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{{vedi anche|Classe Nassau}}
[[File:Nassau class main weapon.svg|thumb|left|Schema della disposizione delle batterie principali nella classe Nassau]]
La ''Nassau'' era lunga {{converti|146.1|m|ftin|abbr=on|0}}, larga {{converti|26.9|m|ftin|abbr=on}}, ed aveva un'altezza di {{converti|8.9|m|ftin|abbr=on|0}}. [[dislocamento|Dislocava]] {{converti|18873|t|LT|abbr=on}}, che potevano aumentare fino a {{converti|20535|t|LT|abbr=on}}. L'equipaggio consisteva in 40&nbsp;ufficiali e 968&nbsp;marinai. La ''Nassau'' manteneva i motori alternativi a vapore a tripla espansione e le caldaie a carbone rispetto alle turbine ed alle caldaie a nafta delle navi più moderne. I tre motori erano progettati per una potenza complessiva di {{converti|16181|kW|ihp|abbr=on}} che gli consentiva una velocità massima di {{converti|20|kn}}. L'autonomia era di {{converti|8300|nmi|lk=in}} a {{converti|12|kn}} di crociera.<ref name="cita-Gröner-p23">{{cita|Gröner|p. 23}}.</ref> L'installazione di una propulsione convenzionale fu richiesta sia dall'ammiraglio [[Alfred von Tirpitz]] che dal dipartimento tecnico della marina tedesca.<ref>{{cita|Herwig|pp. 59–6059-60}}.</ref> Il motivo principale di tale scelta era il costo delle royalities dovute alla [[Parsons Marine Steam Turbine Company|Parsons]] che aveva il brevetto delle grandi turbine navali e richiedeva 1&nbsp;milione di [[Goldmark|gold mark]] per ogni nave equipaggiata. Fino al 1910 le imprese tedesche non furono in grado di realizzare turbine in proprio.<ref>{{cita|Staff|pp. 23, 35}}.</ref>
 
La ''Nassau'' era armata con dodici cannoni {{converti|28|cm|in|abbr=on|0}} SK L/45<ref>Nella marina imperiale tedesca, "SK" (''Schnelladekanone'') significa che il cannone è a tiro rapido, mentre "L/45" è la lunghezza espressa in [[calibro#Lunghezza riferita al calibro|calibri]]. Si veda a proposito {{cita libro|autore= Germany. Marine Amt|titolo= Die Schnelllade-Kanonen der Schiffs-Artillerie: (für Einheitspatronen) und ihre Munition, nebst Vorschriften für die Behandlung und Bedienung an Bord in Dienst befindlicher Schiffe|url= http://books.google.com/books?id=cWVGAAAAYAAJ|anno= 1898|editore= E.S. Mittler und Sohn}}</ref> posti in sei torrette binate disposte in un originale schema esagonale. Dodici cannoni [[15 cm SK L/45|{{converti|15|cm|in|abbr=on|0}} SK L/45]] e sedici da [[8,8 cm SK L/45|{{converti|8,8|cm|in|abbr=on|0}} SK L/45]]<nowiki/>costituivano le batterie secondarie poste in [[casamatta]].<ref name="cita-Gröner-p23"/> La nave era dotata anche di sei tubi lanciasiluri da {{converti|45|cm|in|abbr=on|0}} posti sotto la linea di galleggiamento. Uno verso a prua, uno a poppa, e due su ogni lato di bordata, all'altezza della fine della [[Paratia anti-siluro|paratoia parasiluro]].<ref>{{cita|Gardiner & Gray|p. 140}}.</ref> La cintura corazzata aveva uno spessore di {{converti|270|mm|abbr=on}}<ref>{{cita|Staff|p. 22}}.</ref> nella parte centrale ed il ponte corazzato era di {{converti|80|mm|abbr=on|0}}. Le torrette erano protette da {{converti|280|mm|abbr=on|0}} di corazza, e la torre di comando da {{converti|400|mm|abbr=on|0}}.<ref name="cita-Gröner-p23"/>
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[[File:First and second battleship squadrons and small cruiser of the - NARA - 533188-2 restored.jpg|thumb|La ''Nassau'' in linea con il resto della sua squadra il [[I. Geschwader]], 2. Division a [[Kiel]] prima della guerra]]
Il 16 ottobre 1909, la ''Nassau'' e la sua pariclasse {{nave|SMS|Westfalen||2}} parteciparono ad una cerimonia per l'apertura del terzo canale di accesso ai cantieri navali di Wilhelmshaven.<ref>{{cita|Staff|pp. 23–2423-24}}.</ref> Presero parte alle manovre annuali, ancora nella fase di addestramento, della [[Hochseeflotte]] del febbraio 1910. La ''Nassau'' completò l'addestramento il 3 maggio e si unì al [[I. Geschwader]] appena formato. Per i successivi quattro anni, la nave partecipò alle periodiche crociere di addestramento a livello di squadra e di flotta. L'unica eccezione fu la crociera estiva di addestramento del 1912 quando, a causa della [[crisi di Agadir]], la crociera fu limitata al Mar Baltico.<ref name="cita-Staff-p24">{{cita|Staff|p. 24}}.</ref> Il 14 luglio 1914, iniziò l'annuale crociera della flotta tedesca verso la Norvegia. La crisi internazionale spinse il Kaiser ad interrompere la crociera dopo due settimane, e riportare la flotta nei porti per la fine di luglio.<ref>{{cita|Staff|p. 11}}.</ref> La guerra fra l'[[impero austro-ungarico]] ed il [[regno di Serbia]] iniziò il 28 luglio, ed in una settimana le maggiori potenze europee entrarono nel conflitto.<ref>{{cita|Heyman|p. xix}}.</ref>
 
=== Prima guerra mondiale ===
La ''Nassau'', durante la guerra, partecipò a tutte le sortite della Hochseeflotte nel Mare del Nord.<ref name="cita-Staff-p26">{{cita|Staff|p. 26}}.</ref> La prima missione fu condotta principalmente dagli [[Incrociatore da battaglia|incrociatori da battaglia]] al comando del contrammiraglio [[Franz von Hipper]] che effettuarono un bombardamento delle città costiere inglesi di [[Bombardamento di Scarborough, Hartlepool e Whitby|Scarborough, Hartlepool, e Whitby]] il 15–16 dicembre 1914.<ref>{{cita|Tarrant|p. 31}}.</ref> La sortita era scortata a distanza da una flotta di 12 navi da battaglia che comprendeva la ''Nassau'' e otto [[pre-dreadnought]]. La sera del 15 dicembre, si avvicinarono fino a sole {{converti|10|nmi|abbr=on}} da una squadra isolata di sei navi da battaglia britanniche. Gli ingaggi, nel buio della sera, fra le rispettive flottiglie di cacciatorpediniere portarono l'ammiraglio [[Friedrich von Ingenohl]], comandante della flotta, a ritenere di essere di fronte all'intera [[Grand Fleet]]. Avendo l'ordine diretto del Kaiser di non mettere a rischio la sua flotta, von Ingenohl diede l'ordine di ritirarsi, evitando lo scontro.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 31–3331-33}}.</ref>
 
==== Battaglia del Golfo di Riga ====
{{vedi anche|Battaglia del golfo di Riga}}
 
Nell'agosto del 1915, la flotta tedesca cercò di forzare il [[golfo di Riga]] per appoggiare la conquista di [[Riga]] da parte dell'[[Deutsches Heer (1871-1919)|esercito tedesco]]. Per riuscire nella missione, il piano tedesco prevedeva la distruzione o il ritiro delle forze navali russe nell'area, che comprendevano la nave da battaglia pre-dreadnought ''[[Slava (nave da battaglia)|Slava]]'' e una flottiglia di cacciatorpediniere e siluranti. Il piano prevedeva anche la posa di un campo di mine attraverso l'accesso da nord del golfo per impedire l'arrivo di rinforzi da parte russa. La flotta tedesca formata per la missione comprendeva la ''Nassau'' e le sue tre pariclasse, le quattro navi della [[Classe Helgoland]], e gli incrociatori da battaglia {{nave|SMS|Von der Tann||2}}, {{nave|SMS|Moltke||2}}, e {{nave|SMS|Seydlitz||2}}. Al comando della flotta era il vice ammiraglio Franz von Hipper. Le otto navi da battaglia avrebbero fornito la copertura agli incrociatori da battaglia avanzanti. Il primo tentativo dell'8 agosto non ebbe successo, poiché ci volle troppo tempo per aprire un varco nei campi minati russi e al posamine tedesco {{nave|SMS|Deutschland|1914|2}} per posare un campo di mine difensivo.<ref>{{cita|Halpern|pp. 196–197196-197}}.</ref>
 
Il 16 agosto 1915, fu fatto un secondo tentativo di forzare il golfo: la ''Nassau'' e la ''Posen'', quattro incrociatori leggeri, e 31&nbsp;cacciatorpediniere riuscirono a passare le difese russe.<ref>{{cita|Halpern|p. 197}}.</ref> Il primo giorno dell'attacco il dragamine tedesco ''T 46'' fu affondato insieme al cacciatorpediniere ''V 99''. Il giorno dopo, la ''Nassau'' e la ''Posen'' ingaggiarono la nave da battaglia ''Slava'', che fu colpita tre volte e costretta al ritiro. Al 19 agosto, i campi minati russi erano stati bonificati, così la flotta tedesca entrò nel golfo, ma già il giorno dopo, a causa dell'avvistamento di sommergibili alleati, fu dato l'ordine di ritirarsi.<ref>{{cita|Halpern|pp. 197–198197-198}}.</ref> Solo la ''Nassau'' e la ''Posen'' rimasero fino al 21 agosto, dove appoggiarono le azioni che portarono all'affondamento delle cannoniere russe ''Сивуч II'' (Leone Marino IIº) e ''Кореец'' (Coreana) .<ref name="cita-Staff-p24"/> L'ammiraglio Hipper in seguito si espresse così in merito alla missione tedesca: "Mantenere navi di valore per un tempo prolungato in un'area ristretta dove l'attività dei sommergibili nemici era in costante aumento, con il conseguente rischio di danni e perdite, era indulgere in un azzardo senza nessuna proporzione con il vantaggio che sarebbe derivato dall'occupazione del golfo ''prima'' della conquista di Riga da terra."<ref>{{cita|Halpern|p. 198}}.</ref>
 
==== Battaglia dello Jutland ====
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Tra le 17:48 e le 17:52, undici navi da battaglia tedesche, compresa la ''Nassau'', ingaggiarono il 2nd Light Cruiser Squadron (2ª squadra incrociatori leggeri); la ''Nassau'' fece fuoco contro il {{nave|HMS|Southampton|1912|2}} mettendo un proietto a segno alle 17:50 circa, ad una distanza di {{converti|20100|yd|m|abbr=on}}, subito dopo l'izio dell'azione a fuoco. Il poietto colpì il ''Southampton'' sul lato destro obliquamente, senza creare danni rilevanti.<ref>{{cita|Campbell|p. 54}}.</ref> La ''Nassau'' spostò il suo tiro sull'incrociatore {{nave|HMS|Dublin|1912|2}}; l'azione fu interrotta alle 18:10.<ref>{{cita|Campbell|p. 99}}.</ref> Alle 19:33, la ''Nassau'' arrivò a portata di tiro delle batterie principali della nave da battaglia britannica {{nave|HMS|Warspite|03|2}}; che lanciò alcune salve, ma dopo la virata generale di 180&nbsp;gradi della flotta tedesca, sfuggì al tiro della nave britannica.<ref>{{cita|Campbell|p. 154}}.</ref>
 
Poco dopo le 22:00, la ''Nassau'' ed il resto del I.&nbsp;Geschwader incontrarono, di nuovo, le forze da ricognizione della flotta britannica, tra cui l'incrociatore leggero {{nave|HMS|Caroline|1914|2}}, il {{nave|HMS|Comus|1914|2}}, ed il {{nave|HMS|Royalist|1915|2}}. La ''Nassau'' seguì la sua pariclasse ''Westfalen'' in una virata di 68° a sinistra per evadere un eventuale lancio di siluri. Le due navi tedesche fecero fuoco sul ''Caroline'' e sul ''Royalist'' da una distanza di circa {{converti|8000|yd|m|abbr=on}}.<ref>{{cita|Campbell|p. 257}}.</ref> Gli incrociatori britannici, dopo una breve manovra evasiva, si portarono in rotta per lanciare i siluri.<ref>{{cita|Campbell|pp. 257–258257-258}}.</ref> Il ''Caroline'' ne lanciò due contro la ''Nassau''; il primo passò vicino alla prua ed il secondo passò sotto la chiglia senza esplodere.<ref>{{cita|Campbell|p. 258}}.</ref>
 
[[File:HMSSpitfireJutlanddamage.jpg|thumb|left|Lo HMS ''Spitfire'' danneggiato dalla ''Nassau'']]
Attorno alla mezzanotte del 1 giugno, la flotta tedesca stava cercando di passare dietro la Grand Fleet quando incontrò una flottiglia di cacciatorpediniere britannici. La ''Nassau'' sorprese il caccia {{nave|HMS|Spitfire|1912|2}}, e cercò di speronarlo. Lo ''Spitfire'' cercò di evitare l'impatto, ma non riuscì a manovrare abbastanza in fretta. La ''Nassau'' fece fuoco con i cannoni della torrette anteriori contro l'incrociatore, ma non potevano essere abbassati abbastanza da colpire direttamente lo ''Spitfire'', tuttavia la vampa devastò il ponte del cacciatorpediniere . Lo ''Spitfire'' riuscì a districarsi dalla ''Nassau'', portandosi via un pezzo della corazzatura laterale della ''Nassau'' lungo 6&nbsp;m. La collisione mise fuori uso uno dei cannoni da 15&nbsp;cm della ''Nassau'', e lasciò un'apertura di 3,5&nbsp;m sopra la linea di galleggiamento, costringendo la nave a rallentare a {{converti|15|kn}}.<ref>{{cita|Tarrant|p. 220}}.</ref> Nella mischia fu anche colpita da due proietti da {{converti|4|in|cm|abbr=on}} dai caccia britannici, che danneggiarono le fotoelettriche e causarono alcuni feriti.<ref>{{cita|Campbell|p. 287}}.</ref>
 
Poco dopo le 01:00, la ''Nassau'' e la {{nave|SMS|Thüringen||2}} incontrarono l'incrociatore corazzato britannico {{nave|HMS|Black Prince|1904|2}}. La ''Thüringen'' fu la prima ad aprire il fuoco e devastò il ''Black Prince'' con 27 proietti da 305&nbsp;mm e 24 da 150&nbsp;mm. La ''Nassau'' e la {{nave|SMS|Ostfriesland||2}} si unirono al fuoco, seguite dalla {{nave|SMS|Friedrich der Grosse||2}}. Il bombardamento concentrato mise subito fuori uso l'incrociatore che fu avvolto dagli incendi; dopo un'enorme esplosione, affondò senza nessun superstite.<ref name="cita-Tarrant-p225">{{cita|Tarrant|p. 225}}.</ref> Il relitto del ''Black Prince'' era sulla rotta della ''Nassau''; per evitare la collisione, virò bruscamente verso il III.&nbsp;Geschwader, e, per evitare una collisione con la {{nave|SMS|Kaiserin||2}} diede indietro tutta, così da poi ritrovarsi indietro, insieme alle pre-dreadnought {{nave|SMS|Hessen||2}} e {{nave|SMS|Hannover||2}}.<ref name="cita-Tarrant-p225"/> Attorno alle 03:00, una flottiglia di cacciatorpediniere britannici avvistò la linea tedesca e si preparò ad un attacco con i siluri. Attorno alle 03:10, una forza di tre o quattro caccia uscirono dall'oscurità sul lato destro della ''Nassau''; ad una distanza compresa tra {{converti|5500|yd|m|abbr=on}} e {{converti|4400|yd|m|abbr=on}}, la ''Nassau'' aprì brevemente il fuoco per poi virare di 90° per evitare i siluri.<ref>{{cita|Campbell|p. 300}}.</ref>
 
Avendo raggiunto le acque tedesche senza ulteriori incontri, la ''Nassau'', e le pariclasse ''Posen'' e ''Westfalen'', insieme alle navi della classe ''Helgoland'', la {{nave|SMS|Helgoland||2}} e la ''Thüringen'', rimasero di guardia agli accessi dell'estuario dello [[Jade (fiume)|Jade]].<ref>{{cita|Tarrant|p. 263}}.</ref> Durante la battaglia, la ''Nassau'' fu colpita due volte da proietti relativamente leggeri, senza danni significativi.<ref>{{cita|Tarrant|p. 296}}.</ref> Ebbe 11&nbsp;morti e 16&nbsp;feriti tra l'equipaggio.<ref>{{cita|Tarrant|p. 298}}.</ref> Lanciò 106&nbsp;proietti da 305280&nbsp;mm e 75 da 150&nbsp;mm.<ref>{{cita|Tarrant|p. 292}}.</ref> I danni furono rapidamente riparati, e tornò in linea con la flotta il 10 luglio 1916.<ref>{{cita|Campbell|p. 336}}.</ref>
 
=== Operazioni successive ===
[[File:SMS Nassau illustration.jpg|thumb|left|Un disegno illustrativo della marina britannica che rappresenta la ''Nassau'' con le batterie principali rivolte a destra]]
Dopo la battaglia dello Jutland, la flotta tedesca si impegnò in un'altra [[Azione del 19 agosto 1916|sortita]] il 18–22&nbsp;agosto, che avrebbe portato il [[I. Aufklärungsgruppe]] a bombardare la città costiera di [[Sunderland]] nel tentativo di attirare e distruggere gli incrociatori da battaglia britannici dell'ammiraglio Beatty. Dato che, dopo la battaglia dello Jutland, solo due incrociatori da battaglia tedeschi erano in condizioni operative, furono assegnate tre navi da battaglia al I. Aufklärungsgruppe: {{nave|SMS|Markgraf||2}}, {{nave|SMS|Grosser Kurfürst||2}}, e la {{nave|SMS|Bayern||2}} appena entrata in servizio. La Hochseeflotte, con in linea anche la ''Nassau'',<ref name="cita-Staff-p24"/> avrebbe seguito a distanza.<ref>{{cita|Massie|p. 682}}.</ref> Alle 06:00 del 19 agosto, la ''Westfalen'' fu silurata dal sommergibile britannico {{nave|HMS|E23}} a {{converti|55|nmi}} a nord dell'isola di [[Terschelling]]; la nave subì gravi danni ma fu in grado di tornare in porto.<ref name="cita-Staff-p26"/> L'ammiragliato britannico venne a conoscenza della sortita tedesca grazie alla decrittazione delle trasmissioni tedesche e fece uscire la Grand Fleet per intercettare le navi tedesche. Alle 14:35, l'ammiraglio Scheer fu avvertito, dalla ricognizione tedesca, dell'avvicinarsi della Grand Fleet e, non volendo affrontare di nuovo l'intera flotta britannica appena 11&nbsp;settimane dopo l'incerto scontro dello Jutland, si ritirò.<ref>{{cita|Massie|p. 683}}.</ref>
Fu tentata un'altra sortita nel Mare del Nord il 19–20 ottobre, senza risultati. Il 21 dicembre, la ''Nassau'' si arenò alla foce dell'[[ElbeElba (fiume)|Elba]]. Fu in grado di disincagliarsi da sola, e fu riparata ad [[Amburgo]] presso il cantiere Reihersteig, dove rimase fino al 1 febbraio 1917.<ref name="cita-Staff-p24"/> Il 23–25 aprile fece parte della flotta che cercò di intercettare un convoglio britannico nelle acque norvegesi, missione che fu interrotta quando l'incrociatore da battaglia ''Moltke'' ebbe una grave avaria e fu rimorchiato in porto.<ref>{{cita|Massie|p. 748}}.</ref> La ''Nassau'', l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Ostfriesland'' e la ''Thüringen'' furono riunite in una forza speciale per l'Operazione ''Schlußstein'' (chiave di volta), che avrebbe dovuto portare all'occupazione di [[San Pietroburgo]].<ref name="cita-Staff-pp43-44">{{cita|Staff|pp. 43–4443-44}}.</ref> L'8 agosto, la ''Nassau'' imbarcò 250 soldati a Wilhelmshaven e si diresse verso il Mar Baltico.<ref name="cita-Staff-p24"/> Le tre navi raggiunsero il Baltico per il 10 agosto, ma l'operazione fu prima rinviata ed infine annullata.<ref name="cita-Staff-pp43-44"/> La forza speciale fu disciolta il 21 agosto, e le navi tornarono a Wilhelmshaven il 23.<ref>{{cita|Staff|pp. 44, 46}}.</ref>
 
La ''Nassau'' e le tre pari classe, avrebbero dovuto partecipare all'ultima azione della Hochseeflotte. Dalla base di Wilhelmshaven, la flotta tedesca, si sarebbe diretta in forze contro le coste inglesi per affrontare la Grand Fleet; Scheer—ora il Großadmiral della flotta—si proponeva di infliggere il massimo dei danni alla flotta britannica, per ottenere migliori condizioni di resa, sacrificando la flotta tedesca. Ma, mentre la flotta si riuniva a Wilhelmshaven, i marinai, stanchi della guerra, iniziarono a disertare in massa.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 280–281280-281}}.</ref> Il 24 ottobre 1918, fu dato l'ordine di salpare da Wilhelmshaven. Dalla notte del 29 ottobre, i marinai della ''Thüringen'' e di altre numerose navi si ammutinarono.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 281–282281-282}}.</ref> La rivolta degli equipaggi costrinse Hipper e Scheer ad annullare l'operazione.<ref name="cita-Tarrant-p282">{{cita|Tarrant|p. 282}}.</ref>
 
=== Destino finale ===
In seguito alla resa della Germania nel novembre 1918, la maggior parte delle navi appartenenti alla Hochseeflotte, sotto il comando del contrammiraglio [[Ludwig von Reuter]], furono condotte presso la base navale britannica di Scapa Flow.<ref name="cita-Tarrant-p282"/> Mentre alla ''Nassau'' ed alle sue tre pari classe, insieme alle quattro navi della classe ''Nassau'', fu concesso di rimanere nei porti tedeschi durante i negoziati.<ref name="cita-Hore-p67"/><ref>{{cita|Staff (Volume 1)|pp. 26–4626-46}}.</ref> In questo periodo, da novembre a dicembre, [[Hermann Bauer (ammiraglio)|Hermann Bauer]] fu il comandante della ''Nassau''.<ref>{{cita|Hildebrand Röhr & Steinmetz|p. 133}}.</ref> La mattina del 21 giugno, la flotta britannica lasciò Scapa Flow per condurre delle esercitazioni in mare, e alle 11:20 Reuter trasmise l'ordine alle sue navi di autoaffondarsi.<ref>{{cita|Herwig|p. 256}}.</ref> Di conseguenza, le quattro navi della classe ''Nassau'' furono trasferite alle potenze Alleate in riparazione delle navi affondate a Scapa Flow.<ref name="cita-Hore-p67"/> La ''Nassau'' fu ceduta al Giappone il 7 aprile 1920, ma il governo giapponese non mostrò interesse per la nave che fu venduta nel giugno del 1920 ad un cantiere britannico, che la demolì a [[Dordrecht]].<ref name="cita-Gröner-p23"/>
 
==Note==
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| anno = 2003
| titolo = Castles of Steel
| url = https://archive.org/details/castlesofsteelbr0000mass
| editore = Ballantine Books
| città = New York City
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[[Categoria:Navi da battaglia della Kaiserliche Marine|Nassau]]
[[Categoria:ImbarcazioniNaviglio militarimilitare della prima guerra mondiale|Nassau]]
[[Categoria:Navi costruite a Wilhelmshaven|Nassau]]