|ammapostolico =
|emeriti = [[arcivescovo]] [[Giampaolo Crepaldi]]
|vicario = Marino Trevisini
|stato = Italia
|ritoliturgico = [[rito romano|romano]]
|eretta = [[VI secolo]]
|stemma = Stemma Diocesi di Trieste.jpg
|mappa = 10 Trieste.png
|mappacollocazione = Roman Catholic Diocese of Trieste in Italy.svg
|mappaprovincia = Ecclesiastical province of Gorizia in Italy.svg
|suffraganeadi = [[arcidiocesi di Gorizia]]
|regione = [[Regione ecclesiastica Triveneto|Triveneto]]
|battezzati = 217.585{{formatnum:213250}}
|popolazione = 241.900{{formatnum:237000}}
|proporzione = 8990,90
|sacerdotisecolari = 126102
|sacerdotiregolari = 4941
|sacerdoti = 175143
|battezzatipersacerdote = 1.243{{formatnum:1491}}
|diaconi = 1516
|religiosi = 5546
|religiose = 11087
|vicariati = 8
|parrocchie = 60
|indirizzo = Via Cavana 16, 34124 Trieste, Italia
|cattedrale = [[Cattedrale di San Giusto (Trieste)|San Giusto]]
|patroni = [[Giusto di Trieste|Sansan Giusto]]
Compatroni: [[Sergio e Bacco|San Sergio]], [[Servolo martire|San Servolo]]
|sito = www.diocesi.trieste.it
|anno = 20212023
}}
[[File:Chiesa di Santa Maria Maggiore - panoramio.jpg|thumb|upright=1.22|Il santuario di Santa Maria Maggiore a Trieste]]
[[File:DOLINA-VEDUTA SULLA PIEVE DI SANT'ULDERCIO , COPYRIGHT 2020, Central European Institute "J.Pangerc".jpg|thumb|upright=1.22|L'antica [[Chiesa di Sant'Ulderico (San Dorligo della Valle)|chiesa di Sant'Ulderico]] della Pieve vescovile di [[San Dorligo della Valle]].]]
La '''diocesi di Trieste''' (in [[lingua latina{{latino|latino]]: ''Dioecesis Tergestina''}}) è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Gorizia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Triveneto]]. Nel [[2020]]2022 contava 217.585{{formatnum:213250}} battezzati su 241.900{{formatnum:237000}} abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Enrico Trevisi]].
==Territorio==
La diocesi comprende i comuni di [[Trieste]], [[Muggia]], [[San Dorligo della Valle]] e [[Monrupino]]. Gran parte dei comuni di [[Duino-Aurisina]]<ref>Alcune vie della località ''Aurisina Santa Croce'' fanno parte della diocesi di Trieste e sono divise tra la parrocchia dell'Invenzione della Santa Croce e quella dei Santi Quirico e Giulitta.</ref> e di [[Sgonico]],<ref>Le frazioni di Borgo Grotta Gigante, Devincina, Prosecco Stazione e Gabrovizza sono comprese nella diocesi di Trieste e, più precisamente, nella parrocchia di Prosecco (decanato di Opicina).</ref> nonostante questi fosserosiano inclusicompresi nella [[provincia di Trieste]], appartiene all'[[arcidiocesi di Gorizia]].
Sede vescovile è la città di Trieste, dove si trova la [[cattedrale di San Giusto (Trieste)|cattedrale di San Giusto]].
==Storia==
Trieste divenne sede episcopale verso la fine del [[VI secolo]]: primo vescovo documentato è Frugifero, che fu vescovo tergestino all'epoca dell'[[Imperatori bizantini|imperatore]] [[Giustiniano I]], e più precisamente tra il [[542]] e il [[565]]. Inizialmente era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] del [[patriarcato di Aquileia]]; ma all'epoca dello [[Scisma tricapitolino|scisma dei Tre Capitoli]] ([[579]]), avendo aderito allo scisma entrò a far parte della giurisdizione del [[patriarcato di Grado]]. Il vescovo Firmino abiurò lo scisma e per questo motivo ricevette delle lettere di lode e di approvazione da parte di [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]].
Tra il tardo impero e l'alto medioevo il territorio diocesano si ridusse per l'erezione delle [[diocesi di Cittanova]], di [[Diocesi di Pedena|Pedena]] e di [[Diocesi di Capodistria|Capodistria]].
A partire dall'anno [[948]] i vescovi ottennero il [[potere temporale]] dal re [[Lotario II d'Italia|Lotario II]] che concesse l'indipendenza della diocesi dalla corona, per il territorio ''fino a tre miglia fuori dalle mura cittadine''; vi rinunceranno formalmente nel [[1236]], anche se le lotte con il comune continueranno nel corso del [[XIV secolo|Trecento]].
{{Vedi anche|Dominio vescovile a Trieste}}
Nel [[1180]] il patriarca di Grado rinunciò alla giurisdizione metropolitica sulle sedi istriane e giuliane, e così Trieste divenne nuovamente suffraganea del patriarcato di Aquileia.
Il vescovo Ulrico De Portis (metà del [[XIII secolo]]) vendette al comune di Trieste il diritto all'elezione dei giudici, il diritto alla decima ed il diritto di battere moneta. Alla fine del secolo il vescovo Brissa de Toppo concluse il periodo del potere temporale dei vescovi vendendo per 200 pezzi d'argento i rimanenti diritti politici.
Si deve al vescovo Rodolfo Morandino de Castello Rebecco ([[1304]]-[[1320]]) la costruzione della chiesa capitolina di [[Cattedrale di San Giusto (Trieste)|san Giusto]].
Per tutto il [[Medioevo]] il diritto di elezione del vescovo spetta al [[capitolo (canonici)|capitolo]] della cattedrale; nel [[1459]] il diritto di elezione viene conferito all'imperatore.
Nel [[XVI secolo|Cinquecento]] a Trieste si diffusero le idee del [[luteranesimo]], ma dopo il [[concilio di Trento]] la diocesi rientrò pienamente nell'ortodossia cattolica, grazie all'opera del vescovo Nicolò Coret ([[1575]]-[[1591]]), temibile avversario dei luterani, e all'apostolato dei [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|Cappuccini]] e dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], presenti rispettivamente dal [[1617]] e dal [[1619]].
Nel [[1719]] Trieste divenne porto franco e conobbe una rapida crescita con l'insediamento di fedeli di molte [[Religione|religioni]].
In seguito alla soppressione del patriarcato di Aquileia del [[1751]], divenne suffraganea dell'[[arcidiocesi di Gorizia]].
Nel [[1784]] la diocesi di Trieste subì numerose cessioni territoriali allo scopo di farne coincidere il territorio con i confini politici. Porzioni del territorio diocesano triestino passarono alle [[diocesi di Cittanova]], di [[Diocesi di Capodistria|Capodistria]], di [[diocesi di Parenzo e Pola|Parenzo]] e di [[arcidiocesi di Lubiana|Lubiana]]; d'altro canto incorporò porzioni dell'[[Istria]] che appartenevano alle diocesi di Parenzo e Pola e la gola di Prosecco, che apparteneva all'[[arcidiocesi di Gorizia]].
L'8 marzo [[1788]] la diocesi fu soppressa in virtù della [[bolla pontificia|bolla]] ''Super specula'' di [[papa Pio VI]] ed il suo territorio incorporato in quello di [[Diocesi di Gradisca|Gradisca]], eretta il 19 agosto dello stesso anno. Tuttavia, dopo soli tre anni, il 12 settembre [[1791]] fu ripristinata con la bolla ''Ad supremum'' del medesimo pontefice e resa suffraganea dell'[[arcidiocesi di Lubiana]]; la [[diocesi di Pedena]], anch'essa soppressa nel [[1788]], rimase incorporata nel territorio triestino. Il 19 agosto [[1807]] divenne [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
Il 30 giugno [[1828]] in virtù della bolla ''[[Locum beati Petri]]'' di [[papa Leone XII]] le diocesi di Trieste e di Capodistria furono unite ''[[aeque principaliter]]''; contestualmente fu soppressa la [[diocesi di Cittanova]] ed incorporata in quella di Trieste, che acquisì anche 11 parrocchie appartenute alla [[Diocesi di Parenzo e Pola|diocesi di Parenzo]] e 1 alla diocesi di Gorizia ([[Prosecco (Trieste)|Prosecco]]). Due anni dopo, il 27 luglio [[1830]], divenne nuovamente suffraganea dell'arcidiocesi di Gorizia per effetto della bolla ''Insuper eminenti Apostolicae dignitatis'' di [[papa Pio VIII]].
Dal [[1867]] fino al collasso dell'[[impero austro-ungarico]] i vescovi di Trieste sedettero come membri della [[Camera dei signori d'Austria]], il ''senato'' imperiale.
Nel [[1919]] il vescovo [[Andrej Karlin]], sloveno, si dimise a seguito di un'aggressione da parte di un gruppo di [[irredentismo|irredentisti]]. Nello stesso anno sulla cattedra triestina siederà un vescovo italiano, [[Angelo Bartolomasi]], dopo quasi novant'anni di episcopati sloveni, tedeschi e croati.
Il 25 aprile [[1925]] cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della [[Arcidiocesi di Fiume|diocesi di Fiume]]; un'altra porzione di territorio fu ceduta a Fiume nel [[1934]]. In compenso, il 20 febbraio [[1932]] in seguito alla bolla ''Quo Christi fideles'' di [[papa Pio XI]] incorporò il decanato di [[Postumia (città)|Postumia]], che era appartenuto alla [[arcidiocesi di Lubiana|diocesi di Lubiana]].
Il vescovo [[Luigi Fogar]], per la sua opposizione al [[regime fascista]], dovette dare le dimissioni nel [[1936]].
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], a seguito del [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di pace]] del 10 febbraio [[1947]], una larga parte del territorio diocesano si venne a trovare in territorio [[Jugoslavia|jugoslavo]]; furonole perciòzone erettein dueterritorio separatesloveno amministrazionie apostolichein perterritorio lacroato zonafurono inperciò territorioaffidate slovenoa edue peramministratori quellaapostolici in''ad territorionutum croatoSanctae Sedis''.
''Nel difficile e teso clima del dopoguerra il vescovo [ http[Antonio Santin]] subì una violenta aggressione a [[Capodistria]] nel giugno del 1947;<ref>{{Cita web|url=https:// www.arcipelagoadriatico.it/il-vescovo-santin-aggredito-a-capodistria-fu-il-simbolo-delle-sofferenze-giuliane/ |titolo=Il Vescovo Santin aggredito a Capodistria fu il simbolo delle sofferenze giuliane ]''|sito=Arcipelago Adriatico|autore=Renzo Codarin|data=17 giugno 2016|accesso=24 ottobre 2024}}</ref> ; la [[Congregazione Concistoriale]] dovette intervenire ufficialmente ricordando che a norma del [[diritto canonico]] coloro che commettevano queste violenze sarebbero incorsi nella [[scomunica]].<ref> Acta{{la}} ApostolicaeSacra Congregazione Concistoriale, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-39-1947-ocr.pdf Dichiarazione ''Cum nuper''], SedisAAS 39 (1947), p. 273.</ref> ▼
Nel difficile e teso clima del dopoguerra il vescovo [[Antonio Santin]] subì una violenta aggressione a [[Capodistria]] nel giugno del 1947<ref>Renzo Codarin,
▲ ''[http://arcipelagoadriatico.it/il-vescovo-santin-aggredito-a-capodistria-fu-il-simbolo-delle-sofferenze-giuliane/ Il Vescovo Santin aggredito a Capodistria fu il simbolo delle sofferenze giuliane]''</ref>; la [[Congregazione Concistoriale]] dovette intervenire ufficialmente ricordando che a norma del [[diritto canonico]] coloro che commettevano queste violenze sarebbero incorsi nella [[scomunica]].<ref>Acta Apostolicae Sedis 39 (1947), p. 273.</ref>
Nel [[1958]] la diocesi di Trieste si ampliò con l'acquisizione di piccole porzioni di territorio dall'[[arcidiocesi di Gorizia]].<ref>[httphttps://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-50-1958-ocr.pdf Decreto ''Excellentissimus''], AAS 50 ([[1958]]), pp. 627-629. Passò alla diocesi di Trieste il territorio di Santa Croce, nel territorio di [[Aurisina]] (comune di [[Duino-Aurisina]]), e furono ridefiniti i confini della parrocchia di [[Sgonico]], appartenente all'[[arcidiocesi di Gorizia]], con le limitrofe parrocchie nella diocesi triestina.</ref>
Il 17 ottobre [[1977]], duesei annigiorni dopo ill'entrata in vigore del [[trattato di Osimo]] che rendeva definitivi i confini italo-jugoslavi, in forza della bolla ''Prioribus saeculi'' di [[papa Paolo VI]], le diocesi di Trieste e di Capodistria furono separate e rese autonome; contestualmente vennero introdotte delle modifiche territoriali per far coincidere i territori delle due diocesi con quelli degli Stati.
==Cronotassi dei vescovi==
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
* Frugifero † (metà circa del [[VI secolo]])<ref>Giuseppe Cuscito, [http://www.persee.fr/doc/efr_0000-0000_1989_act_123_1_3491 ''Vescovo e cattedrale nella documentazione epigrafica in Occidente''], in «Actes du XIe congrès international d'archéologie chrétienne. Lyon, Vienne, Grenoble, Genève, Aoste, 21-28 septembre 1986», École Française de Rome, Rome 1989, pp. 753-757.<br />Dopo Frugifero Gams e Kandler mettono un Geminiano; tuttavia questo presunto vescovo è omesso da [[Ferdinando Ughelli|Ughelli]], da [[Giuseppe Cappelletti|Cappelletti]] e da Lanzoni, per i quali Geminiano fu un presbitero non un vescovo.</ref>
* Severo † (prima del [[571]]/[[577]] - dopo il [[587]]/[[590]])
* Firmino † (prima di febbraio [[602]] - dopo giugno [[603]])
* Gaudenzio † (menzionato nel [[680]])
* Gregorio ? † (menzionato nel [[715]])
* Giovanni ? † (menzionato nel [[731]])
* [[Giovanni IV di Grado|Giovanni]] ? † (prima del [[759]] - [[766]] nominato [[Patriarcato di Grado|patriarca di Grado]])
* Maurizio † (menzionato nel [[766]])
* [[Fortunato II di Grado|Fortunato]] ? † (prima del [[788]] - [[803]] nominato [[Patriarcato di Grado|patriarca di Grado]])
* Leone ? † (menzionato nell'[[804]])
* Hildeger †
* Welderich †
* Heimbert †
* Severo † (menzionato nell'[[827]])
* Taurino † (menzionato nel [[911]])
* Radaldo † (menzionato nel [[929]])
* Giovanni † (prima del [[948]] - dopo il [[967]])
* Pietro † (menzionato nel [[991]])
* Ricolfo † (menzionato nel [[1006]])
** Giovanni ? † ([[1015]] - [[1017]])
* Adalgero † (prima del [[1031]] - dopo il [[1071]])
* Eriberto † (prima del [[1080]] - dopo il [[1082]])
* Erinicio † (menzionato nel [[1106]])
* Artuico † (menzionato nel [[1115]])
* Detemaro o Ditmaro † (prima del [[1135]] - dopo il [[1145]])
* Bernardo † (prima del [[1149]] - circa [[1186]] deceduto)<ref>Alcune cronotassi distinguono due vescovi di nome Bernardo.</ref>
* Enrico da Treviso † ([[1186]] - ?)
* Lintoldo da Duino † (menzionato nel [[1188]])
* Woscalco † ([[1190]] - dopo il [[1192]])<ref>Eletto nel 1190, è confermato dal patriarca di Aquileia nel 1192.</ref>
* Enrico Rapizza † (menzionato nel [[1201]])
* Gerardo † (prima del [[1203]] - dopo il [[1212]])
* Corrado Bojani di Pertica † (prima del [[1216]] - [[1230]] deceduto)
* Leonardo † (prima del [[1232]] - 23 novembre [[1233]] dimesso)
* Ulrico De Portis † ([[1234]] - [[1253]])
* Arlongo von Wocisperch † (17 novembre [[1254]] - [[1255]] deposto)
* Guareno di Cocania<ref>Chiamato Givardus Arangone da Gams.</ref> † (12 marzo [[1255]] - ?)
* Leonardo III † (menzionato nel [[1260]])
* Arlongo di Viscogni † (circa [[1261]] - circa [[1281]] deceduto)<ref>Sarebbe lo stesso Arlongo von Wocisperch del 1254.</ref>
* Alvino De Portis † ([[1281]] - circa [[1286]] deceduto)
* Brissa de Toppo † (19 aprile [[1287]] - circa [[1299]] deceduto)
* Giovanni Della Torre † ([[1299]] - circa [[1300]] deceduto)
* Rodolfo Pedrazzani † (prima del [[1302]] - [[1304]])<ref>[{{Cita web|url=https://wwwsearch.worldcat.org/it/title/rodolfo-pedrazzani-di-robecco-doglio-vescovo-di-trieste/oclc/797854052 |titolo=Rodolfo Pedrazzani di Robecco d'Oglio vescovo di Trieste (Book, 1920) [|sito=WorldCat.org]<!-- Titolo generato automaticamente -->]}}</ref>
* Rodolfo Morandino de Castello Rebecco † ([[1304]] - 7 marzo [[1320]] deceduto)<ref>Eubel e Gams ammettono un solo vescovo di nome Rodolfo (Pedrezzani), già sulla cattedra triestina nel 1302 e deceduto nel 1320.</ref>
** Giusto (o Gilone) da Villalata † ([[1320]] - [[1322]]) (vescovo eletto)
** Gregorio Tanzi † (5 luglio [[1324]] - [[1327]] ? deceduto) (amministratore apostolico)
* Guglielmo Franchi, [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] † (25 febbraio [[1327]] - [[1329]] o [[1330]] deceduto)
* Pace (o Pasquale) da Vedano, [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] † (18 maggio [[1330]] - 12 agosto [[1341]] deceduto)
** Giovanni Gremon † ([[1341]]) (vescovo eletto)
* Francesco d'Amelia † (19 luglio [[1342]] - 7 aprile [[1346]] nominato vescovo di [[Diocesi di Gubbio|Gubbio]])
* [[Ludovico della Torre]] † (26 giugno [[1346]] - 30 marzo [[1349]] nominato vescovo di [[Diocesi di Oleno|Oleno]])
* Antonio Negri † (30 marzo [[1349]] - 15 gennaio [[1369]] nominato arcivescovo di [[Diocesi di Creta|Candia]])
* [[Angelo Canopeo]] † (15 gennaio [[1369]] - [[1382]] deceduto)
* Enrico de Wildenstein, O.F.M. † ([[1383]] - 12 aprile [[1396]] nominato vescovo di [[Diocesi di Pedena|Pedena]])
* Simone Saltarelli, O.P. † (12 aprile [[1396]] - [[1408]] deceduto)
* Giovanni Ubaldini, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (prima del 30 settembre [[1408]] - 9 agosto [[1409]] dimesso<ref>Nominato vescovo titolare di [[Diocesi di Tripoli di Fenicia|Tripoli di Fenicia]].</ref>)
* Nicolò de Carturis, O.F.M. † (9 agosto [[1409]] - 13 gennaio [[1416]] deceduto)
* Giacomo Balardi (o Arrigoni), O.P. † (10 gennaio [[1418]] - 11 dicembre [[1424]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado|Urbino]])
* Martino Coronini † (11 dicembre [[1424]] - [[1441]] deceduto)
* Niccolò Aldegardi † (29 novembre [[1441]] - 4 aprile [[1447]] deceduto)
* [[Papa Pio II|Enea Silvio Piccolomini]] † (19 aprile [[1447]] - 23 settembre [[1450]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino|Siena]], poi eletto [[diocesi di Roma|papa]] con il nome di Pio II)
* Ludovico Della Torre † ([[1450]] - [[1451]] deceduto)
* Antonio Goppo † (3 marzo [[1451]] - [[1485]] deceduto)
* Acacio de Sobriach † (9 giugno [[1486]] - [[1500]] deceduto)
** Luca Rinaldi da Veglia † (17 novembre [[1501]] - 30 gennaio [[1502]] dimesso) (vescovo eletto)
* [[Pietro Bonomo]] † (5 aprile [[1502]] - 4 luglio [[1546]] deceduto)<ref>Fu anche vescovo di [[Arcidiocesi di Vienna|Vienna]] ([[1522]] - [[1523]]).</ref>
** Francesco Rizzano † ([[1549]])
* Antonio Paragües e Castillejo, O.S.B. † (21 agosto [[1549]] - 4 novembre [[1558]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Cagliari|Cagliari]])
* Giovanni Betta, O.S.B. † (3 aprile [[1560]] - 15 aprile [[1565]] deceduto)
* [[Andrea Rapicio]] † (22 agosto [[1567]] - 31 dicembre [[1573]] deceduto)
* Giacinto Frangipane † (1º marzo [[1574]] - 8 novembre [[1574]] deceduto)
* Nicolò Coret † (28 febbraio [[1575]] - 10 luglio [[1590]] deceduto)
* Giovanni Wagenring † (22 maggio [[1592]] - [[1597]] o [[1598]] deceduto)
* [[Ursino de BertiisBertis]] † (7 agosto [[1598]] - tra 25 agosto e 1º settembre [[1620]] deceduto)
* [[Rinaldo Scarlicchio]] † (5 luglio [[1621]] - 13 novembre [[1630]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Lubiana|Lubiana]])
* [[Pompeo Coronini]] † (27 gennaio [[1631]] - 14 marzo [[1646]] deceduto)
* [[Antonio Marenzi]] † (10 settembre [[1646]] - 22 ottobre [[1662]] deceduto)
* Francesco Massimiliano Vaccano † (12 marzo [[1663]] - 15 agosto [[1672]] deceduto)
* Giacomo Ferdinando Gorizzutti † (30 gennaio [[1673]] - 20 settembre [[1691]] deceduto)
* Giovanni Francesco Miller † (6 ottobre [[1692]] - 23 aprile [[1720]] deceduto)
* [[Giuseppe Antonio Delmestri von Schönberg]] † (23 aprile [[1720]] succeduto - 19 febbraio [[1721]] deceduto)
** ''Sede vacante (1721-1724)''<ref>Il 5 novembre [[1721]] l'imperatore eleggeva come vescovo Wolfgang Weichard, non confermato dalla [[Santa Sede]].</ref>
* Luca Sartorio Delmestri von Schönberg † (26 giugno [[1724]] - 6 novembre [[1739]] deceduto)
* [[Leopold Josef Hannibal Petazzi de Castel Nuovo|Leopoldo Giuseppe Petazzi]] † (30 settembre [[1740]] - 15 dicembre [[1760]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Lubiana|Lubiana]])
* [[Antonio Herberstein]], [[Chierici regolari teatini|C.R.]] † (6 aprile [[1761]] - 2 dicembre [[1774]] deceduto)
* [[Francesco Filippo d'Inzaghi]] † (24 aprile [[1775]] - 15 dicembre [[1788]] nominato vescovo di [[Diocesi di Gradisca|Gradisca]])
** ''Sede soppressa (1788-1791)''
* [[Sigismund Anton von Hohenwart]], [[Compagnia di Gesù|S.I.]] † (26 settembre [[1791]] - 12 settembre [[1794]] nominato vescovo di [[Diocesi di Sankt Pölten|Sankt Pölten]])
* Ignazio Gaetano da Buset † (27 giugno [[1796]] - 19 settembre [[1803]] deceduto)
** ''Sede vacante (1803-1821)''
* [[Antonio Leonardis]] † (13 agosto [[1821]] - 14 gennaio [[1830]] deceduto)
* [[Matteo Ravnikar]] † (30 settembre [[1831]] - 20 novembre [[1845]] deceduto)
* [[Bartolomeo Legat de Naklas]] † (21 dicembre [[1846]] - 12 febbraio [[1875]] deceduto)
* [[Juraj Dobrila]] † (5 luglio [[1875]] - 13 gennaio [[1882]] deceduto)
* [[Giovanni Nepomuceno Glavina]] † (3 luglio [[1882]] - [[1895]] dimesso<ref>Il 2 dicembre 1895 fu nominato [[vescovo titolare]] di [[Diocesi di Teodosiopoli di Armenia|Teodosiopoli di Armenia]].</ref>)
* Andrija[[Andrea MarijaMaria Sterk]] † (25 giugno [[1896]] - 17 settembre [[1901]] deceduto)
* [[Franz Xaver Nagl]] † (9 giugno [[1902]] - 19 gennaio [[1910]] dimesso<ref>Nominato [[vescovo titolare|arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Tiro|Tiro]].</ref>)
* [[Andrej Karlin]] † (6 febbraio [[1911]] - 15 dicembre [[1919]] dimesso<ref>Nominato vescovo titolare di [[Sede titolare di Temiscira|Temiscira]].</ref>)
* [[Angelo Bartolomasi]] † (15 dicembre [[1919]] - 11 dicembre [[1922]] nominato vescovo di [[Diocesi di Pinerolo|Pinerolo]])
* [[Luigi Fogar]] † (9 luglio [[1923]] - 30 ottobre [[1936]] dimesso<ref>Nominato arcivescovo titolare di [[Arcidiocesi di Patrasso|Patrasso]].</ref>)
* [[Antonio Santin]] † (16 maggio [[1938]] - 28 giugno [[1975]] ritirato)
** ''Sede vacante (1975-1977)''<ref>DuranteDal la28 [[Sedegiugno vacante|vacanza1975 dellaall'8 sede]]dicembre 1977, lagiorno diocesidell'ingresso fudel amministratanuovo dallvescovo di Trieste [[Lorenzo Bellomi]], l'arcivescovo di Gorizia e Gradisca, [[Pietro Cocolin]] fu amministratore apostolico della diocesi di Trieste e delle parrocchie di Muggia e Caresana, nella diocesi di Capodistria.</ref>
* [[Lorenzo Bellomi]] † (17 ottobre [[1977]] - 23 agosto [[1996]] deceduto)
* [[Eugenio Ravignani]] † (4 gennaio [[1997]] - 4 luglio [[2009]] ritirato)
* [[Giampaolo Crepaldi]] (4 luglio [[2009]] - 2 febbraio [[2023]] ritirato)
* [[Enrico Trevisi]], dal 2 febbraio [[2023]]
==Persone legate alla diocesi==
*don [[Francesco Bonifacio]]
*don [[Edoardo Marzari]]
*fra [[Placido Cortese]]
==Santi e beati della diocesi==
* Beata [[Maria Teresa Ledóchowska]]
* Beato [[Francesco Giovanni Bonifacio]]
* [[San Giusto martire|San Giusto]]
* San Lazzaro martire
==Statistiche==
La diocesi nel 20202022 su una popolazione di 241.900{{formatnum:237000}} persone contava 217.585{{formatnum:213250}} battezzati, corrispondenti all'89al 90,90% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 370.000{{formatnum:370000}} || 380.000{{formatnum:380000}} || 97,4 || 230 || 165 || 65 || 1.608{{formatnum:1608}} || || 90 || 510 || 59
|-
| 1970 || {{formatnum:300000}} || {{formatnum:310000}} || 96,8 || 262 || 187 || 75 || {{formatnum:1145}} || || 98 || 571 || 53
|-
| 19701980 || 300.000{{formatnum:273500}} || 310.000{{formatnum:284700}} || 96,81 || 262233 || 187150 || 7583 || 1.145{{formatnum:1173}} || || 98102 || 571565 || 5356
|-
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|}
==Bibliografia==
*{{catholic encyclopedia|Triest-Capo d'Istria}}
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*[http://triestestoria.altervista.org/vescovi.html Cronotassi] dei vescovi di Trieste
*{{cita web|http://www.istrianet.org/istria/religion/history/christians-ita.htm|La diffusione del Cristianesimo e le diocesi in Istria}}
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Lipsia|Leipzig]], 1931, pp. 319–320
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://archive.org/details/hierarchiacathol01eubeuoft/page/477/mode/1up vol. 1], p. 477; [https://archive.org/details/hierarchiacathol02eubeuoft/page/247/mode/1up vol. 2], p. 247; [https://archive.org/details/hierarchiacathol03eube/page/310/mode/1up vol. 3], p. 310; [https://archive.org/details/hierarchiacathol04eubeuoft/page/330/mode/1up?view=theater vol. 4], p. 330; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/371/mode/1up vol. 5], p. 371; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/397/mode/1up vol. 6], p. 397
==Voci correlate==
==Collegamenti esterni==
* [[Annuario pontificio]] del 20212023 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* [https://www.diocesi.trieste.it/ Sito ufficiale] della diocesi
* {{gcatholic|trie1}}
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