Pompilio Mandelli: differenze tra le versioni
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{{NN|pittori|luglio 2018}}
{{Bio
|Nome = Pompilio
|Cognome = Mandelli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Luzzara
|GiornoMeseNascita = 14 giugno
|AnnoNascita = 1912
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 28 maggio
|AnnoMorte = 2006
|Epoca = 1900▼
|Epoca2 = 2000
|Attività = pittore
▲|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = appartenente alla corrente "informale"
}} È stato anche insegnante e presidente dell'[[Accademia di belle arti di Bologna]].
== Biografia ==
Pompilio Mandelli nasce il 14 giugno 1912 in frazione Villarotta di Luzzara, nella bassa reggiana . Si trasferisce a [[Bologna]] nel 1928 per studiare, dove avrà come maestri [[Giorgio Morandi]] e [[Virgilio Guidi]]. Comincia la sua attività espositiva all'interno delle mostre interprovinciali fasciste. L'esordio avviene nel 1935, in una mostra dei Littoriali a [[Venezia]], dove vince il primo premio e il diritto ad esporre nella Biennale dell'anno successivo (esposizione alla quale parteciperà per ben nove volte). Nel 1940 inizia il sodalizio con [[Francesco Arcangeli]] al quale aderirà per tutta la vita.
Al termine della seconda guerra mondiale insieme a [[Carlo Corsi]], Borgonzoni e Minguzzi fonda la galleria "Cronache". Nel 1945 Arcangeli definisce la sua pittura "Ultimo naturalismo". Nel 1948 e nel 1950 partecipa alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]] con opere ancora in qualche modo legate al figurativo. Vi ritorna nel 1952 per la terza volta esponendo nove opere "informali", in una sala personale, con la presentazione di [[Francesco Arcangeli]], il quale, durante la primavera dello stesso anno, ha modo di sottolineare il definitivo distacco del pittore rispetto alle correnti formali dei suoi contemporanei. L'ultima opera ancora vagamente legata all'ambito della figura è ''Pittrice'' del 1952, parte della collezione Agostini.
== Carriera ==▼
Nel
Numerosissime le mostre personali e l'inserimento di sue opere in importanti antologiche del
Muore a
=== Vita privata ===
Durante la guerra si sposa con la pittrice bolognese Lidia Puglioli, rappresentante femminile del genere artistico informale, dalla quale, successivamente, si separerà.
▲Nel [[1953]] e nel [[1958]] vince un ''premio acquisto'' alla prima e alla sesta edizione del [[Premio Spoleto]].
<references/>▼
== Bibliografia ==
* Anna Rita Delucca,
* Pier Giovanni Castagnoli, A cura di, Pompilio Mandelli. Antologica, Palazzo Re Enzo-Salone del Podestà, Bologna, giugno settembre 1995, Edizioni Grafis, Bologna,1995.
* {{Cita libro|autore=Leonardo Canella |altri=[[Renato Barilli]] e Roberto Pasini (introduzione)|titolo=Mandelli e Arcangeli insieme verso l'Informale|editore=Pendragon|anno=2005|isbn=88-8342-328-3}}
== Collegamenti esterni ==
▲Sposa negli anni 70 la pittrice Maria Bruna Malaguti, sua allieva all'Accademia venti anni prima.
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
▲Numerosissime le mostre personali e l'inserimento di sue opere in importanti antologiche del '900. tra cui quella al Salone del Podestà del Comune di Bologna dal 30 giugno al 3 settembre del 1995, curata da Pier Giovanni Castagnoli, professore di storia dell'arte all'università di Bologna .
[[Categoria:Premiati con il Nettuno d'oro]]
▲Muore a [[Bologna]], sua città di elezione, nel maggio del [[2006]], poco prima del suo 94-esimo compleanno<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/05/30/addio-mandelli-pittore-della-natura-della-vita.html Notizia della morte su Repubblica]</ref>
▲Anna Rita Delucca :"Pompilio Mandelli - astrazione e realtà" , articolo su rivista specializzata - Contemporat - Anno XI, n. 18-38-ott/dic. 1995- Edizioni Ghirlandina(Nonantola-Mo)-pag.32/33
▲<references/>
▲{{Portale|arte|biografie}}
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