Periodo degli Stati Combattenti: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonimo periodo della [[storia del Giappone]]|epoca Sengoku}}
{{F|storia
{{Storia della Cina}}
Con '''Stati combattenti''' o '''Regni combattenti''' ({{cinese|战国|''Zhànguó''|戰國}}) si indica il [[storia della Cina|periodo storico cinese]] che va dal [[453 a.C.]] al [[221 a.C.]].
Il periodo degli
La fase conclusiva del processo di unificazione ebbe inizio con l'ascesa al trono di Qin del re Ying Zheng nel [[246 a.C.]], sovrano dalle rare capacità organizzative e dall'eccezionale senso strategico, che conquistò nell'ordine: Han ([[230 a.C.]]), Wei ([[225 a.C.]]), Chu ([[223 a.C.]]), Zhao e Yan ([[222 a.C.]]) e Qi nel [[221 a.C.]] unificando così la Cina e dando inizio alla [[dinastia Qin]].
Il Periodo dei regni combattenti vide il fiorire della lavorazione del ferro, che sostituì il bronzo nelle armi. La sfera d'influenza della cultura cinese si allargò ad aree come lo Shu (l'attuale [[Sichuan]]) e lo Yue (l'odierno [[Zhejiang]]). Le scuole filosofiche più importanti, come il [[confucianesimo]], il [[taoismo]] e il [[moismo]] subirono varie elaborazioni e se ne aggiunsero altre, come il [[legismo]] formulato da [[Han Feizi]], dando vita alle [[Cento scuole di pensiero]].
▲Il Periodo dei regni combattenti vide il fiorire della lavorazione del ferro, che sostituì il bronzo nelle armi. La sfera d'influenza della cultura cinese si allargò ad aree come lo Shu (l'attuale [[Sichuan]]) e lo Yue (l'odierno [[Zhejiang]]). Le scuole filosofiche più importanti, come il [[confucianesimo]], il [[taoismo]] e il [[moismo]] subirono varie elaborazioni e se ne aggiunsero altre, come il [[legismo]] formulato da [[Han Feizi]], dando vita alle [[Cento scuole di pensiero]].
== Divisione dello stato di Jin ==
Durante il [[Periodo delle
== I regni combattenti ==
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== Il declino della dinastia Zhou ==
[[File:Jade dragon.jpg|thumb|Ornamento in giada intagliata raffigurante un drago, Periodo dei regni combattenti]]
All'inizio del Periodo dei regni combattenti, lo
Nel [[371 a.C.]], il marchese [[Wu di Wei]] morì senza lasciare un erede designato, e una guerra di successione si scatenò nello
Ancora, nel [[341 a.C.]], lo Stato di Wei tentò di invadere lo Stato di Han, ma di nuovo intervennero i Qi che sconfissero i Wei a Maling (馬陵). Nel 334 i sovrani di Wei e di Qi si riconobbero vicendevolmente come re (王), formalizzando così l'indipendenza dei loro stati dalla [[dinastia Zhou]]. Il sovrano dello
== La guerra fra i regni ==
Verso il 359 a.C., Shang Yang (商鞅), ministro dello Stato di Qin, aveva iniziato una serie di riforme basate sulla dottrina politica del legismo<ref>{{cita libro | autore=J.A. G. Roberts | wkautore= | editore=Newton & Compton Editori | anno=2002 | titolo=Storia della Cina | p=60}}</ref>, che avevano trasformato profondamente e rafforzato lo Stato.
Nel [[340 a.C.]] lo Stato di [[Qin (stato)|Qin]], approfittando della serie di sconfitte che avevano indebolito il regno di Wei, sferrò un attacco e conquistò una larga parte dei territori Wei. Il regno di Wei spostò la capitale da Anyi a Daliang, ma perse molto del suo potere.▼
▲Nel [[340 a.C.]] lo
Il regno di Chu raggiunse il suo massimo nel [[334 a.C.]], quando conquistò lo Stato di [[Yue (stato)|Yue]]. Seguì poi la conquista degli Stati di [[Song (stato)|Song]] ([[286 a.C.]]) e di [[Lu (stato)|Lu]] ([[249 a.C.]]). Ma nel frattempo la minaccia rappresentata dall'espansionismo Qin era diventata sempre più temibile.▼
▲Il regno di Chu raggiunse il suo massimo nel [[334 a.C.]], quando conquistò lo
Intorno al [[300 a.C.]] lo Stato di Qi fu quasi annientato da una coalizione guidata da Yue Yi di Yan. I Qi, al comando del generale Tian Dian, riuscirono a riconquistare i territori perduti, ma la loro potenza non fu più significativa.
▲Intorno al [[300 a.C.]] lo Stato di Qi fu quasi annientato da una coalizione guidata da Yue Yi di Yan. I Qi, al comando del generale Tian Dian, riuscirono a riconquistare i territori perduti, ma la loro potenza non fu più significativa.<br />
Nel [[293 a.C.]] i Qin sconfissero i Wei e gli Han nella battaglia di Yique. Nel 278 a.C., fu la volta dello Stato di Chu: i Qin conquistarono la capitale, Ying, costringendo il re Chu a trasferirsi a Shouchun. Nel [[260 a.C.]] i Qin sconfissero gli Zhao nella sanguinosa [[battaglia di Changping]].
== La conquista Qin ==
{{vedi anche|Guerre di unificazione dello stato di Qin}}
Nel [[230 a.C.]] il re An di Han (韓廢王), spaventato dalla possibilità che i Qin attaccassero il suo regno, si arrese senza combattere. Cinque anni dopo, l'esercito Qin invase lo Stato di Wei ed assediò la capitale Kaifeng (大梁). Per far capitolare la città, i Qin la inondarono deviando le acque di un fiume. Il re Jia di Wei si arrese per risparmiare un ulteriore spargimento di sangue.
Il re di Qin, Ying Zheng, decise allora di affrontare lo Stato più forte, il regno di Chu. La prima invasione fu un insuccesso, poiché l'esercito Chu, forte di 500 000 uomini, fermò momentaneamente i Qin. Ma l'aggressione riprese l'anno seguente, e nel [[223 a.C.]] lo Stato di Chu fu definitivamente conquistato.
Nel [[222 a.C.]] fu la volta degli Stati di Yan e Zhao; l'anno seguente il re di Qi si arrese. L'unificazione della Cina era compiuta e si apriva l'era della [[dinastia Qin]].
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* Mark Edward Lewis, "Warring Statesː Political History", in Michael Loewe, Edward L. Shaughnessy, (eds.), ''The Cambridge History of Ancient China: From the Origins of Civilization to 221 B.C.'', Cambridge, Cambridge University Press, 1999, pp. 587–649.
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[[Categoria:Culture dell'età del ferro]]
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