Pizza connection: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonimo film|Pizza Connection (film)}}
'''Pizza Connection''' fu un'[[inchiesta]] giudiziaria sul [[traffico di droga]] condotta negli [[Stati Uniti d'America]]
All'indagine collaborarono a più riprese anche alcuni appartenenti alla [[magistratura italiana]], tra i quali vanno ricordati in
== Storia ==
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Nella seconda metà degli [[Anni 1970|anni settanta]] i mafiosi palermitani Nunzio La Mattina, Tommaso Spadaro e Giuseppe Savoca acquistavano grosse partite di [[morfina]] in [[Svizzera]] dal trafficante [[Turchia|turco]] Musullulu Yasar Avni per conto delle altre [[Famiglia (mafia)|Famiglie mafiose]]<ref name="ricerca.repubblica.it">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/20/narcotraffico-riciclaggio-la-svizzera-connection.html|titolo=NARCOTRAFFICO E RICICLAGGIO E' LA 'SVIZZERA CONNECTION' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-10-05}}</ref><ref name=":4">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/10/trafficavo-in-dollari-droga-ma-ero.html|titolo='TRAFFICAVO IN DOLLARI E DROGA MA ERO D'ACCORDO CON L'FBI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-10-05}}</ref> e la trasportavano, via mare o via terra, a [[Palermo]] e nelle vicinanze, dove erano attive numerose raffinerie illegali di [[eroina]] comuni a tutte le Famiglie<ref name=":6">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/03/sulla-via-del-tabacco-adesso-scorre-un.html|titolo=SULLA VIA DEL TABACCO ADESSO SCORRE UN FIUME D'EROINA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref>: nel [[1980]] gli inquirenti ne scoprirono per la prima volta una in contrada Piraineto di [[Aeroporto di Palermo-Punta Raisi|Punta Raisi]] e un'altra a [[Trabia]], gestite dal mafioso [[Gerlando Alberti]], che venne arrestato insieme a tre chimici [[marsigliesi]] che lavoravano per lui<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/02/06/la-prima-volta-in-cui-salvo-varco.html|titolo=LA PRIMA VOLTA IN CUI SALVO VARCO' LA PORTA DELLA QUESTURA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/03/un-colpo-all-eroina-spa.html|titolo=UN COLPO ALL' EROINA SPA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2023-04-12}}</ref><ref name=":64">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1980/08/28/page_002.pdf|titolo=Eroina per gli USA: un quinto controllato dal boss Alberti|autore=Saverio Lodato|editore=L'Unità|data=28 agosto 1980}}</ref>; nel [[1982]] sarà scoperta un'altra raffineria, a [[Palermo]], in via Messina Marine, gestita dal mafioso Pietro Vernengo<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/02/18/quando-la-pasta-li-fece-tutti-ricchi.html|titolo=Quando la 'pasta' li fece tutti ricchi - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref>.
Nel marzo 1980 avvenne uno dei più clamorosi sequestri di eroina dell'epoca: un carico di 40 kg venne ritrovato a [[Cedrate|Cedrate di Gallarate]] ([[Provincia di
Secondo i collaboratori di giustizia [[Tommaso Buscetta]] e [[Salvatore Contorno]], il traffico di eroina era
=== La rete di distribuzione e il riciclaggio del denaro ===
L'[[eroina]] prodotta veniva mandata in [[Nordamerica]] e in [[Europa]]: secondo dati ufficiali, in quel periodo i [[Cosa Nostra|mafiosi siciliani]] avevano il controllo della raffinazione, spedizione e distribuzione di circa il 30% dell'[[eroina]] consumata negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{Cita libro|nome=Giovanni|cognome=Falcone|nome2=Marcelle|cognome2=Padovani|titolo=Cose di cosa nostra|url=https://books.google.it/books?id=H-B9fZKgUKQC&pg=PT94&dq=cosa+nostra+gestiva+il+cose+di+cosa+nostra&hl=it&sa=X&ei=hbqsUrXRMefV4gT0u4DoDg|accesso=2022-08-21|data=2012-05-16|editore=Bur|lingua=it|ISBN=978-88-586-2888-1}}</ref>. Tutte le transazioni economiche che riguardavano il traffico di [[eroina]] si svolgevano presso banche di [[Lugano]] e [[Zurigo]], dove il denaro ricavato, attraverso [[Conto corrente|conti correnti]], veniva trasferito dagli Stati Uniti ed incassato dai [[Cosa Nostra|mafiosi siciliani]], che lo rendevano disponibile per altri acquisti di [[morfina]] base<ref name="ricerca.repubblica.it" /><ref name="autogenerato9" />: i responsabili del [[Riciclaggio di denaro|riciclaggio dei profitti]] in [[Svizzera]] erano i mafiosi Leonardo Greco, [[Alfonso Caruana]] e Pasquale Cuntrera, che si servivano di insospettabili imprenditori, [[Agente di cambio|agenti di cambio]] e [[Consulente finanziario|consulenti finanziari]] ([[Vito Roberto Palazzolo]], Adriano Corti, Franco Della Corte, Oliviero Tognoli e Salvatore Amendolito), i quali aprivano società e conti bancari in territorio elvetico per il trasferimento del denaro sporco<ref>[http://www.antimafiaduemila.com/200805135292/articoli-arretrati/il-boss-finanziere-della-mafia.html Il boss finanziere della mafia | Articoli Arretrati<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120404042428/http://www.antimafiaduemila.com/200805135292/articoli-arretrati/il-boss-finanziere-della-mafia.html |data=4 aprile 2012 }}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/14/con-narcodollari-societa-commerciali.html|titolo=CON I NARCODOLLARI SOCIETA' COMMERCIALI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-02-20}}</ref><ref name=":0" />.
La rete di distribuzione dell'[[eroina]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] era pure costituita da alcuni [[Cosa Nostra|mafiosi siciliani]] emigrati durante gli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]], che vennero reclutati da [[Carmine Galante]], boss della [[Famiglia Bonanno]], che li usò per rilevare [[Pizzeria|pizzerie]] e [[Ristorante|ristoranti]] [[italia]]ni, che svolgevano un ruolo centrale nel coprire l'importazione dell'[[eroina]] da [[Palermo]]<ref name="autogenerato9">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/11/09/quella-santissima-alleanza-in-nome-del-business.html|titolo=QUELLA SANTISSIMA ALLEANZA IN NOME DEL BUSINESS EROINA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-02-21}}</ref><ref name=":52" />. I membri di spicco tra questi [[sicilia]]ni erano Salvatore Catalano, Cesare Bonventre e Baldassare “Baldo” Amato, che formavano la fazione siciliana della [[Famiglia Bonanno]], ed erano chiamati "zips" dagli esponenti di [[cosa nostra statunitense]] di basso rango perché parlavano così velocemente in [[Lingua siciliana|siciliano]]. Molti di loro si stabilirono a [[Knickerbocker Avenue]], una strada di [[Brooklyn]], territorio controllato da Pietro Licata, [[capodecina]] della [[Famiglia Bonanno]].<ref name=":10">J. Dickie, ''Cosa Nostra'', Bari, Laterza, 2004.</ref><ref name=":52" />
Nel [[1976]] Salvatore Catalano divenne un [[capodecina]] dopo aver assassinato Licata, il quale vietava ai suoi uomini di partecipare al [[traffico di droga]]: gli "zips", guidati da Catalano, avevano preso il sopravvento a Knickerbocker Avenue; nel [[1979]] gli "zips" parteciparono anche all'assassinio di [[Carmine Galante]] perché il boss era diventato particolarmente avido nei loro confronti<ref name=":52" /><ref name=":9" />. Dopo l'omicidio di Galante, Catalano divenne per breve tempo il capo ''ad interim'' della [[Famiglia Bonanno]] ma venne sostituito perché gli riusciva difficile svolgere il suo lavoro in [[Lingua inglese|inglese]]<ref name=":10" /><ref name=":52" />.
=== I legami all'interno di ''cosa nostra'' ===
Nel [[1978]] il boss [[Gaetano Badalamenti]] fu espulso dalla "[[Commissione (mafia)|Commissione]]" di [[Cosa Nostra]] dai [[Clan dei Corleonesi|Corleonesi]] di [[Salvatore Riina|Totò Riina]] e si trasferì in [[Brasile]], soggiornando a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]], da dove continuò ad inviare negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] [[eroina]] da [[Palermo]] e [[cocaina]] dal [[Sudamerica]]<ref name=autogenerato5 /><ref name=":6" />, in stretto collegamento con Salvatore Catalano ed altri personaggi della sua fazione (Giuseppe Ganci, Salvatore Mazzurco e Salvatore Lamberti), nonostante facessero parte di "famiglie" legate ai [[Clan dei Corleonesi|Corleonesi]], acerrimi nemici di Badalamenti.<ref name=":6" /><ref name="autogenerato9" /> Dopo la [[seconda guerra di mafia]] ([[1981]]-[[1984]]), il traffico di [[eroina]] venne gestito da mafiosi appartenenti alle [[Famiglia (mafia)|Famiglie]] perdenti che, con il benestare del [[clan dei corleonesi|Corleonesi]], erano in affari con la [[Famiglia Gambino]] di [[Brooklyn]], come venne dimostrato dalla successiva operazione antidroga "''Iron Tower''" del [[1988]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/12/02/iron-tower-operazione-conclusa.html|titolo='IRON TOWER, OPERAZIONE CONCLUSA' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/11/14/operazione-iron-tower-alla-sbarra-69-mafiosi.html|titolo=OPERAZIONE IRON TOWER, ALLA SBARRA 69 MAFIOSI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref><ref name=":52" />.
== Le indagini dell'FBI ==
[[File:Donnie Brasco.jpg|thumb|upright=1.4|Una foto scattata dall'[[
Dopo l'assassinio di [[Carmine Galante]],
Si trattò dell'indagine più complessa mai intrapresa dall'[[
L'FBI intercettò anche migliaia di conversazioni telefoniche, effettuate spesso da [[Cabina telefonica|cabine telefoniche]] pubbliche, e dovette ricorrere ad un team di traduttori esperti perché la maggior parte dei dialoghi avvenivano in [[Lingua siciliana|siciliano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fbi.gov/news/stories/the-pizza-connection-35th-anniversary-040519|titolo=The Pizza Connection|sito=Federal Bureau of Investigation|lingua=en
Nel [[1984]], sempre attraverso intercettazioni telefoniche, l'FBI scoprì che Badalamenti aveva programmato un incontro a [[Madrid]] con il nipote Pietro "Pete" Alfano, proprietario di una [[pizzeria]] ad [[Oregon (Illinois)|Oregon]], in [[Illinois]], e considerato il "''punto di contatto principale negli Stati Uniti''" per il traffico di eroina perché risultato anche lui in stretto contatto telefonico con Mazzurco e Lamberti<ref name="autogenerato9" /><ref>{{Cita web |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,921677,00.html |titolo=Extra Cheese - TIME<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 ottobre 2012 |dataarchivio=15 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130115223238/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,921677,00.html |urlmorto=sì }}</ref>. L'8 aprile [[1984]] a [[Madrid]] gli agenti dell'[[
== I processi ==
=== Il processo di New York ===
Il processo contro [[Gaetano Badalamenti|Badalamenti]] e gli altri 18 imputati<ref name="autogenerato7">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/04/la-fine-di-pizza-connection.html|titolo=LA FINE DI ' PIZZA CONNECTION' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=1987-03-04|lingua=it|accesso=2023-06-07}}</ref> iniziò il 24 ottobre [[1985]] a [[New York]]<ref name=autogenerato1 />. Prima e durante il processo, [[cosa nostra statunitense]] scatenò una vendetta contro gli "zips" imputati, da loro particolarmente odiati: il 16 aprile [[1984]] Cesare Bonventre venne ucciso e fatto a pezzi nel [[New Jersey]]; il 26 novembre [[1986]] scomparve il [[Cosa Nostra|mafioso siciliano]] Gaetano "Tommy" Mazzara, accusato di essere uno dei terminali [[statunitensi]] del traffico di [[eroina]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/05/06/buscetta-ai-giudici-usa-racconta-il-suo.html|titolo=BUSCETTA AI GIUDICI USA RACCONTA IL SUO FALCONE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=1993-05-06|lingua=it|accesso=2023-06-07}}</ref>, e venne ritrovato soltanto il 2 dicembre in una strada di [[Brooklyn]], chiuso in un sacco della spazzatura, con due fori di [[proiettile]] sulla nuca e il corpo orrendamente sfigurato<ref name=autogenerato7 />; l'11 febbraio [[1987]] Pietro Alfano venne ferito gravemente
Il processo durò quasi due anni ed è stato il più lungo nella storia giudiziaria degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref name=autogenerato7 />; furono ascoltati oltre 250 testimoni<ref name=autogenerato7 /> e l'accusa presentò conversazioni intercettate, migliaia di documenti, parecchi chili di [[eroina]] sequestrata e una serie di armi che gli agenti federali avevano sequestrato quando arrestarono gli imputati<ref>[https://www.nytimes.com/1987/03/03/nyregion/17-found-guilty-in-pizza-trial-of-a-drug-ring.html 17 FOUND GUILTY IN 'PIZZA' TRIAL OF A DRUG RING - New York Times<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. I testimoni più importanti furono i [[Pentito|mafiosi pentiti]] [[Tommaso Buscetta]] e [[Salvatore Contorno]], fatti venire dall'[[Italia]] a seguito di un accordo con i magistrati italiani<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/03/italia-prestera-buscetta-agli-usa.html|titolo=L' ITALIA PRESTERA' BUSCETTA AGLI USA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-02-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/12/22/buscetta-in-usa-ora-traccia|titolo=- la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-29}}</ref><ref name=":7">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/11/08/buscetta-scagiona-tano-badalamenti-non-coinvolto.html|titolo=BUSCETTA SCAGIONA TANO BADALAMENTI 'NON E' COINVOLTO NEL TRAFFICO DI D - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-29}}</ref>, i quali descrissero [[Cosa Nostra]] e il suo ruolo nel [[traffico di droga]]; in particolare Buscetta affermò che non gli risultava un coinvolgimento di Badalamenti nel traffico di eroina<ref name=":7" /> mentre Contorno testimoniò che nel [[1980]] era presente ad una riunione tenutasi a [[Bagheria]] per organizzare la spedizione di una grande quantità di [[eroina]] (circa 40 kg) negli Stati Uniti<ref>{{Cita news|lingua=en
Il [[pubblico ministero]] del processo fu il procuratore [[Louis J. Freeh]], che diverrà direttore
Il processo terminò il 22 giugno [[1987]]<ref name=autogenerato1 />. Poco prima di riunirsi in camera di consiglio per il verdetto, uno dei giurati chiese e ottenne di abbandonare l'incarico, perché la sua famiglia aveva ricevuto telefonate minatorie, nonostante l'identità dei dodici [[giudice popolare|giudici popolari]] fosse stata tenuta segreta per tutto il procedimento<ref name=autogenerato7 />. [[Gaetano Badalamenti]] e Salvatore Catalano vennero condannati a 45 anni di carcere<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/06/23/pizza-connection-badalamenti-condannato-45-anni.html 'PIZZA CONNECTION' BADALAMENTI CONDANNATO A 45 ANNI - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> mentre Joseph Lamberti a 30 anni, Salvatore Mazzurco a 20 anni per [[traffico di droga]] e a 15 per conspiracy ([[associazione a delinquere]]), Sam Evola e Pietro Alfano a 15 anni, Emanuele Palazzolo a 12 anni<ref name=autogenerato1 />. L'unico assolto di tutti gli imputati fu [[Vito Badalamenti]], il figlio di [[Gaetano Badalamenti|Gaetano]]<ref name=autogenerato7 />.
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=== Il processo di Roma ===
Uno stralcio d'indagine della "Pizza connection" portò ad un processo che si aprì a [[Roma]] nel [[settembre]] [[1984]], che vedeva imputati boss mafiosi e [[Riciclaggio di denaro|riciclatori di denaro sporco]] che si muovevano tra [[Sicilia]], [[Lombardia]], [[Svizzera]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/04/19/un-patto-tra-mafia-camorra-dal-brasile.html|titolo=Un patto tra mafia e camorra. Dal Brasile via Usa il traffico di droga - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-09-25}}</ref>: i [[siciliani]] Giuseppe e Alfredo Bono, Nicolò ed Antonino Salamone, Salvatore ed Antonino Enea, il [[Napoli|napoletano]] [[Michele Zaza]] e Salvatore Amendolito, uno degli "addetti" al riciclaggio in Svizzera che stava collaborando con le autorità americane<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/26/zaza-presto-giudizio-con-altri-39-camorristi.html|titolo=ZAZA PRESTO A GIUDIZIO CON ALTRI 39 CAMORRISTI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-02-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/07/26/nel-canton-ticino-il-pentito.html|titolo=NEL CANTON TICINO C' E' IL 'PENTITO' DEL NARCODOLLARO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-02-20}}</ref>; vennero tutti condannati a pene fino a 15 anni di reclusione<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/25/cassazione-annulla-la-sentenza-per-pizza-connection.html|titolo=CASSAZIONE ANNULLA LA SENTENZA PER 'PIZZA CONNECTION' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-02-20}}</ref>.
=== Il processo di Lugano ===
Un altro processo alla "Pizza connection" si aprì a [[Lugano]] l'8 settembre [[1985]], che vedeva l'accusa rappresentata dal pubblico ministero Paolo Bernasconi e come imputati i principali [[Riciclaggio di denaro|riciclatori di denaro sporco]] in [[Svizzera]]: i [[
==Personaggi coinvolti==
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* Giuseppe Lamberti - alias "''Il cognato''". Mafioso siciliano, cognato di Mazzurco e cugino di Salvatore. Indicato da Buscetta come "uomo d'onore" della famiglia di [[Borgetto]], in provincia di Palermo<ref name=":6" />. Condannato a 30 anni.
*Salvatore Lamberti - alias "''Totò''", di Woodmere (New York). Mafioso siciliano e cugino di Giuseppe. Indicato da Buscetta come "uomo d'onore" della famiglia di [[Borgetto]], in provincia di Palermo<ref name=":6" />. Condannato a 20 anni per conspiracy.
* Giovanni Ligammari - alias "''Johnny''", di [[Saddle River]] (New Jersey). Mafioso siciliano, condannato a 15 anni. Dopo il suo rilascio nel 1995 dopo aver scontato 8 anni, è tornato nella sua casa della contea di Bergin, nella periferia di New Jersey, dove ha vissuto fino a quando lui e suo figlio Pietro sono stati trovati impiccati nel seminterrato della casa il [[21 maggio]] [[1999]]. È stato dichiarato un doppio suicidio<ref>{{Cita news|lingua=en
*Emmanuele Palazzolo - alias "''Manny''" o "''Il cognato''", di Milton ([[Wisconsin]]). Mafioso siciliano e nipote di Gaetano Badalamenti, nonché cognato di Pietro Alfano. Condannato a 12 anni per conspiracy.
*Francesco Polizzi - alias "''Frank''" o "''Ciccio''", di [[Belleville (New Jersey)]]. Caporegime della [[famiglia DeCavalcante]] e mafioso siciliano. Condannato a 20 anni. Attualmente deceduto.
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===Svizzera===
*Franco Della Torre - [[Chiasso]], [[
*Enrico Rossini - [[Lugano]], Canton Ticino. Proprietario di una [[società finanziaria]], coinvolto insieme a Della Torre nella movimentazione del denaro sporco da New York alla Svizzera e viceversa<ref name=":4" />.
*Musullulu Yasar Avni - [[Küsnacht]], [[Canton Zurigo]]. [[Mafia turca|Mafioso turco]], era titolare di una ditta di trasporti marittimi con uffici a Zurigo ma in realtà risultò il principale fornitore di [[morfina]] base a Cosa Nostra<ref name=":4" />.
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==Bibliografia==
*Tribunale di Palermo - Ufficio Istruzione Processi Penali, ''
*[[John Dickie]], ''Cosa nostra. Storia della mafia siciliana'', traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Laterza, Bari, 2005, ISBN 88-420-7273-7.
*[[Claire Sterling]], ''Cosa non solo nostra. La rete mondiale della mafia siciliana'', traduzione di [[Roberta Rambelli]], Milano, [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], 1990. ISBN 88-04-33206-9.
==Voci correlate==
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