Segalara: differenze tra le versioni
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'''Segalara''' è una
== Geografia fisica ==
[[File:Segalara (Sala Baganza) - panorama sulla Pianura Padana 2019-09-16.jpg|thumb|left|Panorama sulla pianura dal borgo]]
Il piccolo centro abitato, adiacente alla
== Origini del nome ==
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Nel 1635 ebbe fine il lungo dominio dei Rossi su Segalara, in quanto il [[duca di Parma]] [[Odoardo I Farnese|Odoardo I]] confiscò a [[Troilo IV de' Rossi|Troilo IV]] tutti i suoi beni.<ref name="Delsante 27">{{cita|Delsante|p. 27}}.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.parmaelasuastoria.it/ita/Rondani-Ruzzi.aspx?idMostra=38&idNode=300#rossi%252520federi|titolo=Rossi Troilo|accesso=21 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151120171535/http://www.parmaelasuastoria.it/ita/Rondani-Ruzzi.aspx?idMostra=38&idNode=300#rossi%252520federi|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1653 [[Scipione I de' Rossi]] si impegnò a versare un'ingente somma alla Camera ducale in cambio della restituzione delle proprietà appartenute al fratello, ma non fu in grado di ottemperare al pagamento e nel 1665 rinunciò ufficialmente a tutti i feudi appenninici, tra cui Segalara.<ref name="Capacchi 255"/><ref name="Delsante 27"/>
Nel 1682 la Camera
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Castello ===
[[File:Castello (Segalara, Sala Baganza) - facciata nord 2 2019-09-16.jpg|thumb|left|Facciata nord-est del castello]]
[[File:Castello (Segalara, Sala Baganza) - lato sud della corte 2019-09-16.jpg|thumb|Lato sud-ovest della corte del castello]]
{{Vedi anche|Castello di Segalara}}
Edificato originariamente forse già in età [[bizantina]], il castello, menzionato per la prima volta nell'XI secolo, passò in seguito sotto il controllo dei Sanvitale, per essere acquisito verso la fine del XIII secolo dai Rossi; distrutto nel 1305 dalle truppe di Giberto da Correggio, fu ricostruito dai Rossi dopo il 1316; fortificato dal conte Pier Maria nel 1481, fu ereditato l'anno seguente dal figlio Bertrando, alleatosi con Ludovico il Moro contro i propri fratelli; trasmesso nel 1502 al nipote Troilo, fu rinforzato nel 1547 dai suoi eredi; trasformato nel tempo in palazzo nobiliare con annessa corte rurale, fu confiscato nel 1635 a Troilo IV de' Rossi dal duca Odoardo I Farnese, ma riacquistato nel 1653 da Scipione de' Rossi, che tuttavia nel 1665 fu costretto a restituirlo alla Camera ducale a causa dell'impossibilità di ottemperare al pagamento del suo debito; alienato nel 1682 al marchese Gian Antonio Canossa, fu ristrutturato in stile [[architettura neoclassica|neoclassico]] nel 1765; venduto nel 1799 a Giuseppe Franceschi dalle eredi dell'ultimo discendente della casata, fu successivamente frazionato in più unità immobiliari e diviso tra diversi proprietari. L'edificio a corte, sviluppato su una pianta a U, conserva intatto il portale ad [[arco a tutto sesto]] in laterizio dell'antico maniero; a lato del settecentesco androne d'ingresso, sorge il neoclassico oratorio della Concezione di Maria Vergine, coronato da un piccolo campanile in mattoni.<ref name="Capacchi 255"/><ref>{{cita|Delsante|pp. 19-33}}.</ref>
== Note ==
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* {{cita libro|autore=Italo Dall'Aglio|titolo=La Diocesi di Parma|volume=II Volume|città=Parma|anno=1966|editore=Scuola Tipografica Benedettina|cid=Dall'Aglio}}
* {{cita libro|autore=Ubaldo Delsante|titolo=La Villa Lalatta di Talignano|città=Parma|anno=1996|editore=Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza|cid=Delsante}}
* {{cita libro|autore=[[Lorenzo Molossi]]|titolo=Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla|città=Parma|anno=1832-1834|editore=Tipografia Ducale|cid=Molossi}}
* {{cita libro|autore=Donata Paini|titolo=Segalara nel tempo|città=Sala Baganza|editore=Tipolitotecnica|collana=Centro Studi della Val Baganza|volume=Quaderno n. 22|anno=2009|cid=Paini}}
* {{cita libro|autore=Angelo Pezzana|wkautore=Angelo Pezzana (storico)|titolo=Storia della città di Parma continuata|volume=Tomo quarto|città=Parma|anno=1852|editore=Reale Tipografia|cid=Pezzana}}
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