Crisi del III secolo: differenze tra le versioni
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La causa principale della crisi può essere ricercata nella fine dell'idea di impero tipica delle dinastie [[dinastia giulio-claudia|giulio-claudia]] ed [[dinastia degli Antonini|antonina]], basata sulla collaborazione tra l'[[Imperatore romano|imperatore]], il potere militare e le forze politico-economiche interne. Nei primi due secoli dell'Impero la contrapposizione tra autorità politica e potere militare si era mantenuta, anche se pericolosamente (guerre civili), all'interno di un certo equilibrio, garantito anche dalle enormi ricchezze che affluivano allo Stato e ai privati tramite le campagne di conquista.
Nel [[III secolo]], però, tutte le energie dello [[Stato]] venivano spese non per ampliare, ma per difendere i confini dalle [[invasioni barbariche]]. Con l'esaurirsi della spinta espansiva delle conquiste, il peso economico e l'energia politica delle legioni finirono dunque per riversarsi all'interno dell'Impero invece che all'esterno, con il risultato che l'esercito, che era stato il fattore principale della potenza economica, finì per diventare un peso sempre più schiacciante, mentre la sua prepotenza politica diventava una fonte permanente di anarchia. La cosa più sorprendente di questa gravissima crisi è che l'Impero sia riuscito a superarla.
== Contesto storico ==
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=== Crisi politico-militare ===
[[File:Barbarian invasions from 3rd century.png|thumb|upright=1.5|Le [[invasioni barbariche del III secolo]].]]
[[File:Bishapur (Iran) Sassanid Period.JPG|thumb|Rilievo a [[Bishapur]] celebrante la vittoria di [[Sapore I]] sui Romani: [[Gordiano III]] è calpestato dal cavallo del re sasanide<ref>Gordiano aveva infatti perso la vita in una campagna contro Sapore (244), in circostanze peraltro non chiare: i rilievi e le epigrafi sassanidi rappresentano una battaglia vittoriosa in cui Gordiano perse la vita. Le fonti romane, invece, non menzionano questo scontro.</ref>, [[Filippo l'Arabo]] è in ginocchio davanti Sapore e tratta la resa. L'imperatore [[Valeriano]], catturato dalle [[esercito sasanide|armate sasanidi]] nel 260, è invece tenuto prigioniero da Sapore.<ref name="southern240">{{cita|Southern|p. 240
Il periodo si considera iniziare nel 235, quando l'imperatore [[Alessandro Severo]] fu assassinato dai soldati durante una campagna contro gli [[Alemanni|Alamanni]] lungo il [[limes romano|fronte settentrionale]], al ritorno dal fronte orientale dopo tre anni di campagne contro i [[Sasanidi]] della [[Persia]]. La pressione dei barbari lungo le frontiere settentrionali e quella, contemporanea, dei [[Campagne mesopotamiche di Ardashir I|Sasanidi in Oriente]], si erano non solo intensificate, ma avevano diffuso la sensazione che l'impero fosse totalmente accerchiato dai nemici.<ref name="Rémondon74">Rémondon, p. 74.</ref> Si rivelavano ormai inefficaci gli strumenti della diplomazia tradizionale, usati fin dai tempi di [[Augusto]] e basati sulla minaccia dell'uso della forza e sulla fomentazione di dissidi interni alle diverse tribù ostili per tenerle impegnate le une contro le altre.
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=== Crisi demografica e territoriale ===
Dopo il primo assalto avvenuto durante l'epoca di [[Marco Aurelio]], un'altra pesantissima e ancor più devastante epidemia di peste colpì i territori dell'Impero nel ventennio 250-270. Si è calcolato che il morbo abbia mietuto milioni di vittime e che alla fine la popolazione dell'Impero fosse ridotta del 30 per cento, da 70 a 50 milioni di abitanti.<ref>Giorgio Ruffolo, ''Quando l'Italia era una superpotenza'', Einaudi, 2004, p. 93.</ref> A tutto ciò si aggiunga che il prezzo da pagare per la sopravvivenza dell'Impero fu molto alto anche in termini territoriali. A partire infatti dal 260 gli Imperatori che si susseguirono dovettero abbandonare, in modo definitivo, i cosiddetti ''[[Agri decumates]]'' (sotto [[Gallieno]])<ref>Southern, p. 212-213.</ref> e l'intera provincia delle [[Dacia (provincia romana)|Tre Dacie]] (sotto [[Aureliano]], nel 271 circa),<ref>Southern, p. 226.</ref> oltre a perdere, seppure in via temporanea, la [[Mesopotamia (provincia romana)|provincia di Mesopotamia]], rioccupata solo con [[Galerio]] (verso la fine del III secolo).<ref>[[Agazia Scolastico]], ''Sul regno di Giustiniano'', IV, 24.3; {{cita|Grant|p. 231
=== Crisi economica e commerciale ===
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