Tomismo: differenze tra le versioni

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{{torna a|Tommaso d'Aquino}}
{{F|cristianesimo|arg2=scuole e correnti filosofiche|aprile 2013}}
{{P|La voce sembra difendere il pensiero tomista piuttosto che spiegarlo e talvolta il linguaggio è eccessivamente enfatico e catechistico. Le poche obiezioni al pensiero presentate vengono liquidate in modo troppo sbrigativo. |filosofia|maggio 2015}}
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La sua ricerca culmina nella ''[[Summa Theologiae]]'' (cioè "Somma di teologia"), in cui tratta in maniera sistematica il rapporto fede-ragione ed altre grandi questioni teologiche.
 
Secondo [[Étienne Gilson]], [[Cornelio Fabro]], [[Joseph de Finance]], [[Mieczyslaw Albert Krapiec]] e [[Réginald Garrigou-Lagrange]], Tommaso d'Aquino rappresentò il vertice della "filosofia dell'essere", una tradizione metafisica che è un bene da preservare.<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/amp/agora/pagine/jacques-maritain-e-la-necessita-di-pensare-metafisico|titolo=Jacques Maritain e la necessità di pensare “metafisico”|autore=[[Vittorio Possenti]]|data=16 ottobre 2023}}</ref>
 
== Il metodo della metafisica ==
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Così come un illetterato può parlare correttamente la sua lingua pur non conoscendo le regole della [[grammatica]], e solo studiando la [[sintassi]] si rende conto delle regole che ordinano il suo parlare; regole che peraltro anche ignorandole venivano da lui usate anche prima di conoscerle. Così tutti gli uomini nel loro pensiero e nel loro parlare usano correttamente i principi della metafisica, almeno implicitamente, e il compito del filosofo è condurre alla luce della [[ragione]] questi principi.
 
Il punto di forza della [[Aristotelismo|filosofia aristotelico]]-tomista è l' autoevidenza dei principi innati [[innatismo|innati]] della ragione la cui negazione implica una loro affermazione implicita.
 
{{Citazione|I principi innati nella ragione si dimostrano verissimi: al punto che non è neppure possibile pensare che siano falsi.|Tommaso d'Aquino in ''Contra Gentiles'' I, c.7 n.2}}
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===La logica tomista===
Gli elementi della logica tomista, ripresa da quella aristotelica sono: [[genere (filosofia)|genere]] e [[specie (filosofia)|specie]], [[universale]] e particolare, le [[Categorie (Aristotele)|categorie]], le definizioni e i predicabili; quindi l’[[enunciato]], il [[sillogismo]], la [[dimostrazione]] e l'[[Induzione#L'induzione in Tommaso d'Aquino|induzione]]<ref name="Turi 2021">{{Cita pubblicazione|nome=Niccolò|cognome=Turi|data=2021-09-27|titolo=Claudio Antonio Testi, La Logica di Tommaso d'Aquino: Dimostrazione, induzione e metafisica|rivista=AUC THEOLOGICA|volume=11|numero=1|pp=165–167165-167|lingua=en|formato=PDF|issn=1804-5588 |oclc=9456646457|accesso=2024-11-14|doi=10.14712/23363398.2021.9|url=https://karolinum.cz/casopis/auc-theologica/rocnik-11/cislo-1/clanek-9529}}</ref>.
 
Secondo [[Tommaso d'Aquino]], ai cinque sensi esterni corporei (distinti in [[organi di senso#Nella filosofia tomistica|sensi superiori ed inferiori]]) e al "[[senso comune]]", si aggiungono poi i sensi interni<ref name="Turi 2021">{{Cita pubblicazione|nome=Niccolò|cognome=Turi|data=2021-09-27|titolo=Claudio Antonio Testi, La Logica di Tommaso d'Aquino: Dimostrazione, induzione e metafisica|rivista=AUC THEOLOGICA|volume=11|numero=1|pp=165–167|lingua=en|formato=PDF|issn=1804-5588 |oclc=9456646457|accesso=2024-11-14|doi=10.14712/23363398.2021.9|url=https://karolinum.cz/casopis/auc-theologica/rocnik-11/cislo-1/clanek-9529}}</ref>: [[memoria]], [[fantasia]] (chiamata anche "[[immaginazione]]"), e la "cogitativa", che è facoltà sensibile (detta ''"aestimativa"'' negli animali) che coglie da molti diversi ricordi un qualcosa di comune, il ''phantasma'' ("il fantasma"). Tale atto di cogliere è detto [[esperimento]] (''experimentum'') ed è il pensare "Callia-uomo" e "Aristotele-uomo". Dall'esperimento l'[[intelletto attivo]] opera l'[[astrazione (filosofia)|astrazione]] del [[concetto]] di "uomo" (''simplex apprehensio''); rivolgendosi di nuovo ai dati empirici (''conversio ad phantasmata'') formula giudizi come "Aristotele è un uomo", "Callia è un uomo". L'induzione parte da questi giudizi per formulare [[proposizione|proposizioni]] universali (come "Ogni uomo è un animale razionale") principi e [[dimostrazione|dimostrazioni]] [[sillogismo|sillogiastiche]]. Esperimento, astrazione ed induzione sono processi distinti.<ref name="Turi 2021" />
 
Il ''[[magister]]'' offre all'allievo aiuti e strumenti intellettuali. In secondo luogo, gli mostra la derivazione delle conclusione a partire dai principi primi, che l'alunno potrebbe non essere in grado di raggiungere con la sola propria forza dialettica (''[[Summa Theologiae|ST]]'' I,117,1, r.).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Pasquale|cognome=Giustiniani|data=2015-03-01|titolo=La sintesi teologica di fra' Tommaso d'Aquino di fronte alla divina bellezza|rivista=Aisthema: International Journal|volume=2|numero=1|pp=23–4223-42|issn=2284-3515|formato=PDF|lingua=en|oclc=1135317396|accesso=2024-11-15|url=https://doaj.org/article/eb44724aed44472c96bea94c120799d9}}</ref>
 
== Un sistema filosofico ==
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{{Citazione|''Veritas ex diversitate personarum non variatur, unde cum aliquis veritatem loquitur vinci non potest cum quocumque disputet'', "la verità non cambia a seconda della diversità delle persone, per cui, quando uno dice la verità, chiunque sia la persona con cui disputa, non può essere vinto"|Commento al libro di Giobbe, 13, 19}}
{{citazione|Qualsiasi verità, da chiunque sia detta, viene dallo Spirito Santo, che infonde la luce naturale dell’intelligenza e muove ad intendere e ad esprimere la verità. Non deriva però da lui in quanto [[inabitazione|inabitante]] mediante la grazia abituale o in quanto elargente qualche dono abituale aggiunto alla natura|''[[Summa Theologiae|ST]]'', I-II, q. 109, a. 1}}
Tale concetto è ribadito anche nel fondamentale ''Commento al Vangelo di Giovanni''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giovanni|cognome=Turco|titolo=Tommaso d&#39;Aquino luce del pensiero cristiano I|accesso=2025-04-03|url=https://www.academia.edu/68225019/Tommaso_dAquino_luce_del_pensiero_cristiano_I?email_work_card=title}}</ref>
 
La conoscenza delle verità naturali deriva dal solo lume della luce naturale, senza la necessità di ulteriori doni soprannaturali o senza l'inabitazione divina che reca con sé la [[grazia (teologia)|grazia]].
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si giunga al [[Motore immobile|Motore primo eterno]]»".<ref>''Metafisica'',<math>\theta</math> 5, 1048, a 20-24. Citato in: {{cita web|url=https://www.academia.edu/28525867/Duns_Scoto_interprete_del_concetto_aristotelico_di_potenza|titolo=Duns Scoto interprete del concetto aristotelico di potenza|autore=Chiara Marelli|pagina=12}}</ref>
 
Forte è l'interesse di Tommaso per il mondo dei fenomeni e per le scienze (si nota che ebbe anche fama di [[alchimia|alchimista]] di valore: secondo alcuni, avrebbe potuto disporre, grazie al maestro [[Alberto Magno]], della [[pietra filosofale]], ma si tratta di un accertato falsouomo storico)universale.
 
Però, ci avverte di non dare mai per assolutamente certe le teorie scientifiche, perché può sempre accadere che gli uomini pensino a qualche nuova teoria, da nessuno elaborata prima. Si noterà, qui, la fiducia critica nella ragione umana, che contraddistingue l'[[Tommaso d'Aquino|Aquinate]]: libertà di indagine, ma cautela nelle conclusioni.
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Secondo san Tommaso, ogni ente in quanto opera di un Creatore perfetto e intelligente, avrebbe dall'inizio una legge naturale, composta da un proprio fine e da un modo e ordine debiti al raggiungimento di tale fine. Questa legge naturale non può che essere una e vera e buona, per due motivi: il creato per analogia dell'Ente è a immagine e somiglianza del creatore, e la legge naturale nel creato è posta da un Dio che è Uno, Verità e Sommo Bene.
 
Se l'ente segue il debito modo e il debito ordine al raggiungimento del suo proprio fine, vale a dire segue la legge naturale datagli dal Creatore, non può che automaticamente raggiungere l'obiettivo e il possesso della cosa amata. Tale obiettivo e possesso può essere raggiunto unicamente tramite il un solo debito modo e un solo debito ordine, e non per un'altra via scelta liberamente o comunque intrapresa, essendo unica la legge naturale di ogni ente (modo, ordine e fine).
 
Il piacere e la felicità, per ogni ente e non solo per l'essere umano, consistono nel raggiungimento del fine proprio. L'uomo è un particolare animale, libero e cosciente, che può scegliere di non seguire la propria legge naturale e cadere nella colpa-peccato, perché devia dall'ordine divino e naturale delle cose.
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==Le 24 tesi tomistiche di san Pio X==
Con il ''[[motu proprio]]'' ''Doctoris Angelici'' (29 giugno 20141914), [[papa Pio X]] rilanciavaprescrisse gliche studiin tomisticitutti nellei facoltàcorsi ecclesiastichedi romane,filosofia dovessero essere insegnati "i principi e le principali dottrine di s. Tommaso" e comandandocomandava ai maestri di teologia degli istituti con facoltà di conferire gradi accademici di considerareavere la ''[[Summa Theologiae]]'' come il piùloro importante testolibro di s. Tommasotesto.<ref>[[Antonio Masnovo]], ''Un recente documento della Sacra Congregazione dei Seminari'', in ''Rivista di Filosofia Neo-Scolastica'', vol. 8, n. 4, 31 agosto 1916, pp. 401-404. {{JSTOR|43065445}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://catholiclibrary.org/library/view?docId=/Contemporary-EN/XCT.142.html;chunk.id=00000113|titolo=Reality - a Synthesis of Thomistic Thought |autore=[[Reginald Garrigou-Lagrange]], O. P.|capitolo=55 - The Twenty-Four Thomistic Theses}}</ref> Il 27 luglio 20141914<ref>{{cita web|url=https://parrocchiariesepiox.it/san-pio-x/opinioni-e-news-pio-x/355-sintesi-delle-xxiv-tesi-del-tomismo-approvate-da-s-pio-x|titolo=Sintesi delle XXIV Tesi del Tomismo approvate da S. Pio X|data=13 ottobre 2017|urlarchivio=https://archive.is/wip/OiYv6|dataarchivio=11 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref> la [[Congregazione per l'educazione cattolica|Sacra congregazione degli studi]], con l'approvazione di Pio X, pubblicò XXIV tesi e proposizioni che alcuni professori avevano sottoposto alla loro attenzione per averne una garanzia di sicuro tomismo.<ref>{{cita web|url=https://tomasdeaquino.org/vi-tomismo-e-magistero-ecclesiastico/|titolo=Tomismo e magistero ecclesiastico|urlarchivio=https://archive.is/wip/aMyqh|dataarchivio=12 aprile 2021|accesso=11 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref> Sempre il 27 luglio 1914 papa Pio X promulgò il decreto ''[[Postquam sanctissimus]]'', stabilendo che le 24 tesi formulate "da insegnanti di varie istituzioni [...] contenevano chiaramente i principi e più importanti insegnamenti" dell'Aquinate.<ref>[http://vaxxine.com/hyoomik/aquinas/theses.eht ''Postquam sanctissimus''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070810225643/http://www.vaxxine.com/hyoomik/aquinas/theses.eht|date=10 agosto 2007}}, traduzione in latino e in inglese
 
Si veda anche [http://www.u.arizona.edu/~aversa/scholastic/24Thomisticpart2.htm P. Lumbreras's commentary on the 24 Thomistic Theses] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110605055456/http://www.u.arizona.edu/~aversa/scholastic/24Thomisticpart2.htm|date=5 giugno 2011}}.</ref>
 
Nuovamente, il 7 marzo 20161916 la stessaCongregazione congregazionedei Seminari e delle Università, acon nomel'approvazione di [[papa Benedetto XV]], stabilì che le 24 tesi non erano definizioni [[dogma|dogmatiche]], sebbene:<ref>{{cita web|autore=Don [[Curzio Nitoglia]]|url=http://www.unavox.it/Segnalazioni_Rete/Nitoglia_XXIV_tesi_tomismo.html|titolo=Un nuovo commento alle XXIV tesi del tomismo|urlarchivio=https://archive.is/wip/GD5qH|dataarchivio=24 settembre 2015|accesso=11 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Leonard Callahan, O.P.|rivista=DOminicana|volume=IX|numero=4|data=marzo 1925|pagina=6|formato=PDF|url=https://www.dominicanajournal.org/wp-content/files/old-journal-archive/vol9/no4/dominicanav9n4twentyfourthesesstthomasaquina.pdf|titolo=Twenty-four theses of St. Thomas Aquinas|accesso=11 febbraio 2025|dataarchivio=11 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180811201403/https://www.dominicanajournal.org/wp-content/files/old-journal-archive/vol9/no4/dominicanav9n4twentyfourthesesstthomasaquina.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
{{citazione|esprimono la genuina dottrina di San Tommaso e son proposte come sicure (''tutae'') norme direttive. [Il Papa, pur insistendo] doversi proporre tutte le Tesi della dottrina di san Tommaso quali sicure regole direttive.}}
 
Le tesi rispettano il seguente schema:<ref>{{cita web|url=https://www.radiospada.org/2016/07/le-xxiv-tesi-del-tomismo-in-estrema-sintesi-per-come-sono-state-approvate-da-s-pio-x/|titolo=Le XXIV Tesi del Tomismo in estrema sintesi, per come sono state approvate da S. Pio X|data=19 luglio 2016|urlarchivio=https://archive.is/wip/RbpSa|dataarchivio=5 agosto 2016|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://archive.org/details/MattiussiVentiquattroTesiTommaso|titolo=Le XXIV tesi della filosofia di san Tommaso D'Aquino approvate dalla Sacra Congregazione degli Studi|autore=Guido Mattiussi|anno=1947|città=Roma|editore=Tip. Pontificia Università Gregoriana}}</ref><ref>{{cita web|url=https://franciscan-archive.org/thomas/24theses.html|titolo=Testo delle 24 tesi in latino e in inglese}}</ref>
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==Il Tomismo nella Chiesa Ortodossa==
Il pensiero di Tommaso d'Aquino ebbe studiosi anche nell'oriente greco. Le Summe di Tommaso d'Aquino furono tradotte in greco nel XIII secolo dai fratelli [[Demetrio Cidone|Demetrio]] e [[Procoro Cidone]]. Il maggiore sostenitore del tomismo in oriente fu il un [[Patriarca di Costantinopoli]], [[Gennadio II di Costantinopoli|Gennadio Scolario]].
Particolarmente influenzati dal pensiero di Tommaso furono i teologi greci critici dell'[[esicasmo]], i cosiddetti tomisti orientali, come i fratelli Cidone, [[Barlaam di Seminara]], [[Gregorio Acindino]] e [[Giovanni Ciparissiota]].<ref>''[[La Civiltà Cattolica]], Edizioni 3709-3712'', 2005, [https://books.google.it/books?id=QCwTAQAAMAAJ&pg=PA205&lpg=PA205&dq=Giorgio+ciparissiota&source=bl&ots=PzJPK-zuUI&sig=ZxH0xfXvtHj0csa4WbuIuavMLjU&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwio1Yad3dPaAhWJwxQKHetlDYoQ6AEwAXoECAkQAQ#v=onepage&q=Giorgio%20ciparissiota&f=false p. 205]</ref>
 
Il [[missionario]] [[Ordine dei frati predicatori|domenicano]] [[Bartolomeo da Bologna (missionario)|Bartolomeo da Bologna]] e il frate domenicano armeno Yovhannēs K‘ṙnec‘i, introdussero il clero armeno alle sofisticate teologie di [[Anselmo d'Aosta]], [[Pietro Abelardo|Abelardo]] e [[Tommaso d'Aquino]].<ref name="Q">''The Armenians in the Medieval Islamic World: Armenian Realpolitik in the Islamic World and Diverging Paradigmscase of Cilicia Eleventh to Fourteenth Centuries'', Seta B. Dadoyan, Routledge, 2017, [https://books.google.it/books?id=lKw0DwAAQBAJ&pg=PT154&dq=aquinas&f=false#v=onepage&q=aquinas&f=false]</ref> Bartolomeo da Bologna tradusse in lingua armena un certo numero di opere teologiche latine, tra le quali la ''Summa contra Gentiles'' e una parte della ''Summa Theologica''.<ref>{{catholic encyclopedia|Bartholomew}}.</ref> [[Hovhannes Erznkatsi]] tradusse alcune parti della ''[[Summa Theologiae]]'' di [[Tommaso d'Aquino]] in [[Lingua armena|armeno]]. Le traduzioni delle opere teologiche di Tommaso d'Aquino causarono una profonda trasformazione nella letteratura teologica e filosofica armena.<ref name="Q"/> I teologi [[Armenia|armeni]] svilupparono una profonda affinità con il pensiero di Tommaso d'Aquino, un fatto che contribuì ai tentativi di unione della [[Chiesa apostolica armena]] con Roma nel corso del [[XV secolo]].<ref>''Historical Handbook of Major Biblical Interpreters'', Donald K. McKim, InterVarsity Press, 1998, [https://books.google.it/books?id=mkmcaVKsXbgC&pg=PA90&dq=thomism+armenian&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj25fSk1sbaAhVB6RQKHd8cCLQ4ChDoAQg7MAM#v=onepage&q=thomism%20armenian&f=false p. 90]</ref>
 
==Rapporto con la fenomenologia==
S. Tommaso fu oggetto di studio da parte di fenomenologi come [[Edith Stein]], [[Martin Heidegger]], [[Max Müller]], [[Karol Wojtyla]], [[Josef Seifert]], [[Jean-Luc Marion]], [[Emmanuel Falque]] e [[Jean-Louis Chrétien]]. Secondo questi autori, il tema centrale è il donarsi dell'Essere. Tomismo e fenomenologia sono accomunati dall'esperienza sensibile, dalla custodia
dell'universalità e dall'apertura alla [[trascendenza]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marco|cognome=Salvioli|titolo=IL DONARSI DELL&#39;ESSERE. Fenomenologi leggono san Tommaso d&#39;Aquino|rivista=Divus Thomas 117, 3 (2014)|accesso=2025-04-07|url=https://www.academia.edu/11479389/IL_DONARSI_DELLESSERE_Fenomenologi_leggono_san_Tommaso_dAquino?email_work_card=title}} (''ivi'': pp. 14-16)</ref>
 
Lo stretto rapporto fra le due correnti di pensiero fu intuito dalla [[Société Thomiste]], che il 12 settembre 1932 organizzò delle giornate di studio a [[Juvisy]] cui presero parte numerosi esperti.<ref>[[Pierre Mandonnet]], O.P., [[Jacques Maritain]], [[Marie-Dominique Roland-Gosselin]], O.P., [[Henri-Marie Féret]], O.P., [[Aimé Forest]], [[Louis-Bertrand Geiger]], O.P., [[Étienne Gilson]], [[Henri Gouhier]], [[Alexandre Koyré]], [[Leon Noël]], [[Gaston Rabeau]], [[Edith Stein]]8 e [[August Valensin]], S.J. Interventi parzialmente tradotti e pubblicati in E. STEIN, ''La ricerca della verità. Dalla fenomenologia alla filosofia cristiana'', Città Nuova, Roma 1993, pp. 108-114.</ref>
[[Étienne Gilson]] ebbe a dire:
{{citazione|La vera metafisica dell’essere non ha mai avuto la fenomenologia a cui aveva diritto, la fenomenologia moderna non ha la metafisica che sola può fondarla e, fondandola, guidarla|É. GILSON, ''L'être et l'essence'', Librairie Philosophique J. Vrin, Paris 1981, p. 22.}}
 
== Opere di san Tommaso d'Aquino ==