Android: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{Sistema operativo
|nome = Android
|screenshot =
|didascalia =
|sviluppatore = [[Google (azienda)|Google]]<br />[[Open Handset Alliance]]
|famiglia = [[Kernel Linux]]
|data_prima_pubblicazione = <small>{{data e tempo|23|09|2008}}</small>
|prima_versione_pubblicata = 1.0
|data_ultima_pubblicazione = <small>{{data e tempo|10|06|2025}}</small>
|ultima_versione_pubblicata = 16.0.0
|tipo_kernel = [[Kernel Linux]] (monolitico)
|piattaforme_supportate = [[32 bit]], [[64 bit]], [[Architettura x86]], [[Architettura ARM]], [[Architettura MIPS]]
|metodo_di_aggiornamento = [[Over-the-air|OTA]] (disponibile dalla OS 1)<ref>{{cita testo|url=https://android-developers.blogspot.com/2009/03/software-update-available-for-android.html|titolo=Software Update Available for the Android Developer Phone}}</ref> e [[Personal computer|PC]]
|tipologia_licenza = non-completamente-libero
|licenza = [[Licenza Apache|Apache 2.0]]
|stadio_sviluppo = Corrente
}}
'''Android''' è un [[sistema operativo per dispositivi mobili]] sviluppato da [[Google (azienda)|Google]], progettato principalmente per [[sistema embedded|sistemi embedded]] quali [[smartphone]] e [[Tablet computer|tablet]], con [[interfaccia utente|interfacce utente]] specializzate per televisori ([[Android TV]]), automobili ([[Android Auto]]), orologi da polso ([[Wear OS]]), occhiali ([[Google Glass]]), e altri.
È basato sul [[Linux (kernel)|kernel Linux]] ed è da considerarsi propriamente una distribuzione [[embedded Linux]] e non un sistema [[unix-like]] né una [[distribuzione GNU/Linux]] (dato che la quasi totalità delle utilità [[GNU]] è sostituita da [[software]] in [[Java (linguaggio di programmazione)|Java]]).<ref>{{cita web|autore=Chris Hoffman|editore=How-To Geek|data=12 maggio 2014|lingua=en|accesso=23 gennaio 2017|url=https://www.howtogeek.com/189036/android-is-based-on-linux-but-what-does-that-mean/|titolo=Android is Based on Linux, But What Does That Mean?}}</ref><ref>{{Cita news|autore=[[Richard Stallman]]|lingua=en|url=https://www.theguardian.com/technology/2011/sep/19/android-free-software-stallman|titolo=Is Android really free software?|data=19 settembre 2011|accesso=15 dicembre 2015|pubblicazione=[[The Guardian]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gnu.org/gnu/gnu-linux-faq.html#linuxsyswithoutgnu|titolo=Domande ricorrenti su GNU/Linux|15 dicembre 2015}}</ref>
Distribuito sotto i termini della [[licenza libera]] [[licenza Apache|Apache 2.0]]<ref>{{cita web|url=https://source.android.com/source/licenses.html|titolo=Android Open Source Project License|30 marzo 2016|citazione=The preferred license for the Android Open Source Project is the Apache Software License, Version 2.0 ("Apache 2.0"), and the majority of the Android software is licensed with Apache 2.0.|lingua=en}}</ref> riservandosi di non-includere software coperto da licenze [[copyleft]],<ref>{{Cita web|url=https://source.android.com/source/licenses.html#why-apache-software-license|titolo=Licenses|30 marzo 2016|lingua=en}}</ref> il suo sviluppo prosegue attraverso l'Android Open Source Project, il quale è [[software libero]] con l'esclusione di diversi [[firmware]] [[Software proprietario|non-liberi]] inclusi per i produttori di dispositivi e delle cosiddette "Google Apps", come ad esempio [[Google Play]].
Ad ottobre 2022 è il sistema operativo per [[dispositivo mobile|dispositivi mobili]] più diffuso al mondo, con una fetta di mercato attestatasi a quota 70,98% sul totale per quanto riguarda gli [[smartphone]] e a quota 49,19% per quanto concerne i [[Tablet computer|tablet]], seguito rispettivamente da [[iOS]] con il 28,41% e il 50,68%.
== Storia ==
{{vedi anche|Versioni di Android}}
{{F|sistemi operativi|giugno 2020}}
Nell'ottobre [[2003]] [[Andy Rubin]] (cofondatore di [[Danger (Azienda)|Danger]])<ref name="AndyRubin">{{Cita news |url=https://www.nytimes.com/2007/11/04/technology/04google.html?pagewanted=all |titolo=I, Robot: The Man Behind the Google Phone |accesso=14 ottobre 2008 |cognome=Markoff |nome=John |data=4 novembre 2007 |editore=New York Times}}</ref>, [[Rich Miner]] (cofondatore di Danger e di [[Wildfire Communications]])<ref>{{Cita news | url=https://www.boston.com/business/technology/articles/2007/09/02/introducing_the_google_phone/ | titolo=Introducing the Google Phone | nome=Scott | cognome=Kirsner | accesso=24 ottobre 2008 | pubblicazione=[[The Boston Globe]]}}</ref>, [[Nick Sears]] (vicepresidente di [[T-Mobile]])<ref name="Nick">{{Cita web |url=https://www.nokia.com/A4136002?newsid=918410 |titolo=T-Mobile Brings Unlimited Multiplayer Gaming to US Market with First Launch of Nokia N-Gage Game Deck |accesso=5 aprile 2009 |data=23 settembre 2003 |editore=Nokia |urlmorto=sì |urlarchivio=http://arquivo.pt/wayback/20090710001107/http://www.nokia.com/A4136002?newsid=918410 |dataarchivio=10 luglio 2009 }}</ref> e Chris White (principale autore dell'interfaccia grafica di [[Web TV]])<ref>{{Cita news |url=http://www.businessweek.com/technology/content/aug2005/tc20050817_0949_tc024.htm |accesso=23 aprile 2009 |titolo=Google Buys Android for Its Mobile Arsenal |pubblicazione=[[Bloomberg Businessweek]] |nome=Ben |cognome=Elgin |data=17 agosto 2005}}</ref>, fondarono una società, l'Android Inc., per lo sviluppo di quello che Rubin definì «... dispositivi cellulari più consapevoli della posizione e delle preferenze del loro proprietario».
Inizialmente, la società operò in segreto, rivelando solo di progettare [[software]] per [[dispositivo mobile|dispositivi mobili]]. Durante lo stesso anno il [[budget]] iniziale si esaurì, motivo per cui fu fondamentale un finanziamento di 10 000 [[Dollaro statunitense|dollari]] da parte di [[Steve Perlman]] (amico intimo di Rubin) per poter continuare lo sviluppo. Steve Perlman consegnò a Rubin il denaro in una busta, ma rifiutò ogni proposta di partecipazione al progetto.
Il 17 agosto [[2005]] [[Google (azienda)|Google LLC]] acquisì l'[[azienda]]<ref name="AndroidInc">{{Cita web |url=http://www.businessweek.com/technology/content/aug2005/tc20050817_0949_tc024.htm |titolo=Google Buys Android for Its Mobile Arsenal |accesso=7 novembre 2007 |cognome=Elgin |nome=Ben |data=17 agosto 2005 |editore=Business Week}}</ref>, in vista del fatto che la società di [[Mountain View (California)|Mountain View]] desiderava entrare nel mercato della telefonia mobile. È in questi anni che il team di Rubin comincia a sviluppare un [[sistema operativo]] per dispositivi mobili basato sul [[Linux (kernel)|kernel Linux]]. La presentazione ufficiale del "robottino verde" avvenne il 5 novembre [[2007]] dalla neonata [[Open Handset Alliance|OHA]] (Open Handset Alliance), un [[consorzio]] di aziende del settore ''Hi Tech'' che include Google, produttori di ''[[smartphone]]'', come [[HTC]]
[[File:T-Mobile G1 launch event 2.jpg|thumb|[[HTC Dream]], il primo dispositivo con Android]]
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[[File:Android Samsung Smartphones.jpg|thumb|sinistra|Alcuni smartphone della serie Galaxy con a bordo Android Marshmallow, Nougat e Oreo]]
Il prezzo di lancio era di 179 dollari negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], con obbligo di sottoscrizione a un contratto biennale con il carrier [[T-Mobile]], mentre in altri
Dal 2008 in poi sono stati apportati numerosi aggiornamenti di Android per migliorarne le prestazioni e per eliminare eventuali problemi di sicurezza delle precedenti versioni
[[File:HTC Evo 4G.jpg|thumb|Schermata principale di un [[HTC Evo 4G]], che mostra un orologio e widget meteo nella parte superiore, e le scorciatoie app nella parte inferiore]]
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Ad esempio, nel menù<ref>Sul web si trovano guide, più o meno complete, sui comandi della modalità sviluppatore. Ad esempio: https://tecnologia.libero.it/opzioni-sviluppatore-android-5-cose-che-puoi-fare-31632.</ref> c'è il comando per permettere di connettere il dispositivo a un PC o un Mac con un cavetto USB ed eseguire il debug del sistema operativo con cui si possono installare app, riavviare da linea di comando avendo installato ADB ([[Android Debug Bridge]]) sul computer [[host]].
Inoltre è possibile abilitare lo '''[[Sblocco del bootloader|sblocco bootloader]]''' o '''sblocco del costruttore-OEM''' che permette all'utente di modificare la partizione (o le partizioni) del sistema operativo a proprio piacimento e di ottenere i permessi di [[Root (utente)|root]] (''su'' in '''[[Linux]]''').
=== Backup e ripristino ===
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=== Ambiente di ripristino e modalità provvisoria ===
Su Android è semplice poter accedere all'ambiente di ripristino (''[[Android recovery mode|recovery mode]]''), come accade per qualsiasi distribuzione Linux o per [[Windows]]. L'ambiente è come sempre archiviato in una partizione di sistema e nascosta. L'accesso avviene accendendo o riavviando il dispositivo tenendo premuti contemporaneamente, per qualche secondo, anche altri tasti (ad esempio tasti "home", "volume su" e "power", in altri casi "home" e "volume giù") e, in alcuni modelli/marche, anche collegando la porta USB ad un PC/Mac sino alla comparsa del menù<ref>Oppure si può agire mediante strumenti specifici da utilizzare con PC e dispositivo collegato.</ref>. Il menù mette a disposizione diversi comandi tra i quali<ref>https://www.androidpit.it/recovery-mode</ref>:
* ripristino alle condizioni di fabbrica (''hard reset'');
* eliminazione [[cache]] del sistema operativo (non quella delle singole app);
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Per gli utenti avanzati, l'utilizzo delle custom ROM Android rese disponibili dalla community permette di liberarsi dalle applicazioni e personalizzazioni del produttore (del dispositivo), quasi sempre non disinstallabili o modificabili (cosa che non succede nel mondo dei [[Personal computer|PC]]). Questi procedimenti, nel gergo, si chiamano, [[modding]].
I permessi di [[root (utente)|root]] permettono ai dispositivi di accedere a funzioni avanzate, come gestire direttamente [[CPU]] e app di sistema, altrimenti inaccessibili, ma permettono anche all'utente di cambiare il [[firmware]] del telefono. Senza i permessi aggiuntivi è comunque solitamente possibile installare eventuali aggiornamenti firmware ufficiali del produttore del dispositivo, senza far decadere la garanzia dello stesso. Condizione necessaria per ''rootare'' il dispositivo è quello di
Inizialmente tutto il lavoro si era concentrato sull'[[HTC Dream]] con firmware come Mikhael, JacHero, TheDudes e altri e storicamente, i produttori di dispositivi e i gestori di telefonia mobile in genere non hanno supportato lo sviluppo di [[firmware]] di terze parti. I produttori esprimono preoccupazione per il funzionamento improprio dei dispositivi che eseguono software non ufficiale e dei costi di supporto derivanti da ciò.<ref name="htcdev">{{Cita web|url=http://htcdev.com/bootloader|titolo=HTC's bootloader unlock page|editore=Htcdev.com|data=|accesso=15 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121019020546/http://htcdev.com/bootloader}}</ref> Inoltre, firmware modificato come CyanogenMod a volte offrono funzionalità, come il [[tethering]], per le quali i gestori addebiterebbero un sovrapprezzo. Di conseguenza, ostacoli tecnici tra cui [[boot]]loader bloccati e accesso limitato alle autorizzazioni di root sono comuni in molti dispositivi. Tuttavia, poiché il software sviluppato dalla comunità è diventato più popolare e in seguito a una dichiarazione del Bibliotecario del Congresso negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] che consente il "[[Jailbreak (iOS)|jailbreaking]]" sui dispositivi mobili,<ref>{{Cita web|url=http://www.tuaw.com/2010/07/26/library-of-congress-rules-in-favor-of-jailbreaking/|titolo=LoC rules in favor of jailbreaking|cognome=Sadun|nome=Erica|editore=Tuaw.com|data=26 luglio 2010|accesso=15 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121030023251/http://www.tuaw.com/2010/07/26/library-of-congress-rules-in-favor-of-jailbreaking/}}</ref> produttori e operatori hanno ammorbidito la loro posizione in merito allo sviluppo di terze parti, con alcuni, tra cui [[HTC]],<ref name="htcdev" /> [[Motorola]],<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2011/10/24/motorola-offers-unlocked-bootloader-tool-for-droid-razr-verizon-removes-it/|titolo=Motorola Offers Unlocked Bootloader Tool For Droid RAZR, Verizon Removes It|cognome=Crook|nome=Jordan|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=24 ottobre 2011|accesso=25 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111025174051/http://techcrunch.com/2011/10/24/motorola-offers-unlocked-bootloader-tool-for-droid-razr-verizon-removes-it/}}</ref> [[Samsung]]<ref>{{Cita web|url=http://www.inspiredgeek.com/2011/06/08/cyanogenmod-7-for-samsung-galaxy-s2-ii-development-already-started/|titolo=CyanogenMod 7 for Samsung Galaxy S2 (II): Development Already Started!|sito=Inspired Geek|data=8 giugno 2011|accesso=15 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120822051352/http://www.inspiredgeek.com/2011/06/08/cyanogenmod-7-for-samsung-galaxy-s2-ii-development-already-started/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.androidcentral.com/cyanogenmod-coming-galaxy-sii-thanks-samsung|titolo=CyanogenMod coming to the Galaxy S 2, thanks to Samsung|cognome=Menno|sito=Android Central|editore=Mobile Nations|data=6 giugno 2011|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170408230750/http://www.androidcentral.com/cyanogenmod-coming-galaxy-sii-thanks-samsung}}</ref> e [[Sony Mobile Communications|Sony]],<ref>{{Cita web|url=http://developer.sonyericsson.com/wp/2011/09/28/sony-ericsson-supports-independent-developers/|titolo=Sony Ericsson supports independent developers – Developer World|cognome=Forian|nome=Daniel|editore=Developer.sonyericsson.com|data=|accesso=15 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120212160322/http://developer.sonyericsson.com/wp/2011/09/28/sony-ericsson-supports-independent-developers/}}</ref> fornendo supporto e incoraggiando lo sviluppo. Di conseguenza, nel tempo la necessità di eludere le restrizioni hardware per l'installazione di firmware non ufficiale è diminuita in quanto un numero crescente di dispositivi viene spedito con [[boot]]loader sbloccati o sbloccabili, simili alla serie di telefoni [[Google Nexus|Nexus]], sebbene di solito richiedano che gli utenti rinuncino alla garanzia dei loro dispositivi per farlo.<ref name="htcdev" /> Tuttavia, nonostante l'accettazione da parte del produttore, alcuni operatori negli Stati Uniti richiedono ancora che i telefoni siano bloccati, frustrando sviluppatori e clienti.<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2012/11/20/3666668/access-denied-android-unlocked-bootloaders|titolo=Access Denied: why Android's broken promise of unlocked bootloaders needs to be fixed|cognome=Kopfstein|nome=Janus|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=20 novembre 2012|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170210040817/http://www.theverge.com/2012/11/20/3666668/access-denied-android-unlocked-bootloaders}}</ref>
== Fastboot ==
[[Fastboot]] è un protocollo di comunicazione sviluppato da Google per dispositivi Android, utilizzato per la gestione e la modifica delle partizioni di sistema tramite connessione USB a un computer. Viene generalmente impiegato per operazioni avanzate come lo sblocco del bootloader, il flashing di firmware e il ripristino del sistema. Fastboot opera a livello di bootloader, permettendo di eseguire modifiche senza che il sistema operativo Android sia attivo.
Per accedere alla modalità Fastboot, gli utenti possono utilizzare una combinazione di tasti specifica, che varia a seconda del produttore, oppure un comando ADB (<code>adb reboot bootloader</code>) se il dispositivo è già acceso e connesso a un computer. Una volta avviato in modalità Fastboot, il dispositivo può ricevere comandi tramite il terminale del computer, come <code>fastboot devices</code> per verificarne la connessione, <code>fastboot flash</code> per scrivere dati su partizioni specifiche o <code>fastboot oem unlock</code> per sbloccare il bootloader, operazione necessaria per installare ROM personalizzate.
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Nell'ambito delle più ampie [[Divulgazioni sulla sorveglianza di massa del 2013|divulgazioni della sorveglianza di massa del 2013,]] nel settembre 2013 venne rivelato che le agenzie di intelligence americane e britanniche, la [[National Security Agency]] (NSA) e la [[Government Communications Headquarters]] (GCHQ), rispettivamente, avessero accesso ai dati dell'utente su iPhone, BlackBerry e i dispositivi Android. Secondo quanto riferito, sono in grado di leggere quasi tutte le informazioni sullo smartphone, inclusi SMS, posizione, e-mail e note.<ref name="spiegel20130907">{{Cita news|cognome=Staff|url=https://www.spiegel.de/international/world/a-920971.html|titolo=Privacy Scandal: NSA Can Spy on Smart Phone Data|data=7 settembre 2013|accesso=7 settembre 2013}}</ref> Nel gennaio 2014, ulteriori rapporti hanno rivelato le capacità delle agenzie di intelligence di intercettare le informazioni personali trasmesse su Internet dai social network e altre applicazioni popolari come ''[[Angry Birds (serie)|Angry Birds]]'', che raccolgono informazioni personali dei propri utenti per motivi pubblicitari e di altro tipo. GCHQ ha, secondo ''[[The Guardian]]'', una guida in stile [[wiki]] di diverse app e reti pubblicitarie, e i diversi dati che possono essere sottratti da ciascuna.<ref name="angrybirdsatgchq2">{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2014/jan/27/nsa-gchq-smartphone-app-angry-birds-personal-data|titolo=Angry Birds and 'leaky' phone apps targeted by NSA and GCHQ for user data | World news|cognome=James Ball|editore=theguardian.com|data=|accesso=2 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302173109/http://www.theguardian.com/world/2014/jan/27/nsa-gchq-smartphone-app-angry-birds-personal-data}}</ref> Più tardi quella settimana, lo sviluppatore finlandese di Angry Birds [[Rovio Entertainment|Rovio]] annunciò che stava riconsiderando i suoi rapporti con le sue piattaforme pubblicitarie alla luce di queste rivelazioni e invitò l'industria più ampia a fare altrettanto.<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2014/jan/28/angry-birds-rovio-respond-nsa-spying-revelations|titolo=Angry Birds firm calls for industry to respond to NSA spying revelations | World news|cognome=James Ball|wkautore=James Ball (journalist)|editore=theguardian.com|data=28 gennaio 2014|accesso=2 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140130104652/http://www.theguardian.com/world/2014/jan/28/angry-birds-rovio-respond-nsa-spying-revelations}}</ref>
I documenti hanno rivelato un ulteriore sforzo delle agenzie di intelligence per intercettare le ricerche e le query di Google Maps inviate da Android e altri smartphone per raccogliere informazioni sulla posizione in blocco.<ref name="angrybirdsatgchq2"/> L'NSA e il GCHQ insistono sul fatto che le loro attività sono conformi a tutte le leggi nazionali e internazionali pertinenti, sebbene il Guardian abbia dichiarato che "le ultime informazioni potrebbero anche aggiungere alla crescente preoccupazione pubblica su come il settore tecnologico raccoglie e utilizza le informazioni, in particolare per quelli al di fuori degli Stati Uniti, che godono di meno protezioni della privacy rispetto agli americani
I documenti trapelati pubblicati da WikiLeaks, nome in codice [[Vault 7]] e datati 2013-2016, descrivono in dettaglio le capacità della [[CIA]] di eseguire la sorveglianza elettronica e la [[Guerra cibernetica|cyber warfare]], compresa la capacità di compromettere i sistemi operativi della maggior parte degli smartphone (incluso Android).<ref>{{Cita web|url=http://www.computing.co.uk/ctg/news/3006021/vault-7-wikileaks-reveals-details-of-cias-hacks-of-android-iphone-windows-linux-macos-and-even-samsung-tvs|titolo=Vault 7: Wikileaks reveals details of CIA's hacks of Android, iPhone Windows, Linux, MacOS, and even Samsung TVs|sito=Computing|data=7 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Andy|cognome=Greenberg|url=https://www.wired.com/2017/03/cia-can-hack-phone-pc-tv-says-wikileaks/|titolo=How the CIA Can Hack Your Phone, PC, and TV (Says WikiLeaks)|pubblicazione=[[Wired]]|data=7 marzo 2017}}</ref>
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La ricerca della società di sicurezza [[Trend Micro]] elenca l'abuso del servizio premium come il tipo più comune di malware Android, in cui i messaggi di testo vengono inviati da telefoni infetti a numeri di telefono a tariffe premium senza il consenso o addirittura la conoscenza dell'utente. Altri malware visualizzano pubblicità indesiderate e intrusive sul dispositivo o inviano informazioni personali a terze parti non autorizzate.<ref>{{Cita news|nome=Emil|cognome=Protalinski|url=https://www.zdnet.com/article/android-malware-numbers-explode-to-25000-in-june-2012/|titolo=Android malware numbers explode to 25,000 in June 2012|pubblicazione=[[ZDNet]]|editore=[[CBS Interactive]]|data=17 luglio 2012|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161012044759/http://www.zdnet.com/article/android-malware-numbers-explode-to-25000-in-june-2012/}}</ref> Secondo quanto riferito, le minacce alla sicurezza su Android stanno crescendo esponenzialmente; tuttavia, gli ingegneri di Google hanno sostenuto che la minaccia di malware e virus su Android è stata [[Fear, uncertainty and doubt|esagerata]] dalle società di sicurezza per motivi commerciali,<ref name="exaggeration">{{Cita web|url=http://www.pcadvisor.co.uk/news/network-wifi/3320818/mobile-malware-exaggerated-by-charlatan-vendors-says-google-engineer/|titolo=Mobile malware exaggerated by "charlatan" vendors, says Google engineer|editore=PC Advisor|data=24 novembre 2011|accesso=9 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130308075557/http://www.pcadvisor.co.uk/news/network-wifi/3320818/mobile-malware-exaggerated-by-charlatan-vendors-says-google-engineer/}}</ref><ref name="extremely">{{Cita web|url=http://www.androidcentral.com/android-42-brings-new-security-features-scan-sideloaded-apps|titolo=Android 4.2 brings new security features to scan sideloaded apps|cognome=Hildenbrand|nome=Jerry|sito=Android Central|editore=Mobile Nations|data=2 novembre 2012|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170408194541/http://www.androidcentral.com/android-42-brings-new-security-features-scan-sideloaded-apps}}</ref> e hanno accusato l'industria della sicurezza di aver temuto di vendere software di protezione antivirus agli utenti.<ref name="exaggeration" /> Google sostiene che il malware pericoloso è in realtà estremamente raro<ref name="extremely" /> e un sondaggio condotto da [[F-Secure|F-Secure ha]] mostrato che solo lo 0,5% del malware Android segnalato proveniva dal Google Play Store.<ref>{{Cita web|url=http://www.phonearena.com/news/Android-malware-perspective-only-0.5-comes-from-the-Play-Store_id36696|titolo=Android malware perspective: only 0.5% comes from the Play Store|editore=Phonearena.com|data=|accesso=14 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130509190547/http://www.phonearena.com/news/Android-malware-perspective-only-0.5-comes-from-the-Play-Store_id36696}}</ref>
Nell'agosto 2015, Google ha annunciato che i dispositivi della serie [[Google Nexus]] avrebbero iniziato a ricevere [[Patch|patch di]] sicurezza mensili. Google ha anche scritto che "I dispositivi Nexus continueranno a ricevere aggiornamenti importanti per almeno due anni e patch di sicurezza per un periodo superiore a tre anni dalla disponibilità iniziale o 18 mesi dall'ultima vendita del dispositivo tramite [[Google Store]]
In un post di marzo 2017 sul Blog sulla sicurezza di Google, Adrian Ludwig e Mel Miller, leader della sicurezza di Android, hanno scritto che "Più di 735 milioni di dispositivi di oltre 200 produttori hanno ricevuto un aggiornamento della sicurezza della piattaforma nel 2016" e che "I nostri partner di carrier e hardware hanno contribuito a espandere la distribuzione di questi aggiornamenti, pubblicando aggiornamenti per oltre la metà dei primi 50 dispositivi in tutto il mondo nell'ultimo trimestre del 2016". Hanno anche scritto che "Circa la metà dei dispositivi in uso alla fine del 2016 non aveva ricevuto un aggiornamento di sicurezza della piattaforma nell'anno precedente", affermando che il loro lavoro avrebbe continuato a concentrarsi sulla razionalizzazione del programma di aggiornamenti di sicurezza per una più facile implementazione da parte dei produttori.<ref>{{Cita web|url=https://security.googleblog.com/2017/03/diverse-protections-for-diverse.html|titolo=Diverse protections for a diverse ecosystem: Android Security 2016 Year in Review|cognome=Ludwig|nome=Adrian|sito=Google Security Blog|data=22 marzo 2017|citazione=<!--More than 735 million devices from 200+ manufacturers received a platform security update in 2016. [..]-->We released monthly Android security updates throughout the year for devices running Android 4.4.4 and up—that accounts for 86.3 percent of all active Android devices worldwide.|accesso=22 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170322141254/http://security.googleblog.com/2017/03/diverse-protections-for-diverse.html}}</ref> Inoltre, in un commento a ''[[TechCrunch]]'', Ludwig ha dichiarato che i tempi di attesa per gli aggiornamenti di sicurezza sono stati ridotti da "sei a nove settimane fino a pochi giorni", con il 78% dei dispositivi di punta in Nord America aggiornati sicurezza alla fine del 2016.<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2017/03/22/security-updates-are-still-slow-for-android-users/|titolo=Android plans to improve security update speed this year|cognome=Conger|nome=Kate|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=22 marzo 2017|accesso=22 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170322144352/https://techcrunch.com/2017/03/22/security-updates-are-still-slow-for-android-users/}}</ref>
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Prima di installare un'applicazione, [[Google Play]] Store visualizza un elenco dei requisiti che un'app deve avere per funzionare. Dopo aver esaminato queste autorizzazioni, l'utente può scegliere di accettarle o rifiutarle, installando l'applicazione solo se accetta.<ref>{{Cita web|url=https://support.google.com/googleplay/answer/6014972|titolo=Review app permissions thru Android 5.9|sito=Google Play Help|accesso=15 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170316025438/https://support.google.com/googleplay/answer/6014972}}</ref> In [[Android Marshmallow|Android 6.0 "Marshmallow"]], il sistema di autorizzazioni è stato modificato; le app non ricevono più automaticamente tutte le autorizzazioni specificate al momento dell'installazione. Viene invece utilizzato un sistema opt-in, in cui agli utenti viene richiesto di concedere o negare autorizzazioni individuali a un'app quando sono necessarie per la prima volta. Le applicazioni ricordano le sovvenzioni, che possono essere revocate dall'utente in qualsiasi momento. Le app preinstallate, tuttavia, non fanno sempre parte di questo approccio. In alcuni casi potrebbe non essere possibile negare determinate autorizzazioni alle app preinstallate, né disabilitarle. L'app Google Play Services non può essere disinstallata né disabilitata. Qualsiasi tentativo di arresto forzato comporta il riavvio dell'app stessa.<ref>{{Cita web|url=http://www.greenbot.com/article/2990078/android/how-to-toggle-app-permissions-in-android-marshmallow.html|titolo=How to toggle app permissions in Android Marshmallow|cognome=Mediati|nome=Nick|sito=Greenbot|editore=International Data Group|data=12 ottobre 2015|accesso=15 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170307045224/http://www.greenbot.com/article/2990078/android/how-to-toggle-app-permissions-in-android-marshmallow.html}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2015/5/28/8675257/android-m-os-update-google-io-2015|titolo=Google announces Android M, available later this year|cognome=Seifert|nome=Dan|sito=The Verge|editore=Vox Media|data=28 maggio 2015|accesso=15 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170328095646/http://www.theverge.com/2015/5/28/8675257/android-m-os-update-google-io-2015}}</ref> Il nuovo modello di autorizzazioni viene utilizzato solo dalle applicazioni sviluppate per Marshmallow utilizzando il suo [[Software development kit|kit di sviluppo software]] (SDK) e le app precedenti continueranno a utilizzare il precedente approccio "tutto o niente". Le autorizzazioni possono comunque essere revocate per quelle app, anche se ciò potrebbe impedire loro di funzionare correttamente e viene visualizzato un avviso in tal senso.<ref>{{Cita web|url=https://www.howtogeek.com/230683/how-to-manage-app-permissions-on-android-6.0/|titolo=How to Manage App Permissions on Android 6.0|cognome=Hoffman|nome=Chris|editore=How-To Geek|data=11 ottobre 2015|accesso=6 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170307045557/https://www.howtogeek.com/230683/how-to-manage-app-permissions-on-android-6.0/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.androidcentral.com/how-take-advantage-new-app-permissions-marshmallow|titolo=How to take advantage of the new App Permissions in Marshmallow|cognome=Wagoner|nome=Ara|sito=Android Central|editore=Mobile Nations|data=1º novembre 2015|accesso=6 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170519132425/http://www.androidcentral.com/how-take-advantage-new-app-permissions-marshmallow}}</ref>
Nel settembre 2014, Jason Nova di ''Android Authority ha'' riferito di uno studio della società di sicurezza tedesca Fraunhofer AISEC su [[Antivirus|software antivirus]] e minacce malware su Android. Nova ha scritto che "Il sistema operativo Android gestisce i pacchetti software tramite sandboxing; ciò non consente alle applicazioni di elencare il contenuto della directory di altre app per mantenere il sistema sicuro. Non consentendo all'antivirus di elencare le directory di altre app dopo l'installazione, le applicazioni che non mostrano alcun comportamento sospetto intrinseco quando vengono scaricate vengono cancellate come sicure. Se in seguito vengono attivate parti dell'app che risultano dannose, l'antivirus non avrà modo di saperlo poiché si trova all'interno dell'app e fuori dalla giurisdizione dell'antivirus
Nell'agosto 2013, Google ha annunciato Android Device Manager (ribattezzato Trova il mio dispositivo a maggio 2017),<ref>{{Cita web|url=http://www.androidpolice.com/2017/05/17/android-device-manager-updated-first-time-two-years-renamed-find-device-apk-download/|titolo=Android Device Manager updated for the first time in two years and renamed to Find My Device [APK Download]|cognome=Hager|nome=Ryne|sito=Android Police|data=17 maggio 2017|accesso=17 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170517190445/http://www.androidpolice.com/2017/05/17/android-device-manager-updated-first-time-two-years-renamed-find-device-apk-download/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2017/5/17/15654160/google-android-device-manager-app-renamed-find-my-device|titolo=Google's app for lost Android phones is now called Find My Device|cognome=Welch|nome=Chris|sito=The Verge|editore=Vox Media|data=17 maggio 2017|accesso=17 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170517190755/https://www.theverge.com/2017/5/17/15654160/google-android-device-manager-app-renamed-find-my-device}}</ref> un servizio che consente agli utenti di monitorare, localizzare e cancellare da remoto il proprio dispositivo Android,<ref>{{Cita web|url=https://thenextweb.com/google/2013/08/02/google-announces-android-device-manager-coming-later-this-month-an-app-that-helps-you-find-your-lost-phone/|titolo=Google announces Android Device Manager coming later this month, an app that helps you find your lost phone|cognome=Protalinski|nome=Emil|sito=The Next Web|data=2 agosto 2013|accesso=13 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170314064010/https://thenextweb.com/google/2013/08/02/google-announces-android-device-manager-coming-later-this-month-an-app-that-helps-you-find-your-lost-phone/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2013/8/2/4582892/android-lost-device-recovery-tools-device-manager|titolo=Google announces tool to track lost Android phones|cognome=Kastrenakes|nome=Jacob|sito=The Verge|editore=Vox Media|data=2 agosto 2013|accesso=13 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170210030930/http://www.theverge.com/2013/8/2/4582892/android-lost-device-recovery-tools-device-manager}}</ref> con un App Android per il servizio pòubblicato a dicembre.<ref>{{Cita web|url=https://www.engadget.com/2013/12/11/android-device-manager/|titolo=Android Device Manager now available for your downloading pleasure on Google Play|cognome=Heater|nome=Brian|sito=Engadget|editore=AOL|data=11 dicembre 2013|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170602021841/https://www.engadget.com/2013/12/11/android-device-manager/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.androidpolice.com/2013/12/11/new-app-google-releases-android-device-manager-app-in-play-store/|titolo=[New App] Google Releases Android Device Manager App In Play Store|cognome=Whitwam|nome=Ryan|sito=Android Police|data=11 dicembre 2013|accesso=13 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170314064741/http://www.androidpolice.com/2013/12/11/new-app-google-releases-android-device-manager-app-in-play-store/}}</ref> Nel dicembre 2016, Google ha introdotto un'app Trusted Contacts, che consente agli utenti di richiedere il tracciamento della posizione dei propri cari durante le emergenze.<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2016/12/5/13842058/google-trusted-contacts-personal-safety-android-app|titolo=Google's new Trusted Contacts app lets you share your ___location during emergencies|cognome=Garun|nome=Natt|sito=The Verge|editore=Vox Media|data=5 dicembre 2016|accesso=4 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170404220136/http://www.theverge.com/2016/12/5/13842058/google-trusted-contacts-personal-safety-android-app}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2016/12/05/googles-new-trusted-contacts-app-lets-you-share-your-___location-in-emergencies/|titolo=Google's new Trusted Contacts app lets you share your ___location in emergencies|cognome=Lardinois|nome=Frederic|sito=TechCrunch|editore=AOL|data=5 dicembre 2016|accesso=4 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170622135622/https://techcrunch.com/2016/12/05/googles-new-trusted-contacts-app-lets-you-share-your-___location-in-emergencies/}}</ref>
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La quota di mercato di Android varia in base alla località. Nel luglio 2012, gli "abbonati mobili di età superiore ai 13 anni" negli Stati Uniti che utilizzano Android sono aumentati del 52%,<ref>{{Cita web|url=https://www.engadget.com/2012/09/04/comscore-android-tops-52-percent-of-us-smartphone-share/|titolo=ComScore: Android tops 52 percent of US smartphone share, iPhone cracks the 33 percent mark|cognome=Fingas|nome=Jon|sito=[[Engadget]]|editore=[[AOL]]|data=4 settembre 2012|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170312063535/https://www.engadget.com/2012/09/04/comscore-android-tops-52-percent-of-us-smartphone-share/}}</ref> e sono saliti al 90% in Cina.<ref>{{Cita web|url=http://www.techinasia.com/android-market-share-china-2012/|titolo=Report: Android Rises to 90% of Smartphone Market in China|editore=Techinasia.com|data=|accesso=24 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121122010703/http://www.techinasia.com/android-market-share-china-2012/}}</ref> Nel terzo trimestre del 2012, la quota di mercato delle spedizioni di smartphone in tutto il mondo di Android è stata del 75%,<ref name="idcQ32"/> con 750 milioni di dispositivi attivati in totale. Nell'aprile 2013 Android ha registrato 1,5 milioni di attivazioni al giorno.<ref name="Eric Schmidt2"/> A maggio 2013, 48 miliardi di applicazioni sono stati installati dal Google Play Store,<ref name="48bn">{{Cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/technology-22542725|titolo=BBC Google activations and downloads update May 2013|pubblicazione=BBC News|data=15 maggio 2013|accesso=16 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130516014337/http://www.bbc.co.uk/news/technology-22542725}}</ref> e da settembre 2013, un miliardo di dispositivi Android sono stati attivati.<ref name="1bn">{{Cita web|url=http://plus.google.com/+VicGundotra/posts/8CVJ79nPQwN|titolo=Just back from a whirlwind trip to Asia visiting our…|cognome=Gundotra <!--work=? Google+ -->|nome=Vic|data=|accesso=3 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131003152939/https://plus.google.com/+VicGundotra/posts/8CVJ79nPQwN}}</ref>
Al febbraio 2017, il [[Google Play]] Store ha oltre 2,7 milioni di applicazioni Android pubblicate,<ref>{{Cita web|url=https://www.appbrain.com/stats/number-of-android-apps|titolo=Number of Android applications|sito=AppBrain|data=9 febbraio 2017|accesso=12 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170210051327/https://www.appbrain.com/stats/number-of-android-apps}}</ref> e al, le app sono state scaricate più di 65 miliardi di volte.<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2016/5/18/11673942/google-users-number-2016-android-auto-wear-tv-io|titolo=Android users have installed more than 65 billion apps from Google Play in the last year|cognome=Statt|nome=Nick|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=18 maggio 2016|accesso=12 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170313041742/http://www.theverge.com/2016/5/18/11673942/google-users-number-2016-android-auto-wear-tv-io}}</ref> Il successo del sistema operativo lo ha reso un obiettivo per i contenziosi sui brevetti nell'ambito delle cosiddette "
I dispositivi Android rappresentano oltre la metà delle vendite di smartphone nella maggior parte dei mercati, compresi gli Stati Uniti, mentre "solo in Giappone era Apple in testa" (numeri settembre-novembre 2013).<ref>{{Cita web|url=https://www.cnet.com/news/iphone-market-share-shrinks-as-android-windows-phone-grow/|titolo=iPhone market share shrinks as Android, Windows Phone grow|cognome=Whitney|nome=Lance|sito=[[CNET]]|editore=[[CBS Interactive]]|data=6 gennaio 2014|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170311021646/https://www.cnet.com/news/iphone-market-share-shrinks-as-android-windows-phone-grow/}}</ref> Alla fine del 2013, oltre 1,5 miliardi di smartphone Android sono stati venduti in quattro anni dal 2010,<ref>{{Cita web|url=http://www.statista.com/statistics/266219/global-smartphone-sales-since-1st-quarter-2009-by-operating-system/|titolo=Global smartphone sales by operating system 2009–2016, by quarter|sito=Statista|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140817063252/http://www.statista.com/statistics/266219/global-smartphone-sales-since-1st-quarter-2009-by-operating-system/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.gartner.com/newsroom/id/2665715|titolo=Gartner Says Annual Smartphone Sales Surpassed Sales of Feature Phones for the First Time in 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140214043007/http://www.gartner.com/newsroom/id/2665715}}</ref> rendendo Android il sistema operativo più venduto per telefoni e tablet. Si stima che tre miliardi di smartphone Android saranno venduti entro la fine del 2014 (compresi gli anni precedenti). Secondo la società di ricerca Gartner, i dispositivi basati su Android hanno superato tutti i contendenti, ogni anno dal 2012.<ref>{{Cita web|url=http://www.gartner.com/newsroom/id/2645115|titolo=Gartner Says Worldwide Traditional PC, Tablet, Ultramobile and Mobile Phone Shipments On Pace to Grow 7.6 Percent in 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140619072505/http://www.gartner.com/newsroom/id/2645115}}</ref> Nel 2013, ha superato Windows di 573 milioni di utenti.<ref name="more than Windows2">{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2014/10/15/tablet-sales-growth-plummets-in-2014-as-android-smartphones-continue-to-soar-gartner/|titolo=Tablet Sales Growth Plummets In 2014 As Android Smartphones Continue To Soar: Gartner|cognome=Lunden|nome=Ingrid|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=15 ottobre 2014|accesso=25 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161127095547/https://techcrunch.com/2014/10/15/tablet-sales-growth-plummets-in-2014-as-android-smartphones-continue-to-soar-gartner/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.idc.com/getdoc.jsp?containerId=prUS25187214|titolo=Global PC Shipments Exceed Forecast with Mild Improvement in Consumer Demand, While Apple Moves to #5 Spot, According to IDC|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141011215307/http://www.idc.com/getdoc.jsp?containerId=prUS25187214}}</ref> Al 2015, Android era il sistema operativo più installato;<ref name="Murky road despite dominance2">{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/2015/05/28/technology/personaltech/a-murky-road-ahead-for-android-despite-market-dominance.html|titolo=A Murky Road Ahead for Android, Despite Market Dominance|cognome=Manjoo|nome=Farhad|sito=[[The New York Times]]|data=27 maggio 2015|accesso=12 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170706094446/https://www.nytimes.com/2015/05/28/technology/personaltech/a-murky-road-ahead-for-android-despite-market-dominance.html}}</ref> Dal 2013, i dispositivi che lo eseguono vendono anche più dei dispositivi Windows, iOS e Mac OS X messi insieme.<ref name="best_selling2">{{Cita news|nome=Jay|cognome=Yarow|url=http://www.businessinsider.com/androids-share-of-the-computing-market-2014-3|titolo=This Chart Shows Google's Incredible Domination Of The World's Computing Platforms|data=28 marzo 2014|accesso=23 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140425031734/http://www.businessinsider.com/androids-share-of-the-computing-market-2014-3}}</ref>
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=== Pirateria delle applicazioni ===
In generale, le applicazioni Android a pagamento possono essere facilmente [[
Nel 2010, Google ha reso disponibile uno strumento per la convalida degli acquisti autorizzati da utilizzare all'interno delle app, ma gli sviluppatori si sono lamentati perché questo era insufficiente e banale da [[Cracking (informatica)|decifrare]]. Google ha risposto che lo strumento, in particolare la sua versione iniziale, era inteso come un framework di esempio per gli sviluppatori da modificare e sviluppare in base alle loro esigenze, non come una soluzione di pirateria finita.<ref>{{Cita web|url=https://arstechnica.com/gadgets/2010/08/google-cracked-android-anti-piracy-system-used-wrong-by-devs/|titolo=Android antipiracy cracked, Google says devs used it wrong|cognome=Paul|nome=Ryan|sito=[[Ars Technica]]|editore=[[Condé Nast]]|data=25 agosto 2010|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170312064841/https://arstechnica.com/gadgets/2010/08/google-cracked-android-anti-piracy-system-used-wrong-by-devs/}}</ref> [[Android Jelly Bean]] ha introdotto la possibilità di crittografare le applicazioni a pagamento, in modo che possano funzionare solo sul dispositivo per il quale sono state acquistate.<ref>{{Cita web|url=https://arstechnica.com/gadgets/2014/07/google-drm-bug-blocks-paid-android-wear-apps/|titolo=Update: Google posts DRM workaround for paid Android Wear apps|cognome=Amadeo|nome=Ron|sito=[[Ars Technica]]|editore=[[Condé Nast]]|data=9 luglio 2014|accesso=11 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170210102605/https://arstechnica.com/gadgets/2014/07/google-drm-bug-blocks-paid-android-wear-apps/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theregister.co.uk/2012/08/08/android_drm_disabled/|titolo=Android app DRM quietly disabled due to bug|cognome=McAllister|nome=Neil|editore=The Register|data=8 agosto 2012|accesso=10 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120811005729/http://www.theregister.co.uk/2012/08/08/android_drm_disabled/}}</ref>
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! Versione !! Nome in codice !! Nome ufficiale !! Data di pubblicazione !! Versione API !! Runtime !! Primi dispositivi a riceverlo
|-
! [[Android 17 |17]]
|N/A▼
|[[Android 17]]
|N/A
| style="background-color: #C1E6F5" | 37
|ART 2.1.0
|N/A
|-
! [[Android 16 |16]]
|Baklava
|[[Android 16]]
|3 giugno 2025
▲|N/A
| style="background-color: #
|ART 2.1.0
|Pixel 6 e 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7 e 7 Pro, Pixel 7a, Pixel Fold, Pixel Tablet, Pixel 8 e 8 Pro, Pixel 8a, Pixel 9, 9 Pro, 9 Pro XL e 9 Pro Fold
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|[[Android 15]]
|15 ottobre 2024
| style="background-color: #
|ART 2.1.0
|Google Pixel 9, Google Pixel 9 Pro, Google Pixel 9 Pro XL, Google Pixel 9 Pro Fold, Google Pixel Fold, Google Pixel 8, Google Pixel 8 Pro, Google Pixel 6, Google Pixel 6 Pro, Google Pixel 6a, Google Pixel 7, Google Pixel 7 Pro e Google Pixel 7a
|