Erminio Spalla: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Formazione ===
Figlio di un agricoltore e commerciante di vini del [[Monferrato]], la sua famiglia si trasferì a [[Milano]] negli anni della sua adolescenza. Nel capoluogo lombardo
Allo scoppio della [[
=== Carriera pugilistica ===
Spalla iniziò la carriera professionistica alla fine del 1918<ref name=spnote>[http://www.sportenote.com/vedi_dettagli.asp?id=26490 Record professionale di Erminio Spalla]</ref> e ciò non gli permise di partecipare ai [[Giochi della VI Olimpiade|Giochi Olimpici di Anversa]] del 1920. Nell'estate del 1919 gareggiò nel torneo di pugilato dei [[Giochi Interalleati]] di [[Parigi]], manifestazione riservata ai militari alleati che avevano combattuto nella prima guerra mondiale. Furono 18 le nazioni presenti (tra cui l'[[Regno hascemita dell'Hegiaz|Hegiaz]] - ora Arabia Saudita - e [[Dominion di Terranova|Terranova]] che rimase indipendente dal [[Canada]] fino al 1949), 17 gli sport in programma. Spalla fu iscritto nella categoria dei [[mediomassimi]] (fino a 175 libbre di peso, circa 79 kg) e vinse il titolo proprio nell'ultimo giorno dei Giochi, domenica 6 luglio, sconfiggendo in finale l'australiano John W. Pettybridge<ref name=spnote/>.
Nel 1919 salì sul ring contro il fratello Giuseppe (entrambi i fratelli erano [[pesi massimi]]) e il match finì in parità<ref>[http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Boxe/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/08/fratelli.shtml gazzetta.it]</ref>. Il 5 settembre 1920 divenne campione d'Italia "assoluto" sconfiggendo l'ancora imbattuto milanese [[Eugenio Pilotta]] per KO al 4º round<ref name=spnote/>. Successivamente intraprese un tour che lo portò a combattere prima a [[Berlino]], poi a [[Londra]] e negli [[Stati Uniti]]. Nella capitale tedesca pareggiò contro il campione locale Hans Breitenstraeter e poi subì la sua prima sconfitta, per KO alla sesta ripresa sotto i pugni dell'inglese Tom Cowler<ref name=spnote/>. In terra britannica ottenne due vittorie prima del limite e una sconfitta ai punti.
Spalla esordì sui ring d'oltre oceano il 21 maggio 1921, a [[Newark]], spedendo al tappeto dopo soli 2'06<nowiki>''</nowiki> della prima ripresa Frank Hagney<ref name=spnote/>. Combatté altre quattro volte negli Stati Uniti, totalizzando due vittorie (una prima del limite) e due sconfitte ai punti. Il 7 maggio 1922, al [[Velodromo Sempione]] di Milano, dimostrò la sua superiorità sul tedesco Breitenstraeter, mettendolo fuori combattimento alla settima ripresa. Dopo altri nove incontri, tutti vinti (sette prima del limite), Spalla si prese la rivincita con l'inglese Cowler, battendolo per KO alla sesta ripresa, al [[Teatro Adriano]] di [[Roma]]<ref name=boxrec>{{Cita web |url=http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer |titolo=Boxrec |accesso=27 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227123524/http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer |dataarchivio=27 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>. Qualche giorno dopo, per tale impresa ricevette i complimenti del Capo del Governo [[Mussolini]]<ref name=boxrec/>.
Rientrato in Italia, Erminio Spalla il 20 maggio 1923, all'[[Arena Civica]] di Milano, sconfisse ai punti in 20 riprese l'olandese [[Piet van der Veer]], divenendo il primo italiano a conquistare la cintura di campione d'Europa di pugilato<ref name=spnote/>. Difese il titolo, ancora a Milano, contro il belga Jack Humbeeck, pareggiando dopo venti riprese<ref name=spnote/>.
[[File:Erminio Spalla - El Gráfico 245.jpg|miniatura|Erminio Spalla (1924)]]
Nel 1924 Erminio Spalla partì per il Sud America dove, il 7 marzo, a [[Buenos Aires]], affrontò l'idolo locale [[Luis Ángel Firpo]], detto “Il toro selvaggio della Pampa”. Sul palcoscenico del pugilato mondiale, all'epoca, Firpo era considerato un vero "re senza corona", per aver affrontato e scaraventato fuori dal ring, alla prima ripresa, niente meno che il campione del Mondo [[Jack Dempsey]], prima di essere messo fuori combattimento alla ripresa successiva, in un celebre combattimento che fu chiamato "l'incontro del secolo". Spalla resistette per quattordici riprese dopo aver spedito al tappeto il campione argentino nel nono round, poi fu dichiarato sconfitto per Ko tecnico<ref name=spnote/>. In seguito salì sul ring della [[Stadio Palestra Itália|Palestra Italia]] di [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] per affrontare il giovane brasiliano Benedicto Dos Santos, imbattuto dopo tre incontri vinti alla prima ripresa. Il campione italiano lo sconfisse per k.o. alla nona ripresa dopo avergli inflitto numerosi atterramenti. Dos Santos sarebbe uscito menomato dall'incontro e qualche anno dopo lo stesso Spalla avrebbe devoluto l'incasso di una sua esibizione in Brasile a favore della famiglia del pugile brasiliano.
Tre mesi più tardi, allo [[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]] di [[New York]], Spalla affrontò il fuoriclasse [[Gene Tunney]], astro nascente del pugilato e futuro campione mondiale. Alla prima ripresa
Il 28 settembre 1924, a Milano, Spalla concesse la rivincita per il titolo europeo all'olandese van der Veer, sconfiggendolo nuovamente ai punti in 20 riprese<ref name=spnote/>. Nel 1926 tornò in [[Argentina]], dove disputò una nuova sfida con Firpo, che si concluse con una vittoria ai punti sulle 12 riprese - come sostiene lo stesso Spalla nel suo libro autobiografico ''Per le strade del mondo'' - anche se, ufficialmente, il sito Boxrec riporta una sua sconfitta<ref name=boxrec/>. Perse, quindi, il titolo europeo, nel maggio del [[1926]], a [[Barcellona]], sconfitto ai punti dal basco [[Paulino Uzcudun]], futuro avversario di [[Primo Carnera]]<ref name=spnote/>.
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[[File:Spalla Erminio particolare.jpg|sinistra|thumb|Spalla Erminio particolare della guglia del duomo di Milano]]
[[File:Primo Carnera-Duomo di Milano.jpg|thumb|[[Primo Carnera]]- Erminio Spalla-Duomo di Milano]]
=== Carriera artistica e cinematografica ===
Dopo il ritiro dal pugilato, Spalla emigrò con la famiglia in Brasile, dove fondò una rivista sportiva e aprì una palestra<ref name=boxenews/>; nel 1934, a [[San Paolo del Brasile]], salì nuovamente sul ring per un unico incontro, probabilmente poco più che un'esibizione. Trasferitosi a [[Rio de Janeiro]], fu preso dalla passione del canto e, dopo aver frequentato una scuola, fu scritturato come basso da un'emittente radiofonica di Rio e una di [[Petrópolis]]<ref name=boxenews/>. Fu anche amico di grandi cantanti, come [[Enrico Caruso]], [[Beniamino Gigli]] e [[Titta Ruffo]].
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Rientrato in Italia nel 1937, Spalla tornò a dedicarsi alla scultura e poi, a partire dal 1939, intraprese la carriera cinematografica.
Durante la seconda guerra mondiale, fu arruolato con il grado di sergente nella [[Regia Aeronautica]] e venne assegnato alla Scuola Paracadutisti di [[Tarquinia]]. Dopo aver conseguito il brevetto di paracadutista militare, fu incaricato di seguire l'istruzione degli [[Arditi distruttori della Regia Aeronautica|Arditi Distruttori Regia Aeronautica]] per quanto riguardava il pugilato, le arti marziali e le tecniche di difesa a mani nude.
Erminio Spalla girò in tutto 53 film, con registi come [[Mario Bonnard]], [[Amleto Palermi]], [[Goffredo Alessandrini]], [[Carmine Gallone]], [[Alessandro Blasetti]] (in: ''[[Fabiola (film 1949)|Fabiola]]'' del 1949), [[René Clair]], [[Vittorio De Sica]] e [[Dino Risi]] (''[[Poveri ma belli]]'' nel 1957 e ''[[Il mattatore]]'' del 1960). Tra le sue interpretazioni si ricorda quella del barbone Gaetano in ''[[Miracolo a Milano]]'' di Vittorio De Sica (1950), nel quale improvvisava un combattimento di boxe a pugni nudi e quella in ''[[Un uomo facile]]''
Nel 1969 ha anche recitato nello sceneggiato televisivo ''[[I fratelli Karamazov (miniserie televisiva)|I fratelli Karamazov]]''
== Riconoscimenti ==▼
{{Onorificenze▼
|immagine = Croce di guerra al merito BAR.svg▼
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra▼
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra▼
|motivazione = ▼
}}▼
A [[Roma]], nel quartiere Ardeatino, si trova viale Erminio Spalla.▼
La sua immagine e quella di [[Primo Carnera]] è stata immortalata in una guglia del [[duomo di Milano]] per onorarne il valore sportivo, per volontà del governo fascista.<ref>{{cita web|url=https://www.milanocittastato.it/evergreen/forse-non-sapevi-che/due-pugili-sul-tetto-del-duomo/|titolo=Due pugili sul duomo|editore=Milano cittò stato|accesso=20 ottobre 2021}}</ref>▼
== Bibliografia ==▼
* Erminio Spalla, ''Nella vita e sul ring'', Codara, Milano, 1928▼
* Erminio Spalla, ''Una tonnellata di pugni'', La Gazzetta dello Sport, Milano, 1932▼
* Erminio Spalla, ''Per le strade del mondo. Racconti ed avventure'', S.E.R., Venezia▼
* Aldo Rossi, ''Il pugilato professionistico in Italia dalle origini al 31 dicembre 1957'', Soc. tipografica forlivese, Forlì, 1958▼
* ''Gli attori'', Gremese editore, Roma, 2002▼
* Luigi Ricagni (a cura di), ''Ricerca monografica su Erminio Spalla pugile, attore, cantante lirico e... «scrittore». Omaggio a un distinto compaesano nel 40º anniversario della sua scomparsa'', Crescentino, 2011▼
* Mauro Parrini, ''Erminio Spalla. Il pugile artista'', Mursia editore, Milano, 2018 ISBN 978-88-425-5619-0▼
== Filmografia ==
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* ''[[Capitan Tempesta (film)|Capitan Tempesta]]'', regia di Corrado D'Errico (1942)
* ''[[Arriviamo noi!]]'', regia di Amleto Palermi (1942)
* ''[[Il leone di Damasco (film 1942)|Il leone di Damasco]]'', regia di Corrado D'Errico ed [[Enrico Guazzoni]] (1942)
* ''[[I due Foscari (film 1942)|I due Foscari]]'', regia di [[Enrico Fulchignoni]] (1942)
* ''[[Giarabub (film)|Giarabub]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1942)
Riga 129 ⟶ 108:
* ''[[La bellezza del diavolo]]'', regia di [[René Clair]] (1950)
* ''[[Le sei mogli di Barbablù]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1950)
* ''[[Il deportato]]'' (''Deported''), regia di [[Robert Siodmak]] (1950)
* ''[[Miracolo a Milano]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1951)
* ''[[Uma Pulga na Balança]]'', regia di [[Luciano Salce]] (1953)
* ''[[Cheri-Bibi (Il forzato della Guiana)]]'' (''Chéri-Bibi''), regia di [[Marcello Pagliero]] (1955)
* ''[[Vendicata!]]'', regia di [[Giuseppe Vari]] (1955)
* ''[[Torna piccina mia]]'', regia di [[Carlo Campogalliani]] (1955)
* ''[[Io piaccio]]'', regia di [[Giorgio Bianchi]] (1955)
Riga 142 ⟶ 123:
* ''[[Solo Dio mi fermerà]]'', regia di [[Renato Polselli]] (1957)
* ''[[Ballerina e Buon Dio]]'', regia di [[Antonio Leonviola]] (1958)
* ''[[La maja desnuda (film)|La maja desnuda]]'' (''The Naked Maja''), regia di [[Henry Koster]] (1958)
* ''[[Un uomo facile]]'', regia di [[Paolo Heusch]] (1959)
* ''[[La scimitarra del Saraceno]]'', regia di [[Piero Pierotti (regista)|Piero Pierotti]] (1959)
Riga 151 ⟶ 132:
* ''[[L'ira di Achille]]'', regia di [[Marino Girolami]] (1962)
* ''[[Taur, il re della forza bruta]]'', regia di Antonio Leonviola (1963)
Nel 1957 ha partecipato alla rubrica pubblicitaria televisiva ''[[Carosello]]'' in una serie di ''sketch'' che pubblicizzavano il Brandy Gran Senior delle [[Fabbri 1905|distillerie Fabbri]], con [[Virna Lisi]], [[Sylva Koscina]], [[Dawn Addams]], [[Luciana Peverelli]], [[Nilla Pizzi]], [[Sandra Milo]], [[Isa Barzizza]] ed [[Emilio Schuberth]].▼
==
▲Nel 1957 ha partecipato alla rubrica pubblicitaria televisiva ''[[Carosello]]'' in una serie di
▲== Riconoscimenti ==
*[[Mario Besesti]] in ''Il bravo di Venezia'', ''La gondola del diavolo'', ''Ogni giorno è domenica'', ''Il ratto delle Sabine'', ''Il tiranno di Padova'', ''Torna piccina mia!''▼
▲A [[Roma]], nel quartiere Ardeatino, si trova viale Erminio Spalla.
▲La sua immagine e quella di [[Primo Carnera]] è stata immortalata in una guglia del [[duomo di Milano]] per onorarne il valore sportivo, per volontà del governo fascista
== Doppiatori italiani ==
▲*[[Mario Besesti]] in ''Il bravo di Venezia'', ''
*[[Mario Pisu]] in ''Poveri ma belli''
== Onorificenze ==
▲{{Onorificenze
▲|immagine = Croce di guerra al merito BAR.svg
▲|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra
▲|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra
▲|motivazione =
▲}}
==Note==
<references/>
▲== Bibliografia ==
▲* Erminio Spalla, ''Nella vita e sul ring'', Codara, Milano, 1928
▲* Erminio Spalla, ''Una tonnellata di pugni'', La Gazzetta dello Sport, Milano, 1932
▲* Erminio Spalla, ''Per le strade del mondo. Racconti ed avventure'', S.E.R., Venezia
▲* Aldo Rossi, ''Il pugilato professionistico in Italia dalle origini al 31 dicembre 1957'', Soc. tipografica forlivese, Forlì, 1958
▲* ''Gli attori'', Gremese editore, Roma, 2002
▲* Luigi Ricagni (a cura di), ''Ricerca monografica su Erminio Spalla pugile, attore, cantante lirico e... «scrittore». Omaggio a un distinto compaesano nel 40º anniversario della sua scomparsa'', Crescentino, 2011
▲* Mauro Parrini, ''Erminio Spalla. Il pugile artista'', Mursia editore, Milano, 2018 ISBN 978-88-425-5619-0
== Voci correlate ==
* [[Campionato italiano di pugilato professionisti maschile dei pesi massimi]]
== Altri progetti ==
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