Physeter macrocephalus: differenze tra le versioni

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|infraordine = [[Cetacea]]
|superfamiglia =
|famiglia = '''[[Physeteroidea|Physeteridae''']]<br/>{{zoo|[[John Edward Gray|Gray]]|[[1821]]}}
|sottofamiglia =
|tribù =
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Con una lunghezza che, nei maschi, può superare i 20 metri, il capodoglio è il più grande [[Carnivoro|predatore]] del mondo. La sua testa rappresenta un terzo della lunghezza totale dell'animale. Si nutre principalmente di [[Teuthida|calamari]] e [[Pesce|pesci]], in proporzioni variabili a seconda dell'area geografica. È noto per i suoi record di [[apnea]], potendo raggiungere profondità fino a 2250 metri,<ref name=plosone-2014>{{cita pubblicazione | autore=Gregory S. Schorr, Erin A. Falcone, David J. Moretti e Russel D. Andrews | anno=2014 | titolo=First long-term behavioral records from Cuvier's beaked whales (''Ziphius cavirostris'') reveal record-breaking dives | rivista=[[PLOS ONE|PLOS One]] | volume=9 | numero=3 | p=e92633 | doi=10.1371/journal.pone.0092633 | pmid=24670984 |cid=Schorr | pmc=3966784 | bibcode=2014PLoSO...992633S}}</ref><ref name=Elephantseal>{{cita web | url=http://www.coml.org/comlfiles/press/CoML_Beyond_Sunlight_11.17.2009_Public.pdf | titolo=Census of Marine Life – From the Edge of Darkness to the Black Abyss | sito=Coml.org | accesso=15 dicembre 2009}}</ref> una prestazione che nessun altro [[Mammalia|mammifero]], a parte lo [[Ziphius cavirostris|zifio]]<ref group=N>Una squadra di ricercatori, nel 2018, ha monitorato uno zifio sceso fino a 2992 metri di profondità.</ref> e l'[[Mirounga leonina|elefante marino del sud]], può eguagliare. Le sue [[Canto delle balene|vocalizzazioni]], costituite da serie di ''click'', sono i suoni più potenti prodotti da un animale e vengono utilizzate per comunicare, identificarsi e localizzarsi a vicenda.<ref>{{cita web | autore=Melissa Hogenboom | titolo=The whales that speak in code to show their identity | url=http://www.bbc.com/earth/story/20160120-the-whales-that-speak-in-code | accesso=23 aprile 2016}}</ref>
 
I capodogli vivono in gruppi chiamati ''pod''. Femmine e maschi formano gruppi separati: le femmine rimangono vicine ai loro piccoli e si aiutano reciprocamente per proteggerli e allattarli. Partoriscono ogni tre3-sette7 anni e si prendono cura della prole per oltre dieci10 anni.
 
Non esistono predatori naturali in grado di sopraffare un capodoglio adulto sano; solo le [[Orcinus orca|orche]] talvolta si avventurano ad attaccare un ''pod'' per cercare di uccidere un piccolo. Tuttavia, dal XVIII secolo fino alla fine del XX, la [[Caccia alla balena|caccia]] a questa specie – per ottenere [[spermaceti]], [[Olio di balena|olio]], [[ambra grigia]] e [[avorio]] – divenne un'attività industriale di grande rilevanza. Grazie alle sue dimensioni, però, il capodoglio a volte riusciva a difendersi efficacemente dai [[Baleniera|balenieri]], come dimostra il celebre caso di un esemplare di 25 metri<ref>{{cita web | autore=Frédéric Lewino e Gwendoline Dos Santos | titolo=20 novembre 1820. Le baleinier l'"Essex" est coulé par un cachalot. Les marins survivants s'entre-dévorent | url=https://www.lepoint.fr/c-est-arrive-aujourd-hui/20-novembre-1820-l-essex-est-coule-par-un-cachalot-les-naufrages-s-entre-devorent-pour-survivre-20-11-2012-1531047_494.php# | data=20 novembre 2012 | accesso=14 ottobre 2018 | lingua=fr}}</ref> che attaccò e affondò la baleniera americana ''[[Essex (baleniera)|Essex]]'' nel [[1820]] (un episodio che si ritiene abbia ispirato il famoso romanzo ''[[Moby Dick]]''). Le popolazioni di capodoglio furono gravemente colpite dalla caccia intensiva, subendo una riduzione del 67%. Nel 1985, la [[Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene]] ha garantito piena protezione alla specie, che da allora è classificata come [[Specie vulnerabile|vulnerabile]].
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=== Dimensioni ===
{| class="wikitable" align="right" style="margin-left:2px"
|+ Misure medie<ref name="Princeton">{{cita|Shirihai e Jarrett, 2006|pp. 21-24}}.</ref>
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|
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La coda è molto larga, triangolare, con un marcato seno interlobare e un margine posteriore tipicamente rettilineo. Può raggiungere una lunghezza di 4 metri e viene sollevata fuori dall'acqua quando il cetaceo si immerge.<ref name="Encyclopedia"/> Il capodoglio non possiede una vera [[pinna dorsale]], ma presenta una serie di creste sul terzo posteriore del dorso. La più grande di queste, una gobba triangolare, può essere confusa con una pinna dorsale a causa della sua forma.<ref name="Princeton"/> Le [[Pinna|pinne]] pettorali sono corte e allargate. Il [[pene]] è retrattile e, a riposo, rimane all'interno del corpo, mentre i [[Testicolo|testicoli]] sono interni per migliorare l'[[Fluidodinamica|idrodinamicità]]. Le mammelle si trovano nei solchi laterali, su entrambi i lati della vulva.<ref name="Doris"/><ref name="Drapiez">{{Cita libro|lingua=fr| titolo=Dictionnaire classique des sciences naturelles: présentant la définition, l'analyse et l'histoire de tous les êtres qui composent les trois règnes, leur application générale aux arts, à l'agriculture, à la médecine, à l'économie domestique, etc. | pp=14-15 | anno=1853 | città=Bruxelles | volume=2 | autore=Pierre Auguste Joseph Drapiez | url=https://archive.org/stream/dictionnaireclas02drap#page/14/mode/2up/}}</ref>
 
La superficie del [[Corpo (anatomia)|corpo]], a partire dal capo verso la parte posteriore, non è liscia come quella della maggior parte delle balene più grandi. Presenta, invece, lievi corrugamenti ondulati e irregolari, che possono essere paragonati alla superficie di una prugna secca. Inoltre, il corpo mostra spesso segni rettilinei e numerose cicatrici, causate da combattimenti tra maschi o da scontri con [[Teuthida|calamari]] giganti.<ref name="Pruneau">{{Cita libro|lingua=en| autore=Mark Carwardine | titolo=On the Trail of the Whale |url=https://archive.org/details/ontrailofwhale0000carw| editore=Thunder Bay Publishing Co | anno=1994 | isbn=1-899074-00-7}}</ref> La colorazione è uniformemente grigio scuro, spesso con tonalità brunastre. Nella regione della bocca, lungo l'esterno della mascella superiore e della mandibola, la pelle è spesso bianca. Possono inoltre comparire chiazze biancastre più sfumate su altre parti del corpo. Sono noti rari casi di esemplari [[Albinismo|albini]].<ref name="Audobon">{{Cita libro|lingua=en| titolo=Guide to Marine Mammals of the World | autore=Randall R. Reeves, Brent S. Stewart, Philip J. Clapham e James A. Powell | pp=240-243 | anno=2003 | isbn=0-375-41141-0 | editore=Alfred A. Knopf | città=New York}}</ref><ref name="Animal Life Resource">{{Cita web|lingua=en| titolo=Sperm Whale ''Physeter macrocephalus''): Species Accounts | url=http://animals.jrank.org/pages/3164/Sperm-Whales-Physeteridae-SPERM-WHALE-Physeter-macrocephalus-SPECIES-ACCOUNTS.html | autore=Animal Life Resource | sito=animals.jrank.org | accesso=22 ottobre 2010}}</ref> Nelle acque calde, i capodogli effettuano una [[Muta (biologia)|muta]] costante, perdendo ampi lembi di pelle che spesso vengono mangiati dai [[Pesce|pesci]] circostanti. Questo processo aiuta i cetacei a liberarsi di alcuni [[#Parassiti|parassiti]]. La muta è meno frequente nelle acque più fredde.<ref name="Mue">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=Hal Whitehead, Jonathan Gordon, Elizabeth A. Mathews e Kenny R. Richard | titolo=Obtaining skin samples from living sperm whales | rivista=Marine mammal science | anno=1990 | mese=ottobre | volume=6 | numero=4 | pp=316-326 | url=http://www.uas.alaska.edu/arts_sciences/naturalsciences/biology/faculty/mathews/whitehead1990.pdf | doi=10.1111/j.1748-7692.1990.tb00361.x | accesso=29 novembre 2023 | dataarchivio=3 marzo 2016 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303170612/http://www.uas.alaska.edu/arts_sciences/naturalsciences/biology/faculty/mathews/whitehead1990.pdf | urlmorto=sì }}</ref> Talvolta, gli individui si strofinano tra loro per rimuovere più efficacemente frammenti di epidermide.<ref>{{cita web | autore=A. Coghlan | anno=2017 | url=https://www.newscientist.com/article/mg23331130-200-sperm-whales-skin-comes-off-during-mass-scratchathon/ | titolo=Sperm whale’s skin comes off during mass ‘scratchathon’ (“Skinny stripping”) | accesso=15 febbraio 2017}}</ref>
 
=== Cranio e denti ===
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Il capodoglio ha sviluppato numerosi adattamenti per affrontare le enormi variazioni di pressione durante le immersioni. La [[gabbia toracica]] flessibile impedisce il collasso dei polmoni, mentre il metabolismo può rallentare ([[bradicardia]]) per risparmiare [[ossigeno]].<ref name="Les baleines"/><ref name="Kooyman">{{cita pubblicazione | lingua=en | titolo=The Physiological Basis of Diving to Depth: Birds and Mammals | autore=G. L. Kooyman e P. J. Ponganis | rivista=Annual Review of Physiology | volume=60 | numero=1 | mese=ottobre | anno=1998 | pp=19-32 | doi=10.1146/annurev.physiol.60.1.19}}</ref><ref name="Tyack">{{cita pubblicazione | lingua=en | titolo=Extreme diving of beaked whales | autore=Peter L. Tyack, M. Johnson, N. Aguilar Soto, A. Sturlese e P. Madsen | rivista=Journal of Experimental Biology | volume=209 | pp=4238-4253 | data=18 ottobre 2006 | url=http://jeb.biologists.org/cgi/content/full/209/21/4238 | doi=10.1242/jeb.02505 | pmid=17050839}}</ref> Le vene, grandi ed elastiche, e le ''[[Rete mirabile|retia mirabilia]]'' possono trattenere ampie quantità di sangue, compensando i vuoti creati dalla compressione dell'aria.<ref name="D&B52">{{fr}} {{cita|Würtz e Repetto, 1999|pp. 52-53}}, ''Un record d'apnée''.</ref> La [[mioglobina]], proteina che immagazzina ossigeno nei [[Muscolo|tessuti muscolari]], è presente in quantità molto elevate:<ref name="Noren">{{cita pubblicazione | lingua=en | titolo=Body size and skeletal muscle myoglobin of cetaceans: adaptations for maximizing dive duration | autore=S. R. Noren e T. M. Williams | rivista=Comparative Biochemistry and Physiology - Part A: Molecular & Integrative Physiology | volume=126 | numero=2 | data=giugno 2000 | pp=181-191 | doi=10.1016/S1095-6433(00)00182-3}}</ref><ref group=N>Proprio per la sua quantità, la mioglobina del capodoglio è stata la prima [[Proteine|proteina]] cui è stata determinata la struttura tridimensionale mediante [[cristallografia]] ai [[raggi X]], grazie alle ricerche di [[John Kendrew]] e [[Max Perutz]].</ref> 5,7 grammi per 100 grammi di muscolo, rispetto agli 0,5 grammi dell'uomo.<ref name="L'apnée">{{Cita libro|lingua=fr| autore=Frédéric Lemaître | titolo=L'apnée: De la théorie à la pratique | anno=2007 | editore=Publication Univ Rouen Havre | pp=144-146, 158 | isbn=9782877754248 | url=https://books.google.fr/books?id=1V2hpgaQi6kC&lpg=PA145&pg=PA145#v=onepage&q&f=false}}</ref> Il sangue del capodoglio contiene un alto livello di [[Eritrocita|globuli rossi]] ricchi di [[emoglobina]], che permettono di trasportare più [[ossigeno]]. Durante le immersioni, il sangue ossigenato viene prioritariamente reindirizzato al cervello e ad altri organi vitali.<ref name="Marshall">{{en}} C. Marshall, ''Morphology, Functional; Diving Adaptations of the Cardiovascular System'', cit. in {{cita libro | anno=2002 | p=[https://archive.org/details/encyclopediaofma2002unse/page/770 770] | autore=William F. Perrin, Bernd G. Würsig e J. G. M. Thewissen | titolo=Encyclopedia of Marine Mammals | url=https://archive.org/details/encyclopediaofma2002unse | editore=Academic Press | isbn=0-12-551340-2}}</ref><ref name="Aquarium">{{cita web | titolo=Aquarium of the Pacific - Sperm Whale | url=http://www.aquariumofpacific.org/onlinelearningcenter/print/sperm_whale/ | editore=Aquarium of the Pacific | accesso=29 novembre 2023 | dataarchivio=14 marzo 2019 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190314155801/http://www.aquariumofpacific.org/onlinelearningcenter/print/sperm_whale | urlmorto=sì }}</ref><ref name="Shwartz">{{Cita web|lingua=en| titolo=Scientists conduct first simultaneous tagging study of deep-diving predator, prey | autore=Mark Shwartz | editore=Stanford Report | data=8 marzo 2007 | url=http://news-service.stanford.edu/news/2007/march14/squid-031407.html}}</ref> Inoltre, l'organo dello spermaceti può contribuire a regolare la galleggiabilità,<ref name="Clarke">{{cita pubblicazione | lingua=en | titolo=Structure and Proportions of the Spermaceti Organ in the Sperm Whale | url=http://sabella.mba.ac.uk/2028/01/Structure_and_proportions_of_the_spermaceti_organ_in_the_sperm_whale.pdf | autore=Malcolm R. Clarke | rivista=Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom | volume=58 | pp=1-17 | anno=1978 | accesso=29 novembre 2023 | dataarchivio=17 dicembre 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081217073258/http://sabella.mba.ac.uk/2028/01/Structure_and_proportions_of_the_spermaceti_organ_in_the_sperm_whale.pdf | urlmorto=sì }}</ref> come descritto nella [[#Organo dello spermaceti e melone|sezione dedicata]].
 
Nonostante questi adattamenti, le immersioni ripetute a grandi profondità possono avere effetti negativi. Molti capodogli anziani presentano lesioni ossee dovute alla presenza di bolle di azoto, simili a quelle riscontrate nei [[Immersione professionale|subacquei]] affetti da [[malattia da decompressione]]. [[Malattia da decompressione#MDD di primo tipo (forma lieve)|Questa necrosi]] è più comune negli esemplari più vecchi, mentre gli individui giovani mostrano scheletri generalmente intatti. Queste osservazioni indicano che anche i capodogli possono essere vulnerabili a una risalita troppo rapida, che potrebbe rivelarsi fatale.<ref name="Bends">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=M. J. Moore e G. A. Early | titolo=Cumulative sperm whale bone damage and the bends | rivista=Science | volume=306 | numero=5705 | anno=2004 | ppp=2215 | pmid=15618509 | doi=10.1126/science.1105452}}</ref>
 
Tra un'immersione e l'altra, il capodoglio riemerge per respirare per circa otto minuti.<ref name="Encyclopedia"/> Durante questo periodo, respira a un ritmo di 3-5 volte al minuto a riposo, che sale a 6-7 volte al minuto dopo un'immersione. Il soffio, caratteristico e rumoroso, consiste in un getto unico che può raggiungere i 15 metri d'altezza e punta in avanti e verso sinistra con un angolo di 45°. Prima di immergersi, le femmine e i giovani respirano ogni 12,5 secondi in media, mentre i maschi di grandi dimensioni hanno un intervallo più lungo, pari a 17,5 secondi.<ref name="Whiteheadforaging">{{cita|Whitehead, 2003|ppp. 156-161}}, ''Foraging''.</ref> La velocità media di discesa è di 120 metri al minuto, ma può raggiungere i 600 metri al minuto per brevi tratti. La velocità di emersione è leggermente superiore: in meno di un quarto d'ora, un capodoglio può scendere fino a un chilometro di profondità e risalire.<ref name="L'apnée"/>
 
=== Cervello e sensi ===
[[File:Encéphale adulte.jpg|thumb|left|Vista della faccia superiore (a sinistra, ''Fig.1'') e della faccia ventrale (a destra, ''Fig.2'') dell'encefalo di un adulto.]]
{{vedi anche|Ecolocalizzazione}}
[[File:Encéphale adulte.jpg|thumb|left|Vista della faccia superiore (a sinistra, ''Fig.1'') e della faccia ventrale (a destra, ''Fig.2'') dell'encefalo di un adulto.]]
Il [[cervello]] del capodoglio può pesare fino a 8 chilogrammi, risultando il più grande del regno animale.<ref name="NOAA">{{Cita web|lingua=en| url=http://www.nmfs.noaa.gov/pr/species/mammals/cetaceans/spermwhale.htm | titolo=Sperm Whales (''Physeter macrocephalus'') | editore=U.S. Department of Commerce [[National Oceanic and Atmospheric Administration|NOAA]] Office of Protected Resources}}</ref><ref name="Brain">{{cita pubblicazione | lingua=en | titolo=Cetacean Brain Evolution Multiplication Generates Complexity | autore=L. Marino | rivista=International Journal of Comparative Psychology | volume=17 | pp=3-4 | anno=2004 | url=http://www.dauphinlibre.be/CetaceanBrainEvolutionIJCP.pdf}}</ref> Tuttavia, questo dato non deve essere interpretato come un indicatore diretto di intelligenza, poiché le dimensioni del cervello non sono proporzionali alla capacità cognitiva. Inoltre, il rapporto tra il peso del cervello e l'enorme massa corporea del capodoglio è inferiore rispetto a quello di molti altri cetacei più piccoli e delle scimmie [[Hominoidea|antropoidi]], inclusi gli [[Homo sapiens|esseri umani]] .<ref name="Brain"/><ref name="Dicke">{{cita pubblicazione | lingua=en | titolo=Intelligence Evolved | rivista=Scientific American Mind | autore=U. Dicke e G. Roth | pp=71-77 | data=agosto-settembre 2008}}</ref> Nonostante ciò, numerosi studi etologici hanno dimostrato che l'intelligenza del capodoglio è paragonabile a quella di altri mammiferi marini intelligenti, soprattutto in relazione alla complessa organizzazione sociale.<ref name=Doris/><ref>{{Cita web|lingua=en| autore=Patrick Miller e Luke Rendell | titolo=Drifting off to sleep | sito=University of St Andrews news | data=20 febbraio 2008 | url=https://news.st-andrews.ac.uk/archive/drifting-off-to-sleep/}}</ref>
[[File:Toothed whale sound production.png|thumb|[[Ecolocalizzazione]] negli [[odontoceti]].]]
In proporzione alle dimensioni del corpo, gli occhi del capodoglio sono più piccoli rispetto a quelli di altri cetacei. Inoltre, non hanno la struttura tipica dei mammiferi: la [[Cameracamera anteriore dell'occhio|camera anteriore]] dell'occhio è quasi inesistente, ridotta a una sottile fenditura tra la [[pupilla]] e la [[cornea]]. L'impossibilità di ruotare il [[bulbo oculare]], bloccato nell'orbita, crea aree cieche sia nella parte frontale sia in quella posteriore del campo visivo. Di conseguenza, per i capodogli l'[[ecolocalizzazione]] è probabilmente un senso più rilevante della vista.<ref name="Lockyer">{{cita libro | lingua=en | autore=Christina Lockyer | anno=1984 | editore=D. Macdonald, Facts on File | titolo=The Encyclopedia of Mammals | città=New York | pp=204-209 | isbn=0-87196-871-1}}</ref> Come gli altri [[odontoceti]], i capodogli utilizzano il principio del [[sonar]] per individuare le prede. Il suono in uscita viene generato dalla vibrazione dell'aria spinta attraverso le narici ossee e le labbra foniche, una struttura nota anche come «muso di scimmia», situata all'estremità della testa.<ref name="Cranford2000ImpulseSoundSources">{{en}} Ted W. Cranford, ''In Search of Impulse Sound Sources in Odontocetes'', cit. in {{cita libro | autore=W. W. L. Au, A. N. Popper e R. R. Fay | anno=2000 | titolo=Hearing by Whales and Dolphins (Springer Handbook of Auditory Research series) | editore=Springer-Verlag | città=New York | isbn=0387949062}}</ref> La propagazione e il modellamento del suono sono resi possibili dalla particolare anatomia del [[cranio]], del [[Melone (Odontoceti)|melone]] e delle diverse sacche d'aria presenti nella testa, che contribuiscono a focalizzare i segnali acustici. La mandibola, invece, svolge un ruolo chiave nella ricezione dell'[[eco]] di ritorno: l'eco viene captato attraverso la mandibola e trasmesso, tramite un canale interamente riempito di grasso, all'[[orecchio interno]].<ref name="Echo">{{en}} W. Whitlow, ''Echolocation'', cit. in {{cita libro | titolo=Encyclopedia of Marine Mammals | url=https://archive.org/details/encyclopediaofma2002unse | pp=[https://archive.org/details/encyclopediaofma2002unse/page/359 359]-367 | anno=2002 | autore=William F. Perrin, Bernd G. Würsig e J. G. M. Thewissen | editore=Academic Press | isbn=0-12-551340-2}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | autore=Hervé Le Guyader | titolo=Le bizarre sonar du cachalot | rivista=Pour la Science | numero=485 | data=marzo 2018 | p=92 | lingua=fr}}</ref>
 
=== Organo dello spermaceti e melone ===
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== Distribuzione e habitat ==
[[File:Sperm whale distribution (Pacific equirectangular).jpg|thumb|Areale del capodoglio.]]
Il capodoglio è una delle specie più [[Distribuzione cosmopolita|cosmopolite]], presente con un numero significativo di esemplari in tutti gli oceani e in quasi tutti i mari, incluso il [[Mar Mediterraneo]]. Predilige le acque profonde con profondità superiori a 1000 metri<ref name="UICN"/> e si incontra più frequentemente in acque [[Equatore celeste|equatoriali]] o [[Zona torrida|tropicali]].<ref name="Audobon"/> Nell'emisfero australe, i capodogli si spingono fino quasi alle acque quasi [[Antartide|antartiche]]. Sebbene siano rari intorno alla [[Georgia del Sud]], confinati alle profondità lontane dalla costa,<ref name="Poncet">{{cita libro | lingua=en | autore=Sally Poncet e Kim Crosbie | editore=Wild Guides Ldt | titolo=South Georgia | url=https://archive.org/details/visitorsguidetos0000sall | p=[https://archive.org/details/visitorsguidetos0000sall/page/167 167] | anno=2005 | isbn=1-903657-08-3}}</ref> sono più comuni nel [[canale di Drake]], al largo del [[Capo Horn]], e in molte baie della [[Terra del Fuoco]], inclusi il [[canale di Beagle]], la penisola Mitre e lo [[stretto di Magellano]].<ref name="Massoia">{{cita libro | lingua=en | autore=Elio Massoia e Juan Carlos Chebez | editore=L.O.L.A. (Literature of Latin America) | titolo=Mamiferos Fueguino | url=https://archive.org/details/mamiferossilvest0000mass | p=[https://archive.org/details/mamiferossilvest0000mass/page/n145 144] | anno=1993 | isbn=950-9725-14-5}}</ref> Nell'emisfero boreale, i capodogli sono presenti in tutte le acque fino al 75º parallelo nord. Tuttavia, è raro che un esemplare si sposti da un emisfero all'altro: i maschi, in particolare, tendono a rimanere sempre dallo stesso lato dell'equatore.<ref name="D&B122125"/> Nel [[Mar Mediterraneo]], i capodogli sono ben rappresentati, ma sono assenti nel [[Mar Nero]],<ref name="Princeton"/> e la loro presenza nel [[Mar Rosso]] è incerta.<ref name="UICN"/> L'assenza di capodogli in queste aree potrebbe essere legata alle acque poco profonde dei punti di accesso al Mar Nero e al Mar Rosso.<ref name="Mers Rouge et Noire">{{cita|Whitehead, 2003|p. 33}}, ''Oceanographic Habitat of the Sperm Whale''.</ref> Inoltre, il Mar Nero presenta acque profonde [[Acque anossiche|anossiche]] e ricche di composti dello [[zolfo]], come l'[[acido solfidrico]].<ref name="Eaux anoxiques">{{cita pubblicazione | lingua=en | titolo=Unexpected changes in the oxic/anoxic interface in the Black Sea | autore=J. W. Murray, H. W. Jannasch, S. Honjo, R. F. Anderson, W. S. Reeburgh, Z. Top, G. E. Friederich, L. A. Codispoti e E. Izdar | rivista=Nature | volume=338 | data=30 maggio 1989 | pp=411-413 | doi=10.1038/338411a0}}</ref>
 
Le popolazioni di capodogli si concentrano soprattutto in prossimità delle [[Piattaforma continentale|piattaforme continentali]] e dei [[Canyon sottomarino|canyon sottomarini]].<ref name="Audobon"/> Sebbene siano tipicamente presenti in acque profonde al largo, possono essere osservati anche vicino alla riva in aree dove la piattaforma continentale si inabissa rapidamente, raggiungendo profondità comprese tra 310 e 920 metri.<ref name="Princeton"/> Alcuni dei luoghi più noti per l'avvistamento di capodogli includono le [[Azzorre]] e l'isola caraibica della [[Dominica]].<ref name="Whiteheadrange">{{cita|Whitehead, 2003|pp. 23-24}}, ''Sperm Whales and Humans''.</ref>
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== Etimologia ==
[[File:Three Beached Whales, 1577.jpg|thumb|Incisione del 1577 raffigurante dei capodogli arenati. Il disegno è piuttosto approssimativo. Si può notare che l'autore ha rappresentato (erroneamente) due narici (o [[Sfiatatoio|sfiatatoi]]) all'estremità del muso di ogni animale, occhi posti in alto e pinne dorsali più sporgenti di quanto non siano in realtà.]]
Il termine «[[:wikt:capodoglio|capodoglio]]», o l'ormai desueto «capidoglio», deriva dalla grande quantità di [[Olio di balena|olio]] che si ricavava dalla testa di questo animale. Un altro nome oggi in disuso è «cascialotto»<ref>{{cita pubblicazione | autore=Giuseppe Notarbartolo di Sciara e Luigi Cagnolaro | titolo=I nomi italiani dei cetacei | rivista=Italian Journal of Zoology | anno=1987 | volume=54 | numero=4 | ppp=361 | url=https://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1080/11250008709355609 | doi=10.1080/11250008709355609}}</ref> o «cascialoto»,<ref>{{cita libro | autore=Palmiro Premoli | titolo=Il vocabolario nomenclatore | anno=1909-1912 | editore=Società editrice Aldo Manuzio | città=Milano | ppp=232 | volume=1}}</ref> una forma italianizzata del francese ''cachalot'', a sua volta di origine [[Penisola iberica|iberica]]. Nei testi francesi, il termine ''cachalut'' è documentato già nel 1628, utilizzato a [[Saint-Jean-de-Luz]] per indicare il capodoglio, considerato il «maschio della balena». L'attuale forma ''cachalot'', attestata per iscritto nel 1694, è stata presa in prestito dal portoghese del XVII secolo ''cachalote'' o ''cacholote'', che designa lo stesso animale. L'origine del termine portoghese non è chiara, ma potrebbe derivare da ''cachola'', che significa «grossa testa».<ref name="CNTRL1">{{Cita web|lingua=fr| sito=CNRTL: Centre National de Ressources Textuelles et Lexicales | titolo=cachalot | url=https://www.cnrtl.fr/lexicographie/cachalot/0}}</ref> Altre ipotesi collegano il termine al [[Dialetto guascone|guascone]] ''cachau'' o a ''caichal'', usati nella regione di [[Carcassonne]] con il significato di «grandi denti».<ref name="Fernández-Casado">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=M. Fernández-Casado | titolo=El Cachalote (''Physester macrocephalus'') | rivista=Galemys | volume=12 | numero=2 | anno=2000 | url=http://www.secem.es/GALEMYS/PDF-de-Galemys/12-(2).-pdf/1-Fern%E1ndez-Casado-3-22.pdf | urlmorto=sì }}</ref><ref name="Haupt">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=Paul Haupt | titolo=Jonah's whale | data=20 aprile 1907 | volume=46 | rivista=Proceedings, American Philosophical Society | pp=151-164 | città=Philadelphia | editore=American Philosophical Society | url=https://books.google.fr/books?id=7lgLAAAAIAAJ&lpg=PP1&ots=Rosk_LY3HM&pg=PA155#v=onepage&q&f=false | isbn=9781422373453}}</ref> Nel suo dizionario etimologico, [[Joan Corominas|Joan Coromines]] suggerisce che i termini iberici potrebbero derivare dal latino volgare ''cappula'', plurale di ''cappulum'', che indicava l'impugnatura di una spada.<ref name="Coromines">{{cita libro | lingua=es | autore=[[Joan Corominas|Joan Coromines]] | anno=1987 | titolo=Breve diccionario etimológico de la lengua castellana | città=Madrid | editore=Gredos | ppp=628 | isbn=84-249-1 332-9}}</ref>
[[File:Grand cachalot 1876.jpg|thumb|left|''Le Physale Cylindrique'', tratto dalla ''Histoire naturelle des cétacés'' di [[Bernard-Germain de Lacépède|Lacépède]] (1804).]]
Nei [[paesi anglosassoni]], il capodoglio è chiamato ''sperm whale'', [[apocope|abbreviazione]] di ''spermaceti whale''. Questo nome si riferisce alla sostanza cerosa e biancastra, lo [[spermaceti]], contenuta nell'organo che occupa gran parte della testa del capodoglio e che inizialmente si pensava fosse liquido seminale. ''Spermaceti'' significa, in latino, «sperma di balena». Un altro nome arcaico italiano è «fisetere»,<ref>{{cita libro | autore=Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli | titolo=Dizionario della lingua italiana | editore=Le Monnier | città=Firenze | anno=1971}}</ref> una semplice italianizzazione del nome scientifico ''Physeter''. Questo termine, di origine [[Lingua greca antica|greca]], deriva da φυσώ (''physo''), che significa «soffiare», e si riferisce al soffio caratteristico dell'animale.<ref>{{cita libro | autore=Franco Montanari | titolo=Vocabolario della lingua greca | editore=Loescher | città=Torino | anno=1995}}</ref> Il termine appare, ad esempio, nelle opere di [[François Rabelais]], che lo utilizza come ''Physetère'' nei capitoli 33 e 34 del ''[[Gargantua e Pantagruel#Libro quarto|Libro quarto]] di [[Gargantua e Pantagruel]]'' (1552).<ref name="Quart Livre">{{Cita libro|lingua=fr| titolo=Le Quart Livre | url=http://athena.unige.ch/athena/rabelais/rabelais_quart_livre.html#33}}</ref>
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La classificazione del capodoglio ha subito variazioni nel tempo. [[Linneo]], nella sua opera ''[[Systema Naturae]]'' del 1758, descrisse quattro specie all'interno del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''Physeter'':<ref name="Linné">{{cita libro | lingua=la | autore=[[Linneo]] | titolo=Systema naturae per regna tria naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis | volume=Vol. I | edizione=10 | editore=Holmiae (Laurentii Salvii) | anno=1758 | citazione=''Dentes in maxilla inferiore.<br/>Fiſtula in capite ſ. fronte.'' | pp=76-77 | url=http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a2/Sistema_Naturae_%281758%29.pdf}}</ref> ''P. catodon'', ''P. macrocephalus'', ''P. microps'' e ''P. tursio''. Tuttavia, nel 1836, lo studio di [[Frédéric Cuvier]] consolidò queste denominazioni, riducendole a una sola specie. Rimase però una certa ambiguità su quale divesse essere il nome corretto tra ''P. macrocephalus'' e ''P. catodon'', entrambi coniati da Linneo e usati in modo intercambiabile.
 
Inizialmente, fu data priorità al nome ''P. catodon'', ma nel 1974 Husson e Holthuis proposero di adottare come nome valido ''P. macrocephalus''.<ref name="HussonHolthuis1974">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=A. M. Husson e L. B. Holthuis | anno=1974 | titolo=Physeter macrocephalus Linnaeus, 1758, the valid name for the sperm whale | rivista=Zoologische Mededelingen | volume=48 | ppp=205-217 | url=http://www.repository.naturalis.nl/record/318605}}</ref> Poiché entrambi i nomi erano sinonimi pubblicati contemporaneamente, la questione fu risolta applicando il «[[principio del primo revisore]]» del [[Codice internazionale di nomenclatura zoologica]] (ICZN), come confermato da Holthuis nel 1987.<ref name="Holthuis1987">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=L. B. Holthuis | anno=1987 | titolo=The scientific name of the sperm whale | rivista=Marine Mammal Science | volume=3 | numero=1 | pp=87-89}}</ref> Nonostante questa decisione, Schevill, nel 1986 e nel 1987, contestò la validità di ''P. macrocephalus'', sostenendo che la descrizione originale fosse imprecisa e che solo ''P. catodon'' potesse essere considerato valido, rendendo quindi inapplicabile il principio del primo revisore.<ref name="Schevill1986">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=W. E. Schevill | anno=1986 | titolo=The International Code of Zoological Nomenclature and a paradigm: the name Physeter catodon Linnaeus 1758 | rivista=Marine Mammal Science | volume=2 | numero=2 | pp=153-157}}</ref><ref name="Schevill1987">{{cita pubblicazione | lingua=en | autore=W. E. Schevill | anno=1987 | titolo=Reply to L.B. Holthuis "The scientific name of the sperm whale" | rivista=Marine Mammal Science | volume=3 | numero=1 | pp=89-90}}</ref> Tuttavia, la maggior parte degli studiosi moderni accetta ''P. macrocephalus'' come nome valido, considerando ''P. catodon'' un sinonimo secondario.
 
Nel corso del tempo, sono stati proposti numerosi sinonimi per il capodoglio, insieme a varie [[sottospecie]]. Tuttavia, oggi la specie è considerata [[Monospecifico|monotipica]], senza alcuna sottospecie riconosciuta.
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== Nelle cronache ==
Nel luglio del 2003, ununa massa di carne bianca indistinta venne trovata su una spiaggia delle coste del [[Cile]] meridionale. La lunga massa di circa 12 metri, di consistenza gelatinosa, fece inizialmente credere di trovarsi di fronte ai resti di un [[polpo]] gigante sconosciuto. Tuttavia, i ricercatori del Museo di Storia Naturale di [[Santiago del Cile|Santiago]] determinarono che si trattava dell'interno di un capodoglio. Questa conclusione fu dedotta dall'osservazione delle ghiandole dermiche. Quando un capodoglio muore, i suoi organi interni si decompongono gradualmente, trasformando l'animale in una massa semiliquida intrappolata sotto la pelle. In seguito, la pelle può strapparsi, provocando la fuoriuscita della massa interna e il possibile spiaggiamento.
 
I capodogli morti galleggiano spesso verso la costa, attirando preoccupazione non solo per i tessuti decomposti, ma anche per la possibilità che [[Squalo|squali]], come il [[grande squalo bianco]], vengano attratti dalla carne in putrefazione, rappresentando un potenziale pericolo per i bagnanti. Per questa ragione, è pratica comune rimorchiare i capodogli morti al largo prima che raggiungano le spiagge. Questo avvenne, ad esempio, due volte nel maggio del 2004. In uno di questi episodi, al largo di [[Oahu]], alle [[Hawaii]], un capodoglio morto venne rimorchiato in mare per 35 miglia. Tuttavia, l'animale ritornò sulla costa due giorni dopo, nonostante gli sforzi per allontanarlo.
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Prima dell'inizio del XVIII secolo, la caccia al capodoglio veniva effettuata con metodi tradizionali ed era praticata principalmente da comunità indigene, come quella degli [[indonesia]]ni del villaggio baleniero di Lamalera, sull'isola di [[Lembata]]. Qui, la caccia al capodoglio faceva parte di una tradizione secolare, condotta con tecniche artigianali e rispettosa degli equilibri naturali.<ref name="Whitehead14">{{cita|Whitehead, 2003|p. 14}}, ''Sperm Whales and Humans''.</ref>
 
I primi occidentali a dedicarsi alla caccia al capodoglio furono i balenieri americani di [[Nantucket]] e [[New Bedford (Massachusetts)|New Bedford]], nel [[Massachusetts]]. Le cronache marinare riportano che nel 1712 il capitano Christopher Hussey, partito alla ricerca di [[Eubalaena|balene franche]], venne sospinto lontano dalla riva dai venti e si ritrovò in un gruppo di capodogli, riuscendo a catturarne uno.<ref name="Simons">{{Cita web|lingua=en| titolo=Christopher Hussey Blown Out (Up) to Sea | url=http://www.nha.org/history/hn/HNsimons-hussey.htm | autore=B. Simons | editore=Nantucket Historical Association}}</ref> Successivamente, il giudice Paul Dudley, nel suo ''Essay upon the Natural History of Whales'' del 1725, menzionò un certo Atkins, che intorno al 1720 fu tra i primi a catturare capodogli al largo delle coste del [[Nuova Inghilterra|New England]] e che era attivo nel settore da almeno dieci o dodici anni.<ref name="Dudley">{{cita pubblicazione | lingua=en | rivista=Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences | volume=33 | autore=P. Dudley | titolo=An Essay upon the Natural History of Whales, with a Particular Account of the Ambergris Found in the Sperma Ceti Whale | url=http://www.capecodhistory.us/18th/Dudley-whales-1724.htm | ppp=267 | editore=The Royal Society | anno=1725 | accesso=29 novembre 2023 | dataarchivio=26 maggio 2018 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180526190901/http://www.capecodhistory.us/18th/Dudley-whales-1724.htm | urlmorto=sì }}</ref>
 
Questi episodi segnano l'inizio della caccia commerciale al capodoglio. Tra il XVIII e il XX secolo, lo spermaceti e l'[[Olio di balena|olio di capodoglio]] divennero beni estremamente ricercati. I [[Baleniera|balenieri]], specializzandosi nella cattura di questo cetaceo, soddisfacevano la crescente domanda di prodotti utili in numerosi settori. Lo spermaceti, una sostanza cerosa estratta dall'organo omonimo, e l'olio di capodoglio trovavano applicazione nella produzione di [[Candela (illuminazione)|candele]], [[sapone]], [[Cosmesi|cosmetici]], [[Olio lubrificante|lubrificanti]] speciali per macchinari industriali, [[Lucerna (lampada)|olio per lampade]], prodotti impermeabilizzanti per [[cuoio]], anti[[ruggine]], e persino in composti farmaceutici. Durante la [[rivoluzione industriale]], questi materiali divennero indispensabili a causa della mancanza di alternative adeguate.<ref name="Wilson">{{cita libro | lingua=en | autore=D. Wilson | anno=1999 | titolo=The Smithsonian Book of North American Mammals | url=https://archive.org/details/smithsonianbooko0000unse_y9n5 | p=[https://archive.org/details/smithsonianbooko0000unse_y9n5/page/300 300] | isbn=0-7748-0762-8}}</ref><ref name="UICN2">{{cita libro | lingua=en | autore=The Southampton Oceanography Centre & A. Charlotte de Fontaubert | titolo=The status of natural resources on the high seas | editore=[[Unione internazionale per la conservazione della natura|IUCN]] | p=63 | data=maggio 2001 | url=http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:r2It0_BvWq0J:cmsdata.iucn.org/downloads/highseas.pdf-http://cmsdata.iucn.org/downloads/highseas.pdf&hl=fr&gl=fr&pid=bl&srcid=ADGEESjm1FAjyMu9sUKNCza3PNZ85Fu0f4iXZMUCUVRmJ10_w9k3d9L4zRx-8tOax5cz36VpD0HovJUCzQF-bLcxydY-aRXcSfW5i8uKCastdh8FZPMErDaF2yX4S9vwX65OY4DMqSE3&sig=AHIEtbRWHyjI1BXTIzOPoNDihZ2sY2l-zg}}</ref><ref name="Jamieson">{{cita libro | lingua=en | autore=A. Jamieson | anno=1829 | titolo=A Dictionary of Mechanical Science, Arts, Manufactures, and Miscellaneous Knowledge | url=https://archive.org/details/adictionarymech00jamigoog | editore=H. Fisher, Son & Co. | p=566}}</ref><ref name="Aquariumofpacific">{{Cita web | lingua=en | titolo=Aquarium of the Pacific – Sperm Whale | url=http://www.aquariumofpacific.org/onlinelearningcenter/print/sperm_whale/ | sito=aquariumofpacific.org | accesso=29 novembre 2023 | dataarchivio=14 marzo 2019 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190314155801/http://www.aquariumofpacific.org/onlinelearningcenter/print/sperm_whale | urlmorto=sì }}</ref>
 
Anche l'[[ambra grigia]], una sostanza cerosa e infiammabile prodotta nell'intenstinointestino dei capodogli, acquisì grande valore come fissativo nella produzione di [[Profumo|profumi]]. La versatilità e la richiesta di questi prodotti portarono a un aumento significativo delle baleniere dedicate alla caccia ai capodogli. I metodi di cattura e di estrazione dei prodotti vennero progressivamente perfezionati, fino a raggiungere un livello quasi industriale, alimentando una caccia intensiva che avrebbe avuto un impatto devastante sulle popolazioni di capodogli.
 
==== Ascesa, declino e rinascita ====
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[[File:Whales party for oil wells.JPG|thumb|left|I capodogli «festeggiano» l'avvento dell'industria petrolifera in una vignetta satirica del 1861.]]
[[File:Down to the Sea in Ships sperm whaling sequence.ogv|thumb|Scena di caccia al capodoglio.]]
Con l'avvento dell'[[industria petrolifera]], la caccia al capodoglio iniziò a declinare. Il [[cherosene]], un derivato dal [[petrolio]], sostituì rapidamente l'[[olio di balena]] come combustibile per lampade, segnando la fine dell'epoca d'oro della caccia allo spermaceti.<ref name="Estes2">{{cita libro | lingua=en | titolo=Whales, Whaling, and Ocean Ecosystems | url=https://archive.org/details/whaleswhalingoce0000unse | autore=J. Estes | p=[https://archive.org/details/whaleswhalingoce0000unse/page/329 329] | anno=2006 | editore=University of California Press | isbn=0520248848}}</ref><ref name="Whiteheadwhaling">{{cita|Whitehead, 2003|pp. 13-21}}, ''Sperm Whales and Humans''.</ref> Anche la diminuzione delle popolazioni di capodogli, resa evidente dalla difficoltà crescente nel trovarli, contribuì al declino.<ref name="History"/> Studi sui diari di bordo dei balenieri rivelarono che i capodogli iniziarono a modificare i loro comportamenti per sfuggire ai cacciatori: alcuni branchi abbandonavano l’abitudine di radunarsi attorno ai piccoli in caso di pericolo, altri nuotavano controcorrente per sfuggire alle barche a vela, e alcuni esemplari attaccavano più frequentemente le imbarcazioni.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en| autore=Hal Whitehead, Tim D. Smith e Luke Rendell | titolo=Adaptation of sperm whales to open-boat whalers: rapid social learning on a large scale? | rivista=The Royal Society Publishing | data=17 marzo 2021 | url=https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rsbl.2021.0030}}</ref><ref>{{Cita libro|lingua=en| Johan Nicolay Tønnessen e Arne Odd Johnsen | titolo=The History of Modern Whaling | anno=1982 | editore=C. Hurst & Co. Publishers | ppp=798 | url=https://books.google.it/books?id=HoiX87YZIa8C&dq=The+history+of+modern+Whaling&client=firefox-a&redir_esc=y}}</ref>
 
Nel XX secolo, con il Giappone e la Russia tra i principali attori, la caccia si spostò verso [[Carne di balena|fini alimentari]], prediligendo anche altre specie di balene come [[Megaptera novaeangliae|megattere]] e [[Balaenoptera|balenottere]]. Le tecnologie di caccia si evolsero ulteriormente con l'introduzione di arpioni esplosivi montati su cannoni, rendendo la caccia più rapida e letale.<ref name="Paquet">{{Cita web | lingua=fr | autore=Claude Paquet | url=http://www.lulu.com/items/volume_44/512000/512016/3/print/chasseurs_de_cachalots_C.pdf | titolo=Les derniers chasseurs de cachalots en Atlantique Nord | anno=2006 | accesso=27 novembre 2010 | dataarchivio=28 settembre 2022 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220928082231/https://www.lulu.com/items/volume_44/512000/512016/3/print/chasseurs_de_cachalots_C.pdf | urlmorto=sì }}</ref> Durante le due guerre mondiali, la caccia ai cetacei aumentò drasticamente per sopperire alla carenza di cibo, con oltre {{M|50000}} balene uccise all'anno.<ref name="Paquet"/> Solo negli anni '70 e '80, grazie alle campagne di sensibilizzazione, vennero firmati trattati internazionali per regolamentare il commercio di prodotti derivati e creare aree di protezione. Nel 1985, la [[Commissione internazionale per la caccia alle balene]] dichiarò il capodoglio una specie protetta.
 
Nonostante ciò, la caccia tradizionale proseguì alle Azzorre fino al 1984<ref name="Prieto">{{Cita web | lingua=pt | autore=Rui Prieto e Frederico Cardigos | editore=Universidade dos Açores (Departamento de oceanografía e pescas) | url=http://www.horta.uac.pt/projectos/MSubmerso/old/200006/Cachalotes.htm | titolo=Os Cachalotes | accesso=29 novembre 2023 | dataarchivio=14 luglio 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070714012001/http://www.horta.uac.pt/projectos/MSubmerso/old/200006/Cachalotes.htm | urlmorto=sì }}</ref> e in Giappone, nell'Oceano Pacifico settentrionale, fino al 1988. Questi ultimi episodi segnano la fine di un'epoca segnata da una delle più grandi e sanguinose attività di sfruttamento marino mai praticate dall'uomo.<ref name="Whiteheadwhaling"/>
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Tra le mete più popolari per l'osservazione dei capodogli si annovera [[Distretto di Kaikoura|Kaikōura]], nell'[[Isola del Sud]] della [[Nuova Zelanda]], dove la stretta [[piattaforma continentale]] permette di avvistarli persino dalla riva. Altri luoghi ideali includono [[Andenes]] e [[Tromsø]], in [[Norvegia]], oltre alle [[Azzorre]], dove i capodogli possono essere avvistati tutto l'anno.<ref name="White">{{Cita web|lingua=en|titolo=Whale and dolphin watching in the Azores | url=http://www.wildlifeextra.com/go/whales/azores/ | editore=Wildlife Extra | accesso=28 ottobre 2010}}</ref> Un'altra destinazione importante è la [[Dominica]], considerata l'unica isola dei [[Caraibi]] che ospita un branco residente di femmine e piccoli per tutto l'anno.<ref name="Whale Watching">{{Cita web | lingua=en | titolo=Whale Watching Island | 3=Dominica | sito=dominica.dm | url=http://www.dominica.dm/site/whalewatching.cfm | accesso=28 ottobre 2010 | dataarchivio=25 maggio 2009 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090525153521/http://www.dominica.dm/site/whalewatching.cfm | urlmorto=sì }}</ref>
 
Dal 2013, un team di subacquei ha iniziato a effettuare regolari osservazioni subacquee di una popolazione di capodogli al largo delle coste di [[Mauritius]]. Questi studi si concentrano sulla struttura sociale di questa popolazione, offrendo nuove informazioni sul comportamento e le dinamiche di gruppo di questi straordinari animali.<ref>{{cita web | lingua=fr | titolo=Le club de la Terre au Carré: le gang des cachalots, le noyau de la Terre, les plantes urticantes! | url=https://www.franceinter.fr/emissions/la-terre-au-carre/la-terre-au-carre-12-mars-2021 | accesso=12 maggio 2021}}</ref>
 
Nel Mediterraneo, la ''Jonian Dolphin Conservation'' si è stabilita nel centro Ketos di Taranto<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://progettoketos.eu/|titolo=Ketos Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei|sito=Ketos Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei|accesso=2025-03-24}}</ref>, dato che il [[Golfo di Taranto|golfo omonimo]] è uno dei pochissimi luoghi in cui vengono regolarmente avvistati degli esemplari di capodoglio.
 
=== Il capodoglio nella cultura ===
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | lingua=en | titolo=Whales Dolphins and Other Marine Mammals of the World | autore=Hadoram Shirihai e Brett Jarrett | ppp=384 | anno=2006 | isbn=978-0-691-12756-9 | editore=Princeton University Press | città=Princeton | cid=Shirihai e Jarrett, 2006}}
* {{cita libro | lingua=en | titolo=Sperm Whales Social Evolution in the Ocean | autore=Hal Whitehead | anno=2003 | editore=University of Chicago Press | isbn=0-226-89518-1 | ppp=431 | cid=Whitehead, 2003}}
* {{en}} Hal Whitehead e Lindy Weilgart, ''The Sperm Whale'', cit. in {{cita libro | titolo=Cetacean Societies: field studies of dolphins and whales | autore=Janet Mann, Richard C. Connor, Peter L. Tyack e Hal Whitehead | ppp=433 | editore=University of Chicago Press | anno=2000 | isbn=978-0-226-50341-7 | cid=Whitehead e Weilgart, 2000}}</span>
* {{Cita libro|lingua=fr| titolo=Dauphins et Baleines |url=https://archive.org/details/dauphinsetbalein0000unse| autore=Maurizio Würtz e Nadia Repetto |traduttore=Marie-Paule Duverne | editore=Gründ | anno=1999 | pp=[https://archive.org/details/dauphinsetbalein0000unse/page/167 167] | isbn=2-7000-3421-X | cid=Würtz e Repetto, 1999}}
 
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* {{cita web|url=http://www.naturbilder.de/jenskuhfs/html/gr__fotos_10.html|titolo=Fotografie di Jens Kuhfs|lingua=en}}
* {{cita web|url=https://www.newsday.com/community/guide/lihistory/ny-history-hs9phys,0,4763989.story?coll=ny-lihostory-navigation|titolo=storia di un capodoglio curato e rimesso in libertà nel 1981|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070703224700/http://www.newsday.com/community/guide/lihistory/ny-history-hs9phys,0,4763989.story?coll=ny-lihostory-navigation}}
* {{fr}}[http://www.cetace.info/videos/Cachalot/videos_cachalot.php filmati] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080724165015/http://www.cetace.info/videos/Cachalot/videos_cachalot.php |date=24 luglio 2008 }} e [http://www.cetace.info/gallery/Cachalot/photos.php fotografie di capodogli]
* {{cita web|url=http://www.uwrf.edu/biology/electives_dir/444_dir/VSmith/Page1.html|titolo=The Physiology of the Deep Diving Adaptations of Whales|lingua=en}}
*''Il Capodoglio Salvatore al Museo di Storia Naturale di Genova, su'' https://monacoitaliamagazine.net/capodoglio-salvatore-star-del-museo-doria-di-genova-piace-anche-ai-turisti-doltralpe