Repubblica napoletana (1647): differenze tra le versioni
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|nomeUfficiale = ''Serenissima Repubblica di questo Regno di Napoli''<br>''Reale Repubblica Napoletana''<br>''Serenissima Monarchia Repubblicana di Napoli''
|portale = Napoli|Due Sicilie
|linkStemma = Coat of arms of the Most Serene Republican Monarchy of Naples.svg
|linkBandiera =
|linkLocalizzazione = 03-Regno_Napoli_di_qua_dal_Faro.jpg
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|paginaBandiera =
|inno =
|motto = ''S.P.Q.N.'' (''Senatus PopulusQue Neapolitanus'' = Il Senato ed il Popolo Napoletano){{
|lingua ufficiale = [[lingua italiana|italiano]]
|lingua = [[lingua napoletana|napoletano]] (lingua parlata più diffusa), [[lingua italiana|italiano]] (lingua scritta più diffusa),<ref>Nel '600 a Napoli l'italiano scritto era più diffuso del latino, che era ancora la lingua dell'insegnamento in città e nel suo Regno. Su un totale di 2800 libri conservati presso la principale biblioteca di Napoli e pubblicati nel [[secolo XVII]], 1500 erano scritti in italiano (53,6 % del totale) 1086 in latino (28,8 % del totale) e solamente 26 in napoletano (meno dell'1 % del totale). Marco Santoro (direzione), ''Le secentine napoletane della Biblioteca Nazionale di Napoli'', Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1986, pag. 43.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.maas.ccr.it/PDF/Napoli.pdf|titolo=Archivio di Stato di Napoli: ''esposizione archivistica del Regno di Napoli. Laboratorio archivistico, paleografico e diplomatico.''}}</ref> [[lingua siciliana|siciliano]]
|capitale principale = [[Napoli]]
|altre capitali =
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|produzioni =
|commerci con = [[Stato Pontificio]], [[Mediterraneo]]
|esportazioni = [[olio di oliva]], [[vino]], [[seta]], [[lana]], [[carta]], [[merletto|merletti]], [[ceramica|ceramiche artistiche]], [[Zafferano (spezia)|zafferano]]
|importazioni = [[metalli|metalli preziosi]], [[spezie]]
|tld =
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|classi sociali =
}}
La prima '''Repubblica napoletana''' fu una breve
Nonostante le forti specificità delle vicende napoletane di quel periodo, la sua storia deve comunque essere inquadrata all'interno delle vicende europee legate alla [[guerra dei trent'anni]] e alle rivalità tra [[Francia]] e [[Spagna]].▼
▲Nonostante le forti specificità delle vicende napoletane di quel periodo, la sua storia deve comunque essere inquadrata all'interno delle vicende europee legate alla [[guerra dei trent'anni]] e
Fu guidata da [[Enrico II di Guisa|Enrico II di Lorena]], [[Enrico II di Guisa|Duca di Guisa]], discendente di [[Renato d'Angiò]].▼
▲Fu guidata da [[Enrico II di Guisa|Enrico II di Lorena
La repubblica sopravvisse dal 22 ottobre del [[1647]], quando fu dichiarata da [[Gennaro Annese]], fino al 5 aprile [[1648]], data della caduta del forte di [[Nisida]] e del rientro in città delle truppe spagnole.
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{|align=right
|[[File:Anthonis van Dyck - Portrait of Henri II de Lorraine.jpg|thumb|upright=0.6|
|-
|[[File:Napoli, repubblica, pubblica del 1648.JPG|thumb|
|}
La nuova rivolta esplose in seguito al cannoneggiamento della città da parte della flotta spagnola comandata da [[Don Giovanni d'Austria (1629-1679)|Don Giovanni d'Austria]], venuto a sedare
Subito dopo la cacciata delle truppe spagnole e la dichiarazione della repubblica, i napoletani cercarono di mettersi sotto la protezione della [[Regno di Francia|Francia]] e contattarono appunto [[Enrico II di Guisa|Enrico II di Lorena,
In realtà la situazione della repubblica era praticamente disperata e senza vie d'uscita: gli spagnoli occupavano ancora tutti i castelli attorno alla città mentre i nobili fuoriusciti, da [[Aversa]], controllavano la provincia e quindi gli approvvigionamenti della città. Il Duca di Guisa cercò di riguadagnare alla sua causa la nobiltà, ma con risultati molto modesti, nonostante riuscisse (nel gennaio del [[1648]]) a "sbloccare" Aversa e (il successivo 9 marzo, tramite il suo fedele Pierre-Louis Villepreux) a conquistare perfino [[Ariano Irpino|Ariano]], città situata sul punto di valico della fondamentale [[strada regia delle Puglie]]<ref>{{cita web|http://giornalelirpinia.it/index.php/cultura/cultura2/4980-la-battaglia-e-la-caduta-di-ariano-al-tempo-della-rivolta-di-masaniello|La battaglia e la caduta di Ariano al tempo della rivolta di Masaniello|sito=L'Irpinia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171009041903/http://giornalelirpinia.it/index.php/cultura/cultura2/4980-la-battaglia-e-la-caduta-di-ariano-al-tempo-della-rivolta-di-masaniello|urlmorto=no}}</ref>.
Gli spagnoli tennero una tattica molto prudente e attendista; tutti i poteri furono concentrati nelle mani di [[Don Giovanni d'Austria (1629-1679)|Don Giovanni d'Austria]], mentre le maggiori attività si concentrarono per tutto il periodo nel reclutamento e
La repubblica doveva essere bicefala, da un lato militare con il duca di Guisa, e dall'altro amministrativo
Il 5 aprile
Il
Circa due mesi dopo, il 4 giugno, una flotta francese di circa 40 navi tentò di riprendere la città, ma questa volta non ci fu nessuna sollevazione del popolo, ormai stanco dopo più di un anno di
Una nuova flotta francese, ancora più numerosa, ricomparve nel [[golfo di Napoli]] il 4 agosto, comandata da [[Tommaso Francesco di Savoia]]. Questa volta i francesi riuscirono a sbarcare a
Di lì a poco [[Gennaro Annese]], il primo animatore della Repubblica napoletana, venne decapitato in [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del Mercato]].
Un anno dopo, il 3 giugno [[1649]], scoppiarono a
Il [[Regno di Napoli]] sarebbe rimasto sotto il dominio spagnolo per ancora oltre mezzo secolo, fino alla [[guerra di successione spagnola]].
== Denominazioni ==
La
* "''Serenissima Repubblica di questo Regno di Napoli''"
* "''Reale Repubblica Napoletana''"
* "''Serenissima Monarchia Repubblicana di Napoli''"
== Bandiera e stemma ==
La prima bandiera della Repubblica rappresentava le effigie della [[Madonna del Carmine]] e di [[San Gennaro]], da un lato, i tre gigli di [[Francia]], dall'altro; questa bandiera quasi subito si cambiò con una bandiera con uno scudo rosso recante la sigla ''S.P.Q.N.'' (Senatus PopulusQue Neapolitanus = Il Senato ed il Popolo Napoletano) sormontata dal motto ''Libertas'' (Libertà), da un lato, e dallo stemma del [[Enrico II di Guisa|Duca di Guisa]], dall'altro.▼
[[File:Arms of Claude de Lorraine (2).svg|thumb|100px|left|Stemma di [[Enrico II di Guisa|Enrico II di Lorena, Duca di Guisa]]]]
La prima bandiera della Repubblica rappresentava le effigie della [[Madonna del Carmine]] e di [[San Gennaro]], da un lato, e i tre gigli di [[Francia]], dall'altro.
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Dal 9 dicembre [[1647]] sia nella bandiera che nello stemma lo scudo era sormontato da una corona imperiale, pendendole sotto "''a guisa di tosone l'effigie di [[San Gennaro]]''".▼
▲Dal 9 dicembre [[1647]] sia nella bandiera che nello stemma lo scudo
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Rosario Villari]], ''Un sogno di libertà. Napoli nel declino di un impero. 1585-1648'', Mondadori, 2012
* Rosario Villari, ''La rivolta antispagnola a Napoli. Le origini (1585-1647)'', Laterza, 1976
* Aurelio Musi, ''La rivolta di Masaniello nella scena politica barocca'', Guida, 2002
* [[Innocenzo Fuidoro]] (autore), Anna Maria Giraldi, Marina Raffaeli (a cura di), ''Successi historici raccolti dalla sollevatione di Napoli dell'anno 1647'', F. Angeli, 1994
==Voci correlate==
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* [[Gennaro Annese]]
* [[Vincenzo D'Andrea]]
* [[Antonio Basso (poeta)|Antonio Basso]]
* [[Esprit de Raymond de Mormoiron]]
* [[Domenico Colessa]]
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* [[Francesco Salazar]]
* [[Francesco Antonio Arpaja]]
* [[Iñigo Vélez de Guevara]]
* [[Vicereame di Napoli]]
* [[Regno di Napoli]]
*[[Rivolta di Palermo (1647)]]
{{div col end}}
{{Napoli}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|due Sicilie|Napoli|storia d'Italia}}
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