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{{FW|giornalisti italiani|novembre 2018|lunghissimo CV|arg2argomento2=politici|presenti vari e lunghi elenchi da riformattare per renderli più leggibili; eliminare italianimaiuscolo}}
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{{Carica pubblica
|nome = Mario Brunetti
|immagine = Mario Brunetti XIII.jpg
|didascalia =
|carica = [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio = 23 aprile [[1992]]
|mandatofine = 29 maggio [[2001]]
|legislatura = [[XI legislatura della Repubblica Italiana|XI]], [[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII]]
|gruppo parlamentare = [[Rifondazione Comunista]]
|coalizione = [[Progressisti]]
|circoscrizione = [[Circoscrizione Calabria (Camera dei deputati)|Calabria]] (XI e XII), [[Campania]] 2 (XIII)
|collegio = [[Catanzaro]]-[[Reggio Calabria]] (XI), [[Corigliano Calabro]] (XII)
|tipo nomina =
|incarichi =
<br />* Componente della I Commissione affari costituzionali
* Membro della Commissione Esteri e Comunitari
* Presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera dei Deputati
|sito = http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00087
|partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]] (fino al 1964) <br> [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]] (1964-1972) <br> [[Partito di Unità Proletaria|PdUP]] (1972-1984) <br> [[Partito Comunista Italiano|PCI]] (1984-1991) <br> [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] (1991-2024)
|partito = [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]]
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
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|GiornoMeseNascita = 20 ottobre
|AnnoNascita = 1932
|LuogoMorte = Cosenza
|GiornoMeseMorte = 11 agosto
|AnnoMorte = 2024
|NoteMorte = <ref>{{cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/calabria/video/2024/08/e-morto-mario-brunetti-giornalista-e-politico-e0f3b165-3732-48f8-9d43-477ef133d369.html|titolo=È morto Mario Brunetti, giornalista e politico|sito=www.rainews.it|data=12 agosto 2024|accesso=13 agosto 2024}}</ref>
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
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== Biografia ==
NatoMario Brunetti nacque a [[Plataci]] il 20 ottobre 1932. Vive a Cosenza. ÈDivenne giornalista professionista d'inchiesta, scrittore e meridionalista di ispirazione gramsciana. Suoi punti di riferimento formativo sono statifurono Antonio Gramsci e [[Rodolfo Morandi]]. Protagonista della storia politica e sociale italiana e del Mezzogiorno dagli anni Cinquanta., Ha fondato,fondò nella seconda metà degli anni cinquanta,'50 il periodico “La sinistra”; e successivamente, ha datodiede vita a “''Prospettiva socialista''”. HaFondò fondatoe ed è direttore didiresse una delle poche riviste meridionaliste, “Sinistra Meridionale”. ÈFu poi presidente del Centro Studi di Politica ed Economia della Calabria (Cespe.Ca). Dirigee diresse l'Istituto Mezzogiorno Mediterraneo (MeMe), trasformato successivamente in “Fondazione Brunetti”.
 
Coordinò una ricerca sulle origini calabro-albanesi della famiglia di Antonio Gramsci (Plataci), documentando la provenienza dal comune italo-albanese dell'Alta Calabria. Nell'[[Assedio di Costantinopoli (1453)|ondata migratoria]] della metà del XV secolo la famiglia approdò sulle coste calabresi, partendo dal circondario di Gramsh, allora appartenente all'Epiro del nord. Da questa ricerca scaturì l'istituzione degli “Itinerari Gramsciani” a Plataci che in seguito avrebbero dato vita annualmente ad un Convegno tematico a livello internazionale. Come giornalista scrisse, tra gli altri, per L'Avanti!, Paese Sera, Mondo Nuovo, Il Manifesto, Il Giornale dei contadini, Realtà albanese, nonché per numerosi periodici italiani e stranieri, su alcuni dei quali comparve con due pseudonimi: “Ramon” e “Ivrás”. Fu direttore della Rivista sui problemi dell'Africa, “Due popoli”, con sede in Roma, sulla tematica dei “paesi non allineati”. Per ragioni politiche e pratiche sospese le pubblicazioni. Fondò il periodico bilingue “Rilindja arbëreshe” riguardante i problemi delle minoranze linguistiche con particolare riferimento a quella albanese.
È autore di varie pubblicazioni e saggi sulla “questione meridionale”, sulle politiche internazionali e sul problema delle Minoranze linguistiche in Europa. Tra le più significative: ”''Quale strategia per il Mezzogiorno''”; “''Contributo per una nuova strategia meridionalista”;
“Lotte proletarie e organizzazione del movimento nel Mezzogiorno” in “Il
Sindacato ad una svolta”. Ultime pubblicazioni: “La piazza della
rivolta”; “Il coraggio della coerenza”; “L'attualità inattuale”; “Il rovello
permanente”; “ Le cose del mondo”; “A sud di nessun Nord”. A luglio 2013 è
stato pubblicato “La sinistra perduta - L'itinerario politico di un
protagonista eretico attraverso il socialismo rivoluzionario”, edito da
Rubbettino 2013, con prefazione di Fausto Bertinotti''.
 
== Attività politica ==
Dirige la “Collana dell'Istituto Mezzogiorno Mediterraneo” . Ha curato la pubblicazione
Seguendo la tradizione familiare si iscrisse, ancora sedicenne, al PSI di cui divenne poi dirigente nazionale fino a far parte del Comitato Centrale, in rappresentanza del gruppo che si oppose alla politica di Pietro Nenni. Fu tuttavia considerato un componente eretico della storia del socialismo, avendo inseguito quella corrente del socialismo libertario, storico, rivoluzionario, con tendenza per il comunismo, ma non appartenente alla storia dei partiti comunisti.
dei seguenti testi: “''LA CULTURA COME RISORSA : Una
sfida di cooperazione transfrontaliera tra la Calabria e l'Albania per fare
delle minoranze linguistiche e delle risorse ambientali una comune potenzialità
di sviluppo ”(2003); IL
CORAGGIO DELLA COERENZA – 2003; “RIFLESSIONI SUL MEZZOGIORNO:
comunità arbëreshë e Risorgimento Italiano”(2004); ”EMERGENZA AMBIENTE: nuova'' emergenza nella Regione
mediterranea” (2005); “''PASSATO E PRESENTE: gli arbëresh nel ventennio fascista” (2007); “GLI ANNIVERSARI CHE CI PARLANO” (2008); LA MEMORIA COSMOPOLITA DEL MEDITERRANEO –
2010; IL PASSATO PESA SUL PRESENTE – 2011; IL RISORGIMENTO: Una rivoluzione conservatrice – 2012; ''
 
Fu dirigente di organizzazioni contadine e bracciantili a livello nazionale. Fece parte del Consiglio Generale della CGIL e partecipò attivamente al movimento di lotta per le occupazioni delle terre.
Ha coordinato una ricerca sulle origini calabro-albanesi
della famiglia di Antonio Gramsci(Plataci), documentando la provenienza dal comune italo-albanese dell'Alta Calabria. Nell'ondata migratoria della metà del XV secolo la famiglia approdava sulle coste calabresi, partendo dal circondario di Gramsh, allora appartenente all'Epiro del nord. Da questa ricerca è scaturita la istituzione degli “Itinerari
Gramsciani” a Plataci che annualmente danno vita ad un Convegno tematico a
livello internazionale.
 
Nel 1964, con l'entrata al Governo di Pietro Nenni, fu tra i fondatori del [[Partito Socialista di Unità Proletaria (1964)|Partito Socialista di Unità Proletaria]] (PSIUP) di cui fu membro dell'Esecutivo Nazionale e responsabile del settore meridionale. Alla decisione della maggioranza autonomista di scioglimento del Partito, nel 1972, rifiutò la confluenza sia nel PSI che nel PCI e con altri organizzò la “resistenza” allo scioglimento con la costituzione “Nuovo PSIUP”. Da lì a poco fu tra i promotori del [[Partito di Unità Proletaria]] – DP, facendo parte del Gruppo Nazionale di Direzione Ristretto. Con Foa, Pintor, Rossanda, Magri, Ferraris, Miniati, Migone, Russo, Spena e altri, diede origine al tentativo sfortunato di unificazione PdUP-Manifesto.
Come giornalista ha scritto, tra gli altri, per ''L'Avanti!'', ''Paese Sera'', ''Mondo Nuovo'', ''Il Manifesto'', ''Il Giornale dei contadini'', ''Realtà albanese'' , nonché per numerosi periodici italiani e stranieri, alcuni dei quali sono comparsi con due pseudonimi: “Ramon” e “Ivrás”.
È stato direttore della Rivista sui problemi dell'Africa, “Due popoli”, con sede in Roma, che seguiva la tematica dei “non allineati”. Per ragioni politiche e pratiche sospese le pubblicazioni. Ha fondato il periodico bilingue “Rilindja arbëreshe” che segue i problemi delle minoranze linguistiche con particolare riferimento a quella albanese.
 
Con il Centro Nord colpito dall'avventurismo terroristico e il duro attacco della mafia in Calabria contro le organizzazioni di sinistra, nel 1980 per segnalare la necessità di una forte unità contro il terrorismo e alla criminalità organizzata, si avvicinò al PCI, intravedendo però già allora la rottura che sarebbe avvenuta successivamente.
==Attività politica==
Seguendo la
tradizione familiare, si è iscritto ancora sedicenne, al PSI di cui è divenuto, poi, dirigente nazionale sino a far parte del Comitato
Centrale, in rappresentanza del gruppo che si è opposto alla politica di Pietro Nenni. È considerato un componente
eretico della storia del socialismo, avendo inseguito quella corrente del
socialismo libertario, storico, rivoluzionario, con tendenza per il comunismo,
ma non appartenente alla storia dei partiti comunisti. È stato, in sostanza,
fuori dal branco.
 
Al Congresso di Rimini di questo Partito, nel 1991, fu tra i promotori del Movimento per la [[Rifondazione Comunista]] di cui divenne, successivamente, membro della Direzione Nazionale e responsabile del Dipartimento per il Mezzogiorno. Nel 1998, per impedire l'avvento delle destre al governo, agevolò la costituzione del Gruppo dei Comunisti Italiani alla Camera dei Deputati, votando per il Governo Prodi, mantenendo però un'autonomia teorica e pratica che lo portò a prendere le distanze dalla scelta strategica del gruppo, opponendosi sia all'imminente guerre nei Balcani, sia alla riforma del titolo V della Costituzione, prevedendo con tali modifiche l'annullamento della specificità meridionale, e decidendo di non ricandidarsi più al Parlamento. Grandi riflessi ebbe l'ammissione della Commissione Esteri della Camera, da lui richiesta dopo aver avuto colloqui con i Dirigenti massimi del Kossovo, della Serbia e degli altri paesi balcanici interessati.
È stato
dirigente di organizzazioni contadine e bracciantili a livello nazionale. Ha
fatto parte del Consiglio Generale della CGIL. Ha partecipato attivamente al
movimento di lotta per le occupazioni delle terre.
 
Dal momento della rottura tra Cossutta e Bertinotti in Rifondazione, si adoperò per la ricomposizione della sinistra critica ritrovando le ragioni comuni che diedero vita a Rifondazione Comunista, dando vita al Movimento per l'Unità della Sinistra Alternativa. Partecipò alla costituzione della [[Sinistra Europea]], fino all'ultimo Congresso di Praga e dopo l'elezione di Bertinotti alla Presidenza della Camera dei Deputati, di fatto, l'esperienza si chiuse. Continuò a mantenere aperto il dibattito sulla nuova Questione meridionale attraverso l'istituto Mezzogiorno Mediterraneo e l'istituzione degli “Itinerari gramsciani”.
Nel 1964, con l'entrata al Governo di Pietro
Nenni, è tra i
fondatori del Partito Socialista di Unità Proletaria (PSIUP) di cui è stato membro
dell'Esecutivo Nazionale e responsabile del settore meridionale. Alla decisione
della maggioranza autonomista di scioglimento del Partito, nel 1972, rifiutò la confluenza sia nel PSI che nel PCI e, con
altri, organizzò la “resistenza” allo scioglimento con la costituzione “Nuovo
PSIUP”. Da li a poco, fu tra i promotori del Partito di Unità Proletaria – DP, facendo parte del Gruppo Nazionale di Direzione
Ristretto. Con Foa, Pintor, Rossanda, Magri, Ferraris, Miniati, Migone, Russo, Spena ed altri, ha dato origine al tentativo sfortunato di unificazione
PdUP-Manifesto.
 
=== Incarichi istituzionali e attività parlamentare ===
Con l'avventurismo terroristico che colpiva nel Centro
Fu eletto, giovanissimo, nel Consiglio Comunale di Plataci, paese arbëresh dell'Alta Calabria Jonica, e fu poi eletto Consigliere Comunale nella città di Cosenza dal 1970 al 1980, determinando con il suo solo voto la costituzione della prima e unica giunta di sinistra. Fu Consigliere della Regione Calabria, dal 1975 all'1980, opponendosi fortemente alle politiche delle “larghe intese” propugnate dal PCI e presentando diversi disegni di legge tra cui la prima proposta di salvaguardia delle minoranze linguistiche. Fu eletto per la prima volta al Parlamento Italiano, col sistema proporzionale e le preferenze, nelle elezioni politiche del 5-6 aprile 1992 nella Circoscrizione Catanzaro – Cosenza – Reggio Calabria. Nella XI legislatura fece parte della Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, oltre che della Commissione Speciale per l'esame dei progetti di legge concernenti la riforma dell'immunità parlamentare; sostenne la necessità di dichiarare il patrimonio dei parlamentari all'entrata e al termine del mandato. Fu relatore di minoranza contro la modifica della Legge elettorale proporzionale e membro della ''Commissione interparlamentare'', presieduta da Giulio Andreotti.
Nord e il duro attacco della mafia in Calabria contro le organizzazioni di
sinistra, nel 1980 per segnalare la necessità di una forte unità contro il
terrorismo e alla criminalità organizzata, si avvicina al PCI,
intravedendo, però, già allora la rottura che sarebbe avvenuta successivamente.
Al Congresso di Rimini di questo Partito, nel 1991, è tra i promotori del Movimento per la Rifondazione Comunista di cui è diventato, successivamente,
membro della Direzione Nazionale e responsabile del Dipartimento per il
Mezzogiorno. Nel 1998, per impedire l'avvento delle destre al governo,
agevola la costituzione del Gruppo dei Comunisti Italiani alla Camera dei Deputati, votando per il Governo Prodi, mantenendo, però,
un'autonomia teorica e pratica che lo porta a prendere le distanze dalla scelta
strategica del gruppo, opponendosi con molta forza, sia all'imminente guerre
nei Balcani, sia alla riforma del titolo V della Costituzione che, annullava la
specificità meridionale, decidendo di non ricandidarsi più al Parlamento. Grandi
riflessi ha avuto l'ammissione della Commissione Esteri della Camera, da lui
richiesta che ha avuto colloqui con i Dirigenti massimi del Kossovo, della
Serbia e degli altri paesi balcanici interessati.
 
Fu rieletto al Parlamento nelle elezioni politiche del 1994 nel Collegio uninominale nr.3 della circoscrizione calabrese (Corigliano Calabro), con 20.689 voti. Nella XII legislatura fece parte, come capogruppo, della ''Commissione Affari Esteri e Comunitari'', oltre che della ''Commissione d'inchiesta per la politica di cooperazione'' con i Paesi in via di sviluppo, denunciando le grandi malversazioni della mala-cooperazione nella relazione di minoranza presentata in Parlamento. Fece parte della delegazione parlamentare italiana presso la ''Conferenza parlamentare Centro Europea'', in cui sostenne con molta forza il diritto delle minoranze degli Stati membri a usare la propria lingua e ad avere rappresentanti in ogni istanza istituzionale dai Comuni al Parlamento Europeo.
Dal momento della rottura tra Cossutta e Bertinotti in Rifondazione, si adopera, dando vita al Movimento per l'Unità della Sinistra Alternativa, per la ricomposizione della sinistra critica ritrovando le ragioni comuni che avevano dato vita a Rifondazione Comunista. Ha partecipato alla costituzione della [[Sinistra Europea]], sino
all'ultimo Congresso di Praga, dopo la elezione di Bertinotti alla Presidenza della Camera dei Deputati, di fatto, l'esperienza si chiuse. Continuò a mantenere aperto il dibattito sulla nuova Questione meridionale attraverso, l'istituto Mezzogiorno Mediterraneo e la istituzione degli “Itinerari gramsciani”.
 
Alle elezioni del 21 aprile 1996 fu rieletto per la terza volta, come capolista del suo Partito, nella lista proporzionale di “Campania 2” (Benevento, Avellino, Caserta, Salerno). Nella XIII Legislatura fece parte della Commissione Esteri e della Commissione speciale per le politiche comunitarie e Presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera. Fu membro della Commissione bicamerale antimafia, membro del Consiglio d'Europa, dell'UEO e dell'OSCE, assolvendo le funzioni di Segretario della delegazione parlamentare italiana, presieduta da Nilde Iotti.
===Incarichi istituzionali e attività parlamentare===
Nel [[Consiglio d'Europa]] fu membro delle seguenti Commissioni: a)''Commission pour le respect des obligacions et engagements des Etas membres du Conseil de l'Europe'' (Commission de suivi) ; b)''Commission des migrations, des réfugiés et de la démografhie'' ; c) ''Sous – commission des relations avec les pays non-membres''. All'UEO fu membro della ''Commissione difesa''. A Strasburgo fu portavoce in Aula della posizione del gruppo GUE (Groupe pour la Gauche Unitaire Èuropienne).
È stato eletto, giovanissimo, nel Consiglio Comunale di Plataci, paese arbëresh dell'Alta Calabria Jonica, ed è stato poi eletto Consigliere Comunale nella città di Cosenza dal 1970 al1980, determinando con il suo solo voto la costituzione della prima e unica giunta di sinistra. È stato Consigliere della Regione Calabria, dal 1975 all'1980, opponendosi fortemente alle politiche delle “larghe intese” propugnate dal PCI e presentando diversi disegni di legge tra cui la prima proposta di salvaguardia delle minoranze linguistiche. È stato eletto per la prima volta al Parlamento Italiano, col sistema proporzionale e le preferenze, nelle elezioni politiche
del 5/6 aprile 1992 nella Circoscrizione Catanzaro – Cosenza – Reggio Calabria.
 
Concluse definitivamente il proprio mandato parlamentare nel 2001.
È stato rieletto al Parlamento nelle elezioni politiche
del 1994 nel Collegio uninominale nr.3 della Circoscrizione Calabrese
(Corigliano Calabro), con 20.689 voti. Nelle elezioni del 21 aprile 1996 è
stato rieletto per la terza volta, come capolista del suo Partito, nella lista
proporzionale di “Campania 2” (Benevento, Avellino, Caserta, Salerno). Nella XI
legislatura ha fatto parte della Commissione Affari Costituzionali, della
Presidenza del Consiglio e dell'Interno, oltre che della Commissione Speciale
per l'esame dei progetti di legge concernenti la riforma dell'immunità
parlamentare. Sostegno la necessità di dichiarare il patrimonio dei
parlamentari all'entrata e al termine del mandato.
 
=== Attività sul problema delle minoranze linguistiche ===
È stato relatore di minoranza contro la modifica della
Contribuì all'inserimento nello Statuto regionale della Calabria del diritto alla tutela delle minoranze linguistiche regionali, formalizzato dell'art.56-lettera r. Fu poi presentatore della prima proposta di legge regionale, negli anni Settanta, dell'istituzione delle scuole prescolari per la salvaguardia della minoranza arbëreshe. Fondò, con altri nel 1980, la Lega Italiana della Minoranza arbëreshe, di cui fu poi Presidente, realizzando importanti scambi culturali con le strutture scientifiche dell'Albania.
Legge elettorale proporzionale. È stato membro della ''Commissione interparlamentare'',
presieduta da Giulio Andreotti. Nella XII legislatura ha fatto
parte, come capogruppo, della ''Commissione Affari Esteri e Comunitari'',
oltre che della ''Commissione d'inchiesta per la politica'' ''di
cooperazione'' con i Paesi in via di sviluppo, denunciando le grandi
malversazioni della mala-cooperazione nella relazione di minoranza presentata
in Parlamento. Ha fatto parte della delegazione parlamentare italiana presso la
''Conferenza parlamentare Centro Europea, ''in cui ha sostenuto con molta
forza il diritto delle minoranze degli Stati membri ad usare la propria lingua
e ad avere rappresentanti in ogni istanza istituzionale dai Comuni al Parlamento
Europeo.
 
Pubblicò (in collaborazione con Guagliardi) un vocabolario arbëresh a cui parteciparono anche studiosi dell'Università di Tirana. Coordinò e pubblicò le seguenti opere, a cui parteciparono borsisti, ricercatori e docenti dell'Università della Calabria: “Imparare l'Albanese – Mesoj Gjuhen Shqipe”; “Vecchie e nuove Minoranze Culturali: definizione di una mappa della presenza e dei beni da salvaguardare – Catalogo ragionato dei dati”; “Sussidiario antologico Arberesh”; “Chi Dona tramanda”, “La diaspora della diaspora” (a cura di Mario Bolognari).
Nella XIII Legislatura
ha fatto parte della Commissione Esteri e della Commissione speciale per le
politiche comunitarie, è stato Presidente del Comitato per i Diritti Umani
della Camera dei Deputati, partecipando attivamente a numerose iniziative
umanitarie in tutto il mondo.
 
Presentò alla Camera dei Deputati la proposta di legge sulla salvaguardia delle minoranze linguistiche (in occasione del dibattito sull'approvazione parlò in Aula nella lingua arberesh). Alla fine del 1999 il Parlamento Italiano, unificando le proposte, approvò la Legge 482/99 di attuazione dell'art. 6 della Costituzione, attesa fin dall'entrata in vigore della Carta Costituzionale, con la quale venne introdotto, tra l'altro, l'insegnamento della lingua albanese nelle scuole dell'obbligo dei paesi di origine arbëresh. Nell'ultima legislatura a cui partecipò, presentò alla Camera la proposta di legge per la ratifica della Carta Europea delle lingue regionali e minoritarie.
È stato membro della Commissione bicamerale antimafia,
membro del Consiglio d'Europa, dell'UEO e dell'OSCE, assolvendo le funzioni di Segretario della delegazione parlamentare italiana, presieduta da Nilde Iotti.
Nel Consiglio d'Europa è stato membro delle seguenti Commissioni: a)''Commission pour le respect des obligacions et engagements des Etas membres du Conseil de l'Europe'' (Commission de suivi) ; b)''Commission des migrations, des réfugiés et de la démografhie'' ; c) ''Sous – commission des relations avec les pays non-membres''. All'UEO è stato membro della ''Commissione difesa''.
 
== Opere ==
A Strasburgo è stato portavoce in Aula della posizione del gruppo GUE (Groupe pour la Gauche Unitaire Èuropienne).
Fu autore di varie pubblicazioni e saggi sulla “questione meridionale”, sulle politiche internazionali e sul problema delle Minoranze linguistiche in Europa. Tra le più significative:
* “Quale strategia per il Mezzogiorno”;
* “Contributo per una nuova strategia meridionalista”;
* “Lotte proletarie e organizzazione del movimento nel Mezzogiorno” in “Il Sindacato ad una svolta”;
* “La piazza della rivolta”;
* “Il coraggio della coerenza”;
* “L'attualità inattuale”;
* “Il rovello permanente”;
* “Le cose del mondo”;
* “A sud di nessun Nord”.
* “La sinistra perduta - L'itinerario politico di un protagonista eretico attraverso il socialismo rivoluzionario”, edito da Rubbettino 2013
 
Diresse la “Collana dell'Istituto Mezzogiorno Mediterraneo”.
È considerato il parlamentare del Mezzogiorno che ha assunto le più alte responsabilità nel corso della sua funzione.
 
==Riconoscimenti= Curatele ===
Curò la pubblicazione dei seguenti testi:
Il 20 luglio [[2000]] la città di [[Huntsville]] in [[Alabama]] gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Il 20 maggio [[2002]] il Presidente della Repubblica dell'Albania lo ha insignito della medaglia ”per alti meriti civili”. Dal 3 dicembre [[2003]] il Ministero degli Affari Esteri italiano ratifica le lettere patenti con cui la Repubblica d'Albania lo nomina Console onorario.
* “LA CULTURA COME RISORSA: Una sfida di cooperazione transfrontaliera tra la Calabria e l'Albania per fare delle minoranze linguistiche e delle risorse ambientali una comune potenzialità di sviluppo” (2003);
 
* IL CORAGGIO DELLA COERENZA – 2003;
==Attività sul problema delle minoranze linguistiche==
* “RIFLESSIONI SUL MEZZOGIORNO: comunità arbëreshë e Risorgimento Italiano”(2004);
Ha contribuito all'inserimento nello Statuto regionale della Calabria, del diritto alla tutela delle minoranze linguistiche regionali, formalizzato nell'art.56-lettera r. È stato presentatore della prima proposta
* “EMERGENZA AMBIENTE: nuova'' emergenza nella Regione'' mediterranea” (2005);
di legge regionale, negli anni Settanta, di istituzione delle scuole prescolari per la salvaguardia della minoranza arbëreshe. Ha fondato, con altri, nel 1980, la Lega Italiana della Minoranza arbëreshe, di cui è stato Presidente, che ha
* “PASSATO E PRESENTE: gli arbëresh nel ventennio fascista” (2007);
realizzato importanti scambi culturali con le strutture scientifiche dell'Albania.
* “GLI ANNIVERSARI CHE CI PARLANO” (2008);
 
* LA MEMORIA COSMOPOLITA DEL MEDITERRANEO – 2010;
Ha pubblicato (in collaborazione con D.Guagliardi) un
* IL PASSATO PESA SUL PRESENTE – 2011;
vocabolario arbëresh a cui hanno partecipato anche studiosi dell'Università di
* IL RISORGIMENTO: Una rivoluzione conservatrice – 2012;
Tirana. Ha coordinato e pubblicato le seguenti opere, a cui hanno partecipato
borsisti, ricercatori e docenti dell'Università della Calabria: “Imparare l'Albanese
– Mesoj Gjuhen Shqipe”; “Vecchie e nuove Minoranze Culturali: definizione di
una mappa della presenza e dei beni da salvaguardare – Catalogo ragionato dei
dati”; “Sussidiario antologico Arberesh”; “Chi Dona tramanda”, “La diaspora
della diaspora” (a cura di Mario Bolognari).
 
Ha presentato, alla Camera dei Deputati, la
proposta di legge sulla salvaguardia delle minoranze linguistiche (in
occasione del dibattito sulla approvazione, ha parlato in Aula nella lingua
arberesh). Alla fine del 1999 il Parlamento Italiano, unificando le proposte,
ha approvato la Legge 482/99 di attuazione dell'art. 6 della Costituzione, che
si attendeva dall'entrata in vigore della Carta Costituzionale, con la quale si
introduce, tra l'altro, l'insegnamento della lingua albanese nelle scuole
dell'obbligo dei paesi di origine arbëresh. Nell'ultima legislatura cui ha
partecipato, ha presentato alla Camera la proposta di legge per la ratifica
della Carta Europea delle lingue regionali e minoritarie.
 
== Incarichi speciali ==
'''=== Problemi politici''' ===
- Fece parte come membro della minoranza di sinistra del Partito Socialista italiano (prima della scissione del PSIUP) che si pose il problema del distacco dall'URSS.
 
- Limassol (Cipro). Partecipò a Convegni sulla criminalità e la corruzione europea con la presenza di magistrati di “Mani Pulite”.
- Ha fatto parte, in un
periodo delicatissimo della scena mondiale e in piena destalinizzazione della
delegazione, come membro della minoranza di sinistra, del Partito socialista
italiano (prima della scissione del PSIUP) che, si era posto il problema del
distacco dall'URSS. La sua posizione a Mosca ha avuto ricadute polemiche in
Italia che ebbero conseguenze anche nelle sue visite successive in Unione
Sovietica.
 
- Fece parte di una delegazione a Cuba dove conobbe (allacciando legami di amicizia) e intervistò la sorella Celia e l'anziano padre di Che Guevara, Ernesto Guevara Lynch, e fu latore di un messaggio con la richiesta di mobilitazione per la liberazione del fratello del Che, Juan Martin, in quel periodo nelle mani del militari argentini.
- Limasol(Cipro) . Ha partecipato a Convegni sulla criminalità e la
corruzione europea con la presenza di magistrati di “Mani Pulite”.
 
Realizzò, inoltre, in quell'occasione, un'intervista con uno dei tre compagni superstiti del Che in Bolivia, Dario Alarcon, detto Benigno (con Pombo e Urbano), descrivendo le ultime ore della cattura del rivoluzionario cubano e del suo assassinio a La Paz.
- Ha fatto parte di una delegazione a Cuba, ove ha conosciuto
(allacciando legami di amicizia) e intervistato la sorella Celia e l'anziano
padre di Che Guevara, Ernesto Guevara Lynch, e fu latore di un messaggio con la
richiesta di mobilitazione per la liberazione del fratello del Che, Juan
Martin, in quel periodo nelle mani del militari argentini.
 
- Fece parte, con il magistrato Tullio Grimaldi, della delegazione ufficiale alle manifestazioni del 50º Anniversario della Rivoluzione cinese. Si trattò dell'unica delegazione politica italiana a Pechino.
Realizzò, inoltre, in quella occasione, una intervista con uno dei
tre compagni superstiti del Che in Bolivia, Dario Alarcon, detto Benigno (con
Pombo e Urbano), descrivendo le ultime ore della cattura del rivoluzionario
cubano e del suo assassinio a La Paz.
 
=== Politica estera ===
- Ha fatto parte, con il magistrato Tullio Grimaldi, della
- Quale membro della “Delegazione Centro-europea” a Bucarest fu protagonista di un'iniziativa in difesa delle “minoranze senza voce”, compresa quella degli arbëresh d'Italia.
delegazione ufficiale, alle manifestazioni del 50º Anniversario della
Rivoluzione cinese. Si è trattata dell'unica delegazione politica italiana a
Pechino.
 
- Quale membro del Consiglio d'Europa affrontò, in Lettonia, il tema della Carta delle lingue regionali e minoritarie.
'''Politica estera'''
 
- Fece parte di una delegazione ad Ankara, dove sollevò nei confronti del Governo turco il problema dei kurdi e del Kurdistan.
- Quale membro della “Delegazione Centro-europea”, a Bucarest, è
stato protagonista di una iniziativa in difesa delle “minoranze senza voce”,
compresa quella degli arbëresh d'Italia.
 
- Fece parte di una delegazione nella Corea del Nord, la prima degli italiani dopo la fine della guerra. La delegazione fece da apripista al presidente del Consiglio Dini che, qualche settimana dopo, recatosi a Pyongyang, realizzò l'apertura di una delegazione commerciale italiana.
- Quale membro del Consiglio d'Europa, ha affrontato, in Lettonia,
il tema della Carta delle lingue regionali e minoritarie.
 
- Fece parte della Delegazione italiana, a New York, in occasione del Cinquantesimo anniversario della fondazione dell'ONU, assolvendo in quell'occasione e in un'Assemblea successiva, un ruolo importante nella spiegazione alle altre delegazioni della proposta italiana.
- Ha fatto parte di una delegazione ad Ankara, ove ha sollevato nei
confronti del Governo turco il problema dei kurdi e del Kurdistan.
 
- Fece parte di una delegazione della Commissione Esteri, capeggiata da Achille Occhetto, che in Jugoslavia e nel Kossovo poterono verificare le prime avvisaglie della guerra imminente, confrontandosi con tutti i partiti politici e relazionando in parlamento.
- Ha fatto parte di una delegazione nella Corea del Nord, la prima
degli italiani dopo la fine della guerra. La delegazione ha fatto da apripista
al presidente del Consiglio Dini che, qualche settimana dopo, recatosi a Pyongyang,
realizzò l'apertura di una delegazione commerciale italiana.
 
- Fece parte della Delegazione della Commissione Esteri che nel Medio Oriente, Israele, Gaza, Giordania, Siria, Egitto visitò i luoghi degli scontri israeliano-palestinesi e valutato i motivi del blocco del processo di pace, relazionando al Parlamento. Si incontrò, in quell'occasione, con Yasser Arafat, in quel periodo prigioniero a Gaza.
- Ha fatto parte della Delegazione italiana, a New York, in
occasione del Cinquantesimo anniversario della fondazione dell'ONU, assolvendo
in quella occasione ed in un'Assemblea successiva, un ruolo importante nella
spiegazione alle altre delegazioni della proposta italiana.
 
- Come membro della Commissione Esteri partecipò, con un discorso alla Duma di Mosca, al dibattito sui problemi dell'“allargamento della NATO” e sulla posizione della Federazione russa.
- Ha fatto parte di una delegazione della Commissione Esteri,
capeggiata da Achille Occhetto, che in Jugoslavia e nel Kossovo hanno potuto
verificare le prime avvisaglie della imminente guerra, confrontandosi con tutti
i partiti politici e relazionando in parlamento.
 
- A Riga, come membro del CE, affrontò il tema del ruolo dell'Europa.
- Ha fatto parte della Delegazione della Commissione Esteri che nel
Medio Oriente, Israele, Gaza, Giordania, Siria, Egitto ha visitato i luoghi
degli scontri israeliano- palestinesi e valutato i motivi del blocco del
processo di pace, relazionando al Parlamento. Si è incontrato, in questa
occasione, con Yasser Arafat che in quel periodo veniva tenuto prigioniero a
Gaza.
 
- In Libia discusse delle conseguenze delle politiche coloniali.
- Come membro della Commissione Esteri ha partecipato, con un
discorso alla Duma di Mosca, al dibattito sui problemi dell'“allargamento della
NATO” e sulla posizione della Federazione russa.
 
- Come membro dell'OSCE, a Copenaghen, fece un discorso sulle “prospettive” dell'OSCE.
- A Riga, come membro del CE, ha affrontato il tema del ruolo
dell'Europa.
 
- Fu più volte Commissario di controllo, per conto della OSCE e del CIE, della regolarità delle elezioni in vari paesi del mondo. Fece parte della delegazione interparlamentare in Namibia e nell'Assemblea dei rappresentanti di tutti i Parlamenti del mondo e nella capitale Windhoek prese la parola su due aspetti fondamentali: la questione dei diritti umani e la negazione delle guerre come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
- In Libia ha discusso delle conseguenze delle politiche coloniali.
 
=== Commissioni speciali ===
- Come membro dell'OSCE, a Copenaghen, ha fatto un discorso sulle “
- Fu membro della Commissione di indagine sulla Cooperazione internazionale, con poteri giudiziari.
prospettive dell'OSCE.
 
- In Sud Africa, Kenya, Mozambico, Swaziland, Etiopia, Eritrea ebbe un ruolo importante nel disvelare gli aspetti più deleteri della politica sulla Cooperazione Internazionale e italiana. A conclusione della Missione africana, presentò la relazione di minoranza, sulla “mala cooperazione”, in Parlamento.
- È stato più volte Commissario di controllo, per conto della OSCE
e del CIE della regolarità delle elezioni in vari paesi del mondo. Ha fatto
parte della delegazione interparlamentare in Namibia e nell'Assemblea dei
rappresentanti di tutti i Parlamenti del mondo, nella capitale Windhoek, prende
la parola su due aspetti fondamentali: la questione dei diritti umani e la
negazione delle guerre come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali.
 
- A Nairobi, Somalia (Mogadiscio), Eritrea, Gibuti seguì, dopo la drammatica uccisione di [[Ilaria Alpi]] e [[Miran Hrovatin]], la “rotta delle scorie inquinanti”. Parte dei verbali della commissione rimasero comunque secretati.
'''Commissioni speciali'''
 
- Come membro del Consiglio d'Europa e dell'OSCE fu nominato Commissario di controllo della regolarità delle elezioni in vari Paesi d'Europa. A Mosca, nel principale carcere della città, in tale occasione, avvennero degli incresciosi incidenti che indicò nella relazione, sottoscritta anche dalla senatrice Tana De Zelueta.
- È stato membro della Commissione di indagine sulla Cooperazone
internazionale, con poteri giudiziari.
 
=== Politica europea ===
- In Sud Africa, Kenia, Mozambico, Swaziland, Etiopia, Eritrea ha
- A Lisbona, fu tra i più duri critici del trattato di Maastricht.
avuto un ruolo importante nel disvelare gli aspetti più deleteri della politica
sulla Cooperazione Internazionale e italiana. A conclusione della Missione
africana, ha presentato la relazione di minoranza, sulla “mala cooperazione”,
in Parlamento.
 
- Ad Atene, Lesbo, Mitilene, su incarico del gruppo GUE (Groupe pour la Gauche Unitaire Europènne) dibatté il tema “La politica e l'Europa”.
- A Nairobi, Somalia (Mogadiscio), Eritrea, Gibuti ha seguito, dopo
la drammatica uccisione di Ilaria Alpi e Miram Hrovatin, la “rotta delle scorie
inquinanti”. Parte dei verbali della commissione, sono secretati.
 
- Su iniziativa di un gruppo di parlamentari realizzò una visita in Iran per valutare, con contatti politici a Teheran, le ragioni del blocco del processo di pace.
- Come membro del Consiglio d'Europa e dell'OSCE, è stato nominato
Commissario di controllo della regolarità delle elezioni in vari Paesi
d'Europa. A Mosca, nel principale carcere della città, in questa occasione, sono
avvenuti anche incresciosi incidenti che ha indicato nella relazione,
sottoscritta anche dalla senatrice Tana De Zelueta.
 
- A Madrid, nella sessione ufficiale dell'UEO, affrontò il tema della “difesa europea”.
'''Politica europea '''
 
- Negli USA, come membro dell'UEO, valutò con l'apposita delegazione, con contatti a Woshington, Alabama, ecc., il “sistema di difesa USA” e la struttura missilistica.
- A Lisbona, è stato tra i più duri critici del trattato di
Maasticht, e delle sue compatibilità, che è causa delle crisi che stiamo
vivendo.
 
=== Diritti umani ===
- Ad Atene, Lesbo, Mitilene, su incarico del gruppo GUE (Groupe
- Come Presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera del Deputati, portò avanti due indagini straordinarie che ebbero forti ripercussioni a livello internazionale: la prima riguardante la condanna alla Nike per lo sfruttamento minorile in Africa; la seconda riguardo ai Desaparecidos in Argentina e in Cile. Il risultato di questa indagine accelerò la condanna di Pinochet.
pour la Gauche Unitaire Europènne) ha dibattuto il tema “La politica e
l'Europa”.
 
- In Brasile, Argentina e Cile la delegazione da lui capeggiata fece emergere drammatici eventi riguardanti anche i connazionali italiani.
- Su iniziativa di un gruppo di parlamentari ha realizzato una visita in Iran per valutare, con contatti politici a Teheran, le ragioni delblocco del processo di pace.
 
- Fece parte di una delegazione che, in Iraq, attraversando rocambolescamente la Giordania e attraverso il deserto, denunciò le conseguenze tragiche dell'uso dell'uranio impoverito sulle popolazioni, cosa questa che avvenne anche nella guerra dei Balcani.
- A Madrid, nella sessione ufficiale dell'UEO, ha affrontato il tema della “difesa europea”.
 
- Fece parte di una delegazione a Beirut, per verificare le drammatiche vicende del [[massacro di Sabra e Shatila]].
- Negli USA, come membro dell'UEO, ha valutato con l'apposita delegazione, con contatti a Woshington, Alabama, ecc., il “sistema di difesa USA” e la struttura missilistica.
 
- Come Presidente del Comitato dei diritti umani, capeggiò una delegazione in Messico per valutare le condizioni umane del carcere di massima sicurezza Cerro Uego, in cui i detenuti sostennero uno sciopero della fame per le tragiche condizioni di vita.
'''Diritti umani'''
 
Nella stessa missione, al Centro dei diritti umani di Cristobal de Las Casas, discusse col famoso vescovo, Frai Bartolomè de Las Casas; e in Chiapas nella selva La Candona (a La Realidad), assieme a Fausto Bertinotti incontrò il comandante Marcos.
- Come Presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera del Deputati, ha portato avanti due straordinarie indagini che hanno avuto ripercussioni forti a livello internazionale: la prima riguarda la condanna alla Nike per lo sfruttamento minorile in Africa; la seconda ha riguardato i Desaparecidos in Argentina e in Cile. Il risultato di questa indagine ha accelerato la condanna di Pinochet.
 
- A Parigi, nel Parlamento francese, in occasione di una sessione della UEO, in qualità di membro tenne un duro discorso di condanna contro le ''mine anti persona''.
- In Brasile, Argentina e Cile la delegazione da lui capeggiata ha fatto emergere drammatici eventi che riguardano anche i connazionali italiani.
 
- Sull'emergenza umanitaria nel [[Kurdistan]], in una successiva riunione nell'Assemblea del UEO, sempre a Parigi, denunciò la politica della Turchia verso i Kurdi e le violazioni dei diritti umani.
- Ha fatto parte di una delegazione che, in Iraq, attraversando rocambolescamente la Giordania, attraverso il deserto, ha denunciato le conseguenze tragiche dell'uso dell'uranio impoverito sulle popolazioni, cosa questa che è avvenuta anche nella guerra dei Balcani.
 
- Sempre sulla situazione kurda, sollevò un “incidente politico” con la Presidenza del Consiglio d'Europa, denunciando gli atti repressivi della polizia turca di Yarbakir, perché nonostante la presentazione delle credenziali da deputato, inveì ripetutamente contro i deputati italiani presenti in una manifestazione di difesa dei diritti umani violati in Turchia.
- Ha fatto parte di una delegazione a Beirut, per verificare le drammatiche vicende del massacro di Sabra e Shatila.
 
- In Giappone, quale membro del Consiglio d'Europa, discusse sul massacro di Nanchino.
- Come Presidente del Comitato dei diritti umani, ha capeggiato una delegazione in Messico, per valutare le condizioni umane del carcere di massima sicurezza Cerro Uego, in cui i detenuti erano in sciopero della fame per le
tragiche condizioni di vita.
 
- A Istanbul sollevò il tema del massacro degli Armeni da parte dei “Giovani turchi”, facendo poi un duro intervento alla Camera dei Deputati.
Nella stessa missione, al Centro dei diritti umani di Cristobal de Las Casas, ha discusso col famoso vescovo, Frai Bartolomè de Las Casas; e in Chiapas nella selva La Candona (a La Realidad), assieme a Fausto Bertinotti ha incontrato il comandante Marcos.
 
- Partecipò come membro dell'OSCE, alla sessione tenuta nel Parlamento di San Pietroburgo (già Leningrado) con un discorso sul tema della difesa ambientale.
- A Parigi, nel Parlamento francese, in occasione di una sessione della UEO, di cui faceva parte, ha fatto un duro discorso di condanna contro le ''mine anti persona''.
 
- Come Presidente dei Diritti Umani fece parte della delegazione interparlamentare in Tibet e Cina per valutare la situazione locale a seguito della protesta dei seguaci del Dalai Lama a Lhasa; e a Urumbi, capitale della regione di Xinjamig, una delle cinque regioni autonome della Cina, per valutare il grado di rispetto dei diritti di quella popolazione; e sulla complessa situazione di queste due aree venne presentata una relazione finale.
- Sull'emergenza umanitaria nel Kurdistan, in una successiva
riunione nell'Assemblea del UEO, sempre a Parigi, ha denunciato la politica della Turchia verso i Kurdi e le violazioni dei diritti umani.
 
- In qualità di Presidente dei Diritti Umani della Camera dei Deputati prese tutte le iniziative possibili contro la guerra nei Balcani. Si recò più volte a Belgrado e nel Kosovo, fino a proporre la decisione di offrirsi come scudo umano sotto i bombardamenti della “guerra umanitaria” che distrussero quelle città.
- Sempre sulla situazione kurda, solleva un “incidente politico” con la Presidenza del Consiglio d'Europa, denunciando gli atti repressivi della polizia turca di Yarbakir, perché nonostante la presentazione delle credenziali da deputato, inveiva contro i deputati italiani presenti in una manifestazione di difesa dei diritti umani violati in Turchia.
 
=== Attività antimafia ===
- In Giappone, quale membro del Consiglio d'Europa, ha discusso sul massacro di Nanchino.
Come membro della Commissione Antimafia portò avanti una serie di denunce contro il traffico delle scorie radioattive e inquinanti, con particolare riferimento ad alcune zone della Calabria e della Campania. La Commissione, in quell'occasione, riscontrò una forte complicità italiana nel traffico delle scorie e delle armi con un faccendiere locale a cui vennero “regalate” le navi dalla stessa cooperazione. Per questa attività subì forti minacce, rifiutando però ogni sorta di protezione e di scorta.
 
=== Incontri straordinari ===
- Ad Istanbul ha sollevato il tema del massacro degli Armeni da parte dei “Giovani turchi”, facendo, poi, un duro intervento alla Camera dei Deputati.
Ebbe incontri con quasi tutti i Capi di Governo e Presidenti dei Paesi dove si recò in delegazione. Le personalità che ebbero un impatto più significato, anche emotivamente, nei suoi incontri furono: Yasser Arafat, Fidel Castro, Raul Castro, il padre di Che Guevara (Ernesto Guevara Lynch), Celia Guevara sorella del Che, il Comandante Marcos, Monsignor della Casas in Messico, tutte personalità indicate nel libro “''Le cose del Mondo''”.
 
== Riconoscimenti ==
- Ha partecipato come membro dell'OSCE, alla sessione tenuta nel Parlamento di San Pietroburgo (già Leningrado) con un discorso sul tema della difesa ambientale.
Il 20 luglio 2000 la città di [[Huntsville (Alabama)|Huntsville]] in [[Alabama]] gli conferì la cittadinanza onoraria. Il 20 maggio 2002 il Presidente della Repubblica dell'Albania lo insignì della medaglia “per alti meriti civili”. Il 3 dicembre 2003 il Ministero degli Affari Esteri italiano ratificò le lettere patenti con cui la Repubblica d'Albania lo nominò Console onorario.
 
== Note ==
- Come Presidente dei Diritti Umani ha fatto parte della
<references/>
delegazione interparlamentare in Tibet e Cina per valutare la situazione locale
a seguito della protesta dei seguaci del Dalai Lama a Lhasa; e ad Urumbi,
capitale della regione di Xinjamig, una delle 5 regioni autonome della Cina, per
valutare il grado di rispetto dei diritti di quella popolazione; e sulla
complessa situazione di queste due aree è stata presentata una relazione
finale.
 
== Bibliografia ==
- In qualità di Presidente dei Diritti Umani della Camera dei Deputati,
* ''La sinistra perduta - L'itinerario politico di un protagonista eretico attraverso il socialismo rivoluzionario, ed. Rubbettino 2013, prefaz. di [[Fausto Bertinotti]]''
ha preso tutte le iniziative possibili contro la guerra nei Balcani. Si è
* ''La piazza della rivolta - Microstoria di un paese arbëresh in età giolittiana, ed. Rubbettino, prefaz. di [[Pino Ferraris]]''
recato più volte a Belgrado e nel Kosovo, fino a proporre la decisione di
* ''Il coraggio della coerenza, Collana dell'Istituto Mezzogiorno Mediterraneo, prefaz. di [[Giovanni Russo Spena]]''
offrirsi come scudo umano sotto i bombardamenti della “guerra umanitaria” che
ha letteralmente distrutto quelle città
 
'''Attività antimafia'''
 
Come membro della Commissione Antimafia ha portato avanti una serie
di denunce contro il traffico delle scorie radioattive ed inquinanti, con
particolare riferimento ad alcune zone della Calabria e della Campania. La
Commissione, in quella occasione, ha riscontrato forti complicità italiana nel
traffico delle scorie e delle armi con un faccendiere locale a cui erano state
“regalate” le navi dalla stessa cooperazione.
 
Per questa attività ha subito forti minacce, rifiutando però ogni
sorta di protezione e di scorta.
 
'''Incontri straordinari'''
 
Ha avuto
incontri con quasi tutti i Capi di Governo e Presidenti dei Paesi ove è stato
in delegazione.
 
Le
personalità che hanno avuto più significato, anche emotivamente, nei suoi
incontri sono state: Yasser Arafat, Fidel Castro, Raul Castro, il padre di Che
Guevara (Ernesto Guevara Lynch), Celia Guevara sorella del Che, il Comandante
Marcos, Monsignor della Casas in Messico. Le personalità che sono state
indicate nel libro “''Le cose del Mondo”.''
 
==Bibliografia==
*''La sinistra perduta - L'itinerario politico di un protagonista eretico attraverso il socialismo rivoluzionario, ed. Rubbettino 2013, prefaz. di [[Fausto Bertinotti]]''
*''La piazza della rivolta - Microstoria di un paese arbëresh in età giolittiana, ed. Rubbettino, prefaz. di [[Pino Ferraris]]''
*''Il coraggio della coerenza, Collana dell'Istituto Mezzogiorno Mediterraneo, prefaz. di [[Giovanni Russo Spena]]''
* "Le cose del Mondo": ed. Rubbettino 2010; pref. di Alfio Nicotra.
* "Il rovello permanente " ed. Nuovi Orizzonti 2008; pref.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
==Fonte==
* {{collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.ungra.it/new/brunetti/brunetti.htm|Mario Brunetti nominato Console d’Albania}}
* {{cita web|http://www.ungra.it/new/nikbrunetti/convegno_minoranze/Brunettibrunetti.htm|Intervista a Mario Brunetti nominato Console d’Albania}}
* {{cita web|url=http://www.ambalbaniaungra.it/vis_dettaglionew/nik/convegno_minoranze/Brunetti.php?id_livello=768htm|titolo=Ambasciata albaneseIntervista a Roma - pagina dedicata ai ConsoliMario OnorariBrunetti}}
* {{cita web|url=http://www.ambalbania.it/vis_dettaglio.php?id_livello=768|titolo=Ambasciata albanese a Roma - pagina dedicata ai Consoli Onorari}}
 
{{Box successione
{{Box successione| carica=Deputato del [[Circoscrizione Calabria (Camera dei deputati)|Collegio Uninominale Corigliano Calabro]]|precedente = nuova legge elettorale|successivo=[[Francesco Fino]]|periodo=[[1994]] - [[1996]]}}
|carica = Deputato del [[Circoscrizione Calabria (Camera dei deputati)|Collegio Uninominale Corigliano Calabro]]
|periodo = [[1994]] - [[1996]]
|precedente = Nuova legge elettorale
|successivo = [[Francesco Fino]]
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[[Categoria:Politici del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)]]
[[Categoria:Politici del Partito di Unità Proletaria]]
[[Categoria:Politici del Partito Comunista Italiano]]
[[Categoria:Politici del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea]]
[[Categoria:Politici del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]]
[[Categoria:Deputati dell'XI legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XII legislatura della Repubblica Italiana]]