Max (periodico): differenze tra le versioni

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== Storia ==
Rivolta principalmente a un pubblico maschile, ''Max'', fondato a [[Milano]] da [[Paolo Pietroni]], debuttò nelle edicole nel 1985 proponendosi come il primo mensile rivolto al pubblico giovanile mai apparso in [[Italia]];<ref name="RCS"/> il logo della testata fu disegnatadisegnato da [[Paolo Menon]]. Fin dagli albori, argomenti della rivista furono principalmente legati ai viaggi, alla [[Moda (abbigliamento)|moda]], al [[cinema]], alla [[musica]] e allo spettacolo, a cui si affiancavano spesso anche articoli di cronaca e ''[[reportage]]'' da tutto il mondo. Il successore di Pietroni, nel gennaio 1990, fu [[Carlo Gustavo Dansi]].<ref>{{cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=54880|titolo=Max|accesso=3 giugno 2019|urlmorto=sì}}</ref>
 
Particolarmente celebre nella storia di ''Max'' fu il [[calendario sexy]] che dal 1990 al 2008 venne abbinato annualmente alla rivista, e in cui erano ritratti famosi personaggi del mondo dello spettacolo, fotografati da nomi quali [[Andreas Bitesnich]], Fabrizio Ferri o [[Helmut Newton]]: nel corso degli anni si alternarono diverse celebrità sulle sue pagine, tra cui le donne [[Monica Bellucci]], [[Anna Falchi]], [[Sabrina Ferilli]], [[Alessia Marcuzzi]], [[Nina Morić]], [[Giorgia Palmas]], [[Elisabetta Canalis]] e [[Lola Ponce]], e gli uomini [[Raul Bova]], [[Alessandro Gassmann]], [[Gabriel Garko]] e [[Luca Argentero]].
 
Nel 2012 [[RCS MediaGroup]] decise l'integrazione didella ''Max''testata con ''[[La Gazzetta dello Sport]]'',.<ref>{{cita web|url=http://www.pubblicitaitalia.it/news/Creativita--Marketing/Campagne-e-Spot/max-entra-nel-sistema-gazzetta-_06041028.aspx|titolo=Max entra nel sistema Gazzetta|data=6 aprile 2012|urlarchivio=https://archive.fo/saUq#selection-595.291-597.732|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.primaonline.it/2012/04/10/104631/editoria-max-progetto-multimediale-con-gazzetta-sport/|titolo=Editoria: Max, progetto multimediale con Gazzetta Sport|data=10 aprile 2012}}</ref> divenendo''Max'' divenne così il mensile del quotidiano sportivo, coordinandocon cui condivideva ora rubriche e interessi. Tuttavia nel luglio 2013, a seguito di una grave crisi finanziaria all'interno di RCS,<ref name="Scacciavillani"/> anche ''Max'', assieme ad altri periodici del gruppo editoriale anche ''Max'', chiuse le sue pubblicazioni: per un altro anno la testata sopravvisse unicamente nella versione [[online]] ospitata all'interno del [[sito web]] della ''Gazzetta'', chiusa infine anch'essa nell'estate 2014.
Nel 2009, Lorenzo Citro, storico collaboratore della rivista e di RCS MediaGroup, conduce Max sui Social Network fondando le pagine su Facebook, Twitter e l'allora di tendenza MySpace.
 
Nel 2012 [[RCS MediaGroup]] decise l'integrazione di ''Max'' con ''[[La Gazzetta dello Sport]]'',<ref>{{cita web|url=http://www.pubblicitaitalia.it/news/Creativita--Marketing/Campagne-e-Spot/max-entra-nel-sistema-gazzetta-_06041028.aspx|titolo=Max entra nel sistema Gazzetta|data=6 aprile 2012|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.primaonline.it/2012/04/10/104631/editoria-max-progetto-multimediale-con-gazzetta-sport/|titolo=Editoria: Max, progetto multimediale con Gazzetta Sport|data=10 aprile 2012}}</ref> divenendo così il mensile del quotidiano sportivo, coordinando rubriche e interessi. Tuttavia nel luglio 2013, a seguito di una grave crisi finanziaria all'interno di RCS,<ref name="Scacciavillani"/> assieme ad altri periodici del gruppo editoriale anche ''Max'' chiuse le sue pubblicazioni: per un altro anno la testata sopravvisse unicamente nella versione [[online]] ospitata all'interno del [[sito web]] della ''Gazzetta'', chiusa infine anch'essa nell'estate 2014.
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{portale|editoria}}
 
[[Categoria:Mensili italiani del passato]]
[[Categoria:Periodici fondati nel 1985]]