Orientamento scolastico per competenze: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Orientamento scolastico, universitario e professionale: rimosso grassetto come da indicazioni |
|||
| (17 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{E|Sembra una ricerca originale, scritta con uno stile da protocollo ministeriale|istruzione|maggio 2024}}
L''''orientamento scolastico per competenze''' è il [[processo educativo]] che le scuole, prevalentemente secondarie di primo e di secondo grado, attivano, spingendo gli studenti a trovare anche dentro di sé i punti di riferimento per scegliere il percorso successivo, autovalutandosi e riconoscendo i propri interessi, vocazioni, talenti. Coinvolgendoli in [[Apprendimento esperienziale|esperienze]] e [[Compito autentico|compiti autentici]] - ad esempio laboratori centrati sulla soluzione di problemi, [[Ricerca empirica|ricerche]], attività esterne, [[Simulazione|simulazioni]] - i docenti li aiutano a sviluppare le [[competenze chiave]] a valenza orientativa indicate nella ''Risoluzione'' europea del 2008<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:42008X1213(02)&from=DA|titolo=Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 21 novembre 2008 - "Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente"|p=6}}URL consultato il 16 luglio 2022.</ref>, che invita a “integrare maggiormente l’orientamento permanente nell’[[Educazione permanente|apprendimento permanente]]”: la competenza "imparare a imparare", le competenze sociali e civiche, interculturali, lo spirito di iniziativa e l'imprenditorialità. Per orientare le scuole non si limitano quindi alla trasmissione episodica di informazioni - pure necessarie - riguardanti il contesto sociale, economico, culturale e i sistemi formativi nei momenti cruciali dei passaggi, ma portano avanti la loro azione formativa, intrecciata con quella orientativa, con andamento continuo, anche attraverso le [[Disciplina (didattica)|discipline]], nella prospettiva dell’orientamento permanente.▼
{{F|istruzione|maggio 2024}}
▲L''''orientamento scolastico per competenze''' è il [[processo educativo]] che le scuole, prevalentemente secondarie di primo e di secondo grado, attivano, spingendo gli studenti a trovare anche dentro di sé i punti di riferimento per scegliere il percorso successivo, autovalutandosi e riconoscendo i propri interessi, vocazioni, talenti. Coinvolgendoli in [[Apprendimento esperienziale|esperienze]] e [[Compito autentico|compiti autentici]] - ad esempio laboratori centrati sulla soluzione di problemi, [[Ricerca empirica|ricerche]], attività esterne, [[Simulazione|simulazioni]] - i docenti li aiutano a sviluppare le [[competenze chiave]] a valenza orientativa indicate nella ''Risoluzione'' europea del 2008<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:42008X1213(02)&from=DA|titolo=Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 21 novembre 2008 - "Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente"|p=6}}URL consultato il 16 luglio 2022.</ref>, che invita a
== Storia ==
Riga 7 ⟶ 9:
==== Orientamento scolastico, universitario e professionale ====
Tradizionalmente l'
Le tipologie di attività realizzate dalle scuole possono essere diverse, dalle presentazioni in aula, agli incontri con esperti, alla partecipazione
===== Orientamento scolastico al
Dalle ricerche internazionali risulta che la scelta sbagliata della scuola secondaria possa incidere pesantemente sugli esiti del percorso scolastico successivo, e possa essere causa di abbandoni precoci, essendo alto il rischio di demotivazione degli studenti messi nella condizione di
Il sistema di istruzione tedesco<ref>{{Cita web|url=http://www.cittadellascienza.it/centrostudi/2016/02/sui-banchi-di-scuola-in-italia-e-in-germania/|titolo=Sui banchi di scuola in Italia e in Germania|autore=Pietro Greco|data=15 febbraio 2016|accesso=27 luglio 2022}}</ref>, ad esempio, prevede che, a conclusione dei quattro anni di scuola primaria (la ''Grundschule'', uguale per tutti), sia la scuola ad indirizzare gli alunni, all'età di nove anni, verso una delle tre tipologie di scuola media: la Hauptschule-Berufschule, professionalizzante, la Realschule, a carattere tecnico, o il Gymnasium, unico percorso a dare l'accesso all'Università. È tuttavia possibile, per lo studente e la famiglia, effettuare il passaggio ad un'altra tipologia di scuola, ma solo a seguito del superamento di un apposito test. L'eventuale riorientamento, a cura di esperti, avviene nell'arco del primo biennio di orientamento, presente nei tre indirizzi.
In Italia il momento della scelta è spostata in avanti, quando gli studenti hanno tredici-quattordici anni, nella fase conclusiva del primo ciclo. Le scuole secondarie di primo grado consegnano alla famiglia e a ciascun allievo un documento, riportante un motivato
Queste differenti modalità adottate dai due Paesi non sembrano comportare, nel 2021, rilevanti differenze relative al tasso di abbandoni scolastici precoci dei diciotto-ventiquattrenni: la percentuale italiana è pari al 12,7% (con un progressivo, significativo calo dal 2012, quando il tasso era del 17,3%), a fronte della percentuale tedesca pari all'11,8%, salita di più di un punto rispetto al 2012 (10,5%)<ref>{{Cita web|url=https://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=edat_lfse_14&lang=en|titolo=Early leavers from education and training by sex and labour status}}</ref>.
Riga 23 ⟶ 25:
Considerazioni relative ai problemi legati alla globalizzazione, alla mobilità, al moltiplicarsi delle transizioni nel mercato del lavoro, alla disoccupazione, alle sfide dell'inclusione e delle pari opportunità spingono l'Europa ad approfondire tali questioni, individuando nell'orientamento, non più inteso come serie episodica di interventi svolti da vari soggetti senza un coordinamento, ma come attitudine da sviluppare [[Programma di apprendimento permanente|lungo tutto l'arco della vita]], una chiave per fronteggiarle<ref>Risoluzione del Consiglio... del 2008 "''Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente''", cit., p. 1.</ref>.
Nel 2008 la ''Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 21 novembre 2008 - "Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente''" invita gli
Lo sviluppo delle capacità orientative nel sistema dell'istruzione e della formazione è favorito dalla [[Continuità educativa|continuità]] delle azioni<ref>Giuseppe Iadanza,''Continuità'', Editrice La Scuola, Brescia 1996. Cfr. in particolare il Capitolo IV (''Continuità e orientamento'') e la successiva ''Bibliografia ragionata''.</ref>, soprattutto nelle [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuole secondarie di primo]] e di [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|secondo grado,]] ma anche nell'istruzione terziaria. La funzione della scuola è complementare agli interventi dei servizi di orientamento rivolti a singoli individui con bisogni specifici<ref>Le informazioni sull'integrazione dell'orientamento nei Paesi europei di questa sezione sono tratte da MIUR, INDIRE – Unità Italiana di Eurydice, ''La lotta all'abbandono precoce'' [...], cit. pp. 109; 113-114.</ref>.
Riga 32 ⟶ 34:
In quest'ottica quindi viene superata l'episodicità e la straordinarietà dell'intervento orientativo, mirando al successo formativo<ref>DPR 275/1999, art.1, comma 2, art. 4, comma 1.</ref>, che si esplica in un processo globale di crescita della persona, durante tutto l'arco della vita ed è presente sin dalla scuola dell'infanzia.
===== L'integrazione dell'orientamento nei
Rispondendo all’invito della ''Risoluzione europea'' del 2008, i Paesi europei hanno inserito l'orientamento nell'offerta curricolare comune, soprattutto delle scuole secondarie, offrendo in tal modo a tutti i frequentanti strumenti che li rendano capaci di scegliere il proprio percorso formativo e la propria vita professionale, sviluppando l’[[Attitudine (psicologia)|attitudine]] ad orientarsi<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018H0604(01)|titolo=Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente 29 giugno 2022.|p=10|accesso=29 giugno 2022}}</ref>. Ad esempio, i curricola della Repubblica ceca, della Grecia, della Lettonia e della Norvegia fanno riferimento in particolare allo sviluppo dell'autoconsapevolezza; in Belgio e nel Regno Unito, oltre che alle competenze personali, si mira allo sviluppo di competenze relative all’informazione (imparare ad imparare).
Alcuni Paesi hanno introdotto l'orientamento come materia a sé, altri l'hanno inserito in altre materie: scienze sociali (ad esempio in Repubblica ceca, Lettonia, Malta e Islanda), economia domestica e tecnologie (ad esempio in Bulgaria, Lettonia e Malta), imprenditorialità (ad esempio in Bulgaria) ed educazione civica (ad esempio nella Repubblica ceca), sviluppo personale e sociale (ad esempio a Malta), stile di vita e capacità pratiche (ad esempio in Ungheria).
Riga 40 ⟶ 42:
===== L'integrazione dell'orientamento nell'attività scolastica, in Italia =====
In Italia già nella normativa del XX secolo si fa riferimento alla dimensione orientativa dell'
{{Citazione|L’orientamento – quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado – costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell’infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e di partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile.}}
Riga 46 ⟶ 48:
Nello stesso anno un implicito riconoscimento della connessione apprendimento-orientamento si trova nella [[Leggi Bassanini|L. 59/1997]] (art. 21, comma 5)<ref>Nel conferire autonomia alle istituzioni scolastiche, la L. 59/1997 prevede una "''dotazione finanziaria",'' assegnata ''"''senza altro vincolo di destinazione che quello dell'utilizzazione prioritaria per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie di ciascuna tipologia e di ciascun indirizzo di scuola".</ref>, mentre nelle successive norme attuative, come ad esempio nel [[Autonomia scolastica|D.P.R. 275/1999]], art. 4, comma 4<ref>{{Cita legge italiana|tipo=DPR|anno=1999|mese=03|giorno=8|numero=275|titolo=Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59|nolink=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:presidente.repubblica:decreto:1999-03-08;275}}</ref>, nella legge di riforma, [[Riforma Moratti|L. 53/2003]], art. 1, comma 3, i) e nel D.Lgs. 76/2005 sul [[Obbligo formativo in Italia|diritto-dovere di istruzione e formazione]], artt. 2, 3, 4<ref>{{Cita legge italiana|tipo=DLGS|anno=2005|mese=04|giorno=15|numero=76|titolo=Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53|nolink=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-04-15;76}}</ref>, l'orientamento viene legato soprattutto agli interventi contro la dispersione scolastica.
Nel 2008,
==== Il cambiamento di paradigma: le competenze chiave nell'orientamento scolastico (2006-2018) ====
Sin dal 1970
{{Citazione|È attraverso l'istruzione e la formazione, acquisite in seno al sistema d'istruzione istituzionale, all'impresa o in maniera più informale che gli individui si renderanno padroni del loro futuro e potranno realizzare le loro aspirazioni}}
L'attrezzatura grazie alla quale la persona che deve scegliere sia in grado di orientarsi non può essere limitata all'aspetto informativo esterno, seppure necessario, ma deve essere arricchita da risorse interne, individuate nelle [[Competenza|competenze]], complesso di conoscenze e abilità, con una
Già la ''Risoluzione [...] del 21 novembre 2008 - "Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente''", facendo riferimento alla ''Raccomandazione [...] del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente,'' aveva individuato le specifiche competenze chiave su cui poggia, in particolare, l'attitudine ad orientarsi: la competenza
===== Le competenze chiave per l'apprendimento permanente con valenza orientante =====
Riprendendo le indicazioni della ''Risoluzione'' del 2008, la ''Raccomandazione'' sulle competenze chiave del 2018, tra le otto identificate, di cui sottolinea la reciproca permeabilità, individua, in particolare, la dimensione orientativa nelle
Dai primi anni del XXI secolo questa linea si concretizza nelle riforme scolastiche di una pluralità di Paesi europei, tra cui l'Italia, dove la descrizione dei contenuti informativi dei programmi disciplinari
Nella sua valenza formativa, l'orientamento è
===== Competenze chiave orientative nei curricola dell' Estonia e della Scozia =====
In generale, le competenze chiave sono proposte come
In tale ottica, ad esempio, l'
Nel ''Curricolo per l’eccellenza'' della [[Scozia]] sono indicate come competenze essenziali per l’apprendimento le capacità di
===== Orientamento scolastico per competenze in Italia =====
Le norme nazionali risentono dell'evoluzione del concetto di orientamento inteso come processo continuo e della sua integrazione nel percorso di apprendimento per competenze<ref>L. 53/2003, art. 2, comma 1.a; MIUR, ''Indicazioni Nazionali e nuovi scenari. Documento a cura del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione'', 2018; D.M.766/2018, ''Linee guida per favorire e sostenere l’adozione del nuovo assetto didattico e organizzativo dei percorsi di istruzione professionale''; Direttiva 4/2012, ''Adozione delle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici a norma dell'articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 - Secondo biennio e quinto anno''; Decreto 211/2010, ''Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento''.</ref>. Un punto di
Per quanto riguarda la scuola del primo ciclo, le [[Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione|Indicazioni Nazionali]] del 2012<ref>{{Cita web|url=https://www.miur.gov.it/documents/20182/51310/DM+254_2012.pdf/1f967360-0ca6-48fb-95e9-c15d49f18831?version=1.0&t=1480418494262|titolo=Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione|data=2012|formato=pdf|accesso=27 luglio 2022}}</ref> evidenziano la
{{Citazione|la prospettiva orientativa ..., da cui deriva la scelta di certificare le competenze, nell’ottica della valutazione autentica basata sul criterio dell’attendibilità, ovvero su prestazioni reali ed adeguate che possano orientare l’alunno nel suo percorso scolastico e soprattutto contribuire alla conoscenza di sé, delle proprie attitudini, talenti e qualità personali. La prospettiva orientativa considera implicitamente ed esplicitamente l’apprendimento disciplinare, l’apprendimento formale, informale, non formale.}}
Per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, le competenze chiave, trasversali, definite
==
=== Risultati di orientamento dello studente ===
Con l'aggettivo "scolastico", nel senso di "curricolare", si situa il processo di orientamento all'interno del [[contesto educativo]] della [[scuola]], il quale assolve a due funzioni: una implicita, legata alla propria finalità istituzionale che si pone di portare lo studente alla maturazione di competenze orientative di base attraverso una didattica orientativa<ref>{{Cita web|url=https://innovando.loescher.it/files/884|titolo=Didattica orientativa e competenze. Dal bagaglio culturale alle competenze: verso una rivoluzione dell’apprendimento|autore=Federico Batini|editore=Loescher|accesso=9 luglio 2022}}</ref>, e una esplicita, che prevede azioni concrete, didattiche e formative, di orientamento e di ri-orientamento, finalizzate ad arricchire l'esperienza scolastica. L'obiettivo è il successo formativo e la realizzazione personale e professionale della persona, indirettamente contrastando la [[dispersione scolastica]].
Lo sviluppo dell'apprendimento attraverso le competenze chiave si integra con l'attitudine all'orientamento quando si attiva un processo interno di mobilitazione da cui emergono le competenze: lo studente si pone domande, acquisisce conoscenze, riflette sull'esperienza e sui propri apprendimenti, si autovaluta, sviluppa consapevolezza, assume responsabilità, in tal modo orientandosi. Per sviluppare competenze, le scelte metodologiche degli insegnanti si caratterizzano per la progettazione di [[Compito autentico|compiti autentici]], di realtà, collegati alle discipline, mirati: la
==== Un esempio dalla Scozia. Evidenze dello sviluppo di una competenza orientativa dal punto di vista dello studente ====
Dal ''Curriculum for excellence'' della Scozia, del 2009
{| class="wikitable"
|+
!1
!2
Riga 99 ⟶ 101:
!5
|-
|Nell'attività quotidiana di gioco, io esploro e faccio delle scelte per sviluppare il mio apprendimento e i miei interessi.
|Attraverso la partecipazione a una varietà di eventi e attività,
|L’opportunità di eseguire diverse attività e differenti ruoli in una varietà di situazioni mi ha permesso di
|Sto sviluppando le abilità e caratteristiche di cui avrò bisogno per il mio apprendimento, per la mia vita e per il mio lavoro. Sto acquisendo consapevolezza della rilevanza del mio attuale apprendimento per le future opportunità. Questo mi sta aiutando a compiere scelte informate scelte sulla mia vita e sul mio apprendimento.
|Sulla base dei miei interessi, abilità, punti di forza e preferenze, io sono supportato a compiere adatto, scelte informate e realistiche, a impostare obiettivi gestibili e pianificare le mie ulteriori transizioni.
|}
Le competenze necessarie, che si sviluppano sin dall'inizio della scuola, per gestire una
{{Citazione|generalmente includono una forte dimensione 'meta-cognitiva', cioè la capacità di imparare a imparare, un insieme complesso di competenze che abilitano gli individui a identificare i propri bisogni di apprendimento e a gestire il proprio apprendimento (Walbert e Paik, 2000). L'idea è quella di persone che prendono il controllo del proprio apprendimento, sono a conoscenza delle risorse che li circondano, e sanno dove ottenere informazioni e consigli per trasformare le offerte di servizi in opportunità che promuovono i loro obiettivi di vita.}}
Per sviluppare le competenze e la capacità di orientarsi, le scuole realizzano azioni con un diverso grado di specificità, quali:
* attività didattiche mirate alla conoscenza della realtà, evidenziando i diversi approcci disciplinari<ref>{{Cita web|url=https://innovazione.indire.it/avanguardieeducative/oltre-le-discipline|titolo=Oltre le discipline (" framework pedagogico-organizzativo che consolida il passaggio dalla didattica per contenuti a quella per competenze")|autore=INDIRE|citazione=Perché adottare l'idea [...] Per integrare l’orientamento nella disciplina, rafforzando il legame tra discipline e professionalizzazione.}}</ref>, per una maggiore consapevolezza degli apprendimenti;
* esperienze di apprendimento esterne all'istituzione scolastica<ref>''Raccomandazione'' del 2018 ''sulle competenze chiave [...]'', cit. p. 7'': "''Esse si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l’apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità".</ref> (ad esempio, in Italia: Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento; Apprendistato di primo livello, Esperienze esterne di [[stage]] e tirocinio (extracurricolari) per le scuole secondarie di secondo grado e IeFP);
Riga 121 ⟶ 123:
Lo sviluppo delle competenze consente allo studente di effettuare previsioni dello sviluppo della propria esperienza, l'assunzione di decisioni rispetto ai traguardi individuati, la progettazione del proprio sviluppo personale, monitorando e valutando le scelte operate.
L'efficacia delle azioni orientative si misura anche guardando all'innalzamento dei livelli di istruzione e formazione e alla riduzione della [[dispersione scolastica]]<ref>L. 53/2003, art.1, comma 3,i; Dlgs 76/2005, art. 4, comma 1</ref>. Per quanto riguarda gli abbandoni precoci rilevati tra i giovani dai diciotto ai ventiquattro anni, si osserva in Italia una costante riduzione dal 2012 , con una percentuale del
In Italia nella Guida INVALSI del 2017 al Rapporto di autovalutazione (RAV)<ref>{{Cita web|url=https://www.invalsi.it/snv/docs/0220/Guida%20autovalutazione_2017.pdf|titolo=Rapporto di Autovalutazione – Guida all’autovalutazione|autore=INVALSI|pp=33 e seguenti|accesso=26 luglio 2022}}</ref> le scuole misurano l'efficacia delle azioni di orientamento sulla base di una ''check-list'', contenente un elenco delle attività relative all'ambito della
* Attivazione di percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni
* Collaborazione con soggetti esterni (consulenti, psicologi, ecc.) per le attività di orientamento
* Utilizzo di strumenti per l'orientamento (es. test attitudinali)
* Presentazione a alunni/studenti dei diversi indirizzi di scuola secondaria di II grado/corsi di studi universitari e post diploma
* Monitoraggio di alunni/studenti dopo l'uscita dalla scuola (es. rilevazione degli esiti al termine del primo anno)
* Organizzazione di incontri individuali di alunni/studenti con i docenti referenti per l'orientamento per ricevere supporto nelle scelte del percorso da seguire
* Predisposizione di un modulo articolato per il consiglio orientativo da consegnare agli alunni (solo per le scuole del I ciclo)
* Organizzazione di attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali (solo per le scuole del II ciclo)
* Visita della scuola da parte di alunni/studenti in ingresso
* Attività educative di alunni/studenti con docenti di segmento/ordine di scuola diverso
* Attività educative comuni tra alunni/studenti di segmento/ordine di scuola diverso
Riga 141 ⟶ 143:
==== La scuola nel sistema dell'orientamento ====
Le azioni di orientamento della scuola saranno più efficaci se integrate con altri servizi e attività realizzate in altri ambiti da soggetti responsabili: il
In Europa si riscontra una diffusa tendenza della scuola a coinvolgere nell'
Altri interventi sono effettuati dalla comunità, inclusi genitori, ex alunni e membri di organizzazioni non governative e altre organizzazioni alle quali può essere chiesto di parlare delle proprie esperienze lavorative, nonché di concentrarsi su aspetti specifici di cui hanno conoscenza nel mondo del lavoro.
Riga 149 ⟶ 151:
Alcuni paesi hanno costituito partenariati stabili (ad es. Austria, Belgio francofono, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Regno Unito). In molti altri, invece, il coinvolgimento di partner esterni è sporadica e dipende dalle iniziative personali di individui, piuttosto che dipendere da un sistema istituzionalizzato di coordinamento, attuazione e definizione delle politiche dell'orientamento.
In Italia i comuni e le province sono esplicitamente individuati come responsabili in quest'ambito già dalle norme sul [[Decentramento|decentramento amministrativo]]
Nel D.Lgs. 21/2008, sull'orientamento universitario, si
==== La figura del docente ====
Sia nella ''Risoluzione'' del 2008<ref>''Risoluzione del Consiglio [...], del 21 novembre 2008 - «Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente»'', p. 6.</ref>, sia nella ''Raccomandazione'' del 2018<ref>''Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 relativa a competenze chiave [...]'', cit., pp. 4 e 12.</ref>, emerge la consapevolezza che in un sistema di orientamento, inteso come processo integrato con l'apprendimento curricolare, anche gli insegnanti che non ricoprono specifiche funzioni sono direttamente coinvolti, e per questo debbono essere formati e poter disporre di buone pratiche.
Nel 2020, dalle ''Conclusioni del Consiglio sui docenti e i formatori europei del futuro''<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=uriserv:OJ.C_.2020.193.01.0011.01.ITA|titolo=Conclusioni del Consiglio sui docenti e i formatori europei del futuro|data=2020}}, p. 12. </ref> emerge la consapevolezza della
In Italia, le ''Linee Guida per l'orientamento'' del 2009<ref>MIUR, ''Linee guida nazionali per l'orientamento permanente 2009'', pp. 6-7, 10</ref> prevedono che gli strumenti di cui deve disporre ciascun docente siano la didattica orientativa, per lo sviluppo delle competenze orientative di base e per l'educazione all’auto-orientamento, e la funzione [[tutoriale]]<ref>CM 43/2009, Linee Guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita. Orientamento scolastico, universitario e professionale, p. 10.</ref>, relativa all'accompagnamento personalizzato e nel monitoraggio dei percorsi formativi. Si indicano quindi i requisiti del docente: dalle specifiche competenze orientative, per
==Note==
Riga 166 ⟶ 168:
* {{Cita libro|nome=Maria Luisa|cognome=Pombeni|titolo=Orientamento scolastico e professionale|annooriginale=1995|editore=Il Mulino|città=Bologna|ISBN=8815056777}}
* {{Cita articolo|nome=Giuseppe|cognome=Iadanza|titolo=Continuità e orientamento|pubblicazione=Continuità|città=Brescia|editore=La Scuola|data=1996}}
* {{Cita articolo|nome=Flavia|cognome=Marostica|titolo=Competenze@competenze per il successo formativo e non|pubblicazione=Innovazione Educativa, Anno XXIII, N. 4|data=2003|pp=18
* {{Cita articolo|nome=Renato|cognome=Di Nubila|titolo=Orientamento formale e non formale come processo formativo. Le ragioni epistemologiche|pubblicazione=Professionalità, n.76|data=2003|pp=15-33}}
* {{Cita web|url=https://www.cedefop.europa.eu/files/5152_en.pdf|titolo=Guidance policies in the knowledge society Trends, challenges and responses across Europe A Cedefop synthesis report|autore=CEDEFOP|editore=Luxembourg: Office for Official Publications of the European Communities|curatore=Ronald G. Sultana|data=2004|accesso=27 luglio 2022}}
Riga 173 ⟶ 175:
*{{Cita libro|autore=Federico|nome=Batini|nome2=Simone|cognome2=Giusti|titolo=L'orientamento narrativo a scuola. Lavorare sulle competenze per l'orientamento dalla scuola dell'infanzia all'educazione degli adulti|url=https://www.researchgate.net/profile/Federico-Batini/publication/322802054_L%27orientamento_narrativo_a_scuola/links/5a70b234aca272e425ed2eda/Lorientamento-narrativo-a-scuola.pdf|annooriginale=2008|editore=Erickson|città=Trento}}
*{{Cita web|url=https://eurydice.indire.it/pubblicazioni/la-lotta-allabbandono-precoce-dei-percorsi-di-istruzione-e-formazione-in-europa-strategie-politiche-e-misure-2016/|titolo=La lotta all’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione in Europa|autore=MIUR-INDIRE - Eurydice - Sistemi educativi e politiche in Europa|data=2016|accesso=27 luglio 2022}}
*Carlino Franco Emilio, ''Dimensione Orientamento. Raccolta Antologica sull’Orientamento. Itinerario teorico pratico di ricerca e di documentazione per la prassi dell’orientamento nella scuola'', Grafosud, Rossano 2000.
*Carlino Franco Emilio, ''Progetto longitudinale: esperienza di orientamento'', in Educazione Tecnica mensile di didattica dell’Educazione Tecnica e Scienze dell’Educazione, Edizione ANIAT, Torino, Anno XVIII, n. 2, febbraio 1990.
==Voci correlate==
Riga 179 ⟶ 183:
* [[Competenze chiave]]
* [[Orientamento formativo]]
* [[
* [[Scuola secondaria di primo grado in Italia]]
* [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia]]
| |||