Tomismo: differenze tra le versioni

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La sua ricerca culmina nella ''[[Summa Theologiae]]'' (cioè "Somma di teologia"), in cui tratta in maniera sistematica il rapporto fede-ragione ed altre grandi questioni teologiche.
 
Secondo [[Étienne Gilson]], [[Cornelio Fabro]], [[Joseph de Finance]], [[Mieczyslaw Albert Krapiec]] e [[Réginald Garrigou-Lagrange]], Tommaso d'Aquino rappresentò il vertice della "filosofia dell'essere", una tradizione metafisica che è un bene da preservare.<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/amp/agora/pagine/jacques-maritain-e-la-necessita-di-pensare-metafisico|titolo=Jacques Maritain e la necessità di pensare “metafisico”|autore=[[Vittorio Possenti]]|data=16 ottobre 2023}}</ref>
 
== Il metodo della metafisica ==
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Gli elementi della logica tomista, ripresa da quella aristotelica sono: [[genere (filosofia)|genere]] e [[specie (filosofia)|specie]], [[universale]] e particolare, le [[Categorie (Aristotele)|categorie]], le definizioni e i predicabili; quindi l’[[enunciato]], il [[sillogismo]], la [[dimostrazione]] e l'[[Induzione#L'induzione in Tommaso d'Aquino|induzione]]<ref name="Turi 2021">{{Cita pubblicazione|nome=Niccolò|cognome=Turi|data=2021-09-27|titolo=Claudio Antonio Testi, La Logica di Tommaso d'Aquino: Dimostrazione, induzione e metafisica|rivista=AUC THEOLOGICA|volume=11|numero=1|pp=165-167|lingua=en|formato=PDF|issn=1804-5588 |oclc=9456646457|accesso=2024-11-14|doi=10.14712/23363398.2021.9|url=https://karolinum.cz/casopis/auc-theologica/rocnik-11/cislo-1/clanek-9529}}</ref>.
 
Secondo [[Tommaso d'Aquino]], ai cinque sensi esterni corporei (distinti in [[organi di senso#Nella filosofia tomistica|sensi superiori ed inferiori]]) e al "[[senso comune]]", si aggiungono poi i sensi interni<ref name="Turi 2021">{{Cita pubblicazione|nome=Niccolò|cognome=Turi|data=2021-09-27|titolo=Claudio Antonio Testi, La Logica di Tommaso d'Aquino: Dimostrazione, induzione e metafisica|rivista=AUC THEOLOGICA|volume=11|numero=1|pp=165-167|lingua=en|formato=PDF|issn=1804-5588 |oclc=9456646457|accesso=2024-11-14|doi=10.14712/23363398.2021.9|url=https://karolinum.cz/casopis/auc-theologica/rocnik-11/cislo-1/clanek-9529}}</ref>: [[memoria]], [[fantasia]] (chiamata anche "[[immaginazione]]"), e la "cogitativa", che è facoltà sensibile (detta ''"aestimativa"'' negli animali) che coglie da molti diversi ricordi un qualcosa di comune, il ''phantasma'' ("il fantasma"). Tale atto di cogliere è detto [[esperimento]] (''experimentum'') ed è il pensare "Callia-uomo" e "Aristotele-uomo". Dall'esperimento l'[[intelletto attivo]] opera l'[[astrazione (filosofia)|astrazione]] del [[concetto]] di "uomo" (''simplex apprehensio''); rivolgendosi di nuovo ai dati empirici (''conversio ad phantasmata'') formula giudizi come "Aristotele è un uomo", "Callia è un uomo". L'induzione parte da questi giudizi per formulare [[proposizione|proposizioni]] universali (come "Ogni uomo è un animale razionale") principi e [[dimostrazione|dimostrazioni]] [[sillogismo|sillogiastiche]]. Esperimento, astrazione ed induzione sono processi distinti.<ref name="Turi 2021" />
 
Il ''[[magister]]'' offre all'allievo aiuti e strumenti intellettuali. In secondo luogo, gli mostra la derivazione delle conclusione a partire dai principi primi, che l'alunno potrebbe non essere in grado di raggiungere con la sola propria forza dialettica (''[[Summa Theologiae|ST]]'' I,117,1, r.).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Pasquale|cognome=Giustiniani|data=2015-03-01|titolo=La sintesi teologica di fra' Tommaso d'Aquino di fronte alla divina bellezza|rivista=Aisthema: International Journal|volume=2|numero=1|pp=23-42|issn=2284-3515|formato=PDF|lingua=en|oclc=1135317396|accesso=2024-11-15|url=https://doaj.org/article/eb44724aed44472c96bea94c120799d9}}</ref>
 
== Un sistema filosofico ==
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Secondo san Tommaso, ogni ente in quanto opera di un Creatore perfetto e intelligente, avrebbe dall'inizio una legge naturale, composta da un proprio fine e da un modo e ordine debiti al raggiungimento di tale fine. Questa legge naturale non può che essere una e vera e buona, per due motivi: il creato per analogia dell'Ente è a immagine e somiglianza del creatore, e la legge naturale nel creato è posta da un Dio che è Uno, Verità e Sommo Bene.
 
Se l'ente segue il debito modo e il debito ordine al raggiungimento del suo proprio fine, vale a dire segue la legge naturale datagli dal Creatore, non può che automaticamente raggiungere l'obiettivo e il possesso della cosa amata. Tale obiettivo e possesso può essere raggiunto unicamente tramite il un solo debito modo e un solo debito ordine, e non per un'altra via scelta liberamente o comunque intrapresa, essendo unica la legge naturale di ogni ente (modo, ordine e fine).
 
Il piacere e la felicità, per ogni ente e non solo per l'essere umano, consistono nel raggiungimento del fine proprio. L'uomo è un particolare animale, libero e cosciente, che può scegliere di non seguire la propria legge naturale e cadere nella colpa-peccato, perché devia dall'ordine divino e naturale delle cose.
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Si veda anche [http://www.u.arizona.edu/~aversa/scholastic/24Thomisticpart2.htm P. Lumbreras's commentary on the 24 Thomistic Theses] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110605055456/http://www.u.arizona.edu/~aversa/scholastic/24Thomisticpart2.htm|date=5 giugno 2011}}.</ref>
 
Nuovamente, il 7 marzo 1916 la Congregazione dei Seminari e delle Università, con l'approvazione di [[papa Benedetto XV]], stabilì che le 24 tesi non erano definizioni [[dogma|dogmatiche]], sebbene:<ref>{{cita web|autore=Don [[Curzio Nitoglia]]|url=http://www.unavox.it/Segnalazioni_Rete/Nitoglia_XXIV_tesi_tomismo.html|titolo=Un nuovo commento alle XXIV tesi del tomismo|urlarchivio=https://archive.is/wip/GD5qH|dataarchivio=24 settembre 2015|accesso=11 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Leonard Callahan, O.P.|rivista=DOminicana|volume=IX|numero=4|data=marzo 1925|pagina=6|formato=PDF|url=https://web.archive.org/web/20180811201403/https://www.dominicanajournal.org/wp-content/files/old-journal-archive/vol9/no4/dominicanav9n4twentyfourthesesstthomasaquina.pdf|titolo=Twenty-four theses of St. Thomas Aquinas|accesso=11 febbraio 2025|dataarchivio=11 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180811201403/https://www.dominicanajournal.org/wp-content/files/old-journal-archive/vol9/no4/dominicanav9n4twentyfourthesesstthomasaquina.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
{{citazione|esprimono la genuina dottrina di San Tommaso e son proposte come sicure (''tutae'') norme direttive.}}
 
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==Il Tomismo nella Chiesa Ortodossa==
Il pensiero di Tommaso d'Aquino ebbe studiosi anche nell'oriente greco. Le Summe di Tommaso d'Aquino furono tradotte in greco nel XIII secolo dai fratelli [[Demetrio Cidone|Demetrio]] e [[Procoro Cidone]]. Il maggiore sostenitore del tomismo in oriente fu il un [[Patriarca di Costantinopoli]], [[Gennadio II di Costantinopoli|Gennadio Scolario]].
Particolarmente influenzati dal pensiero di Tommaso furono i teologi greci critici dell'[[esicasmo]], i cosiddetti tomisti orientali, come i fratelli Cidone, [[Barlaam di Seminara]], [[Gregorio Acindino]] e [[Giovanni Ciparissiota]].<ref>''[[La Civiltà Cattolica]], Edizioni 3709-3712'', 2005, [https://books.google.it/books?id=QCwTAQAAMAAJ&pg=PA205&lpg=PA205&dq=Giorgio+ciparissiota&source=bl&ots=PzJPK-zuUI&sig=ZxH0xfXvtHj0csa4WbuIuavMLjU&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwio1Yad3dPaAhWJwxQKHetlDYoQ6AEwAXoECAkQAQ#v=onepage&q=Giorgio%20ciparissiota&f=false p. 205]</ref>