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=Agostino Gerli=
=Urbanistica di Milano=
{{Bio
|Nome = Agostino
|Cognome = Gerli
|PostCognome =
|ForzaOrdinamento =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1744
|LuogoMorte = Milano
|LuogoMorteLink = Milano
|GiornoMeseMorte = 3 giugno
|AnnoMorte = 1821
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = architetto
|Attività2 =
|Nazionalità =italiano
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
==Biografia==
Con l<nowiki>'</nowiki>'''urbanistica di Milano''' si fa riferimento alla trasformazione architettonica, viabilistica e territoriale della città di [[Milano]] e più in generale della sua [[Area metropolitana di Milano|area metropolitana]] attraverso le diverse epoche della storia.
Nato a [[Milano]] nel [[1744]] da Paolo Gerli e Anna Tagliabue, si formò a partire dal [[1759]] nella città di [[Bologna]], presso la scuola di [[Ercole Lelli]], celebre anatomista, scultore e pittore, al tempo direttore dell'[[Accademia di belle arti di Bologna|Accademia Clementina]]. Vi restò fino al [[1764]], anno del trasferimento a [[Parigi]], dove sarebbe rimasto fino al [[1769]] eseguendo diverse opere di decorazione, alcune delle quali destinate ai cantieri delle residenze reali. Il Gerli lavorava infatti come allievo e aiutante dello scultore ebanista [[Honoré Guibert]], il quale a sua volta era impegnato presso [[Ange-Jacques Gabriel]], noto per essere l'architetto che aveva progettato il [[Petit Trianon]], nei [[Giardini di Versailles|giardini]] della [[Reggia di Versailles]]. Successivamente considerata l'opera anticipatrice del [[Neoclassicismo|gusto neoclassico]], il Gerli vi si trovò a partecipare attivamente ai cantieri fra il [[1766]] e il [[1768]].<ref>{{cita|Agostino Gerli (1785)|p. 38}}</ref> Di ritorno verso l'[[Italia]] nel [[1769]], decise di fermarsi per un certo tempo a [[Digione]], ospite del marchese [[Jean-Philippe Fyot de La Marche]], per cui avrebbe eseguito alcuni lavori al [[Castello di Montmusard]].<ref>{{cita|Baccheschi (1990)|p. 90}}</ref>
 
A [[Milano]], promosse e portò avanti la nuova [[Neoclassicismo a Milano|sensibilità neoclassica]], ricevendo fra il [[1776]] e il [[1780]] diversi incarichi per conto di vari nobili milanesi: in questi anni lavorò con architetti come il [[Giuseppe Piermarini|Piermarini]] e il [[Simone Cantoni|Cantoni]] e con pittori come [[Giocondo Albertolli]], [[Giuseppe Levati]], [[Martin Knoller]] e [[Andrea Appiani]]. Ad oggi tuttavia la gran parte della sua produzione risulta perduta.<ref>{{cita|Baccheschi (1990)|pp. 91-92}}</ref> È invece del [[1775]] un suo progetto per il completamento della [[Seregno#Basilica Romana Minore, Collegiata, Prepositurale di San Giuseppe|Basilica di San Giuseppe]], a [[Seregno]], per la quale fu tuttavia scelto il progetto realizzato da [[Giulio Galliori]].<ref>{{cita|Agostino Gerli (1785)|p. 77}}</ref><ref>{{cita|S.A. (1992)|p. 3336}}</ref> Risale sempre a quegli anni inoltre la realizzazione di una particolare pavimentazione interna che, pur impiegando alcuni smalti speciali al posto del marmo, poteva essere ugualmente essere utilizzata per formare qualsiasi forma decorativa; tale tecnica innovativa venne per la prima volta applicata - proprio a partire da un suo disegno - nella residenza milanese del marchese [[Moriggi (famiglia)|Moriggi]].<ref>{{cita|Agostino Gerli (1785)|pp. 43 e seguenti}}</ref>
==La fondazione==
{{quote|A [[Segoveso]] fu quindi destinata dalla sorte la [[Selva Ercinia]]; a [[Belloveso]] invece gli Dei indicavano una via ben più allettante: quella verso l'[[Italia]]. Quest'ultimo portò con sé il soprappiù di quei popoli, [[Biturgi]], [[Arverni]], [[Senoni]], [[Edui]], [[Ambarri]], [[Carnuti]], [[Aulirci]]. Partito con grandi forze di fanteria e di cavalleria, giunse nel territorio dei Tricastini. Di là si ergeva l'ostacolo delle [[Alpi]]... Essi poi, attraverso i monti Taurini e la valle della [[Dora]], varcarono le [[Alpi]]; e, sconfitti in battaglia gli [[Etruschi]] non lungi dal [[Ticino]], avendo sentito dire che quello in cui si erano fermati si chiamava territorio degli [[Insubri]], lo stesso nome che aveva un cantone degli [[Edui]], accogliendo l'augurio del luogo, vi fondarono una città che chiamarono Mediolanium.|[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri|Historiae]]'', 5, 34}}
 
==Note==
Secondo la tradizione tramandata da [[Tito Livio]] ([[50 a.C.]] - [[17]]), la [[fondazione di Milano]] sarebbe avvenuta per mano di [[celti|popolazioni celtiche]] provenienti dai territori al di là delle [[Alpi]] e guidate dalla mitica figura di [[Belloveso]] tra la fine del [[VII secolo a.C.|VII]] e gli inizi del [[VI secolo a.C.]]. Queste tribù avrebbero sconfitto gli [[Etruschi]] sul [[Ticino]] e si sarebbero poi insediate in un territorio già abitato dagli [[Insubri]], che avevano dato il nome alla regione. I racconti leggendari sulla [[fondazione di Milano]] si intrecciano anche con la mitica [[scrofa semilanuta]] (in latino ''medio lanum''), che avrebbe indicato a [[Belloveso]] il luogo in cui fondare un santuario, essendo stata avvistata sotto un [[Crataegus monogyna|biancospino]], pianta sacra alla dea [[Belisama]].
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]] ([[23]] - [[79]]) nella sua ''[[Naturalis Historia]]'' attribuisce invece direttamente agli [[Insubri]] la [[fondazione di Milano]], mentre [[Strabone]] ([[63 a.C.]] circa - [[19]] circa) sostiene che il legame dell'antico villaggio di ''Mediolanum'' con gli [[Insubri]] perdurava ancora ai suoi tempi. Anche [[Polibio]] ([[202 a.C.]] - [[118 a.C.]] circa) aveva già in precedenza dato prova della presenza degli [[Insubri]] nella regione e della loro importanza.<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', 2,17.</ref>
* {{cita libro| autore=Agostino Gerli| titolo=Opuscoli| città=Parma| editore=| anno=1785| cid=Agostino Gerli (1785)}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| autore=Edi Baccheschi| titolo=Un decoratore italiano "compagnon sculpteur" di H. Guibert: disegni di Agostino Gerli, in Antologia di belle arti IX| città=| editore=| anno=1990| cid=Baccheschi (1990)}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| autore=S.A.| titolo=Dizionario della Chiesa ambrosiana, V| città=Milano| editore=| anno=1992| cid=S.A. (1992)}} {{NoISBN}}
 
==Collegamenti esterni==
{{quote|Gli [[Insubri]], invece, ci sono ancora oggi. Essi avevano come metropoli ''Mediolanum'', che anticamente era un villaggio (tutti infatti abitavano sparsi in villaggi); ora invece è una città importante, al di là del [[Po]], quasi ai piedi delle [[Alpi]].|[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', 5-6.}}
{{Treccani|agostino-gerli_%28Dizionario-Biografico%29/|Agostino Gerli|accesso=26 settembre 2012}}
 
=Donato I Silva=
'''fine parte revisionata'''
{{Aristocratico
 
|prefisso onorifico =
Secondo alcuni studiosi nell'attuale tessuto urbano sono tuttora leggibili delle zone ellittiche, che anticamente dovevano essere definite da fossati, di cui sarebbero state rinvenute labili tracce{{citazione necessaria}}. I fossati avevano lo scopo di definire sacralmente lo spazio urbano, distinguendo "dentro" e "fuori", e contemporaneamente dovevano proteggerlo dalle acque che scorrevano nel territorio. Una ellisse corrisponderebbe al centro abitato della Biblioteca Ambrosiana (piazza San Sepolcro).
|nome = [[File:Crown of Italian noble.svg|40px|]]<br>Donato I Silva
 
|immagine =
Altri ipotizzano, senza basarsi su alcuna fonte archeologica, che nell'attuale tracciato urbano sarebbe identificabile una seconda ellisse, situata in corrispondenza dell'attuale piazza della Scala, che secondo ricerche [[Archeoastronomia|archeoastronomiche]] sarebbe stata allineata secondo precisi punti astronomici e che potrebbe essere stata un antico santuario celtico.
|legenda =
 
|titolo = [[Biandrate|Conte di Biandrate]]
In base a quest'ipotesi, il racconto liviano potrebbe dunque rifersi più specificamente alla fondazione rituale di un luogo sacro (''midlann'', "tra le terre") nel posto indicato dai segni della [[scrofa semilanuta]] (''medio-lanum'') bianca e del [[Crataegus monogyna|biancospino]], sacro alla dea [[Belisama]], a cui ben si accorda il carattere spiccatamente religioso della figura di Belloveso. Intorno a questo primitivo santuario si sarebbe quindi sviluppato il "villaggio" di cui parla Strabone.<ref>Adriano Gaspani ''Alle origini di Milano'', Le Stelle, n. 40, Maggio 2006</ref>
|inizio reggenza =
 
|fine reggenza =
L'''[[oppidum]]'' celtico conoscerà quindi un grande sviluppo dopo l'alleanza degli Insubri con i Romani, nel [[II secolo a.C.|II]]-[[I secolo a.C.]], fino all'estensione, corrispondente a circa 80 ettari, fissata dalla cinta muraria di epoca [[Gaio Giulio Cesare|cesariana]]. L'impianto urbanistico della città romana sembra aver sostanzialmente rispettato l'organizzazione spaziale dell<nowiki>'</nowiki>''oppidum'' celtico, definito dalle vie di comunicazione protostoriche.
|investitura =
 
|predecessore =
Secondo i sostenitori della teoria che all'origine di Milano vi sia un "luogo sacro" questo avrebbe avuto una forma di [[ellisse]] e avrebbe occupato la parte nordorientale della città. La città stessa corrisponderebbe invece ad un cerchio, individuabile dalle attuali vie Lauro, San Giovanni sul Muro, Brisa, Morigi e Bagnera. In corrispondenza di questa circonferenza continua sarebbero in seguito sorte le chiese di San Giorgio al Palazzo, di Sant'Alessandro, di San Giovanni in Conca, di San Giovanni Laterano e di Santa Maria Maggiore, demolita per costruirvi il [[Duomo di Milano|Duomo]]. Al di fuori di tale circonferenza non esistono chiese urbane antiche, e questo indicherebbe che i santuari pagani, che col tempo sarebbero stati sostituiti da chiese cristiane, si sarebbero trovati all'interno della circonferenza della città, ma non nell'ellisse nel quale sarebbe stato identificato il luogo sacro.<ref>Alessandro Colombo. ''Milano preromana, romana e barbarica''. Milano, Hoepli, [[1928]]. ISBN 978-600-160-951-0.</ref>
|successore = [[Gerardo Antonio Silva]]
|nome completo = Donato Silva
|altrititoli =
|data di nascita = [[1607]]
|luogo di nascita = [[Lezzeno]]
|data di morte = [[1675]]
|luogo di morte =
|sepoltura =
|dinastia = [[Silva]]
|padre =
|madre =
|consorte =
|consortedi =
|coniuge 1 =
|coniuge 2 =
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
|figli = [[Gerardo Antonio Silva]]
|religione =
|motto reale =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Donato
|Cognome = Silva
|PostCognome =
|ForzaOrdinamento =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lezzeno
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1607
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1675
|Epoca = 1600
|Epoca2 =
|Attività = nobile
|Attività2 =
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
Originario di [[Lezzeno]], sul [[lago di Como]] e di modesti natali, Donato Silva si trasferì ben presto a [[Milano]], dove cominciò la propria ascesa economica e sociale, agevolata da una serie di alleanze matrimoniali strategiche. Riuscì in seguito ad ottenere il titolo di Conte di Biandrate. Intorno alla metà del [[Settecento]] acquisto diverse terre a [[Cinisello]], [[Dugnano]] e [[Paderno]], avviando in seguito la costruzione di tre resienze, a [[Rovescala]] ([[1656]]), [[Cinisello]] ([[Villa Ghirlanda Silva|Villa Silva]], [[1660]]) e [[Biandrate]] ([[1667]]).
I Romani identificheranno [[Belisama]] con [[Minerva]]. Il tempio romano dedicato a Minerva i cui resti sono stati rinvenuti sotto l'attuale [[Duomo di Milano|Duomo]], potrebbe essere sorto su un santuario dedicato alla celtica Belisama.
<div style="clear:both;"></div>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro| autore=Gabriella Guerci| titolo=Villa Ghirlanda Silva| città=| editore=Comune di Cinisello Balsamo| anno=1997| cid=Guerci (1997)}} {{NoISBN}} - pp. 11-12
 
=Depositi ATM Milano=
==L'età romana==
==L'età medievale==
==La dominazione spagnola==
==La dominazione austriaca==
==La parentesi napoleonica==
==La restaurazione==
==L'unità d'Italia==
===Milano all'unità d'Italia===
===Il Piano Beruto===
===Il Piano Pavia-Masera===
==L'età fascista==
===Il Piano Albertini===
==Dal dopoguerra a oggi==
===La ricostruzione===
===Il Piano del '53===
===Interludio===
===L'urbanistica per progetti urbani===
==Note==
<references/>
 
=XYX=
==Depositi metropolitanti==
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| [[Immagine:Deposito ATM Precotto, foto Roberto Cocchi 05.jpeg|250px]]
|
: '''[[Deposito ATM Precotto]]'''
: '''Apertura:''' [[1964]]
: '''Indirizzo:''' ''via Anassagora'' 11, [[Precotto (quartiere di Milano)|Q.re Precotto]], [[Milano]]
: '''A servizio della''' [[Linea M1 (metropolitana di Milano)|Linea M1]]
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| [[Immagine:|250px]]
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: '''Deposito ATM Molino DorinoGallaratese'''
: '''Apertura:''' [[1986]]
: '''Indirizzo:''' ''via f.lli Rizzardi'', [[Gallaratese|Q.re Gallaratese]], [[Milano]]
: '''A servizio della''' [[Linea M1 (metropolitana di Milano)|Linea M1]]
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: '''[[Deposito ATM Famagosta]]'''
: '''Apertura:''' [[2001]]
: '''Indirizzo:''' ''via San Paolino'' 7, [[Milano]]
: '''A servizio della''' [[Linea M2 (metropolitana di Milano)|Linea M2]]
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: '''Deposito ATM Gorgonzola'''
: '''Apertura:''' [[1972]]
: '''Indirizzo:''' ''via Trieste'' 65, [[Gorgonzola]]
: '''A servizio della''' [[Linea M2 (metropolitana di Milano)|Linea M2]]
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| [[Immagine:|250px]]
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: '''Deposito ATM Cologno Nord'''
: '''Apertura:''' [[1981]]
: '''Indirizzo:''' località Bettolino, [[Cologno Monzese]]
: '''A servizio della''' [[Linea M2 (metropolitana di Milano)|Linea M2]]
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| [[Immagine:Milano, Deposito Rogoredosan donato VL01.JPG|250px]]
|
: '''[[Deposito ATM Rogoredo]]'''
: '''Apertura:''' [[1991]]
: '''Indirizzo:''' ''via Giuseppe Impastato'', [[Milano]]
: '''A servizio della''' [[Linea M3 (metropolitana di Milano)|Linea M3]]
|}
 
==Depositi tramviari urbani==
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: '''[[Deposito ATM Messina]]'''
: '''Apertura:''' [[1912]]
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: '''A servizio della''' [[Rete tramviaria di Milano]]
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: '''Deposito ATM Baggio'''
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: '''Deposito ATM Ticinese'''
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: '''A servizio della''' [[Rete tramviaria di Milano]]
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: '''[[Deposito ATM Precotto]]'''
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: '''A servizio della''' [[Rete tramviaria di Milano]]
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==Depositi tramviari interurbani==
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| [[Immagine:|250px]]
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: '''Deposito ATM Varedo'''
: '''Apertura:''' [[1915]]
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: '''A servizio della''' [[Tramvia Milano-Limbiate]]
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==Depositi filoviari==
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| [[Immagine:Deposito ATM Molise 01.jpeg|250px]]
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: '''[[Deposito ATM Molise]]'''
: '''Apertura:''' [[1943]]
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: '''Deposito ATM Novara'''
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: '''Indirizzo:''' ''via Novara'' 41, [[Milano]]
: '''A servizio della''' [[Rete filoviaria di Milano]]
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==Depositi automobilistici urbani==
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| [[Immagine:Deposito ATM Molise 01.jpeg|250px]]
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: '''Deposito ATM Novara'''
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: '''Deposito ATM Sarca'''
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: '''[[Deposito ATM Rogoredo#Il nuovo deposito automobilistico di San Donato|Deposito ATM San Donato]]'''
: '''Apertura:''' [[2011]]
: '''Indirizzo:''' ''via Giuseppe Impastato'', [[Milano]]
: '''A servizio della'''
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==Depositi automobilistici interurbani==
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| [[Immagine:|250px]]
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: '''Deposito ATM Trezzo'''
: '''Apertura:'''
: '''Indirizzo:'''
: '''A servizio della'''
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{{Navbox
|name = Depositi ATM Milano
|title = [[Depositi ATM Milano]]
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|image=[[File:Milano-Stemma.png|80px]]<br/>
<br/>[[File:ATM Milano - payoff logo (Italy, 1972).PNGsvg|80px]]
 
|group1 = [[Metropolitana di Milano|Metropolitani]]
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}}
|group2 = Tramviari
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|group1 = [[Rete tramviaria di Milano|Urbani]]
|list1 = [[Deposito ATM Messina|Messina]] <small>(1912)</small> {{·}} Leoncavallo <small>(?1928)</small> {{·}} Officine Generali Teodosio <small>(1928 (?))</small> {{·}} Baggio <small>(?1929)</small> {{·}} Ticinese <small>(?1880)</small> {{·}} [[Deposito ATM Precotto|Precotto]] <small>(2007)</small>
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|group3 = Scomparsi
|list3 = ElencoVedi chevoce nondedicata finisce più(?)
}}
|group3 = Filoviari
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}}
|below = [[ATM (Milano)|ATM Milano]]
}}
 
=Sestiere di Porta Comasina=
[[File:Arms of the Milan Sestiere of Porta Comasina.svg|100px|left|thumb|Stemma del [[Sestiere (Milano)|sestiere]] di porta Comasina]]
Il [[Sestiere (Milano)|sestiere]] aveva un proprio [[Stemma di Milano#Le sei porte|stemma]] la cui blasonatura era: ''scaccato di rosso e di bianco'', il numero di [[Tiro (araldica)|tiri]] (sette o sei) poteva variare a seconda delle raffigurazioni.
==Palazzi==
{{Fatto}} [[Palazzo Silva di Biandrate]], XVII secolo - via del Lauro 9<br/>
{{fatto}} [[Palazzo Aliverti]], XVI secolo - via Broletto 20<br/>
{{fatto}} [[Palazzo Carmagnola]], XV secolo - via Rovello 2
* [[Palazzo Casati Giulini]] (distrutto) - via Giulini 3
{{fatto}} [[Palazzo Amman]] (Palazzo Porcari Cozzi Amman), XVII secolo (rifatto XVIII secolo) - via Arrigo Boito 8
* [[Palazzo Vimercati]] - via Filodrammatici 1
* [[Palazzo Visconti-Ajmi]] - via Filodrammatici 10
* [[Palazzo Casnedi]] (poi Melzi) - via San Tomaso 5
* [[Palazzo Trotti Bentivoglio]] - via dei Bossi 4
* [[Palazzo Barbò]] (ex Banco Mediceo) (distrutto) - via dei Bossi
* [[Palazzo Cagnola]] - via Cusani 5
* [[Palazzo Crivelli]] - via Pontaccio 12
* [[Palazzo Lucini Passalacqua]] - via Monte di Pietà 3
* [[Palazzo Arese (via Monte di Pietà)]] (poi Bethlen) (distrutto) - via Monte di Pietà 11
* [[Palazzo Confalonieri]] - via Monte di Pietà 14
{{fatto}} [[Casa Porro-Lambertenghi]], XIX secolo - via Monte di Pietà 15
* [[Casa Taverna]] (poi Perego) - via Borgonuovo 2-4
* [[Casa Sioli-Legnani]] - via Borgonuovo 5
* [[Casa Greppi]] - via Borgonuovo 9
* [[Palazzo Orsini Falcò-Pio]] - via Borgonuovo 11
* [[Palazzo Perego di Cremnago]] (distrutto) - via Borgonuovo 14
* [[Palazzo Bascapé Recalcati]] (poi Tagliasacchi) - via Borgonuovo 15
* [[Palazzo Crespi]] - via Borgonuovo 18
* [[Palazzo Bigli Samoyloff Besozzi]] - via Borgonuovo 20
* [[Casa Pallavicini Radice De Marchi]] (prima Moriggia) - via Borgonuovo 23
* [[Casa Valerio (via Borgonuovo)]] (prima Perego) - via Borgonuovo 24
* [[Palazzo Landriani (Milano)|Palazzo Landriani]] - via Borgonuovo 25
* [[Palazzo Pourtales Cramer]] (distrutto) - via Fatebenefratelli 7
* [[Palazzo Melzi d'Eril Firmian]] (poi Cavazzi della Somaglia Mannati-Vigoni) (distrutto) - via Fatebenefratelli 21
* [[Casa Arnaboldi]] - via Brera 2
{{Fatto}} [[Casa Beccaria]] (Palazzo Beccaria), XVIII secolo (rifatto XIX secolo) - via Brera 6
* [[Casa Bellotti]] - via Brera 10
* [[Palazzo Citterio]] - via Brera 12-14
* [[Casa Trotti]] - via Brera 16
 
=Sestiere di Porta Nuova=
[[Immagine:Porta Nuova (Milano)-Stemma.svg|100px|left|thumb|Stemma del [[Sestiere (Milano)|sestiere]] di Porta Nuova]]
Porta Nuova identificava uno dei sei [[Sestiere (Milano)|sestieri]] storici in cui era divisa la città. Lo stemma [[Stemma di Milano#Le sei porte|stemma]] del sestiere aveva la seguente blasonatura: "''[[inquartato]] di [[argento (araldica)|argento]] e di [[nero (araldica)|nero]]''<ref>''De magnalibus Mediolani'', capitolo V, capo XXII</ref>". In precedenza era un inquartato di argento e di [[rosso (araldica)|rosso]], prima ancora un leone d'argento su scudo nero.
==Palazzi==
{{Fatto}} [[Palazzo Cusani]], XVII secolo (rifatto 1712-1719; 1775-1779) - via Brera 13-15
* [[Palazzo Castelbarco Simonetta Medici]] (distrutto) - via Brera
* [[Casa Banfi]] - via Brera 9
* [[Palazzo Clerici]] - via Clerici 5
* [[Palazzo Leoni Calchi]] (Casa degli Omenoni) - via Omenoni 3
* [[Palazzo Talenti di Fiorenza]] - via Verdi 6
* [[Palazzo Orsini di Roma]] - via Verdi 11
* [[Casa Borrani]] (distrutta) - ex piazza del Teatro
* [[Palazzo Marino]] - piazza San Fedele
{{fatto}} [[Palazzo Sannazzari]], XVIII secolo (distrutto) - via Marino<br/>
{{fatto}} [[Palazzo Imbonati]], XVI secolo (distrutto)- via Marino
* [[Palazzo Brentani]] (poi Greppi) - via Manzoni 6
* [[Palazzo Anguissola Antona Traversi]] - via Manzoni 10
* [[Palazzo Poldi Pezzoli]] (già Parravicini Porta) - via Manzoni 12-14
* [[Palazzo Gallarati Scotti]] (prima Spinola) - via Manzoni 30
* [[Palazzo Melzi]] (poi Meli Lupi di Soragna) (distrutto) via Manzoni 40
* [[Palazzo Borromeo d'Adda]] - via Manzoni 39-41
* [[Palazzo Passalacqua Seufferheldt Bergamasco]] (palazzo Seufferheldt) - via Morone 2
* [[Casa Taverna]] (poi Trivulzio) - via Bigli 9
* [[Palazzo Bigli]] (poi Ponti) - via Bigli 11
* [[Palazzo Olivazzi Tanzi Nava]] (poi Trivulzio) - via Bigli 21
* [[Palazzo Pertusati Gropallo]] (distrutto) - via Spiga 24-26
* [[Casa Sola]] (distrutta) - via Spiga 25
* [[Palazzo Dugnani]] - via Manin 2
* [[Palazzo Melzi d'Eril]] - via Manin 14
* [[Casa Settala (piazza Cavour)]] (distrutta) - piazza Cavour 5
* [[Palazzo Archinto Visconti Borromeo Rossi Origo]] (distrutto) - via Fatebenefratelli 15
* [[Palazzo Taverna]] (poi Radice Fossati) - via Monte Napoleone 2
* [[Casa Carcassola Grandi]] - via Monte Napoleone 3
* [[Palazzo Verri]] (distrutto) - via Monte Napoleone
* [[Casa Pasta]] (poi Ferrari) (distrutta) - via Monte Napoleone 14
* [[Casa dei Marliani]] (poi Monte Napoleone) - via Monte Napoleone 12
* [[Palazzo Melzi di Cusano]] - via Monte Napoleone 18
* [[Palazzo Dozzio Vidiserti]] - via Monte Napoleone 21 / via Bigli 10
* [[Palazzo Gavazzi]] - via Monte Napoleone 23
* [[Casa Gallarati Scotti]] - via Borgospesso 5
* [[Casa Viansson]] - via del Gesù 3
* [[Casa Latuada]] (poi Rizzoli) - via del Gesù 12
* [[Palazzo Besana]] - piazza Belgiojoso 1
* [[Palazzo Belgiojoso d'Este]] (poi Brivio Sforza) - piazza Belgiojoso 2
{{fatto}} [[Palazzo Tarsis]], 1836-1838 - via San Paolo 1<br/>
{{fatto}} [[Palazzo Orrigoni]], XVIII secolo (distrutto) - via San Paolo 9<br/>
{{fatto}} [[Palazzo Spinola (Milano)|Palazzo Spinola]], 1580 (rifatto XIX secolo) - via San Paolo 10
 
=Sestiere di Porta Orientale=
[[File:Arms of the Milan Sestiere of Porta Orientale.svg|100px|left|thumb|Stemma del [[Sestiere (Milano)|Sestiere]] di [[Porta Venezia (Milano)|Porta Orientale]].]]
Blasonatura: ''[[Leone (araldica)|leone]] rampante [[Nero (araldica)|nero]] in campo [[argento (araldica)|argento]]'',<ref>''De magnalibus Mediolani'', capitolo V, capo XXII</ref> talvolta il leone veniva raffigurato [[armato]] e lampassato di rosso (in precedenza il leone era [[scaccato]] argento e nero e prima ancora si avevano tre leoncini neri, [[Passante (araldica)|passanti]] uno su l'altro, su fondo argento).
 
==Palazzi==
* [[Casa Mozzanica]] (poi Serbelloni) (distrutta) - corsia dei Servi
* [[Casa de' Capitani]] (poi Parravicini) (distrutta) - via San Pietro all'Orto 12
* [[Casa dei Carcassola]] (distrutta) - via San Pietro all'Orto 22
* [[Palazzo Lucini Andreani]] (distrutto) - via San Pietro all'Orto ang. via Verri
* [[Palazzo Reina Gualdo]] - via Bagutta 10
* [[Palazzo Morando-Attendolo Bolognini]] - via Sant'Andrea 6
* [[Palazzo Arese (corso Venezia)]] - corso Venezia 8
* [[Palazzo Fontana-Silvestri]] - corso Venezia 10
* [[Casa De Maestri-Labus]] - corso Venezia 13-15
* [[Palazzo Serbelloni Busca]] (poi Sola-Cabiati) - corso Venezia 16-18
* [[Casa Crespi]] (prima Negroni-Prati-Morosini) - corso Venezia 26-28-30 (?)
* [[Palazzo Rocca-Saporiti Archinto]] - corso Venezia 40
* [[Palazzo Bovara Busca]] (poi Benni) - corso Venezia 51
* [[Palazzo Del Pozzo Benni]] - corso Venezia 53
* [[Casa Lechi]] (poi Batthyanyi]] (distrutta) - corso Venezia 61
* [[Villa Belgiojoso]] (poi Villa Reale) - via Palestro
* [[Palazzo Somaglia]] (poi Cicogna) - corso Monforte 21
* [[Palazzo Diottti]] - corso Monforte 31
* [[Palazzo Isimbardi]] - corso Monforte 35
* [[Casa Manzoni (via Visconti di Modrone)]] (distrutta) - via Visconti di Modrone 16
* [[Casa Sacchi]] - corso Monforte 26
* [[Palazzo Resta Pallavicino]] - via Conservatorio 7
* [[Palazzo Archinto]] - via della Passione 14
* [[Palazzo Castelli Visconti di Modrone]] (distrutta) - via Cerva 28
* [[Casa Berchet]] - via Cino del Duca 6 (?)
* [[Casa Parravicini Visconti di Modrone]] - via Cino del Duca 6 (?)
* [[Palazzo Bolagnos Viani Visconti di Modrone]] - via Cino del Duca 8
* [[Casa Toscanini]] - via Durini 20
* [[Palazzo Durini]] (poi Caproni di Taliedo) - via Durini 24
* [[Casa Gallerani]] (distrutta) - piazza Santo Stefano
* [[Casa Latuada]] (detta dei Ponchielli) (distrutta) - Verziere 18
* [[Palazzo Trivulzio (via della Signora)]] (distrutto) - via della Signora 6-10
* [[Palazzo Monti Sormani Andreani Verri]] - corso di Porta Vittoria 6
{{fatto}} [[Palazzo Borgazzi]] (Palazzo Stampa di Soncino Borgazzi), 1828-1829 - corso di Porta Vittoria 16
* [[Palazzo Litta-Modignani Cusini]] - corso Europa 16
 
=Sestiere di Porta Romana=
[[File:Porta Romana (Milano)-Stemma.svg|100px|left|thumb|[[Stemma]] del [[Sestiere (Milano)|sestiere]] di Porta Romana]]
Porta Romana identificava uno dei sei [[Sestiere (Milano)|sestieri]] storici in cui era divisa la città, con un suo [[Stemma di Milano#Le sei porte|stemma]] dalla blasonatura in [[Rosso vermiglio|vermiglio]]<ref>''De magnalibus Mediolani'', capitolo V, capo XXII</ref>.
==Palazzi==
* [[Palazzo Acerbi]] (poi Volpi-Bassani) - corso di Porta Romana 3
* [[Palazzo del Velasco]] (distrutto) - corso di Porta Romana 5
* [[Palazzo Annoni]] (poi Cicogna-Mozzoni) - corso di Porta Romana 6
* [[Palazzo Calderari]] (distrutto) - corso di Porta Romana 8
* [[Casa Sironi]] (distrutta) - corso di Porta Romana 9
* [[Palazzo Mellerio]] (poi Cavazzi della Somaglia) - corso di Porta Romana 13
* [[Casa Rougier]] - corso di Porta Romana 17
* [[Palazzo Pertusati]] (poi Melzi di Cusano) (distrutto) - corso di Porta Romana 80
* [[Casa Uboldi]] (distrutta) - corso di Porta Romana 82
* [[Casa Vittadini]] - corso di Porta Vigentina 1
* [[Palazzo Trivulzio (via Rugabella)]] (distrutto) - via Rugabella 3
* [[Casa degli Sfondrati]] (distrutta) - via Rugabella 13
* [[Casa Valerio (via Rugabella)]] (prima Borromeo) (distrutta) - via Rugabella 15
* [[Palazzo Beretta (Milano)|Palazzo Beretta]] (distrutto) - corso Italia 19
* [[Palazzo Belgiojoso (via Sant'Eufemia)]] (poi Mapelli) - via Sant'Eufemia 2-4
* [[Palazzo Carcano Mellerio]] (poi Tondani) - via Francesco Sforza 39-41
* [[Palazzo Caravaggio]] (distrutto) - ex piazza San Giovanni in Conca
* [[Palazzo Greppi]] - via Sant'Antonio 12
* [[Palazzo Litta-Modignani]] (distrutto) - via Pantano 1 ang. via Larga
* [[Palazzo Uboldo]] (distrutto) - via Pantano 5
* [[Casa Settala (via Pantano)]] - via Pantano 26
* [[Casa del Venino]] - via Chiaravalle 7-9
* [[Casa Salimbeni]] (distrutta) - via Torino 1
 
=Sestiere di Porta Ticinese=
[[File:Porta Ticinese (Milano)-Stemma.svg|100px|left|thumb|Stemma del [[Sestiere (Milano)|sestiere]] di Porta Ticinese]]
Porta Ticinese identificava anche uno dei sei [[Sestiere (Milano)|sestieri]] storici in cui era divisa la città, il sestiere aveva uno [[Stemma di Milano#Le sei porte|stemma]] la cui blasonatura era: ''sgabello [[rosso (araldica)|rosso]] (o ligneo) a tre gambe semplici e con tre fori nel sedile, su fondo [[argento (araldica)|argento]]'' (in precedenza lo stemma era completamente bianco, ovvero argento, senza figure)<ref>Così lo descrive nel [[1288]] il ''[[De magnalibus urbis Mediolani]]'', capitolo V, capo XXII</ref>
==Palazzi==
* [[Palazzo Erba Odescalchi]] (prima Cusani) - via dell'Unione 5
{{Fatto}} [[Palazzo Arcimboldi]], XVII secolo (distrutto) - via dell'Unione 12
<br/>{{Fatto}} [[Palazzo Cicogna]], XVI secolo (distrutto) - via dell'Unione 14
* [[Palazzo Trivulzio]] - piazza Sant'Alessandro 4
{{fatto}} [[Palazzo Mazenta]], XVII secolo - via Amedei 2
* [[Palazzo Mainoni]] - via Amedei 4-6
{{Fatto}} [[Palazzo Recalcati]] (Palazzo Litta Recalcati Prinetti), XVI secolo (ampliato XVII-XVIII secolo) - via Amedei 8
* [[Palazzo Casati]] - via Olmetto 1
* [[Palazzo D'Adda Piantanida]] (distrutto) - via Olmetto 3
* [[Palazzo Archinto]] - via Olmetto 6
* [[Casa Maggi]] - via Olmetto 10
* [[Palazzo Brivio]] - via Olmetto 17
* [[Casa Andreoli]] (distrutta) - contrada dell'Olmetto n° 4699
* [[Casa dei Missaglia]] (distrutta) - via Spadari 10-12
* [[Casa Rabia]] - piazza San Sepolcro 1
* [[Palazzo Marietti]] - piazza San Sepolcro 2
* [[Casa Castani]] - piazza San Sepolcro 9
* [[Casa Manzi]] - via Zecca Vecchia 8
* [[Casa Visconti di Modrone]] - via San Maurilio 18
* [[Casa Buttafava]] - via Nerino 5
* [[Palazzo Pozzobonelli Isimbardi]] - via dei Piatti 4
* [[Palazzo Brivio Sforza]] - via dei Piatti 9
* [[Palazzo Stampa di Soncino]] - via Soncino 2
* [[Palazzo Calderari]] (distrutto) - via Torino 59
* [[Casa Mainoni d'Intignano]] (distrutta) - via San Sisto 8
* [[Palazzo Medici di Marignano]] (distrutto) - via Medici 15
* [[Palazzo Visconti (Milano)|Palazzo Visconti]] (distrutto) - via Caminadella
* [[Palazzo Arconati]] (poi Vimercati) - via del Crocefisso 12
* [[Casa Lucini]] - via Santa Marta 23
* [[Casa Cornaggia Medici della Castellanza]] - via Santa Marta 25
 
=Sestiere di Porta Vercellina=
[[File:Porta Vercellina (Milano)-Stemma.svg|100px|right|thumb|Stemma del [[Sestiere (Milano)|sestiere]] medievale di Porta Vercellina<ref>''De magnalibus Mediolani'', capitolo V, capo XXII</ref>]]
Porta Vercellina identificava anche uno dei sei [[Sestiere (Milano)|sestiere]] storici in cui era divisa la città, il [[Sestiere (Milano)|sestiere]] aveva uno [[Stemma di Milano#Le sei porte|stemma]] la cui blasonatura era: ''[[troncato]] di [[rosso (araldica)|rosso]] e di [[argento (araldica)|argento]]''.
==Palazzi==
* [[Casa Grifi]] (distrutta) - via San Giovanni sul Muro
* [[Palazzo Litta Visconti Borromeo Arese]] - corso Magenta 24
* [[Casa Medici (Milano)|Casa Medici]] (distrutta) - tra corso Magenta e via Terraggio
* [[Casa degli Atellani]] (poi Taverna Pianca Cigala Conti) - corso Magenta 65-67
* [[Palazzo Busca Arconati Visconti]] - corso Magenta 71
* [[Palazzo Arconati Dalmati Radetzki]] (distrutto) - via Brisi 3
* [[Palazzo Borromeo (Milano)|Palazzo Borromeo]] - piazza Borromeo 7
* [[Palazzo Molinari]] (poi Borromeo) - piazza Borromeo 10
* [[Palazzo Alari Visconti]] - via Santa Maria Fulcorina 17
* [[Palazzo Fagnani Ronzoni]] - via Santa Maria Fulcorina 20
* [[Casa Melzi]] (distrutta) - via Santa Maria Segreta
* [[Palazzo Gorani Bazzero Mattei]] (distrutto) - via Gorani 4
* [[Palazzo Moriggia]] (poi Belgiojoso) - via Morigi 9
* [[Palazzo Stanga Attendolo-Bolognini]] (poi Radice-Fossati) - via Cappuccio 13
* [[Casa Mapelli]] - via Cappuccio 15
* [[Palazzo Castelbarco Lurani-Cernuschi]] - via Cappuccio 18-20
* [[Palazzo Castiglioni (via Cappuccio)]] (poi Cornaggia) - via Cappuccio 21
* [[Casa dei Grifi (Milano)]] - via Valpetrosa 5
* [[Palazzo Greppi]] - via San Maurilio 19
* [[Palazzo Borromeo (Milano, via San Maurilio)]] (distrutto) - via San Maurilio
* [[Palazzo Visconti Abbiate]] - via Lanzone 2
* [[Casa Panigarola]] - via Lanzone 4
* [[Casa Buttafava]] - via Lanzone 21
* [[Casa Caccia-Romentino]] (distrutta) - piazza Sant'Ambrogio
* [[Palazzo Dal Verme]] - via Puccini 3
* Palazzo Sabatelli - via Santa Marta 13
 
===Note===
<references/>