Grammatica tedesca: differenze tra le versioni

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Questo articolo tratta della '''[[grammatica]] della [[lingua tedesca]]''', concentrandosi sul [[lingua tedesca|tedesco standard]].
== Pronuncia ==
L'alfabeto tedesco è composto da 2728 lettere e si caratterizza per la lettera '''[[ß]]''' e l''''[[Umlaut]]''' sulle vocali '''ä''', '''ö''' ede '''ü'''. È da notare che una riforma dell'ortografia entrata in vigore nel 1996 prevede che si scriva '''ß''' solo dopo vocale lunga o dittongo; dopo vocale breve si scriverà sempre ''ss''. Si veda il seguente esempio: ''bacio'' si scriveva anticamente '''Kuß''', ma attualmente si scrive '''Kuss'''.
 
===Vocali===
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|-
|'''ie'''
|come la '''i''' lunga di "fine" quando la i e la e sono nella stessa sillaba
|v'''ie'''l (molto)
|/fi:l/
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|-
|'''ö'''
|1. ilin sillaba chiusa ha suono aperto breve, a metà fra '''o''' e '''e'''
|der K'''ö'''rper (corpo)
|/'kœɐ̯pɐ/
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|-
|'''äu'''
|si pronuncia "òü" o "òioi", con la "o" aperta (è la forma metafonizzata di "au")
|die H'''äu'''ser (case)
|/'hɔʏ̯zɐ/ (/'hɔɪ̯zɐ/)
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|-
|'''y'''
|Se è preceduto da una vocale si legge come una i, se è preceduto da una consonante o è la prima lettera della parola si legge come ü più chiusa
|si pronuncia come se fosse ''ü'', mai come ''i''
|der T'''y'''p (tipo, uomo, persona)
|/ty:p/
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|-
|'''c'''
|1. davanti alle palatali '''e''', '''i''', '''ä''', '''ö, ü, y''' è come la '''z''' di "pazzo".
|'''C'''äsar (Cesare)
|/'ʦɛ:zaɐ̯/
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In modo simile all'italiano, le parti variabili del discorso (esclusi i verbi) sono caratterizzate da un [[genere grammaticale]] (maschile e femminile, più il neutro), e da un [[numero]] (singolare, ''Singular'' (m.) o ''Einzahl'' (f.), e plurale, ''Plural'' (m.) o ''Mehrzahl'' (f.)).
Oltre alla presenza del genere neutro, ci sono altre due importanti differenze rispetto all'italiano per quanto riguarda il genere grammaticale nella lingua tedesca:
* Lala distinzione tra maschile (''maskulinum/maskulin; männlich''), femminile (''femininum/feminin; weiblich'') e neutro (''neutrum/neutral; sächlich'') in tedesco è valida esclusivamente al singolare. Al plurale [[sostantivo|nomi]], [[aggettivo|aggettivi]] e [[pronome|pronomi]] prendono lo stesso articolo (nel caso dei nomi) e assumono le stesse desinenze.
Gli aggettivi tedeschi fra parentesi sono sinonimi; il primo segue la terminologia latina, il secondo è una traduzione tedesca, tranne per il neutro (derivato da "die Sache", ''la cosa''; "neutrum" è composto da "ne uter" e significa ''nessuno dei due [generi]''), dei termini latini.
* A differenza dell'italiano, che dispone di desinenze tipicamente legate ada un genere (prevalentemente ''-o'' per il maschile e ''-a'' per il femminile), in tedesco è possibile solo in pochi casi stabilire quale sia il genere di un nome (ad esempio, la terminazione ''-ung'' è presente solo nei sostantivi femminili, ''-chen'' forma il diminutivo e ha genere neutro, mentre ''-in'' forma il femminile regolare a partire da sostantivi maschili). Per questo è spesso consigliato di memorizzare sempre i nomi con l'articolo corrispondente (''der'', ''die'' o ''das'') e la forma del plurale, in modo da saperne ricordare il genere.
 
Oltre che per genere e per numero, articoli, nomi, aggettivi e pronomi vengono anche declinati per [[Caso (linguistica)|caso]] (''der Fall'', plur. ''die Fälle''; ''der Kasus'', plur. ''die Kasus''). Esistono quattro casi in tedesco:
* Il '''[[nominativo]]''' (''Nominativ; Wer-Fall; erster Fall''), che esprime:
** il [[soggetto (linguistica)|soggetto]] di una [[Proposizione (linguistica)|proposizione]], sia [[Diatesi#La diatesi attiva in italiano|attiva]] che [[Diatesi#La diatesi passiva in italiano|passiva]], e tutto ciò che si riferisce direttamente al soggetto (come [[aggettivi]], [[predicato nominale|nomi del predicato]] e [[complemento predicativo del soggetto|complementi predicativi del soggetto]]). e la parte nominale de predicato
* Il '''[[genitivo]]''' (''Genitiv; Wes[sen]-Fall; zweiter Fall''):
** esprime il [[complemento di specificazione]] e tutto quello che vi si riferisce.
** è richiesto da alcune [[preposizione|preposizioni]], ma che sempre più frequentemente preferiscono il dativo (esempio: complemento di specificazione espresso da von + dativo).
** Esprime anche i complementi di causa e colpa
* Il '''[[dativo]]''' (''Dativ; Wem-Fall; dritter Fall''), esprime i complementi:
** [[complemento di termine|di termine]] e tutto quello che vi si riferisce,
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** di strumento (con preposizione)
** di stato sia nel tempo che nello spazio. (con preposizione)
** di moto in luogo circoscritto
** di materia
** di compagnia
* L''''[[accusativo]]''' (''Akkusativ; Wen-Fall; vierter Fall''), è il caso usato per esprimere il
** [[complemento oggetto]] e tutto quello che vi si riferisce,
** complementi che indicano un movimento sia nel tempo che nello spazio.
** complementi di vantaggio e svantaggio
 
I nomi tedeschi fra parentesi sono sinonimi; il primo segue la terminologia latina, è il più frequente, ed è di genere maschile (''der'' Nominativ; hanno tutti l'accento sull'ultima sillaba, tranne ''Dativ'' che è accentato sulla prima sillaba); il secondo è una creazione tedesca che combina la flessione del pronome "wer", ''chi'', e "Fall", ''caso''; la terza, anche questa una creazione tedesca, è una semplice numerazione dei casi.
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=== Doppio accusativo ===
Ci sono alcuni verbi che reggono due accusativi, uno per l'oggetto diretto e uno per quello indiretto. Fra questi: '''abfragen''' (interrogare), '''nennen''' (chiamare qualcuno in un certo modo, dare del...), '''lehren''' (insegnare), '''kosten''' (costare).
 
* der Lehrer fragt '''sie den Roman''' ab ''l'insegnante la interroga sul romanzo''
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{{vedi anche|Articoli tedeschi}}
 
Come già detto, l'articolo in tedesco è indispensabile, perché solo grazie ada esso è possibile stabilire univocamente genere, numero e caso del nome a cui si riferisce. Inoltre, a volte (proprio come in italiano), l'utilizzo di un diverso articolo può cambiare, oltre al genere grammaticale di un nome, anche il suo significato, come nei seguenti esempi:
* der See (m.) / die See (f.) (il lago / il mare)
* der Leiter (m.) / die Leiter (f.) (il direttore / la scala)
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* Con tutti i nomi al plurale, se sono o intenzionalmente possono essere sottomessi ad una generalizzazione. Il tedesco non dispone di un articolo indeterminativo al plurale.
* Con nomi di ''materia'' (comprese le sostanze liquide) e molti nomi astratti, se il caso è il nominativo o l'accusativo.
* Con il ''genitivo anteposto''. In questa posizione l'articolo viene sostituito dal genitivo (es. "''Vaters'' Auto ist ...", cioè "la macchina ''del papà'' è ..."; "''Der Fürsten'' Ruhm ...", cioè "La gloria ''dei príncipiprìncipi'' ...").
 
== Il sostantivo ==
I sostantivi in tedesco sono sempre scritti con la lettera maiuscola, sia i nomi comuni che quelli propri, e seguono tre declinazioni: la declinazione debole, la declinazione mista e la declinazione forte, con l'ultima categoria divisa ulteriormente in tre classi. Per capire a quale declinazione appartiene ogni nome, il vocabolario fornisce oltre alla forma del nominativo singolare, quella del genitivo singolare e del nominativo plurale. AdPer esempio: Meer <''-es, -e''> (che significa che il nominativo singolare è Meer, il genitivo singolare Meer'''es''' ede il nominativo plurale Meer'''e''').
I sostantivi in tedesco sono sempre scritti con la lettera maiuscola, sia i nomi comuni che i nomi propri.
I nomi seguono tre declinazioni: la declinazione debole, la declinazione mista e la declinazione forte, con l'ultima categoria divisa ulteriormente in tre classi. Per capire a quale declinazione appartiene ogni nome, il vocabolario fornisce oltre alla forma del nominativo singolare, quella del genitivo singolare e del nominativo plurale. Ad esempio: Meer <''-es, -e''> (che significa che il nominativo singolare è Meer, il genitivo singolare Meer'''es''' ed il nominativo plurale Meer'''e''').
 
Nella lingua attuale il dativo singolare non ha desinenza, ma i sostantivi maschili e neutri con genitivo singolare '''''-es''''' in alcuni testi letterari o molto formali possono avere come arcaismo le desinenza '''''-e''''': ''dem Volk'''e''''', ''dem Kind'''e''''', ''dem Mann'''e''''', ecc... In alcuni casi cristallizzati, però, si mantiene ancora oggi; ada esempio, ''zu Hause'' ("a casa", stato in luogo), ''nach Hause'' ("a casa", moto a luogo), ''am Fuße'' ("ai piedi", in senso geografico), ''im Zuge'' ("nel corso"), ''am Tage'' ("durante il giorno", nel linguaggio poetico).
 
=== La declinazione debole ===
A questa categoria appartengono quasi tutti i nomi femminili, più alcuni nomi maschili.
I nomi maschili che seguono questa declinazione sono caratterizzati dalla terminazione '''''-en''''' (o solo '''''-n''''') in tutti i casi singolari e plurali ada eccezione del nominativo singolare. I nomi femminili invece aggiungono tale desinenza solamente al plurale.
Sul vocabolario, quindi, i nomi maschili di questa declinazione verranno seguiti dalla dicitura <''-en, -en''> (o solo <''-n, -n''>), mentre i nomi femminili da <''-, -en''> (o solo <''-, -n''>).
 
=== La declinazione forte ===
==== 1ª classe ====
A questa classe appartengono nomi di tutti e tre i generi, soprattutto maschili e neutri.
Prendono una '''''-s''''' al genitivo singolare (a parte i femminili, che al singolare non vengono mai declinati) e una '''''-n''''' al dativo plurale. Se, già al singolare, terminano con '''''-en''''', al plurale restano invariati. I nomi maschili e femminili inoltre addolciscono la vocale al plurale (con l'utilizzo dell'[[Umlaut]]), mentre i nomi neutri rimangono invariati. AdPer esempio: der Vater - die Väter (il padre - i padri); das Wasser - die Wasser (l'acqua - le acque).
 
==== 2ª classe ====
A questa classe appartengono nomi di tutti e tre i generi.
Prendono '''''-es''''' (o solo '''''-s''''') al genitivo singolare (tranne i nomi femminili, che al singolare non vengono mai declinati), '''''-en''''' al dativo plurale e '''''-e''''' in tutti gli altri casi del plurale. Mentre al plurale molti nomi maschili e tutti i nomi femminili addolciscono la vocale, i neutri prendono solamente la '''''-e'''''. AdPer esempio: der Sohn - die Söhne (il figlio - i figli); die Stadt - die Städte (la città - le città); das Brot - die Brote (il pane - i pani).
 
==== 3ª classe ====
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=== La declinazione mista ===
Appartengono a questa categoria pochi nomi maschili e neutri, e nessunonessun femminile. Al singolare si comportano come nomi forti e prendono '''''-es''''' (o solo '''''-s''''') al genitivo, mentre al plurale si comportano come nomi deboli e prendono '''''-en''''' (o solo '''''-n''''') per tutti i casi (senza addolcimento).
 
== Aggettivi e pronomi ==
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* Sie sind gut = Essi/e sono buoni/e.
 
Quando svolge la funzione di attributo, invece, può seguire tre declinazioni: forte, debole o mista.
 
La declinazione '''forte''' ha queste terminazioni (che, si noti, corrispondono in generale a quelle dell'articolo determinativo):
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La scelta della declinazione dipende da un gioco di incastri. Il tedesco, infatti, nella sequenza "articolo-aggettivo" non permette la ripetizione del tratto forte in entrambi gli elementi (fra articolo e sostantivo la ripetizione è inevitabile perché hanno ciascuno un'unica declinazione da seguire), quindi, nel caso l'articolo abbia il tratto forte, l'aggettivo, variabile, si adatterà assumendo la desinenza debole, mentre assumerà il tratto forte nel caso il primo non abbia desinenza o non compaia affatto. Schematizzando:
* L'aggettivo segue la declinazione debole quando è preceduto da un elemento che porta le terminazioni forti, come l'articolo determinativo, jeder ''ogni'', dieser ''questo'', etc.
* L'aggettivo segue la declinazione forte quando non è preceduto da altri elementi portatori del tratto forte: dal momento che non ci sono elementi che portano il tratto forte, sarà l'aggettivo ad assumerlo. Unica apparente eccezione è il genitivo maschile e neutro singolare, debole perché il sostantivo in questa forma porta il tratto forte e l'aggettivo, variabile, si adatta di conseguenza.
* Nel caso l'aggettivo sia preceduto dall'articolo indeterminativo o negativo o da un aggettivo possessivo (in tedesco detti ''articoli possessivi'' perché si declinano, e quindi si comportano, come l'articolo indeterminativo), esso seguirà la declinazione mista: seguirà la declinazione forte quando l'altro elemento non porta il tratto forte (ovvero al nominativo maschile e neutro e all'accusativo neutro) e la declinazione debole in tutti gli altri casi.
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=== Il dimostrativo ===
In tedesco, come anche in italiano, gli aggettivi e pronomi dimostrativi coincidono nella forma. Quando si tratta di aggettivi, la grammatica tedesca li considera ''articoli'' (Demonstrativ-Artikel) perché si comportano come l'articolo, cioè portano sempre la terminazione forte.
====Vicinanza ("questo")====
Le terminazioni corrispondenti si aggiungono alla radice '''dies-''':
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=== I pronomi personali ===
I pronomi personali vengono declinati (proprio come quelli in italiano). Inoltre il soggetto deve sempre essere espresso in tedesco (proprio come in [[lingua inglese|inglese]] e in [[lingua francese|francese]]), da un pronome in assenza di altro.
 
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|}
 
*'''Das ist das Haus, <span style="text-decoration: underline">das</span> ich gekauft habe.''' = Questa è la casa che ho comprato.
*'''Die Kollegen, mit <span style="text-decoration: underline">denen</span> ich arbeite, sind sehr nett.''' = I colleghi con cui lavoro sono molto gentili.
*'''Das ist das Haus, <span style="text-decoration: underline">dessen</span> Besitzer sehr alt ist.''' = Questa è la casa il cui proprietario è molto anziano.
 
=== Gli aggettivi e i pronomi possessivi ===
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== Verbi ==
Il sistema dei verbi nella lingua tedesca è molto più semplice cherisetto nellealle [[lingue romanze]].:
ci sono 5 modi: tre finiti e due indefiniti.
I verbi si dividono in 2 modi, uno finito e uno infinito, divisi a loro volta in tempi semplici e tempi composti.
;Modi finiti
* Indikativ (indicativo) tempi semplici: Präsens (presente) Präteritum (preterrito) Futur 1 (Futuro 1) tempi composti: Perfekt (Perfetto) Plusquamperfekt (piuccheperfetto) Futur 2 (Futuro 2)
* tempi semplici
* Konjunktiv 1-2 (Congiuntivi 1 e 2) Präsens (tempo semplice) Präteritum (tempo composto)
** Präsens
* Imperativ (imperativo) Präsens
** Präteritum o Imperfekt
* Invinitiv (infinito) Präsens (tempo semplice) Vergangenheit (passato, tempo composto)
** Konjunktiv I Gegenwart
* Partizip (participio, due tempi semplici) Präsens Perfekt
** Konjunktiv II Gegenwart
;
** Imperativ
* tempi composti
** Perfekt
** Plusquamperfekt
** Futur I
** Futur II
** Konjunktiv I Vergangenheit
** Konjunktiv II Vergangenheit
** (Konjunktiv II Ersatzform)
;Modi non finiti
* tempi semplici
** Infinitiv Präsens
** Partizip I (Partizip Präsens, Präsenspartizip)
** Partizip II (Partizip Präteritum; Partizip Perfekt, Perfektpartizip)
* tempi composti
** Infinitiv Vergangenheit
 
===Verbi separabili e verbi inseparabili===
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====Verbi inseparabili (''untrennbare Verben'')====
I verbi inseparabili sono più semplici, perché si comportano sostanzialmente come i verbi composti italiani. I prefissi inseparabili sono particelle non autonome (non possono quindi apparire da sole, ma solo in composizione), da sole non hanno un significato e il loro compito è solo quello di modificare il senso delle parole cui si legano. Questi prefissi sono 8: '''be-, emp-, ent-, er-, ge-, miss-, ver-, zer-'''<ref>Questi prefissi esprimono un'idea con cui, generalmente, influenzano la parola con cui si legano: ''be-'' transitivizza i verbi (''antworten'' "rispondere", '''''be'''antworten'' "rispondere" a qualcuno/qualcosa come complemento oggetto), ''emp-'' indica una sensazione (''finden'' "trovare", '''''emp'''finden'' "provare un sentimento"), ''ent-'' indica un allontanamento (''lassen'' "lasciare", '''''ent'''lassen'' "rilasciare"), ''er-'' indica il raggiungimento di un risultato o un cambiamento di stato (''lernen'' "imparare", '''''er'''lernen'' "imparare completamente"; ''krank'' "malato", '''''er'''kranken'' "ammalarsi"), ''ge-'' trasforma l'azione del verbo in un sostantivo che ne indica il risultato (''schreien'' "urlare", ''das '''Ge'''schrei'' "l'urlo"; ''lachen'' "ridere", ''das '''Ge'''lächter'' "la risata"), ''miss-'' indica un contrario connotato negativamente (''verstehen'' "capire", '''''miss'''verstehen'' "fraintendere"), ''ver-'' indica il raggiungimento di uno stato finale (''gehen'' "andare", '''''ver'''gehen'' "finire, completarsi, arrivare alla morte"; ''brennen'' "bruciare", '''''ver'''brennen'' "bruciare completamente"), ''zer-'' indica distruzione o l'atto di rovinare (''brechen'' "spezzare", '''''zer'''brechen'' "distruggere, rompere in tanti pezzi"; ''kochen'' "cuocere", '''''zer'''kochen'' "scuocere").</ref>. Questi prefissi non sono mai accentati e l'accento tonico cade quindi sulla sillaba seguente.
Esempi:
*empfinden (emp+finden, "trovare") [[Aiuto:IPA|/ɛm'p͡fɪndən/]]: ''provare (un sentimento)''
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====Verbi separabili (''trennbare Verben'')====
I verbi separabili hanno un comportamento più complesso. I prefissi separabili sono parole indipendenti (cioè che possono trovarsi anche come parole a sé stanti), come preposizioni, avverbi, altri verbi, sostantivi, ecc.; ovviamente, per questo motivo, non si può dare un elenco esaustivo di questi prefissi. L'accento di questi verbi è sempre sul prefisso.
La particolarità di questi prefissi è che, nei modi finiti del verbo, nelle proposizioni principali si staccano dal verbo e si collocano all'ultimo posto della frase:
*abfahren "partire" (ab + fahren, "guidare") [[Aiuto:IPA|/'apfa:ʀən/]]: ich '''fahre''' [morgen/mit dir/nicht/ecc.] '''ab'''
*aufwachen "svegliarsi" (auf + wachen, "essere sveglio") [[Aiuto:IPA|/'aʊ̯fvaxən/]]: ich '''wache''' [früh/spät/ecc.] '''auf'''
 
Nelle frasi subordinate restano però attaccati al verbo:
*abfahren (partire) [[Aiuto:IPA|/'apfa:ʀən/]]: ich sage, dass ich '''abfahre''' [[Aiuto:IPA|/'apfa:ʀə/]]
*zuhören "ascoltare con attenzione" (zu + hören, "ascoltare") [[Aiuto:IPA|/'t͡suhø:ʀən/]]: er will, dass ich '''zuhöre''' [[Aiuto:IPA|/'t͡suhø:ʀə/]]
 
Nella formazione del participio passato questi prefissi si collocano prima del ''ge-'':
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===== Il presente (''Präsens'') =====
La coniugazione dei verbi regolari al presente si attua cambiando la desinenza '''-en''' del verbo all'infinito.
Nei casi in cui la radice termini in '''"s"''', alla 2ª p. s. si aggiunge solo '''"t"''':
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
!||Infinitiv:||lieben||suchen||duschen||arbeiten||segeln
Riga 1 411 ⟶ 1 400:
Il passato si esprime con due forme, del tutto identiche nel significato: il ''Präteritum'' e il ''Perfekt''. La differenza fra le due forme è nella situazione d'uso: ''Präteritum'' prevalentemente nella lingua scritta e formale, ''Perfekt'' prevalentemente nella lingua parlata. Le due categorie non sono però rigide e non costituisce affatto errore lo scambio delle forme nei due casi; nel caso però dei verbi ausiliari (sein, haben, werden) e modali (können, dürfen, müssen, sollen, mögen, wollen) la preferenza è sempre per il Präteritum, anche nella lingua parlata, ma la costruzione del Perfekt è comunque ammessa.
 
Attenzione:È bisognaimportante ricordarsi sempre tenere a mente che le due forme hanno '''identico significato''' e traducono quindi sia l'imperfetto italiano (azione durativa) sia il passato prossimo e remoto (azione puntuale). Talvolta si può trovare il Präteritum con il nome di ''Imperfekt'' (per contrapposizione a ''Perfekt''), ma non bisogna lasciarsi ingannare dal nome: ''ich liebte'' e ''ich habe geliebt'' significano entrambi sia ''io amavo'' che ''io ho amato/amai''.
 
A queste due forme si aggiunge inoltre il ''Plusquamperfekt'', che corrisponde semanticamente e morfologicamente ai nostri trapassato prossimo e remoto ed esprime quindi anteriorità rispetto al Perfekt e al Präteritum.
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=====Il futuro (''Futur'')=====
 
Il futuro, sia quello detto ''primo'' (corrispondente al nostro [[futuro semplice]]), sia quello detto ''secondo'' (corrispondente al nostro futuro anteriore), si costruisce in modo [[perifrasi|perifrastico]].
 
Il ''Futur I'' si costruisce utilizzando il presente del verbo ''werden'' e l'infinito del verbo da coniugare al futuro: ''ich '''werde sagen''''' = ''io dirò''. Il ''Futur II'' utilizza il verbo ''werden'' e l'infinito passato (participio passato + ausiliare) del verbo da coniugare al futuro: ''ich '''werde gesagt haben''''' = ''io avrò detto''. Il futuro è però un tempo poco usato, ed è prevalentemente sostituito dal presente con valore di futuro: ''Nächste Woche '''fliege''' ich nach Italien'' = ''La prossima settimana vado (andrò) in Italia''.
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:Dein Wille '''geschehe''' ''Sia fatta la tua volontà'' (lett. ''la tua volontà accada'')
 
Come imperativo (la terza singolare è di uso antiquato e formale):
 
:'''Gehen''' Sie weg! ''Vada via!''
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*''Er sagt, dass er nach Hause '''gehe''''', come sopra ma meno comune
 
Come nelle altre lingue, c'è il pericolo che le forme coincidano con quelle corrispondenti dell'indicativo. In questo caso, si preferirà la forma del Konjunktiv II (ossia della forma vicina al [[congiuntivo imperfetto]]). Per dire: ''Sostiene che vadano a casa'', senza espressione del proprio giudizio personale in merito al fatto, si dirà ad esempio ''Er behauptet, sie '''gingen''' nach Hause'' per non dire ''Er behauptet, sie '''gehen''' nach Hause'', dato che la forma coniugata ''gehen'' può essere interpretata tanto come congiuntivo, quanto come indicativo.
 
Il '''Konjunktiv II''' invece riassume in sé due modi e tempi italiani: il congiuntivo imperfetto e il condizionale. Il suo valore può infatti essere di irrealtà (congiuntivo imperfetto) o di possibilità (condizionale); il contesto indicherà quale valore occorre attribuirgli:
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====Passivo d'azione (''Vorgangspassiv'')====
Il passivo d'azione disi costruisce nello stesso modo del passivo di stato, ma al posto del verbo ''sein'' troviamo ''werden'':
*''die Übung '''wird beendet''''', l'esercizio viene finito
 
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[[Categoria:Lingua tedesca]]
[[Categoria:Grammatiche per lingua|tedesca]]