Italianizzazione dell'Alto Adige: differenze tra le versioni

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[[File:Tirolo-Südtirol-Trentino.png|thumb|Tirolo storico: mentre la parte meridionale del [[Tirolo]], odierno Trentino, era di lingua italiana, la parte centrale, passata anch'essa all'Italia nel 1919, era abitata a grande maggioranza da popolazioni di lingua tedesca.<ref name="Istituto Provinciale di Statistica della Provincia autonoma di Bolzano "/>]]
 
Con '''italianizzazione dell'Alto Adige''' si intende quel processo, imposto dalle autorità italiane, avvenuto successivamente alla [[prima guerra mondiale]], che vide l'imposizione della [[lingua italiana]]<ref name=Treccani>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/Tolomei.html|titolo=Tolomei, l’“onomasticida” mancato}}</ref> come lingua ufficiale in [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]],<ref>in tedesco storicamente ''Mitteltirol'' (usato però solo spuriamente) e poi ''Südtirol'', termine con cui si indicava storicamente l'odierno Trentino - in alternativa alla dizione ''Welschtirol'' - o l'intera regione Trentino-Alto Adige, cfr. ''Tirol - Trentino: eine Begriffsgeschichte / semantica di un concetto'' ([[Geschichte und Region/Storia e regione]], 9), Vienna-Bolzano, Folio, 2000. ISBN 3-85256-149-3.</ref>, l'italianizzazione completa della toponomastica ufficiale preesistente [[lingua tedesca|tedesca]], l'italianizzazione forzata dei cognomi tedeschi degli abitanti,<ref>{{Cita web|urlname=https:Treccani//www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/Tolomei.html|titolo=}}</ref>, nonché l'immigrazione interna da altre [[regioni d'Italia]], favorita da una politica [[industrializzazione|industriale]].<ref>Per uno sguardo complessivo [[Carlo Romeo]], ''Alto Adige/Südtirol XX secolo. Cent'anni e più in parole e immagini'', Raetia, Bolzano 2003. ISBN 88-7283-197-0.</ref> La provincia, la cui popolazione nel 1919 era composta da una larga maggioranza di [[lingua tedesca]] e da minoranze di [[lingua italiana]] e [[lingua ladina|ladina]] (il 90% madrelingua tedesca e il 4% ladina),<ref name = "Istituto Provinciale di Statistica della Provincia autonoma di Bolzano"> Oscar Benvenuto (a cura di): "[http://www.provincia.bz.it/Astat/downloads/Siz_2008-eng.pdf Alto Adige in cifre 2008] [[ASTAT]], Bolzano 2007, p. 19, Tabella 11.</ref> divenne ufficialmente parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] con il [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|Trattato di Saint-Germain]] del [[1919]].
 
Con il decreto dd. 08.08.1923 n. 12637 Gab. emesso dal Prefetto [[Giuseppe Guadagnini|Guadagnini]] in attuazione del R.D. 21.1.1923, n. 93,venne vietato l'uso del termine [[Tirolo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ecovalsugana.net/images/biblioteca//vicende_agricole.pdf|titolo=Sulle vicende agricole della Valsugana|p=141}}</ref>. Vennero poi, in aggiunta, vietate tutte le manifestazioni di commemorazione o ricordo dei caduti in divisa austro-ungarica, per paura che potessero trasformarsi in manifestazioni patriottiche anti-italiana.<ref>{{Cita web|url=https://www.pacedifesa.org/wp-content/uploads/2020/11/Quaderno-n.1-2019-G.Giannini.pdf|titolo=LALa ITALIANIZZAZIONEitalianizzazione dell'Alto Adige durante il regime fascista|autore=Giorgio Giannini|p=10}}</ref>
DELL'ALTO ADIGE DURANTE IL REGIME FASCISTA|autore=Giorgio Giannini|p=10}}</ref>.
 
Il 24 ottobre 1923,<ref>Karl Wieninger, ''Südtiroler Gestalten'', Athesia 1977, pag. 339 (libro con biografie di personaggi sudtirolesi).</ref>, un [[Decreto#Decreti dell.27autorit.C3.A0 amministrativa|decreto prefettizio]] mise fine all'insegnamento in tedesco nella provincia<ref>[http://www.consiglio-bz.org/it/banche-dati-raccolte/archivio-storico.asp "Manuale dell'Adige Adige 2009"], pag. 23, edito dalla Giunta provinciale di Bolzano.</ref> recependo le disposizioni nazionali del decreto del Re del 1º ottobre 1923, n. 21852; in risposta a ciò, si assistette alla creazione delle ''[[Katakombenschulen]]'' ("scuole nelle catacombe"), ad opera di [[Michael Gamper]] e [[Josef Noldin]], dove si seguitava ad insegnare clandestinamente ai bambini la lingua tedesca.
 
Nel suo «discorso dell'Ascensione» del 26 maggio 1927 alla Camera dei deputati, Mussolini affermò di aver creato la provincia di Bolzano nel 1927, staccandola da quella di Trento, per poter meglio italianizzare il territorio («si è fatta la provincia di Bolgiano per più rapidamente italianizzare quella regione»).<ref>[http://www.adamoli.org/benito-mussolini/pag0402-10.htm ''Discorso dell'Ascensione'', 26 maggio 1927].</ref>.
 
Nel [[1939]], con l'accordo sulle [[opzioni in Alto Adige]], [[Adolf Hitler]] e [[Benito Mussolini]] concordarono che i cittadini di lingua tedesca residenti nella suddetta provincia potessero decidere se emigrare in [[Germania]] o nella [[Penisola di Crimea|Crimea]] (annessa in seguito all'invasione dell'Unione Sovietica al [[Germania nazista|Grande Reich tedesco]]), oppure rimanere in Italia ed accettare la loro completa [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]]. Coloro che restarono vennero denominati ''Dableiber'' (letteralmente "i rimanenti") e furono additati come traditori, mentre coloro che decisero di andare (''Optanten'') vennero tacciati di filonazismo. Dei 246.036{{formatnum:246036}} aventi diritto, 211.799{{formatnum:211799}} optarono per la cittadinanza tedesca e l'emigrazione, mentre 34.237{{formatnum:34237}} decisero di rimanere: tuttavia, con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], l'accordo non fu mai pienamente attuato, e gli emigranti effettivi furono circa 75.000{{formatnum:75000}}.<ref>[http://www.consiglio-bz.org/it/banche-dati-raccolte/archivio-storico.asp "Manuale dell'Adige Adige 2009"], pag. 25, edito dalla Giunta provinciale di Bolzano.</ref>
 
== Programma di italianizzazione ==
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[[File: Südtiroler Platz - Innsbruck.jpg | thumb | Cartello stradale a [[Innsbruck]], [[Tirolo del Nord]], che commemora la separazione dell'Alto Adige dal [[Tirolo]].]]
Nel 1923, tre anni dopo l'annessione dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] al [[Regno d'Italia]], i toponimi italiani, basati sul ''[[Prontuario dei nomi locali dell'Alto Adige]]'' vennero resi ufficiali per [[decreto]].<ref name="Steininger, 21-23"/> Il nome tedesco "Tirol" venne bandito, così come i suoi derivati e le parole composte come "tirolese" e "sud tirolese".<ref name="Steininger, 21-23"/> I giornali tedeschi, le case editrici e le associazioni, tra cui l'[[Alpenverein Südtirol]], dovettero essere rinominati.<ref name="Steininger, 21-23"> Steininger, Rolf (2003), pp. 21-23.</ref>
Alla base vi era un manifesto pubblicato da [[Ettore Tolomei]] il 15 luglio 1923, chiamato'' Provvedimenti per l'Alto Adige'' (anche detto "Misure per l'Alto Adige"), che divenne il modello per la campagna di italianizzazione. Le misure suggerite erano 32:<ref>{{Cita [web|lingua=de|url=http://zis.uibk.ac.at/stirol_doku/dokumente/19230715.html|titolo=15.7.1923: Ettore Tolomeis 32 "Provvedimenti per l'Alto Adige," in(Quelle: Alfons Gruber, Alfons: ''Südtirol unter dem Faschismus'', (Schriftenreihe des Südtiroler Kulturinstitutes 1), Bolzano, Athesia,Bozen 1974, ppS. 21ss21f.])|accesso=7 {{webarchiveagosto 2025|urlurlarchivio= https://web.archive.org/web/20081201162026/http://zis.uibk.ac.at/stirol_doku/dokumente/19230715.html |datadataarchivio=1º dicembre 2008 |urlmorto=sì}}</ref>
 
# Unione dell'Alto Adige e del [[Trentino]] in una sola provincia con [[Trento]] città capoluogo.