Chiesa ortodossa russa: differenze tra le versioni

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La '''Chiesa ortodossa russa''' ({{russo|Русская православная церковь|Russkaja pravoslavnaja cerkov<nowiki>'</nowiki>}}), o '''Patriarcato di Mosca''' ({{russo|Московский патриаркхат|Moskovskiy patriarkhat}}), è una [[Chiesa ortodossa]] [[autocefala]], guidata dal [[Patriarchi e metropoliti di Russia|Patriarca di Mosca e di tutte le Russie]], precedentemente in [[comunione (religione)|comunione]] con tutte le [[Chiese ortodosse]] [[Concilio di Calcedonia|calcedonesi]], tra le quali occupava il quinto posto, dopo il [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli]], il [[Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria]], la [[Chiesa greco-ortodossa di Antiochia]] e la [[Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme]].
 
Dal 2018, per decisione del sinodo dei vescovi russi, [[scisma ortodosso del 2018|non è più in comunione con il Patriarcato di Costantinopoli]], in seguito alla decisione da parte di quest'ultimo di riammettere alla piena comunione la [[Chiesa ortodossa ucraina -del Patriarcato di Kiev|Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Kiev)]], guidata da [[Filarete di Kiev|Filarete Denisenko]], separatasi in precedenza dal Patriarcato di Mosca e per questo scomunicata.<ref>{{Cita web|url=https://ec-patr.org/|titolo=Οικουμενικό Πατριαρχείο|lingua=el|accesso=2022-03-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://orthochristian.com/116517.html|titolo=Holy Synod resolution: Moscow Patriarchate ceases Eucharistic communion for clergy and laity with the Constantinople Patriarchate|sito=OrthoChristian.Com|accesso=2022-03-19}}</ref> Nei mesi successivi, il Patriarcato di Mosca ha interrotto la comunione pure con il Patriarcato di Alessandria e con le Chiese di [[Chiesa di Grecia|Grecia]] e di [[Chiesa ortodossa di Cipro|Cipro]], avendo anche queste ultime riconosciuto la compagine scismatica ucraina.
 
== Storia ==
La Chiesa russa fa risalire le sue origini al [[battesimo]] del principe [[Vladimir I di Kiev]] nel 988 (''Vedi [[Conversione al cristianesimo della Rus' di Kiev]]'').
{{dx|[[File:Стефан (Андриашенко), Константин (Дьяков), Павел (Кратиров), Борис (Шипулин), Онуфрий (Гагалюк), Дамаскин (Цедрик), Антоний (Панкеев).jpg|thumb|upright=1.4200px|Vescovi ortodossi russi ([[Charkov]], 1924). Da sinistra a destra: il vescovo di Aleksandrov Stefan (Andriashenko), il vescovo di Sumy Konstantin (D'jakov), il vescovo di Starobel' Pavel (Kratirov), il vescovo di [[Eparchia di Ufa|Ufa]] Boris (Shipulin), il vescovo di Elizavetgrad Onufrij (Gagaliuk), il vescovo di Glukhov Damaskin (Tsedrik), il vescovo di Mariupol' Antonij (Pankeev).]]}}
La ''[[Cronaca degli anni passati]]'' riferisce che nel [[987]], dopo una consultazione con i [[Boiardo (storia)|boiardi]], Vladimir inviò dei messi nelle nazioni confinanti, i cui rappresentanti lo avevano invitato ad abbracciare le rispettive fedi, al fine di valutare quale fosse la religione migliore per il proprio regno. Il risultato è descritto nella seguente legenda apocrifa. Gli inviati riferirono che tra i [[musulmani]] della [[Bulgaria del Volga]] non c'era letizia ma solo tristezza e una grande puzza e che la loro religione era da evitare a causa dei suoi divieti contro il consumo d'alcool e di carne di [[maiale]]; a questi Vladimir aveva allora risposto "''Bere è la gioia della Russia''".
 
Le fonti russe descrivono anche l'incontro del Principe con gli inviati [[ebrei|ebraici]] (che potevano essere [[Cazari]]). Dopo averli interrogati a fondo sulla loro religione rifiutò di convertirsi alla stessa con il pretesto che la perdita di [[Gerusalemme]] evidenziava che i fedeli ebraici erano stati abbandonati da [[Dio]]. Per ultimo Vladimir chiese dei [[cristiani]]. Nelle cupe chiese tedesche i suoi emissari gli riferirono che non c'era bellezza, ma dell'[[Hagia Sophia]] di [[Costantinopoli]] riferirono: "''Noi non sapevamo se fossimo in cielo o sulla terra''". Vladimir convertì il proprio popolo alla [[religione cristiana]] di [[rito bizantino|rito greco ortodosso]].
 
Kiev divenne capoluogo di una nuova [[provincia ecclesiastica]], posta sotto la giurisdizione del [[Patriarcato di Costantinopoli]]. Successivamente il [[metropolita di Kiev]] dovette trasferirsi a [[Vladimir (Oblast' di Vladimir)|Vladimir]] (1299) e quindi a [[Mosca (Russia)|Mosca]] (1325). L'ultimo metropolita fu destituito ed esiliato nel [[1441]], a seguito del rifiuto da parte del [[Sobor (ortodossia)|sinodo dei vescovi]] della Chiesa russa di accettare l'[[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|Unione di Firenze]].
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Nel [[1654]] dopo l'elezione del [[Nikon (patriarca di Mosca)|patriarca Nikon]] fu riunito il sinodo dei vescovi al fine di ristabilire l'uniformità tra le pratiche liturgiche della [[Chiesa greco-ortodossa|Chiesa greca]] e di quella russa. Un secondo sinodo, tenutosi a Mosca nel [[1656]], approvò la revisione delle opere così come disposta dal primo concilio e lanciò un anatema sulla minoranza dissidente, che includeva una fazione dei [[Zelatori della Pietà]] e il Vescovo [[Pavel di Kolomna]]. Le riforme coincisero con la grande peste che sconvolse la Russia nel [[1654]] e con il periodo di terrore causato dall'approssimarsi del [[1666]], che molti russi credevano si sarebbe rivelato l'anno dell'[[apocalisse]]. [[Raskol]] è il nome dato allo scisma che portò alla divisione della [[Chiesa russa antico-ortodossa|Chiesa russa]] in [[Chiesa ortodossa|Chiesa ortodossa ufficiale]] e movimento dei [[vecchi credenti]].
 
Nel [[1700]] dopo la morte del patriarca [[Patriarchi e metropoliti di Russia#Patriarchi .281589-1721.29|Adriano]] il nuovo Patriarca non fu eletto e sostituito da un luogotenente. Il [[patriarcato (cristianesimo)|patriarcato]] fu abolito da [[Pietro il Grande]] il 25 gennaio [[1721]] e sostituito dall'istituzione del [[Santissimo Sinodo]] GovernativoGovernante, i cui membri variavano da 10 a 12 membri, tra cui il [[Patriarca di Mosca e di tutta la Russia|Metropolita di Mosca]] e altri membri di diritto (i metropoliti di San Pietroburgo e Kiev, dall'Ottocento anche l'[[Primati della Chiesa ortodossa georgiana#Esarcato dipendente dal Santissimo Sinodo russo (1811-1917)|esarca di Georgia]]) con a capo conun ''Primus'' (che fu sempre un Metropolita o un Arcivescovo) assistito da un procuratore imperiale. Il Santissimo Sinodo fu abolito formalmente dal nuovo governo il 6 aprile 1918 in seguito alla [[rivoluzione d'ottobre]] e il [[Patriarca di Mosca|patriarcato di Mosca]] fu pienamente ristabilito.
 
[[File:Патриарх Тихон в 1918 году (официальный портрет).jpg|thumb|[[Tichon di Mosca|Patriarca Tichon]], [[Mosca (Russia)|Mosca]]]]
 
Il 28 ottobre (17 novembre) [[1917]] al [[Sobor (ortodossia)|sinodo dei vescovi]] di tutta la Russia fuera stato infatti restaurato il Patriarcato. Primo [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] dopo il lungo [[Santo Sinodo|periodo sinodale fu scelto]] il 5 novembre [[Tichon di Mosca|Tichon]], già eletto in giugno [[Patriarca di Mosca e di tutta la Russia#Patriarchi.2C restaurati dal 1917|metropolita di Mosca]] (poi intronizzato il 4 dicembre).
 
Già a marzo [[1917]] la [[Chiesa ortodossa georgiana]] aveva ripristinato unilateralmente la sua [[autocefalia]] ed era avvenuta l'elezione a suo patriarca di [[Kirion II (patriarca di Georgia)|Kirion II]], indipendenza poi riconosciuta ufficialmente da quella russa ma solo nel [[1943]].
Dopo la [[rivoluzione d'ottobre]] la Chiesa venne perseguitata perché considerata parte della fazione anti-bolscevica e molti membri del clero vennero incarcerati o uccisi dal nuovo regime. Nel corso di ciò, molti credenti sono entrati in clandestinità. È nato una chiesa sotterranea, chiamata anche "Chiesa delle [[Catacombe]]". Tuttavia, non si tratta di una singola organizzazione, ma di un fenomeno composto da molti gruppi diversi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gerd|cognome=Stricker|data=1996|titolo=Die „Katakombenkirchen“ in Rußland: Versuch einer Bestandsaufnahme|rivista=Osteuropa|volume=46|numero=10|pp=1020–1035|accesso=2022-12-20|url=https://www.jstor.org/stable/44916974}}</ref>. Dopo la morte di [[Tichon di Mosca|patriarca Tichon]] avvenuta nel [[1925]], il posto di Patriarca rimase vacante. Solo nel [[1937]] fu eletto il nuovo patriarca [[Sergio (patriarca di Mosca)|Sergio I]]. Secondo lo storico [[Roj Aleksandrovič Medvedev|Roj Medvedev]]<ref>{{Cita libro|autore=Roj Medvedev|titolo=Stalin Sconosciuto|collana=Serie Bianca|anno=2006|editore=Feltrinelli}}</ref>, il Patriarcato fu riabilitato da Stalin sul finire degli anni '30 per cooptare la comunità ortodossa sovietica e mobilitarla per la patria, in anni in cui la guerra mondiale appariva ormai inevitabile. Nel 1943, dopo la [[battaglia di Stalingrado]], il Patriarcato fu completamente legalizzato.<ref>{{Cita web|url=https://inimicizie.com/2023/06/08/stalin-strategia-geopolitica-urss/|titolo=Stalin, un grande stratega?|autore=Inimicizie|sito=Inimicizie|data=2023-06-08|lingua=it-IT|accesso=2023-07-05}}</ref>
 
Dopo la [[rivoluzione d'ottobre]] la Chiesa venne perseguitata perché considerata parte della fazione anti-bolscevica e molti membri del clero vennero incarcerati o uccisi dal nuovo regime. Nel corso di ciò, molti credenti sono entrati in clandestinità. ÈCosì natonacque una chiesa sotterranea, chiamata anche "Chiesa delle [[Catacombe]]". Tuttavia, non si trattatrattava di una singola organizzazione, ma di un fenomeno composto da molti gruppi diversi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gerd|cognome=Stricker|data=1996|titolo=Die „Katakombenkirchen“ in Rußland: Versuch einer Bestandsaufnahme|rivista=Osteuropa|volume=46|numero=10|pp=1020–10351020-1035|accesso=2022-12-20|url=https://www.jstor.org/stable/44916974}}</ref>. Dopo la morte di [[Tichon di Mosca|patriarca Tichon]] avvenuta nel [[1925]], il posto di Patriarca rimase vacante. Solo nel [[1937]] fu eletto il nuovo patriarca [[Sergio (patriarca di Mosca)|Sergio I]]. Secondo lo storico [[Roj Aleksandrovič Medvedev|Roj Medvedev]]<ref>{{Cita libro|autore=Roj Medvedev|titolo=Stalin Sconosciuto|collana=Serie Bianca|anno=2006|editore=Feltrinelli}}</ref>, il Patriarcato fu riabilitato da Stalin sul finire degli anni '30 per cooptare la comunità ortodossa sovietica e mobilitarla per la patria, in anni in cui la guerra mondiale appariva ormai inevitabile. Nel 1943, dopo la [[battaglia di Stalingrado]], il Patriarcato fu completamente legalizzato.<ref>{{Cita web|url=https://inimicizie.com/2023/06/08/stalin-strategia-geopolitica-urss/|titolo=Stalin, un grande stratega?|autore=Inimicizie|sito=Inimicizie|data=2023-06-08|lingua=it-IT|accesso=2023-07-05}}</ref>
Negli [[Anni 1920|anni venti]], a seguito della [[Rivoluzione d'ottobre]], la comunità ortodossa russa all'estero si rese protagonista di uno [[scisma]], rifondando la [[Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia|Chiesa ortodossa russa all'estero]]. La Chiesa scismatica ebbe la sua sede dapprima in [[Serbia]], poi negli [[Stati Uniti]] a [[Jordanville]].
 
Negli [[Anni 1920|anni venti]], a seguito della [[Rivoluzione d'ottobre]], la comunità ortodossa russa all'estero si rese protagonista di uno [[scisma]], rifondando la [[Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia|Chiesa ortodossa russa all'estero]]. La Chiesa scismatica ebbe la sua sede dapprima ina [[SerbiaSremski Karlovci]] nel [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] (poi [[Regno di Jugoslavia]]), poi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a [[Jordanville]].
 
A seguito di un riavvicinamento tra le due Chiese, il 17 maggio [[2007]] lo scisma si è ricomposto<ref>[http://www.mospat.ru/index.php?mid=275 Отдел Внешних Церковных Связей (ОВЦС) Русской Православной Церкви]</ref>, con la firma di un atto di riunificazione da parte del patriarca russo [[Alessio II (patriarca di Mosca)|Alessio II]] e del Metropolita Lavr, capo del Sinodo della Chiesa russa all'estero, nella [[Cattedrale di Cristo Salvatore (Mosca)|Cattedrale del Cristo Salvatore]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]]. A seguito della firma, le due delegazioni hanno celebrato congiuntamente l'Eucaristia.
 
Nel [[2000]] è sorto il problema dell'[[Estonia]]. Divenuta l'Estonia indipendente, i suoi vescovi avevano chiesto per la loro Chiesa l'[[autocefalia]]. Offesi dal diniego moscovita ed ancor più risentiti poiché il patriarca [[Alessio II (patriarca di Mosca)|Alessio II]] di padre pietroburghese, era nato in [[Estonia]], si sono rivolti a [[Costantinopoli]] che li ha accontentati. Da allora, nel [[canone (liturgia)|canone]] delle Liturgie del clero della Chiesa ortodossa russa, non si è più fatto, per qualche tempo, memoria del [[Patriarca di Costantinopoli]]. Il 27 luglio [[2008]], i due Patriarchi hanno concelebrato la Divina Liturgia a Kiev nell'occasione del 1020º anniversario del Battesimo della Russia<ref>[http://www.mospat.ru/index.php?page=41995 Отдел Внешних Церковных Связей (ОВЦС) Русской Православной Церкви]</ref>, e si sono incontrati in seguito, deludendo in questo i progetti di manomessamanomissione sullada parte della Chiesa del governo ucraino.
[[File:Patriarch Kirill of Moscow.jpg|thumb|Patriarca [[Cirillo I]] nel giorno della sua intronizzazione, 1º febbraio 2009, [[Mosca (Russia)|Mosca]]]]
 
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** [[Russia]]
** [[Lettonia]]
** [[Estonia]]<ref>Il 20 agosto [[2024]] il [[Santo Sinodo]] della Chiesa ortodossa estone del patriarcato di Mosca, riunito in assemblea plenaria, ha adottato un nuovo statuto, dal quale è stato eliminato ogni riferimento al patriarcato di Mosca, a seguito di accordi con il governo estone, annunciando future trattative con la [[Chiesa ortodossa apostolica estone]] per una riunificazione tra le due chiese. Contestualmente l'assemblea ha approvato il cambio del nome ufficiale della Chiesa, che passa da ''Moskva Patriarhaadi Eesti Õigeusu Kirik'' a ''Eesti Õigeusu Kirikuks''. {{Cita web|url=https://et.orthodox.ee/news/tallinnas-toimus-mpeok-taiskogu-teine-istung/|titolo=Tallinnas toimus MPEÕK Täiskogu teine istung|sito=Sito ufficiale della Chiesa ortodossa estone del patriarcato di Mosca|data=2024-08-20|lingua=et|accesso=2024-08-21}} {{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/08/20/chiesa-ortodossa-estone-si-stacca-dal-patriarcato-di-mosca_18104090-148d-4146-998f-2fbf014f7c4c.html|titolo=Chiesa ortodossa estone si stacca dal patriarcato di Mosca - Ultima ora - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2024-08-20|lingua=it|accesso=2024-08-21}}</ref>
** [[Estonia]]
** [[Lituania]]
** [[Bielorussia]]
** [[Ucraina]]<ref>In Ucraina, è in atto uno [[scisma]] della Chiesa ortodossa, per la presenza contemporanea della [[Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca)|Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca]], riconosciuta dal patriarca di Mosca, e la [[Chiesa ortodossa dell'Ucraina]], che il 5 gennaio 2019 è stata riconosciuta [[Autocefalia|autocefala]] dal patriarca di Costantinopoli, ma non dal patriarca di Mosca ({{cita news|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Ucraina-nasce-la-nuova-Chiesa-ortodossa-indipendente-da-Mosca-329b6106-27a8-485e-8910-391cfdcd23f6.html|titolo=Ucraina, nasce la nuova Chiesa ortodossa indipendente da Mosca|editore=Rai News24|data=15 dicembre 2018|accesso=17 dicembre 2018}}). La situazione si è ulteriormente complicata per alcune prese di posizione del governo ucraino; infatti, nell'agosto [[2024]] il [[Verchovna Rada|parlamento di Kiev]] ha approvato un [[disegno di legge]] per la messa al bando di tutte le chiese legate al Patriarcato di Mosca, inclusa la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca ({{Cita web|url=https://www.famigliacristiana.it/articolo/ucraina-a-bando-la-chiesa-ortodossa-legata-a-mosca.aspx|titolo=Ucraina, al bando la Chiesa ortodossa legata a Mosca|sito=Famiglia Cristiana|accesso=2024-08-21}}).</ref>
** [[Ucraina]]
** [[Moldavia]]
{{Colonne spezza}}
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La Chiesa ortodossa russa è organizzata e strutturata in diverse entità e giurisdizioni ecclesiastiche, stabilite e regolate dalla ''Carta della Chiesa ortodossa russa'' ({{russo|Устав Русской Православной Церкви}}).<ref>{{ru}} [http://www.patriarchia.ru/db/document/133114/ ''Устав Русской Православной Церкви''], www.patriarchia.ru</ref>
 
=== InMetropolie Russiae eparchie ===
==== In Russia ====
Il territorio della Federazione russa è suddiviso in oltre 200 [[Eparchia|eparchie]], la maggior parte delle quali raggruppate in [[Metropolita|metropolie]], il cui statuto è stabilito dal cap. XV della ''Carta della Chiesa ortodossa russa''.<ref>{{ru}} [http://www.patriarchia.ru/db/text/2777626.html ''Глава XV. Митрополии''], www.patriarchia.ru</ref>. Sono 6162 le metropolie della Chiesa ortodossa in Russia.<ref>{{ru}} [http://www.patriarchia.ru/db/organizations/1650319/ ''Митрополии''], www.patriarchia.ru Nell'elenco ufficiale del patriarcato le metropolie censite sono 6263, perché è compresa anche la metropolia di Minsk, in Bielorussia.</ref> Una ventina di eparchie non dipendono da alcuna metropolia, ma sono direttamente soggette al patriarca di Mosca.
 
==== Fuori dalla Russia ====
Esistono inoltre, soprattutto nei Paesi della diaspora, eparchie che non appartengono ad alcuna suddivisione canonica prevista dalla ''Carta della Chiesa ortodossa russa'', ma che sono direttamente soggette al patriarca di Mosca. Queste eparchie si trovano in [[Azerbaigian]], [[Armenia]], [[Lituania]], [[Germania]], [[Ungheria]], [[Austria]], Europa occidentale e [[Argentina]].
 
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===Monasteri stauropegiali===
Lo status giuridico dei monasteri stauropegiali ({{russo|Ставропигиальные монастыри}}) è regolato dal capitolo XVIII della ''Carta della Chiesa ortodossa russa''.<ref>{{ru}} [http://www.patriarchia.ru/db/text/133143.html ''Глава XVIII. Монастыри''], www.patriarchia.ru</ref> Sono denominati "stauropegiali" quei monasteri che sono esenti dalla giuridizionegiurisdizione del vescovo locale, ma dipendono direttamente e sono sotto la supervisione del patriarca di Mosca (art. 4). Un monastero stauropegiale può avere sotto la propria diretta dipendenza uno o più monasteri affiliati (art. 4). Sono 36 i monasteri stauropegiali della Chiesa ortodossa russa.<ref>{{ru}} [http://www.patriarchia.ru/db/organizations/3491784/ ''Ставропигиальные монастыри''], www.patriarchia.ru</ref>
 
== Note ==
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{{Chiese ortodosse}}
{{Patriarcati cristiani}}
{{Patriarcato}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ortodossia|Russia}}