Guerra delle due rose: differenze tra le versioni

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|Luogo = [[Inghilterra]], [[Galles]], [[Calais]]
|Casus = Successione al trono d'Inghilterra
|Esito = Vittoria dei discendenti dei Beaufort (ramo illegittimolegittimato dei Lancaster)<br />
* Ascesa della [[dinastia Tudor]]
|Mutamenti_territoriali =
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|Schieramento2 = {{simbolo|Red Rose Badge of Lancaster.svg}} [[Casa di Lancaster]]<br />{{simbolo|Tudor Rose.svg}} [[Dinastia Tudor|Casa dei Tudor]] Supportata da:<br />{{simbolo|Royal Arms of the Kingdom of Scotland.svg|15}} [[Regno di Scozia]]<br />{{simbolo|Blason France moderne.svg|15}} [[Regno di Francia]]
|Comandante1 = {{simbolo|Arms of Richard of York, 3rd Duke of York.svg}} [[Riccardo Plantageneto, III duca di York|Riccardo duca di York]]†<br />{{simbolo|Royal Arms of England (1399-1603).svg}} [[Edoardo IV d'Inghilterra]]†<br />{{simbolo|Arms of Thomas of Lancaster, 1st Duke of Clarence.svg}} [[Riccardo III d'Inghilterra]]†<br />{{simbolo|Arms of George Plantagenet, 1st Duke of Clarence.svg}} [[Giorgio Plantageneto, I duca di Clarence]]†
|Comandante2 = {{simbolo|Royal Arms of England (1470-1471).svg}} [[Enrico VI d'Inghilterra]]†<br />{{simbolo|Arms of Margaret of Anjou.svg}} [[Margherita d'Angiò]]†<br />{{simbolo|Arms of the Prince of Wales (Modern).svg}} [[Edoardo di Lancaster]]†<br />{{simbolo|Arms of Edmund Tudor, Earl of Richmond.svg}} [[Enrico VII d'Inghilterra]]<br />{{simbolo|Arms of Richard Neville, Warwick16th ArmsEarl of Warwick.svg}} [[Richard Neville, XVI conte di Warwick]]†
|Effettivi1 =
|Effettivi2 =
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|Immagine = Rosornaskrig.jpg
}}
 
{{campagnabox Guerra delle Due Rose}}
 
La '''guerra delle due rose''' (nota in inglese come ''Wars of the Roses'') fu una sanguinosa lotta [[dinastia|dinastica]] combattuta in [[Inghilterra]] tra il [[1455]] e il [[1485]] (1487 per una parte della storiografia inglese) tra due diversi rami della casa regnante dei [[Plantageneti]]: i [[Casa di Lancaster|Lancaster]] e gli [[Casa di York|York]]. La guerra provocò l'estinzione delle linee maschili di entrambi i casati e si concluse con l'affermazione di una nuova dinastia, i [[Dinastia Tudor|Tudor]], di ascendenza lancasteriana, ma in cui confluivano anche gli York, tramite il matrimonio della loro ultima rappresentante, la principessa [[Elisabetta di York|Elisabetta]], colcon il nuovo re, [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII Tudor]].

Il riferimento alle due rose nella denominazione della guerra risale al XIX secolo, dopo che [[Walter Scott]], nel [[1829]], ebbe pubblicato il romanzo ''Anna di Geierstein'',<ref>Nel racconto ''Anna di Geierstein'' si narra la vicenda di due lancasteriani in missione segreta tra le montagne dell'attuale Svizzera, allora parte del ducato di Borgogna (schierato con gli yorkisti), che incontrano la contessa Anna.</ref> facendo riferimento agli stemmi dei due casati che avrebbero recato rispettivamente una rosa di colore rosso e una bianca. Tuttavia l'unico simbolo coevo di cui si ha notizia, è la rosa bianca degli York. La prima attestazione della rosa rossa è invece nello stemma dei Tudor (la [[rosa Tudor]]), che contiene le due rose sovrapposte, la rossa derivando forse da uno stemma [[Beaufort (famiglia)|Beaufort]].<ref>{{Cita libro|autore=Paul Murray Kendall|titolo=The Yorkist Age|anno=1962|url=https://archive.org/details/yorkistage006563mbp}}</ref>
 
== Le cause ==
=== Cause dinastiche ===
[[Edoardo III d'Inghilterra]] ([[1312]]-[[1377]]) ebbe sei figli maschi; quattro di questi (anche a causa della politica matrimoniale del padre, che li fece sposare con figlie di ricche famiglie nobili, dando così vita a potenti casati tutti in grado di rivendicare la corona) concorsero con la loro discendenza a dare vita al conflitto. Essi furono:
 
'''1''' - [[Edoardo il Principe Nero|Edoardo di Woodstock]], [[principe del Galles]] ([[1330]]-[[1377|1376]]).<br />Primogenito di Edoardo III, passò alla storia colcon il soprannome di ''Principe Nero''. Morì un anno prima del padre.
* [[Riccardo II d'Inghilterra]] ([[1367]]-[[1400]]).<br />Figlio secondogenito di Edoardo di Woodstock e quindi nipote di Edoardo III, divenne erede al trono in seguito alla morte in tenera età del fratello maggiore e a quella del padre. Successe al nonno nel [[1377]].
 
'''2''' - [[Lionello Plantageneto, I duca di Clarence]] ([[1338]]-[[1368]])<br />Terzogenito maschio di Edoardo III (il secondo nato era morto in culla).
 
* [[Filippa Plantageneta]] ([[1355]]-[[1382]])<br />Figlia di Lionello, sposò [[Edmondo Mortimer, III conte di March|Edmondo Mortimer]], III conte di March ([[1351]]-[[1381]])
**[[Ruggero Mortimer, IV conte di March|Ruggero Mortimer]], IV conte di March ([[1374]]-[[1398]])<br />Figlio della precedente ed erede al trono d'Inghilterra, erede designato di Riccardo II
***[[Edmondo Mortimer, V conte di March|Edmondo Mortimer]], V conte di March ([[1391]]-[[1425]])<br />Figlio del precedente ed erede al trono d'Inghilterra, erede designato di Riccardo II, spogliato dei titoli e feudi da [[Enrico IV d'Inghilterra|Enrico IV]] e riabilitato da [[Enrico V d'Inghilterra|Enrico V]], morì senza eredi
*** [[Anna Mortimer]] ([[1390]]-[[1411]])<br />Figlia di Ruggero Mortimer, sposò [[Riccardo Plantageneto, III conte di Cambridge]] ([[1375]]-[[1415]]).
 
'''3''' - [[Giovanni Plantageneto, I duca di Lancaster]] ([[1340]]-[[1399]])<br />Quartogenito maschio di Edoardo III e capostipite del '''ramo Lancaster'''
* [[Enrico IV d'Inghilterra]] ([[1366]]-[[1413]])<br />Figlio del precedente
** [[Enrico V d'Inghilterra]] ([[1387]]-[[1422]])<br />Figlio del precedente
*** [[Enrico VI d'Inghilterra]] ([[1421]]-[[1471]])<br />Figlio del precedente
* [[John Beaufort, I conte di Somerset]] ([[1371]]-[[1409]])<br />Fratellastro minore legittimato di Enrico IV.
** [[John Beaufort, I duca di Somerset|Giovanni Beaufort, I duca di Somerset]] ([[1403]]-[[1444]])<br />Terzogenito e poi erede del precedente.
*** [[Margherita di Beaufort]] ([[1443]]-[[1509]])<br />Figlia del precedente, moglie di sir [[Edmondo Tudor]] e madre di [[Enrico VII d'Inghilterra]].
 
'''4''' - [[Edmondo Plantageneto, I duca di York]] ([[1341]]-[[1402]])<br />Quintogenito maschio di Edoardo III e capostipite del '''ramo York'''.
* [[Riccardo Plantageneto, III conte di Cambridge]] ([[1375]]-[[1415]])<br />Figlio (maschio secondogenito) del precedente. Sposò la cugina [[Anna Mortimer]]
** [[Riccardo Plantageneto, III duca di York]] ([[1411]]-[[1460]])<br />Figlio del precedente e di [[Anna Mortimer]] fu pretendente al trono d'Inghilterra in quanto erede dei titoli dello zio, [[Edmondo Mortimer, V conte di March|Edmondo Mortimer]]
*** [[Edoardo IV d'Inghilterra]] ([[1442]]-[[1483]])<br />Figlio del precedente
**** [[Edoardo V d'Inghilterra]] ([[1470]]-[[1483]])<br />Figlio del precedente
*** [[Riccardo III d'Inghilterra]] ([[1452]]-[[1485]])<br />Fratello minore di Edoardo IV
[[File:Richard II of England.jpg|thumb|verticale|Ritratto di Riccardo II<br />[[Abbazia di Westminster]] (1395)]]
[[File:Henry IV of England - Illustration from Cassell's History of England - Century Edition - published circa 1902.jpg|left|thumb|verticale|Ritratto di Enrico IV d'Inghilterra]]
'''5''' - [[Tommaso Plantageneto, I duca di Gloucester]] (1355-1397), sestogenito maschio e ultimo figlio di Edoardo III, assassinato o giustiziato per tradimento su ordine di Riccardo II.
 
Nel [[1399]], appena ereditato il titolo dal padre Giovanni, il duca di Lancaster, [[Enrico IV d'Inghilterra|Enrico]] rovesciò il cugino Riccardo II (approfittando del governo impopolare e [[tirannia|tirannico]] di quest'ultimo che lo aveva reso inviso alla grande [[aristocrazia]] [[feudalesimo|feudale]]) e salì al trono colcon il nome di Enrico IV, scavalcando il cugino, [[Edmondo Mortimer, V conte di March]] ed erede al trono d'Inghilterra, designato da re Riccardo II che, in mancanza di eredi propri, lo aveva nominato erede, in quanto discendente del suo defunto zio Lionello (secondogenito di Edoardo III), dopo la morte di suo padre, [[Ruggero Mortimer, IV conte di March|Ruggero Mortimer]] che prima di lui era stato l'erede designato. Il piccolo Mortimer (di circa 7sette anni) però si trovò impossibilitato a cogliere l'eredità: Enrico IV infatti si installò sul trono e, dopo averlo privato dei titoli, tenne Edmondo segregato.
 
[[File:Henry V of England - Illustration from Cassell's History of England - Century Edition - published circa 1902.jpg|thumb|left|verticale|Ritratto di Enrico V<br />''Cassell's History of England'' (1902)]]
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[[File:HenryVIofEngland.JPG|thumb|verticale|Ritratto di Enrico VI<br />''Cassell's History of England'' (1902)]]
 
La situazione cambiò con Enrico VI: Riccardo di York, che era discendente di Edoardo III sia per via materna (la madre [[Anna Mortimer]], discendente di Lionello, figlio di Edoardo, era la sorella di Edmondo Mortimer) sia per via paterna (il nonno paterno Edmondo era anch'egli figlio di quel re), di fronte a un re debole e malato e a un'aristocrazia malcontenta capì l'importanza dell'occasione che gli poteva permettere l'accesso al trono e decise di rivendicare la corona (sinofino al [[1453]] Enrico VI e la regina Margherita non avevano ancora avuto figli).
 
[[File:MargaretAnjou.jpg|thumb|verticale|left|Margherita d'Angiò]]
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* eventuali figli della coppia regale non avrebbero avuto alcun diritto. Se infatti era illegittimo il trono di Enrico VI, illegittimi sarebbero stati i diritti dei suoi figli.
 
Comunque Enrico VI nel [[1454]], per l'aggravarsi della malattia, iniziò a dare segni di squilibrio e si rese quindi necessario qualcuno che affiancasse il re, allora Riccardo di York fu nominato (per la prima volta) protettore del regno.
 
=== Cause politiche e militari ===
Per quanto il contrasto dinastico avrebbe anche potuto essere ricomposto, la particolare situazione dell'Inghilterra di quel periodo non si prestava certo alla concordia e alla pace.
 
Sotto lo scettro debole di Enrico VI, la grande [[nobiltà]] andava sempre più affermando la propria indipendenza dal potere regio, e addirittura i grandi [[feudatario|feudatari]] presero a guerreggiare più o meno apertamente tra di loro per il possesso dei feudi, possesso spesso contestato e dubbio dovuto all'usanza di stringere ripetuti legami di sangue tra le grandi famiglie dell'isola.
 
La [[guerra dei cent'anni]] era giunta alla sua conclusione (seppur non ufficiale) nel [[1453]], con la perdita di tutti i possessi inglesi in [[Francia]] meno [[Calais]]. Questo comportò il rientro nell'isola di una moltitudine di soldati, che si offrivano al miglior offerente anche a poco prezzo.
 
Il [[regalia|potere regale]] era latitante, e attorno al re si affollavano gli esponenti del ramo Lancaster per strappare benefici al monarca.
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Riccardo di York, che si sentiva erede al trono, non poté accettare oltre la dissoluzione del patrimonio regio, che oltretutto andava ad arricchire i suoi rivali. Minacciando la [[guerra civile]], riuscì a farsi nominare "Lord Protettore d'Inghilterra" per controllare da vicino i Lancaster. Pur celando il suo potere sotto una maschera di equanimità, Riccardo provvide a far assegnare cospicui feudi anche ai propri sostenitori.
 
Fu una vera caccia alle alleanze quella che le due casate intrapresero. Pian piano, le contese tra feudatari divennero militanza per un contendente o per l'altro. La scintilla scoccò nel [[1455]], quando i Lancaster e in particolare i duchi di Somerset e Northumberland (approfittando di una temporanea ripresa della salute mentale del re, verificatasi nel periodo di [[Natale]] [[del 1454]], e spalleggiati dall'aggressiva regina Margherita) riuscirono a far decadere dalla carica Riccardo di York con l'accusa di tradimento e malversazione.
 
Riccardo chiamò a sé gli alleati e, ufficialmente, dichiarò di non volervolere rovesciare Enrico VI bensì rimuovere dal suo fianco i "cattivi consiglieri".
 
== Lo svolgimento della guerra ==
=== Cronologia ===
* Prima fase ([[1455]]-[[1460]]): l'affermazione degli York
* Seconda fase ([[1460]]-[[1461]]): la rivincita dei Lancaster
* Terza fase ([[1461]]-[[1469]]): il trionfo degli York
* Quarta fase ([[1470]]-[[1483]]): caduta e ritorno degli York
* Quinta fase ([[1483]]-[[1485]]/[[1487]]): la pace dei Tudor
 
=== Le forze in campo ===
Principali esponenti della fazione Lancaster:
* il re [[Enrico VI d'Inghilterra|Enrico VI]]
* la regina [[Margherita d'Angiò]]
* il loro figlio [[Edoardo di Lancaster]]
* i [[Percy (famiglia)|Percy]], [[Conte di Northumberland|conti di Northumberland]]
* i [[Beaufort (famiglia)|Beaufort]], [[Duca di Somerset|duchi di [[Somerset]]
 
Principali esponenti della fazione York:
* [[Riccardo Plantageneto, III duca di York]]
* i suoi figli: [[Edoardo IV di Inghilterra|Edoardo]], [[Giorgio Plantageneto, I duca di Clarence|Giorgio]], [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo]] ed [[Edmondo Plantageneto, conte di Rutland|Edmondo]].
* i [[Neville (famiglia)|Neville]], nei diversi rami dei [[conte di Salisbury|conti di Salisbury]], marchesi di Montagu e duchi di [[Kent]]
 
Discorso a parte merita il [[Richard Neville|conte di Warwick]] (anch'esso Neville), che cambierà più volte schieramento.
 
=== Prima fase (1455-1460): l'affermazione degli York ===
 
La ''vexata quaestio'' della successione però si era complicata:
* nel [[1447]] il re, la regina e i loro fidi, Suffolk ([[William de la Pole, I duca di Suffolk]]), Somerset ([[Edmund Beaufort, II duca di Somerset]]), e il cardinale Beaufort ([[Enrico Beaufort|Henry Beaufort]], vescovo di [[Winchester (Hampshire)|Winchester]]) avevano nominato Riccardo, duca di York ''Luogotenente'' dell'[[Irlanda]]<ref>[[Riccardo Plantageneto, III duca di York|Riccardo, duca di York]] non accettò di buon grado l'ordine di recarsi in [[Irlanda]], infatti lo eseguì solo due anni dopo, nel [[1449]].</ref>: una sorta di esilio, che allontanava Riccardo dalla corte e dal centro decisionale.
* nel [[1450]] Riccardo, duca di York era rientrato dall'Irlanda, in seguito alle richieste di [[Jack Cade]]<ref>[[Jack Cade]], forse in accordo con [[Riccardo Plantageneto, III duca di York|Riccardo di York]], aveva guidato una ribellione nel [[Kent]], nel giugno di quello stesso [[1450]], con l'appellativo di "John Mortimer"; tra le sue richieste vi era anche quella di far tornare Riccardo a [[Londra]] per moralizzare il governo.</ref>, reclamando il suo posto di diritto in seno al consiglio, per mettere fine al malgoverno e presentando una lista di doglianze e di istanze agli ambienti di corte, inclusa la richiesta di arresto del duca di Somerset.
* nel [[1452]], Riccardo di York, dopo che le sue proposte erano state boicottate, aveva formato un esercito a [[Shrewsbury]]. Il partito di corte, nel frattempo, aveva fatto altrettanto a Londra e York dovette capitolare.
* York dopo questa capitolazione si era guadagnato un alleato importante, [[Richard Neville, XVI conte di Warwick|Richard Neville]], conte di Warwick, uno dei più influenti notabili e forse più ricco di York stesso.
* il 13 ottobre [[1453]], era nato l'erede di Enrico VI, [[Edoardo di Lancaster]].
* alla fine del [[1454]] l'allontanamento di Riccardo da corte, privandolo del titolo di ''protettore del regno'', fu la causa ultima dell'inizio delle ostilità.
 
[[File:Stalbans-tower.jpg|thumb|verticale|La torre dell'orologio di [[St Albans]], del XV secolo]]
 
York e Warwick, nella primavera del [[1455]], raccolsero delle truppe, marciarono su Londra e alla fine di maggio, entrati in città sconfissero le truppe reali (il 22 maggio [[1455]], ''[[Prima battaglia di St Albans]]''), comandate da Somerset che perse la vita assieme a [[Northumberland]]; il re, di fatto prigioniero, fu confermato re dal parlamento che emanò un'amnistia per tutti i ribelli (i sostenitori di York).
 
[[File:Ludlow Castle gatehouse.jpg|left|thumb|verticale|[[Castello di Ludlow]], [[South Shropshire]]]]
 
In novembre il re ebbe una ricaduta e Riccardo di York fu nominato protettore per la seconda volta, ma prima della fine dell'anno, Enrico si riprese e York fu tenuto come consigliere. Tuttavia, sempre nel [[1456]], Enrico e la regina, durante una visita nelle [[Midlands]], si ritirarono nei possedimenti dei Lancaster e a [[Coventry]] organizzarono un incontro in cui York e i suoi amici dovettero giurare fedeltà al re, ma subito dopo si allontanarono dalla corte.
 
Dopo che, nel [[1458]], fu inscenata una pacificazione fittizia, si arrivò a uno scontro armato: nel [[1459]] Riccardo di York, senza autorizzazione regia, tornò con un esercito in Inghilterra e, questa volta, dichiarò decaduto Enrico VI dal trono, si recò in [[Galles]], al [[Castello di Ludlow]]: di lì cercò di ricongiungersi con l'esercito di Warwick che cercava di raggiungerlo partendo dallo [[Yorkshire]]. I Lancaster cercarono di evitare tale ricongiungimento e battere i due eserciti separatamente, ma fallirono nel loro intento con la sconfitta nella battaglia di ''Blore Heath'' (23 settembre [[1459]]). L'esercito yorkista si era così riunito a Ludlow, alla fine di settembre [[1459]], e si preparò quindi a dare battaglia ai lancasteriani a ''Ludford Bridge''. Ma quando il 12 ottobre [[1459]] l'esercito realista sopraggiunse, dopo che un luogotenente di Warwick era passato al nemico, i Lancaster ebbero il sopravvento e gli yorkisti vennero dispersi nella ''rotta di Ludford''. Tale vittoria consentì di rimettere Enrico VI sul trono senza oppositori, poiché gli York si erano sparsi tra l'[[Irlanda]] e la Francia. Il duca Riccardo e il suo secondogenito, Edmondo, conte di Rutland, si ritirarono prima in Galles e poi in Irlanda, dove furono accolti con entusiasmo, mentre l'erede di Riccardo, [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo]], conte di March si ritirò a Calais con Warwick.
[[File:Edward IV Plantagenet.jpg|left|thumb|upright=0.7|Edoardo IV d'Inghilterra]]
Riorganizzate le truppe all'estero, Warwick guidò il rientro degli yorkisti in Inghilterra e nella battaglia di ''[[Northampton]]'' (10 luglio [[1460]]) trionfò assieme a Edoardo sui Lancaster. Enrico VI, in attesa dell'arrivo di Riccardo di York, venne nuovamente imprigionato, ma stavolta nel carcere di massima sicurezza dell'epoca, la [[torre di Londra]]. Riccardo e i suoi entrarono nella capitale con gli onori riservati ai monarchi; Riccardo, in ottobre, convocò il parlamento, a cui chiese di essere eletto re, ma quando egli si diresse verso il trono attendendosi le acclamazioni dei suoi, i suoi sostenitori (Warwick compreso) rimasero in un silenzio imbarazzante. Riccardo comprese che era necessario convincere loro e il [[Parlamento del Regno Unito|Parlamento]] delle sue legittime pretese al trono: non era ancora il momento di forzare la mano, tanto più che i lancasteriani erano stati dispersi ed Enrico VI era sotto sicura custodia. In quello stesso ottobre [[1460]] venne redatto un "Atto di accordo" tra Riccardo e il Parlamento: Enrico rimaneva re, però Riccardo diveniva l'erede di Enrico VI, mentre il figlio di costui, [[Edoardo di Lancaster]], veniva diseredato. Nel frattempo Riccardo era di nuovo protettore del regno, per la malattia di Enrico.
 
=== Seconda fase (1460-1461): la rivincita dei Lancaster ===
[[File:SandalCastle pugneys emley.JPG|thumb|Rovine del Castello di Sandal, vicino a [[Wakefield]], [[West Yorkshire]]]]
 
Mentre a Londra si consumavano questi intrighi, l'energica regina [[Margherita d'Angiò|Margherita]] mise in luce le proprie doti di infaticabile organizzatrice, e, con l'appoggio degli scozzesi, dopo avere raccolto nel nord un imponente esercito, riunì nuovamente i sostenitori della propria causa presso la città di [[York]] e dallo Yorkshire si avviò verso sud. Riccardo di York le andò incontro sicuro della vittoria, e proprio questa sicurezza lo indusse a valutare erroneamente il morale e le forze avversarie. Nella [[battaglia di Wakefield]] (30 dicembre [[1460]]) le sue forze vennero distrutte dal nemico: lui stesso perse la vita, mentre suo figlio, Edmondo, conte di Rutland (appena diciassettenne), fu pugnalato a morte dopo la battaglia. Le loro teste tagliate furono portate in giro per la città su delle picche e infine esposte quale monito; su quella di Riccardo venne messa una corona di carta e paglia, quale dileggio per le sue pretese al trono.
 
Erede dei diritti di Riccardo e capo degli York divenne il suo primogenito, [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo]], conte di March, che non si perse d'animo e, con l'aiuto dei fratelli, [[Giorgio Plantageneto, I duca di Clarence|Giorgio di Clarence]] e [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo di Gloucester]], reclutò un esercito da contrapporre ai Lancaster che si trovavano in quel mentre in difficoltà: l'esercito da loro approntato era sì poderoso, ma anche estremamente costoso<ref>In assenza del re ancora prigioniero a Londra, Margherita aveva cercato di racimolare denaro proponendo la vendita della città di [[Berwick-upon-Tweed]] agli [[Scozia|Scozzesi]], ma la proposta non ebbe altro effetto che alienare ai Lancaster molte simpatie nell'orgogliosa aristocrazia inglese.</ref> e i soldati, privi della paga, iniziarono a disertare in massa.
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[[File:Map- Wars of the Roses.jpg|thumb|verticale|Importanti località della guerra delle due rose]]
 
Edoardo riuscì a galvanizzare il suo esercito e nella battaglia di ''Mortimer's Cross'' (2 febbraio [[1461]]) annientò l'esercito avversario: lord Owen venne catturato e [[decapitazione|decapitato]], mentre il conte di Pembroke riuscì a fuggire.
 
[[File:ElizabethWoodville.JPG|thumb|left|verticale|Elisabetta Woodville]]
 
Warwick, intanto, trovava non poche difficoltà a radunare il suo esercito. Saputo che Margherita si appressava alla capitale per liberare Enrico VI, decise di ingaggiare battaglia contando sulla sua buona stella: lo scontro avvenne il 17 febbraio dello stesso 1461 nella cosiddetta ''[[Secondaseconda Battagliabattaglia di St Albans]]'' e vide la disfatta di Warwick e dei suoi nonché la liberazione del re che Warwick si era portato dietro da Londra e che, nella concitata ritirata dopo la sconfitta, aveva abbandonato a sé stesso.
 
Margherita e il re si diressero a [[Londra]], ma la città - timorosa del saccheggio cui l'affamato esercito lancasteriano avrebbe potuto dardare vita - sbarrò le porte in faccia<ref>Pare che per evitare il saccheggio [[Enrico VI d'Inghilterra|Enrico VI]] decidesse di non entrare in città.</ref> alla coppia reale che, con la propria armata, si diresse verso nord per intercettare Edoardo. Costui invece, raggiunto da [[Richard Neville|Warwick]], si diresse immediatamente a Londra dove fece il suo ingresso in città, il 26 febbraio [[1461]], denunciò Enrico VI di averavere violato l'Atto di accordo, e lo dichiarò decaduto. Enrico fu deposto il 4 marzo [[1461]] ed Edoardo si fece incoronare re colcon il nome di [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo IV]].
 
Edoardo IV decise di farla finita con Enrico VI: supportato dal titolo regale, radunò un poderoso esercito e si pose al suo comando assieme ai fratelli e a Warwick. Marciarono verso nord e intercettarono le forze avversarie a ''[[Battaglia di Towton|Towton]]'' ([[North Yorkshire]]), il 29 marzo [[1461]]. La battaglia che seguì fu senz'altro la più sanguinosa dell'intero conflitto<ref>La battaglia di Towton detiene a tutt'oggi un triste primato: fu il giorno in cui perirono il maggior numero di inglesi in un giorno solo</ref>: circa {{formatnum:80000}} uomini (equamente distribuiti tra le due parti) si batterono disperatamente, e di questi, a sera, {{formatnum:20000}} giacevano cadaveri sul campo di battaglia. Comunque, la vittoria era di Edoardo IV e degli York. Enrico VI e Margherita cercarono rifugio in [[Scozia]] e quindi in Francia, mentre gran parte dei loro sostenitori abbracciarono la causa degli yorkisti.
 
Durante il primo periodo del regno di Edoardo IV, la resistenza dei Lancaster proseguì soprattutto sotto la guida della Regina Margherita e di pochi nobili fedeli delle contee settentrionali dell'Inghilterra e del Galles. Enrico fu catturato da Edoardo nel [[1465]] e successivamente imprigionato nella Torre di Londra. La Regina Margherita, che visse in esilio in [[Scozia]] e quindi in Francia, era decisa a riprendersi il trono a favore del marito e del figlio. A Parigi, [[Margherita d'Angiò|Margherita]] cercava il sostegno del cugino [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]], re di Francia, e di altri potentati europei, mentre in Inghilterra il regno di Edoardo IV iniziava sotto non buoni auspici. Egli, oltre a ottenere le antipatie del ceto medio inasprendo le tasse per far fronte ai debiti contratti durante la guerra, commise l'errore di porre in disparte il conte di Warwick inviandolo in Francia per negoziare il matrimonio con una principessa reale di quel paese. Quando questi tornò per descrivergli le ben avviate trattative, trovò Edoardo già sposato con una nobildonna, [[Elisabetta Woodville]], e prese la cosa come un'offesa personale. Inoltre Edoardo, che probabilmente riteneva saldo il suo potere, decise di porre un freno a colui che tanto aveva fatto in suo favore durante la guerra: gli negò premi e titoli, che invece distribuiva a piene mani tra i suoi sostenitori.
 
Warwick provò irritazione per l'influenza che i suddetti esercitavano sul re, così, con l'aiuto del giovane fratello del sovrano, [[Giorgio Plantageneto, I duca di Clarence]], che l'11 luglio del [[1469]], aveva sposato sua figlia, [[Isabella Neville|Isabella]], e quindi era divenuto suo genero, prese le armi contro Edoardo. Il grosso dell'esercito reale, privo di Edoardo, fu sconfitto nella ''battaglia di Edgecote Moor'', presso [[Banbury]], nell'[[Oxfordshire]] ede Edoardo fu successivamente catturato a [[Milton Keynes (borough)|Olney]]. Le forze di Warwick imprigionarono il suocero e il cognato di Edoardo, [[Richard Woodville]] e Giovanni Woodville<ref>[[Richard Woodville]] e Giovanni Woodville furono poi decapitati a [[Kenilworth]], in base a false accuse (12 agosto [[1469]]).</ref>, dopo la ''battaglia di Edgecote Moor''.
 
Warwick cercò allora di governare nel nome di Edoardo, ma la nobiltà, molta della quale doveva le proprie nomine al re, si mostrò restia e temendo una ribellione, Warwick fu costretto a rilasciare Edoardo, che non sentendosi sicuro, non solo non si vendicò, ma lo perdonò (assieme a Clarence) e favorì una riconciliazione con il progetto di matrimonio tra sua figlia, [[Elisabetta di York]], e Giorgio Neville, figlio del fratello di Warwick [[John Neville, I marchese di Montagu]]. Malgrado ciò, Warwick e Clarence si rivoltarono ancora: a seguito di un tumulto scoppiato, per motivi privati, nel [[1469]] nel [[Lincolnshire]] e trasformatosi nel [[1470]] in una ribellione, poi fallita, divenne palese che gli ispiratori ne erano stati proprio Warwick e Clarence. I due furono obbligati a fuggire a [[Calais]] e a rifugiarsi in Francia.
 
=== Quarta fase (1470-1483): caduta e ritorno degli York ===
Qui Luigi XI persuase Warwick ad allearsi con l'antica nemica Margherita, e accettò di guidare il ricostituito esercito dei Lancaster. Quale pegno dell'[[alleanza]], sua figlia [[Anna Neville|Anna]] avrebbe sposato l'erede di Enrico VI, [[Edoardo di Lancaster]]. Dopo averavere fatto sposare sua figlia con il [[principe di Galles]], Warwick tornò in Inghilterra, per affrontare Edoardo IV. Edoardo IV non era pronto a fronteggiare una simile alleanza e quando capì che era follia anche solo ingaggiare battaglia, fuggì in [[Borgogna]] per riordinare le sue forze. Qui trovò il duca [[Carlo I di Borgogna|Carlo il Temerario]] che, in eterna guerra con Luigi XI, vedeva di cattivo occhio sul trono di Inghilterra Enrico VI, che tutto avrebbe dovuto al re di Francia e che gli sarebbe stato certamente alleato. Decise quindi di fornire a Edoardo IV tutto l'aiuto che le sue vaste terre e i suoi ricchi forzieri potevano.
 
Qui Luigi XI persuase Warwick ad allearsi con l'antica nemica Margherita, e accettò di guidare il ricostituito esercito dei Lancaster. Quale pegno dell'[[alleanza]], sua figlia [[Anna Neville|Anna]] avrebbe sposato l'erede di Enrico VI, [[Edoardo di Lancaster]]. Dopo aver fatto sposare sua figlia con il [[principe di Galles]], Warwick tornò in Inghilterra, per affrontare Edoardo IV. Edoardo IV non era pronto a fronteggiare una simile alleanza e quando capì che era follia anche solo ingaggiare battaglia, fuggì in [[Borgogna]] per riordinare le sue forze. Qui trovò il duca [[Carlo I di Borgogna|Carlo il Temerario]] che, in eterna guerra con Luigi XI, vedeva di cattivo occhio sul trono di Inghilterra Enrico VI, che tutto avrebbe dovuto al re di Francia e che gli sarebbe stato certamente alleato. Decise quindi di fornire a Edoardo IV tutto l'aiuto che le sue vaste terre e i suoi ricchi forzieri potevano.
 
Warwick, liberato un Enrico VI privo della forza di volontà e mentalmente instabile, governò per lui. Da tutti i resoconti dell'epoca, il sovrano risulta letargico e indifferente, specie mentre Warwick e i suoi uomini lo facevano sfilare per le strade di Londra come il legittimo re d'Inghilterra. Nell'arco di pochi mesi Warwick si trovò in guerra con la [[Borgogna]], il cui duca, [[Carlo I di Borgogna|Carlo I]] reagì fornendo a Edoardo IV l'aiuto necessario per riprendersi il trono con la forza.
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[[File:MS Ghent - Battle of Tewkesbury.jpg|thumb|La battaglia di Tewkesbury in un manoscritto di [[Gand]]]]
 
Edoardo sbarcò in Inghilterra nel [[1471]], accompagnato da un temibile esercito: per scompaginare il campo avversario promise pubblicamente di perdonare il fratello qualora lo avesse raggiunto prima della battaglia. Giorgio, che ormai non poteva più sperare nella corona, disertò dal suocero che si apprestava a dar battaglia. I due eserciti si scontrarono a ''[[Battaglia di Barnet|Barnet]]'' il 14 aprile 1471: Edoardo vinse e [[Richard Neville|Warwick]] morì in combattimento. Margherita però non si diede per vinta e, arruolato un esercito raccogliticcio, diede battaglia a Edoardo nei pressi di ''[[Battaglia di Tewkesbury|Tewkesbury]]'' (4 maggio 1471).
 
La disfatta dei Lancaster fu completa: Enrico VI venne fatto prigioniero e suo figlio Edoardo di Lancaster trucidato. Solo [[Margherita d'Angiò]] riuscì a sopravvivere, imprigionata finché la [[Francia]] non la fece liberare nel [[1475]] pagando un riscatto. Morì in Francia, sola e dimenticata, nel [[1482]]. Peraltro la prigionia di Enrico VI fu davvero breve: 17 giorni dopo (21 maggio 1471), venne trovato morto, pugnalato davanti all'altare della cappella privata all'interno dei suoi appartamenti nella [[torre di Londra]].
 
Uno degli effetti della [[battaglia di Tewkesbury]] fu la fuga in [[Bretagna]] del conte di Pembroke, Jasper Tudor, fratellastro di Enrico VI per parte di madre. Egli fuggì con il nipote [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico Tudor]] ([[1457]]-[[1509]]), conte di Richmond, per proteggerlo da Edoardo IV. Jasper era infatti tutore del ragazzo dopo la morte del padre Edmondo (che era fratello di Jasper). Il quattordicenne Enrico Tudor poteva aspirare al trono per via della madre, [[Margaret Beaufort]]: costei discendeva direttamente da Giovanni di Beaufort, figlio di [[Giovanni Plantageneto, I duca di Lancaster|Giovanni, duca di Lancaster]], a sua volta quartogenito maschio di [[Edoardo III d'Inghilterra|Edoardo III]]. Visto che gli York si erano tanto affannati a far valere il diritto alla corona per via femminile, era evidente che anche Enrico di Richmond ne aveva, ed era quindi un pericolo per la ancor giovane corona di re Edoardo; per evitargli problemi, quindi, Jasper Tudor lo portò al sicuro allevandolo affinché fosse conscio dei suoi diritti al trono di Inghilterra.
 
=== Quinta fase (1483-1485): l'avvento dei Tudor ===
Il regno di [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo IV]] fu un regno apparentemente tranquillo. Non vi furono rivolte o sedizioni, e questo bastò per fargli credere che il suo trono fosse al sicuro. L'unica mossa fu di far imprigionare nel [[1478]] suo fratello [[Giorgio Plantageneto, I duca di Clarence|Giorgio di Clarence]], che a suo tempo si era rivoltato con Warwick contro di lui. Giorgio venne trovato cadavere qualche giorno dopo nella Torre di Londra (anche se probabilmente non venne annegato in una botte di [[malvasia]], come raccontato da [[William Shakespeare|Shakespeare]] nel suo ''[[Riccardo III (Shakespeare)|Riccardo III]]''). Oltre a questo, Edoardo IV non intraprese altre iniziative per puntellare il suo trono dopo la sua morte, sebbenemalgrado due rilevanti punti di debolezza:
* i suoi due figli ed eredi, [[Edoardo V di Inghilterra|Edoardo]] e Riccardo, avevano rispettivamente 12dodici e 9nove anni al momento della sua morte.: Eraera evidente che il suo successore Edoardo non sarebbe stato ancora in grado di esercitare con fermezza il potere, il che avrebbe potuto dar luogo a turbolenze;
* l'odio che la corte nutriva perodio hei laconfronti della regina, [[Elisabetta Woodville]], e per idei suoi parenti, membri della piccola nobiltà., i Costoroquali, dopo l'ascesa al trono di Edoardo, si erano installati a corte e avevano fatto man bassa di titoli e ricchezze.: Questociò non era malvistotollerato di buon grado da chi per nascita, titoli, ma soprattuttoo meriti di guerra, ritenevaera convinto di avere diritto a quei privilegi e a quel ruolo.
 
[[File:The Princes in the Tower by John Everett Millais (1878).png|thumb|left|verticale|I principi Edoardo e Riccardo nella Torre<br>([[John Everett Millais]] - 1878)]]
 
Edoardo IV, sul letto di morte ([[1483]]), cercò di sanare i contrasti tra le opposte fazioni nominando un consiglio di Reggenza per il figlio Edoardo, che saliva al trono colcon il nome di [[Edoardo V d'Inghilterra|Edoardo V]]. In tale consiglio sedevano sia la regina e i suoi parenti sia il fratello Riccardo, nominato "Lord Protettore d'Inghilterra".
 
Timoroso che il nuovo re avrebbe dato ascolto alla madre, segnando così la sua rovina, Riccardo di Gloucester decise di agire. Mentre i parenti della regina tornavano a [[Londra]] colcon il nuovo re, egli mandò loro incontro un manipolo di soldati che li imprigionò e li condusse nella prigione-castello di [[Pontefract]] (più noto come Pomfret). Alcuni mesi più tardi, dopo un processo presieduto dal [[Henry Percy, IV conte di Northumberland|conte di Northumberland]], essi vennero tutti decapitati. La regina e un suo figlio di primo letto si rifugiarono nell'[[Abbazia di Westminster]] che, come tutti i luoghi sacri all'epoca, godeva dell'inviolabilità.
 
[[File:King Richard III.jpg|thumb|verticale|Ritratto di Riccardo III]]
 
Edoardo V venne alloggiato nella Torre di Londra, come si confaceva ada un sovrano in attesa dell'incoronazione, e fu più tardi raggiunto da suo fratello il duca di York. La loro sorte successiva rimane avvolta nel mistero.
 
A giugno, come riportato dal diplomatico francese [[Philippe de Commines]], il vescovo di Bath e Wells [[Robert Stillington]] riferì al consiglio che il matrimonio di Edoardo IV e di [[Elisabetta Woodville]] era invalido avendo Edoardo sposato [[Eleanor Talbot|Lady Eleanor Talbot]] in una cerimonia officiata dallo stesso Stillington.<ref>{{Cita libro|autore=Philip de Commynes|curatore=Jean de Roye|titolo=The Memoirs of Philipp de Commynes, Lord of Argenton|anno=2015}}</ref>
 
Ciò rendeva nullo il secondo matrimonio con Elisabetta Woodwille, faceva decadere i diritti dei suoi figli al trono, ivi quindi compreso Edoardo V e apriva le porte alla successione del duca di Gloucester. Un'assemblea dei Tre Stati del Regno, avendo esaminate le prove, dichiarò bigame le seconde nozze del re e offrì al duca di Gloucester la corona, che la accettò salendo al trono colcon il nome di [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo III]].<ref>{{Cita libro|autore=John Ashdown Hill|titolo=The Mythology of Richard III|anno=2015|editore=Amberley|città=Stroud|lingua=inglese|pp=74-85}}</ref>[[File:Henry Seven England.jpg|thumb|verticale|Enrico VII d'Inghilterra]]
 
Nell'ottobre dello stesso anno [[Henry Stafford, II duca di Buckingham]], uno dei sostenitori più leali e fedeli di Riccardo III, si ribellò al sovrano e tentò di rovesciarlo con la forza, in combutta con Enrico Tudor; il tentativo fallì e Stafford fu giustiziato nello stesso anno, [[1483]]. Enrico riuscì a salvarsi evitando di mettere piede in Inghilterra, e ritentò l'impresa sbarcando in Inghilterra con un piccolo esercito nel [[1485]], e raccogliendo attorno a sé un piccolo numero di seguaci, benché ancora insufficienti per contrastare Riccardo III. QuestiEgli gli mosse contro, e i due avversari si scontrarono a [[Battaglia di Bosworth Field|Bosworth Field]] (22 agosto [[1485]]). Enrico aveva ben poche speranze, ma due dei maggiori baroni di Inghilterra, [[Thomas Stanley, I conte di Derby]] e [[Henry Percy, IV conte di Northumberland|Henry Percy]] conte di Northumberland, si unirono a lui disertando l'esercito di Riccardo; per costui fu la fine. Il suo esercito fu messo in rotta e lui stesso trovò la morte nella battaglia.
 
GiuntoEnrico, giunto a Londra, Enrico si fece incoronare colcon il nome di [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII]]. Per sostenere il suo debole diritto al trono sposò la figlia primogenita di Edoardo IV, [[Elisabetta di York]]. Due anni dopo, tuttavia, si registrò una nuova ribellione capitanata dal conte di Lincoln, nipote ed erede di Riccardo III. La sconfitta dei ribelli e la morte del conte nella battaglia di Stoke Field del 1487, viene considerata, da buona parte della storiografia britannica, la vera fine della guerra delle due rose, anche se scaramucce continuarono per molti anni.
I figli di Enrico VII ed Elisabetta, [[Arturo Tudor|Arturo]], e alla sua morte prematura, il secondogenito [[Enrico VIII di Inghilterra|Enrico]] erano, stavolta senza ombra di dubbio, i legittimi eredi al trono inglese per nascita e sangue. Dalla lotta fratricida dei gloriosi Plantageneti nacque la dinastia Tudor che – particolarmente attraverso [[Elisabetta I di Inghilterra|Elisabetta I]] - darà pace e prosperità al regno di Inghilterra e porrà le basi per la creazione dell'[[Impero britannico]].
 
== Gli effetti ==
Gli effetti della guerra delle due rose furono molteplici.
* La guerra, lunga e cruenta, provocò l'estinzione di numerose famiglie dell'antica aristocrazia feudale, e il tracollo finanziario di altrettante. Queste famiglie, allevate nella concezione feudale dei rapporti nobiltà-monarchia, costituivano un blocco di potere indocile ai voleri del re. Tale concezione, si fondava su un reciproco patto di assistenza/soccorso, che si considerava sciolto qualora una delle parti ritenesse – a torto o a ragione&nbsp; – che l'altra ne avesse violato lo spirito o la sostanza. Inoltre, tali famiglie discendevano o dall'antica nobiltà sassone, o dai compagni di [[Guglielmo I di Inghilterra|Guglielmo il Conquistatore]]. Vedevano quindi nel loro potere un diritto acquisito con la nascita e coicon i meriti; fu questa la classe che più volte piegò i monarchi inglesi al suo volere e ne limitò i poteri (ottenendo adper esempio la [[Magna ChartaCarta]]). Questa classe scomparve e molti feudi tornarono alla Corona inglese che, quindi, aumentò a dismisura la propria ricchezza, il proprio potere e la propria indipendenza dall'aristocrazia.
* Proprio la disponibilità improvvisa di così tante terre diede modo ai [[Tudor]] di creare un esercito efficiente, di rafforzare il prestigio regale e soprattutto di sostituire alla vecchia una nuova nobiltà, nominata tra gli alti funzionari dello Stato e tra la piccola nobiltà di campagna. Questa nuova aristocrazia tutto doveva al re, e tutto avrebbe perso se fosse incorsa nel suo sfavore: non fu più un potere alternativo a quello regio, bensì il suo appoggio. Era l'inizio dello Stato moderno, e della concezione assolutistica della monarchia.
* La guerra era stata causata principalmente da motivi dinastici e vi erano intervenuti tutti coloro che possedessero una goccia di sangue reale nelle vene. Dapprima [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII]] e poi il successore [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] diedero il via a un calcolato sterminio di tutti i possibili pretendenti al trono, perlopiù appartenenti ai residui dell'antica nobiltà. Il figlio di Giorgio di Clarence ([[Edoardo Plantageneto, XVII conte di Warwick|Edoardo di Warwick]]), i De la Pole, i Beaufort, gli Hastings furono solo le principali famiglie distrutte.
 
== RomanziAlbero e Cinematografiagenealogico ==
{{Albero genealogico della guerra delle due rose}}
[[File:Il Trono di Spade.png|miniatura|290x290px|Locandina della Serie TV]]
 
La guerra delle due rose è stata anche d'ispirazione per la scrittura del romanzo fantasy delle [[Cronache del ghiaccio e del fuoco|Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]. Più specificatamente, la Guerra dei Cinque Re presente nelle cronache è ispirata alla guerra delle due rose.<ref>{{Cita news|autore=[[Marco Fallanca]]|url=https://pickline.it/2020/04/12/george-r-r-martin-e-la-guerra-delle-due-rose-la-genealogia-dei-protagonisti-di-game-of-thrones/|titolo=George R. R. Martin e la Guerra delle Due Rose: la genealogia dei protagonisti di Game of Thrones|pubblicazione=[[Pickline]]|data=12 aprile 2020}}</ref> Le casate fittizie dei [[Casa Lannister|Lannister]] e degli [[Casa Stark|Stark]], prendono in parte ispirazione rispettivamente dalle casate dei [[Casa di Lancaster|Lancaster]] e degli [[Casa di York|York]].
== Romanzi e cinematografia ==
[[File:Il Trono di Spade.png|miniatura|290x290px|Locandina della Serieserie TV]]
La guerra delle due rose è stata anche d'ispirazione per la scrittura del romanzo fantasy delle [[Cronache del ghiaccio e del fuoco|''Cronache del Ghiaccio e del Fuoco'']]. Più specificatamente, la Guerra dei Cinque Re presente nelle cronache è ispirata alla guerra delle due rose.<ref>{{Cita news|autore=[[Marco Fallanca]]|url=https://pickline.it/2020/04/12/george-r-r-martin-e-la-guerra-delle-due-rose-la-genealogia-dei-protagonisti-di-game-of-thrones/|titolo=George R. R. Martin e la Guerra delle Due Rose: la genealogia dei protagonisti di Game of Thrones|pubblicazione=[[Pickline]]|data=12 aprile 2020}}</ref> Le casate fittizie dei [[Casa Lannister|Lannister]] e degli [[Casa Stark|Stark]], prendono in parte ispirazione rispettivamente dalle casate dei [[Casa di Lancaster|Lancaster]] e degli [[Casa di York|York]].
 
È presente anche nella sua produzione cinematografica, nella fortunata Serieserie TV.televisiva ''[[Il Trono di Spade (serie televisiva)|Il Trono di Spade]]''.
 
Il romanzo di [[Robert Louis Stevenson]], ''[[La freccia nera (romanzo)|La freccia nera]]'' (''The Black Arrow. A Tale of the Two Roses''), del 1883, è ambientato nell'Inghilterra del XV secolo, durante la guerra delle Due Rose e sotto il regno di Enrico VI. Da esso fu tratto dalla [[Rai|RAI]] l'[[La freccia nera (miniserie televisiva 1968)|omonimo sceneggiato televisivo]] andato in onda, con grandissimo successo, tra il dicembre 1968 e il febbraio 1969.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* K.B. Mc Farlane, "Inghilterra: i re della casa di Lancaster, 1399-1461", cap. XIII, vol. VII (L'autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.&nbsp; 445–508.
* C.H. Williams, "Inghilterra: i re della casa di York, 1461-1485", cap. XIV, vol. VII (L'autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.&nbsp; 509–545.
* Charles Petit Dutailles, "Francia: Luigi XI", cap. XVIII, vol. VII (L'autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.&nbsp; 657–695.
 
== Voci correlate ==
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* [[Elenco di monarchi britannici]]
* [[Elenco di monarchi francesi]]
* ''[[La freccia nera (romanzo)|La freccia nera]]''
* [[Guerra dei cent'anni]]
* ''[[La freccia nera (romanzo)|La freccia nera]]''
 
== Altri progetti ==
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{{Portale|guerra dei cent'anni|medioevo|Regno Unito}}
 
[[Categoria:GuerreGuerra civili|Duedelle due rose| ]]
[[Categoria:GuerreInghilterra di successione|Due rosemedievale]]
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