Grazia Toderi: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome =
|Cognome = Toderi
|Sesso = F
|LuogoNascita = Padova
|GiornoMeseNascita = 11 marzo
|AnnoNascita = 1963
|NoteNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
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|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità =
|Immagine =
|Didascalia =
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== Biografia ==
Dopo il Liceo artistico si è iscritta all'[[Accademia di belle arti di Bologna]], dove si è laureata nel 1985 in
Alla fine del 1991 ha partecipato alla collettiva ''Nuova officina bolognese. Arte visiva e sonora. 25 artisti'' alla Galleria d'arte moderna di Bologna, (a cura di P.G. Castagnoli),<ref>{{cita libro|url=https://nuovaofficinabolognese.wordpress.com/wp-content/uploads/2014/07/nuova-officina-media.pdf|curatore=Pier Giovanni Castagnoli|titolo=Nuova officina bolognese. Arte visiva e sonora. 25 artisti|editore=Renografica|anno=1991}}</ref> dove ha presentato tre opere dal titolo ''Subjects''.<ref>{{cita|Fabio Cafagna|p. 183}}.</ref>
Nel 1993 inizia a essere conosciuta a livello internazionale, e viene selezionata da H. Kontova per la sezione Aperto 93 alla [[XLV Esposizione internazionale d'arte di Venezia]] con la videoinstallazione ''Nontiscordardime'', che mostrava una piantina sottoposta all'incessante getto dell'acqua di una doccia inquadrata da una telecamera fissa.<ref>{{cita web|url=https://asac.labiennale.org/attivita/arti-visive/360402|titolo=Nontiscordardime|sito=ASAC}}</ref><ref>{{cita|Fabio Cafagna|p. 189}}.</ref>
Tra il 1995 e il 1998 ha presentato le sue opere in mostre personali e collettive alla [[Serpentine Galleries|Serpentine Gallery]] Law di Londra (mostra a cura di J. Watkins), all'[[Institute of Contemporary Art (Boston)|Institute of Contemporary Art di Boston]]
Nel 1998
Nel 1999 era una delle cinque artiste che hanno rappresentato l'Italia alla [[XLVIII Esposizione internazionale d'arte di Venezia]], (a cura di H. Szeemann) premiate con il Leone d'oro.<ref>{{cita news|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1999/06/10/page_001.pdf|autore=Enrico Gallian|titolo=Dalle ombre di Israele alle «magnifiche 5» italiane|pubblicazione=[[l'Unità]]|data=10 giugno 1999}}</ref>
Per
Nel luglio 2000 ha presentato l'installazione ''Audience'' (''Spettatori'') (a cura di I. Gianelli) in occasione dell'inaugurazione del [[Museo nazionale del cinema]] presso la [[Mole Antonelliana]] di Torino.<ref>{{cita web|url=https://www.exibart.com/torino/museo-nazionale-del-cinema-torino-mole-antonelliana/|titolo=Museo Nazionale del Cinema Torino, Mole Antonelliana|sito=exibart|data=25 luglio 2000}}</ref>
Nel 2001 ha ricevuto la «Borsa per giovani artisti» assegnata dagli Amici sostenitori del Castello di Rivoli che le ha permesso di andare negli Stati Uniti per studiare gli eventi e gli spazi «che hanno segnato la memoria collettiva, dai campionati sportivi ai concerti»;<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0379_01_2001_0101_0053_3622304/anews,true/|titolo=Rivoli premia Grazia Toderi|pubblicazione=La Stampa|data=12 aprile 2001}}</ref> opere focalizzate sui grandi stadi americani (''Subway Series'', ''Diamante'', ''Super Tuesday'', 2001)<ref>{{cita web|url=https://www.galleriapoggiali.com/it/artista/grazia-toderi|titolo=Grazia Toderi|sito=Galleria Poggiali}}</ref> e sull'immagine degli Stati Uniti visti dall'alto (''Empire'', 2002).<ref>{{cita web|url=https://www.artforum.com/events/grazia-toderi-179207/|autore=Vivian Rehberg|titolo=Grazia Toderi|sito=Artforum|data=2003|lingua=en}}</ref>
Alla fine del 2003 un'ampia retrospettiva incentrata sulle sue opere dedicate allo spazio dei teatri italiani era ospitata dalla [[Fondazione Bevilacqua La Masa]] di Venezia (a cura di A. Vettese),<ref>{{cita web|url=http://archive.bevilacqualamasa.it/grazia-toderi|titolo=Grazia Toderi. Teatri|sito=Fondazione Bevilacqua La Masa}}</ref> mentre le veniva commissionata ''Semper eadem'' in occasione della riapertura del [[Teatro La Fenice]] (a cura di F. Pasini) nel 2004.<ref>{{cita web|url=https://www.domusweb.it/it/arte/2004/11/15/l-arte-incontra-la-lirica-grazia-toderi-alla-fenice-di-venezia.html|titolo=L’arte incontra la lirica: Grazia Toderi alla Fenice di Venezia|sito=[[Domus (periodico)|Domus]]|data=15 novembre 2004}}</ref>
Nel 2006 il [[Padiglione d'arte contemporanea]] di Milano ha ospitato un'ampia antologia (a cura di F. Pasini) delle sue opere e due video inediti: ''Scala nera'',
Nel 2009 è stata invitata alla [[LIII Esposizione internazionale d'arte di Venezia]] (a cura di D. Birnbaum) per la quale ha realizzato ''Orbite rosse'',<ref>{{cita web|url=https://asac.labiennale.org/attivita/arti-visive/179171|titolo=Orbite rosse|sito=ASAC}}</ref> una doppia proiezione video in cui appaiono, inscritte in due grandi ovali, luci di città lontane in trasformazione continua: un omaggio sia al planisfero, antica tradizione della mappatura terrestre e celeste, sia alle orbite dei nostri occhi, strumenti ottici che conducono le immagini alla nostra testa-mondo.<ref>{{cita web|url=https://artavanguardia.altervista.org/grazia-toderi-orbite-rosse-2009/|autore=Alessio Celletti|titolo=Grazia Toderi, "Orbite Rosse" (2009)|sito=Altervista|data=11 settembre 2018}}</ref>
Nel 2010 il Museo di arte
Nel 2011 l'[[Hirshhorn Museum and Sculpture Garden]] di Washington ha ospitato la mostra personale ''Directions: Grazia Toderi'' (a cura di B.K. Gordon), suo debutto in un museo statunitense. Le videoproiezioni presentate, paragonate dall'artista ad «affreschi di luce», visualizzavano l'infinito attraverso [[computer animation]], riprese satellitari e militari, nonché film e fotografie realizzati da Toderi stessa.<ref>{{cita web|url=https://hirshhorn.si.edu/exhibitions/directions-grazia-toderi/|titolo=Directions: Grazia Toderi|sito=Hirshhorn|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.si.edu/newsdesk/releases/hirshhorn-museum-presents-directions-grazia-toderi|titolo=Hirshhorn Museum Presents “Directions: Grazia Toderi”|sito=Smithsonian|data=12 aprile 2011|lingua=en}}</ref>
Nel 2012 il [[MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo]] (a cura di M. Trombetta) ha proposto una personale incentrata su ''Mirabilia urbis'', doppia proiezione in cui «la visione notturna e dall'alto della città di Roma fluttua orbitando su se stessa, segnando l'inizio di un percorso di ricerca dell'artista legato alla visione e alla rappresentazione delle città e dei continenti visti dall'alto, alla luce che emanano nella notte e al rapporto tra cielo e terra».<ref>{{cita web|url=https://www.maxxi.art/wp-content/uploads/2012/10/20121025_TODERI_MIRABILIAURBIS.pdf|titolo=Grazia Toderi. Mirabilia urbis|sito=MAXXI|data=30 ottobre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.artribune.com/report/2012/12/maxxi-mirabilia-la-roma-di-grazia-toderi/|autore=Alessandra Fina|titolo=Maxxi Mirabilia. La Roma di Grazia Toderi|sito=Artribune|data=4 dicembre 2012}}</ref>
Nel 2013 il Perth International Arts Festival ha organizzato la sua prima personale in terra australiana presso la John Curtin Gallery di [[Perth]].<ref>{{cita web|url=https://www.art-almanac.com.au/perth-international-arts-festival/|titolo=Perth International Arts Festival|sito=Art Almanac|data=29 gennaio 2013|lingua=en}}</ref> (a cura di M. Moore e C.Malcolm),
Nel 2014, per [[Art City Bologna]], ha realizzato ''Luci per K. 222'', ispirato all{{'}}''Offertorium K. 222''
Dal 28 settembre 2016 al 19 marzo 2017 la mostra ''Grazia Toderi e Désiré Despradelle: Spectacular Cities'' alla Kurtz Gallery for Photography del [[Massachusetts Institute of Technology|MIT Museum]] (a cura di G. Van Zante), era formata dalla doppia proiezione video di Toderi ''Red Babel'' (''Rosso Babele'', 2006) insieme ai disegni dell'architetto [[Constant-Désiré Despradelle]] per ''[[Faro del progresso]]'' (''Beacon of Progress'', 1893-1900),
Nel periodo 2013-2016 [[Orhan Pamuk]], [[Premio Nobel per la letteratura]], ha coinvolto Grazia Toderi nel progetto ''Words and Stars'' per la realizzazione di un'opera per il [[Museo dell'innocenza]] di Istanbul, nel quale «la ricerca e lo scambio di parole, fonti e immagini pongono al centro del progetto l’inclinazione dell’uomo a esplorare lo spazio e la sua innata vocazione a interrogare le stelle».<ref>{{cita|Words and Stars}}.</ref>
''Words and Stars'' (a cura di G. Curto) è stato inaugurato a [[Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja|Palazzo Madama]] di Torino il 4 novembre 2016,<ref name=Madama>{{cita web|url=https://www.palazzomadamatorino.it/it/evento/words-and-stars-grazia-toderi-e-orhan-pamuk-installazione-prorogata-al-29-marzo-2017/|titolo=WORDS AND STARS. Grazia Toderi e Orhan Pamuk – installazione|sito= Palazzo Madama}}</ref> in dialogo con il piccolo [[planetario]] dell'ebanista [[Pietro Piffetti]] (1750 circa),<ref name=Madama /> mentre il 5 e il 6 novembre 2016 si è aggiunta un'opera realizzata specificamente per lo spazio della cupola del Planetario di Torino.<ref name=Madama /> Dal 2 aprile 2017 il progetto ''Words and Stars''
L'opera prendeva «corpo in una trilogia articolata in un monologo, un dialogo e una conversazione sugli astri: tre grandi installazioni immersive multi schermo composte da otto proiezioni video, in cui si fondono immagini e testi. La vocazione cosmologica connaturata al progetto trova così espressione in un unico corpo visivo e letterario».<ref>{{cita web|url=https://www.mart.tn.it/mostre/grazia-toderi-e-orhan-pamuk-words-and-stars-138783|titolo=Grazia Toderi e Orhan Pamuk Words and Stars|sito=MART|data=2017}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.arte.it/calendario-arte/trento/mostra-grazia-toderi-e-orhan-pamuk-words-and-stars-37533|titolo=Grazia Toderi e Orhan Pamuk, Words and Stars|sito=Arte.it|data=2017}}</ref>
Nel 2018 ha realizzato ''Red Map'', consistente in due video-proiezioni: una
Nel 2019 ha coinvolto il fratello Marco Toderi, [[agronomo]], nella realizzazione di una serie di immagini desertiche terrestri, dalle quali ha tratto l'opera ''Marco (I Mark)'', sette proiezioni video presentate nella Sala delle Armi a [[Palazzo Vecchio]] di Firenze (a cura di S. Risaliti), completate dalla ''Conversazione sulla terra'', scambio di reciproche riflessioni tra i due fratelli su terra e aria, su acqua e fuoco, sugli elementi che rendono possibile la vita.<ref>{{cita web|url=https://www.castellodirivoli.org/grazia-toderi-2019/|titolo=Grazia Toderi 2019|sito=Castello di Rivoli|data=2019}}</ref><ref name=Buoso>{{cita web|url=https://www.juliet-artmagazine.com/grazia-toderi-marco-i-mark-we-mark/|autore=Sara Buoso|titolo=Grazia Toderi. Marco (I Mark We Mark)|sito=Juliet art magazine|data=1 agosto 2022}}</ref> Nel 2020 il progetto è proseguito con ''We Mark (Lights – Shadows)'',<ref>{{cita web|url=https://www.castellodirivoli.org/grazia-toderi-2020/|titolo=Grazia Toderi 2020|sito=Castello di Rivoli|data=2020}}</ref> e infine completato con la mostra ''Marco (I Mark We Mark)'' presentata nel 2022 a [[Palazzo Carpegna]] dell'[[Accademia nazionale di San Luca]] a Roma (a cura di M. Tirelli).<ref name=Buoso /><ref>{{cita web|url=https://www.oggiroma.it/eventi/mostre/grazia-toderi-marco-i-mark-we-mark/63844/|titolo=Grazia Toderi. Marco (I Mark We Mark)|sito=Oggi Roma|data=2022}}</ref>
Nel dicembre 2021 si è tenuta la prima collaborazione di Grazia Toderi con suo marito [[Gilberto Zorio]], [[scultore]], con la mostra ''G'' nella ex chiesa del Gesù a [[Vigone]] (a cura di A. Viliani), nella quale i due artisti riescono a delineare un'unica grande opera ambientale, dove i lavori dell'uno divengono contenitori o contenuti in quelli dell'altra, in un gioco continuo di rimandi ed evocazioni, dove la condivisione dell'iniziale dei rispettivi nomi (la lettera "G") è metafora di una più profonda condivisione.<ref name=Zorio>{{cita web|url=https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2021/12/grazia-toderi-e-gilberto-zorio-la-storia-damore-tra-due-artisti-nella-mostra-g/|autore=Alessandra Mammì|titolo=Grazia Toderi e Gilberto Zorio. La storia d’amore tra due artisti nella mostra G|sito=Artribune|data=19 dicembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.doppiozero.com/grazia-toderi-e-gilberto-zorio-vigone|autore=Ilaria Bernardi|titolo=1+1= G / Grazia Toderi e Gilberto Zorio a Vigone|sito=Doppiozero|data=30 dicembre 2021}}</ref>
Nel gennaio 2025 la collaborazione tra Grazia Toderi e Gilberto Zorio è stata ripresa con la mostra ''Torri: Terra'' presso l'[[Oratorio di San Filippo Neri (Bologna)|Oratorio di San Filippo Neri]] (a cura di C. Francicci) a Bologna, in occasione di Art City Bologna, nella quale le cinque punte delle due ''Torri Stella'' (Gilberto Zorio) si incontrano e si intrecciano in una danza scandita da simmetrie diverse, mentre le proiezioni di ''We Mark'' (Grazia Toderi) interagiscono con le superfici delle ''Torri Stella'' e dell'Oratorio di San Filippo Neri mutando forma e disegno e rivelando diversi livelli di significato attraverso una propria spazialità e temporalità.<ref>{{cita web|url=https://fondazionedelmonte.it/evento/mostra-toderi-zorio-torri-terra/|titolo=Grazia Toderi Gilberto Zorio. Torri : Terra|sito=Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna|data=16 gennaio 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.exibart.com/mostre/grazia-toderi-gilberto-zorio-a-bologna-torri-terra/|autore=Elsa Barbieri|titolo=Grazia Toderi Gilberto Zorio. A Bologna, Torri : Terra|sito=exibart|data=8 febbraio 2025}}</ref>
=== Vita privata ===
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== Collezioni ==
* Museo d'arte contemporanea, Castello di Rivoli, Torino
* MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
* Morris and Helen Belkin Art Gallery, [[Vancouver]]
* Palazzi dell'Arte di [[Rimini]]
Riga 68:
* [[Museo del Novecento]], Milano
* [[Tiscali Campus]], Cagliari
*MAMbo, Bologna
*TATE, London
*Fondazione Arte CRT, Torino
*Burger Collection, Hong Kong
*Pinault Collection, Paris
*MOCA, The Museum of Contemporary Art, Los Angeles
== Opere ==
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