Diocesi di Arbe: differenze tra le versioni

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{{Sede titolare della chiesa cattolica
|nome= ArbeArba
|latino= Dioecesis Arbensis
|vescovile=si
|immagine=Rab cliff.jpg
|vescovo=Luis [[ZachariasAlfonso CenitaTut Jimenez]]Tun
|nomesoppressa=Arbe
|eretta= ?
|soppressaeretta= [[30VI giugnosecolo]] [[1828]]?
|soppressa=30 giugno [[1828]]
|informazioni= territorio annesso alla [[diocesi di Veglia]]
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|chiesasuiiuris=
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|suffraganeadi= [[arcidiocesi di Zara|Zara]]
|istituita=[[1933]]
|cattedrale=[[Cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine (Arbe)|Assunzione di Maria Vergine]]
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}}
La '''diocesi di Arbe''' (in [[lingua latina{{latino|latino]]: ''Dioecesis Arbensis''}}) è una sede soppressa, e [[sede titolare]] della [[Chiesa cattolica]]. Nelcon [[1828]]il fu incorporata alla [[diocesinome di Veglia]]'''Arba'''.
 
==Territorio==
La diocesi comprendeva l'[[Arbe|omonima isola]] nellae la parte settentrionale dell'isola di [[DalmaziaPago (isola)|Pago]] settentrionalein [[Dalmazia]] (attuale [[Croazia]]).<ref>DHGE vol. III, col. 1450.</ref>
 
Sede vescovile era la città di [[Arbe (città)|Arbe]], dove fungeva da [[cattedrale]] la [[Cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine (Arbe)|chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine]]. Una [[Bolla pontificia|bolla]] di [[papa Sisto IV]] del [[1472]] definì in 12 il numero dei dignitari che costituivano il [[capitolo della cattedrale]].<ref>DHGE vol. III, col. 1451. Cappelletti, ''Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni'', vol. VIII, p. 830.</ref>
 
== Storia ==
La diocesi fu eretta in epoca antica. Il primo vescovo noto è Tiziano (o Tizio), che nel [[530]] o [[532]] assistette al Concilioconcilio [[Provincia ecclesiastica|provinciale]] di Salona. Originariamente era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'arcidiocesi di Salona, poi arcidiocesi di Spalato (oggi [[arcidiocesi di Spalato-Macarsca]]).
 
Dopo il vescovo Orso, che partecipò al [[Concilio di Nicea II|concilio di Nicea]] del [[787]]<ref>{{de}} Erich Lamberz, [https://www.academia.edu/7706244/Die_Bischofslisten_des_VII._%C3%96kumenischen_Konzils_Nicaenum_II_Bayerische_Akademie_der_Wissenschaften_Phil.-hist._Klasse_Abhandlungen_N.F._124_M%C3%BCnchen_2004 ''Die Bischofslisten des VII. Ökumenischen Konzils (Nicaenum II)''], Bayerische Akademie der Wissenschaften, Phil.-hist. Klasse, Abhandlungen N.F. 124, München, 2004, p. 50 e nota 194.</ref>, non si hanno più notizie della diocesi e dei suoi vescovi, fino a Pietro I ([[986]]) e Magio ([[1018]]), che accolsero i [[Repubblica di Venezia|veneziani]], in lotta contro i [[Regno di Croazia (Medioevo)|Croati]] per la conquista delle isole dalmate, e si misero sotto la loro protezione. La situazione politica tuttavia era incerta: nel [[1062]] il vescovo Dragone ottenne dal re croato [[Petar Krešimir IV di Croazia|Pietro Cresimiro IV]] la conferma della fondazione dell'abbazia benedettina di San Pietro in Valle, la più importante della diocesi.
Il 17 ottobre [[1154]] entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Zara]].
 
Il 17 ottobre [[1154]] la diocesi entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Zara]], nuova [[sede metropolitana]] eretta da [[papa Eugenio III]]. Nel [[1177]] il vescovo Andrea tenne un sinodo diocesano e due anni dopo prese parte al [[Concilio Lateranense III|concilio lateranense]] convocato da [[papa Alessandro III]].
La diocesi fu soppressa da [[papa Leone XII]] con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Locum beati Petri'' del 30 giugno [[1828]] ed annessa alla vicina [[diocesi di Veglia]]. A quell'epoca l'intera [[Dalmazia]] faceva parte dell'[[Impero austriaco|Impero d'Austria]].
 
Il vescovo Zodenigo Zodenighi governò la sua diocesi per 40 anni (1372-1412) e riuscì a preservarla dai danni provocati dallo [[scisma d'Occidente]] e dalla divisione della cristianità occidentale tra due papi. In questo stesso periodo le isole dalmate furono definitivamente conquistate dai Veneziani, che le mantennero fino alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]].
Oggi Arbe sopravvive come sede titolare. L'attuale [[vescovo titolare]] è monsignor [[Zacharias Cenita Jimenez]], già [[vescovo ausiliare]] di [[diocesi di Butuan|Butuan]].
 
Da questo momento i vescovi furono veneziani e molti di questi erano religiosi. Tra questi si possono ricordare: Giovanni di Parenzo (1433-1440), che prese parte al [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|concilio di Firenze]] (1439); Nicola da Zara (1443-1447) che ottenne da [[Giovanni da Capestrano]] la fondazione di un monastero francescano riformato ad Arbe (1445); Lionello Chiericato (1472-1484), che svolse diverse missioni diplomatiche, soprattutto in [[Francia]], per conto dei papi [[Papa Sisto IV|Sisto IV]] e [[Papa Innocenzo VIII|Innocenzo VIII]]; [[Vincenzo Nigusanti]] (1514-1569), che governò la diocesi per oltre 50 anni, prese parte al [[concilio Lateranense V|concilio lateranense]] e alle sessioni del [[Concilio di Trento|concilio tridentino]] del 1562-1563.
==Cronotassi dei vescovi==
 
* Tiziano † (menzionato nel [[532]])
Nello spirito della riforma tridentina, la diocesi subì due visite apostoliche, quella di [[Agostino Valier]], vescovo di [[Diocesi di Verona|Verona]], nel [[1579]], e quella di Ottaviano Garzadori, arcivescovo di [[Arcidiocesi di Zara|Zara]] nel [[1624]]. Il vescovo di Arbe Pietro Gaudenzi tenne nel [[1645]] un sinodo diocesano per riformare ulteriormente la sua diocesi.
 
Nel [[1757]] il vescovo Giovanni Luca Garagnin, nel suo rapporto durante la [[visita ad limina]], si lamentò del fatto che la diocesi non possedesse un [[seminario]] per la formazione dei preti. Nello stesso rapporto Garagnin segnalava la povertà e la decadenza della diocesi.<ref>DHGE vol. III, col. 1452.</ref>
 
L'ultimo vescovo di Arbe fu Giovanni Pietro Galzigna, che governò la diocesi dal [[1795]] fino alla sua morte nel [[1823]]. La diocesi fu allora affidata in amministrazione apostolica al vescovo di Veglia,
 
La diocesi fu soppressa da [[papa Leone XII]] con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''[[Locum beati Petri]]'' del 30 giugno [[1828]] ed annessa alla vicina [[diocesi di Veglia]]. A quell'epoca l'intera [[Dalmazia]] faceva parte dell'[[Impero austriaco|Impero d'Austria]]. La bolla fu resa esecutiva a Arbe il 28 marzo [[1830]].<ref>{{Cita pubblicazione|titolo =Ristrutturazione delle circoscrizioni ecclesiastiche in Dalmazia|autore = Slavko Kovačić|rivista = Istria e Dalmazia nel periodo Asburgico dal 1815 al 1848|curatore = Giorgio Padoan|città = Ravenna|anno = 1993|p = 289|cid = Kovačić, ''Ristrutturazione delle circoscrizioni ecclesiastiche in Dalmazia''|url = https://www.arcipelagoadriatico.it/pdf-arcipelago/Istria%20e%20Dalmazia%20nel%20periodo%20asburgico%20dal%201815%20al%201848_wL.pdf}}</ref>
 
Dal [[1933]] Arbe è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]] con il nome di Arba; dal 21 giugno [[2024]] il [[vescovo titolare]] è Luis Alfonso Tut Tun, [[vescovo ausiliare]] di [[Arcidiocesi di Antequera|Antequera]].
 
==Cronotassi deiCronotassi vescovi==
=== Vescovi ===
* Tiziano (o Tizio) † (menzionato nel [[530]] o [[532]])
* TizianoOrso † (menzionato nel [[532787]])
* Pietro I † (menzionato nel [[986]])
* MaggioMagio (''Magius'') † (menzionato nel [[1018]])
* Dragone † (primamenzionato delnel [[1068]] - dopo il [[10711062]])
* Pietro II † (menzionato nel [[1072]])
* Gregorio † (menzionato nel [[1075]])
* Domano † (menzionato nel [[1080]] circa)
* Vitale † (menzionato nel [[1086]] circa)
* Pietro III † (menzionato nel [[1094]])
* Lupo (o Paolo) † (circa [[1097]] - [[1110]])
* Bono † ([[1111]] - [[1145]])<ref>Secondo Gams fu trasferito a [[Arcidiocesi di Zara|Zara]] nel 1145 (''Zaram transiit 1145''), ma nella lista di Gams dei vescovi di Zara di questo periodo non compare nessun vescovo di nome Bono.</ref>
* Bono † ([[1111]] - [[1145]])
* Andrea I † (prima del [[11791177]] - dopo il [[1193]])
* Prodano del Lauro † (prima del [[1205]] - dopo il [[1212]])
* Venanzio † (menzionato nel [[1216]] - ?)
* Andrea II † (menzionato nel [[1220]] - ?)
* Giovanni † (menzionato nel [[1225]])<ref>Documentato come [[vescovo eletto]] nel 1225; nello stesso anno è documentato anche il successivo vescovo Giordano.</ref>
* Giovanni † ([[1225]] - [[1225]])
* Giordano † (menzionato dal [[1225]] -al [[1238]])
* Paolo † (menzionato dal [[1239]] -al [[1243]])
* Stefano de Dominis † (menzionato dal [[1249]] -al [[1258]])
* Gregorio Ermolao † (prima del [[1260]] - dopo il [[1289]] deceduto)
* Matteo Ermolao † (circa [[1291]] - [[1292]])
* Giorgio Ermolao I † ([[1292]] - [[1313]] deceduto)
* Simeone (Aimone), [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (13 gennaio [[1313]] - dopo il [[1317]])<ref>Gams distingue due vescovi, Simeone (1313-1315) e Aimone (1315-1317); Eubel riferisce di un solo vescovo, Aimone, menzionato in una lettera di papa Clemente V del 13 gennaio 1313; Richard riporta anche lui un solo vescovo, Simeone, dal 1313 al 1315, ed esclude Aimone.</ref>
* Francesco de Filippo † (menzionato nel [[1321]] - ?)
* Giorgio Ermolao II † ([[1329]] - [[1363]] deceduto)
* Crisogono de Dominis † (7 giugno [[1363]] - 14 luglio [[1372]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Traù|Traù]])
* Zodenigo Zodenighi † (3 novembre [[1372]] - 6 gennaio [[1412]] deceduto)
* Marino Carnota † (11 febbraio [[1414]] - 7 maggio [[1423]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Traù|Traù]])
* [[Francesco Servandidi Biondo]], [[Ordine dei Fratifrati Predicatoripredicatori|O.P.]] † (7 maggio [[1423]] - 23 febbraio [[1428]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Capodistria|Capodistria]])
* [[Angelo Cavazza]] † (23 febbraio [[1428]] - 7 gennaio [[1433]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Parenzo e Pola|Parenzo]])
* Giovanni di Parenzo † (7 gennaio [[1433]] - 11 aprile [[1440]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Parenzo e Pola|Parenzo]])
* Matteo Ermolao † (11 aprile [[1440]] - ? deceduto)
* Nicola da Zara, O.P. † (24 luglio [[1443]] - [[1447]] deceduto)
* Giovanni Scaffa † (18 settembre [[1450]] - circa [[1471]] deceduto)
* Lionello[[Leonello ChiericatoChiericati]] † (8 gennaio [[1472]] - 19 gennaio [[1484]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Traù|Traù]])
* Alvise Malombra † (19 gennaio [[1484]] - [[1514]] deceduto)
* [[Vincenzo Nigusanti]] † (20 novembre [[1514]] - [[15691567]] dimesso)
* Biagio Sideneo † (8 ottobre [[1567]]<ref>Le fonti riportano due date diverse per la nomina di Sideneo e per le conseguenti dimissioni di Nigusanti: Eubel il 1567 e Gams il 1569.</ref> - 11 giugno [[1583]] deceduto)
* Andrea Cernota, [[Ordine dei Fratifrati Minoriminori|O.F.M.Obs.]] † (8 agosto [[1583]] - [[1588]] deceduto)
* Pasquale da Padova, [[Congregazione Camaldolesecamaldolese|O.S.B.Cam.]] † (19 settembre [[1588]] - [[1621]] deceduto)
* Teodoro Giorgi, [[Congregazione Cassinesecassinese|O.S.B.]] † (21 ottobre [[1621]] - [[1635]] deceduto)
* Pietro Gaudenzi † (3 marzo [[1636]] - [[1664]] deceduto)
* Domno Gaudenzi † (9 giugno [[1664]] - giugno [[1695]] deceduto)
* Ottavio Spader, O.F.M.Obs. † (28 novembre [[1695]] - 19 dicembre [[1698]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Assisi]])
* Antonio Rosignoli † (30 marzo [[1700]] - 27 novembre [[1713]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Nona|Nona]])
* Vincenzo Lessio † (11 dicembre [[1713]] - 2 ottobre [[1719]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Veglia|Veglia]])
* Doimo Zeni † (6 maggio [[1720]] - marzo [[1728]] deceduto)
* Andrea Carlovich † (15 dicembre [[1728]] - 12 gennaio [[1738]] deceduto)
* Pacifico Bizza † (24 novembre [[1738]] - 17 gennaio [[1746]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesiArcidiocesi di Spalato-Macarsca|Spalato]])
* Giovanni Calebotta † (14 giugno [[1746]] - 16 febbraio [[1756]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Sebenico|Sebenico]])
* Giovanni Luca Garagnin † (24 maggio [[1756]] - 5 giugno [[1765]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesiArcidiocesi di Spalato-Macarsca|Spalato]])
* [[Giovanni Battista Jurileo]] † (9 dicembre [[1765]] - 29 luglio [[1771]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Nona|Nona]])
* Giovanni Maria Antonio dall'Ostia † (16 dicembre [[1771]] - 26 ottobre [[1794]] deceduto)
* Giovanni Pietro Galzigna † (1º giugno [[1795]] - 26 dicembre [[1823]] deceduto)
** ''Sede vacante (1823-1828)''
 
=== Cronotassi dei vescoviVescovi titolari ===
* Paul Leonard Hagarty, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (25 giugno [[1950]] - 5 luglio [[1960]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Nassau|Nassau]])
* Edward Ernest Swanstrom † (14 settembre [[1960]] - 10 agosto [[1985]] deceduto)
* Patricio Maqui Lopez † (16 ottobre [[1985]] - 20 febbraio [[1991]] deceduto)
* [[Jan Paweł Lenga]], [[Congregazione dei Chiericichierici Marianimariani|M.I.C.]] (13 aprile [[1991]] - 7 luglio [[1999]] nominato vescovo di [[Diocesi di Karaganda|Karaganda]])
* [[Cyryl Klimowicz]] (13 ottobre [[1999]] - 17 aprile [[2003]] nominato vescovo di [[Diocesi di San Giuseppe a Irkutsk|San Giuseppe a Irkutsk]])
* Zacharias Cenita Jimenez, dall'† (11 giugno [[2003]] - 19 aprile [[2018]] deceduto)
* Júlio César Souza de Jesus (11 luglio [[2018]] - 7 giugno [[2024]] nominato vescovo di [[Diocesi di Floriano|Floriano]])
* Luis Alfonso Tut Tun, dal 21 giugno [[2024]]
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{fr}} P. Richard, [https://archive.org/details/dictionnairedhis0003unse/page/n742/mode/1up v. ''Arbe''], Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. III, Paris, 1924, coll. 1450-1453
*{{la}} [[Daniele Farlati]]-Jacopo Coleti, [https://books.google.it/books?id=B30UlCULpfMC&hl=it&pg=PA223#v=onepage&q&f=false ''Illyricum Sacrum''], vol. V, Venezia, 1775, pp. 223-294
* [[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=HdMCAAAAQAAJ&pg=PA830 ''Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. VIII, Venezia, 1851, pp. 830-837
*{{la}} [httphttps://www.archive.org/stream/iurispontificii00martgoog#page/n715/mode/1up Bolla ''Locum beati Petri''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo IV, Romae, 1891, p. &nbsp;697
* {{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [httphttps://wwwbooks.wbcgoogle.poznan.pl/dlibrait/doccontentbooks?id=65154jhgkuVKXHswC&diridshl=1it&pg=PA394#v=onepage&q&f=false ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], LeipzigGraz, 19311957, pp. 394-395&nbsp;394–395
* {{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://archive.org/details/hierarchiacathol01eubeuoft/page/101/mode/1up vol. 1], p.&nbsp;101; [https://books.google.it/books?id=zo0sAQAAMAAJ&hl=it&pg=PA92#v=onepage&q&f=false vol. 2], p.&nbsp;92; [https://archive.org/details/hierarchiacathol03eube/page/115/mode/1up vol. 3], p.&nbsp;115; [https://archive.org/details/hierarchiacathol04eubeuoft/page/91/mode/1up vol. 4], p.&nbsp;91; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/95/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;95; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/95/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;95
 
==Voci correlate==
*[[Cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine (Arbe)]]
 
==Collegamenti esterni==
==Fonti==
* Dati riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org/ www.catholic-hierarchy.org] alle pagine [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/da558.html ''Diocese of Arbe (Rab)''] e [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d3a61.html ''Arba (Titular See)'']
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/t0174.htm Scheda della diocesi] su ''Giga Catholic''
*{{la}} [http://www.archive.org/stream/iurispontificii00martgoog#page/n715/mode/1up Bolla ''Locum beati Petri''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo IV, Romae 1891, p. 697
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp. 394-395
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p. 101; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p. 92; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p. 115; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p. 91; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft vol. 5], p. 95; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft vol. 6], p. 95
 
{{Portale|diocesi}}
 
[[Categoria:Diocesi cattoliche soppresse della Croazia soppresse|Arbe]]
[[Categoria:Sedi titolari cattoliche|Arbe]]
[[Categoria:Arbe (città)]]