Nova Ponente: differenze tra le versioni

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|Amministratore locale = Bernhard Daum
|Partito = [[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|Data elezione = 24-11-2019 (2º mandato dal 4-5-2025)
|Lingue =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 4011
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2020
|Sottodivisioni = Ega/Eggen, San Floriano/Obereggen, Monte San Pietro/Petersberg<ref>[http://www.comune.novaponente.bz.it/system/web/zusatzseite.aspx?menuonr=219368352&detailonr=191227&sprache=3 Frazioni sul sito ufficiale del comune]</ref>
|Divisioni confinanti = [[Aldino]], [[Bolzano]], [[Bronzolo]], [[Cornedo all'Isarco]], [[Laives (Italia)|Laives]], [[Nova Levante]], [[Predazzo]] (TN), [[Tesero]] (TN), [[Ville di Fiemme]] (TN)
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}}
 
'''Nova Ponente''' (''Deutschnofen'' in [[lingua tedesca|tedesco]], {{lett|Nova tedesca}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:4011Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia autonoma di Bolzano]] in [[Trentino-Alto Adige]] che si trova nella [[Val d'Ega]].
 
== Origini del nome ==
Il [[toponimo]] è attestato in documenti latini come ''Nova'' nel [[1175]] e come ''Nova Teutonica'' nel [[1209]], in documenti tedeschi come ''Teuschennoeven'' e ''Teutschenofen'' nel [[1336]] e come ''Tawtschenofen'' nel [[1411]] deriva dal [[lingua latina|latino]] ''nova'' ("terreno messo a coltura da poco") e ''teutonico'' ("tedesco")<ref>AA.VV., ''Nomi d'Italia''. Novara, [[De Agostini|Istituto Geografico De Agostini]], 2004</ref><ref>[[Egon Kühebacher]], ''Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte'', vol. I, Bolzano: Athesia, 1995, p. 79. ISBN 88-7014-634-0</ref>.
Il borgo, infatti, era originariamente abitato da tirolesi di lingua tedesca, mentre la vicina località di [[Nova Levante]] (in tedesco Welschnofen, lett. "Nova ladina") era abitata da tirolesi di lingua ladina. Oggi in tutta la zona è maggioritaria la lingua tedesca, mentre il ladino è praticamente scomparso.
 
== Storia ==
L'insediamento è sostanzialmente medioevale, dovuto alla colonizzazione in altura nell'epoca di [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia|Mainardo II]], [[Conti del Tirolo|conte del Tirolo]], tant'è che quasi tutti i [[maso|masi]] compaiono per la prima volta citati nel grande censimento da lui operato nel [[1288]].<ref>Oswald v. Zingerle (a cura di), ''Meinhards II. Urbare der Grafschaft Tirol'', Vienna, Österr. Akad. der Wissenschaften, 1890.</ref> Già nel 1434, la comunità di Nova Ponente, chiamata in un documento giudiziale ''„lewttelewtte und gemainschaft von Tewtschenofen“Tewtschenofen'', agisce quale aggregazione politica autonoma in una disputa sugli introiti intrattenuta con la famiglia nobiliare Botsch di Bolzano<ref>{{cita libro| autore=[[Hannes Obermair]]| titolo=Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500| volume=2| editore=Città di Bolzano| città= Bolzano| anno=2008| paginep=76, n. 989| ISBN=978-88-901870-1-8}}</ref>.
 
Il commercio con ildel [[legno]] era fin dal medioevoMedioevo una delle fonti di ricchezza del luogo. Ne valga d'esempio che, nel [[1614]], legnalegname fornitafornito dal ''Tschufflerhof'' di Nova Ponente fu addirittura fornitautilizzato per la costruzione del sottotetto del [[Cattedrale di San Pietro (Bologna)|duomo di Bologna]]<ref>Walter{{de}} Schneider, ''Holz vom Tschufflerbauer auf Deutschnofen für den Dachstuhl des Doms von Bologna im Jahre 1614'', in «''[[Der Schlern]]»'', 73, 1999, pp. 298-305.</ref>.
 
=== StemmaSimboli ===
{{Citazione|Troncato d'argento e di rosso, al ramo [[Attributi araldici di forma geometrica#Noderoso|noderoso]] di nero, posto in banda, attraversante la troncatura e toccante i bordi.}}
Lo stemma è [[troncato (araldica)|troncato]] d'argento e rosso attraversato, da bordo a bordo, da un nodoso ramo nero. Il colore bianco simboleggia i giacimenti di [[dolomite]] ed il rosso quelli di [[porfido]] quarzifero; il ramo rappresenta la boscosità del comune. Lo stemma è stato adottato nel 1969<ref>{{cita web|lingua= en}} [|url= http://www.ngw.nl/int/ita/d/deutschn.htm |sito= Heraldry of the World: |titolo= Deutschnofen-Nova Ponente] {{Webarchive|urlurlarchivio= https://web.archive.org/web/20120801081312/http://www.ngw.nl/int/ita/d/deutschn.htm |dataurlmorto=1º agosto 2012 }}</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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* [[Chiesa dei Santi Udalrico e Volfango]], [[chiesa parrocchiale]].
* [[Chiesa di San Pietro (Nova Ponente)|Chiesa di San Pietro]], chiesa parrocchiale nella frazione di Monte San Pietro.
* [[Chiesa di Sant'Elena (Nova Ponente)|Chiesa di Sant'Elena]], la chiesa più antica di Nova Ponente.<ref name=vivosuedtirol>{{cita web|url=https://www.vivosuedtirol.com/it/regioni-vacanza/val-d-ega/nova-ponente/chiesa-di-sant-elena/|titolo=La Chiesa di Sant'Elena a Nova Ponente|sito=vivosuedtirol.coml|accesso=4 maggio 2020}}</ref>
 
== Società ==
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La sua popolazione è in larga maggioranza di madre [[lingua tedesca]]:
{{Ripartizione linguistica
|fonte = httphttps://wwwastat.provinzprovincia.bz.it/astat/it/popolazione/442news-pubblicazioni-info.asp?NewsDemoG_actionnews_action=300&NewsDemoG_image_idnews_image_id=5631701160211 Astat Censimento della popolazione 20112024 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugnodicembre 20122024
|it = 24,33
|de = 9795,42
|lad = 0,25
}}
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=== Località ===
==== Obereggen ====
''[[Obereggen]]'' (che in italiano è stato tradotto nel [[1940]] in "San Floriano"<ref name="Kühebacher, op. cit., p. 282">Kühebacher, ''op. cit.'', p. 282.</ref>, raramente utilizzato<ref>[http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/obereggen-inaugurato-il-nuovo-super-rifugio-ai-piedi-del-latemar-1.450726 Obereggenː inaugurato il nuovo rifugio], ''Alto Adige'', articolo dell'11 febbraio 2017.</ref>, ed anticamente in ladino "Sèn Florià Sorega") è una frazione del comune di Nova Ponente, situata a 1.550 metri di altezza sopra il livello del mare, sotto la catena del [[Latemar]], in [[Val d'Ega]], e conta circa 900 abitanti.
 
Il toponimo è attestato per la prima volta già nel [[1330]] come ''Oberhechen''<ref>Otto Stolz, ''Die Ausbreitung des Deutschtums in Südtirol im Lichte der Urkunden'', vol. 2, Monaco-Lipsia, 1928, p. 198 n. 3.</ref> e poi nel [[1767]] come ''Ober Eggen''<ref name="Kühebacher, op. cit., p. 282"/>.