Castellazzo Bormida: differenze tra le versioni

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{{NN|Piemonte|marzofebbraio 20092024}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Castellazzo Bormida
|Panorama = Castellazzo Bormida-chiesa san martino-complesso.jpg
|Didascalia = La chiesa di San Martino
|Bandiera = Castellazzo Bormida-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Castellazzo Bormida-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Alessandria
|Amministratore locale = Gianfranco Ferraris
|Partito = [[lista civica]] Ferraris Gianfranco detto Gil
|Data elezione = 6-6-2016
|Data istituzionerielezione = 4-10-2021
|Mandato = 2
|Altitudine=
|Data istituzione =
|Abitanti=4526
|Altitudine =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2017&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
|Sottodivisioni = Fontanasse, Rampina
|Aggiornamento abitanti=31-8-2017
|Divisioni confinanti = [[Alessandria]], [[Borgoratto Alessandrino]], [[Casal Cermelli]], [[Castelspina]], [[Frascaro]], [[Frugarolo]], [[Gamalero]], [[Oviglio]], [[Predosa]]
|Sottodivisioni=Fontanasse, Rampina
|Divisioni confinanti=[[Alessandria]], [[Borgoratto Alessandrino]], [[Casal Cermelli]], [[Castelspina]], [[Frascaro]], [[Frugarolo]], [[Gamalero]], [[Oviglio]], [[Predosa]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2567
|Nome abitanti = castellazzesi
|Patrono = [[Stefano protomartire|Santo Stefano]]
|Festivo = il martedì dopo la III domenica di settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Castellazzo Bormida (province of Alessandria, region Piedmont, Italy).jpgsvg
|Didascalia mappa = Mappa del Comune di Castellazzo Bormida all'interno della Provincia di Alessandria
|Diffusività=
}}
 
'''Castellazzo Bormida''' (''Ël Castlass an Bormia'' in [[Lingua piemontese|piemontese]]), anticamente denominato ''Gamondio'', è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:4526Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Alessandria]], in [[Piemonte]].
 
Il comune è situato nella pianura tra l'[[Orba (torrente)|Orba]] e la [[Bormida (fiume)|Bormida]].
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* Cascina Campagna con la chiesa di [[Madonna della Neve|Santa Maria della Neve]]
* Cascina Campagnotta
* Cascina Scacca con la chiesa di Santa Caterina alla Scacca.
* Cascina Bruciata
* Cascina Zerba con la chiesa di [[Maria Maddalena|Santa Maria Maddalena]]
* Cascina Maddalena (un tempo con la chiesa di [[Maria Maddalena|Santa Maria Maddalena]])
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* Cascina Bergamina (un tempo con, nelle vicinanze, la chiesa di San Giovanni del Martuzzo detto anche San Giovanni dei Cavalieri di Malta o San Giovanni delle Rane).
* Cascina Rampina
* Cascina Costantina, un tempo dimora di nobili
 
Il territorio comunale è attraversato della [[Autostrada A26 (Italia)|Autostrada A26]], dalla linea ferroviaria Alessandria-[[Ovada]] nel centro abitato, dalla linea Alessandria-[[Acqui Terme]] e dalla linea Alessandria-[[Nizza Monferrato]]-[[Canelli]] nella parte ovest verso il confine con Oviglio.
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=== XV-XVII secolo ===
Nel [[1437]] il borgo viene infeudato dai Visconti a Vitaliano Borromeo, e nell'Autunno del 1499, a Francesco Bernardino I Visconti, Signore di Brignano (Bergamo). Il feudo rimase nell'orbita di [[Milano]] fino alla morte di Francesco II Sforza, nel [[1535]]. Dopo il controllo milanese, inizia la dominazione spagnola che durerà 146 anni. La famiglia napoletana di origine spagnola dei [[d'Avalos]] tenne il feudo di Castellazzo dal 1531 (con l'investitura di [[Alfonso III d'Avalos]] da parte di [[Carlo V d'Asburgo]]) al 1651, quando i fratelli [[Andrea d'Avalos|Andrea]] e Francesco d'Avalos lo cedettero alla famiglia [[Pallavicino]] di Genova.<ref>Francesco Guasco, ''Dizionario feudale degli antichi stati sardi e della Lombardia'', volume 1, Pinerolo, 1911, in ''[[Biblioteca della Società storicaStorica subalpinaSubalpina]]'', Volume 54, p. 454</ref>
 
=== XVIII secolo ===
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=== XX secolo ===
All'inizio del XX secolo le confraternite perdono vigore, e in vario modo scompaiono le piccole chiese di San Rocco, San Michele, Santissima Annunziata, San Giovanni e Santa Croce.
{{Immagine grande|Castellazzo Bormida - Panorama invernale (gennaio 2011).jpg|800px|vedutaVeduta invernale di Castellazzo Bormida dal viale Madonnina dei Centauri}}
 
=== Sport Simboli===
Lo stemma storico è stato riconosciuto con DCG n. 10916 del 4 dicembre 1932.<ref>{{cita testo|autore= Comune di Castellazzo Bormida |titolo= Statuto |posizione= Articolo 4 - ''Stemma e Gonfalone'' |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-al-castellazzo-bormida.pdf }}</ref>
{{Citazione|D'argento al [[Castello (araldica)|castello]] di tre torri, di rosso, fondato sulla campagna di verde.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Manno|titolo=Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia |volume= 4|anno= 1892 |editore=Fratelli Bocca Editori|città=Torino |url= https://www.museotorino.it/resources/pdf/books/338.1/#182 |voce= Castellazzo Bormida |p=172}}</ref>}}
 
Il gonfalone è un drappo di rosso concesso con DPR dell'11 giugno 1980.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1344|titolo=Castellazzo Bormida|accesso=9 agosto 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Citazione|L'imperatore [[Carlo Magno]] si fermò a Gamondio, e vi fece costruire molte bellissime chiese, e altre ne restaurò|''Chronicon Imaginis Mundi'', Iacopo da Acqui<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/iacopo-da-acqui_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Iacopo da Acqui|autore=Paolo Chiesa|sito=www.treccani.it|editore=Treccani|data=2004|accesso=15 giugno 2016}}</ref>. [[1320]] circa}}
 
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] della Corte ====
La chiesa di Santa Maria della Corte viene citata per la prima volta in un istrumento del [[1005]] che nomina la fondazione della chiesa "in curte regia Gamundii" (da cui il suffisso della Corte) da parte di Maria figlia del re [[Anscarici|anscarico]] [[Adalberto II d'Ivrea]]. Fin dall'inizio la chiesa è parrocchiale.<br />
Nel [[1443]] la chiesa con annesso convento, costruito agli inizi del [[XV secolo]], passa ai padri [[Servi di Maria|serviti]].
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La chiesa di Santa Maria della Corte è la prima parrocchia del paese e si può vantare del leone alato simbolo di Venezia, lasciato appunto dalla serenissima repubblica di Venezia.
 
==== Chiesa di [[Martino di Tours|San Martino]] ====
Sicuramente è la chiesa più antica di Castellazzo, fondata sicuramente prima del [[1000]].
Il primo documento che la cita è un atto redatto nel [[1106]] nella piazza attigua dove si trova anche l'indicazione di Gamondio libero comune
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La facciata viene completata nel [[1561]]. Nel [[1895]] prende fuoco il campanile posteriore. Viene ricostruito sopraelevandolo di 15 metri sulle strutture del precedente dall'architetto Giuseppe Boidi Trotti. Negli anni trenta la chiesa viene ristrutturata per riportarla al suo stato iniziale, scrostando l'esterno che era colorato a rigoni orizzontali. La chiesa di San Martino è la seconda parrocchia del paese.
 
==== Chiesa dei Santi [[Carlo Borromeo|Carlo]] ed [[Anna (madre die Maria)|Anna]] ====
[[File:Castellazzo Bormida-chiesa ss carlo e anna-facciata.jpg|thumb|La chiesa dei Santi Carlo e Anna]]
La chiesa venne costruita per volontà testamentarie di Maddalena Trotti e nel [[1631]] venne posata la prima pietra. Le guerre del periodo ritardarono i lavori, che vennero interrotti per mancanza di materiale e mano d'opera (nel frattempo il titolo di parrocchia era tenuto dal vicinissimo oratorio della Santissima Annunziata). Nel [[1665]] venne terminato il coro e nel [[1714]] venne consacrata. Nel [[1892]], su progetto dell'[[ingegnere]] [[Crescentino Caselli]], venne rialzato il campanile.
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La chiesa dei Santi Carlo ed Anna è la terza parrocchia del paese.
Nel 1720, Paolo Francesco Danei (Ovada, 3 gennaio 1694&nbsp;– Roma, 18 ottobre 1775), sentendosi chiamato da Dio a fondare un nuovo istituto, dopo aver indossato un abito di penitenza il 22 novembre 1720, con il consenso del Vescovo di Alessandria, Mons. Franscesco[[Francesco Giuseppe Arborio di Gattinara]], visse per 40 giorni nel piccolo locale attiguo alla sacrestia della Chiesa dei Santi Carlo ed Anna, in totale nascondimentoisolamento con digiuno e molta preghiera scrisse la regola di quella che sarebbe poi diventata la [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo]] (Passionisti).
 
==== Chiesa di Santo Stefano ====
[[File:Castellazzo Bormida-municipio2.jpg|thumb|Il palazzo comunale]]
La chiesa di Santo Stefano "extra muros" ha un'origine certamente monastica per la sua lontananza dall'abitato di allora. La fondazione risale all'incirca alla metà dell'[[XI secolo]] dall'impronta romanica che l'edificio conserva: tre [[Abside|absidi]] (rimaneggiate nel corso dei secoli) e la [[cripta]].
Le absidi trovano le loro gemelle nell'[[Sezzadio#Abbazia di Santa Giustina|Abbazia di Santa Giustina di Sezzè (Sezzadio)]] da cui dipese, dello stesso periodo, ma anche a Castellazzo si ha nella storia un'altra chiesa con tre absidi: San Giovanni del Mortuzzo o delle rane. L'antica Santo Stefano vede periodi di abbandono nel [[XVI secolo|500]] e solo alla fine del secolo (1596-97) vengono iniziati i lavori di restauro che si protrarranno fini alla metà del [[XVII secolo|1600]]. La chiesa viene rialzata e la facciata completamente rifatta. La chiesa, oggi di proprietà del comune, ha subito dei restauri nel [[1997]]-[[1998|98]] che hanno portato alla luce che le dimensioni in pianta dell'oratorio originale erano le stesse di quello giunto ai giorni nostri.
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==== Oratori ====
[[File:Castellazzo Bormida-chiesa san sebastiano-facciata.jpg|thumb|L'oratorio di San Sebastiano]]
* '''Oratorio di [[Antonio abate|Sant'Antonio abate]]''': la confraternita di Sant'Antonio fu l'unica a possedere due chiese contemporaneamente, una nel centro e una nella campagna. L'attuale edificazione è del [[1699]]. La facciata è una rifinitura di fine Ottocento inizio Novecento.
* '''Oratorio della Santissima Pietà''': la confraternita già presente nel [[1298]] riappare nella storia intorno al [[1496]] con l'oratorio di San Sebastiano in Borgo Nuovo che verrà soppiantato dall'attuale oratorio. Fino al settecento l'oratorio era affiancato dall'ospedale di Santa Caterina, poi confluito nell'ospedale riunito. A [[Natale]] ospita un grande [[Presepe|presepio]] meccanico
* '''Oratorio di [[San Sebastiano]]''': l'oratorio non viene citato nell'elenco delle chiese del [[1576]] ma sapendo che era presente una chiesa di San Sebastiano in Borgo nuovo già nel 1496 sicuramente questa è più vecchia. La confraternita dell'oratorio aveva anche acquistato l'ospedale di [[Bernardino da Siena|San Bernardino]], che diventò dei Santi Bernardino e Sebastiano; l'ospedale confluito nel [[1760]] con il Santa Caterina formerà l'ospedale dei Santi Bernardino e Caterina. L'oratorio sicuramente arretrato rispetto all'originale presenta una volta e una facciata costruite nell'Ottocento.
* '''Oratorio della Santissima [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] di via Roma o della Contrada Grande''': la sua prima edificazione era stata possibile grazie al recupero del materiale dalla ormai demolita chiesa di Sant'Andrea, presso la porta di San Lazzaro. Intorno al [[1790]] iniziano i lavori per la riedificazione dell'oratorio che gravava in pessime condizioni. Varie assonanze interne ed esterne con lo scomparso oratorio di San Michele fanno propendere che l'architetto fu sempre Giuseppe Zani.
 
==== Chiese ed Oratori adibiti ad altri usi ====
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Le mura del quattrocento dette "le mura nuove", formavano un pentagono intorno al comune; oggi il percorso delle mura è ancora visibile dagli spalti che ne ripercorrono fedelmente il percorso dividendo il centro storico dalla periferia.
Il torrione è a pianta circolare, è collegato attraverso ad un sistema di camminamenti sotterranei che portano al Castello. Il torrione è stato in tempo recente un deposito di ghiaccio.
 
===== Palazzo municipale =====
Il Palazzo del Municipio di Castellazzo Bormida iniziò a prendere forma nel [[1883]], sostituendo il vecchio Palazzo del Pretorio e demolendo la storica chiesa di San Giacomo dei Serviti, che si trovava nell'attuale via Emanuele Boidi.
 
Il progetto fu affidato all'ingegnere Giulio Leale di Alessandria e approvato ufficialmente il 7 dicembre 1882. Il nuovo edificio doveva ospitare sia gli uffici comunali che le scuole dell'obbligo. Per realizzare l'opera fu contratto un mutuo di 179.000 lire con la [[Cassa Depositi e Prestiti|Cassa dei Depositi e Prestiti]], da rimborsare in trent'anni, come sancito da un decreto della Deputazione Provinciale di Alessandria il 29 gennaio 1883. Il 2 dicembre 1883, un Regio Decreto firmato da [[Umberto I di Savoia|Umberto I]] ne dichiarò la pubblica utilità.[[File:Castellazzo Bormida-municipio2.jpg|thumb|Il palazzo comunale|sinistra]]Gli uffici comunali, secondo il progetto, comprendevano una serie di locali: una sala riunioni per il [[Consiglio comunale (ordinamento italiano)|consiglio comunale]], una per la [[Giunta comunale|giunta]], l'ufficio del [[Sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]], l'ufficio del [[Segretario comunale e provinciale|segretario]], una sala d'archivio, l'ufficio dello stato civile, l'ufficio del catasto, quello del capo della guardia campestre, la pretura, una sala d'udienza, il gabinetto del pretore, l'ufficio dei cancellieri, l'ufficio dell'usciere, l'ufficio dell'archivista, una stanza per i testimoni, l'archivio notarile, stanze per gli inservienti del carcere (distinte per uomini e donne), l'alloggio del custode e una latrina. Era inoltre previsto un alloggio per i carabinieri, dotato di camere da letto e cucina.
 
Per le scuole, il progetto prevedeva una divisione tra la sezione maschile e quella femminile. Ogni sezione era composta da diverse aule, una stanza per le riunioni dei maestri, una per la direzione, l'alloggio del bidello e della bidella e le relative latrine. Inoltre, vi erano due cortili distinti, uno per le scuole femminili e uno per quelle maschili.
 
L'intero complesso copriva una superficie di circa 2.700 metri quadrati. La costruzione fu affidata all'impresa di Sebastiano Ratti, che stipulò il contratto nel 1884. L'edificio venne completato e collaudato nel 1886, con l'utilizzo pieno a partire dal 1890. Il palazzo si trova tra le vie XXV Aprile, via Emanuele Boidi e via Cavour. Il processo di costruzione non fu privo di difficoltà, poiché emersero numerosi reclami e ricorsi da parte degli ex proprietari dei terreni, oltre a un'indagine pubblica sulla regolarità della fornitura delle inferriate dell'edificio e una citazione del Comune contro l'impresario per inadempienze contrattuali.
 
L'edificio si distingue per un lungo porticato al piano terreno e una sezione centrale più elevata, arricchita da [[Parasta|paraste]] ioniche di ordine gigante con un timpano triangolare. Di particolare valore sono lo scalone in pietra e la sala consiliare. Quest'ultima, situata al primo piano del palazzo, conserva ancora oggi gli scranni originali ottocenteschi della Pretura di Castellazzo, soppressa nel 1890.
 
== Società ==
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== Cultura ==
 
'''Biblioteche'''
 
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===== Palio dell'oca =====
Il Palio dell'oca è una manifestazione folkloristica che viene organizzata ogni anno la III domenica di settembre. VieneSi svoltosvolge in piazza Vittorio Emanuele II (la piazza centrale), dove con delle balle di paglia viene creato un percorso a forma di "U", dove vengovengono fatte correre le oche. Durante il palio vengonosi disputano anche disputati dei giochi tra i vari partecipanti dei rioni quali: il tiro alla fune, l'ago nel pagliaio ecc.
 
[[File:Castellazzo Bormida - Palio dell'oca 2007.jpg|thumb|una delle corseCorsa della XXII edizione (2007) del Palio dell'oca]]
La tabella riporta i rioni partecipanti alle ultime edizioni:
{| class="wikitable sortable" border="1"
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===== Mostra Mercato della zucca =====
La Mostra Mercato della zucca è l'ultima manifestazione del settembre castellazzese. Nata nel [[1992]], viene organizzata ogni anno per elogiare uno dei prodotti tipici castellazzesi, la zucca. Durante la manifestazione i produttori locali organizzano un'esposizione dei loro prodotti e vengono preparati diversi piatti a base di zucca che possono essere degustati; durantemusica dal vivo e animazioni accompagnano la manifestazionefesta.
Da due anni a questa parte nella giornata di domenica per tutto il giorno viene proposta musica dal vivo e animazione con la simpatia di Ferruccio noto cantante e showman predosino - ovadese.
 
=== Sport ===
* Squadra di calcio: U.S. Castellazzo, milita nel campionato di Serie D
* Squadra di basket: B.C.C.Castellazzo Bormida
* Gruppo Podistico Cartotecnica Piemontese di Castellazzo Bormida
* Moto Club Castellazzo Bormida fondato nel 1933
* Castellazzo Calcio a 7
 
== Prodotti tipici locali ==
* [[Beta vulgaris|Barbabietola rossa]]: grazie detta in castellazzese ''biarava''
* [[Scorzonera]]: radice consumata prevalentemente in [[Liguria]]
* [[Zucca]]
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Pietro Guglielmero |Inizio = 26 maggio 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Ferraris |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Ferraris |Inizio = 14 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[lista civica]] Solidarietà progresso |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico Ravetti |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[lista civica]] Solidarietà progresso |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico Ravetti |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 26 maggio 2014 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Ferraris |Inizio = 26 maggio 2014 |Fine = 21 luglio 2015 |Partito = [[lista civica]]: solidarietàSolidarietà progresso |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Raffaele Ricciardi |Inizio = 21 luglio 2015 |Fine = ''in7 carica''giugno 2016 |Partito = - |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Ferraris |Inizio = 7 giugno 2016 |Fine = 4 ottobre 2021 |Partito = [[lista civica]] Lealtà esperienza rinnovamento |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Ferraris |Inizio = 4 ottobre 2021 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]] Ferraris Gianfranco detto Gil |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
* Squadra di calcio: U.S. Castellazzo, milita nel campionato di Serie DPromozione
* Squadra di basket: B.C.C.Castellazzo Bormida
* Gruppo Podistico Cartotecnica Piemontese di Castellazzo Bormida
* Moto Club Castellazzo Bormida fondato nel 1933
* Castellazzo Calcio a 7
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
Immagine:Castellazzo Bormida-Campanile San Carlo.jpg|Campanile della chiesa parrocchiale dei Santi Carlo ed Anna
Immagine:S. Ugo. Canefri - Anonimo.jpg|S. Ugo Canefri. Chiesa dei Santi Carlo e Anna
Immagine:Castellazzo Bormida-Campanile San Martino.jpg|Campanile della chiesa parrocchiale di San Martino
Immagine:Castellazzo Bormida-Santo Stefano absidi.jpg|Particolare delle absidi della chiesa di Santo Stefano
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* [[Storia di Alessandria]]
* [[Diocesi di Alessandria]]
* [[Gian Francesco Giuseppe Arborio di Gattinara]]
* [[Stazione di Castellazzo-Casalcermelli]]
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.atopon.it/index.php?page=buddha-sulle-rive-del-bormida|titolo=Articolo di Ezio Albrile sulla Chiesa della SS. Trinità da Lungi|accesso=29 giugno 2014|dataarchivio=4 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141104061034/http://www.atopon.it/index.php?page=buddha-sulle-rive-del-bormida|urlmorto=sì}}
* {{cita web | url = http://www.ponteborgonuovo.org/ | titolo = Sito del rione Ponte Borgonuovo | accesso = 8 settembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070927235648/http://www.ponteborgonuovo.org/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://castellazzoweb.altervista.org|CASTELLAZZO WEB: il sito su Castellazzo Bormida e sulla squadra dell'US Castellazzo Calcio}}
 
{{Comuni della provincia di Alessandria}}
{{Controllo di autorità}}
 
{{Portale|Medioevo|Piemonte|storia d'Italia}}