Erminio Spalla: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 14 agosto
|AnnoMorte = 1971
|Epoca = 1900
|Attività = pugile
|Attività2 = attore
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|Nazionalità = italiano
}}
 
Fu il primo pugile italiano a conquistare il titolo di Campione europeo, negli anni venti. Era il fratello minore di [[Giuseppe Spalla]], anch'egli pugile.
 
== Biografia ==
=== Formazione ===
Figlio di un agricoltore e commerciante di vini del [[Monferrato]], la sua famiglia si trasferì a [[Milano]] negli anni della sua adolescenza. Nel capoluogo lombardo, Spalla iniziò a lavorare in un laboratorio di [[scultura]], dove si mise in luce per il suo talento artistico e poi si iscrisse a un corso serale dell'[[Accademia di belle arti di Brera]]<ref name=boxenews>{{Cita web |url=http://www.boxenews.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2040&Itemid=131# |titolo=Boxenews |accesso=27 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227113621/http://www.boxenews.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2040&Itemid=131# |dataarchivio=27 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>. Secondo la leggenda, decise di cambiar vita dopo aver visto al cinema il filmato dell'incontro del Campionato del mondo dei [[pesi massimi]] tra [[Jack Johnson (pugile)|Jack Johnson]] e l'ex detentore [[James J. Jeffries|Jim Jeffries]], disputatosi a [[Reno (Nevada)|Reno]] il 4 luglio [[1910]] e conclusosi con la vittoria del pugile di colore per [[knock-out|ko]] al quindicesimo [[ripresa (pugilato)|round]]<ref name=boxenews/>. Cominciò allora a frequentare la palestra dell'[[U.S. Milanese]] con il fratello maggiore Giuseppe<ref name=monf>[http://www.ilmonferrato.it/Storage/Media/Documents/2011/08/04/442917c372794536b412b3b7a5d25700.pdf Il Monferrato]</ref>.
 
Allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]], Spalla fu arruolato nel [[41º Reggimento fanteria "Modena"|41º reggimento di fanteria]] e combatté nelle [[Giudicarie|Valli Giudicarie]], dove fu promosso al grado di [[sergente]] e meritandosi una [[Croce di guerra al valor militare|croce di guerra]]<ref name=monf/>.
 
Allo scoppio della [[Primaprima guerra mondiale]], Spalla fu arruolato nel [[41º Reggimento fanteria "Modena"|41º reggimento di fanteria]] e combatté nelle [[Giudicarie|Valli Giudicarie]], dove fu promosso al grado di [[sergente]] e meritandosi una [[Croce di guerra al valor militare|croce di guerra]]<ref name=monf/>.
Durante la seconda guerra mondiale, Erminio Spalla fu arruolato con il grado di sergente nella Regia Aeronautica e venne assegnato alla Scuola Paracadutisti di Tarquinia. Dopo aver conseguito il brevetto di paracadutista militare, fu incaricato di seguire l'istruzione degli [[Arditi distruttori della Regia Aeronautica|Arditi Distruttori Regia Aeronautica]] per quanto riguardava il pugilato, le arti marziali e le tecniche di difesa a mani nude.
 
=== Carriera pugilistica ===
Spalla iniziò la carriera professionistica alla fine del [[1918]]<ref name=spnote>[http://www.sportenote.com/vedi_dettagli.asp?id=26490 Record professionale di Erminio Spalla]</ref> e ciò non gli permise di partecipare ai [[Giochi della VI Olimpiade|Giochi Olimpici di Anversa]] del 1920. Nell'estate del 1919 gareggiò nel torneo di pugilato dei [[Giochi Interalleati]] di [[Parigi]], manifestazione riservata ai militari alleati che avevano combattuto nella prima guerra mondiale. Furono 18 le nazioni presenti (tra cui l'[[Regno hascemita dell'Hegiaz|Hegiaz]] - ora Arabia Saudita - e [[Dominion di Terranova|Terranova]] che rimase indipendente dal [[Canada]] fino al [[1949]]), 17 gli sport in programma. Spalla fu iscritto nella categoria dei [[mediomassimi]] (fino a 175 libbre di peso, circa 79&nbsp;kg) e vinse il titolo proprio nell'ultimo giorno dei Giochi, domenica 6 luglio, sconfiggendo in finale l'australiano John W. Pettybridge<ref name=spnote/>.
Spalla fu iscritto nella categoria dei [[mediomassimi]] (fino a 175 libbre di peso, circa 79&nbsp;kg) e vinse il titolo proprio nell'ultimo giorno dei Giochi, domenica 6 luglio, sconfiggendo in finale l'australiano John W. Pettybridge<ref name=spnote/>.
 
Nel 1919 salì sul ring contro il fratello Giuseppe (entrambi i fratelli erano [[pesi massimi]]) e il match finì in parità<ref>[http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Boxe/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/08/fratelli.shtml gazzetta.it]</ref>. Il 5 settembre [[1920]] divenne campione d'Italia "assoluto" sconfiggendo l'ancora imbattuto milanese [[Eugenio Pilotta]] per KO al 4º round<ref name=spnote/>. Successivamente intraprese un tour che lo portò a combattere prima a [[Berlino]], poi a [[Londra]] e negli [[Stati Uniti]]. Nella capitale tedesca pareggiò contro il campione locale Hans Breitenstraeter e poi subì la sua prima sconfitta, per KO alla sesta ripresa sotto i pugni dell'inglese Tom Cowler<ref name=spnote/>. In terra britannica ottenne due vittorie prima del limite e una sconfitta ai punti.
 
Spalla esordì sui ring d'oltre oceano il 21 maggio [[1921]], a [[Newark]], spedendo al tappeto dopo soli 2'06<nowiki>''</nowiki> della prima ripresa Frank Hagney<ref name=spnote/>. Combatté altre quattro volte negli Stati Uniti, totalizzando due vittorie (una prima del limite) e due sconfitte ai punti. Il 7 maggio [[1922]], al [[Velodromo Sempione]] di Milano, dimostrò la sua superiorità sul tedesco Breitenstraeter, mettendolo fuori combattimento alla settima ripresa. Dopo altri nove incontri, tutti vinti (sette prima del limite), Spalla si prese la rivincita con l'inglese Cowler, battendolo per KO alla sesta ripresa, al [[Teatro Adriano]] di [[Roma]]<ref name=boxrec>[{{Cita web |url=http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer |titolo=Boxrec] |accesso=27 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227123524/http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer |dataarchivio=27 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>. Qualche giorno dopo, per tale impresa ricevette i complimenti del Capo del Governo [[Mussolini]]<ref name=boxrec/>. Nel frattempo, in Patria, era stato allestito un combattimento valido per il titolo italiano dei pesi massimi tra Giuseppe Spalla e il romano [[Mariano Barbaresi]], terminato con la vittoria del fratello di Erminio, per abbandono alla nona ripresa.
 
Rientrato in Italia, Erminio Spalla il 20 maggio [[1923]], all'[[Arena Civica]] di Milano]], sconfisse ai punti in 20 riprese l'olandese [[Piet van der Veer]], divenendo il primo italiano a conquistare la cintura di campione d'Europa di pugilato<ref name=spnote/>. Difese il titolo, ancora a Milano, contro il belga Jack Humbeeck, pareggiando dopo venti riprese<ref name=spnote/>.
 
FuronoNel frattempo, quindiin Patria, unificateera dallastato [[Federazioneallestito Pugilisticaun Italiana|Federazionecombattimento pugilisticavalido per il titolo italiano dei pesi massimi tra Giuseppe Spalla e il romano [[Mariano Barbaresi]], terminato con la vittoria del fratello di Erminio, per abbandono alla nona ripresa. La categoria assoluta (di cui Erminio era detentore del titolo) e quella dei pesi massimi furono però unificate dalla [[Federazione Pugilistica Italiana|Federazione pugilistica]], con il riconoscimento di Erminio Spalla come unico detentore e il declassamento del fratello Giuseppe<ref>Orlando "Rocky" Giuliano, ''Storia del pugilato'', Longanesi, Milano, 1982, p. 321</ref>. Ciò permise a SpallaErminio di mettere vittoriosamente in palio titolo italiano e titolo europeo, il 1º dicembre 1923, sconfiggendo Mariano Barbaresi sul ring ostile del Teatro Adriano, per KO tecnico alla quinta ripresa<ref name=spnote/>.
[[File:Erminio Spalla - El Gráfico 245.jpg|miniatura|Erminio Spalla (1924)]]
Nel [[1924]], Erminio Spalla partì per il Sud America dove, il 7 marzo, a [[Buenos Aires]], affrontò l'idolo locale [[Luis Ángel Firpo]], detto “Il toro selvaggio della Pampa”. Sul palcoscenico del pugilato mondiale, all'epoca, Firpo era considerato un vero "re senza corona", per aver affrontato e scaraventato fuori dal ring, alla prima ripresa, niente meno che il campione del Mondo [[Jack Dempsey]], prima di essere messo fuori combattimento alla ripresa successiva, in un celebre combattimento che fu chiamato "l'incontro del secolo". Spalla resistette per quattordici riprese dopo aver spedito al tappeto il campione argentino nel nono round, poi fu dichiarato sconfitto per Ko tecnico<ref name=spnote/>. In seguito salì sul ring della [[Stadio Palestra Itália|Palestra Italia]] di [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] per affrontare il giovane brasiliano Benedicto Dos Santos, imbattuto dopo tre incontri vinti alla prima ripresa. Il campione italiano lo sconfisse per k.o. alla nona ripresa dopo avergli inflitto numerosi atterramenti. Dos Santos sarebbe uscito menomato dall'incontro e qualche anno dopo lo stesso Spalla avrebbe devoluto l'incasso di una sua esibizione in Brasile a favore della famiglia del pugile brasiliano.
 
Tre mesi più tardi, allo [[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]] di [[New York]], Spalla affrontò il fuoriclasse [[Gene Tunney]], astro nascente del pugilato e futuro campione mondiale. Alla prima ripresa, con un destro al mento, il campione europeo mandò al tappetocolpì lo statunitense che,con un destro peròal mento, riuscìmettendolo in aforte rialzarsidifficoltà. Nel prosieguo del match, tuttavia, Tunney procedette con una serie continua di colpi da parte di Tunney procuravaprocurando delle serie ferite al labbro e al naso dell'italiano;. alAl 7º round, tuttavia, secondo le cronache, la cieca reazione di Spalla aveva trasformatotrasformò l'incontro «in una rabbiosa sfida di wrestling» conclusa con la caduta al tappeto del suo avversario,. quando ilIl match fu allora interrotto dall'arbitro, non per squalifica, ma per KO tecnico in favore del pugile di casa<ref>[http://boxrec.com/media/index.php/Gene_Tunney_vs._Erminio_Spalla Tunney-Spalla]</ref>. Secondo Spalla, tale sconfitta fu immeritata, in quanto il match sarebbe stato interrotto senza motivo, per errore arbitrale<ref name=boxenews/>.
 
Il 28 settembre 1924, a Milano, Spalla concesse la rivincita per il titolo europeo all'olandese van der Veer, sconfiggendolo nuovamente ai punti in 20 riprese<ref name=spnote/>. Nel 1926 tornò in [[Argentina]], dove disputò una nuova sfida con Firpo, che si concluse con una vittoria ai punti sulle 12 riprese - come sostiene lo stesso Spalla nel suo libro autobiografico ''Per le strade del mondo'' - anche se, ufficialmente, il sito Boxrec riporta una sua sconfitta<ref name=boxrec/>. Perse, quindi, il titolo europeo, nel maggio del [[1926]], a [[Barcellona]], sconfitto ai punti dal basco [[Paulino Uzcudun]], futuro avversario di [[Primo Carnera]]<ref name=spnote/>.
 
Dopo un vittorioso incontro a Milano, per KO alla terza ripresa, contro l'olandese Daan Holtkamp, Spalla intraprese un altro viaggio in Argentina per affrontare, a Buenos Aires, il gigantesco [[Victorio Campolo]], alto più di due metri, da cui fu sconfitto per KO alla settima ripresa. Nel [[1927]], perse anche il titolo italiano, contro [[Riccardo Bertazzolo]], per KO alla seconda ripresa e si ritirò dal pugilato.
[[File:Spalla Erminio particolare.jpg|sinistra|thumb|Spalla Erminio particolare della guglia del duomo di Milano]]
[[File:Primo Carnera-Duomo di Milano.jpg|thumb|[[Primo Carnera]]- Erminio Spalla-Duomo di Milano]]
 
=== Carriera artistica e cinematografica ===
Dopo il ritiro dal pugilato, Spalla emigrò con la famiglia in Brasile, dove fondò una rivista sportiva e aprì una palestra<ref name=boxenews/>; nel [[1934]], a [[San Paolo del Brasile]], salì nuovamente sul ring per un unico incontro, probabilmente poco più che un'esibizione. Trasferitosi a [[Rio de Janeiro]], fu preso dalla passione del canto e, dopo aver frequentato una scuola, fu scritturato come basso da un'emittente radiofonica di Rio e una di [[Petrópolis]]<ref name=boxenews/>. Fu anche amico di grandi cantanti, come [[Enrico Caruso]], [[Beniamino Gigli]] e [[Titta Ruffo]].
 
Rientrato in Italia nel 1937, Spalla tornò a dedicarsi alla scultura e poi, a partire dal 1939, intraprese la carriera cinematografica.
Rientrato in Italia nel [[1937]], Spalla tornò a dedicarsi alla scultura e poi, a partire dal [[1939]], intraprese la carriera cinematografica. Girò in tutto 53 film, con registi come [[Mario Bonnard]], [[Amleto Palermi]], [[Goffredo Alessandrini]], [[Carmine Gallone]], [[Alessandro Blasetti]] (in: ''[[Fabiola (film 1949)|Fabiola]]'' del [[1949]]), [[René Clair]], [[Vittorio De Sica]] e [[Dino Risi]] (''[[Poveri ma belli]]'' nel [[1957]] e ''[[Il mattatore]]'' del [[1960]]). Tra le sue interpretazioni si ricorda quella del barbone Gaetano in ''[[Miracolo a Milano]]'' di Vittorio De Sica ([[1950]]), nel quale improvvisava un combattimento di boxe a pugni nudi e quella in ''[[Un uomo facile]]'', di [[Paolo Heusch]]<ref name=boxenews/>.
 
Durante la seconda guerra mondiale, Erminio Spalla fu arruolato con il grado di sergente nella [[Regia Aeronautica]] e venne assegnato alla Scuola Paracadutisti di [[Tarquinia]]. Dopo aver conseguito il brevetto di paracadutista militare, fu incaricato di seguire l'istruzione degli [[Arditi distruttori della Regia Aeronautica|Arditi Distruttori Regia Aeronautica]] per quanto riguardava il pugilato, le arti marziali e le tecniche di difesa a mani nude.
Nel [[1969]] ha anche recitato nello sceneggiato televisivo ''[[I fratelli Karamazov (miniserie televisiva)|I fratelli Karamazov]]'', di [[Sandro Bolchi]]<ref name=boxenews/>.
 
Rientrato in Italia nel [[1937]],Erminio Spalla tornò a dedicarsi alla scultura e poi, a partire dal [[1939]], intraprese la carriera cinematografica. Girògirò in tutto 53 film, con registi come [[Mario Bonnard]], [[Amleto Palermi]], [[Goffredo Alessandrini]], [[Carmine Gallone]], [[Alessandro Blasetti]] (in: ''[[Fabiola (film 1949)|Fabiola]]'' del [[1949]]), [[René Clair]], [[Vittorio De Sica]] e [[Dino Risi]] (''[[Poveri ma belli]]'' nel [[1957]] e ''[[Il mattatore]]'' del [[1960]]). Tra le sue interpretazioni si ricorda quella del barbone Gaetano in ''[[Miracolo a Milano]]'' di Vittorio De Sica ([[1950]]), nel quale improvvisava un combattimento di boxe a pugni nudi e quella in ''[[Un uomo facile]]'', di [[Paolo Heusch]]<ref name=boxenews/>.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al merito BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra
|motivazione =
|luogo =
}}
 
Nel [[1969]] ha anche recitato nello sceneggiato televisivo ''[[I fratelli Karamazov (miniserie televisiva)|I fratelli Karamazov]]'', di [[Sandro Bolchi]]<ref name=boxenews/>.
== Toponomastica ==
A [[Roma]] nel quartiere Ardeatino si trova Viale Erminio Spalla
 
== Bibliografia ==
* Erminio Spalla, ''Nella vita e sul ring'', Codara, Milano, 1928
* Erminio Spalla, ''Una tonnellata di pugni'', La Gazzetta dello Sport, Milano, 1932
* Erminio Spalla, ''Per le strade del mondo. Racconti ed avventure'', S.E.R., Venezia
* Aldo Rossi, ''Il pugilato professionistico in Italia dalle origini al 31 dicembre 1957'', Soc. tipografica forlivese, Forlì, 1958
* ''Gli attori'', Gremese editore, Roma, 2002
* Luigi Ricagni (a cura di), ''Ricerca monografica su Erminio Spalla pugile, attore, cantante lirico e... «scrittore». Omaggio a un distinto compaesano nel 40º anniversario della sua scomparsa'', Crescentino, 2011
* Mauro Parrini, ''Erminio Spalla. Il pugile artista'', Mursia editore, Milano, 2018
 
== Filmografia ==
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* ''[[Capitan Tempesta (film)|Capitan Tempesta]]'', regia di Corrado D'Errico (1942)
* ''[[Arriviamo noi!]]'', regia di Amleto Palermi (1942)
* ''[[Il leone di Damasco (film 1942)|Il leone di Damasco]]'', regia di Corrado D'Errico ed [[Enrico Guazzoni]] (1942)
* ''[[I due Foscari (film 1942)|I due Foscari]]'', regia di [[Enrico Fulchignoni]] (1942)
* ''[[Giarabub (film)|Giarabub]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1942)
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* ''[[I cavalieri del deserto]]'', regia di [[Gino Talamo]] e [[Osvaldo Valenti]] (1942)
* ''[[Il campione (film 1943)|Il campione]]'', regia di [[Carlo Borghesio]] (1943)
* ''[[Harlem (film 1943)|Harlem]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1943)
* ''[[Ogni giorno è domenica]]'', regia di [[Mario Baffico]] (1944)
* ''[[Il ratto delle Sabine (film 1945)|Il ratto delle Sabine]]'', regia di Mario Bonnard (1945)
* ''[[Ogni giorno è domenica]]'', regia di [[Mario Baffico]] (19441946)
* ''[[Senza famiglia (film 1946)|Senza famiglia]]'', regia di Giorgio Ferroni (1946)
* ''[[Ritorno al nido]]'', regia di Giorgio Ferroni (1946)
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* ''[[La bellezza del diavolo]]'', regia di [[René Clair]] (1950)
* ''[[Le sei mogli di Barbablù]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1950)
* ''[[Il deportato]]'' (''Deported''), regia di [[Robert Siodmak]] (1950)
* ''[[Miracolo a Milano]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1951)
* ''[[ChériUma BibiPulga na Balança]]'', regia di [[MarcelloLuciano PaglieroSalce]] (19551953)
* ''[[VendicataCheri-Bibi (Il forzato della Guiana)]]'' (''Chéri-Bibi''), regia di [[GiuseppeMarcello VariPagliero]] (1955)
* ''[[Vendicata!]]'', regia di [[Giuseppe Vari]] (1955)
* ''[[Torna piccina mia]]'', regia di [[Carlo Campogalliani]] (1955)
* ''[[Io piaccio]]'', regia di [[Giorgio Bianchi]] (1955)
* ''[[Il mantello rosso]]'', regia di Giuseppe Maria Scotese (1955)
* ''[[Moglie e buoi...]]'', regia di [[Leonardo De Mitri]] (1956)
* ''[[Addio sogni di gloria]]'', regia di Giuseppe Vari (1957)
* ''[[Poveri ma belli]]'', regia di [[Dino Risi]] (1957)
* ''[[Il conte di Matera]]'', regia di Luigi Capuano (1957)
Riga 137 ⟶ 123:
* ''[[Solo Dio mi fermerà]]'', regia di [[Renato Polselli]] (1957)
* ''[[Ballerina e Buon Dio]]'', regia di [[Antonio Leonviola]] (1958)
* ''[[La maja desnuda (film)|La maja desnuda]]'' (''The Naked Maja''), regia di [[Henry Koster]] (1958)
* ''[[Un uomo facile]]'', regia di [[Paolo Heusch]] (1959)
* ''[[La scimitarra del Saraceno]]'', regia di [[Piero Pierotti (regista)|Piero Pierotti]] (1959)
Riga 147 ⟶ 133:
* ''[[Taur, il re della forza bruta]]'', regia di Antonio Leonviola (1963)
 
== Doppiatori italianiCarosello ==
Nel 1957 ha partecipato alla rubrica pubblicitaria televisiva ''[[Carosello]]'' in una serie di sketch che pubblicizzavano il Brandy Gran Senior delle [[Fabbri 1905|distillerie Fabbri]], con [[Virna Lisi]], [[Sylva Koscina]], [[Dawn Addams]], [[Luciana Peverelli]], [[Nilla Pizzi]], [[Sandra Milo]], [[Isa Barzizza]] ed [[Emilio Schuberth]].
 
== Riconoscimenti ==
*[[Mario Besesti]] in ''Il bravo di Venezia'', ''La gondola del diavolo'', ''Ogni giorno è domenica'', ''Il ratto delle Sabine'', ''Il tiranno di Padova''
A [[Roma]], nel quartiere Ardeatino, si trova Vialeviale Erminio Spalla.
 
La sua immagine e quella di [[Primo Carnera]] è stata immortalata in una guglia del [[duomo di Milano]] per onorarne il valore sportivo, per volontà del governo fascista<ref>{{cita web|url=https://www.milanocittastato.it/evergreen/forse-non-sapevi-che/due-pugili-sul-tetto-del-duomo/|titolo=Due pugili sul duomo|editore=Milano città stato|accesso=20 ottobre 2021}}</ref>.
== Doppiatori italiani ==
*[[Mario Besesti]] in ''Il bravo di Venezia'', ''LaIl gondolaratto deldelle diavoloSabine'', ''Ogni giorno è domenica'', ''IlLa rattogondola delledel Sabinediavolo'', ''Il tiranno di Padova'', ''Torna piccina mia!'', ''Io piaccio''
*[[Mario Pisu]] in ''Poveri ma belli''
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al merito BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra
|motivazione =
}}
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Erminio Spalla, ''Nella vita e sul ring'', Codara, Milano, 1928
* Erminio Spalla, ''Una tonnellata di pugni'', La Gazzetta dello Sport, Milano, 1932
* Erminio Spalla, ''Per le strade del mondo. Racconti ed avventure'', S.E.R., Venezia
* Aldo Rossi, ''Il pugilato professionistico in Italia dalle origini al 31 dicembre 1957'', Soc. tipografica forlivese, Forlì, 1958
* ''Gli attori'', Gremese editore, Roma, 2002
* Luigi Ricagni (a cura di), ''Ricerca monografica su Erminio Spalla pugile, attore, cantante lirico e... «scrittore». Omaggio a un distinto compaesano nel 40º anniversario della sua scomparsa'', Crescentino, 2011
* Mauro Parrini, ''Erminio Spalla. Il pugile artista'', Mursia editore, Milano, 2018 ISBN 978-88-425-5619-0
 
== Voci correlate ==
* [[Campionato italiano di pugilato professionisti maschile dei pesi massimi]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer|titolo=Record professionale di Erminio Spalla in BoxRec.com|accesso=5 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227123524/http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer|dataarchivio=27 febbraio 2015|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.boxrec.com/media/index.php?title=Human:13549|titolo=Dati biografici di Erminio Spalla in BoxRec.com}}
* {{Imdb}}
* {{Cinematografo|nome}}
* {{cita web|http://www.ilmessaggero.it/RUBRICHE/ACCADDE_OGGI/14_agosto_1971_addio_pugile_erminio_spalla_accadde_oggi/notizie/835044.shtml|Addio al pugile Erminio Spalla}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema|pugilato}}
[[Categoria:Attori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Attori televisivi italiani]]
[[Categoria:Studenti dell'Accademia di belle arti di Brera]]