Erminio Spalla: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biografia
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Doppiatori italiani: aggiungo dati
 
(8 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 40:
== Biografia ==
=== Formazione ===
Figlio di un agricoltore e commerciante di vini del [[Monferrato]], la sua famiglia si trasferì a [[Milano]] negli anni della sua adolescenza. Nel capoluogo lombardo, Spalla iniziò a lavorare in un laboratorio di [[scultura]], dove si mise in luce per il suo talento artistico e poi si iscrisse a un corso serale dell'[[Accademia di belle arti di Brera]]<ref name=boxenews>{{Cita web |url=http://www.boxenews.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2040&Itemid=131 |titolo=Boxenews |accesso=27 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227113621/http://www.boxenews.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2040&Itemid=131# |dataarchivio=27 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>. Secondo la leggenda, decise di cambiar vita dopo aver visto al cinema il filmato dell'incontro del Campionato del mondo dei [[pesi massimi]] tra [[Jack Johnson (pugile)|Jack Johnson]] e l'ex detentore [[James J. Jeffries|Jim Jeffries]], disputatosi a [[Reno (Nevada)|Reno]] il 4 luglio 1910 e conclusosi con la vittoria del pugile di colore per [[knock-out|ko]] al quindicesimo [[ripresa (pugilato)|round]]<ref name=boxenews/>. Cominciò allora a frequentare la palestra dell'[[U.S. Milanese]] con il fratello maggiore Giuseppe<ref name=monf>[http://www.ilmonferrato.it/Storage/Media/Documents/2011/08/04/442917c372794536b412b3b7a5d25700.pdf Il Monferrato]</ref>.
 
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], Spalla fu arruolato nel [[41º Reggimento fanteria "Modena"|41º reggimento di fanteria]] e combatté nelle [[Giudicarie|Valli Giudicarie]], dove fu promosso al grado di [[sergente]] e meritandosi una [[Croce di guerra al valor militare|croce di guerra]]<ref name=monf/>.
Riga 49:
Nel 1919 salì sul ring contro il fratello Giuseppe (entrambi i fratelli erano [[pesi massimi]]) e il match finì in parità<ref>[http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Boxe/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/08/fratelli.shtml gazzetta.it]</ref>. Il 5 settembre 1920 divenne campione d'Italia "assoluto" sconfiggendo l'ancora imbattuto milanese [[Eugenio Pilotta]] per KO al 4º round<ref name=spnote/>. Successivamente intraprese un tour che lo portò a combattere prima a [[Berlino]], poi a [[Londra]] e negli [[Stati Uniti]]. Nella capitale tedesca pareggiò contro il campione locale Hans Breitenstraeter e poi subì la sua prima sconfitta, per KO alla sesta ripresa sotto i pugni dell'inglese Tom Cowler<ref name=spnote/>. In terra britannica ottenne due vittorie prima del limite e una sconfitta ai punti.
 
Spalla esordì sui ring d'oltre oceano il 21 maggio 1921, a [[Newark]], spedendo al tappeto dopo soli 2'06<nowiki>''</nowiki> della prima ripresa Frank Hagney<ref name=spnote/>. Combatté altre quattro volte negli Stati Uniti, totalizzando due vittorie (una prima del limite) e due sconfitte ai punti. Il 7 maggio 1922, al [[Velodromo Sempione]] di Milano, dimostrò la sua superiorità sul tedesco Breitenstraeter, mettendolo fuori combattimento alla settima ripresa. Dopo altri nove incontri, tutti vinti (sette prima del limite), Spalla si prese la rivincita con l'inglese Cowler, battendolo per KO alla sesta ripresa, al [[Teatro Adriano]] di [[Roma]]<ref name=boxrec>{{Cita web |url=http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer |titolo=Boxrec |accesso=27 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227123524/http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=013549&cat=boxer |dataarchivio=27 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>. Qualche giorno dopo, per tale impresa ricevette i complimenti del Capo del Governo [[Mussolini]]<ref name=boxrec/>. Nel frattempo, in Patria, era stato allestito un combattimento valido per il titolo italiano dei pesi massimi tra Giuseppe Spalla e il romano [[Mariano Barbaresi]], terminato con la vittoria del fratello di Erminio, per abbandono alla nona ripresa.
 
Rientrato in Italia, Erminio Spalla il 20 maggio 1923, all'[[Arena Civica]] di Milano, sconfisse ai punti in 20 riprese l'olandese [[Piet van der Veer]], divenendo il primo italiano a conquistare la cintura di campione d'Europa di pugilato<ref name=spnote/>. Difese il titolo, ancora a Milano, contro il belga Jack Humbeeck, pareggiando dopo venti riprese<ref name=spnote/>.
 
FuronoNel frattempo, quindiin Patria, unificateera dallastato [[Federazioneallestito Pugilisticaun Italiana|Federazionecombattimento pugilisticavalido per il titolo italiano dei pesi massimi tra Giuseppe Spalla e il romano [[Mariano Barbaresi]], terminato con la vittoria del fratello di Erminio, per abbandono alla nona ripresa. La categoria assoluta (di cui Erminio era detentore del titolo) e quella dei pesi massimi furono però unificate dalla [[Federazione Pugilistica Italiana|Federazione pugilistica]], con il riconoscimento di Erminio Spalla come unico detentore e il declassamento del fratello Giuseppe<ref>Orlando "Rocky" Giuliano, ''Storia del pugilato'', Longanesi, Milano, 1982, p. 321</ref>. Ciò permise a SpallaErminio di mettere vittoriosamente in palio titolo italiano e titolo europeo, il 1º dicembre 1923, sconfiggendo Mariano Barbaresi sul ring ostile del Teatro Adriano, per KO tecnico alla quinta ripresa<ref name=spnote/>.
[[File:Erminio Spalla - El Gráfico 245.jpg|miniatura|Erminio Spalla (1924)]]
Nel 1924 Erminio Spalla partì per il Sud America dove, il 7 marzo, a [[Buenos Aires]], affrontò l'idolo locale [[Luis Ángel Firpo]], detto “Il toro selvaggio della Pampa”. Sul palcoscenico del pugilato mondiale, all'epoca, Firpo era considerato un vero "re senza corona", per aver affrontato e scaraventato fuori dal ring, alla prima ripresa, niente meno che il campione del Mondo [[Jack Dempsey]], prima di essere messo fuori combattimento alla ripresa successiva, in un celebre combattimento che fu chiamato "l'incontro del secolo". Spalla resistette per quattordici riprese dopo aver spedito al tappeto il campione argentino nel nono round, poi fu dichiarato sconfitto per Ko tecnico<ref name=spnote/>. In seguito salì sul ring della [[Stadio Palestra Itália|Palestra Italia]] di [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] per affrontare il giovane brasiliano Benedicto Dos Santos, imbattuto dopo tre incontri vinti alla prima ripresa. Il campione italiano lo sconfisse per k.o. alla nona ripresa dopo avergli inflitto numerosi atterramenti. Dos Santos sarebbe uscito menomato dall'incontro e qualche anno dopo lo stesso Spalla avrebbe devoluto l'incasso di una sua esibizione in Brasile a favore della famiglia del pugile brasiliano.
Riga 74:
Erminio Spalla girò in tutto 53 film, con registi come [[Mario Bonnard]], [[Amleto Palermi]], [[Goffredo Alessandrini]], [[Carmine Gallone]], [[Alessandro Blasetti]] (in: ''[[Fabiola (film 1949)|Fabiola]]'' del 1949), [[René Clair]], [[Vittorio De Sica]] e [[Dino Risi]] (''[[Poveri ma belli]]'' nel 1957 e ''[[Il mattatore]]'' del 1960). Tra le sue interpretazioni si ricorda quella del barbone Gaetano in ''[[Miracolo a Milano]]'' di Vittorio De Sica (1950), nel quale improvvisava un combattimento di boxe a pugni nudi e quella in ''[[Un uomo facile]]'' di [[Paolo Heusch]]<ref name=boxenews/>.
 
Nel 1969 ha anche recitato nello sceneggiato televisivo ''[[I fratelli Karamazov (miniserie televisiva)|I fratelli Karamazov]]'' di [[Sandro Bolchi]]<ref name=boxenews/>.
 
Muore a Roma il 14 agosto 1971 e riposa al [[cimitero del Verano]].
 
== Riconoscimenti ==
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al merito BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra
|motivazione =
}}
 
A [[Roma]], nel quartiere Ardeatino, si trova viale Erminio Spalla.
 
La sua immagine e quella di [[Primo Carnera]] è stata immortalata in una guglia del [[duomo di Milano]] per onorarne il valore sportivo, per volontà del governo fascista.<ref>{{cita web|url=https://www.milanocittastato.it/evergreen/forse-non-sapevi-che/due-pugili-sul-tetto-del-duomo/|titolo=Due pugili sul duomo|editore=Milano città stato|accesso=20 ottobre 2021}}</ref>
 
== Filmografia ==
Riga 147 ⟶ 133:
* ''[[Taur, il re della forza bruta]]'', regia di Antonio Leonviola (1963)
 
== TelevisioneCarosello ==
Nel 1957 ha partecipato alla rubrica pubblicitaria televisiva ''[[Carosello]]'' in una serie di ''sketch'' che pubblicizzavano il Brandy Gran Senior delle [[Fabbri 1905|distillerie Fabbri]], con [[Virna Lisi]], [[Sylva Koscina]], [[Dawn Addams]], [[Luciana Peverelli]], [[Nilla Pizzi]], [[Sandra Milo]], [[Isa Barzizza]] ed [[Emilio Schuberth]].
 
== Riconoscimenti ==
A [[Roma]], nel quartiere Ardeatino, si trova viale Erminio Spalla.
 
La sua immagine e quella di [[Primo Carnera]] è stata immortalata in una guglia del [[duomo di Milano]] per onorarne il valore sportivo, per volontà del governo fascista.<ref>{{cita web|url=https://www.milanocittastato.it/evergreen/forse-non-sapevi-che/due-pugili-sul-tetto-del-duomo/|titolo=Due pugili sul duomo|editore=Milano città stato|accesso=20 ottobre 2021}}</ref>.
== Doppiatori italiani ==
*[[Mario Besesti]] in ''Il bravo di Venezia'', ''Il ratto delle Sabine'', ''Ogni giorno è domenica'', ''La gondola del diavolo'', ''Il tiranno di Padova'', ''Torna piccina mia!'', ''Io piaccio''
 
*[[Mario Besesti]] in ''Il bravo di Venezia'', ''Il ratto delle Sabine'', ''Ogni giorno è domenica'', ''La gondola del diavolo'', ''Il tiranno di Padova'', ''Torna piccina mia!''
*[[Mario Pisu]] in ''Poveri ma belli''
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al merito BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra
|motivazione =
}}
 
==Note==