Ca' Rezzonico: differenze tra le versioni

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Ca' Rezzonico subì quindi varie cessioni, durante le quali venne spogliata dell'arredo. Nel [[1888]] fu acquistata per 250.000 [[lira italiana|lire]] da [[Robert Barrett Browning]], figlio degli scrittori inglesi [[Robert Browning]] ed [[Elizabeth Barrett Browning]], che la restaurò grazie al sostegno finanziario della moglie, la statunitense Fannie Coddington. Il padre Robert, che ne aveva finanziato l'acquisto, vi morì, nell'appartamento del mezzanino, il 12 dicembre [[1889]].
 
Nel [[1906]] Robert Barrett Browning, ignorando un'offerta fattagli dall'imperatore [[Guglielmo II di Germania]], vendette il palazzo al [[conte]] e [[deputato]] [[Lionello Hierschel de Minerbi]], che nel [[1935]] lo cedette al [[Comune di Venezia]].<ref name=VI117/> Il compositore americano [[Cole Porter]] vi abitò dal 1926 al 1927, dopo il soggiorno parigino.<ref>{{Cita web|url=https://carezzonico.visitmuve.it/it/il-museo/sede/la-sede-e-la-storia/|titolo=MUVE - Ca' Rezzonico}}</ref>
 
Dal [[1936]] è diventata sede del [[Ca' Rezzonico#Museo del settecento veneziano|Museo del Settecento Veneziano]] che, oltre a ricostruzioni di ambienti con mobili e suppellettili dell'epoca, ospita importanti opere pittoriche del [[Canaletto]], [[Francesco Guardi]], [[Pietro Longhi]], [[Tintoretto]], nonché dei [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]] e numerosi bozzetti in terracotta di [[Giovanni Maria Morlaiter]]. Nel [[Anni 2000|primo decennio]] del [[XXI secolo]] all'interno della Ca' Rezzonico sono state collocate la [[Pinacoteca Egidio Martini]] e la Collezione Mestrovich.