Varano de' Melegari: differenze tra le versioni

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|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Parma
|Amministratore locale = GiuseppeCristina Restiani <!--nome, cognome SENZA titoli-->Gabelli
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destrasinistra]] Guardando al futuro
|Data elezione = 19-6-20152025
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 2581
|Note abitanti = {{Istat|034|45|2022}}
|Aggiornamento abitanti = 30-6-2022
|Sottodivisioni = Vedi [[Varano de' Melegari#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Bore]], [[Fornovo di Taro]], [[Medesano]], [[Pellegrino Parmense]], [[Solignano]], [[Varsi]]
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}}
 
'''Varano de' Melegari''' (''Varàn di Melgär'' in [[dialetto parmigiano]]<ref>{{cita|Capacchi|p. 895.}}.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2581Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Parma]] situato nella bassa [[valle del Ceno]] a circa 30&nbsp;km dal [[Parma|capoluogo]].
 
== Storia ==
Il territorio di Varano, legato strettamente al torrente [[Ceno]], risultava abitato già in epoca preistorica; sono infatti riemersi vari reperti in selce del [[Paleolitico]] e alcuni oggetti in ceramica dell'[[Età del bronzo]].<ref name="Storia del Capoluogo">{{cita web|url=http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/storia-del-capoluogo|titolo=Storia del Capoluogo|accesso=5 luglio 2016|dataarchivio=31 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180831035529/http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/storia-del-capoluogo|urlmorto=sì}}</ref>
 
Verso il [[III secolo a.C.]] la zona ospitava alcuni insediamenti dei [[Liguri]], che nel [[II secolo a.C.]] assorbirono la cultura dei [[Celti]], dei quali si conservano i resti di una necropoli in prossimità della frazione di Vianino.<ref name="Storia del Capoluogo"/>
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Nel [[V secolo]], in seguito al crollo dell'impero romano, la zona fu occupata dai [[Goti]], ai quali subentrarono nel [[VI secolo]] i [[Longobardi]].<ref name="Storia del Capoluogo"/>
 
Tra l'[[VIII secolo|VIII]] e l'[[XI secolo]] iniziarono a sorgere i primi castelli ed edifici religiosi,<ref name="Storia del Capoluogo"/> tra cui la [[Pieve di San Lorenzo (Varano de' Melegari)|pieve di Serravalle]], costruita sul luogo di un preesistente tempio pagano dedicato alla dea [[Diana]],<ref>{{cita web|url=http://www.luoghimisteriosi.it/emilia%20romagna/varano.html|titolo=Varano de' Melegari (PR) - Pieve di Serravalle - Il culto di Diana e la presenza dei templari|accesso=5 luglio 2016|dataarchivio=24 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160624182928/http://www.luoghimisteriosi.it/emilia%20romagna/varano.html|urlmorto=sì}}</ref> e la [[Santuario della Beata Vergine Assunta (Pellegrino Parmense)|cappella di Careno]], nata probabilmente nel 1044.<ref>{{cita web|url= http://www.comune.pellegrino-parmense.pr.it/sites/drupal_lepida_pellegrino/files/AC55F6EBFFDC4951833EE6CCC6FC91CC.pdf |titolo= Chiesa millenaria della Beata Vergine Assunta di Careno: la storia, il culto, i tesori|accesso=5 luglio 2016}}</ref>
Fin dall'epoca longobarda il territorio fu una pertinenza monastica dell'[[Abbazia di San Colombano|abbazia di San Colombano di Bobbio]]<ref>Giulio Buzzi e Carlo Cipolla, ''Codice diplomatico del monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII'', volume I, II, III, Roma, Tip. del Senato, 1918.</ref><ref>Valeria Polonio Felloni, ''Il monastero di San Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epoca carolingia'', Tabella I dei possedimenti in Italia, p. 16a.</ref><ref>Eleonora Destefanis, ''Il monastero di Bobbio in età altomedievale'', Carte di distribuzione fig. 44-44a-44b, pp. 67-70.</ref>, era inserito come corte di ''Variano'' (o ''Variaco'') nella grande corte di Boccolo (Bardi), che si estendeva nella Val Ceno. La corte monastica di ''Variano'' (o ''Variaco'') comprendeva il feudo di Varano de' Melegari e [[Varano dei Marchesi]] di [[Medesano]]<ref>{{cita|Codice Diplomatico di San Colombano di Bobbio|pp. 139, 140, 191, 257, 259|codiceI}}.</ref><ref>{{cita|Codice Diplomatico di San Colombano di Bobbio|p. 92|codiceIII}}.</ref> ed era una [[domusculta]] gestita da 10 [[Livellario|livellari]] del monastero ed altrettanti [[Massaio|massari]], le terre erano dedicate a grano, vigna ed a pascolo, era presente una selva per il pascolo dei maiali, e la ''domus coltilis'' del borgo. Il fondo agricolo rendeva al monastero di Bobbio annualmente 7 [[Moggio (unità di misura)|moggia]] di grano, metà delle 22 ''carra'' (carra=10 [[Brenta (unità di misura)|brente]], circa 500 litri) di vino prodotte, 60 [[Denaro (moneta)|denari]], 10 polli e 100 uova.
 
Tra l'[[VIII secolo|VIII]] e l'[[XI secolo]] iniziarono a sorgere i primi castelli ed edifici religiosi,<ref name="Storia del Capoluogo"/> tra cui la [[Pieve di San Lorenzo (Varano de' Melegari)|pieve di Serravalle]], costruita sul luogo di un preesistente tempio pagano dedicato alla dea [[Diana]],<ref>{{cita web|url=http://www.luoghimisteriosi.it/emilia%20romagna/varano.html|titolo=Varano de' Melegari (PR) - Pieve di Serravalle - Il culto di Diana e la presenza dei templari|accesso=5 luglio 2016}}</ref> e la [[Santuario della Beata Vergine Assunta (Pellegrino Parmense)|cappella di Careno]], nata probabilmente nel 1044.<ref>{{cita web|url= http://www.comune.pellegrino-parmense.pr.it/sites/drupal_lepida_pellegrino/files/AC55F6EBFFDC4951833EE6CCC6FC91CC.pdf |titolo= Chiesa millenaria della Beata Vergine Assunta di Careno: la storia, il culto, i tesori|accesso=5 luglio 2016}}</ref>
 
Nell'XI secolo l'importante famiglia dei [[Pallavicino]] estese i propri domini sulla zona, che fu inglobata nel vasto [[Stato Pallavicino]], formalmente dipendente dal [[Sacro Romano Impero]] ma di fatto gestito in piena autonomia dai marchesi,<ref name="Storia del Capoluogo"/> che riedificarono il [[Castello Pallavicino (Varano de' Melegari)|castello di Varano]].<ref name="preboggion.it">{{cita web|url=http://www.preboggion.it/Castello_di_VaranoDeMelegari-Pallavicino.htm|titolo=Varano de' Melegari - Castello Pallavicino|accesso=6 luglio 2016}}</ref> Tra i notai al servizio della potente famiglia si ebbe la dinastia dei Melegari, donde il nome che fu aggiunto alla località per distinguerla dalla non lontana [[Varano dei Marchesi]], anch'essa appartenente ai Pallavicino.<ref name="Storia del Capoluogo"/>
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Nel 1405<ref name="Storia del Capoluogo"/> [[Rolando il Magnifico]] entrò in guerra con i [[Rossi di Parma|Rossi]] e i [[Terzi di Sissa|Terzi]] per il controllo di alcuni luoghi strategici della pianura parmense; il castello fu allora conquistato da [[Ottobuono de' Terzi]], che lo consegnò ai [[Visconti]].<ref name="castellodivarano.it">{{cita web|url=http://www.castellodivarano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=151|titolo=Cenni Storici|accesso=6 luglio 2016|urlmorto=sì|dataarchivio=29 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160629160723/http://www.castellodivarano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=151}}</ref>
 
Nel 1431 Rolando Pallavicino fu investito del feudo di Varano dal duca [[Filippo Maria Visconti]].<ref name="Castello Varano Melegari"/> Tuttavia nel 1441 [[Niccolò Piccinino]] convinse il milanese del tradimento del marchese e si fece incaricare di conquistare lo [[Stato Pallavicino]]; attaccato su più fronti, il Pallavicino fu costretto alla fuga e tutti i suoi feudi furono incamerati dal duca di Milano.<ref>{{cita|Pezzana|pp. 446-448.}}.</ref> Nel 1445 Rolando diede prova di lealtà al Visconti, che acconsentì alla restituzione di quasi tutte le terre confiscate, a eccezione di [[Monticelli d'Ongina]] e alcuni altri feudi donati al Piccinino.<ref>{{cita|Pezzana|p. 498.}}.</ref>
 
Nel 1480 il castello passò agli [[Sforza]] e fu subito alienato dal duca [[Gian Galeazzo Maria Sforza|Gian Galeazzo]] al marchese [[Gianfrancesco I Pallavicino]] di [[Zibello]].<ref name="Castello Varano Melegari"/> Nel 1526, alla morte del marchese Bernardino, il feudo fu frazionato tra i suoi due figli Pallavicino e Gian Francesco, i cui eredi si spartirono il territorio fino al 1588, quando lo [[Stato Pallavicino]] fu soppresso dal duca [[Alessandro Farnese]], che ne annetté il territorio al [[ducato di Parma e Piacenza]]; i marchesi tuttavia conservarono il possesso del castello e mantennero alcuni privilegi sulla zona, tra cui la facoltà di promulgare leggi, amministrare la giustizia e nominare le cariche pubbliche.<ref name="Storia del Capoluogo"/>
 
Nel 1782 morì l'ultimo marchese Ercole Pallavicino, arciprete della [[pieve di Cusignano]], estinguendo il ramo di Varano della casata; tutti i suoi beni furono ereditati dai marchesi Bergonzi,<ref>{{cita|Chini|p. 30.}}.</ref> che mantennero i diritti feudali fino al 1805, quando gli editti [[Napoleone|napoleonici]] sancirono la loro abolizione; fu nominato allora il primo sindaco (o ''maire'') del comune.<ref name="Storia del Capoluogo"/>
 
In seguito alla [[Restaurazione]] Varano entrò definitivamente a far parte del ducato di Parma e Piacenza, alle dipendenze di [[Borgo San Donnino]] (l'odierna Fidenza); il territorio comunale fu esteso nel 1870 alle due frazioni di Vianino e Viazzano.<ref name="Storia del Capoluogo"/>
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:" Il castello di Varano ".jpg|thumb|left|Il castello di Varano de' Melegari visto dal [[torrente]] [[Ceno]]]]
[[File:Chiesa di San Martino (Varano de' Melegari) - facciata e lato nord 2022-05-16.jpg|thumb|FacciataChiesa di San Martino - facciata e lato nord]]
Il monumento storico più importante di Varano de' Melegari è il [[Castello Pallavicino (Varano de' Melegari)|castello medievale]], edificato originariamente forse nell'[[XI secolo]], menzionato nella ''Cronaca Pallavicina'' del 1087 e ricostruito nel 1208 dai marchesi [[Pallavicino]]; caduto nelle mani dei [[Visconti]] agli inizi del [[XV secolo]], il maniero fu fortificato e adeguato alle esigenze belliche dell'epoca; riconquistato da [[Rolando Pallavicino]] nel 1452, rimase all'importante casata fino al 1805, quando se ne impossessò la nobile famiglia [[Grossardi]]; acquistato dalla famiglia Levacher, nei primi anni del [[XX secolo]] fu restaurato internamente dall'ingegner Rolando Levacher; alienato alla famiglia Tanzi nel 1965, il castello fu acquistato nel 2001 dal Comune di Varano de' Melegari che lo aprì al pubblico. Oltre alle numerose sale interne, la fortezza conserva le antiche prigioni, che nel 1442 ospitarono [[Annibale I Bentivoglio]], liberato rocambolescamente il 6 giugno del 1443 da Galeazzo Marescotti e altri quattro [[guelfi]] bolognesi.<ref name="preboggion.it" /><ref name="castellodivarano.it" />
[[File:Battistero di Serravalle, Varano de' Melegari, Parma 10.jpg|thumb|Battistero e pieve di Serravalle]]
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[[File:Castello (Vianino, Varano de' Melegari) - torre 1 2022-05-16.jpg|thumb|left|Torre del castello di Vianino]]
[[File:Casa Grossardi (Viazzano, Varano de' Melegari) - facciata 2022-05-16.jpg|thumb|Casa Grossardi a Viazzano]]
Nella piccola frazione di [[Serravalle (Varano de' Melegari)|Serravalle]] si trova l'antica [[Pieve di San Lorenzo (Varano de' Melegari)|pieve di San Lorenzo]], edificata originariamente tra il [[X secolo|X]] e l'[[XI secolo]], ma ricostruita in seguito a un terremoto nel [[XIV secolo]] e ristrutturata tra il 1796 e il 1814. Di particolare pregio risulta il battistero adiacente, considerato il monumento religioso più antico di tutto il Parmense; il piccolo edificio a pianta ottagonale, rivestito interamente in conci squadrati di [[arenaria]], è decorato sugli spigoli esterni con [[lesene]], cui corrispondono all'interno quattro [[semicolonne]] alternate ad altrettanti pilastri; uno dei capitelli è arricchito da due sculture raffiguranti un volto e un uccello, dai tratti [[Benedetto Antelami|antelamici]]; l'altare marmoreo poggia su due piedritti di reimpiego risalenti all'[[età longobarda]], ornati con bassorilievi.<ref>{{cita web|url=http://turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/chiese-pievi-battisteri/battistero-di-serravalle|sito=turismo.comune.parma.it|titolo=Battistero di Serravalle|accesso=4 luglio 2016|dataarchivio=7 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807112129/http://turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/chiese-pievi-battisteri/battistero-di-serravalle|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.piazzaduomoparma.com/parma-e-provincia/percorsi-nel-romanico/il-romanico-in-provincia/le-pievi-del-parmense/serravalle-chiesa-di-san-lorenzo-e-battistero/|titolo=Serravalle, Chiesa di San Lorenzo e Battistero|accesso=4 luglio 2016}}</ref>
 
Nell'antico borgo di [[Vianino]] si trova una torre medievale, unica superstite del [[castello di Vianino|castello]] eretto nel [[X secolo]] e appartenuto a numerose importanti casate del Parmense.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/vianino|titolo=Vianino|accesso=8 luglio 2016|dataarchivio=31 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220331084927/http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/vianino|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Chiesa di San Pietro (Riviano, Varano de' Melegari) - retro e lato nord 2022-05-17.jpg|thumb|Chiesa di San Pietro a Riviano]]
La frazione di [[Viazzano]] conserva numerose [[Casatorre|case-torre]] d'epoca medievale, alcuni palazzi [[architettura rinascimentale|rinascimentali]] e la [[Chiesa di Sant'Ilario (Varano de' Melegari)|chiesa neoclassica di Sant'Ilario]], d'origine duecentesca.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/viazzano|titolo=Viazzano|accesso=8 luglio 2016|dataarchivio=30 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180830174337/http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/viazzano|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nella piccola frazione di [[Riviano]], sede nel [[XIII secolo]] di un ''castrum'' fortificato, si trova ancora la seicentesca [[Chiesa di San Pietro (Varano de' Melegari)|chiesa di San Pietro]], contenente la cappella della Madonna dei ''baler'', o Madonna delle [[castagne]] bollite.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/riviano|titolo=Riviano|accesso=1º settembre 2018|dataarchivio=2 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180902011917/http://www.comune.varano-demelegari.pr.it/notizie/riviano|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il borgo di [[Montesalso]], sede di un castello distrutto alla fine del XIII secolo, conserva la [[Chiesa di San Prospero (Varano de' Melegari)|chiesa di San Prospero]], costruita in epoca medievale ma ristrutturata in stile [[Architettura neoclassica|neoclassico]] nel 1762.<ref>{{cita web|url=http://www.prolocovarano.it/articolo.php?id=17|titolo=Montesalso|accesso=2 settembre 2018}}</ref>
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Luigi Bassi |Inizio = 5 aprile 2005 |Fine = 30 marzo 2010 |Partito = [[Democratici di Sinistra]] (dal 2007 [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]) |Note =<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luigi Bassi |Inizio = 30 marzo 2010 |Fine = 31 maggio 2015 |Partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] |Note =<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Restiani |Inizio = 1º giugno 2015 |Fine = ''in24 carica''ottobre 2024 |Partito = [[lista civica]]: "Guardando al futuro", sostenuta da [[Lega Nord]], [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale]] e [[lista civica|civiche]] di [[centro-destra]])civici |Note =<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Adriano Eustachio Coretti |Inizio = 25 ottobre 2024 |Fine = ''in carica''|Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note =<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Codice Diplomatico di San Colombano di Bobbio|volume=I|cid=codiceI}}
* {{cita libro|titolo=Codice Diplomatico di San Colombano di Bobbio|volume=III|cid=codiceIII}}
* {{cita libro|autore=[[Guglielmo Capacchi]]|titolo=Dizionario Italiano-Parmigiano|volume=Tomo II M-Z|editore=Artegrafica Silva|città=Parma|cid=Capacchi}}
* {{cita libro|autore=Luigi Chini|titolo=I Pallavicino - la storia di una famiglia longobarda|anno=2014|editore=L.I.R. edizioni|città=Piacenza|cid=Chini}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* Il Castello Pallavicino: http://www.castellodivarano.it/
 
{{Comuni della provincia di Parma}}