Castions di Strada: differenze tra le versioni

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Giovanni Sicuro detto Minto.
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Castions di Strada
|Nome ufficiale = {{it}}Castions di Strada<br/>{{fur}} Cjasteons di Strade<ref>Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi {{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica ufficiale}}</ref>
|Nome ufficiale =
|Panorama =
|Didascalia =
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|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 3707
|Note abitanti = {{Istat|030|20|2021}}
|Aggiornamento abitanti = 30-9-2021
|Sottodivisioni = [[Morsano di Strada]]
|Divisioni confinanti = [[Bicinicco]], [[Carlino (Italia)|Carlino]], [[Gonars]], [[Mortegliano]], [[Muzzana del Turgnano]], [[Pocenia]], [[Porpetto]], [[San Giorgio di Nogaro]], [[Talmassons]]
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}}
 
'''Castions di Strada''' ({{lang|fur|''Cjasteons di Strade''}} in [[Lingualingua friulana|friulano]]<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014)}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:3707Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> in [[Friuli-Venezia Giulia]].
 
==Geografia fisica==
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Fin dalla più remota antichità (età del bronzo) Castions di Strada ha acquisito importanza grazie alla posizione favorevole sia per gli insediamenti abitativi sia dal punto di vista strategico e difensivo. Infatti qui sorgeva un "[[castellieri|cjastelir]]", piccola altura situata nella zona sud ovest del paese, che fungeva da fortificazione e da vedetta. Ancora più a sud si trovava uno stagno, ora interrato, a cui giungevano, risalendo il Zellina, imbarcazioni provenienti dalla laguna.
 
Numerosi reperti dell'età del bronzo attestano che in questa zona risiedeva un consistente nucleo abitato, che praticava la caccia e la pesca e conduceva un'esistenza laboriosa. Non stupisce perciò che quando i Romani inviarono una spedizione militare contro i barbari [[Carni|Gallo-Carni]], prendessero come base di riferimento questo nucleo già così ben articolato e che successivamente costituissero intorno al [[castellieri|castelliere]] e al porticciolo un "castrum", diventato poi una colonia di popolamento. Dovette prendere forma allora un primo assetto urbanistico abitativo del paese, mentre nelle zone più decentrate nascevano le aziende agricole circondate dai campi coltivati. L'importanza dell'insediamento è confermata dal tracciato della Stradalta costruita dai Romani: era la [[via Postumia]], che metteva in comunicazione vari centri del nord Italia. Partiva da [[Genova]], arrivava fino a [[Codroipo]] e da qui, seguendo la linea delle risorgive costellata di fortificazioni, raggiungeva infine [[Aquileia (città antica)|Aquileia]]. Una di queste fortificazioni era "Castellorum", diminutivo di Castellum, da cui il toponimo Castions.
 
Quella che attualmente viene chiamata Stradalta è invece [[Strada statale 252 di Palmanova|la Napoleonica]], fatta sistemare da Napoleone ma risalente ad una precedente pista barbarica. In età medioevale era percorsa da eserciti e da carovane di pellegrini che si dirigevano verso i grandi centri devozionali: lungo queste vie sorgevano luoghi di ricovero e di culto.
 
Le più antiche testimonianze di tale uso sono le chiese di San Pellegrino a [[Morsano al Tagliamento|Morsano]] e di Santa Maria a Castions. La prima, risalente al X secolo, aveva annesso un ospizio per i pellegrini: di essa rimane solo la Pala di San Pellegrino, custodita nella parrocchiale di Morsano, la seconda risale al IX secolo ma anch'essa fu più volte ricostruita e l'attuale edificio risale al 1500.
 
La chiesa più antica del paese è quella di San Martino: si trova un po' fuori dal centro abitato ed ha subito numerosi rimaneggiamenti. Intorno ad essa pare sorgesse il quartiere longobardo nell'epoca in cui Castions fu presidio militare di quel popolo. Castions conobbe poi successive incursioni di Ungheri finché, nel 967, in seguito ad una donazione del vescovo [[Liutprando da Cremona|Liutprando]], entrò a far parte dei possedimenti della chiesa aquileiese. In età patriarcale si formò il Comune di Castions. Nel 1420 al seguito della conquista del [[patriarcato di Aquileia]] da parte di Venezia, passò sotto il dominio di quest'ultima.
 
Verso la fine del Quattrocento Castions fa parte di un sistema difensivo contro le [[Incursioni turche del Friuli|invasioni turche]]; nel 1500 vede un'invasione tedesca; nel 1700 quella francese. Nel 1800 il Comune passa sotto il dominio austriaco finché, nel 1866, viene annesso anch'esso al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. La storia successiva riflette quella nazionale con le tragiche vicende delle due guerre mondiali.
 
Oggi Castions è un paese moderno, con edifici pubblici e privati dalle linee architettoniche aggiornate, ed è ricco di iniziative di tipo ricreativo, culturale e sportivo.
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=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 20 gennaio 1961.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1375 |titolo= Castions di Strada |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
{{citazione|D'azzurro, all'[[Aquila (araldica)|aquila]] al naturale, dal volo abbassato, coronata d'oro, caricata in cuore di una [[Tortello (araldica)|torta]] di rosso, [[Sopracaricato|sopracaricata]] di una corona dello stesso, di cinque punte, poggiata con gli artigli sulle estremità di un bastone al naturale da cui partono quattro saette di rosso disposte due per parte. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="AC">{{cita web|url= http://www.araldicacivica.it/comune/Castions-di-Strada/ |titolo= Comune di Castions di Strada – (UD) |autore= Giancarlo Scarpitta }}</ref>|D.P.R. 20 gennaio 1961}}
In alcune riproduzioni l'aquila è disegnata posata su di un [[bastione]] invece che su un "bastone".<ref name="AC"/>
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.bandacastions.it|Corpo Bandistico Comunale "G. Rossini"}}
*{{cita web|http://www.morsanodistrada.it|Sito ufficiale della frazione Morsano di Strada}}