Castelromano: differenze tra le versioni

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<mapframe latitude="40.078071" longitude="15.809326" zoom="5" width="322" height="192" align="right" />
 
= Mappa del luogo =
{{Nota disambigua|la zona di [[Roma]]|Castel Romano}}
{{F|centri abitati del Molise|gennaio 2015}}
 
= Castelromano =
{{Divisione amministrativa
|Nome = Castelromano
|Nome ufficiale = "La Rumana" , in dialetto locale
|Panorama = Laromana13 giugno 2005.jpg
|Didascalia = Monte "La Romana", dalle cui pendici sorge il paeseScorcio di Castelromano d'Isernia
|Stemma =
|Bandiera = Italiana
|Stemma = Guerriero Sannita
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 4
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|Divisione amm grado 2 = Isernia
|Divisione amm grado 3 = Isernia
|Superficie = 12 km
<!-- Coordinate del comune di: Isernia -->|Partito = Democristiano
|Lingue ufficiali = Italiano , Svizzero
|Latitudine gradi = 41
|Latitudine minuti = 35
|Latitudine secondi = 49
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 14
|Longitudine minuti = 14
|Longitudine secondi = 7
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 720
|Superficie = 12 km
|Note superficie =
|Abitanti = 500515
|Acque interne = Torrente Vandra - Località Sasso
|AggiornamentoNote abitanti =
|Abitanti = 500
|NoteAggiornamento abitanti = Romanoli , o "rumanuol"2011
|Codice postale = 86170
|Aggiornamento abitanti =
|Prefisso = +39
|Codice postale = 86170
|Prefisso = +39
|Codice catastale =
|Nome abitanti =
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|Festivo = 6 agosto
}}
'''Castelromano''' è una [[Frazione (geografia)|frazione]] del [[comune italiano]] di [[Isernia]], nell'[[Provincia di Isernia|omonima provincia]], in [[Molise]].
 
 
'''Castelromano''' è la piu grande frazione di [[Isernia]].
 
Pur ricadendo nella municipalità di Isernia, Castelromano si differenzia sensibilmente dal capoluogo per storia, tradizione e costumi.
[[File:13 giugno 2005laromana.jpg|right|thumb|ScorcioMonte "La Romana", dalle cui pendici sorge il paese di Castelromano ([[2005]])d'Isernia]]
[[File:fuoco vilia.JPG|right|thumb|Preparazione del ''fuoco della vilia'']]
 
== Geografia fisica ==
Sorge suin un pianoro ai piedi del monte La Romana (882900 m s.l.m. circa) ad un'altitudine di 720 [[m s.l.m.]], distante circa 75&nbsp;km ad ovest della città.
 
== Storia ==
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Le mura sono realizzate con grossi massi sbozzati e più o meno squadrati, sovrapposti con una certa regolarità, con scaglie irregolari negli interstizi. La cortina est è rinforzata con blocchetti di pietra arrotondati nella parte addossata al terrapieno. Sono evidenti i segni di un evento bellico che ha interessato la sommità del monte "La Romana", affiorano infatti alla superficie numerosi pezzi di vasellame, mattoni e tegole e per la vastità della zona che interessano ci danno un'idea dell'occupazione del territorio da parte della tribù sannita Pentra. Alcune teorie formulate da attendibili studiosi del capoluogo pentro affermano che l'intera tribù, che popolava il territorio che si estende dalla valle del Matese fino alla catena montuosa delle Mainarde, si rifugiò all'interno delle mura fortificate sotto l'incombente minaccia dell'esercito di Roma.
 
Nella parte più alta del monte sono ancora visibili i ruderi di una struttura in pietra probabilmente utilizzata come torre di avvistamento, ben visibile da una simile struttura situata a circa 1&nbsp;km di distanza in località "Terra Vecchia" ricadente nel comune di [[Macchia d'Isernia|Macchia D'Isernia]].
 
L'attuale abitato, posto a circa 500 m a sud delle rovine sannitiche, trae origine da un insediamento militare di origine longobarda chiamato Armagnum inizialmente popolato da pochi coloni.
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Armagnum viene citato per la prima volta nel [[Catalogus Baronum]] (1150), con il quale si assegnava il feudo a Roberto
de Rocca, feudatario del conte normanno Ugo II di Molhouse (o de Molinis o Molisio), Signore di Molise.
Una seconda conferma dell'esistenza del luogo, in epoca normanna, è data da un rendiconto redatto durante il pontificato di [[papa Lucio III]], sullo stato e i possedimenti della diocesi (1192), nel quale si legge che presso il popolo di Armana si venera la Santa Croce.
Ulteriore citazione si ha in una autorevolissima fonte letteraria a proposito delle decime pagate per l'anno 1309 nella Diocesi di Isernia ove è riportato una citazione in cui l'Arciprete di Castro Armani si impegna a versare la propria parte.
 
Considerato come fondo rustico, l'abitato ed il territorio di Castelromano furono più volte ceduti come latifondo fino al 1418 quando Giacomo, Barone della Famiglia dei [[Montaquila]] di Gaeta, nominato vescovo, essendo venuto in possesso del feudo, lo cedette in dono alla Mensa vescovile della Curia di Isernia a cui è appartenuto fino alla scomparsa della feudalità (1811) ma che per parte ha conservato fino agli inizi del XXI quando gli attuali abitanti hanno riscattato la restante parte del feudo.
Il vescovo era quindi, per diritto, Barone de La Romana e si fregiava del titolo araldico di "Dominum Feudi Romanae".
 
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L'attuale chiesa, di fattezze moderne, riprende la forma delle antiche "pagliere" ed è affiancata da un campanile stilizzato che conserva le vecchie campane di cui una (la più piccola, risalente al 1620) era in origine in uso ad una piccola cappella situata all'entrata del paese resa inagibile dalla famosa nevicata del 1956.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Date le modeste origini del borgo, non si evidenziano opere architettoniche di particolare rilievo.
I diffusi e massicci interventi di ristrutturazione e recupero edilizio, operati a seguito degli eventi sismici del 1984 hanno inoltre contribuito a modificare radicalmente l'estetica degli edifici più antichi mascherando i pochi dettagli architettonici allora ancora visibili.
Si conserva comunque, più volte restaurata nel corso dei secoli (1802, 1924), la Fonte, fontana a muro con 4 vasche di raccolta alimentata da sorgenti sotterranee.
*Parrocchia Chiesa del Santissimo Salvatore: chiesa principaleparrocchiale della frazione, è di costruzione recente, eretta sopra una cappella danneggiata dalla guerra. La chiesa ha un aspetto moderno, che ricalca il solido triangolare, per quanto riguarda l'impianto a navata unica, decorato sulla facciata da finestre policrome. Lateralmente si erge il campanile a torre, in cemento armato.
 
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== Feste e Tradizioni ==
Da ricordare la tradizione del Fuoco della 'Vilia' (Vigilia), falò acceso sulla piazza antistante la Chiesa parrocchiale nella notte tra il 24 e il 25 dicembre per illuminare e riscaldare simbolicamente la Santa Nascita.
 
== Società ==
[[Categoria:Frazioni della provincia di Isernia]]
=== Tradizioni e folclore ===
<references group="." />
Da ricordare la tradizione del Fuoco della 'Vilia' (Vigilia), falò acceso sulla piazza antistante la Chiesachiesa parrocchiale nella notte tra il 24 e il 25 dicembre per illuminare e riscaldare simbolicamente la Santa NascitaNatività.
 
== LuoghiAltri di interesseprogetti ==
{{interprogetto}}
<references />-Località "Fonte degli Uccelli" , distante a 2 km dal centro . Area con verde attrezzato , luogo dedicato al S. Francesco ove vi è presente una statua in sua rappresentanza e un altare per predicare la messa durante il giorno della festa.
{{portale|geografia|Molise}}
 
[[Categoria:Frazioni della provincia di Isernia]]
-Località Serre-Colle Martino. Definirei tale paesaggio come unico e mozzafiato : ampia area immersa nel verde a quota 800 mslm. che conferisce un panorama unico per osservare tutta la città di Isernia e i comuni limitrofi. Ottimo luogo per fare delle passeggiate o far volare gli aquiloni , data la presenza di forte vento .
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