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{{F|urbanistica|arg2=sociologia|aprile 2012}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-134-0791-23A, Polen, Ghetto Warschau, Juden beim Gebet.jpg|thumb|[[Rabbino|Rabbini]] in preghiera nel [[ghetto di Varsavia]] ([[Polonia]], [[1941]])]]
Il '''ghetto''' è un'areauna nellazona quale persone considerate (o che si considerano) di un determinato retroterra [[Etnia|etnico]]delimitata, odove unitedeterminate da una determinata [[cultura]] o [[religione]],persone vivono in gruppo, volontariamente o forzatamente, in un regime di [[reclusione]] più o meno stretto.
 
Il termine nasce come sinonimo di ''quartiere ebraico'' per indicare quella zona della città in cui gli [[ebrei]] erano anticamente confinati ad abitare, e completamente rinchiusi durante la notte. Modernamente è chiamato ghetto anche una parte malfamata della periferia di una [[città]].<ref>{{Cita libro|nome=Bryan|cognome=Cheyette|titolo=1. Why ghetto?|url=http://dx.doi.org/10.1093/actrade/9780198809951.003.0001|accesso=2023-10-23|data=2020-08-20|editore=Oxford University Press|pp=1-13}}</ref>
 
== Storia ==
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I ghetti vennero progressivamente aboliti e le loro mura furono demolite nel [[XIX secolo]], seguendo gli ideali della [[Rivoluzione francese]]. Quello di Roma fu l'ultimo ghetto a venire abolito in Europa occidentale, nel [[1870]].
 
{{CitazioneSenza necessariafonte|Una tendenza diffusa, soprattutto negli Stati Uniti a partire dagli anni novanta, è quella della ghettizzazione di lusso, ovvero quartieri dove si riuniscono e si "segregano" le parti più ricche della popolazione, arroccate in una cultura, economia, politica con sempre minori agganci con l'esterno, rendendo in questo modo il resto della città ininfluente e creando all'interno del ghetto una propria gerarchizzazione.}}
 
== I ghetti ebraici ==
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{{vedi anche|Ghetti nazisti}}
 
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-030-0797-29, Polen, Ghetto Radom, Jude vor Verbotsschild.jpg|thumb|Marzo 1941:Ingresso ingresso del ghetto di [[Radom]], [[Polonia]]). La scritta sul cartello indica che l'ingresso nella strada è proibito a tutti i tedeschi, a firma del comandante della città, ufficiale delle [[SS]] e della polizia.]]
 
[[File:Bundesarchiv Bild 183-H27924, Polen, Ghetto Lublin, Polizei-Einsatz (cropped).jpg|thumb|Ghetto di [[Lublino]]. Dicembre 1940]]
Il [[nazionalsocialismo|nazismo]] ripristinò il sistema dei ghetti<ref> {{Cita web|url=http://www.deathcamps.org/occupation/ghettos.html|titolo=Ghettos|accesso=2022-02-26}}</ref> come tappa temporanea finalizzata alla realizzazione della «[[soluzione finale della questione ebraica|soluzione finale]]» in [[Europa orientale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.deathcamps.org/occupation/ghettolist.htm|titolo=The ARC Ghetto List|accesso=2022-02-26}}</ref>.
 
Durante la seconda guerra mondiale i ghetti servirono come contenitori in un forzoso [[Olocausto|processo di concentramento]] della popolazione ebraica, che ne facilitava il controllo da parte dei nazisti.
 
Gli abitanti dei ghetti dell'Europa orientale, trasportati da varie regioni europee, privati di ogni diritto, sottoalimentati e obbligati a lavorare per l'industria bellica tedesca nei [[lager]], man mano che perdevano la capacità lavorativa, venivano progressivamente deportati nei [[campo di sterminio|campi di sterminio]] durante l'[[olocausto]]. {{citazioneSenza necessariafonte|Durante la seconda guerra mondiale, nei ghetti vennero rinchiusi anche Rom, omosessuali, prigionieri di guerra e altre categorie. Anche una parte degli IMI (Internati Militari Italiani) furono rinchiusi nei ghetti di Minsk, Lodz e Vilnius.}}
 
* [[Ghetto di Będzin]]
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== Ghetti afroamericani negli Stati Uniti ==
Negli Stati Uniti d'America, tra l'abolizione della schiavitù e l'introduzione del{{chiarire|la legge sui [[diritti civili]] degli [[anni 1960|anni sessanta]]|chiarire: quale?}}, regole discriminatorie ({{citazioneSenza necessariafonte|a volte codificate in legge}}) costringevano spesso gli [[afroamericano|afroamericani]] delle aree urbane a vivere in determinati quartieri, che divennero anch'essi conosciuti come "ghetti", ad esempio buona parte di [[South Bronx]], [[Compton (California)|Compton]] a [[Los Angeles]], [[Harlem]] a [[Manhattan]]. Poiché in questi quartieri dovevano vivere gli afroamericani di tutti i ceti, queste zone si affermarono spesso come dinamici centri culturali. Paradossalmente le leggi sui diritti civili degli anni sessanta, permettendo agli afroamericani più facoltosi di trasferirsi nelle "zone per soli bianchi" contribuirono al collasso economico di molti ghetti, il cui livello di benessere scese sotto la media, mentre gli indici di criminalità e di degrado urbano aumentavano.
 
La formazione dei ghetti e delle sottoclassi nere forma uno degli argomenti più controversi della [[sociologia]].
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Waldinger osserva come ad esempio a [[New York]] i nuovi immigranti ([[corea]]ni, [[pakistan]]i, [[Repubblica Dominicana|dominicani]], [[Messico|messicani]], [[Perù|peruviani]], ecc.), riescano spesso a farsi strada meglio dei neri americani. Waldinger nota che i neri nati nel Sud degli Stati Uniti e nei Caraibi hanno introiti più alti di quelli originari del Nord degli USA. Secondo Waldinger i gruppi di immigranti beneficiano di nicchie nepotistiche, usandole per un mutuo aiuto: qualcosa che i neri non sono mai riusciti a fare. Waldinger sostiene anche che, per quanto alberghi e ristoranti offrano paghe molto basse, queste comunque surclassano quelle pagate in [[Messico]], [[Africa]] o nella [[Cina]] rurale; quindi gli immigranti le accettano prontamente. Per contro, i neri degli Stati del Nord, che aspirano a una condizione migliore di quella dei propri genitori, disdegnano tali impieghi, finendo spesso a lavorare al di fuori dell'economia legittima.
== Ghetto in Francia ==
Negli ultimi anni, il comunitarismo è diventato più diffuso in Francia. Alcune periferie, come La Courneuve, Sarcelles e Toulouse-Le Mirail, sono popolate quasi esclusivamente da persone provenienti dall'Africa subsahariana e dal Nord Africa. Questi complessi residenziali, costruiti da architetti come Le Corbusier, Aillaud e Candilis, sono diventati ghetti comunitari. <ref>{{Web link |language=fr |title=Immigrazione: quale futuro per la Francia? |url=https://www.herodote.net/Fractures_nationales-synthese-3368.php |site=herodote.net |date=2025-08-01 |accessed=2025-08-01}}</ref>.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Treccani|ghettoCollegamenti esterni}}
 
{{Storia antisemitismo}}