }} }} }} }} }}
 
Vickaryous ''et al.'' (2004) nota la presenza di due cladi distinti di ankylosauridi durante il Cretaceo superiore, "uno costituito dai taxa del Nord America e l'altro limitato ai taxa asiatici. In questo caso il più antico del clade asiatico è il ''Talarurus''".<ref>Vickaryous, Maryanska, and Weishampel 2004. Chapter Seventeen: "Ankylosauria.", in ''The Dinosauria'' (2nd edition), Weishampel, D. B., Dodson, P., and Osmólska, H., editors. University of California Press.</ref> Tuttavia, Arbour nel 2014, riscrisse l'albero genealogico degli ankylosauri notando che ''Talarurus'' è più strettamente imparentato con le forme americane che a quelle asiatiche. In questa visione tassonomica ''Talarurus'' è un sister taxon con ''[[Nodocephalosaurus]]''.<ref name="Arbour2014"/>
 
== Storia della scoperta ==
[[File:Talarurus plicatospineus skull 2.JPG|thumb|left|Cranio si ''Talarurus'', solo la parte superiore autentica]]
I primi resti di ''Talarurus'' furono scoperti nel sud-est del [[deserto del Gobi]], in quello che è oggi la [[Mongolia]], nel 1948. L'[[olotipo]], 557-91, fu scoperto nel 1948, da una spedizione congiunta sovietica-mongola, recuperato dalle sabbie rosse calcare della Formazione Bayan Shireh. Questo tipo di sedimento risale alla fine del [[Turoniano]] e all'inizio del [[Santoniano]], del [[Cretaceo superiore]], circa 90-85 milioni di anni fa. L'età di questi sedimenti è stata determinata dal tentativo di trovare resti comparabili in altri strati. Il campione PIN 557, comprendeva un teschio frammentario con la parte posteriore del tetto cranio, compresa la regione [[Occipite|occipitale]], numerose vertebre, diverse costole, un scapulocoracoide, un omero, un radio, un'ulna, una mano quasi completa, un ilio parziali, l'ischio, un femore, una tibia, una fibula e una serie d osteodermi dell'armatura. In realtà l'olotipo era composto dalle ossa di sei individui diversi scoperti nello stesso luogo. Tutti questi elementi furono riassemblati in un unico scheletro in un'esposizione del Moscow Palaeontological Institute. Il cranio venne in parte ricostruito sul modello di un ''[[Pinacosaurus]]''. Per certi aspetti lo scheletro ricostruito è piuttosto obsoleto: ad esempio, mostra le zampe anteriori fortemente divaricate. Alcuni elementi sono anche stati assemblati malamente: gli osteodermi che proteggevano il collo sono stati montati al lato della groppa, sulla cassa toracica, e i piedi sono stati ricostruiti con quattro dita, quando invece erano presenti solo tre dita.<ref name="Arbour2014"/> Nel 1977, Teresa Maryanska scelse l'esemplare PIN 557-91 , composto dalla parte posteriore del cranio, come [[Tipo nomenclaturale|lectotipo]].<ref name="Maryańska1977"/><ref>S. M. Kurzanov and T. A. Tumanova. 1978. "The structure of the endocranium in some Mongolian ankylosaurs". ''Paleontological Journal'' 1978(3):369-374.</ref>
[[File:Dinosaurium, Talarurus plicatospineus 2.jpg|thumb|Scheletro montato di ''Talarurus'', al Dinosaurium, Moscow Palaeontological Institute]]
Dal 2006, nel contesto del progetto congiunto coreano-mongolo Dinosaur Project, sono stati ritrovati numerosi esemplari di ''Talarurus'', ritrovati al Bayan Shireh e al Shine Us Khudag. Questi resti sono ancora in attesa di una descrizione formale.<ref name="Arbour2014"/>
 
Il ''Talarurus'' è ormai noto da almeno una dozzina di esemplari, provenienti da varie località della Formazione Bayan Shireh. Il campione PEN AN SSR 557, è costituito da una vertebra dorsale con una costola annesso, e un osteoderma cutaneo. Un altro esemplare attribuito a questo genere è stato ritrovato nella località di Bayshin-Tsav, ed composto da un (non descritto) cranio incompleto comprendente il tetto cranico, l'osso occipitale della scatola cranica. Un secondo campione non descritto, raccolto nella località Baga Tarjach, consiste in un frammento della mascella superiore, con otto denti.
 
Nel [[1977]], Maryanska rinominò ''Syrmosaurus disparoserratus'' (Maleev, 1952) come una seconda specie di ''Talarurus'', ossia ''Talarurus disparoserratus''.<ref name="Maryańska1977"/> Tuttavia nel 1987, questa presunta nuova specie ritornò ad essere un genere distinto chiamato ''[[Maleevus disparoserratus|Maleevus]]''.<ref>T.A. Tumanova, 1987, "Pantsirnyye dinozavry Mongolii", ''Trudy Sovmestnaya Sovetsko-Mongol'skaya Paleontologicheskaya Ekspeditsiya'' '''32''': 1-80</ref>