Cosimo Corsi: differenze tra le versioni

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{{Cardinale
|nome=Cosimo Barnaba Corsi
|immagine=Cosimo Corsi.jpg
|stemma=CardinalCoA PioM.svg
|stemma=Template-Cardinal (Metropolitan Archbishop).svg
|creato=[[24 gennaio]] [[1842]] da [[papa Gregorio XVI]]
|ruoliricoperti=
|consacrato=[[26 gennaio]] [[1845]] dal [[cardinale]] [[Ludovico Micara]]
*Decano della [[Tribunale della Rota Romana|Rota Romana]] <small>(1835-1842)</small>
|arcelevato=[[19 dicembre]] [[1853]]
*[[Cardinale|Cardinale presbitero]] dei [[Santi Giovanni e Paolo (titolo cardinalizio)|Santi Giovanni e Paolo]] <small>(1842-1870)</small>
|ruoliricoperti=[[Vescovo]] di [[Diocesi di Jesi|Jesi]],<br/>[[Arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Pisa|Pisa]],<br/>[[Primate (ecclesiastico)|Primate]] di [[Sardegna]] e [[Corsica]]
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Jesi|Jesi]] <small>(1845-1853)</small>
|nato=[[10 giugno]] [[1798]], [[Firenze]]
*[[Arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Pisa|Pisa]] <small>(1853-1870)</small>
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*[[Primate (ecclesiastico)|Primate]] di [[Arcidiocesi di Pisa|Corsica e Sardegna]] <small>(1853-1870)</small>
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|nato=10 giugno [[1798]] a [[Firenze]]
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|ordinato=[[1821]]
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|consacrato=26 gennaio [[1845]] dal [[cardinale]] [[Ludovico Micara]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]]
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|arcelevato=19 dicembre [[1853]] da [[papa Pio IX]]
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|decedutocreato=[[724 ottobre]]gennaio [[18701842]], da [[Villapapa diGregorio Agnano|AgnanoXVI]]
|deceduto={{Calcola età3|1870|10|7|1798|6|10}} ad [[Villa di Agnano|Agnano]]
 
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 7 ottobre
|AnnoMorte = 1870
|Epoca = 1800
|Attività = cardinale
|Attività2 = arcivescovo cattolico
|Epoca = 1800
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
== Biografia ==
Nato da nobile famiglia fiorentina, dal marchese Giuseppe Antonio Corsi e da Maddalena della Gherardesca, abbracciò lo stato ecclesiastico nel [[1815]]. Ottenne la laurea in [[diritto canonico]] a [[Roma]], nel giugno del [[1818]].
 
Fu ordinato sacerdote nel [[1821]]. Nel [[1825]] divenne segretario della Congregazione dei Sussidi e nel [[1835]] decano degli uditori del [[Tribunale della Rota Romana|Tribunale della Sacra Rota]].
Nato da nobile famiglia fiorentina, abbracciò lo stato ecclesiastico nel [[1815]]. Ottenne la laurea in [[diritto canonico]] a [[Roma]], nel giugno del [[1818]].
 
Nel [[concistoro]] del 24 gennaio [[1842]] fu elevato da [[papa Gregorio XVI]] al rango di [[cardinale]] del [[titolo cardinalizio|titolo]] dei [[Santi Giovanni e Paolo (titolo cardinalizio)|Santi Giovanni e Paolo]].
Fu ordinato sacerdote nel [[1821]]. Nel [[1825]] divenne segretario della Congregazione dei Sussidi e nel [[1835]] decano degli uditori del [[Tribunale della Sacra Rota]].
 
Nel 1843 divenne patrono della congregazione dei [[Vallombrosani]], succedendo al cardinale [[Agostino Rivarola]].<ref>Federico Zucchelli, ''Il vescovo e il cardinale. Girolamo Gavi e Cosimo Corsi: storie parallele'''',Mediaprint editore, 2024 </ref>
Nel [[concistoro]] del [[24 gennaio]] [[1842]] fu elevato da [[papa Gregorio XVI]] al rango di [[cardinale]] del [[titolo cardinalizio|titolo]] dei [[Santi Giovanni e Paolo (titolo cardinalizio)|Santi Giovanni e Paolo]].
 
Il [[20 gennaio]] [[1845]] fu nominato vescovo di [[Diocesi di Jesi|Jesi]] e il [[26 gennaio]] dello stesso anno fu consacrato [[vescovo]] dal cardinale [[Ludovico Micara]]. L'anno successivo partecipò al [[conclave del 1846|conclave]] che elesse [[papa Pio IX]].
 
Divenne arcivescovo di [[Arcidiocesi di Pisa|Pisa]] il [[19 dicembre]] [[1853]], mantenendo la carica fino alla morte.
 
Deciso oppositore dell'unità d'Italia, il [[19 maggio]] [[1860]] fu arrestato dai [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]], su ordine di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], per aver vietato di cantare il ''[[Te Deum]]'' alla festa dello [[Statuto Albertino|Statuto]] del [[13 maggio]] e condotto a [[Torino]]. L'arresto fu giudicato arbitrario perché in [[Toscana]] era ancora in vigore la [[Codice leopoldino|legislazione leopoldina]], che non imponeva al clero di celebrare solennemente le feste civili, ma l'arresto fu eseguito a norma del [[codice penale albertino|codice penale]] [[Regno di Sardegna|piemontese]] del [[1859]], che puniva il clero per l'«indebito rifiuto dei propri uffizi»<ref>[[Giordano Bruno Guerri]], ''Antistoria degli italiani'', Mondadori, Milano, 1997, p. 226</ref><ref>[[Giacomo Margotti]], [http://books.google.it/books?id=CWMvAAAAYAAJ&pg=RA1-PA161 ''Memorie per la storia de' nostri tempi''], vol. 2, Torino 1864, pp. 161-169</ref>. In breve tempo fu rilasciato e poté riprendere il suo episcopato.
 
Tra il 1860 e il [[1866]] aiutò il partito federalista-cattolico legato ai giornali ''Patria'' e ''Firenze'' e a personalità come [[Eugenio Alberi]].
 
Partecipò al [[Concilio Vaticano I]]. Durante il Concilio, nell'aprile [[1870]], fu promotore (insieme al [[cardinale]] [[Carlo Luigi Morichini|Morichini]] e al [[cardinale]] [[Leone XIII|Pecci]]) di una petizione - sottoscritta dalla maggioranza dei [[Vescovo|vescovi]] dell'[[Italia centrale]] e appoggiata da diversi [[Cardinale|cardinali]] di [[Curia romana|Curia]] con incarichi direttivi nel Concilio - che proponeva di seguire lo schema originario dei lavori assembleari senza anticipare la discussione del [[dogma]] sull'[[infallibilità pontificia]], al fine di non deteriorare i rapporti con la minoranza dei Padri conciliari anti-infallibilisti. Per volontà ultima di [[Pio IX]] tale richiesta non fu tuttavia accolta, in quanto l'acuirsi delle tensioni internazionali che portarono allo scoppio della [[guerra franco-prussiana]] facevano presagire la fine anticipata del Concilio (nonché il ritiro della guarnigione francese da [[Roma]] e la caduta dello [[Stato Pontificio]]), circostanze che entrambe si verificarono nei mesi immediatamente successivi.
Partecipò al [[Concilio Vaticano I]].
 
Morì nella villa di Agnano all'età di 72 anni e fu sepolto temporaneamente nella cappella della villa.<ref>Secondo [[Pius Bonifacius Gams]], in ''Series episcoporum Ecclesiae catholicae, quotquot innotuerunt a beato Petro apostolo'', il cardinale morì tre giorni dopo, il [[10 ottobre]].</ref> Il governo italiano si oppose alla sua sepoltura nella [[Duomo di Pisa|cattedrale di Pisa]].<ref>[http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=News&file=print&sid=4461 Rassegna stampa - Centro Cattolico di Documentazione di Marina di Pisa] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140714140558/http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=News&file=print&sid=4461 |data=14 luglio 2014 }}</ref> che poté avvenire in tutta la sua solennità solo il 30 giugno 1898<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Traslazione del cadavere di un cardinale arcivescovo|pubblicazione = La Stampa|data = 3 luglio 1898}}</ref>.
 
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
== Bibliografia==
La [[genealogia episcopale]] è:
*Dati riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bcorsi.html]
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
* Cardinale [[Girolamo Bernerio]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]]
* Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
* Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
* Cardinale [[Luigi Caetani]]
* Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
* Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
* [[Papa Benedetto XIII]]
* [[Papa Benedetto XIV]]
* [[Papa Clemente XIII]]
* Cardinale [[Giovanni Carlo Boschi]]
* Cardinale [[Bartolomeo Pacca]]
* Cardinale [[Ludovico Micara]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]]
* Cardinale Cosimo Barnaba Corsi
 
La [[successione apostolica]] è:
* Vescovo [[Bernardo-Maria Tirabassi]] (1845)
* Vescovo [[Giuseppe Maria Fanelli]] (1854)
* Vescovo [[Michele Adinolfi (vescovo)|Michele Adinolfi]] (1854)
* Vescovo [[Francesco Marie Alli Maccarani]] (1854)
* Vescovo [[Feliciano Lorenzo Gioacchino Barbacci]], [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] (1854)
* Vescovo [[Luigi Zannini]] (1854)
* Vescovo [[Fedele Bufarini]] (1854)
* Arcivescovo [[Francesco Antonio Maiorsini]] (1854)
* Vescovo [[Gaetano Rodilossi]] (1855)
* Vescovo [[Giovanni Rosati]] (1855)
* Vescovo [[Jean-Dominique Barbero]], [[Pontificio istituto missioni estere|P.I.M.E.]] (1870)
 
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
| 1 = Cosimo Corsi
| 2 = Giuseppe Antonio Corsi, marchese di Caiazzo
| 3 = Maria Maddalena della Gherardesca
| 4 = Cosimo Corsi, marchese di Caiazzo
| 5 = Camilla Altoviti
| 6 = conte Camillo della Gherardesca
| 7 = Teresa Riccardi
| 8 = Antonio Corsi, marchese di Caiazzo
| 9 = Laura Riccardi
|10 = Amerigo Francesco Altoviti
|11 = Ottavia Cattani
|12 = conte Guido Filippo della Gherardesca
|13 = Virginia Pandolfini
|14 = marchese Vincenzo Riccardi
|16 = Giovanni Corsi, marchese di Caiazzo
|17 = Teresa Lotteringhi della Stufa
|18 = marchese Cosimo Riccardi
|19 = Giulia Spada Veralli
|20 = Alfonso Altoviti
|21 = Camilla Arrighi
|22 = Urbano Cattani
|24 = conte Ugo della Gherardesca
|25 = Virginia Ughi
|26 = Camillo Pandolfini
}}
 
== Note ==
<references />
 
==Voci correlateBibliografia ==
* {{DBI
|nome = CORSI, Cosimo Barnaba
|nomeurl =
|autore = Giacomo Martina
|anno = 1983
|pagine =
|volume = 29
|accesso = 1º luglio 2017
}}
 
== Voci correlate ==
*[[Diocesi di Jesi]]
*[[Arcidiocesi di Pisa]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Miranda|id=bios1449-ii.htm#Estaing|titolo=CORSI, Cosimo Barnaba}}
 
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Tribunale della Rota Romana|Decano della Rota Romana]]
|periodo=6 aprile [[1835]] - 24 gennaio [[1842]]
|precedente=[[Alessandro Spada (cardinale)|Alessandro Spada]]
|successivo=[[Giuseppe Bofondi]]
|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=cardinale
|carica=[[Cardinale#Ordini cardinalizi|Cardinale presbitero]] dei [[Santi Giovanni e Paolo (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo]]
|periodo=[[27 gennaio]] [[1842]] - [[7 ottobre]] [[1870]]
|precedente=[[Vincenzo Macchi]]
|successivo=[[Mariano Benito Barrio Fernández]]<br/>''dal 1874''
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{boxBox successione|
|tipologia=episcopale|
|carica=[[Diocesi di Jesi|Vescovo di Jesi]]
precedente=[[Silvestro Belli]]|
|periodo=20 gennaio [[1845]] - 19 dicembre [[1853]]
successivo=[[Carlo Luigi Morichini]]|
|precedente=[[Silvestro Belli]]
carica=[[Diocesi di Jesi|Vescovo di Jesi]]|
|successivo=[[Carlo Luigi Morichini]]
periodo=[[20 gennaio]] [[1845]] - [[19 dicembre]] [[1853]]|
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{boxBox successione|
|tipologia=episcopale|
|carica=[[Arcidiocesi di Pisa|Arcivescovo metropolita di Pisa]]
precedente=[[Giovan Battista Perretti]]|
|periodo=19 dicembre [[1853]] - 7 ottobre [[1870]]
successivo=[[Paolo Micallef]]|
|precedente=[[Giovanni Battista Parretti]]
carica=[[Arcidiocesi di Pisa|Arcivescovo di Pisa]]</br>Primate di Sardegna e Corsica|
|successivo=[[Paolo Micallef]], [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]]
periodo= [[19 dicembre]] [[1853]] - [[7 ottobre]] [[1870]]|
|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{Arcivescovi di Pisa}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Cardinali nominati da Gregorio XVI]]
[[Categoria:Vescovi e arcivescovi di Pisa]]
[[Categoria:Vescovi di Jesi]]
[[Categoria:Federalisti]]
[[Categoria:Morti a San Giuliano Terme]]
[[Categoria:Padri del Concilio Vaticano I]]