Porta d'Adda: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
 
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 23:
Nel [[1787]] una perizia dell'Ingegnere del Pubblico di [[Lodi]], Antonio Dossena, e dell'assessore delegato alle strade, Giulio Modegnani, rilevava l'inadeguatezza della porta a sostenere il passaggio del traffico: il tracciato carreggiabile era infatti irregolare e tortuoso, mentre il ponticello in [[legno]] sulla [[roggia Molina]] corrente lungo le mura era fortemente ammalorato.<ref>{{cita |Bianchi e Granata (1988) |p. 16. }}</ref> Porta d'Adda venne pertanto ricostruita, su progetto del Dossena, in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]], affiancandovi sul lato occidentale anche un [[portico]] a tre [[Arcata|arcate]] ad uso di [[corpo di guardia]].<ref>{{cita |Bianchi e Granata (1988) |p. 20. }}</ref>
 
A metà [[Ottocento]] la porta si presentava già in cattivo stato di conservazione: ne vennero quindi proposti l'abbattimento e la sostituzione con una [[cancellata]] in [[ferro]].<ref>{{cita |Bianchi e Granata (1988) |p. 58. }}</ref> Il [[fabbro]] lodigiano Cesare Combi presentò un disegno per la nuova cancellata, e la proposta venne approvata dal [[consiglio comunale]] nel [[1856]].<ref>{{cita |Bianchi e Granata (1988) |p. 62. }}</ref> Tuttavia poco dopo emerse che l'opera avrebbe richiesto la rettifica del tratto stradale, fortemente irregolare, con un conseguente aumento dei costi, e pertanto il progetto fu respinto; il Combi però aveva già terminato la costruzione della cancellata, e pertanto dopo diverse discussioni questa venne riutilizzata per la nuova [[Barriera Vittorio Emanuele]], aperta nel [[1865]] in sostituzione di [[Porta Regale]] sul nuovo viale diretto alla [[Stazione di Lodi|stazione ferroviaria]].<ref>{{cita |Bianchi e Granata (1988) |pp. 82-83. }}</ref>
 
Porta d'Adda rimase quindi in opera. Nel [[1906]] ne venne deciso l'abbattimento, anche per dare maggiore respiro alla nuova [[Chiesa di San Rocco (Lodi)|chiesa di San Rocco]] allora in progetto;<ref>{{Cita libro |titolo=Il Lodigiano nel Novecento. La cultura |autore=Margherita Cerri |curatore=Ercole Ongaro |editore=Franco Angeli |città=Milano |anno=2006 |capitolo=L'architettura |pp=207-208 |ISBN=88-464-7142-3 }}</ref> fu poi demolita nell'aprile [[1912]], contemporaneamente alla soppressione delle [[Dazio|barriere daziarie]].<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=Demolizione di Porte e Barriere |rivista=[[Archivio Storico Lodigiano]] |numero= |editore= |città=Lodi |anno=1912 |mese=giugno |p=98 |ISSN=0004-0347 }}</ref>
Riga 45:
==Bibliografia==
* {{Cita libro |titolo=Lodi ed il suo territorio nella storia, nella geografia e nell'arte |autore=Giovanni Agnelli |editore=Lodigraf |città=Lodi |anno=1990 |annooriginale=1917 |ISBN=88-7121-046-8 |cid=Agnelli (1917) }}
* {{Cita libro |titolo=Il perimetro urbano di Lodi negli interventi tra '700 e '800 |autore=Antonella Bianchi |autore2=Elena Granata |editore=edito dall'[[Archivio storico lodigiano]] |città=Lodi |anno=1988 |collana=Quaderni di studi lodigiani |ISBN=no |sbn=IT\ICCU\CFI\0061541CFI0061541 |cid=Bianchi e Granata (1988) }}
 
==Voci correlate==
Riga 59:
{{portale|architettura|Lombardia}}
 
[[Categoria:Porte cittadine di Lodi|Adda]]
[[Categoria:Architetture di Lodi scomparse]]
[[Categoria:Porte cittadine d'Italia scomparse|Adda]]