Giustizia sociale: differenze tra le versioni

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La '''giustizia sociale''' si riferisce all'obiettivo di realizzare una società che sia giusta e bilanciata in termini di [[distribuzione della ricchezza]], delle [[pari opportunità]] e dei [[Privilegio|privilegi]] e in cui ogni individuo vede i suoi diritti riconosciuti e protetti.<ref>{{Cita web|url=https://www.oxfordreference.com/display/10.1093/oi/authority.20110803100515279|titolo=Social justice|sito=Oxford Reference|lingua=en|accesso=3 giugno 2023}}</ref>
La '''giustizia sociale''' è la giustizia in termini di [[distribuzione della ricchezza]], delle [[Pari opportunità|opportunità]] e dei [[Privilegio|privilegi]] all'interno di una società.<ref>{{Cita web|url=https://languages.oup.com/google-dictionary-en/|titolo=Oxford Languages and Google - English {{!}} Oxford Languages|sito=languages.oup.com|lingua=en-GB|accesso=2023-06-03}}</ref> Nelle culture [[Civiltà occidentale|occidentali]] e [[Asia|asiatiche]], il concetto di giustizia sociale si è spesso riferito al processo per garantire che gli individui adempiano ai loro [[Ruolo (sociologia)|ruoli sociali]] e ricevano ciò che gli è dovuto dalla società.<ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8djVCRFoyQTZYS0k/view?pli=1&resourcekey=0-RCe24nkNWN4ksWRP9AC1EA&usp=embed_facebook|titolo=Augustine and Social Justice.pdf|sito=Google Docs|accesso=2023-06-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8eXZMWHU3ckpQVUk/view?resourcekey=0-bkWXbYUmaci8mZmv2GvFmg&usp=embed_facebook|titolo=Banai, Ayelet Book- Social justice, global dynamics - theoretical and empirical perspectives Publisher- Routledge.pdf|sito=Google Docs|accesso=2023-06-03}}</ref> Negli attuali movimenti per la giustizia sociale, l'enfasi è stata posta sulla rottura delle barriere per la [[Mobilità (sociologia)|mobilità sociale]], la creazione di reti di sicurezza e la giustizia economica.<ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8R2tWbXFmelhzVDA/view?resourcekey=0-Kpor64GIrqsijTIPaI5zRA&usp=embed_facebook|titolo=Globalization and Social Justice- 4th Singapore Economic Review Public Lecture.pdf|sito=Google Docs|accesso=2023-06-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8MWpSSGRWUllXTEE/view?resourcekey=0--nmXQJRb5zmNEkya2n9Hew&usp=embed_facebook|titolo=INTRODUCTION NATALIE CHURN AND CECILE LAWRENCE.pdf|sito=Google Docs|accesso=2023-06-03}}</ref> La giustizia sociale assegna diritti e doveri nelle [[Istituzione|istituzioni]] della società, il che consente alle persone di ricevere i benefici e gli oneri fondamentali della cooperazione. Le istituzioni competenti spesso includono la [[Imposta|tassazione]], la [[previdenza sociale]], la [[sanità pubblica]], la [[Istruzione pubblica|scuola pubblica]], i [[Servizio pubblico|servizi pubblici]], il [[diritto del lavoro]] e la [[Interventismo (economia)|regolamentazione dei mercati]], per garantire la distribuzione della ricchezza e le pari opportunità.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=John Rawls|anno=1971|titolo=A Theory of Justice}}</ref>
La giustizia sociale assegna diritti e doveri nelle [[Istituzione|istituzioni]] della società, il che consente alle persone di ricevere i benefici e gli oneri fondamentali della cooperazione. Le istituzioni competenti spesso includono la [[Imposta|tassazione]], la [[previdenza sociale]], la sanità pubblica, la [[Istruzione pubblica|scuola pubblica]], i [[Servizio pubblico|servizi pubblici]], il [[diritto del lavoro]] e la [[Interventismo (economia)|regolamentazione dei mercati]], per garantire la distribuzione della ricchezza e le pari opportunità. Per controparte, gli individui devono partecipare a mantenere la cooperazione sociale stabile, per dovere.<ref>{{Cita libro|autore=John Rawls|anno=1971|titolo=A Theory of Justice|editore=Harvard University Press, Belknap Press|doi=10.2307/j.ctvjf9z6v|url=https://www.jstor.org/stable/j.ctvjf9z6v}}</ref>
 
Le interpretazioni che mettono in relazione la giustizia con la società sono mediate dalle differenze nelle tradizioni culturali, alcune delle quali sottolineano la responsabilità individuale nei confronti della società e altre l'equilibrio tra l'accesso al potere e il suo uso responsabile.<ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8cTlPd2dzZ3d3TG8/view?resourcekey=0-58VY4R-POITfM8Y_BIG8FA&usp=embed_facebook|titolo=The antecedents of help giving in chinese culture- Attribution, judgment of responsibility, expectation change and the reaction of affect.pdf|sito=Google Docs|accesso=3 giugno 2023-06-03}}</ref> Quindi, la giustizia sociale viene invocata oggi reinterpretando figure storiche come [[Bartolomé de Las Casas|Bartolomé de las Casas]], nei dibattiti filosofici sulle differenze tra gli esseri umani, negli sforzi per l'[[uguaglianza di genere]], [[Antirazzismo|etnica]] e [[Uguaglianza sociale|sociale]], per difendere la giustizia per i migranti, i detenuti, l'ambiente e i disabili fisici o mentali.<ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8MWRYV0xVUzNlRlU/view?resourcekey=0-JD5TRfXpksG0mzTc1m_S3Q&usp=embed_facebook|titolo=Nature, Human Nature, and Human Difference Smith, Justin E. H..pdf|sito=Google Docs|accesso=3 giugno 2023-06-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8bERZaWVUVGRPLTA/view?resourcekey=0-GEGUPyzAFW1rICTNWq4_Jg&usp=embed_facebook|titolo=We Cannot Cth One Hand.pdf|sito=Google Docs|accesso=3 giugno 2023-06-03}}</ref>
 
Le interpretazioni che mettono in relazione la giustizia con la società sono mediate dalle differenze nelle tradizioni culturali, alcune delle quali sottolineano la responsabilità individuale nei confronti della società e altre l'equilibrio tra l'accesso al potere e il suo uso responsabile.<ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8cTlPd2dzZ3d3TG8/view?resourcekey=0-58VY4R-POITfM8Y_BIG8FA&usp=embed_facebook|titolo=The antecedents of help giving in chinese culture- Attribution, judgment of responsibility, expectation change and the reaction of affect.pdf|sito=Google Docs|accesso=2023-06-03}}</ref> Quindi, la giustizia sociale viene invocata oggi reinterpretando figure storiche come [[Bartolomé de Las Casas|Bartolomé de las Casas]], nei dibattiti filosofici sulle differenze tra gli esseri umani, negli sforzi per l'[[uguaglianza di genere]], [[Antirazzismo|etnica]] e [[Uguaglianza sociale|sociale]], per difendere la giustizia per i migranti, i detenuti, l'ambiente e i disabili fisici o mentali.<ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8MWRYV0xVUzNlRlU/view?resourcekey=0-JD5TRfXpksG0mzTc1m_S3Q&usp=embed_facebook|titolo=Nature, Human Nature, and Human Difference Smith, Justin E. H..pdf|sito=Google Docs|accesso=2023-06-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/0B5cQDUWg9Kd8bERZaWVUVGRPLTA/view?resourcekey=0-GEGUPyzAFW1rICTNWq4_Jg&usp=embed_facebook|titolo=We Cannot Cth One Hand.pdf|sito=Google Docs|accesso=2023-06-03}}</ref>
==Origini==
Mentre i concetti di giustizia sociale possono essere trovati già nelle letture filosofiche classiche e cristiane, da [[Platone]] e [[Aristotele]] ad [[Agostino d'Ippona]] e [[Tommaso d'Aquino]], il termine ''giustizia sociale'' trova i suoi primi usi nel tardo [[XVIII secolo|'700]]. In seguito ai [[Primavera dei popoli|moti del 1848]] il termine è stato reso celebre mediante gli scritti di [[Antonio Rosmini|Antonio Rosmini-Sebati]].
 
Nella tarda rivoluzione industriale, gli studiosi di diritto americani iniziarono a usare di più il termine, in particolare [[Louis Brandeis]] e Roscoe Pound. Dall'inizio del XX secolo è stato anche incorporato nel diritto e nelle istituzioni internazionali: ad esempio, il preambolo per l'istituzione dell'[[Organizzazione internazionale del lavoro]] ricorda che "la pace universale e duratura può essere stabilita solo se basata sulla giustizia sociale". Alla fine del XX secolo, la giustizia sociale è stata posta al centro della filosofia del [[contratto sociale]], principalmente da [[John Rawls]] in ''A Theory of Justice'' (1971).
 
Alla fine del XX secolo, la giustizia sociale è stata posta al centro della filosofia del [[contratto sociale]], principalmente da [[John Rawls]] in ''A Theory of Justice'' (1971). Anche mentre crollava il ''[[socialismo reale]]'', [[Norberto Bobbio]] faceva riferimento alla permanenza delle istanze di giustizia sociale, riflettendo che «la [[democrazia]] ha vinto la sfida del [[comunismo]] storico, ammettiamolo. Ma con quali mezzi e con quali ideali si dispone ad affrontare gli stessi problemi da cui era nata la sfida comunista?»<ref>[[Norberto Bobbio]], ''L’[[utopia]] capovolta'', in «La Stampa», 9 giugno 1989 (poi in Norberto Bobbio, ''L’utopia capovolta'', Torino, Editrice La Stampa, 1990)</ref>. Il suo monito all'inizio del nuovo secolo fu:
== Prospettiva religiosa ==
 
{{quote|O illusi, credete proprio che la fine del comunismo storico (insisto sullo "storico") abbia posto fine al bisogno e alla sete di giustizia?|''Il filosofo e i comunisti'' (intervista di Franco Manni a Norberto Bobbio), “Diario”, 4 maggio 2001, pp. 26-27}}
 
== Prospettiva religiosa ==
=== Cristianesimo ===
{{Vedi anche|Etica cristiana}}
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{{Vedi anche|Cattolicesimo sociale}}
[[File:Ioannes XXIII, by De Agostini, 1958–1963.jpg|miniatura|Papa [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] diede grandi contributi alla teorizzazione e alla messa in pratica di un cattolicesimo sociale.]]
L'insegnamento sociale cattolico consiste in quegli aspetti della dottrina cattolica romana che si riferiscono a questioni riguardanti il rispetto della vita umana individuale. Una caratteristica distintiva della dottrina sociale cattolica è la sua preoccupazione per i membri più [[Pauperismo|poveri]] e vulnerabili della società.
 
Due delle sette aree chiave del cattolicesimo sociale sono pertinenti alla giustizia sociale:
 
* Vita e dignità della persona umana: la [[santità]] di tutta la vita umana e la [[dignità]] intrinseca di ogni persona umana, dal concepimento alla morte naturale. La vita umana deve essere valutata al di sopra di tutti i beni materiali.
* Opzione preferenziale per i poveri e i vulnerabili: i cattolici credono che [[Gesù]] abbia insegnato che nel Giorno del Giudizio [[Dio (cristianesimo)|Dio]] chiederà cosa ha fatto ogni persona per aiutare i poveri e i bisognosi: "In verità vi dico, qualunque cosa abbiate fatto per uno di questi fratelli più piccoli di mio, tu hai fatto per me». La Chiesa cattolica ritiene che attraverso le parole, le preghiere e le azioni si debba mostrare [[solidarietà]] e compassione per i poveri. Il test morale di qualsiasi società è "come tratta i suoi membri più vulnerabili.
 
Si pensa spesso che l'insegnamento sociale cattolico moderno abbia avuto inizio con le encicliche di papa [[Papa Leone XIII|Leone XIII]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Thomas Behr|anno=2019|titolo=Social Justice and Subsidiarity: Luigi Taparelli and the Origins of Modern Catholic Social Thought|url=https://archive.org/details/socialjusticesub0000behr|rivista=Washington DC: Catholic University of American Press}}</ref> Leone XIII, che studiò sotto Taparelli, pubblicò nel 1891 l'enciclica [[Rerum Novarum|Rerum novarum]], rifiutando sia il [[socialismo]] che il [[capitalismo]], mentre difendeva i [[Sindacato|sindacati]] e la [[proprietà privata]]. Ha affermato che la società dovrebbe essere basata sulla [[cooperazione]] e non sul [[Prospettiva del conflitto|conflitto di classe]] e sulla [[Concorrenza (economia)|competizione]]. In questo documento, Leone espose la risposta della Chiesa cattolica all'instabilità sociale e al conflitto sindacale che erano sorti sulla scia dell'industrializzazione e avevano portato all'ascesa del socialismo. Il Papa sosteneva che il ruolo dello stato fosse quello di promuovere la giustizia sociale attraverso la protezione dei diritti, mentre la chiesa doveva parlare apertamente delle questioni sociali per insegnare principi sociali corretti e garantire l'armonia di classe.
 
L'enciclica [[Quadragesimo Anno|Quadragesimo anno]] del 1931 di papa [[Papa Pio XI|Pio XI]] incoraggia un [[salario]] dignitoso, la [[Principio di sussidiarietà|sussidiarietà]], e sostiene che la giustizia sociale è una virtù personale oltre che un attributo dell'ordine sociale, affermando che la società può essere giusta solo se gli individui e le istituzioni sono giusti.
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Papa [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] devia consistentemente dalla prospettiva di Giovanni XXIII, con le encicliche [[Laborem Exercens|Laborem exercens]], [[Sollicitudo Rei Socialis|Sollicitudo rei socialis]] e [[Centesimus Annus|Centesimus annus]], da un lato affronta questioni come i problemi che la tecnologia può presentare se utilizzata in modo improprio e ammette il timore che il "progresso" del mondo non sia affatto un vero progresso, se dovesse denigrare il valore della persona umana, dall'altra egli sostiene che la proprietà privata, i mercati e il lavoro onesto erano le chiavi per alleviare le miserie dei poveri e per consentire una vita che potesse esprimere la pienezza della persona umana.
 
L'enciclica [[Deus caritas est]] di papa [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]] del 2006 approfondisce ulteriormente la prospettiva di Giovanni Paolo II, affermando che la giustizia è preoccupazione determinante dello stato e della politica, e non della Chiesa, che ha la [[carità]] come preoccupazione sociale centrale.
 
Con l'enciclica [[Laudato si']], del 2015, papa [[Papa Francesco|Francesco]] riprende con forza i temi della giustizia sociale ed economica e della necessità di un più equilibrato rapporto dell'uomo con la natura. Papa Francesco, durante l'enciclica [[Fratelli tutti]], del 2020, ha sottolineato la necessità di "superare il neoliberismo".<ref>{{Cita web|url=https://www.aduc.it/articolo/enciclica+cui+papa+francesco+scomunica+neoliberismo_31861.php|titolo=ADUC - Articolo - L’enciclica in cui Papa Francesco scomunica il neoliberismo|sito=www.aduc.it|accesso=3 giugno 2023-06-03}}</ref>
 
Il [[Catechismo della Chiesa cattolica]] contiene maggiori dettagli sulla visione della Chiesa della giustizia sociale.
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==== Teologia della Liberazione ====
{{Vedi anche|Teologia della liberazione}}
[[File:Gustavo gutierrez (Peruvian theologian).jpg|miniatura|[[Gustavo Gutiérrez|Gustavo Gutierrez]], tra i principali animatori della Teologia della Liberazione.]]
La teologia della liberazione è un movimento della teologia cristiana che trasmette gli insegnamenti di [[Gesù|Gesù Cristo]] in termini di liberazione da condizioni economiche, politiche o sociali ingiuste. È stato descritto dai sostenitori come "un'interpretazione della fede cristiana attraverso la sofferenza, la lotta e la speranza dei poveri, e una critica della società, della fede cattolica e del cristianesimo attraverso gli occhi dei poveri",<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Philipp Berryman|anno=1987|titolo=Liberation Theology: essential facts about the revolutionary movement in Latin America and beyond|url=https://archive.org/details/liberationtheolo0000berr}}</ref> mentre dai detrattori come il "cristianesimo pervertito dal [[marxismo]] e dal [[comunismo]]".<ref>{{Cita web|url=https://archives.iupui.edu/handle/2450/5814/browse?type=dateissued|titolo=Sfoglia OAH Newsletter per Data di Pubblicazione|sito=archives.iupui.edu|accesso=3 giugno 2023-06-03}}</ref>
 
Sebbene la teologia della liberazione sia diventata un movimento internazionale e interconfessionale, è iniziata come movimento all'interno della [[Chiesa cattolica]] in [[America Latina]] negli anni '50 -'60. Sorse principalmente come reazione morale alla povertà causata dall'ingiustizia sociale in quella regione. Ha raggiunto la ribalta negli anni '70 e '80. Il termine è stato coniato dal sacerdote peruviano [[Gustavo Gutiérrez]], autore di uno dei libri più famosi del movimento, ''Una Teologia della Liberazione'' (1971).
 
Altri noti esponenti sono il brasiliano [[Leonardo Boff]], l'argentino [[Carlos Mugica]], il salvadoregno [[Jon Sobrino]] e l'uruguaiano Juan Luis Segundo.
 
==== Metodismo ====
Dalla sua fondazione, il [[metodismo]] è stato un movimento cristiano per la giustizia sociale. Sotto la direzione di [[John Wesley]], i metodisti divennero leader in molte questioni di giustizia sociale dell'epoca, tra cui la riforma carceraria e i movimenti di [[Abolizionismo|abolizione della schiavitù]]. Lo stesso Wesley fu tra i primi a predicare per i diritti degli schiavi, attirando una significativa opposizione.<ref>{{Cita web|url=https://brycchancarey.com/abolition/index.htm|titolo=British Abolitionists: Slavery, Abolition, and Emancipation in Great Britain|sito=brycchancarey.com|accesso=3 giugno 2023-06-03}}</ref>
 
=== Islam ===
Nella storia musulmana, il governo islamico è stato spesso associato alla giustizia sociale.
 
L'instaurazione della giustizia sociale fu uno dei fattori motivanti della [[Abbasidi|rivolta abbasidica]] contro gli [[Omayyadi]].
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L'armonia tra islam laico e giustizia sociale è stata il perno fondamentale delle numerose esperienze del [[socialismo arabo]] ispirate in primo luogo dall'Egitto di [[Gamal Abd el-Nasser|Nasser]].
 
La [[Giamahiria|''Giammairrya'']] di [[Muʿammar Gheddafi|Gheddafi]] (traducibile con "Repubblica delle masse"), basata sul [[Libro Verde (Mu'ammar Gheddafi)|Libro verde]], è stata una significativa elaborazione di uno stato repubblicano che leggesse in senso sociale gli scritti islamici.
 
Per i [[Fratelli Musulmani]] l'attuazione della giustizia sociale richiederebbe il rifiuto del [[Consumismo|consumismo capitalista]] e del [[socialismo]]. La Confraternita ha affermato con forza il diritto alla [[proprietà privata]] così come le differenze di ricchezza personale dovute a fattori come il duro lavoro. Tuttavia, la Fratellanza riteneva che i musulmani avessero l'obbligo di assistere quei musulmani bisognosi. Essa riteneva che la ''zakat'' (elemosina) non fosse carità volontaria, ma piuttosto i poveri avevano diritto all'assistenza dei più fortunati. La maggior parte dei governi islamici legati alla Fratellanza applica quindi la ''zakat'' attraverso le tasse.
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=== Ebraismo ===
{{Vedi anche|Tiqqun 'olam}}
Concetti riconducibili alla giustizia sociale nell'ebraismo sono quelli di ''simcha'' ("lietitudine" o "gioia"), ''[[Zedaqah|tzedakah]]'' ("l'obbligo religioso di compiere atti di beneficenza e filantropici"), ''[[Sĕfirōt|chesed]]'' ("atti di gentilezza") e ''[[Tiqqun 'olam|tikkun olam]]'' ("riparare il mondo").<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Johnatan Sacks|titolo=To Heal a Fractured World: The Ethics of Responsibility|anno=2005|url=https://archive.org/details/tohealfracturedw0000sack_c1s9}}</ref>
 
=== Induismo ===
L'attuale gerarchia [[Jāti]] sta subendo cambiamenti per una serie di motivi tra cui la "giustizia sociale", che è una posizione politicamente popolare nell'[[India]] postcoloniale. L'azione affermativa istituzionalizzata ha promosso questo. La disparità e le ampie disuguaglianze nel comportamento sociale degli jāti hanno portato a vari movimenti di riforma nell'induismo, tuttavia, anche se legalmente fuorilegge, il [[Sistema delle caste in India|sistema delle caste]] rimane forte nella pratica.<ref>{{Cita news|lingua=en-IN|url=https://www.thehindu.com/news/national/karnataka/caste-system-hindering-the-goal-of-social-justice-cm/article6822818.ece|titolo=Caste system hindering the goal of social justice: Siddaramaiah|pubblicazione=The Hindu|data=2015-01-25 gennaio 2015|accesso=3 giugno 2023-06-03}}</ref>
 
=== Religione tradizionale cinese ===
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== Prospettiva politica ==
 
=== Giustizia economica ===
Sono numerosi i movimenti politici, di diverso orientamento, che tendono a una giustizia economica, ossia a una più equa redistribuzione delle ricchezze prodotte in una collettività, generalmente esse prevedono un ruolo attivo dello stato nella regolamentazione del mercato così da evitare situazioni di oligopolio o di soprusi da posizione dominante e garantire lo [[stato sociale]], fino a teorizzare l'autogestione di una comunità o l'anarchia. Tra le diverse sfaccettature si annoverano il [[Economia keynesiana|keynesismo]], pratica economica dominante nell'Europa occidentale del trentennio 1945-1975 (nonchènonché ispiratore del [[New Deal]] di Roosvelt), il [[Modello svedese|modello socialdemocratico scandinavo]] (dominante nei paesi nordici fino agli anni 2000-2010), il [[socialismo]] e il [[comunismo]] nelle loro varie declinazioni e l'[[anarchia]] nelle sue varie declinazioni.
 
=== Giustizia sanitaria ===
La giustizia sociale si è più recentemente fatta strada nel campo della [[bioetica]]. La discussione coinvolge argomenti come l'accesso a prezzi accessibili all'[[Assistenza sanitaria universale|assistenza sanitaria]], in particolare per le famiglie e le famiglie a basso reddito. La discussione solleva anche domande come se la società debba sostenere i costi sanitari per le famiglie a basso reddito e se il mercato globale sia il modo migliore per distribuire l'assistenza sanitaria. Ruth Faden del ''Johns Hopkins Berman Institute of Bioethics e Madison Powers'' della [[Università di Georgetown|Georgetown University]] concentra la sua analisi della giustizia sociale attorno alla questione sanitaria.
 
Le ingiustizie sociali si verificano quando c'è una differenza prevenibile negli stati di salute tra una popolazione di persone. Queste ingiustizie sociali assumono la forma di disuguaglianze sanitarie quando stati di salute negativi come [[malnutrizione]] e [[Malattia infettiva|malattie infettive]] sono più diffusi nelle nazioni povere. Questi stati di salute negativi possono spesso essere prevenuti fornendo strutture sociali ed economiche come l'assistenza sanitaria di base che garantisce alla popolazione generale pari accesso ai servizi sanitari indipendentemente dal livello di reddito, dal sesso, dall'istruzione o da qualsiasi altro fattore di stratificazione.<ref>{{Cita libro|cognome=Internet Archive|titolo=Health and social justice : a reader on the politics, ideology, and inequity in the distribution of disease|url=http://archive.org/details/healthsocialjust0000unse|accesso=3 giugno 2023-06-03|data=2003|editore=San Francisco : Jossey-Bass|ISBN=978-0-7879-6733-8}}</ref>
 
=== Giustizia ambientale ===
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I principi della giustizia sociale sono incorporati nel più ampio movimento [[Ambientalismo|ambientalista]]. Il terzo principio della [[Carta della Terra]] è la giustizia sociale ed economica, che è descritta come cercare di sradicare la povertà come un imperativo etico, sociale e ambientale.
 
I movimenti per la [[giustizia climatica]], in particolare il ''[[Green New Deal]]'', includono la preoccupazione per un'eventuale transizione ecologica, che deve essere condotta senza che i costi di un'eventuale transizione vengano addossati sui ceti subalterni andando a favorire ulteriormente quelli abbienti e aumentare il divario sociale.
 
Tra le maggiori organizzazioni internazionali fondate sulla giustizia ambientale si annoverano [[Fridays for Future]], [[Greenpeace]] e il [[WWF]], tra le personalità di spicco l'economista Daniela Gabor.
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Le maggiori critiche alla giustizia sociale arrivano principalmente dai mondi religioso (sezioni della teologia) ed economico (tra i sostenitori del [[liberismo]]).
 
Dalla prospettiva filosofico-religiosa il maggior critico è [[Michael Novak]]:<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Michael Novak|titolo=Defining social justice: First things (2000)|anno=2012|url=https://archive.org/details/alleyjustice0000nova}}</ref>
{{Citazione|Interi libri e trattati sono stati scritti sulla giustizia sociale senza mai definirla. È consentito fluttuare nell'aria come se tutti ne riconoscessero un'istanza quando appare. Questa vaghezza sembra indispensabile. Nel momento in cui si comincia a definire la giustizia sociale, si incontrano imbarazzanti difficoltà intellettuali. Diventa, il più delle volte, un termine artistico il cui significato operativo è: "Abbiamo bisogno di una legge contro questo". In altre parole, diventa uno strumento di intimidazione ideologica, al fine di ottenere il potere della coercizione legale.}}
Dalla prospettiva economica, nello specifico dalla prospettiva [[Neoliberismo|neoliberista]], il maggior critico è [[Friedrich von Hayek]], membro della [[scuola austriaca]]:<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Friedrich von Hayek|titolo=Law, Legislation and Liberty, Vol. 2}}</ref>
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== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Uguaglianza sociale]]