Yakovlev Yak-9: differenze tra le versioni
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|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Yakovlev Yak-9
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|Equipaggio = 1
|Progettista = [[OKB]] 115 ([[A. S. Yakovlev Design Bureau|Yakovlev]]) diretto da [[Aleksandr Sergeevič Jakovlev]]
|Costruttore = {{Bandiera|SUN
|Data_impostazione =
|Data_primo_volo = [[1942]]
|Data_entrata_in_servizio = Ottobre 1942
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|SUN
|Altri_utilizzatori = {{Bandiera|FRALib}} [[Forces aériennes françaises libres]]<br />{{Bandiera|POL}} [[Siły Powietrzne]]<br />{{Bandiera|HUN 1949-1956}} [[Magyar Királyi Honvéd Légierő]]
|Esemplari =
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal = [[Yakovlev Yak-7|Yak-7DI]]
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<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche = Jakovlev Jak-9 P.svg
|Lunghezza = 8,54 [[metro|m]]<br />(Yak-9, Yak-9D, Yak-9T), 8,7 m<br />(Yak-9U e Ya9-P)
|Apertura_alare = 9,80 m
|Larghezza =
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|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto = 2 750 [[chilogrammo|kg]] (Yak-9T),<br />2 313 kg (Yak-9U)
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo = 3 200 kg (Yak-9T),<br />3 170 kg (Yak-9U)<ref name=
|Capacità_combustibile =
|Capacità =
|Motore = un [[Klimov M-105|Klimov VK-105 PF]] oppure Klimov VK-107A (entrambi motori a 12 [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] [[motore a V|a V]])
|Potenza = 1 260 [[Cavallo vapore|cv]] il Klimov VK-105 PF,<br />1 650 cv il Klimov VK-107A
|Spinta =
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max = tra i 573 [[chilometro orario|km/h]] (Yak-9D) e i 700 km/h (Yak-9U)<ref name=
|VNE =
|V_stallo =
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|Tangenza = 10 500 m
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici =
|Cannoni = uno [[ShVAK]] calibro [[20 × 99 mm R|20 mm]]
|Bombe =
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|Altro =
|Note =
|Ref = ''I dati sono
}}
Lo '''Yakovlev Yak-9''' ({{Russo|Яковлев Як-9}}, [[nome in codice NATO]]: Frank) era un [[aereo da caccia|caccia]] monomotore ad [[Ala (aeronautica)|ala bassa]] progettato dall'[[OKB]] [[A. S. Yakovlev Design Bureau|115]] diretto da [[Aleksandr Sergeevič Jakovlev]]<ref group=N>La denominazione del "costruttore" risulta scritta in modo diverso da quella del "progettista" poiché nel secondo caso la [[traslitterazione]] del cognome è effettuata secondo il sistema della [[Traslitterazione scientifica del cirillico|traslitterazione scientifica]], impiegato come standard convenzionale nelle pagine di Wikipedia in lingua italiana.</ref> e sviluppato in [[Unione Sovietica]] negli [[anni 1940|anni quaranta]].
Impiegato principalmente dalla [[Voenno-vozdušnye sily SSSR]] (V-VS), l'[[aeronautica militare]] dell'Unione Sovietica, fu utilizzato nel corso [[seconda guerra mondiale]] a partire dalla seconda metà del 1943 e, dall'aeronautica militare [[Corea del Nord|nordcoreana]], durante la [[guerra di Corea]].
Fu il caccia sovietico costruito in maggior quantità nella storia: {{formatnum:16769}} esemplari (di cui {{formatnum:14579}} realizzati durante la guerra) ed il primo aereo sovietico a riportare una vittoria contro gli [[Aereo a reazione|aerei a reazione]] [[Messerschmitt Me 262]].
== Storia del progetto ==
L'origine dello Yak-9 risale alla tarda primavera del 1942<ref name=GeK61 /> quando, in seno all'OKB 115, l'[[ingegnere|ingegner]] [[Nikolaj Skržinskij]] fu incaricato di sviluppare una versione dello [[Yakovlev Yak-7|Yak-7]] destinata alla [[aereo da ricognizione|ricognizione]] a lungo raggio<ref name=GeK61 />, sulla base di richieste ricevute dalla V-VS.
Il risultato di questo sviluppo vide la luce nel maggio del 1942 e, denominato Yak-7D<ref group=N>In russo:«Дальний», traslitterato «Dal’nij» cioè «a lungo raggio»</ref>, abbinava alla [[fusoliera]] di uno Yak-7V (biposto, da [[aereo da addestramento|addestramento]]), elementi della variante Yak-7B (monoposto, [[aereo da caccia|da caccia]]); esteriormente l'aereo non si discostava dal predecessore, tuttavia le novità introdotte erano considerevoli sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo, frutto dell'esperienza maturata nel corso della progettazione e realizzazione dei modelli precedenti (a partire dallo [[Yakovlev Yak-1|Yak-1]]) e dei riscontri ottenuti dalle unità combattenti che li impiegavano<ref name=GeK61 />.
[[File:Yakolev Yak-9 (ID unknown) (38908911472).jpg|left|thumb|Yak99, esposto presso il Museo Vadim Zadorozhny di Arkhangelskoye, nei pressi di [[Mosca (Russia)|Mosca]].]]
La principale novità introdotta in questo [[prototipo]] era costituita dall'ampio uso di [[duralluminio]], ora disponibile in quantità in Unione Sovietica, che permise la sostanziale riduzione del peso della cellula e la conseguente possibilità di destinare il risparmio ottenuto all'utilizzo di maggiori quantità di equipaggiamenti, armamento o carburante<ref name=GeK61 />. Particolare vantaggio dall'impiego del duralluminio fu ottenuto nella realizzazione della [[Ala (aeronautica)|struttura alare]], nella quale la lega metallica sostituì il legno dei [[Longherone (aeronautica)|longheroni]] e delle sei [[Centina (aeronautica)|centine]] interne (le due più esterne furono realizzate ancora in legno)<ref name=GeK61 />; grazie al risparmio di peso, all'interno delle ali furono stipati [[Serbatoio autosigillante|serbatoi autostagnanti]] per un totale di {{M|833|ul=l}} di carburante, che consentivano al velivolo valori di autonomia senza pari nella famiglia dei monomotori Yakovlev<ref name=GK62>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 62}}.</ref>. Alla novità strutturale, nelle ali si abbinò la realizzazione di rivestimento in [[compensato]] [[impiallacciatura|impiallacciato]] e impregnato di [[bachelite]]<ref name=GeK61 />.
Il prototipo dello Yak-7D stava effettuando da pochi giorni le [[prove di volo]] quando lo stesso Jakovlev, il 16 giugno del 1942<ref name=GG75>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 75}}.</ref> diede disposizione di trasformarne il progetto in un aereo da caccia a lungo raggio. In questo caso si procedette utilizzando la fusoliera di uno Yak-7B, cui però fu modificata la parte posteriore ribassandola come sullo Yak-7PD<ref name=GG75/>; la nuova ala in lega leggera fu mantenuta ma il massimo quantitativo di carburante fu ridotto a {{M|673|ul=l}} rivedendo nel contempo tutte le canalizzazioni dell'impianto di alimentazione. L'aereo nella nuova configurazione fu denominato Yak-7DI<ref group=N>«Дальний Истребитель», traslitterato «Dal’nij Istrebitel’» cioè «caccia a lungo raggio»</ref> e superò con valutazioni eccellenti<ref name=GK62/><ref name=GG75/> le prove presso il NII-VVS<ref group=N>In russo «Научно-Исследовательский Институт Военно-Воздушных Сил», traslitterato «Naučno-Issledovatel’skij Institut Voenno-Vozdušnyh Sil Krasnoj Armii», cioè «Istituto di ricerca dell'aeronautica militare»</ref> i primi giorni di agosto del 1942<ref name=GK62/><ref name=GG75/>; ne fu sollecitata l'immediata produzione in serie con la denominazione definitiva di Yak-9<ref name=GK62/><ref name=GG75/>.
Il nuovo progetto si rivelò particolarmente versatile e facilmente adattabile all'utilizzo di nuovi equipaggiamenti tanto che la medesima cellula di base fu allestita con cinque diversi tipi di motore e ne furono ricavate complessivamente quindici diverse versioni prodotte in serie, oltre ad alcuni studi il cui sviluppo non superò la fase di prototipo<ref name=GK62/>. La produzione dello Yak-9 ebbe inizio nel mese di ottobre del 1942 e interessò complessivamente tre GAZ<ref group=N>Dal russo «Государственный Авиационный Завод», «Gosudarstvenn'ij Aviatsionn’ij Zavod» cioè «Fabbrica Aeronautica di Stato».</ref>: il nº82, nei pressi di [[Mosca (Russia)|Mosca]] (costruì 817 aerei tra il 1944 ed il 1945), il nº153 di [[Novosibirsk]] (in totale {{formatnum:12536}} velivoli dal 1942 al 1948) ed il nº166 ad [[Omsk]] ({{formatnum:3416}} esemplari dal 1943 al 1945)<ref name=GG77>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 77}}.</ref>.
== Tecnica ==
''La descrizione tecnica è riferita alla prima variante prodotta in serie, denominata semplicemente Yak-9; per le altre varianti si faccia riferimento alla relativa sezione''.
=== Cellula ===
[[File:Yakovlev Yak-9 and Yak-9T side-view silhouettes.png|thumb|Confronto tra le silhouettes dell'iniziale Yak-9 e dello Yak-9T.]]
Lo Yakovlev Yak-9 nelle linee esteriori mostrava in modo evidente la discendenza dal progetto degli Yak-1 e Yak-7; la fusoliera aveva la parte posteriore ribassata già introdotta negli Yak-1B e negli Yak-7B con [[cabina di pilotaggio|abitacolo]] con [[cupolino (aeronautica)|cupolino]] a goccia. Sia le forme del muso, con il radiatore dell'olio disposto sotto l'[[motore aeronautico|unità motrice]] evidenziato dalla caratteristica [[presa d'aria]], che quelle dell'[[impennaggio]] erano sostanzialmente invariate. La fusoliera manteneva la struttura in traliccio d'[[acciaio]] con la parte anteriore rivestita in duralluminio e quella posteriore rivestita in legno.
Il maggior elemento di discontinuità rispetto ai velivoli precedenti era rappresentato dall'ala: per la prima volta si fece ricorso al duralluminio con il quale furono realizzati sia i due longheroni che le prime sei delle otto centine che componevano la struttura (le due centine prossime alle estremità erano ancora in legno). Anche per il rivestimento delle ali si ricorse ad una tecnica impiegata per la prima volta dall'OKB-115: il legno utilizzato fino ad allora fu sostituito da pannelli di compensato, impregnati di bakelite.
All'interno delle ali furono posizionati due soli serbatoi di carburante autostagnanti: diversamente da quanto realizzato nei due prototipi (Yak-7D e Yak-7DI) il caccia Yak-9 imbarcava una limitata quantità di carburante, al fine di massimizzare le doti di maneggevolezza e agilità rese evidenti dal risparmio di peso ottenuto grazie alla struttura alare in lega leggera. Il [[carrello d'atterraggio]] era di tipo classico, con elementi principali a [[ruota]] singola che si ritraevano all'interno dell'ala in direzione del centro della fusoliera.
=== Motore ===
Il motore scelto per equipaggiare lo Yak-9 fu il 12 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] [[Klimov M-105|Klimov M-105PF]]<ref group=N>A partire dalla primavera del 1944, a seguito della modifica del sistema di denominazione, sarebbe diventato Klimov VK-105PF.</ref>, [[motore a V]] raffreddato [[raffreddamento a liquido|a liquido]], che già da sei mesi<ref name=GK49>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 49}}.</ref> era in dotazione agli Yak-7B. Questa unità motrice era accreditata della [[potenza (fisica)|potenza]] di {{converti|1180|hp|kW|abbr=on|lk=on|0}} e garantiva al velivolo la velocità massima di {{M|599|ul=km/h}} a {{M|4300|u=m}} di quota<ref name=GK136>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 136}}.</ref><ref group=N>A parità di motore, quindi, la stessa fonte indica che lo Yak-9 era 30 km/h più veloce rispetto allo Yak-7B.</ref>.
=== Armamento ===
Privo di qualsiasi armamento di caduta, lo Yak-9 nella versione da caccia era armato con un cannone [[ShVAK]] [[calibro (armi)|calibro]] {{M|20|u=mm}}, sparante attraverso il mozzo dell'elica, e con una mitragliatrice [[Berezin UB|Berezin UBS]] calibro {{M|12,7|u=mm}} alloggiata sopra il motore nella parte sinistra del muso e sparante attraverso il disco dell'[[elica]] mediante dispositivo di sincronizzazione; i serbatoi delle munizioni contenevano rispettivamente 120 e 200 proiettili.
== Impiego operativo ==
I primi Yak-9 entrarono in azione nel corso della [[battaglia di Stalingrado]], nella seconda metà di dicembre del 1942, con il 434° IAP<ref group=N>«Истребительный Авиационный Полк», «Istrebitel'nyj Aviacionnyj Polk», cioè «Reggimento dell'Aviazione da Caccia»</ref>, mentre i velivoli assegnati più o meno in contemporanea alla 1ª Armata dell'Aria<ref group=N>«Воздушная Армия», «Vozdušnaja Armija»</ref>, furono costretti a terra dalle pessime condizioni meteorologiche<ref name=GK62/>. In ogni caso la maggior parte dei nuovi Yak-9 fu inizialmente utilizzato come riserva od assegnato ai centri di addestramento<ref name=GK62/>.
[[File:Operation Frantic-B-17s-Yakovlev-Yak-9.png|left|thumb|Un momento di pausa al campo di volo; in primo piano uno Yak-9 e sullo sfondo i [[Boeing B-17 Flying Fortress]]. La foto è scattata su un campo in Unione Sovietica nel corso delle missioni di bombardamento effettuate dalla 15th Air Force nell'ambito dell'Operazione ''Frantic'']]
Dopo pochi mesi, come successe per altri "Yak", insorsero problemi al rivestimento delle ali che in molti velivoli presentava vistose deformazioni o, in alcuni casi tragici, subì il completo distacco; le indagini svolte consentirono di stabilire che il fenomeno era dovuto principalmente a problemi di produzione, quali le violazioni dei protocolli nelle tecniche di incollaggio nella costruzione delle ali, l'uso di sostanze chimiche non sempre preparate a dovere e a considerevoli fluttuazioni della temperatura ambientale e dell'umidità nel giro delle ventiquattro ore. Il rivestimento fu rinforzato con successo nella maggior parte dei caccia entro luglio di quell'anno<ref name=GK63>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 63}}.</ref>.
Nella primavera del 1943 fecero il loro esordio i primi Yak-9T che, stando ad un'indagine svolta presso la 16ª Armata dell'Aria, operante sul fronte centrale, in media riuscirono ad abbattere un aereo nemico ogni 31 proiettili [[calibro (armi)|calibro]] {{M|37|u=mm}} sparati, contro i 147 dei calibro {{M|20|u=mm}} necessari per i precedenti Yak-9<ref name=GK65>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 65}}.</ref>. Grazie a questi risultati lo Yak-9T guadagnò la stima dei piloti e, grazie all'aumento delle consegne ai reparti, nella seconda metà del 1943 i "9T" furono uno dei modelli più diffusi tra le file della V-VS<ref name=GK66>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 66}}.</ref>.
Nel frattempo era stata messa in produzione la variante Yak-9D, che andava a colmare la mancanza di un caccia di scorta tra le linee dell'aviazione sovietica. Il suo impiego nelle operazioni risale alla seconda metà del 1943, quando il 18° ed il 20° GvIAP<ref group=N>«Гвардейский Истребительный Авиационный Полк», «Gvardejskij Istrebitel'nyj Aviacionnyj Polk», cioè «Reggimento delle Guardie dell'Aviazione da Caccia»</ref> entrarono in [[Battaglia di Kursk|azione]] nei cieli di Kursk fornendo copertura aerea ai reparti da bombardamento<ref name=GK67>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 67}}.</ref>. Secondo i sovietici, nel periodo compreso tra il 12 ed il 27 luglio i piloti del 18° GvIAP effettuarono 503 sortite ingaggiando 52 combattimenti, conclusi con l'abbattimento di 30 velivoli nemici a fronte di 4 aerei persi<ref name=GK67 />.
[[File:Flight! Yakovlev Yak-9UM HB-RYA (8355282184).jpg|thumb|Uno Yak-9UM in una foto risalente al 2012.]]
In questo periodo gli Yak-9 furono forniti anche al reparto [[Francia|francese]] [[Normandie-Niémen]] che combatteva sul "fronte occidentale" sovietico<ref group=N>Corrispondente, all'incirca, al settore tra [[Smolensk]] e [[Brjansk]]</ref>; alla fine di agosto il gruppo da caccia della [[France libre]] contava tra il proprio materiale di volo tre Yak-9, sei Yak-9D e undici Yak-9T che progressivamente stavano sostituendo i precedenti Yak-1 e con questi velivoli ottenne una buona parte delle 273<ref name="Gunston p. 255.">{{Cita|Gunston, 1984|p. 255}}.</ref> vittorie aeree riconosciute nel corso della guerra.
Nella tarda primavera del 1944 furono disponibili le varianti "9K", "9M", "9DD" e "9U"; quest'ultima, che vedeva l'impiego del nuovo motore VK-107A, fu particolarmente condizionata dalla scarsa affidabilità del propulsore tanto che alle unità di prima linea fu raccomandato di non spingere il motore a velocità "da combattimento" perché in questo modo si riduceva la sua durata a due o tre voli soltanto. Nonostante ciò il 163° IAP, uno dei primi reparti ad impiegare in combattimento il "9U", nel corso di 398 sortite dichiarò l'abbattimento di 27 [[Focke-Wulf Fw 190|Focke-Wulf Fw 190A]] e un [[Messerschmitt Bf 109|Messerschmitt Bf 109G-2]], a fronte della perdita di due Yak in combattimenti aerei, uno abbattuto dalla [[Arma contraerea|FlaK]] e quattro per incidenti. Lo Yak-9U contribuì in modo determinante alla conquista della superiorità aerea da parte dei sovietici e i tedeschi impararono presto ad evitare di impegnarsi in combattimento con gli Yak "senza albero dell'antenna"<ref>{{Cita|Leonard, 2005|p. 125}}.</ref>.
[[File:Yak-9Ds at Poltava, Operation Frantic.jpg|thumb|Gli Yak-9DD durante la loro missione in Italia.]]
Il valore della lunga autonomia degli Yak-9DD si rivelò chiaramente nel mese di agosto del 1944 quando una formazione di 12 aerei venne trasferita con un volo non-stop da [[Bălți]] (oggi in [[Moldavia]]) a [[Bari]], per successive operazioni a supporto dei [[Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia|partigiani iugoslavi]]<ref>{{Cita|Gunston, 1984|p. 256}}.</ref><ref name=GK81>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 81}}.</ref>. Nel corso della loro permanenza sulla base [[italia]]na gli Yak-9DD effettuarono 155 sortite coprendo ogni volta tra i 400 ed i {{M|600|u=km}}, senza far registrare alcun malfunzionamento.
Lo Yak-9 fu anche il primo aereo dell'aviazione
=== Dopoguerra ===
Nel dopoguerra
== Versioni ==
''L'elenco delle versioni segue l'ordine cronologico di realizzazione e, se non diversamente indicato, i dati sono tratti da'' "Yakovlev's Piston-Engined Fighters"<ref>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|pp. 63-102}}.</ref>.
* '''Yak-9/M-106''': Prototipo, risalente al novembre del 1942. Monoposto da caccia, in configurazione equivalente a quella dello Yak-7DI. Equipaggiato con il motore [[Klimov VK-106|Klimov M-106]] dotato di [[compressore]] a comando meccanico con singola velocità; durante le prove di accettazione mise in mostra prestazioni molto simili (per velocità massima e rateo di salita in quota) a quelle dello Yak-9 dotato del motore M-105. L'abbandono dello sviluppo dell'unità motrice, ne determino l'analoga sorte come per il corrispondente Yak-1/M-106.
[[File:Yak-9T with 45mm prototype.png|thumb|Il prototipo dello Yak-9T.]]
* '''Yak-9T'''<ref group=N>«Як-9Т». La sigla indica «Танковый», da «Танк», traslitterato «Tank», cioè «Carro armato» ed era a significare «distruttore di carri armati».</ref>: Caccia monoposto, prodotto in non meno di {{formatnum:2748}} esemplari. Armato con un cannone [[Nudelman-Suranov NS-37]] (calibro {{M|37|u=mm}}, dotato di serbatoio con 32 proiettili) sparante dal mozzo dell'elica in sostituzione dello ShVAK, manteneva la mitragliatrice UBS ed il motore M-105PF. Per l'impiego del cannone di grosso calibro, la fusoliera risultò più lunga di {{M|15|u=cm}} e fu rinforzata strutturalmente, mentre la cabina di pilotaggio fu arretrata di {{M|40|u=cm}}<ref name=GG77/>. Pesante circa {{M|175|u=kg}} più dello Yak-9, aveva anch'esso due soli serbatoi e, conseguentemente, l'autonomia si riduceva da 660 a {{M|620|u=km}}<ref name=GK137>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 137}}.</ref>. Dato il numero dei proiettili disponibili le procedure di puntamento dovevano essere particolarmente accurate e, anche in ragione della forza del [[rinculo]], il pilota non poteva sparare più di tre proiettili per volta<ref name=GG77/>. L'armamento si rivelò devastante contro gli aerei e consentì successi anche contro carri armati e navi di superficie<ref name=GG77/>.
* '''Yak-9D'''<ref group=N>«Як-9Д». Come nel caso del prototipo Yak-7D la sigla indica «Дальний», traslitterato «Dal’nij» cioè «a lungo raggio».</ref>: Caccia monoposto a lungo raggio, prodotto in serie a partire da marzo 1943 per un totale di {{formatnum:3058}} esemplari. Equipaggiato con motore M-105PF, aveva quattro serbatoi alari per un'autonomia di {{M|905|u=km}} e riproponeva l'armamento standard dello Yak-9. Alcuni esemplari di questa variante, a partire dal 1944, furono equipaggiati con il cannone NS-37 e furono pertanto denominati '''Yak-9TD'''<ref name=GK72>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 72}}.</ref>.
* '''Yak-9P'''<ref group=N>«Як-9П». Indica «Пушечный», traslitterato «Pušečn’ij» cioè «Cannone».</ref>: Prototipo, realizzato nel mese di marzo del 1943. Si trattava di uno Yak-9 standard nel quale la mitragliatrice Berezin UBS era stata sostituita da un secondo cannone ShVAK, dotato di serbatoio con 175 proiettili. Fu testato nella seconda metà di aprile ma non ne fu ordinata la produzione in serie<ref name=GG78>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 78}}.</ref>.
* '''Yak-9PD''': Prototipo per un caccia d'alta quota. Nella primavera del 1943 furono realizzati cinque esemplari dotati di motore sperimentale M-105PD, equipaggiato con compressore "E-100", e con apertura alare maggiorata di {{M|50|u=cm}} per ciascuna semiala. I problemi incontrati nello sviluppo del motore (in seguito definitivamente abbandonato) impedirono ulteriori sperimentazioni del progetto<ref name=GG78/>.
* '''Yak-9R'''<ref group=N>«Як-9Р». «Разведчик», traslitterato «Razvedčik» cioè «Esploratore».</ref>: Ricognitore fotografico, monoposto. Variante realizzata partendo tanto da cellule dello Yak-9, quanto da quelle dello Yak-9D. Furono completati complessivamente 35 aerei, dotati di fotocamere disposte perpendicolarmente alla direzione di volo. In alcuni casi ai velivoli "9D" fu rimossa la mitragliatrice nel muso per contenere il peso complessivo.
* '''Yak-9TK''': Prototipo, portato in volo nell'ottobre del 1943. Fu utilizzato per sperimentare la possibilità di montare cannoni di tipo diverso, a seconda della specifica richiesta della V-VS, variando semplicemente gli attacchi ed i serbatoi con le munizioni. Alternativamente potevano essere utilizzati lo ShVAK (cal. {{M|20|u=mm}}.), il [[Volkov-Yartsev VYa-23]] (cal. {{M|23|u=mm}}.), l'NS-37 (cal. {{M|37|u=mm}}.) o il [[Nudelman-Suranov NS-45]] (cal. {{M|45|u=mm}}.). La soluzione non trovò immediata applicazione nella produzione di serie, ma ebbe sviluppo più avanti nel tempo con armi di tipo più moderno.
* '''Yak-9K'''<ref group=N>«Як-9К». «Крупнокалиберный», traslitterato «Krupnokalibern’īj» cioè «Grosso calibro».</ref>: Caccia monoposto, equipaggiato con un cannone Nudelman-Suranov NS-45, con nastro di 29 proiettili, ed una mitragliatrice Berezin UBS. Ne fu realizzato un lotto di 53<ref name=GG80>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 80}}.</ref> esemplari complessivi, consegnati tra aprile e luglio del 1944. Il cannone NS-45 generava un rinculo superiore del 40% a quello prodotto dall'NS-37 per cui fu dotato di un [[freno di bocca]] che riusciva ad assorbirne la maggior parte, tuttavia la struttura del velivolo era sottoposta a scuotimenti importanti che mettevano a dura prova la struttura dell'aereo, causando anche perdite di liquidi (refrigeranti e lubrificanti) dalle guarnizioni dei rispettivi impianti. Questi elementi di criticità, uniti all'insufficiente affidabilità del cannone, furono la principale causa della limitata produzione della versione. Esteriormente i velivoli di questa versione erano facilmente riconoscibili per la canna del cannone che sporgeva ben oltre la fine dell'ogiva dell'elica.
[[File:Yakovlev Yak-9U Barbarossa at PCDM 2009 2.JPG|thumb|Lo Yak-9U ''Barbarossa'', in una foto scattata nel 2009.]]
* '''Yak-9U'''<ref group=N>«Як-9У». «Улучшенный», traslitterato «Ulučšenn’īj» cioè «Migliorato».</ref>: Caccia monoposto. La decisione di procedere con un nuovo passo nello sviluppo dello Yak-9 risale agli ultimi mesi del 1943: seguendo le indicazioni fornite dallo [[TsAGI]] in tema di aerodinamica, lo Yak-9M fu modificato in modo consistente: in particolare nelle forme esteriori con l'abbandono del grande radiatore dell'olio disposto centralmente sotto il muso (sostituito da due radiatori circolari disposti sotto l'abitacolo verso i quali l'aria era convogliata tramite due prese d'aria ricavate alla radice del bordo d'entrata delle ali) e nel rivestimento della fusoliera che vide l'impiego di pannelli di compensato in luogo del tessuto impiegato fino ad allora. In questa configurazione lo Yak-9 era pressoché irriconoscibile rispetto allo Yak-3, se non per la maggiore apertura alare e per i pannelli di chiusura dei vani del carrello d'atterraggio. L'armamento previsto constava di un cannone Volkov-Yartsev VYa-23, sparante dal mozzo dell'elica, e due mitragliatrici UBS sincronizzate, nel muso. Testato tra la fine del 1943 e i primi giorni del 1944 il nuovo prototipo mise in luce prestazioni di rilievo ma non fu ammesso alla produzione in serie, perché il cannone VYa-23 fu considerato poco efficace e perché si puntava ad impiegare il più potente motore [[Klimov VK-107|VK-107]] per ottenere prestazioni ancora migliori<ref name=GG82>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 82}}.</ref>.
:Il primo tentativo di installare il VK-107 su uno Yak-9 risaliva al mese di febbraio del 1943 ma un guasto al motore causò un incidente di volo<ref name=GG82/> con successivi ritardi al programma; nuovi tentativi furono fatti equipaggiando un limitato numero di Yak-9 (tra cui otto della versione "9D") con il nuovo motore i cui problemi erano ancora lontani dall'essere risolti. I voli di prova ripresero con un nuovo prototipo denominato '''Yak-9U/VK-107A''', che fu portato in volo negli stessi giorni di dicembre del 1943 nei quali volava il "gemello" motorizzato con l'M-105PF2. In questo caso, però, si optò per l'impiego del cannone ShVAK, considerato più affidabile. Le successive prove di accettazione presso le autorità statali fecero registrare prestazioni di assoluto rilievo (l'aereo raggiunse la velocità di {{M|700|u=km/h}} a {{M|5500|u=m}} di quota) ma ancora una volta si confermò che i guai al motore non sarebbero stati gestibili presso le officine dei reparti di prima linea.
:L'aereo fu comunque messo in produzione, dato che le autorità contavano che i problemi di surriscaldamento e di perdita dell'olio lubrificante sarebbero presto stati risolti. Dal mese di aprile del 1944 lo Yak-9U fu prodotto in tutti i tre stabilimenti che già realizzavano i modelli precedenti e malgrado il persistere delle difficoltà, il "9U" era in uso su larga scala già nella tarda estate del 1944 con risultati operativi soddisfacenti. Ne furono prodotti complessivamente circa {{formatnum:2500}} esemplari di cui circa 750 erano in servizio alla fine della guerra<ref group=N>Il numero rappresenta più del 10% di tutti i caccia in servizio con tutte le forze aeree sul fronte orientale.</ref>.
[[File:Yak-9M in flight.jpg|thumb|Yak-9M in volo.]]
* '''Yak-9M'''<ref group=N>«Як-9М». «Модернизированный», traslitterato «Modernizirovann’ij» cioè «Modernizzato».</ref>: Caccia monoposto a lungo raggio. Sostanzialmente era un aggiornamento della variante "9D" utilizzando la fusoliera del "9T" nella quale la diversa distribuzione dei pesi, dovuta allo spostamento della cabina, si era rivelata vantaggiosa dal punto di vista della manovrabilità e dell'agilità del caccia. La scelta permise anche di standardizzare la produzione, potendo completare un solo tipo di cellula senza più distinzioni tra le due varianti. La produzione, avviata dal maggio del 1944, totalizzò {{formatnum:4239}} esemplari. Alcuni di questi furono completati secondo lo standard definito '''Yak-9M/PVO''': destinati alla [[Vojska protivovozdušnoj oborony SSSR|Vojska PVO]] erano dotati di luce di ricerca notturna ed apparati di [[radionavigazione]] ognitempo. A partire da ottobre 1944 tutti gli aerei completati furono equipaggiati con motore VK-105PF2 da {{converti|1240|hp|kW|abbr=on|lk=off|0}}<ref name=GG81>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 81}}.</ref>.
* '''Yak-9DD'''<ref group=N>«Як-9ДД». «Данльнево Действия», traslitterato «Danl’nevo Dejstviâ» letteralmente «Operazioni Lontane».</ref>: Caccia a lungo raggio, monoposto; ricevette anche la denominazione di fabbrica '''Yak-9Yu'''. Sviluppata esasperando il concetto di lunga autonomia che già aveva portato alla nascita del modello Yak-9, questa versione fu realizzata dall'OKB-115 attraverso un ulteriore irrobustimento della struttura alare (in particolare le centine), all'interno della quale furono realizzati otto serbatoi metallici in grado di contenere complessivamente {{M|845|u=l}} di carburante. Per limitare, almeno in parte, l'incremento del peso complessivo l'armamento fu ridotto al solo cannone ShVAK (ma non tutte le fonti concordano su questo e alcuni<ref name=GG81/> indicano che l'armamento standard fosse rimasto invariato), mentre particolare attenzione fu dedicata alla strumentazione di radiocomunicazione (furono installate apparecchiature SCR-274N di origine [[Stati Uniti d'America|statunitense]]) e a quella di radionavigazione (l'aereo fu dotato di [[radiogoniometro]] RPK-10). Malgrado l'incremento del peso, ed il conseguente deterioramento delle caratteristiche di manovrabilità, il velivolo rimase in grado di operare da superfici impreparate e grazie alla sua autonomia, dichiarata in {{M|1325|u=km}}, fu utilizzato sia per operazioni di scorta ai reparti da bombardamento che di contrasto degli aerei nemici oltre la linea del fronte. La variante fu messa in produzione a partire dal maggio del 1944 e complessivamente ne furono costruiti 399 esemplari.
[[File:Yakolev Yak-9U (c-n 1257) (25169332138).jpg|thumb|Lo Yak-9U esposto presso il [[Museo centrale della Federazione Russa delle aeronautiche militari]].]]
* '''Yak-9B'''<ref group=N>«Як-9Б». «Бомбардировщик», traslitterato «Bombardirovščik» cioè «Bombardiere».</ref>: [[Cacciabombardiere]] monoposto, derivato dalla variante "9D"; fu designato '''Yak-9L''' all'interno dell'OKB-115. Era caratterizzato dalla presenza, alle spalle dell'abitacolo, di un vano per quattro bombe FAB-100<ref group=N>«Фугасные Авиабомбы», traslitterato in «Fugasnye Aviabomby»: «bomba aeronautica ad alto potenziale»</ref> oppure quattro "[[Bomba a grappolo|bombe a grappolo]]" contenenti ciascuna trentadue submunizioni [[PTAB]] del peso di {{M|2,5|u=kg}} ciascuna (in entrambi i casi gli ordigni erano disposti con la testa in alto ed inclinazione di 15° verso prua). Utilizzabile anche come caccia puro, una volta stivate a bordo le bombe l'aereo raggiungeva il peso di circa {{M|3600|u=kg}} e il suo utilizzo in queste condizioni era riservato a piloti esperti. La produzione fu limitata a 109 esemplari consegnati a partire dall'autunno del 1944; inizialmente soggetto a incidenti di volo (causati in larga parte dalla scarsa qualità della manodopera), scontò anche difetti di funzionamento del munizionamento PTAB che, in alcune condizioni, tendeva ad esplodere al momento del rilascio procurando seri danni al velivolo stesso. Considerata anche la scarsa preparazione dei piloti da caccia ad affrontare missioni di bombardamento, ogni ulteriore sviluppo fu abbandonato malgrado i risultati operativi ottenuti fossero incoraggianti.
* '''Yak-9UT''': Caccia monoposto. Versione derivata dalla "9U", partendo da un prototipo modificato con l'installazione di un cannone di grosso calibro sul cui modello tuttavia le fonti non sono concordi: si trovano infatti indicazioni circa l'impiego dei già citati NS-37 e NS-45<ref name=GK93>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 93}}.</ref> oppure di un'arma identificata come "Nyukhtikov N-37"<ref name=GG80 /><ref group=N>Con la sigla N-37 fu realizzato uno sviluppo dell'NS-37, denominato [[Nudelman N-37]] che fu impiegato nel dopoguerra, ma la fonte stessa da cui è presa la notizia non chiarisce oltre la natura dell'arma.</ref>. In ogni caso al termine delle prove svolte nel mese di marzo del 1945, l'aereo fu messo in produzione dotato di un cannone NS-23 sparante dal mozzo dell'elica e di due Berezin B-20 nella parte superiore del muso; ne furono prodotti in tutto 282 esemplari.
* '''Yak-9S''': Prototipo, risalente alla primavera del 1945. Fu uno degli ultimi tentativi di migliorare il modello di base dotato di motore M-105. Utilizzava una nuova e più efficiente elica, ma la modifica di maggiore impatto riguardava l'armamento che si basava su un cannone Nudelman-Suranov NS-23, sparante attraverso il mozzo dell'elica, e due nuovi cannoni Berezin B-20 (calibro {{M|20|u=mm}}) disposti nella parte superiore del muso e sincronizzati con il movimento dell'elica. Furono realizzati due esemplari che furono sottoposti a prove valutative nell'estate del 1945 ma, poiché le caratteristiche del velivolo si dimostrarono inferiori a quelle dello [[Yakovlev Yak-3|Yak-3]] e del [[Lavochkin La-7]], si decise di non dare l'avvio alla produzione in serie.
* '''Yak-9V'''<ref group=N>In russo «Як-9В», iniziale della parola «Вывозной», «V’īvoznoj», che tradotta letteralmente significa «esportazione» ma che all'epoca era utilizzata per identificare una variante destinata a consentire ai piloti di familiarizzare con il modello d'aereo.</ref>: Aereo da addestramento, biposto. Variante derivata dallo Yak-9M, prodotta dopo la fine della seconda guerra mondiale; aveva armamento basato sul solo cannone ShVAK mentre dedicava particolare attenzione alla strumentazione di bordo destinata sia all'istruttore che al pilota tanto in materia di navigazione quanto di comunicazioni. Dalle catente di montaggio del GAZ nº153 uscirono 456 esemplari nuovi mentre altri 337 furono realizzati mediante conversione di Yak-9M.
* '''Yak-9UV''': Prototipo per una nuova versione da addestramento, portato in volo nel giugno del 1945. Sostanzialmente abbinava la struttura biposto del "9V" con quella del "9U" mentre l'armamento previsto era limitato ad un solo cannone Berezin B-20 installato tra le bancate del motore. Le prove per l'accettazione del velivolo furono svolte a partire dal mese di luglio ma era ormai chiaro che si stava andando verso l'era del jet e le necessità operative richiedevano un aereo completamente nuovo e non si diede corso alla produzione in serie.
* '''Yak-9 ''Corriere'''''<ref group=N>In russo «Курьерский», «Kur’erskij»</ref>: Prototipo, realizzato sulla base dello Yak-9V con l'ala dello Yak-9DD. Destinato a ruoli di collegamento, in particolare per il trasporto di un passeggero a lunga distanza ed in zone pericolosamente vicine alle aree dei combattimenti. L'abitacolo era dotato di sedili confortevoli ed ognuno dei due occupanti aveva a disposizione anche un orinatoio. L'aereo non fu sottoposto nemmeno a prove valutative e non vi sono notizie circa il suo effettivo utilizzo.
[[File:Yakovlev Yak-9 Yakovlev Yak-9P Warsaw May98 3 (16531304973).jpg|thumb|Yak-9P con le insegne dell'[[Siły Powietrzne|aviazione polacca]].]]
* '''Yak-9P/VK-107A''': Caccia monoposto. La denominazione "9P", già utilizzata per un prototipo nel marzo del 1943, fu ripresa nel dopoguerra per identificare una nuova versione dello Yak-9, che sarà anche l'ultima realizzata. Si trattò di un velivolo con struttura interamente metallica richiesta dalle autorità nel giugno del 1946. I primi due prototipi furono portati in volo all'inizio dell'estate; il loro armamento era basato su un cannone centrale (il tipo poteva essere variato con facilità) e due nella parte superiore del muso. Furono realizzati alcuni esemplari in via sperimentale (venti con solo la struttura dell'ala metallica, dieci con l'impiego del duralluminio anche nella parte posteriore della fusoliera). La produzione di serie si orientò sul modello interamente realizzato in metallo e raggiunse i 772 esemplari complessivi, ultimata alla fine di marzo del 1948. Esportati in diversi paesi questi aerei furono gli ultimi Yak-9 a rimanere operativi e furono identificati dal [[nome in codice NATO]] "Frank"<ref>{{Cita|Parsch e Martynov|in "Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles"|NATO}}.</ref> (secondo una fonte "Fang"<ref name=GG84>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 84}}.</ref><ref group=N>Il codice "Fang" risulta essere assegnato al [[Lavochkin La-11]]</ref>). Alcuni esemplari furono acquistati dall'aviazione nordcoreana ed impiegati durante la guerra di Corea<ref name="Gunston p. 256."/>.
== Utilizzatori ==
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;{{ALB}}
*[[Forca Ajrore|Forcat Ajrore Shqiptare]]
;{{BGR 1946-1967}}
*[[Vazdusni Voiski]]
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*[[Forces aériennes françaises libres]]
**[[Normandie-Niémen]]
;{{YUG 1943-1992}}
*[[Jugoslovensko ratno vazduhoplovstvo i protivvazdušna odbrana]]
;{{MNG}}
*[[Mongolian People's Air Force]]
;{{POL}}
*[[Siły Powietrzne]]
;{{HUN 1949-1956}}
*[[Magyar légierő|Magyar Királyi Honvéd Légierő]] poi [[Magyar Néphadsereg légiereje]]
;{{SUN 1923-1955}}
*[[Voenno-vozdušnye sily SSSR|Voenno-vozdušnye sily]]
== Esemplari attualmente esistenti ==
* L'8 maggio [[2007]] nella cittadina francese [[Les Andelys]] in complesso memoriale della divisione
== Velivoli comparabili ==
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{{Colonne spezza}}
* [[Kawasaki Ki-61]] Hien
* [[Macchi M.C.202|Macchi C.202]]
* [[Macchi
* [[Martin-Baker MB 5]]
* [[Messerschmitt Bf 109]]
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* [[Supermarine Spitfire]]
{{Colonne fine}}
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group="N"/>
=== Fonti ===
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |titolo=L'Aviazione - Grande enciclopedia illustrata |autore= |autore2= |volume=12 |capitolo=Yakovlev Yak-9 |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1988 |lingua= |p=240 |ISBN=no |cid=L'Aviazione, 1988}}
* {{Cita libro |titolo =Guida agli aeroplani di tutto il mondo - La seconda guerra mondiale (II) |autore =Enzo Angelucci |autore2= Paolo Matricardi |volume=4 |capitolo= Yakovlev Yak-9 |editore =Arnoldo Mondadori Editore |città =Milano |anno =1977 |lingua = |pp=246-7 |ISBN =no |cid=Angelucci e Matricardi, 1977}}
* {{Cita libro |titolo=World Aircraft: World War II |autore=Enzo Angelucci |autore2=Paolo Matricardi |volume=Volume II |editore=Sampson Low |città=Maidenhead, UK |anno=1978 |lingua=en |p= |ISBN=0-562-00096-8 |cid=Angelucci e Matricardi, 1978}}
* {{Cita libro|cognome=Bergstrom|nome=Christer|titolo=Bagration to Berlin: The Final Air Battles in the East: 1944–1945|editore=Ian Allan|città=Hersham, Surrey, UK|anno=2008|lingua=en|ISBN=978-1-903223-91-8|cid=Bergstrom, 2008}}
* {{Cita libro |titolo=The Red Air Force at War: Barbarossa and The Retreat to Moscow – Recollections of Fighter Pilots on the Eastern Front |url=https://archive.org/details/barbarossaretrea0000unse |autore=Artem Drabkin |autore2= |editore=Pen & Sword Military |città=Barnsley, UK |anno=2007 |lingua=en |p= |ISBN=1-84415-563-3 |cid=Drabkin, 2007}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev's Piston-Engined Fighters |autore =Yefim Gordon |autore2 =Dmitriy Khazanov |editore =Midland Publishing |città =Hinckley - UK |anno =2002 |lingua =en |ISBN =1-85780-140-7 |cid =Gordon e Khazanov, 2002}}
* {{Cita libro |titolo =OKB Yakovlev - A History of the Design Bureau and its Aircraft |autore =Yefim Gordon |autore2 =Dmitriy Komissarov |autore3= Sergey Komissarov |editore =Midland Publishing |città =Hinckley - UK |anno =2005 |lingua =en |ISBN =1-85780-203-9 |cid =Gordon e Komissarov, 2005}}
* {{Cita libro |titolo=Aerei della 2ª Guerra Mondiale |autore=Bill Gunston |autore2= |editore=Alberto Peruzzo Editore |città=Milano |anno=1984 |lingua= |p= |ISBN=no |cid=Gunston, 1984}}
* {{Cita libro |titolo=The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft |autore=Bill Gunston |autore2= |editore=Osprey Publishing |città=Oxford, UK |anno=2000 |lingua=en |p= |ISBN=1-84176-096-X |cid=Gunston, 2000}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev Aircraft since 1924 |autore =Bill Gunston |autore2 =Yefim Gordon |editore =Putnam |città =Londra |anno =1997 |lingua =en |ISBN =0-85177-872-0 |cid =Gunston e Gordon, 1997}}
* {{Cita libro |titolo=Encyclopaedia of Soviet Fighters 1939-1951 |autore=Herbert Leonard |autore2= |editore=Histoire & Collections |città=Parigi |anno=2005 |lingua=en |p= |ISBN=2-91523-9-60-6 |cid=Leonard, 2005}}
* {{Cita libro |titolo=История конструкций самолетов в СССР 1938-1950 (Istoriâ konstrukcij samoletov v SSSR 1938-1950) |autore= V. B Shavrov |autore2= |editore=Машиностроение (Mashinostroyeniye) |città=Mosca |anno=1994 |lingua=ru |p= |ISBN=5-217-00477-0 |cid=Shavrov, 1994}}
* {{Cita libro |titolo=The Encyclopedia of the Korean War |autore=Spencer C. Tucker |autore2=Paul G. Pierpaoli Jr. |volume=Vol. 1 (A-L) |editore=ABC-CLIO |città=Santa Barbara, CAL, USA |anno=2010 |lingua=en |p= |ISBN=978-1-85109-849-1 |cid=Tucker e Pierpaoli, 2010}}
=== Pubblicazioni ===
* {{Cita libro |titolo =Yak Fighter |collana=Aircraft In Action |volume =78 |autore =Hans Heiri-Stapfer |editore =Squadron/Signal publications |città =Carrollton (TX) - USA |anno =1986 |lingua =en |ISBN = 0-89747-187-3 |cid =Stapfer, 1986}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.yak.ru|Sito ufficiale della Yakovlev Design Bureau|lingua=en, ru}}
**{{cita web|http://www.yak.ru/ENG/FIRM/HISTMOD/yak-9.php|Yakovlev Yak-9 sul sito ufficiale della Yakovlev Design Bureau|lingua=en, ru}}
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/russia/yak-9.php|titolo=Yakovlev Yak-9; 1943|accesso=7
* {{Cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.airvectors.net/avyak1.html |titolo=Yak Piston Fighters |accesso=21 gennaio 2019 |lingua=en |editore= |sito=AirVectors |data=1º marzo 2018 |cid=GrGo}}
* {{cita web|autore= |url=
* {{cita web|autore=|url=http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/2/Yakovlev%20Yak%209.htm|titolo=Yakovlev Yak 9|accesso=20 gennaio 2019|lingua=en|editore=|sito=Century of Flight|dataarchivio=19 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121119022404/http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/2/Yakovlev%20Yak%209.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=|url=http://all-aero.com/index.php/component/content/article/57-planes-x-y-z/12039-yakolev-yak-9|titolo=Yakolev Yak-9|accesso=20 gennaio 2019|lingua=en|editore=|sito=www.All-Aero.com|dataarchivio=21 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190121064128/http://all-aero.com/index.php/component/content/article/57-planes-x-y-z/12039-yakolev-yak-9|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Bernhard C.F. Klein |url=http://
* {{cita web|autore= |url=
* {{cita web|
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/
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* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/yak9d.html|titolo=Яковлев Як-9Д|accesso=8 dicembre 2009|lingua=ru|editore= |sito=Уголок неба|data=}}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/yak9dd.html|titolo=Яковлев Як-9ДД|accesso=8 dicembre 2009|lingua=ru|editore= |sito=Уголок неба|data=}}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/yak9k.html|titolo=Яковлев Як-9К|accesso=8 dicembre 2009|lingua=ru|editore= |sito=Уголок неба|data=}}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/other2/yak9kur.html|titolo=Яковлев Як-9 Курьерский|accesso=8 dicembre 2009|lingua=ru|editore= |sito=Уголок неба|data=}}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/other2/yak9kur.html|titolo=Яковлев Як-9 Курьерский|accesso=8 dicembre 2009|lingua=ru|editore= |sito=Уголок неба|data=}}
* {{Cita web|autore=Andreas Parsch e Aleksey V. Martynov|url=http://www.designation-systems.net/non-us/soviet.html|titolo=Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles|accesso=20 gennaio 2019|lingua=en|editore= |opera=Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles|data=18 gennaio 2008|cid=NATO}}
=== Video ===
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[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945|Yakovlev Yak-009]]
[[Categoria:Aerei militari sovietici-russi|Yakovlev Yak-009]]
[[Categoria:Aerei militari della guerra di Corea]]
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