Attore teatrale: differenze tra le versioni

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[[File:Actors from Sicily in a public performance in 2025.jpg|miniatura|Attori teatrali in una performance pubblica ]]
Un '''attore teatrale''' è colui che interpreta un ruolo in una produzione teatrale. Si può indicare come attore teatrale anche un [[artista di strada]], o un artista che esegua una narrazione dal vivo anche al di fuori delle strutture deputate.
 
Un attore normalmente recita un [[personaggio]]. Nel caso di una storia vera, o una storia di un personaggio storico romanzata, un attore può recitare un personaggio reale, o una sua versione romanzata, eventualmente sé stesso.
 
Il semiologo [[Umberto Eco]] nel [[1973]] definì l'attore come «''un'emittente multicanalizzata di messaggi a funzione poetica''». <br>
 
[[Patrice Pavis]], nel suo dizionario del teatro, definisce l'attore teatrale come colui che, «''recitando una parte o dando vita a un personaggio, si pone al centro dell'evento teatrale: esso costituisce il legame vivente tra il testo dell'autore, le direttive di recitazione del regista e lo sguardo e l'ascolto dello spettatore.''»<ref>Patrice Pavis, ''Dizionario del teatro'', Bologna, Zanichelli, [[1998]]</ref>
 
== Centralità dell'attore teatrale ==
{{quoteCitazione|Anche se si toglie al [[teatro]] la parola, il [[costumi teatrali|costume]], la [[ribalta]], le [[quinta (teatro)|quinte]], persino lo stesso [[teatro (architettura)|edificio teatrale]], finché resta l'attore e i suoi movimenti pieni di maestria, il teatro resta teatro|[[Vsevolod Emil'evič Mejerchol'd]], [[1914]]}}
Ampliando il concetto di attore teatrale, molti hanno fatto notare come un 'ruolo' o '[[personaggio]]' non sono elementi indispensabili nel lavoro dell'attore, che in molti casi può addirittura farne a meno. L'[[improvvisazione]], inoltre, aggiunge un altro elemento controverso, facendo coincidere autore ed esecutore ed eliminando il 'testo' come elemento codificato e preesistente.
Per quanto riguarda la figura del [[regista]], infine, è opportuno notare come questa figura, relativamente recente, è entrata a pieno titolo nella pratica teatrale solo nei primi del novecentoNovecento: fino al [[1932]] il termine nella lingua italiana non esisteva affatto.
 
Dal [[Rinascimento]] fino all'età contemporanea, l'attore si identifica di volta in volta con il drammaturgo, e svolge contemporaneamente le funzioni di acrobata, saltimbanco, musico, poeta, burattinaio. Nell'[[Ottocento]] l'attore è il protagonista assoluto del palcoscenico, senza alcuna mediazione o direzione.
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==Storia==
Iscrizioni egizie risalenti al [[1820 a.C.]] circa documentano l'esistenza nell'[[antico Egitto]] di rappresentazioni vere e proprie, con uso di attori recitanti, oltre che danzatori e musicisti, nel contesto delle feste e celebrazioni in onore del [[faraone]]. <ref> Leslie du S.Read, in ''The Oxford Illustrated History of the Theatre'', 1995</ref>
 
In [[Occidente (civiltà)|Occidente]], il primo caso documentato di recitazione da parte di un attore risale al [[530 a.C.]], probabilmente il [[23 novembre]] (sebbene le modifiche nel calendario negli anni rendono difficile determinare la data esatta) quando l'attore [[Grecia|greco]] [[Tespi]] salì sul palco al Teatro di [[Atene]] in occasione delle feste di [[Dioniso]] e divenne il primo a parlare come personaggio in una rappresentazione. Gli espedienti della narrazione furono immediatamente rivoluzionati. Prima della invenzione di Tespi, le storie venivano tramandate con [[poema|poemi]], [[musica]] e [[danza]] ma con narrazione in terza persona: nessuno aveva assunto la parte del personaggio della storia. In omaggio a Tespi, gli attori furono chiamati ''Tespiani''. Un [[mito]] del teatro tramanda sino ad oggi che Tespi esista come spirito malevolo e i disastri nel teatro talvolta sono ritenuti conseguenza del suo intervento spiritesco.
 
==Attori in parti femminili==
Nel passato, il termine ''attore'' era riservato agli uomini. Le donne iniziarono a recitare solo nel [[XVII secolo]], e allora si iniziò ad usare il teminetermine ''attrice''. Nell'antichità e nel [[Medioevo]], era considerato disdicevole per una donna salire sul palcoscenico e questa percezione continuò sino al [[XVII secolo]], quando a [[Venezia]] fu interrotta. Al tempo di [[William Shakespeare]], le parti femminili erano interpretate da uomini o ragazzi, sebbene vi sia qualche elemento per sospettare che vi fossero donne che recitavano (illegalmente) mascherate da uomini.
 
Anche recitare una parte del sesso opposto per l'effetto comico è una lunga tradizione del teatro comico. {{citazioneSenza necessariafonte}}
 
==Attrici in parti maschili==
Le attrici talvolta recitano le parti di ragazzi e bambini, perché per taluni aspetti una donna somiglia più ad un ragazzo di un uomo. La parte di [[Peter Pan]], ad esempio, è tradizionalmente recitata da una donna. La tradizione del [[ragazzo protagonista]] nella [[pantomima]] è un altro esempio. Un adulto che reciti la parte di un ragazzo capita più in teatro che nel cinema.
Un esempio molto particolare è il teatro ''[[Teatro Takarazuka|takarazuka]]'', dove ruoli maschili sono recitati da donne (vedi anche [[otokoyaku]], l'attrice che interpreta un ruolo maschile).
 
Un altro caso si ha nel doppiaggio dei [[cartoni animati]], dove in cui i ragazzi sono generalmente doppiati da donne.
 
Nell'[[Opera lirica|opera]] ci sono alcune [[parti maschili]] tradizionalmente cantate da voci femminili, normalmente di [[mezzosoprano]]. Esempi sono ''Hänsel'' in ''[[Hänsel e Gretel (opera)|Hänsel und Gretel]]'' di [[Engelbert Humperdinck|Humperdinck]], e il paggio ''Cherubino'' ne ''[[Le nozze di Figaro]]'' di [[Mozart]], ''Tancredi'' nell'[[Tancredi (opera)|omonima opera]] di [[Gioachino Rossini|Rossini]] e Romeo ne [[i Capuleti e i Montecchi]] di [[Vincenzo Bellini]].
 
==Il lavoro dell'attore==
L'elemento più importante nell'apprendimento del mestiere d'attore è quello che viene definito la ''presenza scenica''.
 
L'elemento più importante nell'apprendimento del mestiere d'attore è quello che viene definito la ''presenza scenica''.
Tale presenza è innanzitutto lo sviluppo di abilità fisiche e 'fisiologiche': in particolare:
#la duttilità e la capacità di utilizzare il proprio corpo: l'azione dell'attore si sviluppa, collegandola all'uso della parola, con la gestualità e con la mimica, in una accurata precisione [[prossemica]]. L'uso della gestualità per integrare la verbalità, interagire con gli altri attori eed enfatizzare le parole o dare loro significati simbolici.
#le possibilità offerte dell'utilizzo della voce: l'uso accurato dello strumento vocale per comunicare le caratteristiche del personaggio ed esprimerne le emozioni. Questo risultato si ottiene con l'attenzione alla dizione e all'intonazione mediante una corretta respirazione e articolazione. Si ottiene anche con il tono e l'enfasi che un attore mette nelle parole.
#la creatività e l'ispirazione dell'attore possono essere stimolate da adeguati esercizi di rilassamento e di visualizzazione. La funzione di questi esercizi è principalmente quella di focalizzare l'attenzione cosciente sul lavoro creativo, disperdendo le frequenti tensioni legate a preoccupazioni di carattere personale o ad una più generale paura del pubblico e della prova in sé.
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Durante molti secoli di storia, l'[[arte drammatica]] ha cercato di rispondere ai problemi, in gran parte pratici, che pone la rappresentazione di un personaggio, spesso molto lontano dall'emotività e dalla psicologia dell'esecutore.
 
Esempi di noti attori teatrali furono, nel XVII secolo: [[Manuela Escamilla]], [[Giovanni Battista Paghetti]]. Nel XVIII secolo: [[Juan Aldovera]], [[Bartolomeo Andrea Camerani]], [[María Antonia Fernández]], [[Caterina Manzoni]], [[Johann La Roche]], [[Gaetano Casali]], [[Isidoro Máiquez]], [[Maddalena Marliani-Raffi]], [[François-René Molé]], [[Francesco Majani]], [[Atanasio Zannoni]]. Nel XIX secolo: [[Louis-Fortuné-Adolphe de la Ferrière]], [[Luigi Aliprandi]], [[Anaïs Fargueil]], [[Angelo Lipparini]], [[Luigi Anzampamber]], [[Siegfried Gotthelf Eckardt]], [[Erminia Gherardi]], [[Madame Pasca]], [[Marie Prescott]], [[Edward O'Connor Terry]], [[Marianna Moro Lin]], [[Amalia Vidari-Griffoni]]. Nel XX secolo: [[Ludvig Müller (attore)|Ludvig Müller]], [[Renée Dahon]], [[Bab Christensen]], [[Egidio Ebasko]], [[Hanna Rovina]], [[Norrie Woodhall]].
 
==Premi di recitazione teatrale==
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* [[Premi European Theatre]] (teatro)
* [[Premi Laurence Olivier]] (teatro)
* [[Premi Edinburgh Festival Fringe]] (teatro)
 
== Note ==
 
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Attore (spettacolo)]]
*[[Teatro]]
 
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Professioni del teatro]]
 
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